Via delle Torri

La storia del signor Colombari

E’ questo è il mio nuovo cagnolino.” Sophie vide il cagnolino di Annie sullo schermo del suo pc. Era un tenero bassotto tedesco che dava tanto affetto alla sua padrona, ogni volta che lo stringeva con sé.

Sophie ed Annie si sentivano una volta a settimana come avevano stabilito e almeno una volta ogni due settimana insieme a Leila. Annie le disse che la vita a Calarita per adesso non era male, ma che era ovvio che le mancava le sue due migliori amiche. 

“Come sono i ragazzi nella tua nuova scuola?”- le chiese Sophie.

“Non male, ancora non mi sono ambientata del tutto. Ma qui mi sembra che le persone diano molto peso ai fatti degli altri.”

“In questo ti invidio. Anzi, vorrei proprio stare al tuo posto, la tua casa è stupenda, nessun rumore, nessun vicino chiassoso.”

“E’ proprio questo che mi manca, io adoravo il caos.”. In quelle ultime parole, Sophie rimase un po’ in silenzio. Avrebbe potuto capirlo che dietro tutto ciò gli unici felici forse erano solo i genitori di Annie.

“Scusami Annie…”

“Non preoccuparti Sophie, è logico che tu vorresti vedermi felice.”- rassicurò l’amica. Sophie le sorrise. Il cielo era coperto da una fitta schiera di nuvole grigie che preannunciavano un imminente pioggia. Si poteva dire che ad Ambrosia non succedeva granché, nonostante risultasse spesso movimentata. 

Mentre Sophie stava vedendo al di là della finestra, notò un camion dei traslochi che si avvicinò alla casa di fronte la sua, mentre una mstelli seguito dalla moglie. La famiglia Restelli era ritornata, dopo cinque anni. 

“Sophie? Ci sei? Sembra che hai visto un fantasma!”

“Scusami Annie, ma non sai chi sono ritornati. La famiglia Restelli!”

“Noo.”. Anche Annie rimase colpita da quella notizia. Sophie vide il signore e la signora Restelli e loro figlio Marcus entrare. 

“Già, davvero molto strano. A proposito di stranezze, posso chiederti una cosa, è per un articolo del giornale del Merisi News.”.

“Certo, dimmi pure.”. 

“Ti ricordi Via delle Torri, a volte facevamo quella strada insieme al ritorno a scuola. Sai le storie che circolano sui fantasmi no? Bene, ho saputo da una signora che è proprietaria di un bar che si trova lì che tempo fa c’era una torre del sindaco della città, il signor Colombari e che nascondeva qualcosa che può essere collegato agli omicidi e le scomparse che avvenivano vent’anni fa. Tu sai dirmi qualcosa? So che tuo padre aveva rapporti con il sindaco Constantine.”

A quelle parole, il volto di Annie diventò un po’ cupo. Sembrava che stesse rielaborando ciò che Sophie le aveva appena detto, poi parlò.

“In effetti, e questo te lo dico in modo confidenziale, ci sono delle prove certe del perché quella torre fu bruciata e cosa c’era dietro quegli omicidi e quelle scomparse. Il signor Colombari aveva un grosso debito da parte di un investitore, il signor Gyldon. Secondo delle fonti, è stato lui a bruciare la torre, che Colombari l’aveva fatta costruire come simbolo della città. Gyldon aveva rapporti con chi si occupava della sicurezza della città e dei suoi abitanti. Quindi sicuramente avrà messo una cattiva parola con chiunque esso sia e sono successe quelle terribili disgrazie. Inoltre, sembra che Gyldon non vedesse di buon occhio il rapporto che il figlio del Signor Colombari aveva con sua figlia Kate.”

Sophie quel giorno stava ricevendo una serie di informazioni che la sua mente stava iniziando a fumare. Come sapeva tutte queste informazioni Annie. In effetti non si era mai preoccupata di saperne qualcosa di quella via che le faceva tanta paura, perché appunto non voleva che la riguardasse. Ma ora, tutto sembrava avere una certa logica.

“Mio dio Annie, come fai a sapere tutte queste cose?”- le domandò con un minimo accento di ansia nella sua voce.

“Spesso se ne parlava nei grandi pranzi che mio padre era solito fare, dove venivano molte persone importanti della città.”-spiegò Annie.

“Adesso scusami, devo proprio chiudere, mia madre mi chiama, fammi sapere dei Restelli!”- aggiunse Annie. 

Sophie andò in cucina e si preparò una tisana. Tutta quella mole di notizie le martellavano in testa. E se ci fossero state altre scomparse? Doveva cercare di parlare con il figlio del signor Colombari e con Kate? Perché i Restelli erano tornati? Mentre pensava a tutto ciò, il suo telefono squillò, era Leila.

***

Beatrice stava invitando un messaggio di invito a Sophie Leila e Cris per sabato al Cocktail Dancer, per la festa prima del galá d’autunno. Le arrivò una notifica dal cellulare dei messaggi di Facebook, da un certo Alberto: “Hai un volto davvero bello, spero non ti dispiaccia questo ritratto fatto a tua insaputa”. Sotto il messaggio c’era una foto, un ritratto del suo volto.  Nel ritratto si notava il suo cappello a cuffia, che portava il giorno in cui si è vista con Roberto da Curly Cappuccino. Andò sul profilo di Alberto e capì che era il ragazzo del bar che la osservava. Sotto c’era un indirizzo con un orario:

“Via Conte n.61, h.17/19, sarei felice se passassi”.

 Loading ...