Città Infestata

Dove eravamo rimasti?

Nick e Dana sono in pericolo. Cosa faranno? Si precipitano nella casa accanto; una figura li sta osservando da una finestra del piano di sopra. (100%)

7. Il vicino

Nick e Dana si precipitarono verso l’abitazione vicina e scavalcarono la bassa staccionata. Un mostriciattolo si staccò dagli altri e avanzò lentamente nella loro direzione.
I due si nascosero dietro una siepe, Nick che sbirciava tremante tra le fronde, la mano stretta a quella di Ginevra.
La piccola creatura pelosa si fermò nel retro dello chalet, annusò l’erba e puntò il muso al cielo. Aveva percepito qualcosa, ma non n’era sicura. Gli occhi rossi si spostarono da un punto all’altro del giardino. Si mosse verso la capanna degli attrezzi, annusò e raschiò freneticamente sotto la porta.
Nick lo fissava, inorridito. Il folto pelo sembrava chiazzato di qualcosa di appiccicoso, il muso simile a quello di una iena, gli occhi grandi come quelli di un tarsio. Aveva lo sguardo timido, da cane bastonata, ma era tutt’altro che docile. Un contrasto che solo l’inferno poteva generare.
“È andato via?” sussurrò Dana.
Nick si mise un dito davanti alla bocca.
Il mostriciattolo si voltò, le orecchie drizzate. Poi emise un ghigno acuto e scattò verso la strada come un ghepardo.
Due minuti dopo, Nick e Dana uscirono da dietro la siepe e si guardarono intorno.
Una sagoma li osservava da dietro la tenda di una finestra del piano di sopra, immobile come un manichino. Nick lo guardò per un momento, poi lo salutò con la mano. La figura non rispose.
“È Dustin?” chiese lui.
Dana lo osservò con molta attenzione. “Sembra lui, ma non ne sono sicura.”
Nick sventolò la mano. Niente.
“Dai, entriamo dentro” aggiunse Dana.
“E se non fosse lui?”
“Chi altri può essere?”
“Non lo so, qualcuno che…”
“Che?”
“Qualcuno che ha ucciso Dustin per… per prendersi la casa.”
Dana si accigliò, confusa. “Se fosse come dici, mio padre mi avrebbe avvisata.” Gli occhi le si umidirono al ricordo. “Lo abbiamo visto l’ultima volta quattro giorni fa. Era entrato nel capanno degli attrezzi.”
Nick corrugò la fronte, pensieroso. Il mostriciattolo ci aveva raschiato sotto con foga. Che avesse sentito l’odore di qualcuno? Magari Dustin o qualcun altro? Ma allora perché se n’era andato?
“A cosa pensi?” chiese Dana.
“A niente.”
“Puoi dirmelo.”
Lui la ignorò e girò la maniglia della porta. La lavanderia era inghiottita dalla penombra.
“Dus…” urlò Dana, ma Nick gli tappò la bocca con una mano e la rimproverò con uno sguardo.
Entrarono in cucina. Un piatto vuoto e un giornale strappato sul tavolo. Una dozzina di altri piatti e bicchieri di vetro nel lavabo in una pila disordinata.
Dana si strinse a Nick, che varcò l’arco che dava all’ingresso. Un giubbotto nero e una camicia bianca sporca di sangue giacevano sui gradini della scala. La scatola degli attrezzi aperta accanto al corrimano.
I due si scambiarono un’occhiata. Quando si diressero verso l’unica porta nel corridoio, un tonfo al piano di sopra li paralizzò.
Si guardarono negli occhi e ritornarono alla scala, gli occhi piantati sul pianerottolo.
“Vado a controllare” disse Nick. “Rimani qua.”
“Non voglio restare da sola. Vengo con te.”
“No. Questa… questa è una cosa che devo fare da solo.”
Dana aggrottò le sopracciglia, confusa. “Che vuoi dire?”
“Prima… Io…” Gli occhi gli si arrossarono per le lacrime. “Io non ti aiutata. Quella cosa poteva ucciderti e io… io mi sono bloccato. Tuo padre… lui è morto per colpa mia. Se avessi…”
Lei lo abbracciò e lo strinse quasi a volerlo soffocare, le lacrime che le rigavano il viso.
Restarono così per un momento, poi lui si staccò dall’abbraccio e la guardò negli occhi. “Perdonami.”
Lei lo baciò.

Al piano di sopra la penombra era assoluta e solo un fascio di luce filtrava da sotto la fessura della porta in fondo al corridoio. Mentre camminava, Nick guardava i quadri paesaggistici e le foto di famiglia appese alle pareti. In una, Dustin teneva in braccio una bambina e sorridevano. Lui era calvo, sulla sessantina, con il doppio mento e le guance cadenti.
Un altro tonfo lo costrinse a staccare gli occhi dalla foto e piantarli in fondo al corridoio. La luce che passava da sotto la porta si ombrò per un istante. Qualcosa era passato davanti.
Nick si avvicinò alla porta con molta cautela e si dannò per non avere preso il fucile che aveva lasciato in giardino.
Ancora un tonfo e lui trasalì, il cuore che gli martellava nel petto, il fiato corto.
Ruotò la maniglia.
La luce lo accecò e si portò le mani davanti alla faccia. Quando li abbassò, spalancò gli occhi.
Dustin giaceva con le spalle al muro, la testa staccata dal collo quasi con un solo morso, le budella sparpagliate e mangiucchiate sul pavimento cosparso di sangue.
Una figura glabra dalla pelle ruvida e violacea era accanto a lui. Due piccole fessure al posto del naso, tre piccoli occhi rossi il cui terzo sulla fronte e una bocca larghissima dai denti aguzzi che sembrava ferma in un sorriso perenne. Si voltò e spalancò le grandi ali membranose, che ombrarono un poco la stanza, mentre una lunga coda da rettile sfruttava l’aria. “Un altro umano…” sibilò.
Nick era scioccato. Quella cosa parlava. Poi i suoi occhi si posarono su una pistola ai piedi del comodino.

Cosa farà Nick?

  • Raccoglie l'arma e spara all'orrenda creatura, sperando di ucciderla. (50%)
    50
  • Cercare di parlare con la mostruosità infernale. (50%)
    50
  • Scappa via, chiudendosi la porta alle spalle. (0%)
    0
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

28 Commenti

  • Capitolo 10)

    Game over! 😀
    Adoro le storie che finiscono male!

    Nel complesso, il fatto di giocare e volersi divertire, ci sta. Il Demone ha giocato a fare un po’ quello che gli pareva. Nella struttura, il capitolo è stato divertente, ma credo finisca per trasmettere un senso d’incompletezza alla storia. Ma voglio spiegarmi meglio:
    Quanto viene richiesto dal demone a Nick non mi è parso affine alla spiegazione e al risvolto finale. Lo sviluppo narrativo del personaggio, Nick, s’interrompe.
    Il classico viaggio dell’eroe, insomma, non giunge a un risvolto narrativo, non c’è una vera e propria evoluzione – o involuzione – del personaggio, cosa che di solito tende a soddisfare il lettore e a ripagare la lettura. Abbiamo visto un Nick più determinato, ma per disperazione.
    Poi, sono convinto che se tu volessi far passare invece il messaggio che “nessuno cambia” e ci si ritrova a rimanere gli stessi, per me ci sta, ma andava organizzato con un po’ più di cura nel premere su quel dettaglio, perché ho avuto l’impressione che il finale dovesse arrivare solo in virtù del finale stesso, in mancanza di spazio.
    Secondo me dovresti lavorare sulla storia nel tuo file privato, per espanderla, chiarirla e offrirle un finale – che può essere questo – più affine agli eventi narrati.
    Sono contento che tu sia riuscito a portare a termine la storia, è sempre utile per avere una visione globale di tutto. Ora puoi perfezionarla! 😉
    Spero di essere tornato utile in qualche modo, e spero le mie parole rinnovino la tua voglia di scrivere. Nel mio intento c’è sempre quello di supportare e aiutare, ma rimane pur sempre una mia personalissima opinione – e chi sono per dirti come costruire una storia? 😉

    Alla prossima Freddy! 🙂

  • Capitolo 9)

    Ciao Freddy!

    C’è da capire che cosa si nasconde dietro la richiesta della creatura, per comprendere appieno questo passaggio. Non voglio sbilanciarmi.
    Di certo avrei preferito l’escamotage del tenere uno dei due in ostaggio, proprio per escludere la possibilità di tradimento, il che avrebbe dato – con le stesse opzioni – a noi lettore un potere decisionale più crudele. Abbandonare alla morte un caro in cambio della salvezza? Sempre un bel dilemma.
    Mi piace la questione della bambina.
    Basterà un capitolo per chiudere il cerchio?
    Aspetto di scoprirlo!

    Ciao Freddy!

  • Capitolo 8)

    Ciao Freddy!

    Un capitolo particolarmente interessante per l’idea, anche se la forma l’ho trovata un po’ impacciata. Mi spiego meglio: alle volte abbiamo un’immagine di ciò che accade nella nostra testa, ma la soluzione per descriverla meglio è quasi sempre da un’angolazione differente, utile anche ad evitare qualche ripetizione e rendere più scorrevole e accattivante il testo. Ti faccio un esempio, e scusami se mi permetto ci rielaborare l’intro:

    “Nick afferrò rapidamente la pistola e fece fuoco. I proiettili si piantarono nel petto dell’orrenda creatura violacea, che arretrò a ogni colpo, il sangue nero che colava dai fori nella carne.
    Poi il grilletto andò a vuoto e lo premette più volte in preda al panico, gli occhi sbarrati per il terrore.
    L’essere gli sferrò una frustata con la coda e la pistola gli volò di mano. Lui trasalì e arretrò fino a sbattere le spalle contro la porta. La creatura gli si avvicinò con calma, le ali membranose un poco aperte, la lunga coda che frustava l’aria.”

    Nick si avventò sulla pistola e fece fuoco: l’orrenda creatura arretrò ad ogni detonazione, sprizzando linfa nera dai piccoli fori sul petto violaceo, finché il grilletto non batté a vuoto sul tamburo. Il ragazzo sgranò poi gli occhi per il terrore quando l’essere lo disarmò con un colpo di coda, costringendolo ad arretrare. Sbatté contro la porta.
    La creatura lo raggiunse con calma, scrollando le ali membranose e frustando l’aria con l’appendice uncinata. Gli impedì la fuga, divertita, sollevandolo per il collo quasi fosse una foglia. Le mani erano gelide.

    Ovviamente è solo un esempio, e potrebbe anche non piacerti. Ma trovo che potresti arricchire il testo semplicemente rielaborandolo. Elimini le ripetizioni e rendi il testo più veloce.

    Spero di esserti tornato utile!
    L’idea mi è piaciuta, ma anche nei dialoghi avresti potuto dare qualcosina in più.
    Aspetto di scoprire come si concluderà!

    Alla prossima!

  • Congratulazioni!
    La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
    Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
    Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.

  • Capitolo 7)

    Ciao Freddy!

    Il capitolo è bello ciccioso, e con tante novità!
    Credo che dal capitolo sia ben venuto fuori il rapporto tra i personaggi e l’esigenza di sopravvivere. Ti sei concentrato un po’ di più sulle bestie, e questo riesce a conferire un pizzico di terrore in più. C’è qualche refuso da correggere, e temo la ristrettezza dei caratteri abbia finito per schematizzare alcuni passaggi descrittivi, che trovo saranno evidenziati soprattutto nella lettura! A meno che non sia stato solo una mia impressione durante la lettura 😉

    L’idea mi è piaciuta, se non si è capito.
    Hai dato una bella svolta al capitolo, quindi spero ci sia questo pseudo confronto, anche se potrebbe non portare a nulla. Però è accattivante! 😀

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/dMXqyJeV78k

    Aspetto il prossimo!
    Continua così!

    • Ciao, Pintore!
      Sia in questo capitolo, che in altri ho dovuto tagliare molte frasi, perché spesso finivo per superare le 5000 battute. Quindi mi è toccato stringere e limare il testo.
      Riguardo alle descrizioni, spesso le faccio molto oggettive, didascaliche, quasi mai abbellite con orpelli. Alcune volte mi tocca tagliarle o eliminarle perché ho superato il limite dei caratteri.
      Grazie mille per aver letto, giocato e commentato questo capitolo! Andrò subito a visionare il video!

  • Capitolo 6)

    Ciao Freddy!
    Bentornato! 😉
    Avevi lasciato una storia nel vivo dell’azione, quindi rientrarci può non essere facile per tutto. Io, da parte mia, ho il vantaggio di ricordarmi spesso quello che leggo! 😀
    Mi sono bastate un paio di righe per ritornare all’interno della storia.
    Il capitolo è convincente, anche se temo tu sia rimasto un po’ vittima dei soliti cliché. In questo genere è difficile, lo sappiamo, quindi non fartene un cruccio. TI segnalo quel “lento” riferito all’avanzata della creatura, che andrebbe corretto.
    Ho qualche consiglio in merito allo sviluppo degli eventi. Avresti potuto sfruttare la situazione per offrire alle tue creature un pizzico di caratterizzazione, considerato che sappiamo davvero poco. Per dire: magari non trovano divertente uccidere una preda immobile, e per questo gli va di sgranocchiare un po’ il padre di famiglia, per vedere la reazione dei suoi cari. Questo avrebbe suscitato decisamente più orrore nello spettatore, mostrandoci magari il protagonista – come hai fatto – totalmente raggelato dal gesto. E magari spingere la ragazza a sparare al mostro (o al padre agonizzante). Con il mostro mai davvero morto – successivamente ucciso dallo sconosciuto. (anche in questo modo si torna nel cliché) ma avresti potuto bilanciare orrore e azione con un pelo più di creatività. Ovviamente, prendi tutta questa parte come un mio vaneggio, e non un dato di fatto. 🙂
    Stai andando bene, e spero tu riesca a continuare e concludere la storia.
    Continua così!

    Alla prossima!

    • Ciao, Pintore!
      Ti ringrazio per i tuoi consigli!
      Ho scritto questo capitolo a febbraio, ma l’ho pubblicato pochi giorni fa, quando potevo ricominciare a scrivere con calma. Mi sono limitato a correggerlo. Forse ci stava una riscrittura. La scena in cui vengono salvati dall’uomo non mi ha convinto molto, ma ho deciso di non cancellarla. Nella prima bozza morivano Dana e il padre, mentre Nick scappava.

      Riguardo al cliché, devo ammettere che adoro i cliché, forse sono l’unico, non saprei. Quindi è stato più una scelta soggettiva, che uno sbaglio o qualcosa di più estraneo. Avevo rifatto il cliché anche in un capitolo precedente. Quindi più che caderci, mi ci sono fiondato a capofitto xD
      Ovviamente so che ad alcuni non piacciono, quindi è stata una scelta personale e sapevo che qualcuno avrebbe arricciato il naso.
      Riguardo ai mostri, hai ragione. Non mi sono mai concentrato su di loro, perché avevo deciso di farlo dall’ottavo capitolo in poi. Prima volevo concentrarmi su Nick, sulla sua paura, sul suo disagio, sul suo spaesamento. Volevo renderlo palpabile, così che il lettore potesse empatizzare con lui. poi non so se ci sono riuscito.
      Un’altra cosa che mi aveva fermato, erano le 5000 battute. Avendo a disposizione poche battute, ho preferito concentrarmi prima su di lui.

      Se non avessi commentato e fatto una scelta, l’avrei fatta io per continuare la storia, in quanto non è molto giocata xD Forse è scritta male, non saprei.
      Grazie mille per aver letto e commentato anche questo capitolo!

  • Capitolo 5)

    Continui a sorprendermi con la “Pavidità” credibile del tutto realistica del personaggio. Per risponderti al messaggio del precedente capitolo, intendo che sei riuscito a dare proprio l’impressione della paura del povero Nick, ed è una grande cosa! 😉

    Io, anche se probabilmente non vincerà come opzione, vorrei vederlo “scappare via”. Mi piace il fatto che non sia un eroe, e potrebbe essere super interessante vederlo affrontare questa difficoltà. Magari lo aiuterà a prendere le redini dalla sua storia, una simile perdita.
    Stai portando avanti un buon lavoro. Continua così!

    Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
    https://youtu.be/VouMMqkNUCU

    Alla prossima!

    • Ciao, Pintore!
      Sono contento di aver reso credibile la paura e la viltà di Nick, ero proprio quello che volevo mostrare. La fuga è un’opzione che ho messo perché mi sembrava in linea con il personaggio. Inoltre, mi sembrava una valida scelta che può dare una scossa o uno shock emotivo al personaggio nel corso della storia.
      Per ora c’è un pareggio. Sinceramente non saprei come amalgamare entrambe le scelte. Ci rifletterò. Magari la votazione si smuove.

      Grazie per i complimenti! E grazie mille per aver letto e recensito anche questo episodio!

  • Ciao Freddy!
    Se deve colpirlo in testa come di solito si vede fare nei film, questo potrebbe salvare entrambi. Se deve scegliere, forse tenterebbe di salvare Dana.
    Episodio scritto con prosa essenziale, qua e là balenano ricordi dei bei tempi e delle piccole cose perdute; ma il momento è disperato, e quindi i colori che usi per descriverlo sono attinenti alla vicenda. Bene!
    Dunque vediamo come andrà il voto; ciao e stammi bene!

  • Ciao Freddy!
    Dico che si volta a guardare, credo farei così, d’istinto.
    Il nostro ha preso coraggio, forse capendo che c’è poco da salvare con creature molto più forti e feroci; la descrizione dell’aggressione della famigliola in fuga ci riporta alle immagini di Romero, al mondo senza più regole. Seguo il racconto e ti invito a cercare nei contatti per comunicare se vuoi ottenere una correzione ad un errore. Per solito lo fanno, anche in tempo breve.
    Ciao alla prossima!

    • Ciao, Minollo! 🙂
      Ti ringrazio per aver dedicato il tuo tempo alla lettura di questo episodio! Sono davvero lusingato di averti ricordato Romero, un grande regista di cui ho amato molto suoi film. Praticamente la mia passione per gli zombie è nata da lui, dall’alba dei morti viventi.

  • Ciao Freddy!
    Sembra proprio un horror da fine del mondo, con zombie e predator che escono da ogni dove.
    Il personaggio barbuto sembra quello fissato con le armi di “Tremors”, tipo molto convinto, ma che di solito ha la peggio. Comunque andiamo avanti con interesse. Voto perché vada da Dana (tre volte la stessa sillaba), vincendo la propria paura, peraltro più che naturale.
    Occhio a “marcie” nel primo episodio, che non vuole la “I”; nel terzo, alla seconda riga, “accade“ credo abbia perso una” d”.
    Ciao!

  • Capitolo 3)
    Direi proprio che parlarne con gli altri condomini sia la soluzione migliore… nel caso siano ancora vivi!
    Siamo praticamente in una situazione da Apocalisse, con poche soluzioni per la sopravvivenza. Non c’è di sicuro da fare gli eroi, ma neanche da stare rintanati. Credo che nessun posto sia davvero sicuro, no?
    Aspettiamo di scoprire cosa accadrà nel prossimo.

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/0s1yPVZOuQo

    Alla prossima!

  • Inizio breve, ma non per questo non meno incisivo per instillare un po’ di curiosità nel lettore.
    Avrei comunque provato a impegnare tutti i caratteri disponibile, ma questo è il tuo Incipit, e ogni decisione può essere ben calibrata per sortire l’effetto voluto.
    Voglio sapere qualcosa in più sulla questione!
    Aspetto di leggere il prossimo. Intanto, trovi la lettura del primo capitolo su Youtube:
    https://youtu.be/M7O-TUgNC6w
    Alla prossima!

    • Ciao G. G. Pintore!
      Grazie del tuo consiglio, l’ho adottato nel secondo episodio.
      Ho preferito un incipit breve perché non sapevo se avrebbe riscosso curiosità ed era la mia prima storia interattiva.
      Vado a dare un’occhiata al video!
      Grazie mille per aver letto questo episodio!

  • Seguito da classico monster movie,seppur sanguinolento, ma l’incontro finale con il nuovo personaggio mi è piaciuto. Tuttavia non ho capito una cosa: l’essere mastodontico è lo stesso che sgattaiola da dietro il cassonetto? Se lo è, mi sembra strano che in un primo momento non si renda conto delle sue dimensioni, mentre se non lo è, vuol dire che l’opzione precedente non è stata rispettata visto che diceva che il protagonista “scopra cosa si cela dietro di esso”.
    Voto per correre alla macchina e scappare a casa. Da quel che si vede Nick è tutt’altro che coraggioso o curioso di scoprire che sta accadendo.

    • Non proprio, perché nel primo capitolo Nick vede qualcosa che corre da una parte all’altra del cassonetto, ma non sa cosa sia o cosa c’è lì dietro. Quindi ho messo questa scelta, rendendo quella parte più generica possibile su cosa poteva esserci. In poche parole, non per forza era la figura vista oltre la luce del lampione o questo essere.
      Inoltre, se lo fosse stato, lo avrei fatta attaccare, perché, per me, non avrebbe avuto senso che fuggisse da lui per poi attaccarlo dopo. Nick alla fine non scopre niente, perché non è riuscito a vederlo qualunque cosa fosse. Ciò l’ha portato poi al bar ecc.
      Credo di aver dato come scelta una risposta ambigua. Magari la prossima volta la rendo più specifica.
      Grazie mille per il tuo commento e per aver letto e interagito anche con questo episodio!

  • Niente male come incipit, ma è fin troppo breve, ti consiglio di sfruttare tutti i caratteri a tua disposizione. Inoltre nella descrizione del racconto si parla di portale e creature soprannaturali, quindi mi aspettavo di trovarle in questo incipit. Tuttavia seguo la storia per capire dove si andrà a parare. Voto per scoprire cosa c’è dietro il cassonetto. Non credo torni alla macchina dopo quello che ha visto ed è troppo ubriaco per prendere e lanciare un mattone. A presto!

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi