Personaggi in prestito.

Anna Maria, insomma, racconta

Sono Anna Maria, una ragazza con i mille-problemi-mille che tutte hanno, anche se uno l’ho risolto. Sono stata infatti assunta mesi fa all’ A.N.A.L. da Paride Galloni dopo averlo conosciuto a una cena. Sai, a volte succede: un colpo di fortuna e vai.

Lui era circondato da una sfilza di gatte morte infarcite di bigiotteria scadente. Oddio, per carità belle ragazze, però che cavolo! Sembrava annoiato; cercava la novità; e allora, pensai, non c’è dubbio: io sono la più stratosferica compagna di giochi che possa capitargli. Non ci credi? Chiedi a lui, senti che dice.

E insomma… dicevamo? Ah, tornando al lavoro: lui aveva successo; con la sua agenzia e con gli appoggi che vantava era in grado di sistemare chiunque.

“Ciao” mi disse quella sera “sola?”

“Sì,” risposi “vedi qualcuno? ”

Tutto qua? Dirai te; ma fu così che successe. Lui era buffo con quel parrucchino da prestig… prestidigg… insomma ci siamo capiti; sembrava Silvan da vecchio. Poi l’ho conosciuto meglio: divertente, pieno di iniziative, mi faceva regali e mi dette quel lavoro del cavolo. Io di segreteria non ne capivo niente; – ma tanto c’era Anna che faceva tutto -, dovevo solo gestire gli appuntamenti. Unica richiesta da parte sua, del “capo”, era di chiudermi ogni tanto in ufficio con lui, e, mentre lei faceva la guardia, fargli passare il malumore.

Lui aveva sempre da dire di quella sua moglie stronza come nessuna, “signora Rottermeier” la chiamava, e mentre giocavamo al dottore ogni tanto la nominava e mi sculacciava. E il bello sai qual è? Che io lo capivo, e mi veniva da ridere; e lui sudava, si sfogava, tanto che a volte Anna citofonava per dire che stavamo facendo un casino e dalla sala d’attesa si sentiva tutto. Credimi, davvero mi veniva da ridere. Avevo la crocchia sfatta, gli occhiali non li trovavo più, eppure immaginare che il commendator tal dei tali potesse dalla sala d’aspetto accorgersi di certe epiche battaglie di Troia che combattevo con Paride, mi eccitava da morire.

Ogni tanto in mezzo agli appuntamenti di lavoro il satiro infilava una qualche amica sua, – una “escort”, tanto per essere chiara -. Io naturalmente facevo finta di niente; era nei patti: sesso, lavoro e faccio come mi pare: ok, mi sta bene, pace. Quella volta però no, feci una “cosa”.

Siccome, in verità, cominciava a farmi un po’ incazzare quella storia delle “amiche” che riceveva, pensai di fargli uno scherzetto. Avevo parlato via chat con quella tipa, Palmira, e mi aveva fatto una certa impressione. Nel senso, mi spiego, che era una un po’ come me: voleva un lavoro, ne aveva bisogno e mi era sembrata alquanto sveglia. Le fissai un appuntamento alla stessa ora alla quale doveva arrivare una di quelle, sicura che trovandolo con i pantaloni abbassati, gli avrebbe impartita una lezioncina di quelle che non si dimenticano… Certo rischiai molto, ma il bello fu che andò proprio così! Lei era deliziosa, un poco acerba: vent’anni di salute e di grazia, insomma, che te lo dico a fare! E poi si rivelò veramente essere quella tipa tosta che avevo indovinato, anche se aveva uno strano modo di guardarmi fissa in faccia mentre parlavo, tanto che pensai quasi di piacerle. – La cosa mi incuriosì, e a dire il vero non mi dette nemmeno fastidio -.

Dopo dieci minuti che era in ufficio con lei Paride venne fuori e mi disse “Annulla gli appuntamenti per la badante di nonna: ce l’abbiamo. È sorda come una campana ma è quello che ci vuole in casa mia: una figlia di puttana col botto! Vedrai come righerà dritta la signora Rottermeier del cavolo. Nonna poi avrà una al suo livello con cui scontrarsi. Ah, a proposito: tranquilla, non me la dà! E adesso torno di là e l’assumo. Tu cancella tutto.”

Rimasi basita e incassai anche il ringraziamento della tipa, e la sua solidarietà quando se ne andò dopo aver incrociato la escort che era arrivata; in ritardo, ma era arrivata. Mi disse con un’aria complice: “Un’altra volta avvisami…” E mi strinse la mano. Insomma, cavolo, aveva capito tutto! E poi dicono che le donne… Mah, insomma.

Quello che un po’ mi dispiacque… si dice cosi? Va be’, insomma, quello… fu che alla fine a Paride gli feci un favore. La vecchia era sistemata, la moglie pure, e quel diavoletto della figlia aveva compagnia.

Palmira cominciò subito a lavorare a casa sua. Lui sembrava contento; e anche se non colsi un nesso fra le due cose, ebbi l’impressione che stesse pian piano cambiando. Intanto niente più parrucchino, e poi prese a comprarmi dei fiori. Ogni tanto li trovavo lì sulla mia scrivania di Fantozzi, e Anna mi guardava fissa come fanno i gatti, come se non sapessi cosa si agitava dietro quella bella faccia di calabrese importata a Roma.

Il prossimo parliamo di...

  • Paride s'innamora. (25%)
    25
  • Anna Maria e la madre di Palmira. (38%)
    38
  • Anna. (38%)
    38
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130 Commenti

  • Ciao, bella l’introduzione, la natura ha tanto da insegnarci!!! Per il finale il suicidio ci sta ma… che tristezza, soprattutto in questo periodo dell’anno. A parte che tutti i periodi delle feste sembrano creare depressione e portare al suicidio, soprattutto se si parla di persone instabili… c’est la vie, alla prossima!!!

    • Ciao Isabella.
      Il suicidio di Diletta è una fuga, una liberazione. chissà se davvero ha raggiunto il suo eroe… Un suicidio inevitabile viste le circostanze e la partenza di Carlotta, che era l’unica sua consolazione.
      Ora la sua morte apre scenari inquietanti, perché non c’è mai pace… Ma lasciamo la palla a Fenderman e Talee… Grazie per avermi seguito fino alla fine, buona giornata. 🙂

  • Ciao, Fenderman.
    Ogni volta mi sorprendi. Un finale degno di questa storia, intricata, m amalgamata perfettamente, come un dolce ben riuscito e, si sa, in pasticceria i dosaggi sono essenziali; e tu hai dosato con maestria, bravo.
    Bella l’introduzione, interessante l’accostamento all’uomo e alla convenienza che spesso alberga nelle relazioni. Bello il percorso, non solo fisico, di Anna Maria e, di sicuro, bello il finale. Diletta aveva bisogno di pace, tutti ne hanno, non tutti possono permettersela, lei se l’è anticipata.
    Non posso che rinnovarti i complimenti.
    Buona giornata e buona settimana.

    Alla prossima!

  • Capitolo finale decisamente diviso in due: da una parte la speranza, dall’altra la tragedia. Chissà perché mi immaginavo che, con la scomparsa di Carlotta, anche Diletta avrebbe deciso che non c’era più posto per lei: era la bimba che la teneva in vita.
    Non mi aspettavo invece la decisione di Agata che sembra presa di punto in bianco, ma forse perché di lei abbiamo visto poco.
    Anna Maria invece continua a farmi sorridere perché anche nelle sue più grandi tragedie, ha un modo di esprimersi simpatico 🙂
    E concludo con lei perché non voglio rattristirmi.

    Ci saranno altri personaggi in prestito?

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, grazie,
      in realtà Agata aveva subito minacciato di lasciare la casa non appena saputo a suo tempo delle due morte nella grotta, ma poi aveva pazientato, limitandosi a stringersi ancora di più alla figlia per tenerla sempre sott’occhio. (Non La mandava più nemmeno all’asilo). Era stato poi il ricordo di Anna e la confessione del suo amore omosessuale a convincerla che accanto a Paride non poteva più stare. In quanto ai “personaggi” li rimandiamo a Fenderman belli cresciuti, alle prese con “Talee”. Grazie ancora, ciao!?

  • Ciao Minollo. Sì sono impietoso con gli uomini. Trovo le storie al femminile molto più calzanti per i tempi nostri. Sono un uomo, studio, (e non capisco) le donne da sempre, mi affascinano e scrivo di loro con soddisfazione. Ti ringrazio per avermi seguito fino a adesso, e vado col finale… ciao 🙂

  • Ciao Ottaviano!
    Purtroppo non sto riuscendo a starci dietro, e solo oggi ho recuperato l’ottava. Ritrovo i nostri con l’aggressione e il fratello balordo, e Paride alle prese con le sue donne; Ottavio invece alle prese con i suoi fantasmi e l’incapacità di comunicare con Anna. Il fiume scende a valle velocissimo e porta con sé le vite dei personaggi in maniera sempre convincente, ma, dopo aver letto diverse storie tue, mi viene una domanda: ti capita mai di pensare di essere troppo impietoso con gli ometti?
    Voto per il tentativo e vedo di partire con talee.
    Ciao!

  • Ciao Ottaviano!
    “Tizio pensa al suicidio”, anche se ho la vaga sensazione che l’anima opzione non sarà fortunata.
    Comunque, complimenti per la fluidità della narrazione, e della vena ironica riuscitissima.

    A presto ☺️

    • Buon giorno, grazie, è quello che cerco di fare anche se ritengo di essere ancora lontano: leggerezza e scorrevolezza senza dimenticare che una storia deve raccontare qualcosa che valga la pena di leggere. Grazie per il commento. Stasera pubblico il finale , lo troverai nelle storie complete se non ricevi notifica.
      Ultima cosa: la storia seppur deviata prosegue in “Talee” di Fenderman. Grazie, ciao!?

    • Ciao Edoardo, grazie. Lo so, corro, ma io da sempre mi sono messo sui cinque giorni a episodio, quando scrivo e anche quando leggo voglio vedere come va a finire e non riesco ad aspettare di più, da lettore poi perdo il filo, e devo rileggere…?.
      Spero che il finale ti piacerà anche perché non sarà un finale consueto visto che i personaggi continueranno a vivere in “TALEE” di Fenderman. Grazie ancora. Ciao!?

  • Attenzione, mi accorgo adesso che la sequenza delle opzioni da votare è rovesciata, ( mentre è giusta là dove si mostrano le percentuali.) Questo cambia il senso alla domanda. La versione corretta è:
    …ma anche: tizio pensa al suicidio/ caio lo tenta/ Sempronio ci riesce.
    Grazie, salute a tutti.?

  • Ciao Isabella, bentornata.
    “Caio lo tenta” è riferito al suicidio…
    In quanto a Roma, storni a parte per cui non c’è una cura, spero che migliori davvero, anche se il covid ha comunque fatto aumentare il traffico di auto private.
    A presto, grazie! Ciao.??

    • Ciao Isabella, bentornata.
      “Caio lo tenta” è riferito al suicidio…
      In quanto a Roma, storni a parte per cui non c’è una cura, spero che migliori davvero, anche se il covid ha comunque fatto aumentare il traffico di auto private.
      A presto, grazie! Ciao.??

  • Ciao Red Dragon.
    Hai avuto una impressione giusta perché la vicenda dell’aggressione è conclusa ma non certo la vita di Anna con tutto quello che consegue e che prima o poi conosceremo. La sua storia continua in “Talee” di Fenderman, l’esperimento continua.? grazie, ciao!?

  • Ciao, Fenderman.
    Non so cosa riuscirà a fare, ma voto Sempronio…
    E così l’aggressore è la seconda personalità di Rocco, ho capito bene? Il caso parrebbe chiuso e, invece, qualcosa mi dice che non è proprio così.
    Questa storia, oltre che di personaggi, pullula di segreti e di sotterfugi, intricata al punto giusto, con le capacità che hai di raccontare, risulta piena e interessante.
    Aspetto il finale e anche il botto 😉

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica,
      Mi sono infilato in un ginepraio di persone e fatti intrecciati e spinosi. È molto divertente, loro vivono e non hanno segreti per me, posso immaginare, immaginare… In quanto all’aggressione è conclusa, così avete votato, e per rispetto di Nefertiti che, (ricordi?) s’era scomodata dall’aldilà per darci un indizio, il colpevole non poteva che essere Rocco. Forse lo incontreremo ancora ma sicuramente quel mattino era brillo, aveva forse perso o sperperato i soldi in quel locale e alla giusta protesta di Anna aveva reagito da idiota, da bestia.
      Grazie per il commento, al finale! ciao??

  • Tizio, Caio e Sempronio mi lasciano sgomento. Voto ci riesce perché mi sa di conclusione.

    Bravo invece a ricucire i fili che avevi intessuto. Non tutto è chiaro ma almeno l’aggressione è conclusa. Mi chiedo proprio che finale vuoi dare a questa storia e se ce ne saranno altre 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red Dragon.
      Hai avuto una impressione giusta perché la vicenda dell’aggressione è conclusa ma non certo la vita di Anna con tutto quello che consegue e che prima o poi conosceremo. La sua storia continua in “Talee” di Fenderman, l’esperimento continua.? grazie, ciao!?

  • ciao Ottaviano,
    procediamo spediti. Ho votato per chiudere la storia dell’aggressione. Penso ci sia altro da scoprire, le storie vecchie spesso hanno risvolti nuovi, specie quelle rimaste segrete e sconosciute a chi ci sta accanto. Bravo come sempre. Ti aspetto alla prossima

  • Ciao ePP, grazie.
    Mi sto facendo coinvolgere in queste vicende, mi sento di appartenere ormai alla stessa comunità di Palmira, Paride ecc. Non so se riuscirò a breve ad abbandonarli. magari con un registro un po’ diverso, forse, continueranno a vivere. Grazie ancora. Ciao ?

    • Ciao ePP, grazie.
      Mi sto facendo coinvolgere in queste vicende, mi sento di appartenere ormai alla stessa comunità di Palmira, Paride ecc. Non so se riuscirò a breve ad abbandonarli. magari con un registro un po’ diverso, forse, continueranno a vivere. Grazie ancora. Ciao ?

  • Finalmente ti ho preso! 😀

    Ora che sono riuscito a mettermi in pari, però, rischio di non poter leggere l’ultimo capitolo finché non sarò riuscito a recuperare il resto del racconto precedente!
    Interessante come al solito, molte voce in campo e più prospettive per il lettore.
    Sei riuscito a trascinarmi in quel vortice di vite e casini 😉

    Spero di aver reso un minimo giustizia ai dialoghi, anche se qui servirebbe una compagnia teatrale! 😛

    Aspetto il finale!

    Al solito, trovi la lettura degli ultimi due capitoli su Youtube:

    https://youtu.be/kOAEs6EO-oo

    • Cavolo! Ce l’hai fatta davvero! Grazie a nome di tutti i miei personaggi per l’interesse che nutri per loro.
      Vedrai che andremo verso un nono che chiude la vicenda dell’aggressione, e in fondo a me sta bene, perché Diletta e Villa Chimera hanno ancora da raccontare… Grazie, alla prossima!?

  • Ciao, grazie come sempre per ricordare la giornata contro la violenza alle donne!!! Ci stavo riflettendo… a volte ci si concentra troppo sugli uomini, ma spesso dietro la catena di violenza si nasconde un passato di altrettanta violenza e un’incapacità da parte delle donne di spezzarla (vedi madri, sorelle ecc. compiacenti)!!!
    Ho votato per un matrimonio, un tradimento e una separazione. Non so cosa c’entrino con la storia (in effetti nessuno le ha prese in considerazione) ma l’istinto mi ha portato verso quell’opzione. Alla prossima!!!

  • Ciao Allegra,
    Chi è stato? Certo un colpevole di vuole, ma, ti confesso, non è la cosa che più mi interessa, vedremo se nei 5000 riuscirò a dire davvero quello che vorrei. Per carità, nulla di speciale, è solo il mio pensiero. Grazie, come sempre.
    Buon fine settimana! Ciao??

  • L’aggressione, assolutamente.
    Ciao, Ottaviano.
    Questo capitolo mi ha fatto pensare ai tanti casi irrisolti che riempiono i programmi in tv, spero che il nostro commissario arrivi alla verità, prima del termine del racconto. 🙂
    Quindi, la povera Anna, è stata aggredita due volte: dal fratello e da uno sconosciuto o sconosciuta, sono davvero curiosa di sapere di chi si tratta… un’ideuccia me la sono fatta, ma non dico niente, vediamo se può essere oppure no.
    Come sempre confezioni scene che paiono film, bravo, te lo dico sempre perché te lo meriti ogni volta.
    Ti auguro un buon fine settimana e ti saluto.

    Alla prossima!

  • Ciao Red, grazie.
    Il 25 è venuto da sé, ma quando ieri ho saputo della cosa non mi è parso vero di offrire una testimonianza. Tutte le donne devono essere amate e custodite, esattamente come loro fanno con noi.
    In quanto ad Anna Maria l’adoro, e nel nono ce la metto di sicuro. Grazie ancora buona notte!?

  • Io voto l’aggressione!

    Questo capitolo lo hai pubblicato apposta il 25! Siamo appunto alla fine dei capitoli e ci sono ancora un sacco di misteri. Ed Anna Maria non è ancora ricomparsa. Io credo che avremo altri personaggi in prestito 😉
    Ciò detto: mi è piaciuto il finale 🙂

    Ciao 🙂

  • Ciao Ottaviano!
    Sono appena in tempo, scommetto. Il dialogo dei coniugi è molto bello, e lascia intravvedere capacità di indagine psicologica; il realismo cinico, con tiepide ma significative ammissioni di affetto, impregna le righe dedicate alla coppia. L’amore magari è finito, ma la volontà di “gestire” è viva in entrambi; può sembrare triste, ma è anche dimostrazione di intelligenza. Sulla bocca di Agata in particolare, il “buon diavolo” è davvero tanto, così come è tenera la commozione di fronte alla scena che trova.
    Vedremo in merito al fratellastro, intanto voto per Anna che dice qualcosa di inaspettato; i complimenti per come stai facendo scivolare la storia di questa combriccola te li confermo tutti, anche di più.
    Ciao!!

    • Ciao amico, certo i due si vogliono bene; sarà per carlotta, sarà perché il loro rapporto in fondo può essere il compromesso tra situazioni estremamente diverse. Lui sappiamo com’è, (uno che fonda l'”anal” per esempio) uno vissuto con una strana nonna, senza genitori. Lei di cui sappiamo solo essere stata portata dalla vita o dalla natura a innamorarsi di un’altra donna e ora si è piegata ad una vita convenzionale, che le assicura stabilità ma la fa infelice al punto di essere eternamente incavolata.
      Insomma per il momento ancora il loro bel castello regge; vedremo come finirà. Ciao, grazie.?

  • Capitolo 6°!

    Ho fatto qualche salto avanti, pur beccandomi degli pseudo spoiler sulla trama di fenderman. Ma non sono uno che si fa scoraggiare! La storia è abbastanza imprevedibile per come sembra essere stata pensata, così come la tua. Bisogna capire dove dirotterai la parte finale. Ho recuperato due episodi, quindi conto di raggiungerti per il prossimo. Potrò votare anche io! 😀

    Trovi la lettura del 5° e del 6° sempre su youtube:

    https://youtu.be/2CqZPPzSTJ0

    • Ciao Isabella, grazie.
      Il bello degli asteroidi è che sembrano sempre lontani, sembrano lenti, minacce virtuali. Poi arriva il millisecondo in cui la minaccia si trasforma in realtà, e noi, pensa che fessi, ci facciamo sorprendere!?
      Ciao, ciao!??

  • Anna dice qualcosa di inaspettato e Celleno arriva all’Anal.
    Ciao, Ottaviano.
    Mamma mia, con tutte queste sotto trame ce n’è da far venir fuori una saga, ma la vita è fatta così, ci sono intrecci, collegamenti… per questo i tuoi racconti mi piacciono, hanno attinenza con la realtà e raccontano la vita attraverso gli occhi di personaggi ben definiti che sono, sì, di fantasia ma che potrebbero essere chiunque tra quelli che conosciamo.
    Un bel lavoro, non ti smentisci mai. Chissà se il fratellino c’entra qualcosa, non credo, troppo facile, ma vedremo…

    Buona domenica e alla prossima!

    • Ciao Keziarica, grazie.
      Questo racconto nasce proprio dalla necessità di dare spazio a personaggi “secondari”.
      Nel racconto breve non si fa altro che sfrondare, e i protagonisti spesso sono soli, non hanno famiglie, parenti, amici intorno a loro. In questa vicenda qualcuno ce l’hanno, e ognuno di loro porta il suo carico di vita vissuta e degna di essere raccontata. (E molti comunque non compaiono neanche qua). A presto, grazie ancora.

  • Voglio rivedere Anna Maria: mi piaceva la sua narrazione 😀

    Hai detto bene che il dialogo è stato cinico da essere quasi surreale. Comunque quei due si vogliono bene; magari non si amano, non sopportano alcune manie dell’altro, ma in realtà si vogliono bene 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red. È vero che quando una donna in lacrime ti dice “stronzo!” Ti dice ” Io ti amo e tu non hai saputo o voluto capirmi aiutarmi! ” Molte vicende in fondo somigliano a questa: non c’è nulla di originale!?
      Appuntamento alla prossima!?

  • Straordinaria la tua capacità di rendere vivi i personaggi facendoli dialogare in modo estremamente realistico, vero. Sei davvero Bravo. Non ricordavo i particolari del racconto, per cui l’ho riletto dall’inizio e devo dire di esserne contenta. Non capita sempre. A presto Ottaviano.

    • Grazie Anna, sei molto gentile.
      Confesso che amo il realismo nel dialogo e cerco di renderlo al massimo pur rimanendo nella traccia che la buona scrittura impone. Non sempre è facile, ci provo, è una sfida molto eccitante. Se tu dici che ogni tanto.ci riesco sono davvero contento, il tuo apprezzamento vale molto per me. Grazie ancora e appuntamento a domani se vorrai per il prossimo capitolo… Ciao??

  • Ciao, complimenti storia davvero bella e divertente, ricca anche di imprevisti e colpi di scena; mi piace davvero molto il tuo stile frizzante e l’abilità di dipingere tutti i personaggi con poche pennellate rendendoli comunque ricchi e interessanti passando in modo vorticoso da uno all’altro e riuscendo a portare anche avanti la storia con grande naturalezza. Voto per la fuga e attendo con curiosità il seguito!

  • Ciao Minollo, grazie.
    Fascinosa la storia antica, ritorna sempre, ed essendo in parte avvolta nel mistero si presta ad essere interpretata. Angelina e Celleno sembrano dare credito alla medium, vedremo se hanno ragione! Grazie ancora, ?

  • Ciao Ottaviano!
    Hai davvero scomodato gli Egizi! Bene bene, la descrizione della medium, mediata a sua volta dalla tua simpatica benevolenza, spacca. Adelina alla ricerca di un nesso non le è da meno. Bravo a resuscitare la spelonca, che mi ricorda Polifemo.
    Il tutto per dire che voto la fuga, che non è per forza ammissione. Sempre divertente!
    Ciao alla prossima!

  • Capitolo 3!
    Ho avuto un bel po’ da lottare con i dialoghi, e di quando in quando mi sono perso, ma è colpa della mia follia.
    Capitolo abbastanza serrato, ma sempre divertente.
    Anche se ora rischio di fare confusione tra le due storie!

    Ogni volta che credo di recuperare, trovo due capitoli in più!
    Proverò a prenderti per tempo 😀

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/ZDLlYC8k4kI

    • Ciao G.G.
      N’è direi che te la sei cavata molto bene: leggere i dialoghi è difficile, molto difficile. Non ti preoccupare se fai confusione tra le storie, in fondo in fondo la storia è una sola anche se a doppia faccia.
      Mi spiace per i tempi ma da sempre preferisco pubblicare ogni 5 giorni perché tempi lunghi forse allargano la platea, ma costringono a riletture e non sempre chi legge lo trova confortevole. Grazie come sempre, a presto!?

  • Ciao, Ottaviano.
    Siamo al sesto capitolo, serve una svolta. Opto per la confessione dolorosa e vediamo che succede. In Italia,qualche volta si è ricorso ai medium per la risoluzione di casi intricati (quando sono utili li si è ritenuto troppi utili e li di e indagati), chissà se sono mai serviti, ne dubito, ma resta il fatto che li si potrebbe ascoltare e non sarebbe inverosimile. Adelina potrebbe aprire qualche spiraglio con le sue elucubrazioni, chissà.
    Aspetto il settimo e ti auguro una buona serata o mattinata a seconda di quando leggerai il commento. I complimenti te li faccio anche stavolta, non potrebbe essere altrimenti.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica,
      Stavolta, lo pensa anche Celleno serve davvero fare una accelerata e, ti anticipo, se non altro si aprirà una via. Adelina e Nefertiti hanno fatto la loro parte, questa è una storia leopardesca, dove le verità sono ancora nascoste nella macchia, ma qualcuno comincerà a sfrondare. Grazie ancora. Ha! Ti saluta Carlotta! Ciao??

  • Ciao Ottaviano,
    …quando ho votato sapevo che la seduta spiritica sarebbe stata un bel fuoco d’artificio…complimenti mi è piaciuta moltissimo la narrazione di questo “strano evento”.
    Certo che ora c’è veramente “tanta roba”…bisogna rimettere in ordine “i conti” per districarsi nel ginepraio di legami che ti sei inventato….aspetto il prossimo con molta curiosità.
    ePP

    • Ciao ePP, grazie.
      Il ginepraio sarà presto districato anche se non dobbiamo pretendere di conoscere sempre tutto di tutti. Ognuno dei nostri personaggi ha un microcosmo che ruota intorno a lui e noi lo osserviamo da fuori. Scioglieremo legami tra loro, la vicenda avrà una sua conclusione… Ma le loro vite continueranno! Grazie e a presto!?

  • Ciao, bellissima la seduta spiritica!!! E con la storia egizia mi hai fatto venire in mente Freedom e Roberto Giacobbo che… a causa della sua imponenza s’incastra sempre da qualche parte!!!
    Ho votato per i conti non tornano in onore di quegli impelagamenti così divertenti. Au revoir e non dimenticarti l’ombrello, ho sentito che oggi piove quasi dappertutto!!!

  • Ciao Red,
    Il racconto della seduta e il rapporto dell’ispettore Abbate inducono il commissario, che non ha elementi in mano, a cercare il colpevole tra le persone molto vicine a Anna-Nefertiti. Da lì la convocazione del fratellastro che, scopre solo adesso, vive anche lui a Roma.
    Questo, è. Non ho voluto esplicitare la cosa per non dissolvere la pagina misteriosa della storia egizia, ma nei prossimi capitoli sarà tutto più evidente. Grazie come sempre! Ciao?

  • Ciao Ottaviano!
    Dialoghi sempre gloriosi, piccoli cenni che schiudono appena nuovi pezzi di vita passata dei protagonisti; Rosetta ritrova il suo Mario, di cui magari sapremo di più prossimamente. Ognuno ha il suo fardello, piccolo o grosso. Come sempre assai ben diretto.
    Scelgo anch’io gli egizi e ti dico buona settimana entrante. Ciao!

    • Ciao Minollo, grazie.
      Sì in effetti il mio esperimento vuole essere un tentativo di raccontare anche se costretto in pochi tratti, quello che si muove dietro alcune delle facce che tutti possiamo
      incrociare per strada; tutte legate da qualcosa ma tutte diverse, perché ogni storia è degna di essere raccontata.
      Nessuna storia comincia o finisce mai veramente e nessun personaggio è una comparsa.?
      Grazie del commento e a presto!?

  • Ah, ecco! Palmira mi piace, ma sono anch’io convinta che in lei ci sia qualcosa di poco chiaro… Sono dovuta tornare indietro per rivedere un attimo i primi capitoli (tra tutte queste signore iniziavo a perdermi un po’), ma alla fine mi sono ritrovata.
    Tutte e tre le scelte mi incuriosiscono, ma scelgo la seduta spiritica.

    • Ciao, grazie di essere passata. Per capire chi è Palmira dovresti leggere il racconto di FENDERMAN “la meraviglia di doverti raggiungere” (storia ormai tra quelle complete) in cui è protagonista. Allora non avresti dubbi sui di lei. Ma questa è un’altra storia, quella che interessa coloro che, in quella gicenda, ruotavano intorno a lei.? grazie ancora, a presto!

  • Ciao, mannaggia!!! Tutte queste donne insieme che pensano, parlano e suppongono mi fanno venire il mal di testa… un folle problema del mio cervello!!! Non capisco dove vogliano parare, che altro segreto nasconde un simile gineceo???
    Ho votato per la seduta spiritica perché gli egiziani mi hanno intrigato fin da piccola. Au revoir.

    • Ciao Isabella, hai ragione, troppo cervelli in funzione, tutti insieme, ma questa è una vicenda che ruota intorno al destino di tante donne, per me uomo le donne sono il centro del mondo e il mondo non può che ruotare intorno a loro. Se l’opzione seduta spiritica prevarrà, ahimè, altre donne verranno. Ma non facciamone un problema, siete e restate meravigliose!?. Ciao, grazie!??

  • Ciao, Ottaviano.
    Riesci sempre a infilare indizi e a farlo con garbo, senza imposizioni: se ne stanno lì, buoni buoni, come semi pronti a germogliare al momento giusto. Bene, che altro potrei dirti?
    Il momento dell’incontro tra Rosetta e il padre di Palmira avviene anni prima o è contemporaneo alla storia? Perché l’impianto cocleare è già un po’ che esiste… ma forse è la storia a essere ambientata nel passato, forse faccio confusione 🙂
    Al di là di tutto, scelgo la seduta spiritica e come potrei farne a meno? In questo momento, con gli spiriti ho a che fare anche io… 😉

    Alla prossima!

    • Buongiorno Keziarica, grazie.
      L’incontro di Rosetta è contemporaneo infatti lei reagisce scettica dicendo “capirai che novità!” Evidentemente l’avevano già escluso in passato. Ma ora lui dice che ” …è una cosa nuova… ” Forse perché non si arrende o forse o fa solo per riavvicinarsi a loro. Rosetta conclude dicendo “magari fosse vero…” Non ci crede ma è madre, e se non si arrende il ” paparino” figuriamoci una madre!
      Grazie per l’apprezzamento, buona giornata!??

  • Ciao Ottaviano….mi sono fermato alla prima opzione proposta: seduta spiritica con strascichi egizi…ho cliccato senza neppure leggere le altre opzioni, troppo accattivante come idea.
    Il tuo esperimento sta andando alla grande. All’inizio ero sorpreso dall’amalgama nata tra i due racconti (il tuo e quello di Fenderman), ora iniziano ad emergere delle peculiarità che godono dei personaggi condivisi ma che allargano la trama e la rendono sempre più viva, un racconto dietro le quinte che solletica la curiosità.
    Complimenti, aspetto il prossimo.
    ePP

    • Ciao ePP, grazie.
      Io con questa cosa volevo e voglio solo provare a far uscire da “dietro le quinte” della vita quotidiana i piccoli-grandi drammi e le amenità che riempono la vita di tutti. Ogni faccia ha una storia dietro e i destini di ognuno di incrociano come rami di un rampicante. Una storia di quelle che non finiscono, anzi si moltiplica in mille rivoli come un delta. Spero solo di riuscire a mantenere vivo l’ interesse! Grazie ancora. Ciao?

  • Ciao! Ho appena recuperato i capitoli scorsi: adoro il modo in cui scrivi, soprattutto la tua capacità di mostrare i fatti attraverso l’interiorità dei personaggi, dando al racconto una profondità maggiore di quanto potrebbe fare una narrazione più ordinaria.
    Mi piacciono i tuoi personaggi e il fatto che risultino piuttosto imprevedibili: mi viene davvero difficile prevedere la direzione in cui si svilupperà il racconto!
    Venendo alle scelte, secondo me Anna Maria si troverà invischiata in una faccenda poco gradevole…

    • Ciao, grazie per il commento e l’apprezzamento.
      È vero che quello che cerco di mettere ben in evidenza è ciò che hai colto: il motore interiore che muove le persone; i sentimenti, gli umori e le paure. Ognuno di noi può essere il protagonista di storie straordinarie, se si riesce a raccontarle cogliendo contraddizioni e slanci, vittorie e sconfitte è bellissimo! Grazie ancora!?

    • Ciao Pintore, fa un certo effetto sentir leggere il proprio racconto, sei molto bravo e ti ringrazio. Sono lieto soprattutto che trovi interessante l’esperimento. L’ho voluto perché il mondo è pieno di colori e non mi sembra giusto doverne seguire necessariamente uno solo. E poi la vita propone spesso situazioni doppie triple; temi e problemi che si accavallano e mettono a dura prova le persone. Come sai sono già avanti, non ti chiederò cosa hai votato e quindi: grazie ancora e buona giornata!?

    • Ciao, hai detto bene: anche io mi sto lasciando trascinare in una storia che vuole essere soltanto la fotografia del mistero che si nasconde dietro i volti comuni delle persone, non mi impongono di capire o giudicare: loro sono come noi, e come molti di quelli che riempiono la cronaca di tutti i giorni. (E a volte nemmeno: vivono e basta).
      Spero solo di non annoiare, mi dispiacerebbe. Grazie ancora. Ciao?

  • L’affare inquietante vince su tutto, l’ho scelto senza pensarci su due volte… lo sai, sono sempre a caccia di mistero, intrigo e … inquietudine :-O per questo ho amato il finale, chi è la bellezza di spalle?
    Ciao, Fenderman.
    Rendi tutto semplice, le parole scivolano via come acqua e pare che ogni capitolo duri sempre troppo poco, ma i caratteri son sempre quelli 😉 a esser bravi ci vuole poco, nel senso che, come dicono gli americani, Less is More; poco appunto, giusto il necessario per mandare avanti la storia, per far venir voglia di sapere cosa succederà subito dopo, non ci sono tempi morti, ogni azione ha un suo perché, tutto sta lì per un motivo, questo significa avere padronanza della storia. I ghirigori sono per quelli, come me, che di scrivere non sono poi tanto capaci, ma ci provano 😉
    Bravo, ancora una volta.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica, grazie, troppo gentile.
      Luciano de Crescenzo diceva: ” Quando hai scritto una pagina, riscrivila con meno parole, e poi falla leggere a qualcuno; se la capisce va bene. ”
      Questo è quello che cerco di fare. Questa volta poi vorrei raccontare una storia corale dove non solo i 5000 ma anche i dieci episodi sono pochi e infatti si prolunga. (E già si è prolungata). Il mio intento è rispondere alla domanda che ogni autore si è fatta almeno una volta osservando qualcuno incontrato casualmente per strada: “Che ci sarà dietro quella faccia?”
      Ti ringrazio ancora, buona giornata.??

  • Ciao Ottaviano!
    Diletta si spegne davvero, i macabri altarini costringono Agata a prospettare scelte concrete (meglio tardi che mai), se non altro per il bene della piccola. Intanto i “si dice” crescono, sotto il sole di Roma e sotto il tuo sguardo (ti immagino da un attico tipo Verdone in “Vita da Carlo“ che sto vedendo su prime). Regista della piccola Roma, sempre arguto; la storia continua a piacere.
    Ciao stammi assai bene!

    • Ciao Minollo, grazie ancora una volta. Mi guarderò Verdone anch’io naturalmente…?
      È, nella storia, ancora il tempo delle domande, e se anche il mistero di Diletta si è risolto, i dubbi e i contrasti non sono certo finiti. Vedremo che piega prenderà la vicenda ma questi tipi qua, da Diletta in giù, ne hanno di peccatucci da confessare! Grazie ancora, buona giornata!?

  • Ciao Red, sì, Anna Maria già con lo scherzetto rifilato a Paride si rivela essere molto più che una comoda amante, come tutte le donne ha una marcia in più e sentimenti da esprimere. Tifiamo per lei, che se la cavi vista la situazione in cui si è suo malgrado andata a cacciare. Grazie del commento ti auguro una buona domenica.??

  • Adoro quando fai parlare Anna Maria: si rivela avere una curiosa personalità 🙂 Tuttavia a ‘sto giro voto Palmira.
    Inquietante l’uomo sull’altro lato della strada. In che guai si è cacciata Anna e perché? E di cosa si accorgerà Anna Maria, finendo a sua volta coinvolta? Ai prossimi capitoli l’ardua sentenza 😀

    Ciao 🙂

  • Ciao Ottaviano!
    Voto per continuare ad ascoltare Agata; le sue parole secche e piene di simpatia verso temperino animano l’episodio, così come gli altri siparietti da “un giorno in pretura” che rendono scoppiettante l’atmosfera della storia. Piano piano le due storie si agganciano. Sempre pungente nei dialoghi, andiamo avanti verso l’asteroide ?.
    Bravo come sempre, a presto!

  • Ciao, Fenderman.
    Voto Palmira e Rosetta, sua madre, perché mi pare giusto “contaminare” la nuova storia con i personaggi che hanno dato vita al racconto principale.
    Riesci sempre a creare situazioni divertenti, pur restando fedele alla realtà. Ho visto l’ufficio del commissariato come in un film, pochi tratti, tutto al suo posto, tutto modellato con le parole per restituire un’immagine esaustiva, ma non invadente.
    Anna Maria ha da raccontare, vediamo cosa, anche se, immagino, non sarà subito.
    Bravissimo, come sempre, questa piattaforma ospita molti talenti, tu sei uno di loro. Dovrebbero venire a dare un’occhiata quelli delle CE italiane e fare scouting, altro che storie!
    Ancora complimenti e alla prossima!

    • Ciao Keziarica, sei sempre troppo gentile.
      Le CE seguono regole di mercato, quelli bravi sono tanti ma sono altri quelli che fanno vendere. Lo insegna la storia, è sempre stato così. Noi scriviamo e ci divertiamo poi se un collega, una persona che stimiamo ci dice bravo siamo contenti. Questo almeno vale per me.
      La storia prosegue si apre a tante possibilità. Vedremo quale seguire subito e poi domani ancora.
      Grazie davvero. A presto! ??

    • Benvenuto, sono contento che Anna Maria ti abbia incuriosito. Sentir leggere una mia storia (e letta bene) fa un certo effetto, mi piace e quindi naturalmente, grazie..
      Il mio è un esperimento che sento già avrà ulteriori evoluzioni. Sono uno che scrive rapidamente e ho bisogno di spazio, di respirare e far respirare i miei “attori”.
      Se leggerai “la meraviglia di doverti raggiungere” spero ti piaccia, intanto grazie davvero!? Ciao.

  • Ciao Ottaviano,
    le schermaglie tra i vari personaggi in questo capitolo sono state molto divertenti e interessanti. Mi piace molto come hai descritto il commissariato…molto realistico, fotografato nei minimi dettagli.
    Per il voto sono stato un po indeciso…perchè mi piacevano tutte e tre le opzioni…e quindi ho rimesso in perfetta parità le tre scelte (almeno al momento del mio voto).
    Aspetto il prossimo.
    ePP

  • Ho tirato a caso ed è venuto fuori il confronto-pressing ed è una buona scelta così collochiamo questa storia nel flusso temporale dell’altra 🙂

    Devo dire che questo capitolo è stato divertente, con le varie “macchiette” che si muovevano in quello che sembra proprio un teatrino 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, un commissariato può anche essere un posto dove si sorride, i maestri a cui sempre guardiamo ce l’hanno insegnato, e a me piace moltissimo.
      Vedremo quanto saranno bravi questi tipi a trovare il picchiatore di donne… Grazie, ciao!??

    • Ciao Isabella, in effetti questa variante della storia di Palmira si presta a evoluzioni diverse per cui il vostro contributo è determinante, visto che nella mia testa non c’è prefissato nulla, e la mia “nera” l’ho appena approcciata. Grazie ancora! Ciao?

  • Ciao Minollo, ( ogni volta penso a Troisi…?),
    Insomma, storia parallela, una delle tante, mille, che tessono la trama dell’umanità. In fondo è quello che cerchiamo di fare: isolare uno di quei percorsi, seguire un filo colorato in un impianto elettrico complesso, alla ricerca di un guasto che sembra turbare la normalità ma in fondo ne fa parte a pieno titolo. Dalla fiammella della sordità di Palmira si può partire per un’altra, ennesima storia di varia umanità …”sospesa”: (immagine verissima e permettimi toccante a modo suo perché centra perfettamente il sentimento che magari inconsciamente mi guida.) Dunque andiamo a seguire un filo che può essere giallo o rosa, e troveremo compagnia: questo è sicuro. Grazie, ciao.?

  • Ciao Ottaviano!
    Comincia a prendere questa storia parallela; Anna accusa qualcuno, magari il maldestro Paride…
    Trovo sempre centrate le immagini di “colore” dei tuoi racconti; sarà che Roma è il set di non so quanti film visti, ma il portiere che prende la scena, i ragazzetti in gazzarra ci portano in via Asti. Anche leggere veloci riferimenti al rapporto tra i due coniugi (il bacio in ufficio, quel genio del tuo capo), la tipa che va su youtube… umanità sospesa, non dico perduta perché mi pare un termine da tragedia, mentre qui il ridicolo prende il sopravvento; Paride potrebbe essere interpretato da un Tognazzi d’annata, Ugo of course.
    Insomma, è sempre Roma, ma potremmo essere ovunque.
    Bravo bravo, ci leggiamo! Ciao!

  • A posto, in Italia si fa presto a venir “linciati” ,in ogni senso, se solo nasce il minimo sospetto o un pettegolezzo prende il volo e diventa vera verità…
    Ciao, Fenderman.
    Il racconto si fa sempre più interessante, mi aspetto grandi cose che non stenterai a realizzare. Io sono un po’ indietro con il racconto, spero di risolvere settimana prossima.
    Voto per l’amnesia e ti auguro un ottimo fine settimana.

    Alla prossima!

    • Ciao, grazie.
      A proposito di questa variante (parola d’attualità purtroppo) della vicenda “Palmira”. È una sorta di escursione, una delle tante possibili, alla ricerca degli avvenimenti che possono interessare il piccolo mondo metropolitano, quello disegnato dal nostro vivere quotidiano. Sono facce e sono accadimenti apparentemente banali coi quali ci confrontiamo ogni giorno: vogliamo provare a guardare dietro cosa c’è?
      Buona domenica. ?? a presto.

  • Ciao, che bell’intrigo e povera Anna!!! La situazione comincia ad agitarsi ed ecco dietro l’angolo un altro intrigo… uh uh, sono curiosa. Ho votato per accusa qualcuno, ma in verità non so se voglio sapere chi, l’importante è che lo sappiano gli inquirenti.
    Ah (1), per il nostro gioco “caccia all’intruso” credo di aver notato un’inversione tra una virgola e un punto e virgola… Ah (2), oggi ho cominciato una nuova storia, se hai voglia di un po’ di giallo sei il benvenuto. Alla prossima!!!

  • Ciao, bentornato!!! Curiosa la storia nella storia… non vedo l’ora di conoscere i “retroscena in scena”. Appena ho visto l’opzione “paride s’innamora” mi è scappato il dito e clic, ho votato.
    Per adesso ti ho messo nei guai… parità, ma ci sarà sicuramente qualcuno che ti salva!!!

  • Ciao, Ottaviano!
    Bella l’idea di farsi “prestare” i personaggi da Fenderman, un esperimento in piena regola, mi piace molto!
    Lo stile è quello, sei riconoscibile ed è un complimento, i personaggi tondi che prendono vita a ogni parola, sono proprio frutto della tua penna virtuale, molto bene.
    Io voto la madre di Palmira con Anna Maria, che mi pare anche lei un tipino niente male, aspetto di conoscere il seguito e approfitto di quest’altra via per conoscere meglio anche i personaggi secondari dell’altra storia.

    Alla prossima!

    p.s. sia di qua che di là 😉

    • Ciao Keziarica, mi dispiace sempre quando un personaggio deve rientrare nell’ombra travolto da una trama che fugge via e allora proviamo a fare voce anche a lui, a quelli che animano le mille storie che girano, misconosciute, intorno a noi. Questa piattaforma mi sembra il luogo ideale per sperimentare e quindi,… Un giorno ti chiederò di prestarmi uno dei tuoi…?
      Grazie, ancora. Ciao??

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