UN’ANGURIA DI TROPPO

Dove eravamo rimasti?

La dottoressa decide di occuparsi dell'autopsia del secondo morto. Trova le prove che si è trattato di un omicidio per defenestrazione (50%)

STRUDEL

Mentre apriva la porta del corridoio che portava alle sale autoptiche dell’istituto di Medicina Legale della Charité, l’ispettore Kessler era in uno stato di ansia positiva. Il tono dell’invito a raggiungerla il prima possibile ricevuto dalla dottoressa Meier gli era sembrato foriero di buone nuove. O almeno così sperava.

“Paul, ti dico subito che probabilmente ciò che ho scoperto non ti servirà in tribunale, a un eventuale processo. Ma di sicuro sarà utile a indirizzare le tue indagini”.

“Spara, Brigitte, sono tutt’orecchi”.

“È stato un lavoro lungo e certosino, ma sapevo cosa e dove cercare in quel povero corpo martoriato dalla precipitazione. Ho trovato due ecchimosi da afferramento”.

“Scusa?”

“Se una persona viene afferrrata con violenza, possono rimanere tracce sulla cute, ma vanno ricercate con molta attenzione. Beh, ne ho trovata una alla base del collo, sul trapezio; e una sull’avambraccio sinistro. La nostra vittima è stata afferrata da almeno due diverse persone e, probabilmente, gettata dalla finestra. Secondo reperto: un frammento di cute sotto l’unghia del dito medio della mano destra. Piccolissimo, ma forse sufficiente a reperire il DNA del graffiato”.

“Ottimo lavoro, Brigitte. Certo, per richiedere il DNA devo avere qualche sospettato, cosa che al momento non ho. Ma di certo posso escludere il suicidio. Sapevo che avresti trovato qualcosa, grazie davvero”.

“Sono io che ringrazio te. Tuo padre è stato gentilissimo. Sai che dormo nella tua stanza? Cioè, in quella che era la tua stanza prima che ti sposassi”.

“Non lo sapevo, ma immaginavo che ti avrebbe sistemato lì. Ne sono felice. Come è andata la tua fuga da casa tua, a proposito?”

“Bene, ma ho dovuto minacciare mio marito con il taser che mi hai prestato. Quando ha capito cos’era si è fatto indietro. Stava per colpirmi di nuovo”.

“Avresti potuto usarlo comunque, si sarebbe meritato un bella scarica elettrica”.

“Ho voluto evitare una controdenuncia che poteva costare cara in tribunale all’udienza di separazione”.

“Spero che prima o poi diventi legale l’uso del taser anche qui in Germania. Quello che ti ho dato l’ho portato dagli Stati Uniti l’anno scorso, quando andai per un corso di aggiornamento a Quantico. Meno male che a Tegel non mi hanno aperto la valigia, avrei avuto problemi pur essendo della polizia”.

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“Allora, Kessler, come pensi di muoverti?” La domanda proveniva dal Direttore Werner.

“Mehmet Yilmaz era cognato della prima vittima, il decapitato. Ed era anche colui che ha scoperto la testa fra le angurie, assieme al fratello. È chiaro che è coinvolto in qualche modo nell’omicidio, magari indirettamente. Oppure è legato al traffico di droga su cui la narcotici sta già indagando insieme alla polizia turca e italiana. Ma potrebbe anche essere stato un semplice testimone involontario di qualcosa, avere visto troppo, insomma.

Pensavo di convocare per un interrogatorio Yilmaz padre, il patriarca della famiglia. Sono convinto che sa molto di più di ciò che ci ha detto qualche giorno fa”.

“Bene, procedi pure!”

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“Signor Yilmaz, ci parli della sua attività di commerciante”.

L’anziano turco, una settantina d’anni portati discretamente, nonostante la barba non fatta da almeno un paio di giorni e una pancia che in Germania viene definita “da bevitore di birra”, era seduto su una sedia al di là della scrivania dell’ispettore Kessler. Di fianco a Paul sedeva l’agente Greta Heyden, in divisa della polizia berlinese. Bionda e giovane, ma ritenuta adatta a partecipare all’interrogatorio da parte del suo superiore. Kessler era da sempre convinto che l’intuizione delle donne fosse superiore a quella maschile, per non parlare dell’intelligenza.

“Ho iniziato il commercio di frutta fra Turchia e Germania negli anni ottanta, in piccolo all’inizio. Poi pian piano è arrivata la cittadinanza tedesca, anzi il doppio passaporto e mi sono ingrandito con un magazzino e quattro negozi al dettaglio fra Berlino e i borghi periferici”.

“Quante persone lavorano per lei?”

“Più di cinquanta. Per il numero preciso devo controllare. Oltre ai miei due figli , naturalmente. Anzi, al mio unico figlio rimasto, ormai”.

“Le rinnovo le mie condoglianze. Che idea si è fatto sulla morte di suo figlio?”

Ovviamente Paul non aveva alcuna intenzione di anticipare le novità sul non-suicidio.

“Non me spiego. Era giovane, benestante e non aveva problemi di alcun genere, che io sappia. Sono convinto che non si sia gettato volontariamente da quella finestra”.

“Quello che dice è interessante, signor Yilmaz. Pensa di conoscere i motivi di un eventuale omicidio?”

Cosa pensa il padre del secondo morto (e suocero del primo)?

  • Mafia degli ortaggi (17%)
    17
  • Omicidio per avere visto troppo (83%)
    83
  • Omicidio per droga (0%)
    0
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106 Commenti

  • Capitolo 10)

    Arriviamo così alla conclusione della vicenda. Ci tieni con un’ultima sorpresa, e la cosa potrebbe anche aprire a un seguito della vicenda, forse per scoprire l’origine di questa vita “segreta”. O magari qualche altra speculazione sulle ragioni dell’incontro.
    Le indagini sono state interessanti, anche se la lettura a distanza ha un po’ scaricato il crescendo della vicenda. Questo non toglie che prosegua lineare sino alla sua conclusione 🙂
    Sono contento che tu sia riuscito a portarla a termine!

    Trovi la lettura su Youtube, ma mi scuso per il tono un po’ “morto” un dente del giudizio mi sta uccidendo! 😀
    https://youtu.be/eKjHY2ag5GI

    Alla prossima avventura!

  • Carino il finale, con anche la “pillola” che la moglie conoscesse troppo bene Kitten 🙂
    L’unico mio problema è che non ricordo più chi era il Signor Karadag… gli altri me li ricordo ma lui no…

    Comunque mi è piaciuto come sei riuscito a far rientrare tutti i tasselli, nonostante i casini che ti abbiamo combinato coi voti: sembri avvezzo a questo genere di scritture 🙂

    Noi ci leggiamo alla prossima storia 🙂

    Ciao 🙂

  • Anch’io non ho idea di chi sia l’assassino. sei stato bravo a non farmi sospettare di una persona in particolare. Ho pensato, però, che si possa trattare di due omicidi con movente e autore diversi. Boh! Vedremo al prossimo ed ultimo capitolo come sono andate le cose. Per ora ti saluto, a presto.

  • Io voto un Mandante ed un Sicario perché mi sembra la cosa più logica per collegare i fatti 🙂

    Non so perché ma anche a me la storia di Kitten ha strappato un sorriso…

    Vediamo se tutte le tessere tornano a posto in questo giallo a puntate 🙂 Credo che il Giallo sia il tipo di racconto più difficile da scrivere su the Incipit: lasciare spazio al lettore di decidere il corso della storia ma fare in modo che ogni tassello inserito si collochi alla fine al giusto posto 😉

    Ciao 🙂

  • Capitolo 8)

    Ritorniamo sulle tracce dell’assassino/assassini.
    Il capitolo è filato abbastanza liscio, anche se trovo abbastanza discutibile la scelta del detective. Esporre la moglie potrebbe essere stata una scelta molto pericolosa. Inoltre, questo non avrebbe attirato ancora più attenzione, essendo pubblico il loro matrimonio?
    Ma questo potrebbe essere un risvolto di trama, quindi non voglio sbilanciarmi nel giudicare la scelta.
    Ho trovato il capitolo abbastanza scorrevole, tolta qualche svista: aspetto di scoprire come si giungerà al finale!

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/dVIqvN82Kow
    Alla prossima!

  • Capitolo 7)

    Mi piace molto la scelta che concedi a noi lettori, offrendo sempre una possibilità di stravolgere del tutto la narrazione, allontanandoci dalle indagini. Mi hai incuriosito con questa possibilità, sin dal principio, quindi voglio vedere come porterai avanti il tutto. Siamo quasi alle battute finali 🙂

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/zRsNKrLgT1c

    Alla prossima!

  • Mi piacerebbe che venisse incastrato ma sarebbe un ottimo plot twist che si comprenda che la verità non è legata alla droga; poi magari strudel è comunque implicato e viene arrestato tipo “al capone” ma questo è un altro discorso 😀

    Certo che con poche parole riesci a dipingere un mondo!

    Ciao 🙂

  • Ciao, Strudel ha le mani in pasta? Ottima battuta!!!! E sicuramente il personaggio non è una pasta d’uomo, aggiungo io. Il tipetto mi intriga, sono curiosa di leggere/vedere l’interrogatorio!!!
    Ho votato per la verità non legata alla droga, altrimenti la cosa sarebbe troppo banale e scontata!!! Buon weekend, alla prossima.

  • Ciao @dottore51!
    Mi accodo alla scelta che ha visto troppo; Kessler lavora bene e ha gente competente che collabora. Questo zigzagare tra indagine e vicende private contribuisce a dare profondità ai personaggi, che va sempre bene in un racconto breve. Vediamo anche che ruolo ricoprirà Greta, per ora in secondo piano (magari ci resterà). Il padre poliziotto DDR è vagamente inquietante, mi richiama il grande Bruno Ganz in “Senza identità”, ma almeno ora è più serena.
    Tanta roba nella storia, che si legge con piacere.
    Bravo, per te una buona domenica!

  • Ciao, siamo a un punto fermo: non si è trattato di suicidio. Quindi? Non ci resta che guardare alla famiglia, sempre la prima sospettata in questi casi!!!! Alla fine del brano ti sei dimenticato un “lo” in “Non me spiego”, peccatuccio veniale in un bell’episodio!!!
    Ho votato per la Mafia degli ortaggi, lo so che esiste, ma l’opzione mi ha fatto sorridere e così l’ho scelta!!! Alla prossima.

  • Ha visto troppo! Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato!

    Col primo omicidio hanno voluto lasciare un messaggio; il secondo, invece, è stato fatto per nascondere qualcosa, difatti è stato mascherato da suicidio. Di conseguenza, ha visto troppo.

    Ciao 🙂

  • Secondo me trova le prove dell’omicidio, ciò non toglie che le trovi dopo essere finita in ospedale.
    Avevo letto il primo capitolo, poi sono stata distratta e ho perso di vista i capitoli seguenti. Adesso mi sono messa in pari. La storia di violenza domestica come inserto del racconto, mi è piaciuta, offre uno squarcio alla quotidianità dei personaggi che li rende più credibili. E ora… aspetto il seguito.
    Ciao Dottore.

  • Ciao Dottore51,
    ho trovato la tua storia questa sera e ne sono rimasto rapito. I primi quattro capitoli mi hanno catturato, un giallo moderno con personaggi tratteggiati molto bene. Ma devo dire che in questo quinto capitolo, l’inserimento della storia tragica della dottoressa mi ha veramente spiazzato…una storia nella storia tragicamente vera.
    Per il voto mi sono fatto trascinare dalla storia della dottoressa e influenzare dalla cronaca….quindi ho scelto l’opzione dell’ospedale,,,chissà se Kessler s’arrabbia sul serio.
    Aspetto il prossimo capitolo.
    ePP

  • Ciao Dottore51!

    Povera Brigitte, un lavoro particolare e anche il marito violento; ho votato proprio per l’opzione che lo vede protagonista, purtroppo. Ben scritto come di solito, l’ho trovato un po’ corto; ci può stare, però occhio che non si possono recuperare questi caratteri.
    Ciao alla prossima!

  • Capitolo 5)

    Che ti posso dire?
    Hai saputo raccontare una cosa difficilissima e inattesa.
    Ci hai presentato un personaggio in un modo, all’inizio, e ora ci mostri la sua parte più fragile, portando il lettore al pensiero: chi combatte il crimine, chissà quali problemi personali ha da fronteggiare? E ovviamente non è detto che sappia risolverli da sé.
    Capitolo toccante nel suo modo di affrontare le vicende narrate.
    L’unico appunto che ti posso fare, ma la cosa potrebbe essere stata forzata dal limite dei caratteri, è che il protagonista può essere risultato un po’ sbrigativo e superficiale nel trattare l’argomento. Ho avuto questa impressione, che lo ho reso un po’ subdolo ai miei occhi. Poi, ti prego di farmi sapere se fosse parte dei tuoi intenti oppure se si tratta di una visione dovuta alla ristrettezza forzata dai caratteri 😉
    Ancora complimenti per il capitolo!

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://www.youtube.com/watch?v=HYCH2MFZNi0

    Alla prossima!

  • Guarda interessante parentesi che hai toccato quella della violenza domestica di cui ero tentato a vedere qualche opposizione dal marito. Ma non è inerente alla trama e comunque mi fa già tanta pena la dottoressa Meier. Piuttosto ti metto in difficoltà e voglio vedere se riesci a trovare queste prove di omicidio di defenestrazione per i mezzi e tecnologia dell’epoca.

    Di nuovo, sei molto bravo e interessante! Incalzi senza essere per nulla noioso. Sarò maturato io come lettore ma a te complimenti 🙂

  • Secondo me sapeva troppo.
    Ho appena finito di leggere i quattro capitoli pubblicati. Congratulazioni per la chiarezza e lo stile di scrittura. Non mi sono confusa mai una volta tra nomi e ruoli e questo mi capita spesso, se lo scrittore non li caratterizza abbastanza o li chiama in modo diverso.
    Ho trovato interessante la storia e continuerò a seguirla. A presto, dottore51.

  • Ciao, ammappete!!! La signora non ha peli sulla lingua, ma non è che possa essere incriminata per complicità nel traffico di droga? In fin dei conti lì sono in Germania, mia pizza e fichi!!!
    Ho votato per il suicidio, visto che sono così “sciolti” nel trafficare droga, le conseguenze non possono che essere queste!!! Alla prossima

  • Ciao @Dottore51!
    Voto per il depistaggio, si vuole distogliere gli inquirenti inscenando un’uccisione barbara, che suggerisce un tipo di assassino. Certo che ci vuole determinazione per uccidere così…
    Dialoghi veloci, ritmo, sia tra coniugi che tra colleghi; bene! Petra dall’alto dei due Lola ha le sue fragilità, io dico che rischia…
    Ciao alla prossima!

  • Ciao, cavolo, quasi non riesco a seguire tutte le storie, siete scatenati mentre io non riesco a fare nulla!!! Capitolo breve ma intenso che apre uno spiraglio sulla talpa!!!
    Ho votato per l’assassino, ma ero attirata anche da un addetto della camera mortuaria… sarebbe stata la più verosimile tra le opzioni ma io adoro sparigliare le carte!!! Alla prossima

  • Ciao, dottore51.
    Mi sarebbe piaciuto un capitolo che indugiasse un po’ di più sull’autopsia, ma sono io strana, non è colpa tua. 😉
    Il capitolo fila, anche se, a tratti, mi risulta un po’… patinato, non so, tutti belli, attici e ispettori fortunati, ma la storia è tua e, giustamente, la gestisci come vuoi. Lo stile c’è e si vede, per questo ti faccio i complimenti. Aspetto il nuovo capitolo e: “quale biondina?”
    Alla prossima!

    • Il bello di The Incipit è che non c’è mai nulla di definitivo, almeno fino al decimo capitolo. Chissà, potrei tornare sull’autopsia…
      Quanto al patinato devi considerare che questo è un prequel di un romanzo che ho già scritto e postato a puntate su Wattpad, quindi i personaggi e il loro destino li conosco bene. Parlo dei protagonisti principali…
      Grazie mille, commento gradito e utile.

  • Ciao @dottore51!
    Quale biondina? Erano tutte more ? mi sembra ancora la migliore scappatoia, quella dell’assurdo capovolgimento della realtà. Quindi Kessler è poliziotto glamour, e ogni sua indagine è più indagine delle altre, almeno come impatto mediatico. Ben introdotti i nuovi personaggi, direi che nei tuoi racconti “chercher la femme” è un’opzione sempre possibile.
    L’approccio dell’aspirante ispettore ricorda quello del protagonista dei “casi irrisolti” di Jack, molto pessimista; vediamo come ne esce. Bravo! L’unica cosa che non mi aspetto è l’aperta ostilità di Bauer, così palesata nel corridoio. Ma è mia opinione, che nulla ha ache fare con lo stile.
    Ciao stammi bene!

  • …Negare sempre! Quindi “quale biondina?” È obbligatorio. Questo giovane quasi-ispettore mi pare già circondato da un bel po’ di gente interessante. I conflitti personali ben amalgamati all’indagine che sembra interessante, vediamo quale sarà l’aspetto prevalente, (ma mi sembri ben attrezzato per gestire bene tutte le situazioni!? )
    Al prossimo, buona domenica!?

  • “Non ti mettere a fare la gelosa! Non penserai mica che metta le corna a Petra Lindberg?” Mi sembra più una risposta da Paul Kessler 🙂

    In verità non doveva essere del tutto esangue o del liquido rosso non sarebbe mai uscito 😉

    Per il resto macabro ed interessante al punto giusto 🙂

    Ciao 🙂

  • Voto il superiore.

    Lo ammetto: sono venuto qui perché la lettura di G.G.Pintore mi ha incuriosito. Per il mio parere, gli stacchi di scena dovrebbero essere visualizzati meglio o graficamente (io uso tre asterischi) o verbalmente (più tardi, dopo un po’, ecc.). Un po’ come hai fatto quando si passa dal ritrovamento della testa all’arrivo dei poliziotti (ma non hai fatto quando i due si allontanano in macchina: pensavo stessero parlando davanti a tutti 😀 ).

    Per il resto, sono curioso: ti seguo 🙂

    Ciao 🙂

  • Ciao, dottore 51.
    Ottimo inizio, mi piacciono i gialli e mi piacciono quelli scritti bene. Sono qui per seguire la storia che un po’ mi ricorda le vicissitudini di Clarisse Starling alle prese con il temibile Hannibal Lecter, non so… c’è qualcosa de Il Silenzio degli Innocenti in questo capitolo, anche la testa mi ha fatto pensare a Benjamin Raspail… anche se la tua storia è ambientata a Berlino.
    Comunque, come già scritto, l’incipit mi piace, veloce e senza troppi fronzoli. Aspetto il secondo episodio e voto il superiore, ho tentennato sul padre, ma ci ho ripensato.
    Alla prossima!

  • Ciao @dottore51!
    Berlino deve essere città di elezione per te! Ritrovamento macabro, elemento etnico in primo piano, il tutto sviscerato con bella prosa; interessante, seguo il tuo racconto e scelgo il superiore di Kessler. L’aspirante ispettore ha già l’occhio allenatissimo e non riesce a non notare che Heyden e Maier si guardano con apparente calore, pur “trattandosi di due donne entrambe attraenti”. Spero Kessler non si lasci distrarre troppo nelle indagini dal “quadro ambientale”… forse era meglio se votavo il padre, così gli dava uno scappellotto ?.
    Ciao alla prossima!

    • Grazie per il commento! Berlino è la mia seconda città, paradiso del fotografo (mio hobby principale) e di chi ama la storia. Naturalmente è anche la città della mia vera moglie, oltre che del personaggio Veronika. Fino al 2018 abbiamo avuto un appartamento, lì. Poi, morti tutti i parenti, venduto subito prima del Covid.
      A presto!

  • Ciao Dottore. Auguri a te e alla nuova storia.
    Per il primo capitolo resterei sull’ovvio, e quindi incontrerà il suo capo.
    Sulla scrittura nulla da dire, la storia comincia nel più classico dei modelli gialli c’è un morto e qualcuno che indaga. Sono sicuro che decollerai alla grande. al prossimo dunque, Ciao. 🙂

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