Dove eravamo rimasti?
Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è tra le migliori. (Woody Allen)
Alla fine della silenziosa colazione intrisa di calda malinconia decidiamo di proseguire il viaggio fra le voci dei pescatori che arrotolano le reti fra il garrire dei gabbiani.
Salpiamo osservando l’aurora salire amorevolmente baciata dal sole mentre la luna, sbadigliando, va a dormire su un cuscino di stelle.
Piccole onde con le loro bianche ochette accarezzano le grigie rocce di protezione del molo nel loro lento travaglio d’andata e ritorno.
Un buon vento profumato di salsedine avvolge i nostri pensieri rivolti a quei due graziosi ragazzi che non avevano avuto il coraggio di svegliarci per un sofferente addio. Due ragazzi entrambi dotati, Alain comunicativo e brioso ed Adrian ancora focoso ed irrequieto ma che avranno entrambi successo.
Ora, il mare parla sottovoce con soffici brusii d’acqua schiumosa mentre a prua le ragazze sono immobili a meditare. Poi, ricordandosi le piacevoli regole di bordo, si tolgono il costume per abbronzarsi integralmente e ricominciare da un nuovo giorno allontanando la tristezza.
Mare e cielo sono una cortina senza interruzione.
Le ragazze vengono a togliere anche il mio costume mentre sto timonando. Sospirando profondamente le lascio fare.
Osservo quei corpi nudi nelle parti che non avevo ancora visto sotto un sole splendente. Mi concentro prima sulle grandi labbra depilate di Dagmar e poi su quelle ricoperte invece di folti peli biondi di Elisabeth. Alterno lo sguardo da una all’altra confuso fra pensieri erotici ed amici persi senza accorgermi che il pene mi si è irrigidito.
Alle ragazze però non sfugge e inevitabile è lo scambio di sorrisi. Per non mettermi in imbarazzo scendono sottocoperta a preparare uno spuntino.
Dagmar chiede «Alex dov’è il vino? nel frigo non c’è.»
«Guarda sotto il letto di prua, prendi due bottiglie di rosso che dobbiamo dimenticare gli amici persi.»
Nessuno assaggia le tartine buddiste a base di legumi ma scoliamo le due bottiglie.
Le ragazze riordinano e confabulano sottocoperta mentre resto al timone.
Quando mi raggiungono si siedono ciascuna al mio fianco imbottendomi come un panino. Ho una certa difficoltà a timonare osservando la loro pelle nuda e umida luccicare alla luce del sole cocente.
Dagmar mi appoggia le labbra sulla guancia ed Elisabeth sull’altra.
Le guardo di sbieco e sotto i capelli fuggenti dalla lieve brezza vedo risaltare alcune gocce di sudore imperlarle la pelle.
Loro continuano a baciarmi molto soavemente salendo alle tempie per scendere alle orecchie e giocare con i lobi lasciando i respiri entrare nelle mie orecchie scatenando fremiti di piacere.
Credi anche tu che respirare, soffiare, mordicchiare i lobi, leccare l’interno e sussurrare nell’orecchio regala sensazioni
- eccezionale (0%)
- molto (0%)
- si (0%)

12/02/2022 at 13:08
Strano che non abbia avuto successo, questa storia e me ne dispiace.
13/02/2022 at 11:51
Forse ci vuole un poco di tempo. Però, quasi duemila donne hanno ricevuto il manoscritto ed alcune trovatolo entusiasmante hanno suggerito di darvi una visione femminile per coinvolgere non migliaia ma miliardi di donne in tutto il mondo, prima di costituire il movimento polito mondiale e trovare la prima donna da candidare sindaco in un un micro comune. Se ti senti così audace inizia a riscriverlo qui in incipit. Ti auguro una gioiosa giornata. Sergio.
22/01/2022 at 13:29
La storia sta prendendo una piega interessante.
12/02/2022 at 12:06
Si, la vera storia inizia col secondo capitolo: l’incontro con l’amore e con Platone.
08/11/2021 at 20:54
Beh, che dire? Un tema scottante! Sono curioso di leggere il continuo…
14/11/2021 at 11:31
Dovresti anche leggere dal numero zero per scoprire i temi scottanti, ma preparati a turbolenze emotive capaci di abbattere l’odio atavico di pregiudizi razziali, religiosi, culturali e politici. Una lettura che ti ti farà cambiare idee.