Dove eravamo rimasti?
Non ascoltare i demoni
[Leggo io? Questa versione è uscita più mutilata del solito]
I suoni distorti, il viso del Dio sfumò e si ricompose; la pioggia tornò a cadere come una cascata gelida; la tempesta vorticò, brillando di fulmini come un occhio aperto su altre realtà. Il nordico rimase a scrutare il cielo. Il veleno arrivò al busto; i polmoni smisero di funzionare in modo corretto: boccheggiò.
La tempesta oscurò il cielo; i lampi concessero giusto di veder piovere dalla torre una lunga e robusta freccia nera: lo trapassò da parte a parte; l’impatto fu così brutale da inchiodarlo a terra. Gli occhi rimasero spalancati.
Un lampo.
Un’altra freccia.
Tiro magistrale.
Calò come la notte che incombe sul giorno, lenta e inesorabile. Poi, lo schiocco sordo di ossa frantumate, di carni lacerate, di sapore di sangue.
La pioggia cadde rossa da una scura nube di occhi violacei: Àdramos, frappostosi nella traiettoria; sul volto sfigurato dalla violenza un sorriso cremisi. Le sue labbra non si mossero.
«Devi vedere» echeggiò. Quando un fulmine colpì la campana, suonò a lutto, e si accasciò. Contemporaneamente un’onda s’infranse sulla scogliera, e una creatura enorme, dotata di mille iridi e più, abbatté la torre. Il tempo rallentò.
All’ennesimo lampo, Kàdragor lo vide nel suo vero aspetto: aveva rossi capelli, dai quali affioravano le punte delle lunghe orecchie, parevano un cespuglio ispido, la barba un groviglio di alghe; la pelle dorata, ignuda, fu più visibile quando si chinò sul ciondolo di Ishtar!
Gli occhi rettili, pupille verticali, argentei, scintillarono di piacere. Chiazze d’inchiostro gli adombravano il viso come pitture rituali, il naso poco più di fessure.
Kàdragor avrebbe voluto ucciderlo, ma il corpo non reagì.
«Sei stato di parola, amico mio. C’è sempre una scelta. Morire per offrirmi la libertà: molto generoso!» la luce del ciondolo si trasferì sul palmo di Seagùd, la cui voce era rauca. «Non lo dimenticherò!» Gettò il pendaglio.
Un fulmine, più potente del precedente. La campana suonò come monito. Seagùd indietreggiò e fissò l’occhio della tempesta: fu circondato da una catena di scariche elettriche e, per un breve istante, Kàdragòr vide un cielo in conflitto con l’oscurità che li circondava.
Poi, con la stessa rapidità con cui era apparso, Seagùd svanì e altresì la tempesta; al suo posto vi era qualcun altro. Kàdragor non aveva mai visto abiti del genere. Portava un lungo giaccone di cuoio rosso, alti stivali con rotelle dentate. I capelli rossicci erano tirati all’indietro, la pelle brunita dal sole; il viso duro da viaggiatore, labbra screpolate, contornate da barba incolta, erano curvate in segno di pietà.
Kàdragor respirava a stento.
Disse qualcosa d’incomprensibile, quindi estrasse un gingillo che brillò ai raggi del sole, dall’impugnatura in legno. Lo puntò su Kàdragor.
«Roxander Eaglefeather» e l’arma vomitò fuoco col fragore d’eruzione di un vulcano.
Fu l’oscurità.
L’urlo funesto mandò per aria la piccola Efrith e Nhys. Lo stivale di Rox calò sul petto di Kàdragor: questi lo tirò a sé e gli sferrò un poderoso pugno, così come realmente accaduto nel primo incontro.
«Porco mondo!» ruggì, restituendoglielo. «Perché, razza di troglodita?!»
Kàdragor ringhiò: era ricoperto di ferite fresche, l’ultima era un foro tra i pettorali.
«La bocca di fuoco: mi ha bruciato il cuore, maledetto!»
«Sognavi, stupido!»
Kàdragor si sporse dal giaciglio e sputò sui piedi di Nhys: sangue scuro. «Perdonami…» disse imbarazzato.
«Il mondo onirico è pericoloso. Ti avevo detto di non ascoltare i demoni: possono mostrare realtà differenti. C’è mancato poco!»
La piccola Efrith gli si gettò al collo.
«Hai perso tanto sangue da annegarci un Chelamantide!» frignò.
Rox la tirò via per la coda uncinata.
«Non lo so, Nhys. Senza, non avrei mai scoperto la verità…» mormorò Kàdragor.
«Quale verità?»
«Ailyn era la Dea Ishtar. È stato Seagùd! Ha rubato la sua luce… Mi ha usato sin dall’inizio. Ha ingannato tutti noi!»
«Parli di quello che ci ha aiutato a uccidere le ultime due divinità? Il traditore?» disse Rox «Che sorpresa!»
Kàdragor lo fulminò con lo sguardo.
«Facciamogli il culo!» gridò Efrith; la vocina non si sposava affatto con quel commento.
«Efrith?!» la rimproverò Nhys.
«Me lo ha insegnato Kàddy!» rabbrividì, facendosi ancora più minuta sul palmo di Rox.
«Non so dove sia. Àdramos sapeva tutto… anche di te, Nhys. Seagùd è sparito nel nulla. C’erano tre lune: una rossa e due normali. Legate da un filo d’argento» riportò a galla quel dettaglio Kàdragor.
Calò per un attimo un silenzio animato solo dal focolare.
«Che posto è?» fece Rox.
«Un Piano dell’esistenza in cui nessuno vorrebbe mai metterci piede.» rispose Nhys.
Kàdragor si tirò a sedere con uno sforzo immane. «Io lo farò.»
«Noi» disse Rox.
«Noi?» ripeté Efrith, pavida.
«Arrivare a Òsgàrd non è facile. Serve un varco attraverso i piani, una Tempesta» rivelò Nhys.
Rox si accese d’interesse.
«Me, forse, conosce uno» tuonò un vocione dall’esterno della capanna.
Kàdragor brandì la spada.
«Seagùd: preparati a morire, maledetto!»
Fine?
17/03/2022 at 01:52
Ho finalmente visto il video e, questa volta, a differenza delle altre, è molto più chiaro il video del capitolo. Sei incappato nel mio stesso errore le prime volte che scrivevo su The Incipit: non sei riuscito a calibrare i caratteri per rendere il capitoli godibili ed è stato necessario passare “all’edizione estesa” per far chiarezza.
Per quanto riguarda la conclusione, io non ho capito chi sono i vari personaggi (a parte il pistolero che hai spiegato nel video). Ho capito invece di essere il demone solo al nono capitolo ma avevo inteso che il fermarsi sarebbe stata la fine da quando ho capitolo che Kadragor era avvelenato. Tuttavia non mi è dispiaciuto affatto lo sviluppo che ha preso e la conclusione.
Per i miei gusti, il racconto è molto crudo e non è nelle mie corde ma mi è piaciuto un casino giocarci. È la seconda volta che capita, vediamo se la terza confermerà la cosa: anche se non siamo allo stesso livello sulle descrizioni, ci piace giocare nello stesso modo 🙂
Cose da chiedere:
– chi sono i vari personaggi nel finale e che rapporti hanno con Kadragos
– quanto è già stato inventato di questo mondo e quanto è stato inventato in questa storia
– hai progetti per il futuro di Kadragor?
Ciao 🙂
PS: domani mi guardo il video sul mio commento e poi rispondo anche lì ^_^
17/03/2022 at 17:23
Ehi!
Diciamo che ogni tanto mi sfugge la mano. Per tutta la storia di Kàdragor è stato difficile tenere a freno i caratteri: la storia voleva che raccontassi di più, ogni volta che potevo. L’idea di Kàdragor è nata nel 2019, su Instagram, quindi legata a 1200 caratteri circa. Erano delle immagini a ispirarmi, e la storia si è presentata come un’esperienza estemporanea. Scrivevo di getto e postavo quello che Kàdragor e compagnia bella voleva raccontarmi.
L’idea generale era già nella mia testa da un po’, ma alcuni personaggi hanno preso maggiore forma man mano che incedevamo nella storia, più di tutti l’aspetto di Adramos e il suo campione Iolander (fine indegna per questo povero ragazzo). Quelli che vediamo alla fine: Efrith, Nhys e quel “qualcosa” fuori dalla capanna, erano già messi in conto. Il loro legame… forse ci sarà modo di scoprirlo in altre avventure, quindi non mi sbilancio troppo nel darvi chiarimenti. 😛
Nella mia testa c’è già una grande storia su Kàdragor e compagnia bella, ma potrò scriverla solo quando “loro” vorranno. Sembra folle da dire, giusto?
Ti ringrazio per il supporto e per l’interesse mostrato! 😛
15/03/2022 at 17:41
Non mi aspettavo un finale così aperto, ormai era chiaro che Kàdragor non sarebbe morto però mi immaginavo qualcosa che chiudesse maggiormente la storia. Tuttavia per il resto il finale mi è sembrato soddisfacente, forse un po’ dispersivo in certi passaggi ma tutto sommato in linea con il resto del racconto 😀
Complimenti per essere arrivato fino in fondo e, soprattutto, per i video, sono veramente ben fatti! A presto 😀
17/03/2022 at 17:13
Ehi!
Grazie per essere passato 🙂
Il vero scopo della storia era ritrovare la luce e parlare per appunto di come la vera “vendetta” avrebbe preso forma, invece di essere un totale bisogno di distruggere a caso gli Dei, così come deciso inizialmente da Kàdragor 🙂
Ma sul fatto che sia aperto, come finale, non si può di certo negarlo. Quindi quel sapore di storia non del tutto concluso ovviamente si percepisce. Allo stesso tempo, però, qualche volta mi piace affidare la penna ai lettori: saranno loro ad immaginare alcune cose con i piccoli dettagli colti.
Ma che risposta è? Non lo so, ma mi piace darla ogni tanto! 😛
Grazie per il supporto e le belle parole!
14/03/2022 at 15:11
Ehi!
Grazie per il supporto. 😉
Sul termine letto credo proprio di aver voluto evitare la ripetizione con giaciglio, tuttavia sì, concordo che nel capitolo ci sia delle espressioni forse poco in linea con le scelte narrative. Anche la questione dei polmoni: ho inserito quel correttamente (brutto da sentire) per i lettori. Se avessi lasciato solo smisero di funzionare, giustamente un lettore si sarebbe chiesto quanto riuscisse a trattenere il fiato. Indubbiamente la si poteva strutturare meglio… adesso, a freddo, avrei potuto optare per espressioni come “Gli mancò il respiro.” senza entrare nei dettagli.
Trovo che le piccolezze siano proprio quelle cose da non tralasciare, in certe storie. Come ho già detto in video, non sono contentissimo degli ultimi capitoli della storia, trovo che sia scaduto in molte espressioni. Dovrò fare un bel lavoro di riscrittura!
La parte del sacrificio di Adramos è super complicata… poco chiara.
Ti ringrazio per aver notato (e fatto notare) queste piccolezze! 🙂
Alla prossima!
13/03/2022 at 08:54
lo ammetto: sono andata ad ascoltare il finale sul Canale… e non posso che complimentarmi, mi ripeto, per l’impegno che hai posto in questo progetto. L’entusiasmo dà sempre buoni frutti e, complice forse la gioventù, a te l’entusiasmo non manca di sicuro.
Hai fatto davvero un buon lavoro, sia qui che su YouTube, e mi fa piacere poter condividere questo progetto affinché possano vederlo anche altri, spero possa servire.
Se posso, mi permetto di farti un appunto, in riferimento alla lettura:
“i polmoni avevano smesso di funzionare in modo corretto” hai trovato questa frase un po’ stonata nel contesto, non so forse sarebbe bastato “smesso di funzionare” o non so. Anche la frase che “… ma i dolori lo costrinsero di nuovo a letto.” Per quella che è l’ambientazione, averi visto meglio “giaciglio” al posto di “letto” ma sono piccolezze, quisquilie come direbbe qualcuno 🙂
Aspetto un nuovo racconto e, appena avrò un po’ di tempo, magari vado a leggermi il racconto precedente.
Intanto, ti auguro un’ottima domenica e alla prossima!
15/03/2022 at 16:14
Ehi!
Grazie per il supporto. ?
Sul termine letto credo proprio di aver voluto evitare la ripetizione con giaciglio, tuttavia sì, concordo che nel capitolo ci sia delle espressioni forse poco in linea con le scelte narrative. Anche la questione dei polmoni: ho inserito quel correttamente (brutto da sentire) per i lettori. Se avessi lasciato solo smisero di funzionare, giustamente un lettore si sarebbe chiesto quanto riuscisse a trattenere il fiato. Indubbiamente la si poteva strutturare meglio… adesso, a freddo, avrei potuto optare per espressioni come “Gli mancò il respiro.” senza entrare nei dettagli.
Trovo che le piccolezze siano proprio quelle cose da non tralasciare, in certe storie. Come ho già detto in video, non sono contentissimo degli ultimi capitoli della storia, trovo che sia scaduto in molte espressioni. Dovrò fare un bel lavoro di riscrittura!
La parte del sacrificio di Adramos è super complicata… poco chiara.
Ti ringrazio per aver notato (e fatto notare) queste piccolezze! ?
Alla prossima!
13/03/2022 at 03:57
Ciao GG,
un finale (che non è un finale) con scontri veri e/o sognati descritti in maniera magistrale. Le azioni raccontate sono intense e truculente quanto basta….ma alla fine , rimane in sospeso un duello Seagùd….quando lo leggeremo?
A questo punto aspetto la prossima parte
ePP
14/03/2022 at 15:20
Ciao!
A dirti la verità? Non lo so, e non credo ci sia spazio a sufficienza per quel genere di narrazione qui su The Incipit. Kàdragor mi ha sempre raccontato le sue avventure in momenti speciali, estemporanei, prima della mia decisione di chiudere il suo ciclo “vitale” all’interno di questo ricordo interattivo. La scelta del titolo “Cronache della vendetta” voleva legarsi proprio all’inizio del vero motivo che dovrebbe spingere il protagonista ad affrontare il suo vero nemico, la sua nemesi per eccellenza. Purtroppo, all’interno del gruppo di Kàdragor ho immaginato troppi personaggi, tutti protagonisti, per riuscire a fornire ai lettori una narrazione efficiente in dieci capitoli.
Ma mai dire mai! Forse, al termine del giro di racconti, tornando al fantasy, potrei scegliere di raccontare di qualcuno degli altri protagonisti 🙂 Magari Nhys, la piccola Efrith oppure il misterioso personaggio presente sul finale!
Non sono gli unici, però. Fuori dalla tenda c’è un campo, ma non ho voluto avventurarmi oltre proprio per non ingolosire i lettori in qualcosa che non avrei possibilità di portare avanti, per ora 😉
Ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo!
Alla prossima!
10/03/2022 at 18:43
Bel capitolo pieno di pathos, ci stiamo avvicinando al finale e quindi voto anch’io per Kàdragor che troverà il modo di salvarsi. Unico appunto relativo alla morte di Ailyn: dici che è stata impalata, però da come l’hai descritto sembra più che sia stata appesa all’albero, o tutt’al più crocifissa. In ogni caso hai reso bene la crudeltà dell’esecuzione. A presto per il finale!
11/03/2022 at 18:41
Ehi!
Ti ringrazio per essere passato e per le belle parole.
Riguardo la questione della morte di Ailyn: ne avevo già parlato nel capitolo 8, seppur sempre rimanendo sul vago, sia per una questione di caratteri, sia per lasciare un po’ al lettore la propria visione di questa tortura finale. Il problema di pubblicare a capitolo distanti, è sempre quello che i lettori possano finire per scordarsi qualche parte. Ovviamente, avevo già preso troppi caratteri per potermi dilungare oltre nella descrizione in questo capitolo, anche se avrei voluto (un po’ troppo cruenta, forse).
Considerato che bruciano il villaggio, anche il salice avrà sortito la stessa brutta fine (come dicevo nel capitolo 8). Ailyn, nella mia visione, viene letteralmente impalata tra i rami del salice, oltre al resto cui viene costretta. Il nesso tra il salice e la luna fornisce una motivazione in più, tanto che avevo specificato che venisse utilizzato come Ara sacrificale.
Spero di essere riuscito a chiarire un po’ la situazione. Comprendo il fatto che, tra tutte le storie che seguiamo, qualche cosa possa perdersi. 😉
Alla prossima!
05/03/2022 at 15:30
Eccomi!
Ho votato come scritto per lui che si salva; è un personaggio che sta guadagnando profondità. Può nascere una serie a lui dedicata, il materiale è virtualmente infinito. E tu ci sai fare.
Ciao a molto presto!
12/03/2022 at 04:07
Ehi!
Ho notato che siete stati tutti molto clementi con Kàdragor, specie verso il finale.
Il capitolo è praticamente pronto, quindi si vedrà che accadrà nel futuro 😛
Grazie per il supporto!