Dove eravamo rimasti?
I genitori non abbandonano i propri figli
Forse per reggersi o forse per nascondere le lacrime per la sua casa distrutta, Frida si avvolse ad occhi chiusi nel manto bianco di Palu.
Come i ghiacci dei suoi posti, era candido e immacolato, forse leggermente tendente al rosa.
C’era qualcosa che ricordava la specie e infatti anche per questo Frida era sicura che in lui c’era un anima. Un anima che, come le nevi e le acque di quei posti, doveva essere pura di cuore e gentile.
Non meno sviluppato nel cervello e nell’intelligenza, l’orso la portava in una direzione che conosceva già.
Si fermòad un determinato posto determinato. La notte ventosa mostrava l’ultimo spicchio di luna sul paesaggio di un particolare punto. Era desolato e spoglio nel’arco di una ventina di metri. Sembrava che anche le varie conifere rifiutavano di poggiare radici all’interno dell’area.
Lentamente e con la delicatezza che solo un essere umano sembrava avere, Palù poggiò sul ghiaccio, facendo cadere delicatamente Frida sulla lastra di ghiaccio.
Il vento continuava a soffiare forte trasportando fiocchi di neve e aria gelida.
La temperatura della notte era molto fredda anche per l’orso, nonostante la pelliccia isolante.
Fece riposare Frida per qualche minuto. Accorgendosi che la sua cara rifiutava di alzarsi, posò il muso contro il suo facendo uscire una sorta di latrato. Serviva per condividere il dispiacere di quanto era accaduto alla sua casa ma anche per rammentare a Frida il suo dovere.
– Grazie Palu – rispose soffocata e commossa dalla sua amicizia. Si degnò di aprire gli occhi ancora umidi e che faceva diventare le sue lacrime cristalli di ghiaccio.
Quindi si alzò coprendosi le braccia. Per lei era solo un freddo pungente ma sapeva che Palù si era molto sacrificato per portarla lì.
– Non preoccuparti piccoletto! Ti prometto presto un po’ di calore! –
Notò lo spazio di fronte e sopra di sé. Sotto quelle stelle tanto incandescenti quanto lontano, come una lapide poggiava un tronco secco. Forse aveva provato a suo tempo a stagliarsi nell’area proibita e a regalarsi la vita, ma il gelo aveva impedito ad esso di progredire.
Ma Frida sapeva quanto fosse viva realmente quella pianta e per provarlo cominciò a pronunciare un nome
– Madre! – chiamò la prima volta. Il vento continuò a soffiare come a voler coprire il suo nome.
– Madre! – ripeté più forte. Ma ciò che ne raccolse era altro vento
– Mamma! – gridò questa volta. Continuò a chiamare, a gridare. Non c’era segno di quello che doveva accadere a quelle chiamate!
Che l’avesse ignorata pure lei ?
Si inginocchiò battendo forte i pugni sul ghiaccio. Solo dopo si accorse per il dolore, di quanto duro fosse la lastra a quella temperatura.
Rassegnata, si immerse in altre lacrime aggiuntive al dolore iniziale.
Un ululato interruppe il suo pianto.
Palù alzando il muso aveva forse chiamato chi chiamava Frida poco prima.
Dalla parte superiore di quel tronco, fuoriuscì una luce candida e bianca irradiandosi nell’area circostante del buio. Sentì l’aria scaldarsi e l’albero centrale lanciò dei bellissimi fiori bianchi e viola prima di inverdirsi. Quel tronco era una particolare magnolia cinese. Ancora non credeva a quello spettacolo, ma così come non esiste angolo ove Nature non sia presente, così come non esiste posto dove i genitori abbandonano i propri figli.
**
– E’ lì! – pronunciò la voce grauca indicando Deserto.
La notte era già scesa da parecchie ore ma c’era un nero di pelle su nero di cuore ancora più oscuri che dilagavano.
L’essere che aveva proferito poco prima aveva la faccia rugosa e severa. Uno poteva dire che era simile, ma in realtà era esattamente come quella di un Pitbull, pronto all’attacco e a uccidere.
Ma non era a lui che spettava l’ora dell’imboscata bensì al suo padrone che si alzò lentamente poco distante.
Aveva una pelle squamosa e una lingua biforcuta. Ma erano soprattutto gli occhi rossi iniettati di sangue a spaventare. Forse attentamente, nel profondo si sarebbe intravisto qualcosa di umano, ma il contorno stanco e venoso, lasciavano il dolore e la paura esprimersi profondi in chi li osservava.
– Bene! – pronunciò quasi silente l’essere, allungando sulle vocali
– Così finalmente siete ad un passo dalla vostra rivincita, mio signore!- riprese il Pitbull
– È vero, mio fedele servitore, è vero! Ma sai, manca ancora un po’ al momento propizio. E poi devo ammettere che è troppo divertente torturarlo – pronunciò solenne in una sorta di risata malefica.
Era il suo influsso e la sua presenza a tormentare da diverse notti Deserto. La sua testa scoppiava e non si dava pace tanto di notte quanto di giorno. La Luna aveva ragione.
– La sua mente già vacilla ed è sempre più stanca via via che si avvicina il momento scritto. Mancano ancora poche ore durante le quali però, voglio che il mio divertimento e la sua paura siano massimi- emanò viscido
– Come volete mio signore! E quindi avrete ciò che vorrete per porre ordine in questo mondo! –
– Il cuore del Tempo! – sibilò palpitante di piacere
– Sarà presto mio! – emise come una condanna
A questo punto ?
- Proseguiamo con questo essere schifoso. Chi è più esattamente e perché vuole il Cuore del Tempo ? (33%)
- Proseguiamo con Deserto. Come prosegue l'uomo ? E che cos'è l'Amblicum accanto alla sua massa di terra da cui si genera ? (33%)
- Proseguiamo con Frida. Come si rivolge sua madre ? Arriverà da Deserto ? E in che maniera ? Sarà sconvolta o meno ? (33%)

05/03/2022 at 23:51
Capitolo 5)
Questa volta temo tu abbia avuto un po’ fretta di pubblicare: il capitolo presenta qualche refuso fastidioso, nulla di irreparabile, ma avresti potuto eliminarlo prendendoti un po’ più di tempo 🙂
Voglio proseguire con il filone “oscuro” 😉
Trovi la lettura sempre su Youtube:
https://youtu.be/iKIvRvDgJqI
Alla prossima!
06/03/2022 at 09:53
Eeeh, me ne pento stavolta! E’ stato più un tentativo di salvarlo. L’ispirazione e il lavoro tradizionale mi son stati agli antipodi queste giornate
04/03/2022 at 00:52
Ciao Carlo,
come l’amico Red, sono indeciso su cosa scegliere…Tre filoni tutti molto interessanti. ma torno su Deserto… anche perché chi non vorrebbe sapere che cos’è l’amblicum?
Al prossimo.
ePP
04/03/2022 at 14:02
L’amblicum è … non lo dico ora. 🙂
Scusate il mio silenzio
03/03/2022 at 23:12
Cavolo! Questa volta hai messo le carte in tavola così bene che vorrei vederle tutte e tre! Voto Frida, ma praticamente a caso!
Palù è un amore 😀
Lo Schifo ed il Pitbull fanno accaponare la pelle.
Ti segnalo infine alcune ripetizioni:
“Si fermòad un determinato posto determinato” (notare il doppio determinato)
“Palù poggiò sul ghiaccio, facendo cadere delicatamente Frida sulla lastra di ghiaccio.” (notare il doppio ghiaccio e la costruzione della frase non proprio chiara).
Ciao 🙂
04/03/2022 at 08:28
Ho avuto fretta cattiva consigliera.
Dovevo scrivere assolutamente ma mi dispiace che la velocità abbia sacrificato un po’ di grammatica.
Rimedierò prossima volta, grazie 😉
04/03/2022 at 08:39
Comunque hanno nomi ben precisi che rileverò pian pianino … già premedito che dovrò fare altri dieci episodi
20/02/2022 at 02:55
Ciao Carlo,
questo continuo avvicendarsi di eventi tra una divinità è l’altra è molto intrigante. Fai descrizioni molto suggestive , quasi oniriche, mi piace questo stile.
Aspetto il prossimo.
ePP.
20/02/2022 at 19:16
Ciao Pirata! Sono contento di sentirti 🙂
Penso sia la mia regia interiore … ultimamente sto dando tanto sfogo a questo lato di me. Non sembra ma sono una persona estremamente razionale 🙂
14/02/2022 at 16:13
Capitolo 4)
Ci racconti qualcosa in più dei personaggi, e questa scena finale aveva una certa carica “eros” secondo me. Ci sono immagini non mostrate e pensieri non esternati, o forse è stata solo la mia impressione?
Punto sulla lingua biforcuta!
Anche io, devo dirti, ho pensato a Vespa, ma il mio tentativo – non riuscito – era quello di riprodurre il “sssssire” del serpente di Robin Hood 😀
Trovi la lettura sempre su Youtube:
https://youtu.be/VouMMqkNUCU
Alla prossima!
14/02/2022 at 17:20
La Sapienza farà sempre l’amore con la Scoperta, poiché non esisterebbe l’una senza l’altra
15/02/2022 at 20:37
ti avevo promesso le prime audioletture 🙂
Per ora mi son limitato al mio capitolo finora preferito
https://www.youtube.com/watch?v=m2qQtqokEl8
13/02/2022 at 10:26
Ciao Carlo!
Il racconto, e forse anche la tua scrittura, da spazio alle sensazioni e favorisce l’immaginazione, almeno questo è quanto capita a me: alcune descrizioni sono davvero forti, con accostamenti audaci, come la sabbia che prosegue e si allontana dal mare. Bello! Gelo, siderale: predomina il freddo, con la notte del deserto che ritorna dopo il sogno, parentesi dominata dal caldo del rosso: bravo a segnare cromaticamente lo stacco.
Il dio fa l’ironico, mi sa che se la sta broccolando ?. Io li lascio fare e tornerei dalla giovane Frida, quando ancora non cantava negli Abba ?.
Attenzione a quando dici “delle lenti purpuree dalle quali non poteva uscirne”, l’ultima enne non va, in quanto il pronome relativo già richiama le lenti. Avresti risparmiato ben un carattere!
Ultima cosa: nel momento solenne, quel “Sssaaalve!” mi ha ricordato l’imitazione di Bruno Vespa a “Striscia la notizia”… ma questo è un problema mio ?.
Ciao stammi bene!
13/02/2022 at 12:38
Quanto alla grammatica, hai ragione. E chiedo scusa 😉 non sia mai che una enne maledetta mi rubi altri caratteri oltre che a rovinarmi il racconto 😀 bravo per avermelo fatto notare.
Quanto alla zzzalve io in realtà ultimamente ho rivisto Robin Hood con il Sir Bissss
Ed ora Zzzalve alla Vespone 😀
Se si stanno broccolando? Che cosa è la scoperta se non un amore per la sapienza infinito ? E viceversa ?
Niente sfumature particolarmente erotiche. Sarebbe altro genere e non voglio 😉
Zzzzalveeee
11/02/2022 at 22:10
Il mostro sarebbe stato interessante ma abbiamo lasciato per troppo tempo indietro Frida e vorrei capirne qualcosa di più 🙂 E poi l’albero in mezzo al ghiaccio vince 🙂
Ho poco da dirti su questo capitolo, se non farti i complimenti per come è scritto 🙂
Ciao 🙂
11/02/2022 at 22:32
Ma qualunque cosa scrivo sempre complimenti ? Va a finire che se anche scrivo WLF prendo gli esulti da tutti e mi fate la ola 😛
No, a parte gli scherzi, grazie a te per seguirmi! Come va con il tuo ? 🙂 Un abbraccio
11/02/2022 at 22:56
Molto bene: ho finalmente in testa una linea da seguire (suggerita dai vari voti) e devo solo mettere i giusti bivi 🙂
Mi è stato fatto notare che i miei dialoghi hanno qualche problema, ma non credo che possano migliorare più di tanto per mia natura 🙂
Ed i miei complimenti sono meritati: io stronco pesantemente i racconti che non funzionano (alcuni dicono che sono troppo duro).
Ciao 🙂
12/02/2022 at 18:26
In tal caso grazie mille. A tal proposito cosa fare per farmi conoscere ancora di più ?
13/02/2022 at 02:23
Leggere e commentare le storie altrui è il modo più veloce per farlo.
Per le nuove storie, ci sono le storie promosse (https://theincipit.com/promuovi-la-tua-storia/) ma sono a pagamento.
Ciao 🙂
PS: E poi c’è G.G.Pintore, ma quello dipende da lui 😛
11/02/2022 at 20:14
Ho votato la prima opzione, Sapienza e Scoperta che si conoscono anima e corpo. La storia la vedo bene usata per la sceneggiatura di un film. Ciaociao
11/02/2022 at 20:22
Ciao. Ti chiedo scusa non son passato da te invece
06/02/2022 at 17:49
Ciao Carlo,
per la votazione , la tua frase “Alla ricerca di lui per metterlo in guardia dall’altro!” ha nettamente catturato la mia attenzione…e quindi la scelta è stata facile.
Come già detto dall’amico Minollo, la descrizione della Tempesta e dialogo con la Luna sono du ebei pezzi che fanno apprezzare ancora di più questo capitolo ben costruito.
Al prossimo,
ePP
06/02/2022 at 18:25
Allora io ti dico una cosa … Più che scrittore mi vedo come un regista io. Motivo per cui ho capito finalmente cosa fare con questo splendido dono che si chiama vita;
Ho già comprato un corso di grafica 3d e voglio metterlo a frutto per diventare uno dei più grandi sceneggiatori o registi.
06/02/2022 at 18:48
Un buon proposito…riuscire a sposare passione e professione è la miglior cosa alla quale si possa aspirare. E come si suol dire in questi casi…in culo alla Balena!
06/02/2022 at 19:59
Ti anticipo una cosa … Penso sia il t9 tuo ma lui non si chiama Tempesta. Te lo dico come si chiama ?
No, son dispettoso e non spoilerò 😉
06/02/2022 at 20:10
in effetti la frase che ho scritto è “messa” proprio male…volevo scrivere: la descrizione della tempesta e il dialogo del Deserto (l’avevo omesso) con la Luna…
Ditoni e smartphone, non sono mai un buon connubio, specie quando stai sul divano spaparanzato in posizioni improbabili e insalubri per la spina dorsale.
06/02/2022 at 14:39
Ciao Carlo!
Alla ricerca di lui per metterlo in guardia dall’altro: la Specie Pianificata è in pericolo? Io partirei da questa frase.
Molto vivide e drammatiche le immagini della tempesta; “avrebbero generato come dei balli al cuore e allo stomaco” è però la mia frase preferita, opportunamente messa in corsivo. Anche il dialogo tra i due amici Luna e Deserto è simpatico. Bell’episodio, bravo!
Buona domenica!
06/02/2022 at 16:10
Ti prometto molti collegamenti con questa frase. Questo non è solo un racconto fantasy o d’avventura. Si può vedere anche come un racconto “metafisico” se si può parlare di questo
Grazie, vedrò di passare nel tuo racconto 🙂
05/02/2022 at 19:33
Punto tutto sull’opzione di Deserto!
Trovo interessante il taglio che hai voluto dare alla narrazione, specie con la questione della creazione. Sono piacevolmente incuriosito!
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/VHFnKJ_IXBE
Alla prossima!
05/02/2022 at 23:02
Sono tutti propedeutici per la specie. Tra poco introdurrò un’altra divinità ancora … questa volta femminile visto che c’è un po’ di disparità
05/02/2022 at 08:42
Da marinaio che ha vissuto mari in burrasca non posso che complimentarmi per la descrizione della tempesta…mi ci sono visto dentro, con la mia barca, all’isola d’Elba. Ho votato la terza opzione. Ciao
05/02/2022 at 12:20
Ahahaha
Grazie mille. Se scendo, ti faccio un fischio allora 😉
05/02/2022 at 01:38
Questa volta non sapevo proprio cosa votare perché mi piacevano tutti e tre, quindi ho lasciato scegliere al caso: Arriva dove sabbia e mare si incontrano!
È assolutamente interessante! Non ho il quadro della situazione generale e quindi alcune cose sono ai miei occhi misteriose, ma siamo al capitolo 3: ciò ancora tutto il tempo di seminare le molliche di pane per avere alla fine il quadro finale. Invidio un po’ la tua capacità di scrivere: sembra di essere lì presenti!
Ciao 🙂
05/02/2022 at 10:40
Acchiarola!
Ora mi serve in realtà proprio una scelta sensata da parte di te lettore.
Sto sfruttando appieno il potere di incipit, formulando opzioni che siano molto stimolanti. Devo ammettere che sto allenando parecchio la fantasia per le vostre scelte. Mi sarebbe piaciuto però di più un incontro con Frida orl la descrizione di qualche nuovo essere non propriamente buono.
Ho già una trama in realtà che devo capire come formulare. Quindi ti ringrazio per l’allenamento che mi stai dando come fanno gli altri lettori ma sarebbe più semplice se faceste le scelte “a me giuste” ?
Quanto ai complimenti ti ringrazio proprio dal profondo perché non avevo grandi grammatica e ortografia 😉
05/02/2022 at 13:09
Le “scelte giuste” sono quelle che ogni autore si aspetta e che ogni lettore stravolge: è il bello del gioco 🙂
La parte più interessante è che si intravede un quadro in tutta la storia e quindi la curiosità è tanta, man mano che se ne svela un pezzettino. Continua così ^_^
Ciao 🙂
31/01/2022 at 20:04
Anche questo capitolo interessante, ed originale. Voto per tornare al Deserto. Ciao
31/01/2022 at 20:58
Grazie! Spero di trovarti presto allora 🙂
31/01/2022 at 19:57
Bel leggere, sia per la trama, originale assai, che la fluidità della narrazione, oltretutto molto precisa anche nella punteggiatura, il che è sempre un buon segno. davvero interessante umanizzare Deserto, Sole e Luna…ora leggo il secondo capitrolo e voto la continuazione. ciao.
30/01/2022 at 18:21
Ciao Carlo,
ho trovato il tuo racconto seguendo i commenti di altri amici conosciuti su TheIncipit.
Trovo la storia molto originale, soprattutto il modo di descrivere queste “entità”. dal primo al secondo capitolo, il cambio di ambientazione è molto suggestivo.
Su questo posso votare e opto ritornare da Deserto, vorrei capire cosa lo rende cosi spaventato e e inquieto.
Al prossimo,
ePP
30/01/2022 at 20:08
Grazie! Non ti nascondo che spero in quella opzione! Deserto è fondamentale nella storia! Sto introducendo forse troppi personaggi in maniera troppo veloce! Alla fine un intreccio lo trovo sempre ma … che fatica 😛
30/01/2022 at 10:25
Ci ritroviamo così a cambiare paesaggio, e scoprire qualcosa in più su personaggi, entità e anche animali. Ma vogliamo sapere di più!
Spero quest’avventura a puntate possa aiutarti a riprendere a condividere la tua voglia di esprimere storie: tenerle segrete è un delitto!
Chi avverte dentro di sé il bisogno di esprimere qualcosa, in qualsiasi forma d’arte sia, dovrebbe farlo, sempre. Il mondo ha bisogno di ascoltare certe voci! 😉
Trovi la lettura del secondo capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/-4hcVcindBw
Alla prossima!
30/01/2022 at 20:06
Sei un adulatore!
Forse finalmente sto padroneggiando la grammatica! Mi faccio i complimenti da solo ma ancora stendo a credere di arrivare a questi livelli Certo, c’è ancora tanto da imparare!
Voci dicevi ? Beh adesso vediamo che ne esce con Camtasia! Sto facendo delle prove 🙂
30/01/2022 at 20:07
Comunque se ti può tornare utile Wind, io lo chiamavo in realtà con la pronuncia proprio inglese “Uaind” e Nature “Netuur” 😀 Metto i puntini sulle i ma qua concedimelo per favore 🙂
30/01/2022 at 09:53
Ciao Carlo!
Un dialogo pieno di allusioni, tra Frida e Wind, che presto dovrà fare qualcosa. Molto bella la frase di apertura, in certi momenti riecheggiano dalla tue parole immagini primordiali, che hanno indiscutibile fascino. Non ho capito solo: “A dispetto del suo regno di competenze”, non riesco a saldarlo a quanto la segue. Forse ricorre troppo il “finto“, ma è poca cosa; seguo la storia e voto per “dannazione…”.
Buona domenica!
01/02/2022 at 21:08
Non ti ho neanche ringraziato e ti rispondo un po’ tardi.
Era un modo per dire che Frida pur essendo regnante del gelo amava le tisane e gli infusi caldi
29/01/2022 at 01:02
Non ho capito esattamente cos’è successo con Frida e cosa vogliono da lei, ma forse sarà chiaro più avanti. Invece voto la terza opzione (quella della vela) perché qualcosa si sta muovendo e non so cosa.
Ciao 🙂
29/01/2022 at 08:49
Mi dispiace, c’è qualcosa che non ti è piaciuto ? O hai semplicemente ancora “troppi pochi elementi” in mano ?
Rileggendolo ho notato che ho fatto qualche leggero errore rispetto al precedente
29/01/2022 at 12:48
Per piacermi, mi è piaciuto un casino ^_^
Ho solo troppi pochi elementi in mano per comprendere la situazione di Frida. Per questo ho detto che, magari, lo scopriremo nei prossimi capitoli ^_^
Ciao 🙂
29/01/2022 at 14:55
Ah mi fa piacere, molto!
Perdona le sviste grammaticali. Le ripetizioni soprattutto. Anche stavolta ho sbordato.
In realtà il limite è utile perché nella stesura del secondo capitolo c’era qualcosa che non andava leggermente. Pazienza andrà meglio il terzo.
Che abbia troppi pochi elementi è normale ma pian piano svelerò tutto non preoccuparti. Se c’è qualcosa che vuoi sapere, sarò ben lieto di risponderti nei limiti del concesso. Questo significa che no, non spoilerò, ma sì qualcosuccia posso anche dirla ad un neo lettore affezionato.
Ho letto il tuo, si legge bene devo dire 😉 e sì che i draghi non mi garbano così tanto, non mi dicono chissà che.
Saluti e buon weekend
27/01/2022 at 01:25
Scrittura piacevole e scorrevole, Incipit intrigante e quindi ti seguo 🙂
Quindi Deserto ha le fattezze di un uomo e deve creare l’Uomo. Però la donna nasce spontanea? Voto per il cambio scena 🙂
Ciao 🙂
27/01/2022 at 17:08
Grazie per seguirmi: ti posso dare solo questa anticipazione: entrambi sono fatti della stessa “materia”. E se hai letto bene capisci anche da quale “materia”
Questo racconto l’ho un po’ derivato da un altro, sarebbe una sorta di “seguito”
A presto 😉
25/01/2022 at 19:38
Ciao Carlo!
Un fantasy sulla genesi dell’uomo? Mi incuriosisce il deserto antropomorfo; I dialoghi tra vecchi amici di astri e satelliti sono simpatici e ben scritti, io voto per capire chi siano gli esseri ingiavellottati.
Buona la prima, alla prossima.
Ciao!
25/01/2022 at 19:55
Grazie caro! Sì, è qualcosa che ci sto riflettendo da molto tempo. E stavolta lo concluderò ne son sicuro 🙂 Passerò da te 🙂
25/01/2022 at 09:32
E riuscirà a baciarlo? Mi viene spontaneo chiedermi.
Lo scoprirò continuando a seguire questa storia.
Mi hai affascinato, devo dirlo.
Aspetto il prossimo!
Ho letto la tua storia su Youtube, se la cosa può farti piacere 🙂
Trovi la lettura del primo capitolo qui (anche se l’audio della prima parte è andato un po’ in vacca):
https://youtu.be/AU-_smUq_fE
25/01/2022 at 14:29
Uao! Devo dire che mi è piaciuto il tuo commento 🙂
Sai, è da tempo che non pubblico qualcosa e non scrivo!
Sarà il grande vero inizio ? Faccio ancora forse qualche strafalcione! Appena possibile vedrò il video 🙂 GRAZIE davvero tanto