Prime vessazioni
Suceava, Bucovina, Romania.
In via Praznicului (del Banchetto) 4 abitava la famiglia Bulgarescu: Ioan, capofamiglia, sua moglie Irena ed Elena, la loro figlia, di anni 28.
In merito a Ioan, proveniente da Peceneaga, villaggio sperduto della Dobrogia, esiste una particolare profezia pronunciata da colei la quale aiutò la madre a farlo venire al mondo; oltre che levatrice era dotata dei doni di veggenza e di guarigione. Di seguito quanto profetizzò: «Sarà uomo scaltro, pedina di mostri e avrà tanto da patire nella vecchiaia a causa della figlia, e potrebbe morirne». Effettivamente, egli da giovane lavorava quale spia per i servizi segreti dell’URSS.
Amante di tutto ciò che è antico, Ioan decise di investire i propri risparmi nell’acquisto di un immobile storico, imbattendosi in quello che sarebbe diventata la sua dimora e la sua condanna. L’ex proprietario affermò che l’edificio, constante di tre piani, apparteneva alla trisnonna la quale, dopo avere perso il suo giovane marito assassinato da alcuni malfattori, lo abbandonò. Da quella nefasta data di abbandono, febbraio 1898, nessuno degli eredi volle abitarvi poiché vi si provava un istintivo senso di repulsione.
Dopo la ristrutturazione, i coniugi organizzarono finalmente un rinfresco di inaugurazione della nuova dimora.
Durante la festa Elena andò nel suo boudoir per sistemarsi il trucco. Una volta terminato, scendendo le scale, si sentì accarezzare il fondoschiena, si voltò e non vide alcuno presente. Corse dalla madre e raccontò quanto accaduto.
– Questi ultimi giorni sono stati stressanti per entrambi, non vi è motivo di agitarsi.
– Ma io ti dico che mi sono sentita sfiorata con licenziosità!
– Tranquillizzati e goditi la serata, stasera riposerai e domani sarà un nuovo giorno.
Ma Elena provò ancora più inquietudine. Stette per aprire la porta per uscire fuori e prendere una boccata d’aria per riprendersi, quando fuori all’ingresso assistette alla scena di un giovane che decapitava una donna. Chiuse con forza la porta e corse verso la sua camera. Cercò ivi di calmarsi e scese poi alla festa. Ma fu sempre più tormentata dagli strani fenomeni.
La festa terminò dopo la mezzanotte. Elena non riusciva a prendere sonno, si rigirava e rigirava nel letto restando sveglia fino alle quattro del mattino, poiché pensava a quanto capitato durante la serata. Uscì fuori al terrazzo per provare poi a prender meglio sonno. A un certo punto sentì un brivido di freddo correrle lungo la spina dorsale.
– Venere, stella del mattino, quanto luminosa sei! Soltanto il sole può oscurarti.
– Chi sei?
– Bogdan.
– Bogdan chi? Ma dove sei? Non ti vedo.
All’improvviso saltò sul terrazzo un enorme gatto nero dagli occhi colore dell’ambra del quale anche al buio si vedevano i denti e le unghie tirati fuori. Elena fuggì via impaurita. Mentre tornava in camera, udì una voce:
-Vuoi assaporare l’eternità?
Notò che il quadro del corridoio appeso vicino alla porta della sua stanza fece un giro di trecentosessanta gradi. E sentì un miagolio.
Nonostante il timore sempre più ossessivo, si mise a letto e riuscì a prendere prodigiosamente sonno. Nel sonno, accadde uno strano fenomeno: senza accorgersi di nulla, le venne reciso sul collo un piccolo taglio, il cui sangue non macchiava né cuscino né lenzuola, ma spariva prodigiosamente. E, altrettanto prodigiosamente, una mano tamponò la ferita.
Al mattino, a colazione, non raccontò ai suoi nulla, tenne tutto per sé, ma l’inquietudine, il pensiero fisso di quanto accaduto la sera e la notte scorse la tormentava.
– Cosa pensate delle case infestate dagli spiriti? Vorrei dire: questo stabile è molto vecchio…
– Sai che sono cresciuto in un villaggio, dove si ascoltavano sovente questo genere di racconti e credo che un fondo di verità vi sia. Ma se credi che questo sia il nostro caso, ossia che questa casa sia infestata, stai tranquilla che non è così. Il proprietario ci avrebbe avvisati di simili fenomeni.
– Caro, dimentichi che nessuno ha mai voluto entrarvi.
– Irena, probabilmente avevano i propri buoni motivi: lo stabile è antico, era tenuto male e ciò avrebbe potuto impressionare.
– Se lo dici tu, papà…
– Dai retta a tuo padre. Ma, tesoro, che cosa hai lì sul collo? Sembra un taglietto.
– Dove?
– Nulla. Probabilmente ti sei graffiata.
Terminata la colazione, i coniugi uscirono per delle commissioni, ed Elena restò a casa sola, sistemando i vestiti e resettando il boudoir. A un tratto vide entrare nella stanza, dal nulla, un corvo, recante nel becco un pugnale; emise un grido di spavento e fuggì, chiudendo la porta della camera.
“Devo fare qualcosa, non posso più andare avanti così. I miei mi prenderebbero per folle se raccontassi la verità. Eppure papà raccontava gli aneddoti dell’infanzia, della casa infestata di Bunicu’* Dumitru. Cosa faccio, ne parlo con il pope? Diamine, abbiamo dimenticato di esporre le icone, il dittico – può darsi che fungano da parafulmine per questa dannata situazione.”
*Bunicu’, forma contratta di bunicul (sostantivo articolato), significa nonno.
Che cosa accadrà?
- Bogdan si manifesterà anche ai coniugi prima che Elena racconti tutta la verità. (67%)
- Elena si terrà tutto per sé. (0%)
- Elena racconterà tutto ai suoi. (33%)

18/06/2022 at 16:30
Ciao a tutti, vi rispondo e scrivo a ciascuno con un commento a parte!
Ringrazio chi ha seguito, chi ha dato suggerimenti, chi ha voluto in qualche modo pubblicizzarla, ringrazio tutti!
Purtroppo, per motivi personali la storia si è evoluta in maniera del tutto singolare, considerando inoltre che vi sono dei limiti da rispettare nella scrittura e, dunque, non ho potuto esprimere al massimo la mia creatività ?
La storia non avrà alcun seguito, ma, chissà, in futuro potrebbe tornare volente o nolente riemergere..
Probabilmente ci saranno altre nuove storie – valuterò! ?
18/06/2022 at 14:04
Capitolo 10)
Ehi! Sei arrivato alla fine: ci sarà anche un nuova storia?
Direi che l’idea è tragicamente cupa, ma ci sta. Ammetto che costringerla ad accecarsi sarebbe stato un ultimo risvolto drammatico 😀 Perlomeno… io avrei fatto così, nella stessa situazione di Elena!
Come finale, ci sta, anche se sempre un po’ di fretta. Ma avevi già chiarito le tue intenzioni. Come storia non è male, quindi ti consiglio di recuperarla in privato. Ha del potenziale! 😉
La rivelazione di Bogdan dovrebbe però saltare fuori a poco a poco lungo la narrazione, per costruire meglio la rivelazione finale 🙂 Il Diario di Bogdan, o di qualcuno a lui affine, tornerebbe utile. Al massimo, puoi aggiungere qualcuno che sta indagando proprio sul suo conto.
Spero di leggerti presto in una nuova avventura!
Trovi la lettura sempre su Youtube:
https://youtu.be/hEf0LOmwcdg
Alla prossima!
17/06/2022 at 15:12
Finale col botto ☻???
16/05/2022 at 14:06
Sarebbe interessante se si prostituisse ma troppo fuori tema per il genere… vada per la casa che brucia ?