Dove eravamo rimasti?
4. Decisione
Nick passò la notte rannicchiato in un angolo della camera da letto e mai una volta distolse gli occhi dalle due finestre. Le fissava, spaventato, aspettandosi che da un momento all’altro entrassero quelle cose. E poi cos’erano quelle cose? Più ci pensava, più gli pareva surreale trovare una risposta.
Quando i primi raggi del sole spuntarono sopra i tetti degli edifici, Nick si alzò e andò alla finestra. In strada non c’era nessuno. Sbadigliò e spostò l’armadio e il mobiletto dalla porta. L’aprì un poco, sbirciando dalla fessura. Non era sicuro di essere da solo nell’appartamento. Ormai non era più sicuro di niente. S’incamminò nel corridoio e si fermò nel soggiorno. Vuoto, le finestre erano intatte. Nessuno era entrato. Fece una veloce colazione con latte e cereali e restò seduto ancora per un po’. Voleva gridare, urlare al mondo la sua rabbia, la sua impotenza, ma non poteva farlo.
Aveva abbandonato Dana e ora si sentiva tremendamente in colpa. Cercava un appiglio, una giustificazione, ma la realtà gli sbatteva in faccia la sua codardia. Non aveva il coraggio di andare da lei, affrontare quelle cose là fuori, eppure una parte di lui lo voleva. Quella donna era tutto il suo mondo, l’unica cosa buona che gli era rimasta. Come poteva lasciarla da sola con quei abomini là fuori? Come poteva non proteggerla? Se lo ripeteva come un mantra, parola dopo parola. Eppure non funzionava, non si smuoveva. Era pietrificato.
Udì uno sparo e sobbalzò. Scattò verso la finestra del soggiorno e guardò in strada. Una famigliola stava correndo verso una bifamiliare. Era Peter Johnson, con sua moglie Norma e le due bambine Patricia e Wendy, di sei e sette anni.
Peter teneva la pistola puntata verso qualcosa e si guardava intorno, agitato. Norma fece entrare Patricia e Wendy sui sedili posteriori, poi andò a sedersi sul sedile davanti. Una decina di piccole creature dalla folta peluria sbucarono dietro l’angolo e si lanciarono verso di loro.
L’uomo sparò diversi colpi, ma le creature schivarono le pallottole con facilità.
Norma gridò qualcosa dall’abitacolo. Peter si girò e una creatura gli saltò addosso, staccandogli la mascella con un morso. Non ebbe il tempo di gridare, che venne travolto dalle creature e divorato con voracità. Uno di loro gli squarciò il petto con le unghie, scavandoci dentro.
Le bambine urlarono, terrorizzate. La madre si mise al posto di guida e accese il motore. Le ruote della bifamiliare fischiarono sull’asfalto, lasciandosi dietro una scia di fumo nero. Le creature lasciarono il corpo ridotto a brandelli e si precipitarono all’inseguimento del veicolo.
Nick restò immobile, con gli occhi sbarrati e il volto stravolto. Non riusciva a muovere un piede. Se quelle piccole mostruosità potevano divorare un uomo in pochi secondi, come poteva lui raggiungere Dana? Come poteva salvarla da quelle cose?
D’un tratto le gambe cedettero e si ritrovò sul pavimento. Restò a fissare il muro per un attimo, finché sentì un forte frastuono. Scattò in piedi e si affacciò alla finestra. La bifamiliare si era capovolta più volte al centro della strada. Una fiamma si andava sviluppandosi vicino a una ruota anteriore.
Le creature avevano circondato la macchina. Uno di loro stava cercando di tirare fuori qualcosa, ma si allontanò subito verso gli altri. Il fuoco si espanse e l’auto ne fu avviluppata.
Mentre Norma strisciava a fatica fuori dall’abitacolo, le creature cominciarono a gemere, a muoversi. Poi una le morse l’avambraccio e la tirò verso di sé, verso il branco. Nick si voltò dall’altra parte.
Due ore dopo, verso mezzogiorno, pescò il cellulare dalla tasca e compose il numero di Dana. La linea cadeva sempre. E se le fosse successo qualcosa? Se quei mostri l’avessero uccisa?
Cominciò a fare avanti e indietro nel soggiorno e, senza accorgersene, si ritrovò fuori dall’appartamento. Il corridoio era vuoto. Scese la tromba delle scale, si avvicinò al portone e l’aprì un poco. Fuori non c’era nessuno. La sua monovolume aveva ancora la portiera aperta. Diede un’ultima occhiata intorno e si precipitò dentro il veicolo. Appena girò le chiavi nel blocchetto d’accensione, un boato fortissimo lo fece sussultare. Il terreno fremette, diversi allarmi suonarono. Una colonna di fumo nero si levò in lontananza. Nick ingranò la prima e partì a tavoletta.
Durante il tragitto, non incontrò nessuno. Pensava che il boato avesse attirato l’attenzione di quelle cose. Venti minuti dopo era di fronte alla casa della famiglia di Dana. Una fila di bungalow tutte uguali nella zona residenziale.
Lasciò la macchina sul giardino curato e corse verso la porta d’ingresso. Bussò con forza. Poi girò la maniglia e vide sul pavimento il corpo spolpato di Clara, la madre di Dana. Si voltò e vomitò sul vialetto del giardino. Appena alzò la testa verso l’entrata, il padre della sua ragazza gli puntava un fucile alla testa. Alle sue spalle, impaurita, c’era Dana. “Nick!”
“Dana!”
L’uomo stava per abbassare il fucile, quando sbarrò gli occhi. Una figura era alle spalle di Nick.
Cosa farà Nick?
- Si precipita in casa, chiudendosi la porta alle spalle. (Anche se la seconda e la terza possibilità sembrano uguali, in realtà non lo sono) (0%)
- Si precipita in casa, senza guardarsi indietro. (Anche se la seconda e la terza possibilità sembrano uguali, in realtà non lo sono) (0%)
- Si gira per vedere chi c'è alle sue spalle. (100%)

11/11/2022 at 15:00
Capitolo 10)
Game over! 😀
Adoro le storie che finiscono male!
Nel complesso, il fatto di giocare e volersi divertire, ci sta. Il Demone ha giocato a fare un po’ quello che gli pareva. Nella struttura, il capitolo è stato divertente, ma credo finisca per trasmettere un senso d’incompletezza alla storia. Ma voglio spiegarmi meglio:
Quanto viene richiesto dal demone a Nick non mi è parso affine alla spiegazione e al risvolto finale. Lo sviluppo narrativo del personaggio, Nick, s’interrompe.
Il classico viaggio dell’eroe, insomma, non giunge a un risvolto narrativo, non c’è una vera e propria evoluzione – o involuzione – del personaggio, cosa che di solito tende a soddisfare il lettore e a ripagare la lettura. Abbiamo visto un Nick più determinato, ma per disperazione.
Poi, sono convinto che se tu volessi far passare invece il messaggio che “nessuno cambia” e ci si ritrova a rimanere gli stessi, per me ci sta, ma andava organizzato con un po’ più di cura nel premere su quel dettaglio, perché ho avuto l’impressione che il finale dovesse arrivare solo in virtù del finale stesso, in mancanza di spazio.
Secondo me dovresti lavorare sulla storia nel tuo file privato, per espanderla, chiarirla e offrirle un finale – che può essere questo – più affine agli eventi narrati.
Sono contento che tu sia riuscito a portare a termine la storia, è sempre utile per avere una visione globale di tutto. Ora puoi perfezionarla! 😉
Spero di essere tornato utile in qualche modo, e spero le mie parole rinnovino la tua voglia di scrivere. Nel mio intento c’è sempre quello di supportare e aiutare, ma rimane pur sempre una mia personalissima opinione – e chi sono per dirti come costruire una storia? 😉
Alla prossima Freddy! 🙂
04/11/2022 at 14:54
Capitolo 9)
Ciao Freddy!
C’è da capire che cosa si nasconde dietro la richiesta della creatura, per comprendere appieno questo passaggio. Non voglio sbilanciarmi.
Di certo avrei preferito l’escamotage del tenere uno dei due in ostaggio, proprio per escludere la possibilità di tradimento, il che avrebbe dato – con le stesse opzioni – a noi lettore un potere decisionale più crudele. Abbandonare alla morte un caro in cambio della salvezza? Sempre un bel dilemma.
Mi piace la questione della bambina.
Basterà un capitolo per chiudere il cerchio?
Aspetto di scoprirlo!
Ciao Freddy!
02/11/2022 at 21:09
Capitolo 8)
Ciao Freddy!
Un capitolo particolarmente interessante per l’idea, anche se la forma l’ho trovata un po’ impacciata. Mi spiego meglio: alle volte abbiamo un’immagine di ciò che accade nella nostra testa, ma la soluzione per descriverla meglio è quasi sempre da un’angolazione differente, utile anche ad evitare qualche ripetizione e rendere più scorrevole e accattivante il testo. Ti faccio un esempio, e scusami se mi permetto ci rielaborare l’intro:
“Nick afferrò rapidamente la pistola e fece fuoco. I proiettili si piantarono nel petto dell’orrenda creatura violacea, che arretrò a ogni colpo, il sangue nero che colava dai fori nella carne.
Poi il grilletto andò a vuoto e lo premette più volte in preda al panico, gli occhi sbarrati per il terrore.
L’essere gli sferrò una frustata con la coda e la pistola gli volò di mano. Lui trasalì e arretrò fino a sbattere le spalle contro la porta. La creatura gli si avvicinò con calma, le ali membranose un poco aperte, la lunga coda che frustava l’aria.”
Nick si avventò sulla pistola e fece fuoco: l’orrenda creatura arretrò ad ogni detonazione, sprizzando linfa nera dai piccoli fori sul petto violaceo, finché il grilletto non batté a vuoto sul tamburo. Il ragazzo sgranò poi gli occhi per il terrore quando l’essere lo disarmò con un colpo di coda, costringendolo ad arretrare. Sbatté contro la porta.
La creatura lo raggiunse con calma, scrollando le ali membranose e frustando l’aria con l’appendice uncinata. Gli impedì la fuga, divertita, sollevandolo per il collo quasi fosse una foglia. Le mani erano gelide.
Ovviamente è solo un esempio, e potrebbe anche non piacerti. Ma trovo che potresti arricchire il testo semplicemente rielaborandolo. Elimini le ripetizioni e rendi il testo più veloce.
Spero di esserti tornato utile!
L’idea mi è piaciuta, ma anche nei dialoghi avresti potuto dare qualcosina in più.
Aspetto di scoprire come si concluderà!
Alla prossima!
30/10/2022 at 23:51
Congratulazioni!
La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.
23/10/2022 at 14:16
Capitolo 7)
Ciao Freddy!
Il capitolo è bello ciccioso, e con tante novità!
Credo che dal capitolo sia ben venuto fuori il rapporto tra i personaggi e l’esigenza di sopravvivere. Ti sei concentrato un po’ di più sulle bestie, e questo riesce a conferire un pizzico di terrore in più. C’è qualche refuso da correggere, e temo la ristrettezza dei caratteri abbia finito per schematizzare alcuni passaggi descrittivi, che trovo saranno evidenziati soprattutto nella lettura! A meno che non sia stato solo una mia impressione durante la lettura 😉
L’idea mi è piaciuta, se non si è capito.
Hai dato una bella svolta al capitolo, quindi spero ci sia questo pseudo confronto, anche se potrebbe non portare a nulla. Però è accattivante! 😀
Trovi la lettura sempre su Youtube:
https://youtu.be/dMXqyJeV78k
Aspetto il prossimo!
Continua così!
24/10/2022 at 21:53
Ciao, Pintore!
Sia in questo capitolo, che in altri ho dovuto tagliare molte frasi, perché spesso finivo per superare le 5000 battute. Quindi mi è toccato stringere e limare il testo.
Riguardo alle descrizioni, spesso le faccio molto oggettive, didascaliche, quasi mai abbellite con orpelli. Alcune volte mi tocca tagliarle o eliminarle perché ho superato il limite dei caratteri.
Grazie mille per aver letto, giocato e commentato questo capitolo! Andrò subito a visionare il video!
20/10/2022 at 22:27
Capitolo 6)
Ciao Freddy!
Bentornato! 😉
Avevi lasciato una storia nel vivo dell’azione, quindi rientrarci può non essere facile per tutto. Io, da parte mia, ho il vantaggio di ricordarmi spesso quello che leggo! 😀
Mi sono bastate un paio di righe per ritornare all’interno della storia.
Il capitolo è convincente, anche se temo tu sia rimasto un po’ vittima dei soliti cliché. In questo genere è difficile, lo sappiamo, quindi non fartene un cruccio. TI segnalo quel “lento” riferito all’avanzata della creatura, che andrebbe corretto.
Ho qualche consiglio in merito allo sviluppo degli eventi. Avresti potuto sfruttare la situazione per offrire alle tue creature un pizzico di caratterizzazione, considerato che sappiamo davvero poco. Per dire: magari non trovano divertente uccidere una preda immobile, e per questo gli va di sgranocchiare un po’ il padre di famiglia, per vedere la reazione dei suoi cari. Questo avrebbe suscitato decisamente più orrore nello spettatore, mostrandoci magari il protagonista – come hai fatto – totalmente raggelato dal gesto. E magari spingere la ragazza a sparare al mostro (o al padre agonizzante). Con il mostro mai davvero morto – successivamente ucciso dallo sconosciuto. (anche in questo modo si torna nel cliché) ma avresti potuto bilanciare orrore e azione con un pelo più di creatività. Ovviamente, prendi tutta questa parte come un mio vaneggio, e non un dato di fatto. 🙂
Stai andando bene, e spero tu riesca a continuare e concludere la storia.
Continua così!
Alla prossima!
21/10/2022 at 17:53
Ciao, Pintore!
Ti ringrazio per i tuoi consigli!
Ho scritto questo capitolo a febbraio, ma l’ho pubblicato pochi giorni fa, quando potevo ricominciare a scrivere con calma. Mi sono limitato a correggerlo. Forse ci stava una riscrittura. La scena in cui vengono salvati dall’uomo non mi ha convinto molto, ma ho deciso di non cancellarla. Nella prima bozza morivano Dana e il padre, mentre Nick scappava.
Riguardo al cliché, devo ammettere che adoro i cliché, forse sono l’unico, non saprei. Quindi è stato più una scelta soggettiva, che uno sbaglio o qualcosa di più estraneo. Avevo rifatto il cliché anche in un capitolo precedente. Quindi più che caderci, mi ci sono fiondato a capofitto xD
Ovviamente so che ad alcuni non piacciono, quindi è stata una scelta personale e sapevo che qualcuno avrebbe arricciato il naso.
Riguardo ai mostri, hai ragione. Non mi sono mai concentrato su di loro, perché avevo deciso di farlo dall’ottavo capitolo in poi. Prima volevo concentrarmi su Nick, sulla sua paura, sul suo disagio, sul suo spaesamento. Volevo renderlo palpabile, così che il lettore potesse empatizzare con lui. poi non so se ci sono riuscito.
Un’altra cosa che mi aveva fermato, erano le 5000 battute. Avendo a disposizione poche battute, ho preferito concentrarmi prima su di lui.
Se non avessi commentato e fatto una scelta, l’avrei fatta io per continuare la storia, in quanto non è molto giocata xD Forse è scritta male, non saprei.
Grazie mille per aver letto e commentato anche questo capitolo!
14/02/2022 at 16:03
Capitolo 5)
Continui a sorprendermi con la “Pavidità” credibile del tutto realistica del personaggio. Per risponderti al messaggio del precedente capitolo, intendo che sei riuscito a dare proprio l’impressione della paura del povero Nick, ed è una grande cosa! 😉
Io, anche se probabilmente non vincerà come opzione, vorrei vederlo “scappare via”. Mi piace il fatto che non sia un eroe, e potrebbe essere super interessante vederlo affrontare questa difficoltà. Magari lo aiuterà a prendere le redini dalla sua storia, una simile perdita.
Stai portando avanti un buon lavoro. Continua così!
Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
https://youtu.be/VouMMqkNUCU
Alla prossima!
16/02/2022 at 04:39
Ciao, Pintore!
Sono contento di aver reso credibile la paura e la viltà di Nick, ero proprio quello che volevo mostrare. La fuga è un’opzione che ho messo perché mi sembrava in linea con il personaggio. Inoltre, mi sembrava una valida scelta che può dare una scossa o uno shock emotivo al personaggio nel corso della storia.
Per ora c’è un pareggio. Sinceramente non saprei come amalgamare entrambe le scelte. Ci rifletterò. Magari la votazione si smuove.
Grazie per i complimenti! E grazie mille per aver letto e recensito anche questo episodio!
12/02/2022 at 00:07
Ciao Freddy!
Se deve colpirlo in testa come di solito si vede fare nei film, questo potrebbe salvare entrambi. Se deve scegliere, forse tenterebbe di salvare Dana.
Episodio scritto con prosa essenziale, qua e là balenano ricordi dei bei tempi e delle piccole cose perdute; ma il momento è disperato, e quindi i colori che usi per descriverlo sono attinenti alla vicenda. Bene!
Dunque vediamo come andrà il voto; ciao e stammi bene!
13/02/2022 at 01:41
Ciao, Minollo!
Grazie mille per aver letto e votato anche questo episodio! E grazie mille per la tua piccola recensione!
05/02/2022 at 19:14
Interessante il “timore” abbastanza credibile del personaggio. Mi è piaciuto 🙂
Non credo che sia un mostro. Ma nel caso, tanto di guadagnato in divertimento horror!
Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
https://youtu.be/VHFnKJ_IXBE
Alla prossima!
06/02/2022 at 22:39
Ciao, Pintore! 🙂
Sono contento che questo episodio sia stato di tuo gradimento!
Grazie mille per aver dedicato il tuo tempo alla lettura di questo capitolo!
Quando dici che è il timore è abbastanza credibile, vuoi dire che dovevo renderlo più credibile?
05/02/2022 at 16:20
Ciao Freddy!
Dico che si volta a guardare, credo farei così, d’istinto.
Il nostro ha preso coraggio, forse capendo che c’è poco da salvare con creature molto più forti e feroci; la descrizione dell’aggressione della famigliola in fuga ci riporta alle immagini di Romero, al mondo senza più regole. Seguo il racconto e ti invito a cercare nei contatti per comunicare se vuoi ottenere una correzione ad un errore. Per solito lo fanno, anche in tempo breve.
Ciao alla prossima!
06/02/2022 at 22:44
Ciao, Minollo! 🙂
Ti ringrazio per aver dedicato il tuo tempo alla lettura di questo episodio! Sono davvero lusingato di averti ricordato Romero, un grande regista di cui ho amato molto suoi film. Praticamente la mia passione per gli zombie è nata da lui, dall’alba dei morti viventi.
29/01/2022 at 00:06
Ciao Freddy!
Sembra proprio un horror da fine del mondo, con zombie e predator che escono da ogni dove.
Il personaggio barbuto sembra quello fissato con le armi di “Tremors”, tipo molto convinto, ma che di solito ha la peggio. Comunque andiamo avanti con interesse. Voto perché vada da Dana (tre volte la stessa sillaba), vincendo la propria paura, peraltro più che naturale.
Occhio a “marcie” nel primo episodio, che non vuole la “I”; nel terzo, alla seconda riga, “accade“ credo abbia perso una” d”.
Ciao!
29/01/2022 at 21:45
Ciao, Minollo!
Grazie per aver sottolineato i refusi. Purtroppo non so è possibile correggerli.
28/01/2022 at 10:29
Fortissimo! Ti ho scoperto grazie a G.G. Pintore su YouTube!
Ben scritto e avvincente!
28/01/2022 at 23:28
Grazie mille! Ne sono davvero lusingato!
28/01/2022 at 03:40
Capitolo 3)
Direi proprio che parlarne con gli altri condomini sia la soluzione migliore… nel caso siano ancora vivi!
Siamo praticamente in una situazione da Apocalisse, con poche soluzioni per la sopravvivenza. Non c’è di sicuro da fare gli eroi, ma neanche da stare rintanati. Credo che nessun posto sia davvero sicuro, no?
Aspettiamo di scoprire cosa accadrà nel prossimo.
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/0s1yPVZOuQo
Alla prossima!
28/01/2022 at 23:26
Grazie mille per aver letto anche questo episodio!
Poche ore fa ho visto tutto il tuo video. Ti rifaccio nuovamente i complimenti!
21/01/2022 at 17:03
Inizio breve, ma non per questo non meno incisivo per instillare un po’ di curiosità nel lettore.
Avrei comunque provato a impegnare tutti i caratteri disponibile, ma questo è il tuo Incipit, e ogni decisione può essere ben calibrata per sortire l’effetto voluto.
Voglio sapere qualcosa in più sulla questione!
Aspetto di leggere il prossimo. Intanto, trovi la lettura del primo capitolo su Youtube:
https://youtu.be/M7O-TUgNC6w
Alla prossima!
21/01/2022 at 19:08
Ciao G. G. Pintore!
Grazie del tuo consiglio, l’ho adottato nel secondo episodio.
Ho preferito un incipit breve perché non sapevo se avrebbe riscosso curiosità ed era la mia prima storia interattiva.
Vado a dare un’occhiata al video!
Grazie mille per aver letto questo episodio!
21/01/2022 at 13:28
Seguito da classico monster movie,seppur sanguinolento, ma l’incontro finale con il nuovo personaggio mi è piaciuto. Tuttavia non ho capito una cosa: l’essere mastodontico è lo stesso che sgattaiola da dietro il cassonetto? Se lo è, mi sembra strano che in un primo momento non si renda conto delle sue dimensioni, mentre se non lo è, vuol dire che l’opzione precedente non è stata rispettata visto che diceva che il protagonista “scopra cosa si cela dietro di esso”.
Voto per correre alla macchina e scappare a casa. Da quel che si vede Nick è tutt’altro che coraggioso o curioso di scoprire che sta accadendo.
21/01/2022 at 18:54
Non proprio, perché nel primo capitolo Nick vede qualcosa che corre da una parte all’altra del cassonetto, ma non sa cosa sia o cosa c’è lì dietro. Quindi ho messo questa scelta, rendendo quella parte più generica possibile su cosa poteva esserci. In poche parole, non per forza era la figura vista oltre la luce del lampione o questo essere.
Inoltre, se lo fosse stato, lo avrei fatta attaccare, perché, per me, non avrebbe avuto senso che fuggisse da lui per poi attaccarlo dopo. Nick alla fine non scopre niente, perché non è riuscito a vederlo qualunque cosa fosse. Ciò l’ha portato poi al bar ecc.
Credo di aver dato come scelta una risposta ambigua. Magari la prossima volta la rendo più specifica.
Grazie mille per il tuo commento e per aver letto e interagito anche con questo episodio!
18/01/2022 at 10:34
Niente male come incipit, ma è fin troppo breve, ti consiglio di sfruttare tutti i caratteri a tua disposizione. Inoltre nella descrizione del racconto si parla di portale e creature soprannaturali, quindi mi aspettavo di trovarle in questo incipit. Tuttavia seguo la storia per capire dove si andrà a parare. Voto per scoprire cosa c’è dietro il cassonetto. Non credo torni alla macchina dopo quello che ha visto ed è troppo ubriaco per prendere e lanciare un mattone. A presto!
19/01/2022 at 21:58
Ciao, Lorenzo.
Avevo pensato di scrivere un incipit molto breve, in quanto è la mia prima storia interattiva e non sapevo se avrebbe avuto seguito. Ti ringrazio dei tuoi consigli! Cercherò di metterli in pratica!
Grazie mille per essere passato!