IL VIAGGIO INIZIATICO DEL FIGLIO DEL CONTE

Dove eravamo rimasti?

Cosa sa ancora Talbot? Il ballo è al termine, evviva soprattutto: la letizia (42%)

Il pepe delle Ardenne

“Non ho ancora terminato la mia triste storia” – riprese Talbot. “Mia madre prese il mio gemello e lo affidò senza nemmeno registrarlo all’anagrafe. Pertanto, poiché la vittima non compare negli elenchi comunali, il Conte dovrà versare solo un’ammenda pecuniaria!”.

Un fragoroso applauso salutò la definitiva riabilitazione del Conte. Tutto era bene quello che finiva bene. A parte l’ammenda.

**

“Paladino, tu ti fermerai qui con me, e insieme condurremo la tenuta di famiglia” – disse Alphonse.

“Non posso, devo andare. È stato un piacere incontrarti, dann…”. – la voce del filosofo s’incrinò.

“Perché non mi chiami “dannato seccatore” ora?”.

“Perché mi sono affezionato… come vedi non posso restare, il mondo ha bisogno di incoerenza! Ti lascio il mio schiavo Amos: gli ho appena reso la libertà. È già incoerente; ha imparato a disgiungere il labiale dal concetto di cui sta discettando. Una volta nella foresta incontrammo un assassino; Amos gli disse “tranquillo, non ti denunceremo”, ma contemporaneamente si rivolse a me e lessi il labiale: “colpiscilo al mento!”. Io eseguii e lo consegnammo alla giustizia. Con lui come assistente ti troverai bene! Ti faccio un ultimo dono, se ti troverai in una spedizione punitiva ti sarà molto utile. È un tirapugni per mancini; mi accorsi tempo fa che un aggredito raramente si aspetta un colpo da destra. Addio Alphonse, vorrò sempre sapere di te!”

“E io di te, Paladino! Addio e grazie!” – Alphonse gli sorrise. Il filosofo lasciò il palazzo e nessuno lo vide più; di lui si seppe solo che non morì mai.

**

“Il marchese Gillingham!” – annunciò l’araldo.

“Buonasera a tutti!” – esordì il nobile. “Grazie ai miei buoni uffici con la Corona, sono stato nominato capo di Scotland Yard; tutto bene signor Conte? Si è risolta l’antipatica questione che la riguardava?”.

“Sì, signor Marchese; prepareremo i locali per la mostra di Desmond e per le attività benefiche dei gemelli di Chamberlain e Stapleton. Poi congederò i miei cugini di Londra Ethel e Edmund, così gentili ad aiutare mio figlio nella conduzione della tenuta” – il Conte sorrise loro, che ricambiarono di malavoglia.

**

“Mi aspettavo delle indagini più rapide, ispettore. La vedo molto indeciso!”.

“Ho una storia difficile alle spalle, signor Marchese” – rispose Sharp – “Ho un gemello omozigote che differisce da me solo perché ha accumulato una fortuna nel commercio delle spezie, mentre io ho fatto fallimento. Un galeone è affondato e ho perso il carico. In polizia ho avuto successo, ma conservo il terrore di sbagliare, per cui anche se l’identità dell’assassino è certa, ho bisogno di mille prove per arrestarlo.

“Mi aspetto molto da lei Sharp” – disse il marchese. “A proposito, cosa trasportava il galeone?”.

“Del pregiatissimo…” – due lacrime rigarono il volto del funzionario di Scotland Yard – “…pepe delle Ardenne”.

**

“Le mie vicissitudini” – disse il Conte – “potrebbero nuocere all’immagine tua e del casato. “Desmond” – si rivolse supplichevole alla star – “le affido mio figlio, lo aiuti nella sua formazione”.

“Mi piacerebbe” – rispose – “ma la mia ascesa sociale mi assorbe completamente, e non avrei tempo. Faremo così: vede quest’uomo mascherato da John Falstaff? Altri non è che Ecclestone, espressione di punta della nuova generazione di assistenti. Vi affido a lui”.

“Grazie, Desmond!” – disse il Conte, sollevato. “Ecclestone, ecco il mio giovane figlio, ha buona volontà: gli insegni tutto quello che sa!”.

“Sarebbe un onore” – rispose Falstaff/Ecclestone – “ma anche la mia ascesa sociale necessità di continue attenzioni, e non sarei un buon tutor. Ma dispongo di una ottima alternativa: vede quest’uomo mascherato da Jack lo Squartatore? Altri non è che Lancaster, numero uno nel ranking degli assistenti degli assistenti. Ha più talento di me, e innalzerà la protofotografia a livelli tali di tecnica che presto potremo omettere il prefisso proto”.

Il Conte si sentì improvvisamente vecchio e superato. Il suo sguardo smarrito incontrò quello di Alphonse: “figliolo, non mi riconosco più in questa realtà… ci sono troppi assistenti”.

Il conticino ricambiò lo sguardo del padre con infinita tenerezza, e provò a rassicurarlo: “padre, voi avete gestito la transizione come meglio non avreste potuto, ma la nostra società, basata sul censo e sui titoli nobiliari, volge al tramonto. È l’alba di una nuova era, dove tutti potranno emergere, purché abbiano voglia di lavorare. Con l’aiuto di Lancaster” – proseguì – “crescerò e mi affermerò professionalmente, e la mia ascesa sociale beneficerà di un’energica accelerazione”.

Il Conte guardò per la prima volta con orgoglio al proprio erede; si sentiva finalmente fiero di lui.

“Il conticino non esiste più” – sentenziò con le lacrime agli occhi – “ma presto avremo Alphonse McPherson, fotografo professionista!”.

Padre e figlio si abbracciarono forte, commossi. La scena fu davvero toccante e persino Desmond, Ecclestone e Lancaster si mossero a pianto.

E uno stuolo di assistenti porse loro alcuni box di protokleneex.

Così è (se vi pare).

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219 Commenti

  • Ho trovato questo finale veramente azzeccato, forse un po’ meno esilarante degli altri capitoli ma più riflessivo. Ho apprezzato in particolare la riflessione sul mondo che cambia e sull’incoerenza, e sono convinto che dietro la buona comicità ci sia sempre una profondità senza limiti. Come diceva Hitchcock: “I giochi di parole sono la forma più alta di letteratura” 😀
    Ciao e a presto!

    • Ciao Lorenzo!
      Grazie tantissimo per le tue parole di apprezzamento; non conoscevo questa frase di Hitch, regista che pure amo assai, onorato per averti ispirato a citarla.
      Grazie per la tua assidua presenza, spero di poter leggere presto una tua nuova.
      Nel frattempo stammi ben bene, ciao!

  • L’ho fatto, Minollo, ho riletto tutto.
    Ho riso meno, stavolta, forse perché conoscevo già le battute e gli incredibili espedienti linguistici che usi con vera maestria. Ho trovato qualcosa che prima mi era quasi del tutto sfuggito. Un secondo piano di lettura che dietro il faceto nasconde inviti ad una attenta riflessione. Il filosofo Paladino, che predica l’incoerenza, come fine ultimo della maturazione, mi è apparso come lo specchio su cui proiettiamo l’immagine di noi, che cerchiamo di mostrare costante, fissa, sempre riconoscibile.
    Ma l’aspirazione dello schiavo albino di diventare un giorno anche lui incoerente, come il suo padrone, svela il bisogno di ognuno di riconoscersi mutevole, contraddittorio e pur sempre unico nel cambiar foggia. Bravo Minollo , ma anche ironico, lieve e intelligente.

    • Buonasera Anna!
      La ringrazio moltissimo per il tempo che ha ridedicato al mio racconto! La chiave di lettura che propone è davvero ispirata, e rivela dei comportamenti senza tempo dell’essere umano, dei tentativi non di rado patetici di piacerci e di piacere, di stimarci e di essere stimati.
      Scrivo come già ho affermato per ridere e per far ridere, ma le parole sono misteri che affascinano da sempre; quando qualcuno non ride leggendomi (nella mia famiglia nessuno trova divertenti le mie storie) io rispondo: “chi non gioca con le parole non scoprirà la verità”, e sorrido perché la frase suona molto bene nel mistero che propone, anche solo perché non si capisce se l’ultima parola abbia la maiuscola o la minuscola. Mi lasci dire che sono molto fiero di aver suscitato le sue nobili riflessioni. Grazie ancora per la sua dedizione, e a presto, davvero!!

    • Ciao Artemis!
      Sono assai felice di averti tenuto compagnia con i nobilastri della contea inglese di circachissadove ?. Grazie per le tue parole e per l’assiduità; per il prossimo ci sto ragionando, vedremo cosa ne esce. Intanto occupiamoci di Leonidi… in attesa del famoso racconto del doganiere di Chiasso che di nome fa Alberto ?? ma sai che non mi interessa più? Ormai mi sono affezionato al tuo cosmo; quindi, via libera a Hirò.
      Ciao buona settimana!

  • E, dunque: così è se vi pare, è giusto chiudere così questo bellissimo inno all’incoerenza, concetto davvero mitico esplorato in modo insufficiente. Mi piacerebbe molto dibattere e approfondire il tema ma sono anche insistentemente, “incoerentemente”, spinto a farne a meno per non diminuire l’efficacia del messaggio.
    Congratulazioni, vado a farmi una tisana al pepe, ne possiedo una scorta! ciao, grande!????

    • Ciao Ottaviano!
      Il pepe delle Ardenne, dopo il naufragio, vale un Perù, quindi è stato saggio farne scorte. Ognuno coltiva la propria incoerenza, le proprie piccole cialtronerie che ci rendono più umani e simpatici, e quindi Paladino non muore mai. Attenti a non esagerare però!
      Grazie per avermi accompagnato nel viaggio, un po’ tu e un po’ Fenderman, e grazie per il gradimento e la simpatia accordatami.
      A presto con i nostri racconti.
      Ciao stammi molto bene!

  • Capitolo 10)

    E alla fine ci siamo: è la fine! 🙁

    Chiudi il viaggio del figlio del conte, ora conte effettivo, in un modo che lascia il lettore sia divertito che con molte curiosità. Come già ti ho detto, la questione del mitico Paladino io la porterei avanti: è un personaggio super divertente, anche se forse la sua bellezza è data anche dalla parsimonia con cui hai gestito i suoi interventi all’interno della trama.
    Tanti giochi di parole e divertimento 🙂
    Che altro dire, se non farti i complimenti per l’ennesima storia meravigliosa!

    Aspetto di certo il prossimo progetto in cantiere!

    Trovi la lettura del finale sempre su Youtube:
    https://youtu.be/gs07pdAT3H0

    Alla prossima!
    E buona scrittura!

    • Ciao GG!
      Siamo giunti alla decima, ti ringrazio tantissimo per il supporto e per la tua interpretazione sul tuo canale: sono stato contentissimo, mi chiedevo come sarebbe stato ascoltarla da quando ho scoperto il diario della notte un pó di mesi fa. Quindi grazie ancora!
      Pensa che quando ancora la storia non mi era chiara avevo intenzione di uccidere Paladino, una morte divertente che fungesse da momento di crescita del “figlio” Alphonse. È andata benissimo così; vedremo, in effetti il personaggio è cresciuto ed è piaciuto molto anche a me, penserò a come possa tornare. Stasera proverò a ascoltare bene la puntata; in ogni caso l’appuntamento sul tubo continua con voi.
      Grazie ancora e a presto!

    • Ciao EPP!
      Grazie mille per il tuo supporto! Evviva le lacrime dal ridere e i box di protokleenex che fungono da argine! Vedremo se arriveranno nuovi personaggi o se rivedremo questi, di certo cercherò di far ridere. Speriamo di riuscirci.
      Grazie ancora, intanto ci si incontra alla locanda.
      Ciao a presto!

  • Ed eccoci giunti al termine… di questa storia esilarante e coinvolgente. Piena, sì, di personaggi, ma solidi e variegati e tanto tanto simpatici.
    Mi auguro di ritrovarti presto con una nuova storia, perché, specie in questo momento assurdo, c’è proprio bisogno di leggerezza, di quella buona però eh, non troppo a buon mercato ?.
    Bravissimo, non te li devo dire io.

    Alla prossima!

    p.s. il tirapugni per mancini lo hai preso al Leftorium di Ned Flanders?

    • Ciao Keziarica!
      Ma certo che l’ho preso lì, da bravo mancino quale sono io stesso; lo trovo una manna dal cielo ??.
      Grazie per il tuo sostegno costante e per i tuoi commenti appassionati, che sono poi il sale dell’interazione, momento fondamentale su una piattaforma come questa. Lietissimo di averti divertito, vediamo che storia troveremo da raccontare.
      Ciao alla prossima!

    • Buonasera Anna!
      Grazie delle bellissime parole, forse sono entrati un po’ troppi personaggi e io non pubblico con la necessaria velocità (e anche le risposte ai commenti, come in questo caso, tardano). Spero trovi la rilettura piacevole, tra pochi giorni la decima.
      A presto a via Botteghelle!!!

    • Ciao EPP!
      In effetti il SuperConte arzillo e licenzioso mi riporta a “La moglie in bianco, l’amante al pepe”, dove il Lino nazionale impersona l’eccitatissimo barone Patanè. Frame di grande cinema ?. Grazie per i complimenti, a presto la decima.
      Ciao stammi ben bene!

  • Capitolo 9)

    Chissà chi è sto “filosofo che vive nel bosco” 😀

    Episodio sempre divertente, e concordo con paladino per la questione del parquet!

    Manca un ultimo colpo di scena finale!

    Già mi manca questo simpatico avvicendarsi di conti, maschere e vite. 🙁

    Punto sulla voglia di fare! 😉

    Trovi la lettura sempre su Youtube, anche se questa volta ho provato a mascherarla:
    https://youtu.be/vzqG5VckbYs

    Alla prossima!

  • Ciao, le tue storie a tratti sono così assurde ma verosimili, che la prossima volta che vedrò uno con una voglia mi verrà l’impulso di annusarla!!! Colpo di genio la spiegazione sui gemelli, ma sta attento che certi fanatici potrebbero prenderla come buona!!!
    Ho votato per la libertà, così i personaggi potranno andare a pascolare per il mondo intero e magari iniziare nuove avventure!!! Alla prossima

  • Il rumore di parquet… Questo racconto continua a essere una sorpresa a ogni capitolo, tra le voglie di whiskey e i tacchi che invogliano sudditanza ce n’è per tutti i gusti! Voto per la libertà, magari Talbot ha in serbo una rivelazione per salvare il conticino dalla prigione. A presto!

  • Ciao, Minollo.
    La cosa bella della tua storia, oltre alla capacità scrittoria di cui già ti ho scritto, è il modo in cui riesci a concepire trovate geniali e a piazzarle nella storia come fosse semplice. Forse ti viene naturale, e allora hai un gran talento comico! Le suole che rumoreggiano come sul parquet e sottomettono gli astanti, le voglie all’aroma differente… no posso che farti i complimenti.
    Io voto la libertà, sempre e comunque e ti saluto.

    Alla prossima!

    p.s. proprio per non chiudere solo con i complimenti, meritatissimi, ti scrivo che io avrei evitato l’eufonica nella frase: lo consegnò ad un giovane filosofo, ma è giusto una sciocchezza minuscola che dà noia a me 😉

    • Ciao Keziarica!
      Grazie mille! Le trovate simpatiche, come scrivevo da GG, sono la ragione principale per cui provo a scrivere, quindi, quando raggiungono chi legge, sono felicissimo. Che poi tu mi dica che so anche scrivere è un prezioso “di più”.
      Sì, anche a me le eufoniche non fanno impazzire, e ricordo tu le segnali in pratica da quando ti leggo; non sono sempre attento però, e ti ringrazio della segnalazione.
      Passa un ottimo weekend, a presto.
      Ciao!

    • Ciao Red!
      Grazie Red, tu e Fenderman meritate un busto equestre per la vostra presenza come autori e lettori; felice tu trovi il tutto esilarante, senz’altro vorrei scrivere più spesso, così sarebbe più agevole per i lettori. Magari ci riuscirò, intanto grazie ancora e a presto.
      Ciao!

    • Ciao Jack!
      Il secondo commento è sicuramente meglio dell’originale, perché comincia con “gulp”, parola sacra per chi ha letto almeno un po’ I fumetti, e show televisivo che, se non ho capito male, tu potresti ricordare…
      Grazie di esserci, spero tu ti diverta fino alla fine con il conticino.
      Ciao a presto!

  • Questo superconte ha messo in moto una girandola, che ha frullato parole, un girotondo di rivelazioni favolistiche. Sai che mi fa pensare? A un gruppo di ragazzini che tentano di arrampicarsi su di un muro troppo alto ( il vero) e per riuscirci si aggrappano anche a un filo d’erba riuscendo solo ad essere graziosi e spassosi al tempo stesso. I tuoi inverosimili personaggi se ne fregano della dura legge di gravità provano, provano e se il muro del vero è troppo alto… Allora insistono. Bravissimo, che te lo dico a fa’? ?

    • Ciao Fenderman!
      “Allora insistono!”: bellissima e sintetica conclusione! “Quello che sto facendo non serve a nulla, quindi cerco di farlo bene” è una frase che mi frulla nella testa, e che mi sembra definisca bene i personaggetti del “conticino”. Grazie mille dei tuoi complimenti e della fiducia che mi accordi tornando qui; presto la decima, e spero di chiuderla al meglio.
      Ciao stammi assai bene!

  • Bellissima la spiegazione di Paladino, e geniali i contorti giri di parole dei vari personaggi 😀
    Forse avrei evitato di usare lo slash per indicare i costumi dei personaggi, ha un po’ un effetto straniante, ma del resto tutto il racconto è su toni surreali quindi ci potrebbe anche stare!
    Voto per le confessioni: siamo verso la fine ed è giunta l’ora di scoprire tutte le carte in tavola. A presto!

    • Ciao Lorenzo!
      Ti rispondo con ritardo, scusa: mille grazie per i complimenti, I contorcimenti sono tipici dei miei personaggi, che non sanno mai come riparare alle loro stesse gaffe. In merito allo slash hai ragione sul fatto che andrebbe meglio il tratto a mezza altezza, ma in effetti l’ho già utilizzato in questa storia e mi è piaciuto, forse è vero che qualche forzatura ci può stare guardando al contesto della storia ed al gioco tra personaggi e loro maschere.
      Grazie ancora e stammi assai bene. Ciao!

  • ah ah ah! Minollo.
    Sul rumore di mobilio spostato posso dire la mia: i miei nuovi vicini sembrano traslocare ogni giorno dalla cucina al salotto, alla camera da letto, ai bagni… ogni giorno! Grazie per avermi fatto sorridere con questo capitolo. “Mi chiamo Jack, ma da tempo ho scelto di essere chiamato John.”… bellissimo. Il resoconto del Conte è superlativo. Il fatto è che ci vuole intelligenza e conoscenza per far ridere, le battute scontate alla lunga annoiano, le tue trovate sono intramontabili e sempre nuove, spumeggianti dire. Ti confesso che la miscela tra le tue parole e la lettura di GG risulta esplosiva, risate esplosive! Bravo, Minollo. Hai il dono di tirarmi su l’umore.

    Alla prossima!

    • ???
      Ciao Keziarica!
      Prova a informarti, se i tuoi nuovi vicini sono delle Highlands, potrebbe bastare un sacchetto di bicarbonato ?.
      Grazie mille, sono lieto di tenere alto l’umore di chi legge, e sono d’accordo che le interpretazioni di GG siano supersimpatiche ed appropriate. Si tiene sopra le righe il giusto, ed è una bella miscela. A dire il vero mi è piaciuto molto anche come ha letto la parte in corsivo di Dolores, molto intenso.
      Grazie ancora delle tue bellissime parole, a presto!!

  • Il ritorno di paladino ha sollevato l’asticella del… degrado! No, scherzo, è stato favoloso!
    La comparsa sul finale è stata deliziosa, e ovviamente continuo a rinnovare i miei complimenti per la creatività e la spassosità di questa storia! 😉

    Io voglio le confessioni, perché posso solo immaginare la marea di stranezze nascoste sotto il tappeto!

    Trovi la lettura dell’8° capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/KMZT6Eu3DIE

    Alla prossima!

    • Ciao GG!
      Prima o poi l’incoerenza doveva tornare! Grazie, la cosa più bella quando scrivo e pensare di poter divertire, e se ci riesco mi viene da scrivere di nuovo!!
      Confessioni? Sì, il quadro non è ancora completo, mancano alcuni elementi; chissà quali, ma già ora possiamo immaginare come non possano essere nulla di serio ?.
      Grazie come sempre, tra poco passo sul tubo…
      Ciao a assai presto!

    • Ciao Isabella!
      La contessina osa, la carne è debole ed il Mastro Macellaio fa quello che può ?, la zia Ethel pure, ma i risultati sono scarsi…
      Qualcosa credo ci sia da confessare, vedremo come andrà il voto. Grazie per la tua costanza nel seguire la storia, ormai ci siamo…
      Ciao a presto!

  • Ciao M.
    Il mio aforista di fiducia sostiene la tesi della ineluttabilità del danno se si tiene oltremodo conto di certi talloni del cavallo quando invece si sa, è acclarato che quelli del cavaliere sono da tener in maggior conto.
    (Ma, si sa quel che vale di qua, non vale oltremanica, dove pare si cavalca tenendo la mancina).
    Complimenti, stamattina mi sono svegliato incavolato e mi hai costretto a ridere, meno male.
    Buona giornata a me dunque ma soprattutto a te, amico mio. Ciao, grande!?
    Voto disillusione, non so perché, mi piace la parola!?

    • Ciao Fenderman!
      Spero che la tua giornata sia filata liscia sull’onda dell’entusiasmo mattutino, averti “costretto” a ridere è un grande complimento. In ogni caso un aforista di fiducia non ce l’hanno tutti, quindi sorridi, anche solo per questo ?.
      Ti saluto amico mio, a presto!

    • Ciao Isabella!
      Io lo vedo come principe, un azzurro quasi turchese. Se si presenta nelle terre dell’Alvise così conciato, lo mettete ai Piombi, disonore della laguna ?. Nessun ritardo di cui scusarsi, ci barcameniamo tutti con il tempo, soprattutto noi scrittori, che non produciamo a comando ??. Grazie mille del sostegno e a presto.
      Ciao!

    • Ciao GG!
      A spasso per i generi più disparati, anche l’eros, che vedo come il più distante dal mio tipo di racconto. Però non si sa mai. Della scena iniziale, che ho visto da poco su Instagram , ti dico sul tubo, ma è veramente pazzesca. Super complimenti!!
      Vediamo se vince l’incoerenza, a presto, nostro declamatore.
      Ciao GG!!

  • Ciao, Minollo.
    Voto la magia, come una bambina leggo e “guardo” incantata i tuoi personaggi stravaganti muoversi in un mondo fantastico che, come una palla di gomma, ballonzola anziché girare. Le trovate sbocciano come fiori, fiori di clown che ti sorprendono con getti improvvisi. Bravo, Minollo. L’ar-lecchino mi ha fatto davvero ridere; ma, in realtà, ogni passaggio è esilarante 🙂
    Aspetto il nuovo episodio, pronta a farmi sorprendere e a ridere e sorridere con i tuoi fantastici personaggi.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica!
      sempre un piacere leggere i tuoi commenti, sempre gentile e simpatica, anche se Allegra una volta ti ha definito cupa… io davvero non direi ?. Grazie per sostenere le mie scempiaggini ogni volta; ho delle idee, vediamo dove va il televoto, ma la storia mi è più chiara; la scelta del ballo ha dato un indirizzo forte: potenza del gioco interattivo.
      Grazie ancora, stammi molto bene, al lavoro e a casa.
      Ciao!!

  • Il direi incoerenza. Finora c’è stata tanta di quella fortemente coerente incoerenza che si deve darci un taglio e stanarla finalmente una sana incoerenza vera, sana e genuina. Peccato per la botte, poteva tornare utile per le sardine, e per i seni, avevo giusto due coseni da accoppiare. Pazienza amico mio, mi toccherà aspettare il seguito, a meno che il morto non ci scappi davvero e si debba andarlo a cercare.? Complimenti, sempre spumeggiante, tutti simpatici, non li ammazziamo, sai che li amo!?

    • Ciao Fenderman!
      Come spesso accade, i tuoi commenti “aggiungono” e potrebbero dare spunti per la storia, a prescindere dall’opzione votata ?. Adesso c’è di mezzo Scotland Yard, quindi sta per succedere qualcosa… di incoerente? Forse. Vedremo presto.
      Grazie delle belle parole, ci si legge assai presto (sicuramente da te).
      Ciao!

    • Ciao Red!
      Può darsi ce ne siano troppe di maschere, io cerco di nominarle assieme ai personaggi, e cerco di ripetere chi è Edmund, lo pseudoconte, o altro per tener viva la storia. non sempre magari colgo il bersaglio. sono contento tu stia continuando ad apprezzare la storia. Grazie, stammi assai bene.
      Ciao!

  • Dovrò tornare al primo capitolo per capire bene la storia. Certo che di primo acchito risulta godibile la scorrevolezza narrativa, i dialoghi ben orchestrati e il piacevole umorismo che risulta come muro portante dell’intera struttura. Anch’io voto per il piromane, ma non credo di essere attendibile, dovrei conoscere tutti i capitoli( magari li leggerò). Ciaociao

    • Ciao Lorenzo!
      Votazione in bilico, c’è ancora tempo, per ora prevale la zia. Si, citare è spesso un omaggio divertito, a volte irriverente, ma che nasconde secondo me sempre un quid di rispetto e ammirazione. Grazie per esserci e per divertirti.
      Ci vediamo a scuola allora, ciao!

  • Ciao, Minollo.
    Voto il piromane, senza neanche pensarci, in un racconto così ci si aspetta di tutto 🙂
    “Sii te stesso, o al limite uno con le tue stesse misure” ah ah ah, ma ci sono tante cose in questo episodio che mi hanno fatto ridere, anche tu, come Isabella, hai il dono di rallegrare con le parole, cosa ardua che ti riesce bene; pare senza sforzo, come se le cose venissero fuori da sole, ma sono certa che ci lavori con cura 🙂
    Bene, benissimo e anche meglio. Non resta che attendere la retrospettiva e vedere cos’altro accade.
    Buona settimana e alla prossima!

    • Ciao Keziarica!
      Grazie per le belle parole, ne sono assai contento. Si, la cura è fondamentale, paradossalmente proprio perché appaia così semplice il risultato finale. Come sempre, senz’altro anche nel tuo caso, dietro c’è un lavoro. Un piacevole lavoro. Ma così me la sto tirando un po’, quindi passo oltre e… aspettiamo la votazione e vediamo.
      Grazie per il tuo entusiasmo costante, a presto!!
      Ciao!

  • Ciao, sai una cosa? La tua versione di Dante è molto più simpatica dell’originale, la adoro!!! In questo modo, però, hai fatto venire un infarto anche alla mia vecchia prof d’italiano!!! Ah, ottima la figura di Otello, Venezia ringrazia.
    Ho votato per la zia perfida, ci sta sempre bene come la panna o la maionese. Alla prossima

    • Ciao Isabella!
      Sfiziose queste rivisitazioni storiche, mi fa piacere incontrino la tua simpatia, anche se forse stanno accelerando il turnover nella pubblica istruzione ?.
      Ci sta un inchino a Venezia, soprattutto ora che li hanno proibiti ?. Vediamo se la zia sarà così perfida, nell’attesa ti ringrazio e ti auguro un buon inizio di settimana.
      Ciao!

  • Non ti smentisci mai, caro Minollo. I tuoi giochi di parole sono esilaranti, mi divertono e mi meravigliano sempre. Voto per il sabotaggio della mostra fotografica per mano della salottiera zia.
    Ti aspetto alla prossima e ti auguro un allegro fine settimana. Ciao Minollo e a presto.

  • Ciao Minollo mi fa piacere vedere citata qui la pericolosa allergia al pelo dell’acqua, nota per essere con quella al pelo dell’uovo e alla ancora più temibile al pennello di cinghiale, una vera calamità.
    Mentre leggevo ti vedevo declamare il capitolo davanti a una classe di ragazzini della quarta, quinta elementare, li ho visti ridere di cuore e con quello cominciare ad incuriosirsi sulla vera storia di Dante e altri da te citati. Grazie, a nome loro.
    Non saprei come farti i complimenti per la fantasia sfrenata e l’intelligenza, forse con un emoticon? ?, no meglio due, anzi tre!???, ciao?

    • Ciao Ottaviano!
      ???
      Bello pensare di incuriosire i bambini, sarebbe un bel servigio alla società, dico davvero. Per il resto le allergie c’erano anche nel Medio Evo, nelle forme più insolite ?.
      Grazie mille per i complimenti, sono davvero lusingato, l’emoticon muscolosa triplice è davvero tanta robba!!
      Ciao a presto!

  • Ciao, Minollo.
    Scusa il ritardo, Pian piano leggo tutto 😉
    Immagino che debba essere stato un periodo pesante a lavoro, anche per me lo è stato e capisco il ritardo nella pubblicazione. Mi fai sempre sorridere molto con i tuoi personaggi strampalati e in questo periodo mi serve proprio.
    “Pur essendo più giovane e più basso di me, porta scarpe più grandi di due numeri, e quindi le sue idee poggiano su basi più solide delle mie.” questa frase mi ha fatto venire in mente Krusty il Clown e suo fratello TeleSpalla Bob… per il discorso dei piedi. Il fumo di Londra è una trovata fantastica, ma ogni cosa è spassosa. Bravo ancora una volta. Voto il ballo in maschera e vediamo cosa ne viene fuori.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica!
      Il periodo delle feste porta lavoro supplementare in effetti, e vedo che non è solo per me; non me ne lamento, ma certo sarebbe bello poter scrivere di più.
      Grazie per la tua presenza, ovviamente non è necessario che tu ti scusi del ritardo, che in effetti poi è solo mio; per la quinta ci ho messo tre settimane, ora punto a stare nelle due… vediamo!
      Grazie dei bei complimenti, questa storia la fanno più i singoli personaggi e i suggerimenti, ho in mente un canovaccio, ma si sposta di continuo ??! In ogni caso il riscontro vostro è una bellissima cosa.
      Grazie ancora, e occhio alle 11 c’é GG!
      Ciao a presto!!

  • Ciao Minollo…mi hai spinto alla scelta di una nuova carriera…voglio fare il venditore di fumo di Londra.
    Tra Superconti e Pseudoconti questa tua fauna nobiliare è più densa ti intrighi del Trono di Spade…meno sanguinosi e più originali.
    Pure questa sovrapproduzione di gemelli è interessante, da adito una crescita esponenziale del divertimento non appena si paleseranno.
    Al prossimo,
    ePP

    • Ciao EPP!
      Il palazzo affascina chi ne sta fuori, vedremo se il nuovo che avanza, in tutte le sue espressioni, riuscirà a conquistarlo. Inoltre il tema del doppio si sta affacciando… Nell’attesa grazie per la tua costanza e pazienza e… occhio al business, qui le idee fioccano ??
      Ciao a presto!

  • Ciao, e birichino ‘sto William, se lo sapesse la mia vecchia insegnante d’inglese farebbe un colpo!!! Per non parlare dei classici parenti mai visti che “quando è ora di allungare le mani” spuntano fuori come funghi!!!
    Ho votato per l’affresco, il ballo in maschera mi sembrava troppo trito e ritrito. Alla prossima, spero che le vacanze natalizie siano state di tutto riposo e divertimento!!!

    • Ciao Isabella!
      Giorni di festa classici, piacevoli, anche se in realtà si è lavorato parecchio! Spero per te altrettanto piacevoli, ma più rilassanti. I salotti di Venezia sono sicuramente più eleganti belli, ma, se vuoi sapere tutto ma proprio tutto, allora… London rules?!
      L’affresco mi incuriosisce, vedremo come finirà. Intanto sempre grazie della tua costanza e a presto. Ciao!

  • Il conticino Alphonse scappa da palazzo dopo aver saputo di alcuni episodi poco edificanti del padre e del nonno; Stapleton e Chamberlain della servitù vengono mandati sulle sue tracce. Alphonse incontra uno strano eremita-filosofo, Paladino, che lo prende in simpatia e si propone di fatto come guida spirituale.
    Chamberlain dice al Conte che sa qualcosa sulla morte del nonno il superConte, e che esiste una foto scattata da Desmond, ex servo ora famoso protofotografo, che proverebbe la colpevolezza del Conte stesso. Durante un corso tenuto da Desmond, il Conte cerca di ucciderlo, ma colpisce a morte il suo sosia; riesce comunque a fuggire sotto gli occhi di suo figlio Alphonse, e si da alla macchia

    • Ciao Artemis!
      Povero Paladino, un body shaming ante litteram ??! Mi piace molto che ti divertano questi dialoghi; soprattutto quando c’è di mezzo un omicidio (sarò mica poco normale ??).
      Vediamo se si va a palazzo, per ora i due servitori sono in vantaggio, Ma chissà…
      Ciao!!!

  • Veramente geniale questo racconto! Ci sono una trovata dietro l’altra, che rimandano ai vecchi film comici pur avendo una loro originalità, e anche la storia prende molto. Già al “conticino in sospeso” del primo capitolo sono morto 😀
    Voto per tornare su Chamberlain e Stapleton, a presto!

    • E chi sono io, Babbo Natale, eh? ??
      Ciao Isabella!
      Riecco i combinaguai, nobili e popolani, in caduta e in ascesa; per fortuna non smettono di allietare. Grazie per la tua pazienza e per trovare divertimento nelle avventure del conticino; più che giusto aver bisogno di un refresh, anzi, magari inserirò prima della quinta puntata un breve sunto della storia.
      I due sono lanciatissimi, quindi forse riprenderemo proprio da loro.
      Grazie ancora, ed a presto (molto presto, mi sa). Ciao!

  • Ciao, Minollo.
    Devo ammettere che ho perso un po’ il filo, è passato un po’ di tempo, ma non ti giudico, anche per i miei due racconti passerà un po’ di tempo (credo che tornerò dopo le feste… a lavoro si è fatta pesante, il periodo chiama e il tempo libero striminzisce).
    Il capitolo è, come sempre, ricco di espedienti fantasiosi e divertenti. Dal trovare un modo per bypassare le contrazioni del diaframma nella risata ai connotati pressoché impossibili da confondere tra Talbot e Desmond (uno olivastro, l’altro albino -a parte il carattere-). Dalle pacche amorevoli che si rivelano una presa in giro al colera dello schiavo (che viene allontanato da tutti senza che nessuno si sia preso la briga di leggerne la cartella clinica). Ma come fai? Il fatto è che le idee esilaranti possono sovvenire a una mente brillante, ma esporle e farlo bene è tutta un’altra cosa e tu, caro Minollo, sai come farlo al meglio. Perciò, bando alle ciance: complimenti, come sempre riesci a confezionare episodi godibili che strappano più di una risata. 🙂
    Buona giornata e alla prossima!

    • Ciao Allegra!
      E’ normale che si perda il filo della storia, il lavoro comanda su tutto. Io sto in un ipermercato, e il bailamme del periodo novembre/dicembre fatalmente stanca e a volte, pur avendo tempo, risulta difficile trovare la voglia di impegnarsi a scrivere decentemente; ricordo che anche l’anno scorso, durante “L’assassinio dell’ambasciatore”, dovetti rallentare molto.
      Detto questo, sono veramente contento tu ti sia divertita nella lettura della quarta, vediamo dove andremo con il voto, e poi io cercherò di essere sollecito nella stesura. In quest’ultima cosa mi aiuta molto il gradimento di chi, come te , mi scrive e partecipa.
      Grazie ancora, buon lavoro e tutto il resto.
      Ciao a presto!

  • Ciao Minollo…..era ora, aspettavo con impazienza il seguito.
    Ti dico subito che ho votato per Chamberlain eStapleton…quest’ultimo nome mi fa impazzire.
    Mitico il piano di Desmond per avere un sosia, povero Talbot…bellissima anche la sua storia personale.
    Leggendo la parte del racconto del Filosofo sulla forfora e le pacche, mi hai fatto venire in mente un vecchio sketch del compianto Gianfranco D’Angelo. In questa scenetta lui confessa alla sua amante di avere un male incurabile alla testa e solo alla fine di mille peripezie si scoprirà essere la forfora 🙂
    Grazie per il divertimento.
    ePP

    • Ciao EPP!
      Grazie per la tua impazienza, mi piace e mi sprona a scrivere. E grazie per i complimenti per questa avventura. D’Angelo piaceva molto anche a me, non ricordo lo sketch che però secondo me risale a un po’ di tempo fa (La sberla o Non stop), ma mi sembra di intuire come fosse intriso del giusto cinismo; anche per questo, grazie!
      Buon proseguimento dunque e alla prossima. Ciao!

  • Che ne è di Chamberlain e Stapleton?

    Direi che sei tornato alla grande 😀
    L’unico appunto che posso fare è che non si nota il distacco tra quando il Conte scappa e quando il Conticino “Paladina” 😛 Sarebbe servito un qualcosa a staccare il testo (io uso tre asterischi).

    Per il resto, bentornato: continuiamo a ridere 😀

    Ciao 🙂

    • Ciao Red!
      Hai ragione, lo stacco ci vuole, fisicamente va inserito. Ho rimaneggiato molto il capitolo, e perdere una riga mi avrebbe obbligato a perdere anche altri caratteri: ma la, mia non è una soluzione soddisfacente, e dovrò ricordarmene in situazioni simili.
      Al di là di questo grazie di esserci di nuovo, e di ridere con i personaggi della storia!
      Ciao a presto!

  • Ciao, sono il primo a commentare la rentree, e confesso che il conticino mi mancava. Paradossale quanto la tua “svisata” sulla cartella clinica somigli al green pass di oggi… Per il resto ancora una buona mangiata di trovate, ironia e comicità vera. Bravo come sempre, mi raccomando non sparire di nuovo! Ciao?

    • Ciao Ilaria!
      Scusa tanto per il grande ritardo con cui rispondo, ma faccende di lavoro mi hanno fatto perdere il contatto con i racconti, compreso il mio. Grazie mille per i tuoi complimenti, sono contento che il racconto fili; sto cercando di chiudere la quarta puntata, ma sono distratto e non mi viene come vorrei. Sto bene e mi auguro sia così anche per te. In attesa di pubblicare ti saluto e ti auguro buona settimana entrante.
      Ciao!!

  • Ciao Minollo,
    un vero servizio protofotografico per identificare l’assassino. ma non lo sanno tutti chi è?
    Povero conticino, figlio di un patricida pluriomicida. Certo la genetica non lo aiuterà a diventare modello di virtù. Qui la polizia brancola nel buio, ma almeno ci sono le luci spente, c’è una giustificazione. Bravo Minollo, sempre divertente. A presto.

    • Buonasera Anna!
      Non serve l’identikit, si sa già tutto dell’assassino, ma c’è molta confusione tra i corsisti: brava gente, ma che non sa gestire lo stress da CSI?.
      Povero Alphonse, il su omondo gli è crollato addosso nel giro di pochi istanti. Grazie delle belle parole, sempre gentile, spero di meritarmene di altre.
      A presto!

  • Scotland Yard brancola nella camera oscura!!! Mi fai ridere anche con le opzioni!
    Ciao, Minollo.
    Non so più che complimenti usare, questo racconto è sempre una scoperta, un continuo fiorire di trovate esilaranti. Ma da dove ti vengono?
    Il ritratto accovacciato, mentre fa ciao ciao… troppo forte!
    Sei un drago con le parole, altroché!
    Ci rileggiamo e so che sarà un altro momento di leggerezza che, di questi tempi, fa sempre bene.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica!
      Sono in ritardo con i commenti; grazie per il tuo apprezzamento, ne sono assai contento! Con le parole cerco di giocare, anche se non sempre sono contento del risultato, e passo giorni senza avere molte idee su come continuare; vediamo come prosegue.
      Grazie ancora, stammi assai bene e alla prossima!

  • Permettimi Minollo, non per passare da becero ruffiano, il tuo stile sfonda; potresti farci quel che vuoi!
    Mi sento di farti solo un piccolissimo appunto, che magari non si sposa necessariamente col tuo genere: ho la percezione che tutti i tuoi personaggi – tranne per uno – parlino con la stessa “voce”.
    È un consiglio particolare che mi venne dato durante un corso di scrittura creativa.
    Ma, ripeto, è una mia sensazione.
    Ti seguo molto volentieri, sappilo.
    Al prosiamo capitolo! ?

    • Ciao Jose!
      Grazie per il tuo apprezzamento, lo stile vorrei in effetti sia un punto di forza delle mie storie. Molto interessante l’osservazione che fai; mi chiedo se l’inconveniente che potrebbe risultare sia quello di “appiattire” la storia o i dialoghi, rendendo il tutto ripetitivo e quindi stancante. Da rifletterci sopra, magari rileggendo le vicende precedenti. In generale vedo i miei personaggi come vittime di un gioco più grande di loro, e quindi in un certo senso tutti “sulla stessa barca“ accomunati nel vagare in questo mondo misterioso. Forse per questo tendono a somigliarsi.
      Ti ringrazio per il dubbio, che è il motore della crescita, e ti auguro buona continuazione fino alla prossima. Ciao!

  • …Io avrei consigliato di ritrarlo nell’atto di srotolare un rollino, ma sono sicuro che alla fine capitolerà. Intanto la polizia brancolerà nel buio. Noi invece navighiamo su spuma di mare in mezzo ad un’eruzione di coriandoli colorati. Vorrei vederli a fumetti i tuoi racconti: sono colori e graffi di buon umore senza pari. Che dire, facciamo che dico grazie! E alla prossima!?

  • Ciao Minollo,
    ti dico subito che ho votato per il corso di protofotografia….troppo curioso 🙂
    Le due parti di questo capitolo sono esilaranti….adoro J…John (meglio non correre rischi) e la sua dottrina dell’incoerenza. Spettacolari pure le rime di Chamberlain….da scoprire assolutamente gli intrighi del Conte a scapito del SuperConte,
    Nn vedo l’ora di leggere il prossimo.
    Ciao,
    ePP
    PS. voglio un documentario sullo scoiattolo senza incisivi

    • Ciao EPP!
      Lo scoiattolo è davvero una mutazione strana ?, non ci starebbe male un superquark dedicato, magari su focus TV ?. Paladino potrebbe essere un buon padre spirituale per il conticino, vedremo.
      Grazie delle parole e della tua curiosità, mi fa molto piacere tu stia seguendo e apprezzando, anche perché scrivi ben bene.
      Allora a presto ciao!

  • Ciao, eccomi di nuovo qua!!!! Una cavalcata d’ironia come sempre sagace e pungente. Però mi hai fatto sorgere un dubbio… ma come fanno i denti dello scoiattolo a provocare la morte in 4 secondi e prurito in 8??? Mannaggia, non ci dormirò la notte!!!
    Ho votato per una sfida a duello, mi sono sempre piaciute… come l’ironia possono essere in punta di fioretto!!!

    • Ciao Isabella!
      Hai ragione, in punta di fioretto! La successione delle conseguenze del morso è giusta, era una battuta assurda, ma non sei la prima che non ne vede la scemenza intrinseca ?, quindi, come dice sempre Keziarica, se non si capisce è colpa di chi scrive. Grazie per esserci anche stavolta, mi aspettavo la scelta del duello da una piratessa come te!
      Ciao stammi assai bene!

  • “Un conticino in sospeso” è davvero buona!
    E concordo con Chamberlain sul non scivolare in facili rime! 😀
    Ciao Minollo,
    Contraccambio con piacere la tua cortesia nell’avermi visitato.
    Ti confesso che non ho mai approfondito il genere umoristico, il tuo stile è molto “visivo”, elaborato ma non per questo pesante; sei una scoperta per me e non vedo l’ora di continuare a leggerti.
    Ho votato per la classica “sfida a duello” 🙂
    A presto.
    Jose

    • Ciao Jose!
      Grazie per la tua lettura e per l’apprezzamento; io cerco di parlare di determinati argomenti guardandoli ma non con i piedi per terra, piuttosto in obliquo, o capovolto ?. E cerco di giocare con le parole, cosa che mi diverte da sempre. Degli scrittori che menzioni conosco solo King, ma visto come scrivi sarà bene informarsi su Murakami.
      Ciao alla prossima!

  • Ciao, Minollo!
    Voto il corso di protofotografia, per saperne di più e ridere ancora un po’.
    eloquenza è una dote che non ti manca e non manca neanche ai tuoi meravigliosi personaggi, a loro non mancano peraltro l’incoerenza e l’arte della rima :-D.
    Fantastico, tra una trovata e l’altra, stai dando vita a una storia divertente e a tratti complicata… il superconte ucciso con le banane… il protofotografo, amante del realismo, che con i suoi scatti può accusarlo di patricidio… no, vabbè, qui c’è del talento!
    Aspetto la lezione di protofotografia con ansia e con il sorriso ancora sulle labbra. Bravo, Minollo, sei un toccasana per l’umore. 🙂

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica!
      Grazie delle parole, che bello immaginare le risate di chi legge! Nelle storie precedenti avevo alcune idee di massima, oggi ne ho meno e cerco di andare avanti episodio per episodio, a seconda dei suggerimenti. Così vediamo cosa ne esce, se c’è stato un omicidio, cosa ha in mano Desmond… e via dicendo ?!
      Grazie ancora davvero e a presto!

  • Buongiorno Minollo
    Nulla da dire: divertente, “protodemenziale” al punto giusto.
    Certo che Paladino e Chamberlain potrebbero essere parenti, visto la verbosità…ahah!
    Nella frase – uccide in quattro secondi e provoca prurito in otto , non dovrebbe essere il contrario, ossia, uccide in otto e provoca prurito in quattro secondi?
    al prossimo con il corso.

    • Ciao Louise!
      Grazie, contentissimo ti sia divertita; la frase è giusta, perlomeno in questa storia ?; pensa che l’ho proposta a tavola, e uno non ha riso, e l’altra mi ha detto: “buffa, ma non più di tanto”. Io l’ho inserita perché mi faceva troppo ridere.
      Il corso è messo bene, quindi mi sa che ci iscriveremo…
      Ciao a presto!

  • Buongiornoooo Minollo! ?
    Mentre tento di svegliarmi leggo il tuo capitolo ed ecco che la giornata risplende!!! Che bello! ?
    Grazie sempre per la tua ironia! Paladino e il servo sono fantastici!
    Ho votato per il Duello ma perchè mi piace il classico, però sono curiosa… nella mia infinita ignoranza non so proprio cosa sia la protofotografia ?
    Buon lavoro ?

  • Stavolta il caleidoscopio mostra un:esagerazione di colori che è persino difficile commentare. “Mi chiamano come vogliono!” ” ho uno schiavo albino”, l’elogio dell’incoerenza, e la rima non rima prima della banana killer. Il tutto in 5000 caratteri. ? sei troppo forte! Congratulation, e non voglio perdermi la sfilata di bellezza!?

  • Ironico, divertente e magistralmente condotto. Bravo come sempre, Minollo. ho votato per il primo incontro del nostro ‘conticino’. Chamberlain è il maggiordomo del famiglia? Non potrebbe essere più inglese di così. aspetto il prossimo capitolo felice di godermi le tue trovate spassose ed eleganti.

  • Ciao Minollo, scrivi molto bene e hai uno spirito fuori dal comune, mi hai fatto veramente sorridere. Ho votato per Stapleton e Chamberlain, ma solo perché è come proseguirei io la storia adesso, mi interessa sapere le vicende di tutti e tre i personaggi, ma sono sicuro che avrai tempo di raccontarcele a prescindere dai voti dati.

  • Ciao!

    Non sono solito leggere racconti del genere ma se un racconto è bello, mi piace di qualsiasi tipo sia. Devo dire che il tuo è molto simpatico e strappasorrisi. Sono curioso di seguire Chamberlain e Stapleton, i più simpatici per me.
    Aspettiamo il prossimo capitolo!

    Ciao!

    • Ciao Louise, e ben ritrovata!
      Grazie delle tue gentili parole; ho scelto Chamberlain perché mi suona come ciambellano, parola simpatica. È il capo della servitù; il maggiordomo tipo Carson in Downton Abbey, ma molto più cialtrone… mi viene in mente Wadsworth di “Signori il delitto è servito”. Vedremo come emergeranno i vari tipi.
      Grazie per esserci, davvero.
      A presto!

  • Ciao, Minollo e bentornato!
    Una chiamata all’azione tutta da ridere, effervescente e davvero spassosa.
    Il conticino è un delicato e acerbo virgulto che si troverà presto a fare i conti con la realtà che circonda il Palazzo, non vedo l’ora di conoscerne le reazioni;
    Voto per Stapleton e Chamberlain, già pregusto le interazioni tra i due 🙂
    Grazie per essere tornato a rallegrarmi con le tue trovate, spero di poter leggere presto il nuovo episodio.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica!
      Cominciavo a sentire la mancanza dell’interazione, ed ecco nuovi personaggi con cui ridere, almeno spero. Grazie per esserci anche oggi, i due possono riservarci sorprese, vediamo… in ogni caso ritroveremo tutti prima o poi.
      Grazie An scotta e alla prossima puntata. Ciao!!

  • Ciao Minollo!
    Bentornato.
    Per un momento ho pensato che il “conticino in sospeso” ci avrebbe giocato un brutto scherzo mettendo fine ad una storia che non è ancora cominciata, sarebbe alternativo, certo, ma anche troppo.Grazie per il regalo che mi fai, mi piace leggere le cose che scrivi, e grazie anche a nome dell’albero che in quanto natura va sempre tutelato? Alla prossima, spero presto. Ciao.?

  • Ciao Minollo,
    mi ha fatto morire dal ridere…e non so perchè mi hai fatto ri-venire in mente i personaggi di “Jean Claude e Madre” di Mai dire Gol….anche se qui il conticino aveva a che fare con il padre. Per tutta la lettura il conticino aveva nella mia mente il volto di Jean Claude,
    Spassoso anche come hai raccontato il vizio di famiglia di “fertilizzare” rappresentanti del gentil sesso praticamente in ogni situazione possibile.
    Aspetto il prossimo per altri divertenti sorprese.
    ePP

    • Ciao EPP!
      Scusa il ritardo con cui ti rispondo; JC e madre erano tremendi anche per me, soprattutto il primo, e mi piace echeggino nella storia, in effetti viene da immaginarli paludati nella loro tronfia nobiltà. Vediamo cosa ci aspetta nel seguito.
      Grazie del tuo commento e sostegno, alla prossima, ciao!

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