Il futuro è delle donne 6

Dove eravamo rimasti?

Credi anche tu che più a lungo si aspetta a eiaculare maggiore è l'accumulo di energia sessuale che da orgasmi intensi oltre si (100%)

Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano. (Madre Teresa di Calcutta)

La notte è buia nonostante la luna sparga pallida luce in un cielo limpido, una di quelle lune dalle guance gonfie capace di mangiare le nubi.

Dagmar mi osserva contenendo tra gli occhi assonnati una vivacità sessuale e, come se volesse calmare un desiderio esuberante, accenna un impercettibile sorriso dicendomi contro il suo volere «Vado a dormire.»

Il destino degli attimi fuggenti.

Decido allora di dormire all’aperto nel sacco a pelo.

Sto iniziando a parlare con le stelle, che sempre mi rasserenano, quando dalla banchina illuminata un gatto dal pelo bianchissimo mi fissa con due tristi occhi azzurri dalle pagliuzze color nocciola. Rimango in contemplazione alternando fra le stelle e quello sguardo luccicante fino a quando il gatto scuote con forza la testa e riprende la sua camminata nel buio del porto alla ricerca dei topi nell’eterna lotta alla sopravvivenza.

Pur non essendo superstizioso decido di entrare a dormire nel lettino dello skipper anche se molto scomodo, quasi un loculo.

Nell’attesa del sonno che non arriva allungo la mano a casaccio sulla fila di libri che prima di partire ho raccolto da parenti ed amici. Sono tutti libri di cui volevano disfarsi ma io leggo di tutto ed ora il piacere della lettura annienterà gli altri desideri. Ne pesco uno fra quelli tascabili, giusto da usare quale sonnifero in sostituzione al cielo stellato che non riesco a vedere. Accendo il lumicino per non disturbare gli altri e leggo il titolo L’UTOPIA di Tommaso Moro. Come sempre inizio a leggere anche la prefazione per cercare di entrare nell’essenza del libro. Riesco a leggere una ventina di pagine affollando la mente di pensieri appassionanti e travolgenti che mi tengono ostinatamente sveglio fino a quando esausto le stelle scendono silenziose a spargere briciole di sogni.

Mi sveglia un respiro di brezza che ondeggia il tendalino. Immobile, ascolto l’eco delle chiacchiere di lontani gabbiani e mi chiedo quali messaggi si stanno trasmettendo. Ora, mi accarezza il calore della prima luce del giorno che penetra attraverso il tambuccio aperto.

Di solito non mi ricordo nulla dei sogni anche se credo siano l’espediente con il quale la nostra anima tenta di comunicarci qualcosa. Questa mattina, stranamente, la mente è ancora affollata di strani pensieri ispirati dal libro che trovo appoggiato aperto sull’addome. Lo ripongo sul tavolo da carteggio per ricordarmi di leggerlo attentamente più tardi ed esco dalla cuccetta.

Sbirciando il quadrato vedo Elisabeth dormire tutta sola nel lettone e Dagmar tutta sola nella cabina a prua.

Sul primo gradino della scaletta che porta nel pozzetto scorgo il libro degli ospiti, è aperto. Vi è scritto

Grazie, non dimenticheremo mai questa avventura. Alain.

Ho deciso di imparare l’inglese e di fare l’attore. Thanks. Adrian.

Chi dice che le parole non servono a nulla non ha mai provato quanto è bello sorridere leggendo un messaggio.

p.s. Quando Adrian sarà ricco e famoso, dormirà in suite di hotel a 5 stelle con giornalisti che vogliono intervistarlo e ragazze che vogliono passare la notte con lui. La suite sarà pieni di prodotti regalati dalle aziende che vogliono farsi pubblicità, persino l’auto più costosa gli sarà regalata per far vedere che la usano le star, ma non potrà mai passare una bella giornata come questa. Nessuno, poi, resta famoso per molto tempo.

Sto ancora cercando di capire cos’è successo quando sento le ragazze alle spalle chiedermi «Dove sono i ragazzi?»

«Saranno già partiti con il traghetto,» rispondo con voce dispiaciuta ed aggiungo con gli occhi umidi mostrando l’ultimo loro saluto «hanno scritto che non ci dimenticheranno mai.»

Le ragazze mi guardano deluse e malinconiche poi mi abbracciano forte con i loro seni nudi. Dagmar mi dice «Oggi è un altro giorno.» e l’amica aggiunge «Oggi restiamo con te.»

In quell’atmosfera di commiato la fantasia vola ad immaginare il mutamento del destino di quei ragazzi conseguente a questa esperienza e come, alcune volte, persone estranee si connettono da legami invisibili.

Credi anche tu che alcune volte persone estranee si connettono da legami invisibili?

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6 Commenti

    • Forse ci vuole un poco di tempo. Però, quasi duemila donne hanno ricevuto il manoscritto ed alcune trovatolo entusiasmante hanno suggerito di darvi una visione femminile per coinvolgere non migliaia ma miliardi di donne in tutto il mondo, prima di costituire il movimento polito mondiale e trovare la prima donna da candidare sindaco in un un micro comune. Se ti senti così audace inizia a riscriverlo qui in incipit. Ti auguro una gioiosa giornata. Sergio.

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