Via delle Torri

La scomparsa di Beatrice

Di Beatrice si continuava a non avere nessuna traccia, e Sophie Leila con Cristopher localizzarono quindi suo cellulare.

“E’ ad un certo Rocking Beer, un po’ lontano dalla città.”-disse Cristopher.

“Si è fatto davvero tardi, dovremmo sbrigarci.”- puntualizzò Leila.

“Non ti aveva proprio parlato di stasera?”-chiese Sophie.

“No, in questi giorni era un po’ misteriosa.”

I ragazzi arrivarono al locale. Iniziarono a cercare Beatrice, chiamando il suo nome. Mentre cercarono in mezzo la folla, Sophie vide Rosie che stava parlando animosamente con Vittorio.

“Non ci posso credere, c’è Rosie.”-avvisò Sophie agli altri. 

“Io vado a parlare con lei, sicuramente saprà qualcosa, voi cercate Beatrice.”-disse Leila. Mentre Leila si avvicino a Rosie, Rosie la vide e spalancò per un attimo gli occhi.

“Che fine ha fatto Beatrice?”- le imprecò addosso.

“Non so di cosa stai parlando.”. Vittorio era un po’ perplesso.

“In effetti non si è fatta più viva da prima che ci siamo esibiti..e abbiamo finito da un pezzo di suonare, con Roberto. “.

“Roberto? Chi é?”

“Il suo ragazzo.”-disse Alberto.

“Non sai con che persona ti stai andando a cacciare.”-disse a Vittorio, e se ne andò.

Dopo un po’ le vennero incontro Sophie e Cristopher, con Roberto. Sophie disse a Roberto di parlare con Vittorio riguardo a Rosie, perché riferendole che tipo è, era probabilmente in mezzo a questa faccenda. Tornarono così al bancone e Rosie alla vista di tutti insieme a Roberto, si stava iniziando a pietrificare.

“So solo che stava parlando con un ragazzo su quel divano.”-indicò.

Sophie, Leila e Cristopher sapeva che c’era altro, ma per il momento si accontentarono di quell’informazione.

“Non posso crederci, le avevo promesso che non le sarebbe mai accaduto niente di male.”-disse Roberto.

“La ritroveremo.”-lo confortò Leila.

***

Beatrice aprì gli occhi,un po’ stordita. Si trovava in una stanza fredda, non molto accogliente, sembrava abbandonata. Non aveva la minima idea di dove si trovasse. Era seduta con le mani legate dietro la sedia. 

Poi comparì Alberto dal buio di quella stanza, illuminato solo dalla poca luce lunare che riusciva ad entrare dalla finestra.

“Ti sei svegliata.”-le disse. Alberto aveva un tono più celato.

“Cosa ci faccio qui? Perché sono legata, dove sono?”. Beatrice stava provando a liberarsi mentre era spaventata da quel ragazzo, così diverso ai suoi occhi ora.

“Sai, di solito quando faccio le foto alle modelle, devo capire la loro sensibilità, la loro fragilità.”-iniziò a spiegare. 

“Liberami subito, maniaco.”. Beatrice iniziò ad urlare.

“Adesso dovrò imbavagliarti, non avrei voluto.” Alberto andò verso Beatrice. Mentre la zittì, Beatrice continuava a muoversi nervosamente.

***

Il giorno dopo, tutti erano preoccupati per Beatrice. Si riuscì a trovare un biglietto nella stanza di Beatrice, dove aveva appuntato la via del negozio di Alberto. La polizia era sulle tracce del fotografo, ipotizzando che dietro la  scomparsa di Beatrice era coinvolto lui, visto che il negozio era chiuso e lui non era reperibile in nessun modo. Rosie confessò che aveva messo un sonnifero in polvere sulla birra di Beatrice, dicendo come erano andati esattamente i fatti ed era stata poi arrestata.

“Quella stronza l’ha pagata finalmente”-disse Sophie. Lei, Leila e Cristopher si erano dati appuntamento al CiakCoffee una mattina.

“Che fine ha fatto la nostra Beatrice, sono molto triste, sono ormai due giorni che cercano di trovarla.”. Leila si portò le mani in viso.

“La ritroveremo, vedrai.”-disse Cristopher. 

Sophie ricevette un messaggio dal cellulare. Era Annie e le aveva mandato una foto. Sophie riconobbe il volto, era Alberto. Sotto c’era un messaggio.

“Questo è il nipote del signor Gyldon.”

“Ragazzi, Annie mi ha appena inviato un messaggio, indovinate chi è il nipote del signor Gyldon”. Sophie mostrò la foto agli altri, che rimasero con la bocca aperta.

“Un momento, avevi detto che Gyldon si occupava in qualche modo della sicurezza della città giusto? Il padre di Beatrice non è un poliziotto?”-osservò Leila.

“Credo sia un modo di colpevolizzare ancora quello che ha fatto il Signor Colombari.”-dedusse Cristopher.

“I poliziotti lo sapranno?”-disse Sophie.

“Forse il figlio del signor Gyldon era al di fuori di tutta questa storia e nel tempo hanno cercato di non farsi notare più di tanto. Resta il fatto che ancora non si è capito chi è stato l’artefice di chi ha causato l’incendio.”-chiarì Cristopher.

“Dobbiamo andare alla polizia.”-disse Leila.

***

Cristopher arrivò vicino a un piccolo parco abbandonato. Si sedette sul muretto e aspettò. Poi arrivò un ragazzo e dalla penombra per la strada poco illuminata comparve il suo volto. Era Juri.
“Sei arrivato in tempo.”
“Non avevo motivo di aspettare.”
“Meglio così, odio quando mi fai attendere.”- disse Cristopher. Si avvicinò a lui e lo baciò.
“Non capisco perché mi hai detto che dovevi andare in centrale.”
“Devo saperne di più di questa storia”- gli rispose.
“La festa al Secret Drink non sarà lo stesso senza di lei.”

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