Dove eravamo rimasti?
LA LUCE
«La luce, ho visto la luce.»
Eh sì, per qualche istante ho creduto – più o meno – d’aver concluso il mio viaggio terreno. Ma un dolore lancinante alla testa, mi ha gettato nel dubbio e nella tempesta.
Devo dirti una cosa da buoni vicini, non fidarti mai dei preti malandrini, ci hanno illuso fin da bambini. Il Paradiso è un’enorme fregatura, qui si soffre per la noia e l’arsura.
E se così non fosse? Sarei finito all’Inferno in sole due mosse.
Ops, basta assonanze, ecco una sexy bionda in bianche sostanze. Manco una parola e un gran sorriso sulle labbra, la creatura mi ha snobbato manco avessi la lebbra.
Un angelo! Nonostante le mie innumerevoli meschinità, sono finito in Paradiso nell’aldilà, ma perché tutte queste mediocri falsità?
«Signor Gradenigo – ghe lo digo – ci ha fatto preoccupare per l’intrigo. Un delicato bentornato, è stato davvero fortunato.»
Tornato? E da dove sarei rincasato, dall’Inferno saettato?
«Deve ringraziare il suo angelo custode, e la dottoressa Vianello per la lode. Oh, eccola che gode.»
Alice Vianello, il mio amore pazzerello? Santi dei, è morta pure lei?
«Alvise Zorzi Gradenigo, una sola volta te lo digo. Basta rincorrere gonne e celebrità, altrimenti te tàjo le estremità.»
«Ahi, sei pazza? Mi hai quasi strappato la pelle come una razza.»
La pelle si spiegazza? Allora sono vivo e lei mi strapazza. Ammazza, che corazza la mia ragazza.
Dice che non sono mai morto, anche se sono andato molto vicino all’eterno porto. A quanto pare un pezzo di cornicione, staccandosi da un palazzo co’ fa un piccione, ha pensato bene di colpirmi dritto in testa e sul groppone.
«E l’essenza di gelsomino?»
Semplice e sbarazzino. Era il profumo del netturbino che, assistendo all’incidente del tapino, ha soccorso questo povero cretino.
«No, aspetta, e il baule sul fondo del canale?»
Sei mai stato su un’idro-ambulanza eccezionale? Se mi fai una domanda così banale, penso proprio a un fraintendimento madornale.
«Alice?»
«Sì, povero infelice. Dimmi. La mente, cosa ti dice?»
«Ti amo da bruciare, te lo devo confessare. Mi vuoi sposare?»
E lei, guardandomi con un’espressione tra il “ma quanto mo… (stupido) sei?” e “chiamo il dottore per darti una controllatina ai servei (alla testa)” se n’è stata zitta per qualche secondo fissandose i dei (dita).
In fin dei conti ho aspettato “solo” trent’anni per dichiararmi, cos’è un minuto in più nell’arrovellarmi? L’inferno che strapazza fin nell’interno!
«Sì, alòco mio eterno, ti sopporterò anche d’inverno.»
Eh sì, l’amór ze orbo, sordo e tordo. Perché puoi essere l’uomo o la donna più intelligente di questo mondo, ma non avrai mai scampo di fronte al sentimento vagabondo.
Amico mio caro, nel salutarti non voglio essere avaro. Spero di non averti troppo annoiato e che la mia storia ti abbia almeno allietato. Mi congedo con i miei più sentiti omaggi, e ti lascio ai saluti degli altri personaggi.
- BAVINO (il cane malandrino)
«Auuu, arf. Bau, bau». Che tradotto, significa: «Sarò anche perennemente eccitato, ma non per questo voglio essere ricordato. Non fare troppo il raffinato, leggendomi ti sarai di sicuro divertito.»
- RISKY (il gattone dormiglione)
«Ronf, fzzz. Miao? Ronf, fzzz. Prrr, prrr.». Che tradotto, significa: «Tutti credono che io sia deficiente, in realtà sono solo un po’ prudente. Perché chi va piano, va sano e va lontano. Hai bisogno di una mano? Ciamame, te respondo entro l’ano.
- BACK (la pantegana cariatide)
«Grrr, squit. Grrr, squit.». Che tradotto, significa: «Di me si dice che giri a muso duro e bareta fracà, ma è tutta una falsità. Poveri ingrati e invidiosi, in famiglia siamo tutti così solari e gioiosi. A revèarse gran bei tosi.»
- WANDA CESCON (la dea)
«Sarò anca na siora sensa muro, ma so na dea de oro puro. Parola di Cescon Wanda, la divina che a dire non la manda. ‘More, sta sicuro, mi sempre te curo.»
- ELVIRA BRUSTOLIN (l’ape regina)
«Mia nonna diceva sempre: Coe ciàcoe no se impasta fritoe. Nonna, non è vero, con le chiacchiere di frittelle ne ho impastate davvero tante. Perché l’importante è che si parli di me in costante. Su, forza, venite gente.»
- KETTY MARTINENGO (la Louis)
«Sarò anca (cornuta) co fa na cesta de bugagni (lumache), ma stringo sempre una Louis tra le mani. Perché il matrimonio anca se se storsa (prende una brutta piega), val sempre na bea borsa. A proposito, dov’è finito… sai per caso con chi è mio marito?»
- GILBERTA DALL’ANGELO (l’angelica Brooke):
«Un detto veneto recita: Mèjo un amìgo che sento parenti. Be’, c’è sempre un’eccezione alle norme vigenti. Dice sempre la mia regola, ecome, so tachente come la pèégola (appiccicosa come la pece).»
- ALICE VIANELLO (l’amore di una vita)
«Nessuno è perfetto – soprattutto l’Alvise Zorzetto – ma sai cossa dise el detto? Al cuor non si comanda, e al Signor se se racomanda.»
- ALVISE ZORZI GRADENIGO (il finto morto)
«Co e done so sta un mascalson, ma co Alice sarò un gran smoroson. Da oggi sarò il suo grand’uomo, sempre attento e galantuomo.»
02/04/2022 at 11:21
Complimenti, bella navigazione. Un racconto dal tono solare e spigliato che coinvolge e regala begli scorci del vivere Venezia (una città protagonista più che scenario adesivo). Il dialetto – che in effetti è lingua – poi aggiunge sapore e sonorità tipiche. La categoria del giallo alla fine ci sta, visto che si tratta comunque di un’indagine benché sui generis. Spero Alvise ritorni, magari seguendo altre piste tra calli e ricordi.
02/04/2022 at 12:14
Ciao, grazie!!! Nella prossima storia Alvise non ci sarà, ma per il futuro potrà riservare qualche sorpresa. Per il nuovo racconto, però, ci sarà un po’ da attendere, devo prima risolvere una piccola seccatura nella vita reale.
Ci vediamo da te, buon fine settimana!!!
27/02/2022 at 11:03
Ciao Isabella!
Evviva tutti, compreso chi non sembrava lo fosse! Episodio che non dimentica nulla e nessuno, tutti sul palcoscenico a prendersi l’applauso, per ultimo il Casanova redivivo. Bello, bello, in rima sbaciucchiata, leggero e non superficiale, pieno di proverbi che se li sottovaluti, poi non capisci come vanno le cose tra gli umani. Mi segno, tra le altre cose “anca se se storsa (prende una brutta piega), val sempre na bea borsa”; una divertente immersione in un dialetto che certo non è tra i più cinematografati. Bravissima!
Colgo l’occasione per dire che, pur capendo la necessità di chiarire certi punti a beneficio del lettore, la lettura fila ancora meglio senza le piccole traduzioni: secondo me dovrebbe essere il lettore a cercarsi la soluzione, che spesso comunque si può capire.
Che dire? Viva viva l’amore, quello vero, che trionfa a Venezia quando tutto sembrava perduto.
Bellissimo dalla prima alla decima, complimenti e allora alla prossima.
Ciao buona domenica!
27/02/2022 at 12:39
Ciao, grazie!!! Lo so, non sai quanto ci ho riflettuto sul dialetto. Se si fosse trattato di un libro non avrei avuto dubbi e non avrei messo traduzioni, magari la prossima volta metto le traduzioni a fine pagina, scegliendo una via di mezzo!!!
Come direbbe Alise: «Per il resto viva la vita e viva l’amore, che tanto ci penserà la Quaresima a rendermi migliore.» Buona domenica, alla prossima
27/02/2022 at 08:55
Ciao, Isabella.
E chi se lo aspettava… ci hai gabbati tutti 😉
Davvero divertente e sicuramente molto spumeggiante! A parte gli scherzi (meglio che lasci perdere perché ignorante come sono, con le rime, rischio figuracce), davvero originale, mi ha divertito e lasciato con una sensazione di leggerezza che ora serve proprio! La chiusa con il saluto di tutti i personaggi, tutti vivi per fortuna, compresa la pantegana, è una gran trovata… ma tutto nel tuo racconto è interessante e spero tanto di poter leggere presto un’altra tua storia.
Buona domenica e alla prossima!
27/02/2022 at 12:39
Ciao, grazie!!! Ti devo confessare una cosa: all’inizio non pensavo di finire così, ma poi una sera, passeggiando, mi è venuta la folgorazione. In fin dei conti l’Alvise è uno fuori dagli schemi, perché imbrigliarlo nel finale? Buona domenica anche a te, alla prossima
27/02/2022 at 00:03
Brava Isabella, coriandoli e maschere come è giusto che sia, il carnevale di Venezia va a incominciare e la rima è la festa, è la risata, la bevuta, e una folle corsa a testa bassa in mezzo alla folla. Finale inaspettato ma appropiato e gradito, questo sicuro.. Ciao Grazie per la tua bella storia.
27/02/2022 at 12:38
Ciao, grazie!!! Con il finale ho cercato di rispecchiare ed essere fedele il più possibile alla figura dell’Alvise. Non credo riuscirò a uguagliare questa storia, perché non credo riuscirò a divertirmi così tanto a scriverne un’altra, mii sono proprio lasciata andare!!! Buona domenica, alla prossima
26/02/2022 at 21:07
Capitolo 10)
Non è stato semplice starti dietro 😀
Mi hai piacevolmente sorpreso con questo ultimo capitolo tutto in rima. Divertente, spensierato ma mai banale. Ci sono delle belle frasi e degli ottimi spunti di riflessione, in tutta la storia. Complimenti per averla portata a termine!
Ho distrutto, come al solito, il dialetto. So che hanno appeso una mia foto un po’ ovunque per la città, e ora sono considerato “nemico giurato”! 😛
Trovi la lettura dell’ultimo capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/mhHfLAyGGu8
Alla prossima storia!
27/02/2022 at 12:37
Ciao, grazie!!! Be’, finché non finisce il carnevale, puoi girare per le calli in maschera e poi con la mascherina, così nessuno ti riconosce!!! Altrimenti ti posso consigliare qualche “calle sconta”. Buona domenica, alla prossima
26/02/2022 at 18:49
Non mi sarei mai aspettata un finale in versi.
Nè che per tutto questo tempo avessimo pianto un vivo.
Bravissima, ultrastrafantastica. Si può dire? Ma sì te lo meriti.
Alla prossima storia. Ciao, Isabella.
27/02/2022 at 12:37
Ciao, grazie!!! Non voglio dirlo, ma è tutta “colpa” dell’Alvise. Più si andava avanti, più strampalato diventava, e così ho pensato: perché non finire nell’assurdo? Mi sono davvero divertita!!! Buona domenica, alla prossima
26/02/2022 at 14:21
Bel finale, inaspettato, da vero giallo, anche se surreale. Piaciuto questo capitolo, danzato su rime ed assonanze. Brava…
27/02/2022 at 12:37
Ciao, grazie!!! In fin dei conti la storia è stata surreale fin dall’inizio, così ho deciso di concluderla con il botto, in fin dei conti viva la follia!!! Buona domenica, alla prossima
15/02/2022 at 09:54
Fantastico, Isabella.
spettacolo da applausi a scena aperta! Mi piace molto come stai concludendo la storia, la baruffa con morsi, urla, copulanti canini e gatti parrucchini è da Oscar 😀 Mi sono divertita tantissimo sia nel leggere che nell’ascoltare.
Il fatto è che, come Minollo (e altri che si cimentano nello humor – genere tutt’altro che semplice-), per scrivere e far ridere bisogna avere una certa cultura, saperne insomma. Brava, ancora una volta hai fatto centro. Aspetto il finale pronta per un po’ di ambiguità.
Alla prossima!
15/02/2022 at 13:19
Ciao, grazie di cuore!!! In effetti, diciamo che per far almeno sorridere, bisogna “contaminare” un po’ la cultura. E quando si tratta del mix Alvise-animali, mi viene da pensare a Willy il coyote, al maestro Goldoni e alla leggerezza di un’operetta… Alla prossima
14/02/2022 at 16:18
Capitolo 9)
Capitolo super spassoso e pieno di dettagli, intrecci e casini vari. Mi ha divertito sino a stendermi! 😀
Come di consueto, ho creato un nuovo dialetto; andrò in giro a insegnarlo alla gente, creando un movimento che, dopo anni di persecuzioni, riuscirà infine ad affermarsi come lingua in tutta l’Italia. Ok, basta con le cavolate.
A questo punto aspetto l’ultimo capitolo per scoprire l’assassino!
Oppure indovinarlo? 😛
Vediamo se si tratta del mio sospettato!
Trovi il capitolo sempre su Youtube;
https://youtu.be/VouMMqkNUCU
Alla prossima!
15/02/2022 at 13:19
Ciao!!! Visto che sotto sotto sono una guerrafondaia, sarò la prima iscritta al corso di neo-veneziano!!! Per l’ultimo capitolo sto pensando su come finirlo all’alvisiana… spero di sorprendere tutti, in un modo o nell’altro!!!
12/02/2022 at 18:54
Ciao Isabella!
La dignità che riesce ad esprimere Back nei suoi ripetuti balzi da una parte all’altra della scena ne fa il protagonista più serio in questa baruffa piena di saltimbanchi indifferenti al senso del ridicolo. La tetta esplosa doveva essere una ottava per agire da propellente in quel modo ?.
Bravissima, una scena da commedia all’italiana, con omaggio ovviamente a Goldoni, l’Alvise pesce in barile potrebbe essere un Ugo Tognazzi morto ma sorridente sotto i baffi.
“L’aria era diventata spessa, carica di anticipazione” bella frase, con il riferimento al tuono poco dopo. Scelgo l’ambiguità, mi chiedo cosa possa esserci dietro.
Ciao a presto!
13/02/2022 at 12:17
Ciao, grazie!!! Mettiamola così: finché si tratta di fantasia, esageriamo, un sorriso non lo si nega mai a nessuno. Alla prossima e buona domenica.
12/02/2022 at 09:52
Follia, all’unanimità!
Tanto ci siamo già alla follia. Bravissima, una scena da film, più che leggerla me la sono vista. con gran divertimento. Aspetto il gran finale. A presto, Isabella, e buon fine settimana.
12/02/2022 at 13:10
Ciao, grazie, si fa quello che si può!!! Spero solo di non inciampare sul finale, non vorrei fare la fine dell’angelica Brooke!!! Ti auguro un sereno e assolato weekend.
11/02/2022 at 15:57
…follia, ovviamente.
Una follia già cominciata con questo cap. A tutta birra davvero ma più frizzante ancora (tipo prosecco).
Congratulazioni per la carica che ti ritrovi, una iniezione di fresco buonumore. Ciao carissima, stammi bene!??
12/02/2022 at 13:10
Ciao, un briciolo di follia nella vita fa sempre bene, altrimenti sai che noia!!! Ti auguro di passare un magnifico weekend con sole e tanta allegria!!!
11/02/2022 at 14:27
bel capitolo, molto godibile…punto anch’io sulla follia. Ciaociao
12/02/2022 at 13:11
Ciao, grazie. Credo che ormai sarà difficile sorprendervi, ma ci proverò con un pizzico di Alviso-follia. Buon fine settimana
11/02/2022 at 13:47
Punto sulla follia!
E ti invito a dare un’occhiata al mio giallo appena pubblicato. Buon fine settimana!
12/02/2022 at 13:11
Ciao, appena finisco con le risposte, ci corro a tutta birra!!! Credo che follia sarà la scelta di molti. Buon weekend!!!
09/02/2022 at 17:11
Lite furibonda!
10/02/2022 at 13:05
Ciao, e che lite sia, ancora un giorno e potrai leggerla!!! Carlo Ruzzini? Se non sbaglio è sepolto nella cappella di Santa Teresa. E sai una cosa divertente? Era di San Giobbe, proprio dove ho frequentato l’università!!! Alla prossima
06/02/2022 at 12:55
La corda si rompe. Ancora giù, ancora chiacchere dal nostro amico Alvise.
Brava Isabella, aspetto il prossimo capitolo. a presto.
07/02/2022 at 12:55
Ciao, grazie!!! Per la corda vedremo… ma magari, anche se non sarà la scelta preferita, durante una lite furibonda un incidente può sempre succedere!!! Alla prossima
05/02/2022 at 16:13
Voto per la lite furibonda.
Venezia, che nostalgia… Sai che discendo da un Doge? Sepolto agli Scalzi…
05/02/2022 at 17:41
Ciao, allora sei un discendente di Ludovico Manin, l’ultimo doge. Uau!!!! Coincidenza o meno, la chiesa degli Scalzi mi è molto cara, se noti è proprio da lì che ho preso il nome di Francesco Cabianca!!!
Buon weekend, alla prossima
09/02/2022 at 17:13
In realtà il Doge in questione era Carlo Ruzzini, morto nel 1736. Sempre che il mio prozio marchigiano appassionato di araldica e alberi genealogici avesse ragione…
02/02/2022 at 12:12
Voglio sapere come prosegue il racconto: è molto interessante e siamo quasi giunti alle battute finali
02/02/2022 at 13:17
Ciao, anch’io mi sto chiedendo come far finire il racconto, perché vorrei concludere in bellezza con un’ ”Alvisata”. Intanto penso a una bella zuffa pre-finale, le votazioni mi stanno dicendo questo. Alla prossima
02/02/2022 at 08:43
Bel capitolo, ben scritto e on un velo di ironia che non guasta. Simpatica anche la parlata veneziana, che conosco bene…qualche frase in dialetto rende il racconto ancor più veneziano. Voto la corda che si rompe…l’avevo già fatto ma lo riconfermo dopo la rilettura del capitolo. Ciao
02/02/2022 at 13:17
Ciao, ri-grazie!!! Amo molto la sonorità del dialetto veneziano doc, peccato non poterla riprodurre su carta/web!!! Se l’opzione non dovesse essere scelta, magari metto lo stesso un incidente simile, mi stuzzica. Alla prossima
01/02/2022 at 16:24
Credo di aver scoperto l’assassino del caro Alvise…
Molto probabilmente è stata la mia pronuncia (anche) in questo capitolo. Lo sapeva già.
Ho riso per quasi tutto il tempo, tanto che qualche risata alla fine sono stato costretto a lasciarla.
Ora voglio vedere l’incontro in salsa “uomini e donne” ma nella versione carnevalesca! Rissa!
Trovi la prova del mio omicidio sempre su Youtube:
https://youtu.be/6m3quF0ZWfc
Alla prossima!
02/02/2022 at 13:16
Ciao, sono contenta che ti sia divertito, il mio scopo è questo. Non potevi farmi complimento migliore!!! E non preoccuparti per la pronuncia, i veneti/veneziani sono persone spiritose e al massimo se la rideranno ancora di più. Alla prossima
01/02/2022 at 09:09
Ciao, Isabella.
Perdonami: in che senso “l’ho eliminato?” è Alice l’assassina?
Le chicche su Venezia, i suoi retroscena raccontati con la tua leggerezza, che nasce da una cura particolare e dalla conoscenza di quel che racconti, ci regalano ogni volta un tour per le calli, lungo i canali, accanto ai personaggi che sono rappresentati così bene che io li sento parlare in dialetto 🙂
Un episodio spumeggiante, ma i tuoi lo sono sempre. Ci sono diverse belle storie su TI ultimamente, la tua è una delle mie preferite 🙂
Voto per l’inabissamento del baule, potrebbe esserci bisogno di immergersi e chissà quante cose nascoste ci sono là sotto.
Alla prossima!
01/02/2022 at 13:21
Ciao, grazie!!! Maledette interferenze, potrebbero aver creato un sacco di confusione oppure no, il bello del gioco sta proprio in questo. Però consolati, mancano solo due puntate e si scoprirà la verità!!! Alla prossima.
31/01/2022 at 23:19
Ciao Isabella!
Che belle storie sulla città, l’Alvise è un generoso cicerone, mi spiace gli sia andata così di sfiga ?. I Dogi, il carnevale come prova decisiva per i lagunari. Peccato per le interferenze, ma abbiamo capito comunque delle cose interessanti… La storia e i toni continuano a tenerci sulle spine e a divertirci, e quindi voto per una litigata alla Goldoni, una baruffa non chiozzotta ma veneziana intorno al baule.
Bello ?!
A presto ciao!
01/02/2022 at 13:20
Ciao, merci. Eh, anch’io tifo per l’Alvise, magari riuscirà ancora una volta a sorprenderci… magari ha in serbo per noi un asso nella manica, magari il suo scopo finale era proprio quello di far litigare tutti alla chiozzotta. Che vivrà vedrà, alla prossima.
31/01/2022 at 17:44
Ciao Isabella, aggiungiamo una bella lite a questo carnevale, rincorriamoci per le calli e il primo che casca in acqua è fesso. Grazie per un’altra full immersion in Venice, noi giapponesi siamo felici, stiamo fotografando ogni cosa e ogni tanto la riguàrderemo. Arigato!
Un salutone!. Ciao??
01/02/2022 at 13:20
Ciao, grazie anche a te!!! Sai una cosa? Non sono mai riuscita a immaginarmi un cinese che, tornato a casa, si metta bello comodo a riguardarsi una marea e forse più di fotografie. E tormentare poi amici e parenti con la stessa sorte. Boh.
Alla prossima, purtroppo siamo quasi alla fine, Alvise mi mancherà!!!
31/01/2022 at 17:41
Ciao Isabella, aggiungiamo una bella lite a questo carnevale, riniamoci per le valli e il primo che casca in acqua è fesso. Grazie per un’altra full immersion in Venice, noi giapponesi siamo felici, stiamo fotografando ogni cosa e ogni tanto la riguàrderemo. Arigato!
Un salutone!. Ciao??
31/01/2022 at 14:40
Per la nona puntata invece voto l’opzione 1
01/02/2022 at 13:20
Ciao, grazie!!! A me, invece, rimarrà sempre impressa una domenica mattina in cui ho dovuto accompagnare un’amica in stazione. Era praticamente l’alba e per le calli c’eravamo solo noi due e qualche operatore ecologico: magia pura!!! Alla prossima
31/01/2022 at 14:38
Venezia senza turisti sarebbe il massimo…io la prima volta l’ho vista in barca. Ero partito dai laghetti di mantova, ho fatto il Mincio, sono entrato nel Po…poi ho costeggiato le ville venete, dopo la chiusa, ho attraversato il Brenta e sono arrivato. magia pura!…aspetto il prossimo e voto anch’io il campanile.
30/01/2022 at 09:36
I love Venice.
Il mio posto preferito al mondo…turisti a parte.
Mi sto mettendo in pari con il tuo racconto. Brava, molto avvincente e ben scritto.
30/01/2022 at 12:03
Ciao, grazie!!! I love Venice forever!!!
Wow, mi hai letto nel pensiero, domani dovrei pubblicare la prossima puntata. Parla anche del rapporto problematico con i turisti cafoni… Alla prossima
25/01/2022 at 16:35
Mi è piaciuto l’ambiente veneziano. Mi fa sentire a casa 🙂 Vediamo al campanile come vanno le cose
26/01/2022 at 13:08
Ciao, grazie!!! Spero di non “tradire” mai Venezia e i veneziani e sono contenta di averti fatto sentire a casa!!! A presto tra le calli e soprattutto sul campanile… Alla prossima
21/01/2022 at 14:46
Carissima, continua così. Deliziaci con la tua penna.
22/01/2022 at 13:12
Ciao, grazie!!! Spero proprio di riuscirci, ormai mancano pochi episodi alla fine e la storia dovrà trovare la sua colpevole!!! Alla prossima
18/01/2022 at 20:39
Scritta veramente bene, continuo a seguirti.
19/01/2022 at 13:16
Ciao, grazie!!! Pensando a questa storia ho capito che i segreti per scrivere decentemente sono due: avere un buon soggetto di cui parlare (Venezia) e divertirsi/divertire. Alla prossima
18/01/2022 at 15:08
Bella, godibile e ben scritta la descrizione di Wanda. Inoltre la sottile ironia (o umorismo che dir si voglia) con la quale affronti la storia, rende il testo piacevole e la lettura risulta come se si fosse in discesa, insomma con un incedere facilitato. Ovviamente mi riferisco al secondo capitolo, e a tal proposito scelgo L’ape regina, anche se in ritardo. Ciaociao
19/01/2022 at 13:16
Ciao!!! Come ho detto ad altri, anche per me Venezia è una seconda casa, ci ho anche studiato con annessi e connessi (cicatrici incluse)!!! Tra le righe, infatti, ho inserito qualche aneddoto del periodo. Spero che le prossime puntate possano stuzzicare e rinverdire i tuoi ricordi!!! Alla prossima
18/01/2022 at 00:38
Ciao Isabella!
Eccomi dall’Alvise: bello e arguto l’episodio, anche nella mia famiglia ho sentito di gente che si reca all’anagrafe dovendo improvvisare per mancanza di memoria! Spiritoso, allusivo, ammiccante. E scorrevole. Il dialetto si può capire e “aggiunge”. Insomma mi sono molto divertito. E ho scelto il campanile, vediamo cosa ne tiri fuori.
Ciao stammi assai bene!
18/01/2022 at 12:11
Ciao, grazie!!! Le tue parole mi consolano, devi sapere che ho scoperto il nome di alcuni parenti solo alla loro morte, leggendone l’epigrafe!!! Da lì ne sono venuti fuori racconti davvero grotteschi… ma alla fine il pargolo veniva chiamato da tutti con il nome che voleva la madre, alla faccia dell’anagrafe ufficiale. Au revoir
17/01/2022 at 16:35
Sulla trama ho poco da dire, sono un nuovo iscritto e non ho letto le puntate precedenti. Provvederò.
Invece sullo stile narrativo avrei molto da osservare. Mi limito alla buona scorrevolezza del testo e alla forma linguistica, più che corretta. Unico neo: eccessivi i tre punti di sospensione, che anch’io purtroppo adoro ma che sono poco raccomandabili in narrativa. Addirittura Umberto Eco, in una sua “bustina di mineva”, li bocciò severamente, concedendo allo scrittore la possibilità di usarli per un massimo di tre volte, ma in un romanzo completo. Qui ne abbiamo davvero tanti. Ciao.
18/01/2022 at 12:15
Ciao, e benvenuto!!! Hai ragione per quanto riguarda i punti di sospensione, ma trattandosi di pensieri non sapevo come altro rendere le pause di riflessione, la prossima volta cercherò di limitarmi!!!
Ah, mi è successa una cosa strana con il tuo commento, non mi è arrivata la notifica via mail. Boh. Alla prossima!!!
18/01/2022 at 15:02
I punti di sospensione li amo anch’io, proprio come te e specialmente quando si tratta di pensieri, i quali, per definizione, sono sempre un po’ sospesi. Cerco di limitarmi, anche perché nei libri che ho pubblicato il correttore di bozze della casa editrice me li ha tolti tutti. Ho dimenticato di dire che su Venezia( che adoro) ho molto materiale narrativo…è la mia seconda patria, e il mio primo mare. Da allora sono diventato sub e ho fondato una scuola…vabbè, ciaociao
17/01/2022 at 08:42
Ciao, Isabella.
Questo capitolo è una goduria, me lo sono immaginato come un monologo recitato da un veneto in teatro, con il pubblico entusiasta e io tra loro. Far ridere con le parole, forse l’ho già detto, non è una cosa semplice (non c’è intonazione a corredo, né le espressioni del volto, sta tutto nella capacità di chi scrive e descrive di evocare situazioni e dialettica), tu ci riesci a meraviglia, il post – mortem su tutto, una genialata. 🙂
Complimenti, mi fai cominciare bene la giornata.
Voto il campanile e ti saluto contenta.
Alla prossima!
17/01/2022 at 13:24
Ciao, non sai quanto mi fa piacere il tuo commento. Ho passato praticamente tutta la vita nei teatri, cominciando dalla Filodrammatica della mia città!!!
Wow, il campanile di San Marco va proprio alla grande!!! Vediamo d’inventarci qualcosa, alla prossima.
17/01/2022 at 07:24
Possiamo dire che lo hanno visto tutti, in questo episodio! 😛
Capitolo sempre interessante (mi dispiace per il dialetto: controlla che nessuno sia finito nella laguna dopo certi miei tentativi, o che non si sia risvegliato un qualche demone da quelle parti!)
Non possiamo fare altro che aspettare il prossimo, e sinceramente non so su chi puntare, adesso. L’Ape regina?
Lo scopriremo!
Trovi l’episodio sempre su Youtube:
https://youtu.be/DLrlTI0pUoQ
Alla prossima!
17/01/2022 at 13:23
Ciao, anche a te devo confessare una cosa. Ogni parola scritta in dialetto mi ha fatto pensare a te, chissà quante maledizioni… o magari ti regalerò un bel corso di veneziano doc, non si sa mai!!! Alla prossima
17/01/2022 at 01:32
Ciao, arrivo qui a leggere il tuo racconto un po’ in ritardo, visto che sei già al capitolo 7, ma meglio tardi che mai.
Devo dirti la verità, io non apprezzo particolarmente quando il protagonista che racconta la storia in prima persona si rivolge direttamente al lettore, quindi il primo capitolo mi ha lasciata un po’ perplessa, anche se, lo riconosco, è scritto molto bene. E’ solo una questione di gusto personale, non c’è nulla che non vada nel primo capitolo.
I capitoli successivi invece mi sono piaciuti moltissimo, li ho trovati anche divertenti, e ho apprezzato molto le frasi in dialetto veneziano (nonostante sia un dialetto distante anni luce dal mio).
Scrivi molto bene, in un modo che è l’esatto contrario del mio. Io mi perdo in dialoghi infiniti e, soprattutto quando scrivo qui su TheIncipit, per motivi di spazio tendo sempre ad eliminare completamente le descrizioni. Tu invece hai la capacità di offrire al lettore delle descrizioni molto evocative e pittoresche, perciò la tua storia scorre molto bene anche senza dialoghi e le poche battute in dialetto veneziano sono perfettamente inserite all’interno del racconto.
Ho votato per il campanile di San Marco! Alla prossima!
17/01/2022 at 13:23
Ciao, grazie!!! Ti confesso una cosa: anch’io non sopporto le storie scritte in prima persona. Così, un po’ per mettermi alla prova, un po’ per scelta stilistico/sonora (avevo scritto tutte e due le versioni, in prima e terza persona) ho azzardato. E poi credo di essermi “specializzata” nelle descrizioni perché nei dialoghi ho sempre paura di diventare logorroica e irreale. O forse è una conseguenza del mio amore per il disegno, chissà…
Ah, il campanile di San Marco, chissà cosa si può vedere da lassù…
16/01/2022 at 23:38
Godibilissimo capitolo che piace moltissimo a noi veneziani, veri o finti che siamo. 🙂
Questo capitolo ha veramente tutti i tempi giusti di un racconto, lo dico da lettore, (che da autore ti copierei). e la storia è molto carina. Brava, brava Isabella, portaci sul campanile, a scovare altre civette, ti prego!
Buona settimana, e buon lavoro| 😉
17/01/2022 at 13:23
Ciao, grazie!!! Sai una cosa? Sarà perché ci ho studiato, sarà perché adoro tutto di Venezia (pregi e difetti) ma anch’io mi sento un po’ veneziana. E credo si sia capito, amo anche il dialetto, se solo riuscissi a trasmettere la sua musicalità il racconto sarebbe insuperabile!!!
Per il campanile vediamo… soete permettendo!!!
31/12/2021 at 20:13
Ciao Isabella!
Mmmm vada per la vicina di casa, che, come si suol dire, ha il suo perché…
Proprio un gran figlio di… l’Alvise, dai e dai qualcuno doveva pur fargliela pagare. Brava, devi essere una persona che sa spaziare in quanto ad argomenti; secondo me non ti manca un certo eloquio, che sai infondere al nostro Casanova del XX secolo. Mi sono divertito con il narratore che prende con filosofia il suo destino.
Tanti auguri di buona fine e di inizio in tinta con la fine! io conto di pubblicare tra l’uno e il due, ci conto, ci conto, ci conto, ci conto…
01/01/2022 at 11:15
Ciao, grazie!!! Eh sì, se ne combini di grosse, qualcuno prima o poi te la fa pagare. Per il resto… sono molto curiosa di conoscere, tutto qui. A volte i genitori fanno qualcosa di buono!!!
Aspetto il conticino, io invece mi prendo una settimana di pausa… Sai, il 6 gennaio avrò un po’ da fare!!! Alla prossima e buon 2022 anche a te, speriamo si migliore, in tutti i sensi!!!
31/12/2021 at 00:17
Ehi!
Ma ovviamente puntiamo sulla morosa! Qui siamo infami sino al midollo 😀
Ennesimo episodio interessante 😉
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/tdJoKAQfZek
Alla prossima! E Buon anno!
31/12/2021 at 14:52
Ciao!!!
Sono proprio curiosa di vedere chi verrà scelta, magari proprio la morosa…
Alla prossima e Buon Anno anche a te!!!!
30/12/2021 at 10:35
Ciao, Isabella.
fantastiche le trasformazioni stagionali, mi hai fatto ridere e sorridere per tutto il capitolo, hai un dono, complimenti. Non sono certa di aver capito chi sia Brancaleone… forse è apparso nei capitoli precedenti e me lo sono perso 🙂
Comunque, ogni scena è resa al meglio, ogni parola ha un suo motivo di stare dove sta, la costruzione del capitolo è lineare ed efficace, che altro posso dirti? Ah, certo, voto per la cugina che è sì, a volte, come una sorella, ma può combinare tanti guai…
Ti auguro un Felicissimo Anno Nuovo, pieno di parole da scrivere (è un augurio interessato, perché significa che le leggeremo) e tante cose belle.
Alla prossima!
30/12/2021 at 13:15
Ciao, ti ringrazio!!! Chi è Brancaleone? Il piccione che sosta sul portone del liceo,
è lì solo per “battezzare” l’incontro tra Alice e Alvise!!! E se la prescelta sarà la cugina, spero non sia troppo cattivella.
Un felicissimo nuovo anno anche a te, speriamo che sia quello della svolta in tutti i sensi!!! Alla prossima.
30/12/2021 at 00:27
Molto, molto divertente, e come scrivi, cavolo, sei proprio brava Isabella mia! Mari o non mari, caravelle o no, fai comunque centro. È stato un vero piacere leggerti. Scelgo la morosa perché porta guai 🙂 Buon anno, e a presto!
30/12/2021 at 13:15
Ciao, gentilissimo come sempre!!! Come hai detto tu una volta, quando ti diverti a scrivere il risultato è sempre assicurato.
Di nuovo un felice anno e ci risentiamo dopo la pausa di Capodanno/Befana. Sai, il 6 gennaio avrò un po’ da fare…
26/12/2021 at 19:22
Capitolo 5!
Raggiunta!
Mi sono particolarmente divertito nella lettura di questo capitolo – come per gli altri, eh! 😀
Spero di essere riuscito a rendere alcune delle parti con la lettura, anche se ho assassinato sempre il dialetto… prima o poi ZAC!
Trovi al lettura sempre su Youtube;
https://youtu.be/ms-TMJ9fhJk
Alla prossima!
27/12/2021 at 13:00
Ciao. Non preoccuparti, almeno per il prossimo capitolo niente dialetto: promesso!!! Ah… spero solo che non risulti troppo serioso, povero Alvise… fare ironia su se stessi è un po’ più difficile!!! Alla prossima, prepara il fazzoletto. Forse per ridere, forse per piangere…
25/12/2021 at 12:26
Ciao Isabella!
Qui c’è poco da commentare in realtà, e molto da augurare! Felice Natale (qui si apparecchia al ritmo di Earth Wind & Fire ?)
25/12/2021 at 12:32
Ciao!!! Buon Natale anche a te!!!
Anch’io sono alle prese con il pranzo di Natale: Quest’anno, però, vorrei sopravvivere al cotechino!!!
A presto!!!
25/12/2021 at 07:39
Capitolo 4:
Io voto per questo personaggio, mi pare più facile assoldare un Killer per fare il lavoro sporco!
Oppure… No, non voglio sbilanciarmi, potrebbe essere ancora presto!
Storia sempre leggera e interessante 😉
Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
https://youtu.be/O-YrkLLAIRE
Alla prossima!
Buon Natale!
25/12/2021 at 11:46
Eh si, in effetti… questa volta Alvise è stato un po’ cattivello!!! Buon Natale!!! Alla prossima.
24/12/2021 at 00:40
Capitolo 3.
Un passo alla volta ti raggiugo, eh!
Ape Regina niente male, e mi pare proprio di conoscerne qualcuna…
Trovi il capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/WFnERnRnbtE
Al prossimo! 😉
24/12/2021 at 18:44
Ciao!! Rh sì, tutti conoscono almeno un’Ape Regina!!!
Alla prossima e tanti auguri!!!
23/12/2021 at 17:11
Ciao Isabella,
un cane, un gatto e un topo, entrano nella storia, ma non riesco a vederli come probabili assassini. Non importa però, sono così divertenti e ben ritratti che starebbero bene ovunque.
Ho votato per il liceo e sono curiosissima di conoscere questa misteriosa donna. Brava, ti seguo con piacere e alla prossima
24/12/2021 at 13:07
Ciao!!! Accidenti, nessuno riesce a vederli come assassini… in effetti sono un po’ troppo occupati a farsi la pelle l’un l’altro per occuparsi di Alvise!!!
Tanti auguri anche a te, alla prossima.
22/12/2021 at 22:37
Capitolo 2.
Certo che questa volta mi hai reso più difficile la lettura! Temo di aver assassinato un dialetto… colpa mia! 😀
Il racconto fila che è una meraviglia, divertendo! 😉
Trovi il capitolo su Youtube:
https://youtu.be/yBfW1-teEys
Alla prossima!
23/12/2021 at 13:03
Ciao, sai una cosa? Ieri mi stavo facendo la stessa domanda… come farà a leggere il dialetto? Pazienza, i veneziani sono gente spiritosa, al massimo ci faranno una grassa risata. Alla prossima.
24/12/2021 at 13:07
Certo, tutti ne conosciamo almeno una!!! Alla prossima.
22/12/2021 at 01:07
Ciao!
Ho iniziato a leggere la tua storia su Youtube!
Mi ha parecchio divertito, quindi sarò felice di proseguirla anche nei prossimi giorni (Sempre che sia cosa gradita), nella speranza di raggiungerti prima di natale!
Trovi al lettura qui:
https://www.youtube.com/watch?v=sjxTBP6Hv4M
Alla prossima!
22/12/2021 at 13:12
Ciao, sono contenta che la mia storia ti abbia divertito, lo scopo era quello. E anche se l’argomento a volte può essere un po’ pesante, l’ironia alleggerisce la vita e la rende meno amara.
Ah, grazie, per la tua iniziativa, mi è molto gradita. Appena ho il tempo di rilassarmi e gustarmi per bene la cosa, correrò ad ascoltarti. Spero solo di riuscire a continuare con l’Alvise-ironia. Viste le imminenti festività, però, credo che questa volta l’episodio successivo potrà portare un po’ di ritardo nella tabella di marcia. Alla prossima.
17/12/2021 at 23:53
Ciao Isabella!
La pantegana da riporto, no dai! ?? Back! Back! Ma anche gli accoppiamenti pericolosi, le guardie pelose; ci sono diversi accostamenti che mi piacciono un sacco, anzi, anche il sacco indemoniato!
L’ Alvise buonanima include anche i tre amici per la pelle? Non semplice, magari però un morso avvelenato, chissà. Brava, molto divertente, il morto non ha perso la voglia di sorridere e di ironizzare su tutti i personaggi della vicenda. Voto per il liceo, momento fondamentale del passaggio all’età adulta, e ti rinnovo i complimenti per una storia che scorre assai piacevolmente, pur in assenza di dialoghi. Non è poco secondo me.
Stammi molto bene, ciao ciao!
18/12/2021 at 13:08
Ciao, grazie!!! Non raggiungerò i livelli del maestro dell’ironia – ho ancora molto da imparare!!! – ma devo ammettere che mi sono divertita assai a scriverlo.
Aaaaah, il liceo… troverò anche là dei buoni spunti??? Vedremo… intanto buon weekend e alla prossima!!!
19/12/2021 at 23:07
???
Se ti riferisci a me sei troppo gentile; cmq la storia dell’Alvise è davvero molto spiritosa!
17/12/2021 at 10:12
Ciao, Isabella.
Voto il liceo, nido di vipere e grandi amici 🙂
Vediamo che ne salta fuori. Intanto, il capitolo: divertente, anche se a spese dei poveri Risky, Back e della mano del nostro eroe ;-). Non credo che i due superstiti abbiano potuto infilare il malcapitato nel baule per affondarlo, ma chi lo sa… qualche loro amico giunto dal passato?
Apprezzato anche il primo consiglio, che andrebbe impresso a fuoco sulla fronte di certa gente…
Bene, direi che hai confezionato un altro bell’episodio, aspetto il nuovo e chissà chi sarà il prossimo personaggio. Brava, come sempre.
Alla prossima!
17/12/2021 at 13:14
Ciao, per caso abbiamo frequentato lo stesso liceo???? E purtroppo le viperette non perdono la loro cattiveria nemmeno da adulti. W i cani, i gatti e tutti gli altri amici animali!!!!!!
Buon weekend e alla prossima.
16/12/2021 at 16:41
Ciao Isabella voto l’asilo, amicizie intimenticabili, anche se a rivederle dopo trent’anni non sempre si hanno buoni riscontri. Tornando a quei tre sono tre discussioni che non faranno male a nessuno, garantito!? Ciao, un vaso a Venessia!??
16/12/2021 at 16:41
No discussioni ma cialtroni!?
17/12/2021 at 13:13
Ciao, sì… a Venessia li chiamerebbero tre malgualivi!!! Ma si sa, bisogna percorrere tutte le strada, anche le più assurde…
Ti auguro un buon weekend, che al nord si traduce in nebbia, smog e frrrreeeedddoooo!!! Alla prossima
12/12/2021 at 13:02
Ho scelto amo gli animai… anche perchè “mi diverto” mi sembra molto a doppio senso. XD
12/12/2021 at 13:08
Ciao, grazie!!! In effetti il doppio senso era un po’ voluto, ma Alvise è una persona un po’ così… a doppio senso.
Buona domenica e alla prossima.
12/12/2021 at 09:41
Ciao Isabella!
Direi che tutte e tutti fin qui hanno validissimi motivi per sopprimere il dispettoso reporter, che non si accontenta di vincere ma deve stravincere con bigliettini davvero simpa. Prosa agile e sempre divertita, brava sempre così deve essere, cellulare all’orecchio e push-up al culo. Ecco perché la Louis…
Altro ritrattino velenoso, dal vetro al vetriolo, altra piccola gemma di simpatia che ritrae uno dei soliti sospetti. Ho scelto di odiare gli animali, ma vedo che siamo in stallo… speriamo di andare oltre…
Non faccio più promesse, vediamo… intanto una bella domenica a te!
12/12/2021 at 12:12
Ciao, grazie!!! E non preoccuparti per lo stallo, stavolta ho un ampio margine di manovra e poi il prossimo brano è un giusto un mix di amore-odio. Vedrai, vedrai…
Ah, l’altra volta mi ero dimenticata di dirtelo… non preoccuparti per il tuo racconto, lo so che Babbo Natale in questo periodo è molto impegnato. Ops… ho rivelato la tua vera identità, perdonami!!!
Buona domenica anche a te.
13/12/2021 at 23:29
????
05/12/2021 at 11:35
ciao Isabella,
ho riletto dall’inizio, causa memoria decadente o decaduta. Ritratti di donne diverse, presentate in modo leggero e convincente, girano intorno al povero Alvise. Sei davvero brava, mi piace il tuo stile di scrittura e la storia è stuzzicante. Ti seguo e aspetto il prossimo capitolo. A presto e buona domenica
05/12/2021 at 12:07
Ciao, grazie. In effetti vorrei scrivere più spesso, purtroppo il tempo che ho a disposizione non me lo permette. Spero di sopperire con il resto!!!
Per la prossima volta cercherò di andare un po’ fuori tema… trattando di animali!!! Buona domenica anche a te e alla prossima.
02/12/2021 at 09:27
Ciao, Isabella.
Ogni capitolo porta con sé nuovi personaggi, nuove storie, con tocco frivolo, ma intelligente.
Ottima l’introduzione della Louis, mi è parso di vederla, telefono all’orecchio e passo deciso (e anche un po’ distratta), attraversare la folla e arrivare dall’altra parte, senza, probabilmente, rendersi conto del “pericolo”. Brava, un altro capitolo godibile e ben scritto.
Alla prossima!
p.s. amo gli animali
02/12/2021 at 13:11
Ciao!!! Sì, anch’io amo gli animali e per questo vorrei dargli una vita “umana” per una volta. Anche loro possono “zac”, vendicarsi su di noi? Vedremo…. Alla prossima.
01/12/2021 at 20:41
Ciao Isabella, episodio frizzante come il vostro prosecchino, e poi le storie di corna sono davvero famose per le bollicine che riescono a fabbricare…. Delizioso, brava. Voto odio gli animali perché fa ridere, spero…. Brava Ciaooo:-)
02/12/2021 at 13:10
Ciao, grazie. In effetti vorrei proprio scrivere qualcosa di divertente e fuori dagli schemi… vediamo se ci riesco. Ci vediamo e… attento alle palle cadenti (episodio realmente successo)!!!
23/11/2021 at 17:53
Io la vedo rossa…
Ciao Isabella!
Certo che Elvira…. vuoi mettere Elettra! Non senti come suona bene…
Me la immagino fare a fette il giornalista gossipparo che le ha rovinato l’ascesa nel bel mondo veneziano. E mi immagino te mentre ti diverti a scrivere di una figura così impegnata a far contenta la mammina ambiziosa. Altro bel ritrattino al curaro della società che conta e che si sforza di sbarcare il lunario con i mezzi che ha a disposizione. Ben centrato.
Brava, al prossimo allora, buona continuazione!
24/11/2021 at 13:06
Ciao!!! Hai ragione, sono stata fortunata a crescere in una famiglia “normale”. Purtroppo, però, ho a che fare spesso con le “Elvire” di turno… ne ho fin sopra i capelli!!!
Grazie per avermi tolto dall’imbarazzo di una Louis multi personalità, esagero già di mio, la narrazione rischiava di diventare grottesca e… che rossa sia!!! Alla prossima. Ah, mi manca ridere con il conticino.
24/11/2021 at 14:25
Arghh! Mega ritardo!!! Non è periodo di tempo libero, ma tra stasera e domani dovremmo esserci!
Ciao grazie!
18/11/2021 at 22:41
Ciao Isabella, sai quanto mi piace questo genere di narrazione, e siccome lo pratichi alla grande ti dico brava, brava. La storia delle api è una metafora perfetta. Solo una cosa non mi è piaciuta, forse perché mi sono riconosciuto: … un criceto in sovrappeso… :-).
voto la rossa, (le rosse sono birbanti). Al prossimo, ciao…
19/11/2021 at 13:10
Ciao e dai, consolati, non mi riferivo alla forma fisica ma alle rosicone patentate!!!!
Le rosse? In effetti sono delle tipe molto toste… vedremo cosa voteranno gli altri. Alla prossima puntata “in prestito”!!!
18/11/2021 at 19:58
Ciao, Isabella.
Direi un angelo biondo, tutta garbo e malvagità.
È stato come sorvolare le scene da un’inquadratura alta, di quelle che si facevano negli anni ’50, per le commedie italiane, quelle in bianco e nero, con la voce narrante che raccontava gli avvenimenti antecedenti per introdurre la storia. Molto bene, è sempre tutto al proprio posto, c’è l’ironia, c’è l’intrigo e la curiosità (che cresce a ogni episodio) si scoprire chi “zac” ha commesso il fattaccio.
Brava, ancora una volta.
Alla prossima!
p.s. qualche Brustolin ripulita l’ho conosciuta anche io, brutta gente di sicuro. 😉
19/11/2021 at 13:11
Ciao, grazie per essere ancora qui a seguirmi. Ho cercato di essere una via di mezzo tra un compassato Piero Angela e un Alvise anni ’50. Perché diciamolo, un po’ stagionato di mentalità lo è… o forse dovrei dire una venetta misogino?!?
Su, forza, sorridiamo sulle cattiverie delle Brustolin di turno, non avranno il nostro scalpo!!! Alla prossima.
12/11/2021 at 10:30
Ciao, Isabella.
Torno a rendere il favore, anche se, in realtà, ti seguo già con altro nick…
Benissimo, ottimo secondo episodio, libero dalle forzature che avevo notato nel primo e molto, molto, scorrevole. Complimenti.
Il mistero si infittisce e chissà chi avrà commesso il misfatto, sono curiosa di saperlo e felice di aver scelto di seguirti in questa avventura che mi pare proprio promettere bene 🙂
Non so chi sia la Louis… ma mi piace e dunque la voto, anche se non sono sicura che si tratti di una persona.
Alla prossima!
12/11/2021 at 10:33
in realtà ti seguo con questo, ma ti ho letto con l’altro… sono un disastro 😀
12/11/2021 at 13:11
Ciao, grazie. I consigli aiutano sempre, spero di non tornare indietro con il prossimo episodio. La “Louis”? Sì, si tratta di una persona ma è un soprannome che prende ispirazione da una cosa che molte donne amano… come direbbe Alvise: chi vivrà vedrà!!!
09/11/2021 at 20:00
Ciao Isabella!
Questo morto (forse) ammazzato è uno spiritello spiritoso, forse anche porcello (alla Michael Keaton); la tua prosa è in crescita, tre storie e tre Isabelle diverse, o invece una sola che sperimenta con successo. Qui ti vedo cimentarti in tematiche care a Fenderman, anche se più nord-oriental-lagunari. Ti trovo per certi versi più divertita e cinica, ma nel prosieguo vedremo e io potrò essere più chiaro, avendo un maggior numero di elementi. Sia come sia, tutto molto bello, come direbbe il friulano Bruno Pizzul. Assai brava!
Voto per la Louis; ciao ciao!
10/11/2021 at 13:06
Ciao, hai ragione, sembrano tre Isabelle diverse. Ma, forse, quella più aderente alla mia personalità è quella falso-cinico-divertito, soprattutto quando parlo del mio rapporto con donne al limite del pessimo. Forse è il mio modo innocuo di vendicarmi senza colpo ferire… al contrario di quanto fanno loro!!!
08/11/2021 at 23:41
Oddio, questa tipa è inquietante e la mia stima va tutta alla vicina che le fa brutto. Ma dubito che sia stata lei ad accoppare il protagonista… a questo punto andiamo a conoscere l’Ape Regina.
Capitolo ancora una volta scritto divinamente e che mi ha strappato più di un sorriso. Begli gli intermezzi locali.
09/11/2021 at 13:04
Ciao, grazie!!! Ma sai qual è la cosa più inquietante? Io avrò anche un po’ esagerato per alleggerire le cose, ma a Venezia potresti veramente trovarti in mezzo a una situazione del genere. Ne avrei mille da raccontare in proposito, ma me ne terrò qualcuno per le prossime puntate!!!
Ci vediamo da te, sto andando!!!
07/11/2021 at 12:55
Due splendidi capitoli. Una prosa scorrevole, accattivante vivace. Brava, davvero! Ho votato l’ape regina, anche perché non so chi altri votare. Insomma, ho scelto a caso.
Ti aspetto al prossimo capitolo. Ciao Isabella e buona domenica.
Siccome sei molto brava mi farebbe piacere un tuo commento alla mia storia.
07/11/2021 at 17:57
Ciao, grazie mille per tutti i complimenti, faccio del mio meglio come tutti voi!!!!
Sarò felice di darti un parere, però dovrai avere un po’ di pazienza con me, purtroppo queste ultime due settimane sono state un vero inferno, spero nella prossima.
A presto e buona conclusione di weekend.
06/11/2021 at 16:12
Che dire, bellissimo!
Nel passato di tutti noi maschietti stagionati una Wanda trova posto, il posto d’onore: persino il nome è indovinato!
Lei è fantastica e la tua prosa decisamente, decisamente efficace e godibilissima. Qui non si parla di bucanieri, semmai di donzelle ma hai fatto centro: bellissimo, ripeto: un affresco colorato, un regalo. Grazie.
Voto a naso “la Louis” , ti abbraccio.? Ciao??
06/11/2021 at 19:42
Ciao, grazie come sempre per i complimenti!!!! Sai, anche se sono interessata all’altra metà del cielo, ho gli occhi e le dee-Wanda non passano di certo inosservate. Spero solo non facciano la fine della Wanda di Alvise!!!
Alla prossima e buon fine settimana.
03/11/2021 at 17:54
Ciao! Inizio scritto in maniera ottima, a livello linguistico probabilmente uno dei migliori che mi sia capitato sotto gli occhi di recente.
Non sono sicurissima che il protagonista mi sia simpatico, ma la sua vicenda mi incuriosisce. Io ho votato per la stalker: mi piacerebbe scoprire perché lo stalkerizza, appunto.
Ti seguo!
04/11/2021 at 12:59
Ciao, i complimenti fanno sempre piacere, grazie. Sai una cosa? Hai ragione, forse Alvise non è proprio simpatico (e forse in futuro lo sarà ancora meno), ma per fortuna è un personaggio di fantasia. Anche se sopra le righe, sarà sempre coerente con se stesso e il proprio codice morale, basterà scoprire quale!!!
31/10/2021 at 23:06
Ciao, io ho votato l’Ape Regina! Ti seguo!
01/11/2021 at 11:13
Ciao, grazie per darmi fiducia!!! Bella scelta l’ape regina, credo che in futuro la riproporrò come personaggio, perché non credo ce questa volta possa farcela a battere la stalker… Sono andata alla tua storia, ma ho visto che è già avanti con la narrazione. Se troverò un po’ di tempo la leggerò, ma non ti prometto nulla perché in questo momento non ho molto tempo da dedicare ad altro. Una cosa, però, te la posso promettere: leggerò la tua prossima storia fin dall’inizio!!! Spero che da te almeno sia bello e ti possa godere questi ultimi scampoli di festa!!!
31/10/2021 at 14:30
Ciao Isabella!
Allora, lo stile del tuo incipit mi piace molto. La vittima che racconta ciò che gli è successo è molto carina. Apprezzo anche lo stile ironico. Ho notato qualche errore sintattico qua e là ma niente di grave. Seguirò sicuramente la storia.
Ah, ho votato l’agente che indaga sulla scomparsa perché, non conoscendo ancora la storia che hai in mente, non era ben chiaro chi potesse essere l’ape regina e, per quanto riguarda la stalker solitaria la metterei al secondo posto come preferenza per un continuo.
31/10/2021 at 15:55
Ciao, grazie per i consigli!!! In effetti ho scritto un “da” al posto di “ad” e “malinconia” al posto di “malinconica”, due orribili refusi!!!
Definirli errori sintattici, però, mi sembra un po’ esagerato (mi è preso un colpo, per dirla all’Alise)… non credo di aver sbagliato la struttura delle frasi, o sì? Se ho sgarrato con l’ordine degli elementi della frase, la costruzione delle subordinate, o non ho usato gli articoli e le preposizioni giuste ti prego di dirmelo così mi correggo. Alla prossima.
02/11/2021 at 16:23
Non voleva essere un’offesa e mi scuso se è stata concepita così.
02/11/2021 at 16:23
Percepita non concepita…maledetto correttore!
03/11/2021 at 12:55
Lo dirò ad Alvise, non preoccuparti!!!
31/10/2021 at 08:27
Scusa, dimenticavo: voto la stalker.
rileggendo il mio commento mi sono accorta di qualche errore, siamo scrittori…
La mia critica (che vuole o vorrebbe essere costruttiva) ho scritto “Secondo me, la parte “in poche parole? Un leone in gabbia” non porta a nulla.” intendevo, non apporta nulla. Scusa.
E… “ho notato” non “natato” vabbè che siamo nei pressi dell’acqua…
🙂
31/10/2021 at 10:59
Ciao, grazie per il consiglio, sono sempre ben accetti!!! Lo so, a volte tendo a essere un po’ prolissa ma questa volta l’ho quasi fatto apposta. Essendo Alvise un giornalista da tanto tempo, costretto a stare intrappolato in un numero ben stabilito di parole, nella vita volevo renderlo un po’ verboso e logorroico per una sorta di ribellione letteraria.
Ah, non preoccuparti per gli errori, quando si scrive un commento lo si fa di getto e quelli scappano, basta non farli nelle narrazioni!!! Aspetto la tua nuova storia con ansia, au revoir.
31/10/2021 at 08:23
Ciao, Isabella.
Molto intrigante il tuo incipit. Il personaggio salta fuori dallo schermo e ci racconta la sua triste storia con ironia. Mi piace molto il tuo stile e ritengo che questa possa diventare davvero una bellissima storia; l’idea del morto che racconta quel che gli è capitato, usando l’espediente della mancanza di memoria, non è nuovo (ho letto tempo fa un libro carino, After di Jessica Worman, che fa più o meno la stessa cosa), ma l’importante è raccontarle a proprio modo; ogni storia è nuova e originale proprio perché nessuno la racconterà mai come te o come me 😉
Detto questo, vorrei segnalarti una piccolezza: ho natato che in alcuni passaggi tendi a rafforzare il concetto aggiungendo qualcosa, per esempio nel passaggio:
Per non morire congelato, a un certo punto avevo cominciato a camminare avanti e indietro per la riva, in poche parole? Un leone in gabbia.
Secondo me, la parte “in poche parole? Un leone in gabbia” non porta a nulla. Il lettore immagina già il personaggio che si muove per scaldarsi, l’immagine del leone in gabbia è quella che vuoi trasmettere tu, ma non sempre è necessario; questa, ovviamente, è una mia idea 🙂
Bene, ti seguo.
Alla prossima!
Buon Halloween… e p.s. la mia storia è terminata, ma non conclusa. Ti consiglio, se ti va, di aspettare la mia nuova storia nel caso volessi rendere la cortesia (il che non è scontato né preteso). 🙂
29/10/2021 at 17:52
Voto per la stalker!!!
30/10/2021 at 12:03
Ciao, ottima scelta!!! Se senti qualche rumore strano non è il computer/smartphone, sono solo i miei neuroni al lavoro!!! Alla prossima.
29/10/2021 at 14:26
Bella l’idea della vittima narratrice. Come un fantasma, oppure la coscienza ancora viva, che non vuole lasciare questo mondo finché non trova il colpevole.
Scelta difficile tra stalker e ape regina. La prima mi pare più sensata da parte di Alvise: una delle tante amanti con cui ha tagliato i rapporti, ma non del tutto. Forse del rancore rimasto per qualcosa…
Però anche l’ “ape regina” ha un suo perché. Dal nome sembra una figura importante.
L’agente invece non saprei perché è un sospetto, c’entra per il fatto che Alvise era un giornalista?
Chissà se il profumo diverrà un indizio importante, oppure solo una red herring… chissà
Sono curioso di sapere come va avanti, ti seguo!
30/10/2021 at 12:03
Ciao, wow!!! Hai fatto un’analisi davvero accurata… ma non hai fatto i conti con il diavoletto dispettoso che è in me. Sai, più qualcuno cerca d’inquadrare la trama, più io cerco di sorprenderlo. Spero proprio di riuscire anche con te, alla prossima!!!
28/10/2021 at 21:04
Ciao Isabella!
Ben ritrovata. Legittimo e commovente il desiderio del nostro. Dai riferimenti alle donne ho sospettato fosse Casanova ?. Nelle immagini di Venezia ritrovo il tuo talento nella “resa”: non mi stupirei se tu fossi anche pittrice, di mari in tempesta come di gelide lagune. Interessante il narratore/vittima, mi ricorda American Beauty. Bel modo di partire davvero, ti seguo e voto per chi segue le indagini.
A presto ciao!
29/10/2021 at 12:16
Grazie per i complimenti e… beccata!!! Non sono una vera e propria pittrice ma mi piace molto disegnare, cosa che purtroppo ultimamente ho dovuto tralasciare per mancanza di tempo. Facciamo così: cercherò di continuare a “dipingere” le mie storie.
28/10/2021 at 14:34
Allora: prima di tutto sono un romano innamorato alla follia di Venezia… Quei luoghi che nomini li ho vissuti più volte per lavoro e li ricordo vivi, con quella nostalgia dolorosa che affligge chi ama quando l’oggetto dell’ amore è inaccessibile e lontano. Il tuo modo, poi, di presentare il personaggio: l’ironia, il disincanto e il dramma, sono le cose che amo di più, e ogni volta che posso cerco, dico “cerco” di raccontare allo stesso modo. Che dire; amo tutto questo; e inevitabilmente ti seguirò. Grazie, a presto.
Voto l’ape regina, ? ciao??
29/10/2021 at 12:16
Troppo buono come sempre!!! Anch’io amo molto Venezia e ne avrei da raccontare di cotte e di crude… visto che l’Università l’ho frequentata proprio lì. Alla prossima, speriamo di continuare così. Anche tu scrivi molto bene, non sminuirti!!!