La Fondazione di Draconia

Il punto della situazione

Draconia è una città abitata da umani, draghi, dragonidi e coboldi, famosa per i suoi cavalieri di draghi e per il Council of Wyrm, dove umani e draghi decidono le sorti del regno. Qui abitano Eric, Cavaliere di Draghi che ha scelto Ala Bianca come sua cavalcatura; Alya, Cavaliere di Draghi che è stata scelta da uno Scaglie Infuse, un piccolo drago, rispetto agli altri, ma che è molto potente; ed infine Vex, dragonsir, cioè un ragazzo a cui i draghi, per qualche misterioso motivo a lui sconosciuto, devono obbedienza. Questi tre ragazzi hanno trovato in una stanza che non doveva esistere, Aurora, una ragazza dai tratti felini; è una Catlian, una razza estinta da secoli. Ma non è l’unica cosa che hanno trovato. Eric ha scovato anche una mappa che indicava altri luoghi che dovevano essere inesistenti ed in uno di essi, hanno ritrovato un gargoyle che Aurora riconosce come Gargoyle del Tempo: una statua che ha la possibilità di far vedere il futuro di chi versa il sangue nella sua bocca (Aurora insiste a dire che l’hanno fatta mangiare dalla statua). Quello che nessuno dei quattro sapeva, è che si tratta in realtà di una trappola ordita da Gelda (una cobolda autoproclamatasi Regina), Razor (un Drago Nero pieno di rancore) ed Occhi di Ghiaccio (un drago bipede facente parte del Council of Wyrm). Ognuno per motivi diversi, aveva deciso di usare il gruppetto di ragazzi come test per il funzionamento del Gargoyle: quando i ragazzi sono vicini, esso si attiva e fa precipitare tutti nel flusso del tempo, per farli perdere. Ma ad insaputa anche di loro tre, la Draghessa dell’Acqua ha deviato il flusso e ha fatto finire i ragazzi nel passato, prima della fondazione di Draconia, per ignoti motivi. Ancora increduli su quanto sta accadendo e sul fatto se la Storia ha previsto il loro intervento oppure sono lì per cambiare la storia, il gruppo si incontra con un popolo di Draghi, Dragonidi e Coboldi, giunto fin lì per fondare Dragonaria (e non Draconia), patria per draghi, dragonidi e coboldi. Vengono accolti, anziché attaccati, per la presenza del dragonsir, a cui tutti i draghi si prostrano (stupendo ancora di più Vex, visto che a Draconia nessuno di loro si era mai inchinato a lui). Fanno così conoscenza con un giovane Occhi di Ghiaccio, un giovane Razor ed una giovane Gelda che spiegano loro cosa hanno intenzione di fare.

Alya, tuttavia, si accorge di alcune cose: innanzitutto la giovane Gelda è diversa dalla “regina cattiva” che è nel loro tempo. Sì, è ossessionata dall’essere Regina, cerca di capire il futuro per sapere come comportarsi eppure si apre ai consigli di Alya, sembra interessata ai ragazzi e soprattutto non ha ancora quella cattiveria che la Gelda del presente manifesta. Senza nemmeno rendersene conto, Alya cerca di far capire a Gelda cosa significa essere Principesse e Regine e lei sembra interessarsi ai suoi discorsi. Tuttavia non è l’unica cosa che Alya nota, nota anche che gli umani non ci sono ed i draghi sono in piena guerra con i Catlian. Eric decide di cercare di rimettere a posto la storia, facendo incontrare umani e draghi che, grazie alla presenza di Vex, potranno mettersi d’accordo e fare un passo avanti nella realizzazione di Draconia. E qui Alya si accorge che gli umani cavalcano ippogrifi! Non ci sono mai stati ippogrifi a Draconia. E mentre si chiede cosa sta succedendo, la situazione precipita: il Drago del Fuoco compare in mezzo a loro, furioso perché hanno “violato i confini”. Occhi di Ghiaccio aveva detto loro che avevano la sua autorizzazione, l’autorizzazione di tutti i draghi degli elementi. Occhi di Ghiaccio ha mentito! Ma non hanno tempo per capire la questione: il Drago del Fuoco inizia a scatenare un’eruzione vulcanica! È tempo di mettersi in salvo!

***

«Eric! – prende in pugno la situazione Alya – Raggiungi gli umani, cerca di aiutarli; dobbiamo avere il loro appoggio!»

«E come faccio? Pensano che io li abbia traditi!»

«FALLO E BASTA! Vex, stessa cosa con i draghi: a te daranno retta! Dopo proveremo a ricucire i rapporti! Aurora, tu andrai dai Catlian. Per quanto riguarda me…»

Gelda guarda la distruzione che sta avvenendo e la fuga di tutti i draghi, dragonidi e coboldi. È incredula e spaventata.

«A che serve una regina senza un popolo» dice avvilita.

«Ma Gelda…» prova a dire Ikrik, il Coboldo azzurro che è sempre con lei.

Gelda non lo sta a sentire e si toglie il diadema di rami intrecciati. Nota il fiore che aveva aggiunto e si ferma.

«Hanno la loro fiducia perché sanno che lei non li tradirà mai» ripete le parole che Alya le aveva detto.

Il suo volto improvvisamente si fa serio, strappa il fiore dal diadema e se lo mette sulla testa, getta il resto nelle fiamme che stanno divorando tutto.

«Io vado dal Drago del Fuoco!» dice risoluta.

«Gelda…» prova a dire Alya.

«Lo devo al mio popolo: non posso tradirlo! Io sarò la loro Regina sia quando le cose vanno bene che quando vanno male! E lo dimostrerò ora! Portatemi dal Drago del Fuoco ora, prima che me la faccia sotto dalla paura!»

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