Dove eravamo rimasti?
3. Appartamento
Mentre l’uomo col pick-up lasciava il parcheggio facendo fischiare le ruote, Nick si precipitò alla sua monovolume. Accade tutto così in fretta che nemmeno si accorse di essere già in strada diretto verso il suo appartamento.
In ogni angolo della città si udivano spari e grida di dolore. Poi, quando raggiunse downtown e svoltò a sinistra, frenò appena in tempo per non travolgere una donna e un bambino. Avevano i volti terrorizzati, rigati dalle lacrime, e guardarono Nick solo per un mezzo secondo prima di riprendere a correre.
Lui li osservò andare via, quando qualcosa atterrò sul tettuccio dell’auto. Sussultò e, appena fece per ingranare la prima, il tettuccio venne squarciato e una mano ossuta e peloso calò nell’abitacolo, cercando di afferrarlo.
Nick schiacciò a tavoletta l’acceleratore, le ruote fischiarono sull’asfalto innalzando del fumo e l’auto prese velocità, mentre la mano ossuta fuoriusciva dallo squarcio nel tettuccio. Udì qualcosa razzolare lungo la carrozzeria, ma non ci fece molto caso spaventato com’era.
Proseguì senza più guardarsi intorno, ma con l’obiettivo di raggiungere al più presto il suo appartamento e chiudersi dentro. Quando imboccò la strada principale che passava dalla piazza, scorse qualcosa di orribile vicino a una statua che raffigurava un uomo a cavallo. Tutt’attorno, una montagnola di terra e pietre da cui saltavano fuori piccoli mostri a quattro zampe dalla folta peluria e una corporatura simile alle iene.
Nick continuò spedito e imboccò una strada secondaria, ancora scosso da ciò che aveva visto. Ogni tanto scorgeva delle persone correre terrorizzate lungo la strada e sui marciapiedi, e veicoli sfrecciare in ogni direzione. Evitò di fare un frontale contro un furgone, deviandolo all’ultimo momento e frenando di colpo.
L’auto si arrestò davanti a un negozio di fiori le cui grandi vetrate interne erano lorde di sangue. Nick distolse lo sguardo, fece velocemente retromarcia e schiacciò l’acceleratore.
Era ormai vicino al suo appartamento. Mancavano pochi isolati. Girò l’angolo e frenò di colpo. Un berlina nera si era schiantata contro un’auto sportiva blu e, dietro di loro, altre macchine ci erano finiti contro. Le fiamme avviluppavano i veicoli, mentre una colonna di fumo nero s’innalzava al cielo.
Fece retromarcia e s’inoltrò per una via parallela. Quando raggiunse la palazzina in cui viveva, parcheggiò in tutta fretta la macchina sul ciglio della strada e, senza chiudere nemmeno la portiera, si precipitò all’interno.
Salì rapidamente la tromba delle scale a due a due e si chiuse nel suo appartamento, spiaccicandosi con le spalle contro la porta. Poi si lasciò cadere lungo di essa e si portò le mani fra i capelli. Non riusciva ancora a credere a tutto quello che era successo. Credeva di essere ancora intrappolato in un incubo da cui non riusciva a svegliarsi. Si schiaffeggiò la faccia, ma non si svegliò. Doveva essere reale. Quelle orrende creature erano reali.
Si alzò e raggiunse la finestra, restando a fissare la strada per un lungo momento. Poi chiuse tutte le tende delle finestre nelle varie stanze e si ritirò in camera da letto, trascinando l’armadio e un mobiletto contro la porta.
Restò fermo per un momento, finché raggiunse la finestra e spostò un lembo della tenda. In strada non c’era nessuno. Scorse la sua monovolume con la portiera aperta, quando squillò il cellulare. Lo pescò velocemente dalla tasca senza nemmeno vedere chi lo avesse chiamato.
“Sì?”
“Oh, Nick. Per fortuna mi hai risposto” disse Dana, preoccupata. “Fuori sta succedendo un pandemonio! Qualcosa sta uccidendo la gente. Sotto alla mia finestra c’è…”
“Ehi, stai calma. Non agitarti.”
“Non sono agitata! Sono spaventata! Dove sei?”
“Sono nel mio appartamento. Mi sono chiuso in camera.”
“I miei non sono ancora tornati. Sono usciti a fare la spesa…” Dana cominciò piangere.
“Andrà tutto bene. Sono sicuro che torneranno presto. Tuo padre è un ex marines, dopotutto. Sa il fatto suo.”
“Non dirmi ciò che voglio sentirmi dire!”
Nick restò in silenzio e guardò fuori dalla finestra. La strada era deserta, gli spari e le grida erano diminuiti.
“Nick” disse Dana con un filo di voce.
“Sì?”
“Ho paura.”
“Lo so…”
“Allora vieni da me.”
Nick non rispose subito. “Non è una buona idea.”
Dana scoppiò in un pianto sommesso.
“Ehi, non fare così.”
“Così come? Ci sono mostri là fuori che stanno uccidendo le persone e tu vuoi lasciarmi sola? Pensi solo a te stesso! Lo fai sempre!”
Nick fece per rispondere, ma Dana gli riattaccò in faccia. “Cazzo…”
Compose il suo numero e sentì il cellulare squillare, ma lei riattaccava ogni volta. “Cazzo! Poi dice che sono io quello che si lamenta sempre…” Lanciò il cellulare sul letto e guardò nuovamente fuori dalla finestra, gli occhi che si spostavano da un punto all’altro della strada.
Cosa farà Nick?
- Prova a parlare con i coinquilini che vivono nel palazzo. Magari insieme possono essere più al sicuro. (20%)
- Resta nell'appartamento, provando a non attirare l'attenzione. (0%)
- Spinto dai sensi di colpa, si dirige da Dana per starle affianco. (80%)

11/11/2022 at 15:00
Capitolo 10)
Game over! 😀
Adoro le storie che finiscono male!
Nel complesso, il fatto di giocare e volersi divertire, ci sta. Il Demone ha giocato a fare un po’ quello che gli pareva. Nella struttura, il capitolo è stato divertente, ma credo finisca per trasmettere un senso d’incompletezza alla storia. Ma voglio spiegarmi meglio:
Quanto viene richiesto dal demone a Nick non mi è parso affine alla spiegazione e al risvolto finale. Lo sviluppo narrativo del personaggio, Nick, s’interrompe.
Il classico viaggio dell’eroe, insomma, non giunge a un risvolto narrativo, non c’è una vera e propria evoluzione – o involuzione – del personaggio, cosa che di solito tende a soddisfare il lettore e a ripagare la lettura. Abbiamo visto un Nick più determinato, ma per disperazione.
Poi, sono convinto che se tu volessi far passare invece il messaggio che “nessuno cambia” e ci si ritrova a rimanere gli stessi, per me ci sta, ma andava organizzato con un po’ più di cura nel premere su quel dettaglio, perché ho avuto l’impressione che il finale dovesse arrivare solo in virtù del finale stesso, in mancanza di spazio.
Secondo me dovresti lavorare sulla storia nel tuo file privato, per espanderla, chiarirla e offrirle un finale – che può essere questo – più affine agli eventi narrati.
Sono contento che tu sia riuscito a portare a termine la storia, è sempre utile per avere una visione globale di tutto. Ora puoi perfezionarla! 😉
Spero di essere tornato utile in qualche modo, e spero le mie parole rinnovino la tua voglia di scrivere. Nel mio intento c’è sempre quello di supportare e aiutare, ma rimane pur sempre una mia personalissima opinione – e chi sono per dirti come costruire una storia? 😉
Alla prossima Freddy! 🙂
04/11/2022 at 14:54
Capitolo 9)
Ciao Freddy!
C’è da capire che cosa si nasconde dietro la richiesta della creatura, per comprendere appieno questo passaggio. Non voglio sbilanciarmi.
Di certo avrei preferito l’escamotage del tenere uno dei due in ostaggio, proprio per escludere la possibilità di tradimento, il che avrebbe dato – con le stesse opzioni – a noi lettore un potere decisionale più crudele. Abbandonare alla morte un caro in cambio della salvezza? Sempre un bel dilemma.
Mi piace la questione della bambina.
Basterà un capitolo per chiudere il cerchio?
Aspetto di scoprirlo!
Ciao Freddy!
02/11/2022 at 21:09
Capitolo 8)
Ciao Freddy!
Un capitolo particolarmente interessante per l’idea, anche se la forma l’ho trovata un po’ impacciata. Mi spiego meglio: alle volte abbiamo un’immagine di ciò che accade nella nostra testa, ma la soluzione per descriverla meglio è quasi sempre da un’angolazione differente, utile anche ad evitare qualche ripetizione e rendere più scorrevole e accattivante il testo. Ti faccio un esempio, e scusami se mi permetto ci rielaborare l’intro:
“Nick afferrò rapidamente la pistola e fece fuoco. I proiettili si piantarono nel petto dell’orrenda creatura violacea, che arretrò a ogni colpo, il sangue nero che colava dai fori nella carne.
Poi il grilletto andò a vuoto e lo premette più volte in preda al panico, gli occhi sbarrati per il terrore.
L’essere gli sferrò una frustata con la coda e la pistola gli volò di mano. Lui trasalì e arretrò fino a sbattere le spalle contro la porta. La creatura gli si avvicinò con calma, le ali membranose un poco aperte, la lunga coda che frustava l’aria.”
Nick si avventò sulla pistola e fece fuoco: l’orrenda creatura arretrò ad ogni detonazione, sprizzando linfa nera dai piccoli fori sul petto violaceo, finché il grilletto non batté a vuoto sul tamburo. Il ragazzo sgranò poi gli occhi per il terrore quando l’essere lo disarmò con un colpo di coda, costringendolo ad arretrare. Sbatté contro la porta.
La creatura lo raggiunse con calma, scrollando le ali membranose e frustando l’aria con l’appendice uncinata. Gli impedì la fuga, divertita, sollevandolo per il collo quasi fosse una foglia. Le mani erano gelide.
Ovviamente è solo un esempio, e potrebbe anche non piacerti. Ma trovo che potresti arricchire il testo semplicemente rielaborandolo. Elimini le ripetizioni e rendi il testo più veloce.
Spero di esserti tornato utile!
L’idea mi è piaciuta, ma anche nei dialoghi avresti potuto dare qualcosina in più.
Aspetto di scoprire come si concluderà!
Alla prossima!
30/10/2022 at 23:51
Congratulazioni!
La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.
23/10/2022 at 14:16
Capitolo 7)
Ciao Freddy!
Il capitolo è bello ciccioso, e con tante novità!
Credo che dal capitolo sia ben venuto fuori il rapporto tra i personaggi e l’esigenza di sopravvivere. Ti sei concentrato un po’ di più sulle bestie, e questo riesce a conferire un pizzico di terrore in più. C’è qualche refuso da correggere, e temo la ristrettezza dei caratteri abbia finito per schematizzare alcuni passaggi descrittivi, che trovo saranno evidenziati soprattutto nella lettura! A meno che non sia stato solo una mia impressione durante la lettura 😉
L’idea mi è piaciuta, se non si è capito.
Hai dato una bella svolta al capitolo, quindi spero ci sia questo pseudo confronto, anche se potrebbe non portare a nulla. Però è accattivante! 😀
Trovi la lettura sempre su Youtube:
https://youtu.be/dMXqyJeV78k
Aspetto il prossimo!
Continua così!
24/10/2022 at 21:53
Ciao, Pintore!
Sia in questo capitolo, che in altri ho dovuto tagliare molte frasi, perché spesso finivo per superare le 5000 battute. Quindi mi è toccato stringere e limare il testo.
Riguardo alle descrizioni, spesso le faccio molto oggettive, didascaliche, quasi mai abbellite con orpelli. Alcune volte mi tocca tagliarle o eliminarle perché ho superato il limite dei caratteri.
Grazie mille per aver letto, giocato e commentato questo capitolo! Andrò subito a visionare il video!
20/10/2022 at 22:27
Capitolo 6)
Ciao Freddy!
Bentornato! 😉
Avevi lasciato una storia nel vivo dell’azione, quindi rientrarci può non essere facile per tutto. Io, da parte mia, ho il vantaggio di ricordarmi spesso quello che leggo! 😀
Mi sono bastate un paio di righe per ritornare all’interno della storia.
Il capitolo è convincente, anche se temo tu sia rimasto un po’ vittima dei soliti cliché. In questo genere è difficile, lo sappiamo, quindi non fartene un cruccio. TI segnalo quel “lento” riferito all’avanzata della creatura, che andrebbe corretto.
Ho qualche consiglio in merito allo sviluppo degli eventi. Avresti potuto sfruttare la situazione per offrire alle tue creature un pizzico di caratterizzazione, considerato che sappiamo davvero poco. Per dire: magari non trovano divertente uccidere una preda immobile, e per questo gli va di sgranocchiare un po’ il padre di famiglia, per vedere la reazione dei suoi cari. Questo avrebbe suscitato decisamente più orrore nello spettatore, mostrandoci magari il protagonista – come hai fatto – totalmente raggelato dal gesto. E magari spingere la ragazza a sparare al mostro (o al padre agonizzante). Con il mostro mai davvero morto – successivamente ucciso dallo sconosciuto. (anche in questo modo si torna nel cliché) ma avresti potuto bilanciare orrore e azione con un pelo più di creatività. Ovviamente, prendi tutta questa parte come un mio vaneggio, e non un dato di fatto. 🙂
Stai andando bene, e spero tu riesca a continuare e concludere la storia.
Continua così!
Alla prossima!
21/10/2022 at 17:53
Ciao, Pintore!
Ti ringrazio per i tuoi consigli!
Ho scritto questo capitolo a febbraio, ma l’ho pubblicato pochi giorni fa, quando potevo ricominciare a scrivere con calma. Mi sono limitato a correggerlo. Forse ci stava una riscrittura. La scena in cui vengono salvati dall’uomo non mi ha convinto molto, ma ho deciso di non cancellarla. Nella prima bozza morivano Dana e il padre, mentre Nick scappava.
Riguardo al cliché, devo ammettere che adoro i cliché, forse sono l’unico, non saprei. Quindi è stato più una scelta soggettiva, che uno sbaglio o qualcosa di più estraneo. Avevo rifatto il cliché anche in un capitolo precedente. Quindi più che caderci, mi ci sono fiondato a capofitto xD
Ovviamente so che ad alcuni non piacciono, quindi è stata una scelta personale e sapevo che qualcuno avrebbe arricciato il naso.
Riguardo ai mostri, hai ragione. Non mi sono mai concentrato su di loro, perché avevo deciso di farlo dall’ottavo capitolo in poi. Prima volevo concentrarmi su Nick, sulla sua paura, sul suo disagio, sul suo spaesamento. Volevo renderlo palpabile, così che il lettore potesse empatizzare con lui. poi non so se ci sono riuscito.
Un’altra cosa che mi aveva fermato, erano le 5000 battute. Avendo a disposizione poche battute, ho preferito concentrarmi prima su di lui.
Se non avessi commentato e fatto una scelta, l’avrei fatta io per continuare la storia, in quanto non è molto giocata xD Forse è scritta male, non saprei.
Grazie mille per aver letto e commentato anche questo capitolo!
14/02/2022 at 16:03
Capitolo 5)
Continui a sorprendermi con la “Pavidità” credibile del tutto realistica del personaggio. Per risponderti al messaggio del precedente capitolo, intendo che sei riuscito a dare proprio l’impressione della paura del povero Nick, ed è una grande cosa! 😉
Io, anche se probabilmente non vincerà come opzione, vorrei vederlo “scappare via”. Mi piace il fatto che non sia un eroe, e potrebbe essere super interessante vederlo affrontare questa difficoltà. Magari lo aiuterà a prendere le redini dalla sua storia, una simile perdita.
Stai portando avanti un buon lavoro. Continua così!
Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
https://youtu.be/VouMMqkNUCU
Alla prossima!
16/02/2022 at 04:39
Ciao, Pintore!
Sono contento di aver reso credibile la paura e la viltà di Nick, ero proprio quello che volevo mostrare. La fuga è un’opzione che ho messo perché mi sembrava in linea con il personaggio. Inoltre, mi sembrava una valida scelta che può dare una scossa o uno shock emotivo al personaggio nel corso della storia.
Per ora c’è un pareggio. Sinceramente non saprei come amalgamare entrambe le scelte. Ci rifletterò. Magari la votazione si smuove.
Grazie per i complimenti! E grazie mille per aver letto e recensito anche questo episodio!
12/02/2022 at 00:07
Ciao Freddy!
Se deve colpirlo in testa come di solito si vede fare nei film, questo potrebbe salvare entrambi. Se deve scegliere, forse tenterebbe di salvare Dana.
Episodio scritto con prosa essenziale, qua e là balenano ricordi dei bei tempi e delle piccole cose perdute; ma il momento è disperato, e quindi i colori che usi per descriverlo sono attinenti alla vicenda. Bene!
Dunque vediamo come andrà il voto; ciao e stammi bene!
13/02/2022 at 01:41
Ciao, Minollo!
Grazie mille per aver letto e votato anche questo episodio! E grazie mille per la tua piccola recensione!
05/02/2022 at 19:14
Interessante il “timore” abbastanza credibile del personaggio. Mi è piaciuto 🙂
Non credo che sia un mostro. Ma nel caso, tanto di guadagnato in divertimento horror!
Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
https://youtu.be/VHFnKJ_IXBE
Alla prossima!
06/02/2022 at 22:39
Ciao, Pintore! 🙂
Sono contento che questo episodio sia stato di tuo gradimento!
Grazie mille per aver dedicato il tuo tempo alla lettura di questo capitolo!
Quando dici che è il timore è abbastanza credibile, vuoi dire che dovevo renderlo più credibile?
05/02/2022 at 16:20
Ciao Freddy!
Dico che si volta a guardare, credo farei così, d’istinto.
Il nostro ha preso coraggio, forse capendo che c’è poco da salvare con creature molto più forti e feroci; la descrizione dell’aggressione della famigliola in fuga ci riporta alle immagini di Romero, al mondo senza più regole. Seguo il racconto e ti invito a cercare nei contatti per comunicare se vuoi ottenere una correzione ad un errore. Per solito lo fanno, anche in tempo breve.
Ciao alla prossima!
06/02/2022 at 22:44
Ciao, Minollo! 🙂
Ti ringrazio per aver dedicato il tuo tempo alla lettura di questo episodio! Sono davvero lusingato di averti ricordato Romero, un grande regista di cui ho amato molto suoi film. Praticamente la mia passione per gli zombie è nata da lui, dall’alba dei morti viventi.
29/01/2022 at 00:06
Ciao Freddy!
Sembra proprio un horror da fine del mondo, con zombie e predator che escono da ogni dove.
Il personaggio barbuto sembra quello fissato con le armi di “Tremors”, tipo molto convinto, ma che di solito ha la peggio. Comunque andiamo avanti con interesse. Voto perché vada da Dana (tre volte la stessa sillaba), vincendo la propria paura, peraltro più che naturale.
Occhio a “marcie” nel primo episodio, che non vuole la “I”; nel terzo, alla seconda riga, “accade“ credo abbia perso una” d”.
Ciao!
29/01/2022 at 21:45
Ciao, Minollo!
Grazie per aver sottolineato i refusi. Purtroppo non so è possibile correggerli.
28/01/2022 at 10:29
Fortissimo! Ti ho scoperto grazie a G.G. Pintore su YouTube!
Ben scritto e avvincente!
28/01/2022 at 23:28
Grazie mille! Ne sono davvero lusingato!
28/01/2022 at 03:40
Capitolo 3)
Direi proprio che parlarne con gli altri condomini sia la soluzione migliore… nel caso siano ancora vivi!
Siamo praticamente in una situazione da Apocalisse, con poche soluzioni per la sopravvivenza. Non c’è di sicuro da fare gli eroi, ma neanche da stare rintanati. Credo che nessun posto sia davvero sicuro, no?
Aspettiamo di scoprire cosa accadrà nel prossimo.
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/0s1yPVZOuQo
Alla prossima!
28/01/2022 at 23:26
Grazie mille per aver letto anche questo episodio!
Poche ore fa ho visto tutto il tuo video. Ti rifaccio nuovamente i complimenti!
21/01/2022 at 17:03
Inizio breve, ma non per questo non meno incisivo per instillare un po’ di curiosità nel lettore.
Avrei comunque provato a impegnare tutti i caratteri disponibile, ma questo è il tuo Incipit, e ogni decisione può essere ben calibrata per sortire l’effetto voluto.
Voglio sapere qualcosa in più sulla questione!
Aspetto di leggere il prossimo. Intanto, trovi la lettura del primo capitolo su Youtube:
https://youtu.be/M7O-TUgNC6w
Alla prossima!
21/01/2022 at 19:08
Ciao G. G. Pintore!
Grazie del tuo consiglio, l’ho adottato nel secondo episodio.
Ho preferito un incipit breve perché non sapevo se avrebbe riscosso curiosità ed era la mia prima storia interattiva.
Vado a dare un’occhiata al video!
Grazie mille per aver letto questo episodio!
21/01/2022 at 13:28
Seguito da classico monster movie,seppur sanguinolento, ma l’incontro finale con il nuovo personaggio mi è piaciuto. Tuttavia non ho capito una cosa: l’essere mastodontico è lo stesso che sgattaiola da dietro il cassonetto? Se lo è, mi sembra strano che in un primo momento non si renda conto delle sue dimensioni, mentre se non lo è, vuol dire che l’opzione precedente non è stata rispettata visto che diceva che il protagonista “scopra cosa si cela dietro di esso”.
Voto per correre alla macchina e scappare a casa. Da quel che si vede Nick è tutt’altro che coraggioso o curioso di scoprire che sta accadendo.
21/01/2022 at 18:54
Non proprio, perché nel primo capitolo Nick vede qualcosa che corre da una parte all’altra del cassonetto, ma non sa cosa sia o cosa c’è lì dietro. Quindi ho messo questa scelta, rendendo quella parte più generica possibile su cosa poteva esserci. In poche parole, non per forza era la figura vista oltre la luce del lampione o questo essere.
Inoltre, se lo fosse stato, lo avrei fatta attaccare, perché, per me, non avrebbe avuto senso che fuggisse da lui per poi attaccarlo dopo. Nick alla fine non scopre niente, perché non è riuscito a vederlo qualunque cosa fosse. Ciò l’ha portato poi al bar ecc.
Credo di aver dato come scelta una risposta ambigua. Magari la prossima volta la rendo più specifica.
Grazie mille per il tuo commento e per aver letto e interagito anche con questo episodio!
18/01/2022 at 10:34
Niente male come incipit, ma è fin troppo breve, ti consiglio di sfruttare tutti i caratteri a tua disposizione. Inoltre nella descrizione del racconto si parla di portale e creature soprannaturali, quindi mi aspettavo di trovarle in questo incipit. Tuttavia seguo la storia per capire dove si andrà a parare. Voto per scoprire cosa c’è dietro il cassonetto. Non credo torni alla macchina dopo quello che ha visto ed è troppo ubriaco per prendere e lanciare un mattone. A presto!
19/01/2022 at 21:58
Ciao, Lorenzo.
Avevo pensato di scrivere un incipit molto breve, in quanto è la mia prima storia interattiva e non sapevo se avrebbe avuto seguito. Ti ringrazio dei tuoi consigli! Cercherò di metterli in pratica!
Grazie mille per essere passato!