Dove eravamo rimasti?
Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti. (Bertrand Russell)
«Ecco il tè verde caldo caldo.» dice Dagmar risvegliandomi da quelle pazzesche fantasie.
Prendo la tazza e sorseggiando la bevanda alzo la mano per toccare la fresca pelle azzurra del cielo. Vedo la striscia bianco di un aereo e penso, ecco come farà l’uomo a spostarsi quando l’ibrido avrà conquistato gli oceani.
In silenzio assaporo il tè con quella lentezza necessaria per catturarne l’essenza, ma il pensiero va all’universale cambiamento della vita degli umani provocato da alcune gocce di sperma umano ingoiate da una femmina pescecane.
All’orizzonte, dense nubi, come i massi nel deserto, danno qualche speranza di terra. D’improvviso lo spy si affloscia attraversando un muro invisibile che divide l’acqua crespata da un mare piatto sul quale il Charly continua a scivolare fino a fermarsi. Sembra di trovarsi in una piscina senza fine.
Vado a prua per togliere lo spinnaker ma, persa l’agilità dovuta agli orgasmi ed al vino, la grande vela cade in acqua.
Le ragazze corrono per aiutarmi a recuperarlo, inutilmente, si è incastrato sotto la barca.
«Ora vado in acqua a controllare.»
«E ci lasci sole, non è pericoloso?»
«Questa barca è parte di me e quando qualcosa non funziona ne soffro e devo ripararlo subito.» dico biascicando.
Prendo un coltello, metto la muta da sub, la bombola dell’ossigeno, pulisco la maschera con uno sputo prima di sciacquarla, la stringo sul viso e con le lunghe pinne mi immergo nell’acqua cristallina.
Dopo l’istante magico che separa i due diversi mondi mi trovo in quell’armonia silenziosa dove non esiste aria, ne orizzonti, ne cielo azzurro. Un suggestivo mondo marino trafitto dai raggi di sole fusi in sfumature turchesi per spegnersi nel blu delle acque profonde, un mondo più nobile, più puro e più giusto di quello degli uomini.
Voci silenziose echeggiano tutt’intorno che le cose più belle non stanno né in cielo né in terra ma sotto la superficie del mare.
Sott’acqua non provo ansia o paura ma una sensazione di gioiosa pace interiore specie quando il subconscio solleva il velo che nasconde i segreti della natura e scopro i legami primordiali che mi uniscono al mare perché se c’è un luogo al mondo dove mi sento a casa è nell’acqua, l’origine della vita, la culla dell’umanità.
Credi anche tu che l'origine della vita sia nell'acqua, la culla dell'umanità?
- Dio creò la vita (0%)
- no (0%)
- si (0%)

12/02/2022 at 13:08
Strano che non abbia avuto successo, questa storia e me ne dispiace.
13/02/2022 at 11:51
Forse ci vuole un poco di tempo. Però, quasi duemila donne hanno ricevuto il manoscritto ed alcune trovatolo entusiasmante hanno suggerito di darvi una visione femminile per coinvolgere non migliaia ma miliardi di donne in tutto il mondo, prima di costituire il movimento polito mondiale e trovare la prima donna da candidare sindaco in un un micro comune. Se ti senti così audace inizia a riscriverlo qui in incipit. Ti auguro una gioiosa giornata. Sergio.
22/01/2022 at 13:29
La storia sta prendendo una piega interessante.
12/02/2022 at 12:06
Si, la vera storia inizia col secondo capitolo: l’incontro con l’amore e con Platone.
08/11/2021 at 20:54
Beh, che dire? Un tema scottante! Sono curioso di leggere il continuo…
14/11/2021 at 11:31
Dovresti anche leggere dal numero zero per scoprire i temi scottanti, ma preparati a turbolenze emotive capaci di abbattere l’odio atavico di pregiudizi razziali, religiosi, culturali e politici. Una lettura che ti ti farà cambiare idee.