Sara
Da un po’ di tempo Jenny aveva sempre una brutta sensazione, si sentiva strana. Era stanca, abbattuta, vuota e aveva paura. Era seguita come da un bisbiglio di cui non distingueva le parole e dalla sensazione che qualcuno la stesse osservando. In realtà da un paio di giorni stavano succedendo cose strane a Dawnearth, le persone erano nervose. Arianna invece che è l’esatto opposto di me, solare, simpatica, forte e coraggiosa, oltre che molto bella… continuava a sfoggiare il suo sorriso e continuava a ripetere “Omnia vincit amor”!
All’ennesimo sussurro inquietante decisi di scappare, correvo non sapevo dove andare, lasciai Arianna così, senza neanche salutarla.
Entrai in un centro commerciale, non so il perché, ma andai in bagno per rinfrescarmi il viso, e fu proprio lì che una scritta apparve sullo specchio: capirai in 24 ore, e sarà un gran dolore, chi tra i tuoi amici mente. La verità sarà evidente!
Ero terrorizzata, non sapevo cosa mi stava capitando, scappai da lì, con la testa confusa e il cuore a mille.
Scrissi un messaggio ad Arianna, mi rispose immediatamente, era spaventata, continuava a mandarmi vocali: ma sei impazzita Lea??? Ma cosa ti sta succedendo? Dove sei andata? Sono preoccupata per te! Vieni immediatamente a casa, mi trovi lì con Gwen.
Risposi con un semplice ok arrivo.
Davanti al portone di casa, Andrea e Gaia era lì fuori che mi aspettava, ed è proprio lì che la strana profezia si avverò. Gaia disse ad andrea eccola è arrivata, finalmente! Sentì subito un bisbiglio nella testa, ma questa volta capivo: “sta mentendo-ooo”.
Vidi un espressione diversa nel volto di Gaia, lei era sempre così dolce, ma questa volta aveva qualcosa di strano, a tratti inquietante,sembrava non essere più lei. Guardai Andrea per capire se ero l’unica a vedere Gwen in quel modo, ma Andrea mi guardò e mi disse: che c’è Jenny? Hai visto un fantasma??
Risposi subito: no, ho appena visto il volto del diavolo!
Andrea si mise a ridere, Gaia lo stesso, ma quella risata era qualcosa di veramente inquietante.…
Incredula Jenny non capisce cosa stia accadendo intorno a lei ma decide di stare al gioco. chiede ad Arianna e Gaia se andasse tutto bene e se volevano fare una passeggiata nonostante il brutto tempo. Le ragazze passeggiando parlando del più e del meno ma l’attenzione venne riversata nei confronti di Lea che cercava di dare pace alle voci nella sua testa… continuavano a ripeterle:
“stai attenta” o ” arriverà la pugnalata”.
Scocciate del suo comportamento Gaia e Andrea iniziano un interrogatorio preoccupate ma io decisi invece di sorridere e dire alle amiche che andava tutto bene. Iniziò da parte di Jenny un teatrino per capire se poteva fidarsi di loro.… le ragazze fanno il doppio gioco in maniera astuta… ah ragazze pensate mi stia bene questo vestito? Sapete penso di essere ingrassata? Lea iniziò con stupide frasi giusto per iniziare la conversazione, le ragazze non sospettarono niente è iniziarono un dibattito…
ogni parola, ogni minima sillaba che usciva dalle loro bocche venivano coperte dalle voci nella mia testa “stanno mentendo” o ” sono false”…
La ragazza iniziò a preoccuparsi seriamente: starò impazzendo? Cosa mi sta accadendo…
le amiche “va tutto bene?”
Dopo la terza volta che mi viene posta la domanda, decido di salutare le amiche con la banale scusa “o mal di testa, vado a casa…ci vediamo dopo” ….
In realtà era solo una scusa per capire cosa le stesse accadendo ma dentro di lei sapeva che avrebbe colto tale opportunità doveva solo capire come sfruttarla al meglio senza farsi del male… perché lo sguardo di Gaia l’aveva profondamente colpita…
“e se le voci averano ragione?” “Se loro mi anno sempre mentito?” “Forse sono anche veramente colpevoli dell’incidente di Marzia”?
Jenny si sveglia all’improvviso. La sveglia! È tardi!
Ma era tutta sudata, doveva fare la doccia, e per lavarsi i capelli, anche se lia lavati il giorno prima, ci vuole troppo tempo. È stanca, e sente ancora quelle voci.
“Mi riposo” dico “era solo un brutto sogno! Passera”.
Fine.
*
*
Il foglio protocollo, marchiato da cerchi, linee calcate e appunti in rosso sul bordo, aveva un odore insolito, come di pino misto a sughero e muschio. A tratti la carta era sporca, tra il verde e il giallo, e anche il profumo era più intenso. Chissà dove era stato scritto.
Adela disegnò un 6– accanto al nome di Lea Mereu, benché il compito fosse un disastro: tutt’altro che un tema da terza media. 4 era stato il suo primo voto; ma, considerati gli ultimi trascorsi, la pandemia, la DAD e la sua convinzione che i cattivi voti affossassero l’impegno, si convinse a darle speranza.
Gettò gli occhiali sul divano, che ormai da tre mesi usava come letto, ufficio e tavolo da cucina, infilò l’ultimo tema nell’ampia sacca del computer, si igienizzò le mani e, solo dopo, si stropicciò la faccia.
Tirò un sospiro.
C’era qualcosa di strano in quel compito, oltre all’evidente scambio dei nomi: Marzia – pseudonimo per Sara – era davvero morta qualche mese prima… lì, a Terralba.
Il tema di Lea ha qualcosa di strano. Cosa farà Adela in merito?
- Indagherà da sola. Vuole essere cauta. (50%)
- Parlerà del tema allo Psicologo della scuola. Meglio avere altri pareri. (36%)
- Ignorerà il fatto: i ragazzini scrivono un sacco di cose strane. (14%)

14/06/2022 at 11:05
Finale letto e commentato sul blog.
Ciao e a presto
04/06/2022 at 00:32
SI PUÒ DI NUOVO COMMENTARE! CIAO!
Questa volta il commento te lo avevo lasciato sul Blog, ma lo riporto qui per completezza:
§§§
La storia mi ha lasciato l’amaro in bocca. Niente da fare: nonostante tutto alla fine sei riuscito a scrivere una storia che, per quanto fatta bene, a me non è piaciuta.
Peggio ancora: è stato un epic fail su The Incipit perché non solo hai dovuto tagliare diverse parti (quello lo facciamo tutti), non solo non saresti riuscito a concluderlo (forse un seguito avrebbe giovato? Non saprei, forse no) ma hai anche deciso di non concluderlo, lasciando il finale su questo sito e solo per un tempo limitato.
Non so se seguirò un altro horror scritto da te, perché, nonostante l’epic fail, hai colpito nel segno: sei in grado di usare il genere in modo efficace e quindi per me inadatto.
Magari ci rileggiamo su altri generi.
§§§
Ciao 🙂
23/05/2022 at 08:54
Ciao, GG.
Certo ti sei messo in un bel pasticcio, il racconto necessita di spazio e qui spazio ce n’è poco; tuttavia, questo ti ha dato modo di creare e portare avanti una storia, perciò nulla è perduto. È capitato anche a me di dover estendere il racconto a 20 episodi e anche così le cose non sono state chiarite del tutto, non fartene un cruccio, succede e non è poi così male.
Patrizio aiuterà, ma farà di testa sua e vediamo cosa combina. Il capitolo qui è, come hai detto anche tu, un po’ mutilato, ma c’è la versione estesa che riempie le lacune.
Non so se sono io a non aver capito, ma se la mano esce dalla bocca di Adela, come fa a gridare e ancor di più a parlare?
Bene, dai, come al solito hai fatto un ottimo lavoro sia col video che con la lettura. ? ci leggiamo alla prossima!
22/05/2022 at 22:39
Secondo me Patrizio accetta perché non vuole lasciare Adela (se no, perché avrebbe fatto tutto questo?): vorrà ovviamente garanzie, capirci qualcosa, magari l’accesso ai documenti secretati… e poi farà di testa sua appena ci avrà capito qualcosa, perché mi piacciono i personaggi che agiscono così 😀
Ciao! Ho visto anche il video e devo dire che, pur risultando chiaro su quanto avviene, la versione video è più completa. Se vuoi un mio suggerimento, ti conviene fare un’edizione estesa da pubblicare da qualche parte (edizione estesa: nessun cambio di trama ma aggiunta di descrizioni, sensazioni ed altro che rendano più fruibile la lettura… un po’ come hai fatto nel video).
Volevo poi segnalarti che nel video la parola Stato andrebbe con la lettera maiuscola.
Ultimo ma non ultimo mi sembra che ci sia qualcosa che sfugga, rispetto a quanto visto nei capitoli precedenti; è una sensazione a pelle e magari la risposta ce l’avrò proprio nel finale.
Ciao 🙂
PS: OT: il concorso di Amazon vuole almeno 24 pagine, non al più: è un concorso per romanzi e non per racconti (24 pagine è il minimo per pubblicarlo cartaceo, cosa richiesta dal concorso). Pensavo di partecipare, anche se ancora non so con quale pseudonimo.
22/05/2022 at 19:20
Ciao Giuseppe, inutile dire che Patrizio farà come gli psre, ovvio.
Siamo alla fantascienza vera, con l’orrore a spingere sul turbo.
Ho temuto per Nurra, poverina, speriamo bene.
Adesso vado su Youtube tube e vediamo se la lettura mi suggerisce altro.
Qui c’è un dettaglio ( tanto per essere cattivo) che cambierei: “anche lei armata, una donna sulla cinquantina”. lo scriverei così: una donna sulla cinquantina, anche lei armata. Dettagli lo so ma, sai, si gioca!? Ciaooo?
22/05/2022 at 10:48
Ho votato per l fiducia a Fabrizio.
La storia continua a tenere vivo l’interesse e l’attenzione. Chissà quanti misteri ancora?
quella porta dove conduce? Voglio saperlo, aspetto il prossimo capitolo. A presto Pintore.
19/05/2022 at 10:49
Capitolo super affascinante!
La storia si continua a torcere, misteri su misteri si accumulano.
Mi si è stretto il cuore quando la cagnolina soffre, però come sempre scrittura eccezionale!
Ho scelto che Patrizio terrà fede alla parola data, sono curioso nel vedere come si evolverà il tutto.
19/05/2022 at 15:03
Ciao!
Spero mi riuscirà di tenere viva l’attenzione sino alla fine dell’avventura!
Ci sono alcune cose che devono essere spiegate, ma dovrebbe esserci ancora spazio per un po’ di sana azione.
Grazie per essere passato 🙂
18/05/2022 at 21:24
Terrà fede alla parola data: non mi sembra il tipo da fare “superman” e si trova in un luogo completamente sconosciuto. Starei comunque con la guardia alzata!
Allora, il finale di questo capitolo ha acceso la mia curiosità a mille: il tremito del pavimento mi ha fatto capire che erano in un ascensore ed ora si ritrovano in una sorta di “Area 52” (anche se non c’entrano gli alieni). La cagnolina mi fa tenerezza…
Per quanto riguarda il resto: i nomi detti mi sembrano facciano riferimento a storie qui pubblicate, Patrizio ha visto la targa ma a noi non è stata fatta vedere e le aggiunte sul video, a parte un paio di battute che era giusto eliminare per stare nei 5000 caratteri, danno quel tocco in più che rende più chiaro l’ambiente in cui si stanno muovendo.
Ci sono delle domande che premono sulla mia mente ma sono domande che avranno risposta (spero) nei successivi capitoli 🙂
Ciao 🙂
PS: «Che vive in svizzera… con un tesserino del CERN. Cosa mi nasconde? Che tipo di dottore è?» è la stessa cosa che ho pensato io, frase per frase 😉
19/05/2022 at 14:59
Ciao Red!
Il capitolo inizia proprio con la targa dell’auto. 😀
Per mancanza di caratteri, sono stato costretto a tagliare la parte in cui Patrizio legge la targa, scendendo dall’auto, presente nella parte in video 😉
Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto e che abbia acceso la tua curiosità sul finale della storia.
Cercherò di andare un po’ più veloce per i prossimi episodi!
Ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo, sia per la lettura che per l’ascolto!
Alla prossima 🙂
18/05/2022 at 18:37
Ciao Giuseppe, credo che Patrizio non sia pronto per azioni “di forza” per adesso vuole solo capire, (quindi terrà fede ecc.).
La cosa del mondo parallelo è fortissima, e Nurra è il tramite: mi piace!
La parte qui sotto mi ha dato da pensare perché il soggetto sembra sia Nurra e invece è Patrizio… O sbaglio?
Nurra, accucciata tra le braccia di Patrizio, non aveva smesso di uggiolare dal folle episodio accaduto nel salotto di Adela: era un verso sommesso, sofferente. Era calda, oltre che stranamente pesante, e il pelo era più ispido. Non aveva più alcuna ferita. Era forse la stranezza minore in tutta quella follia.
Le spiegazioni di Fabrizio non erano certo servite a calmarlo,…
Ti auguro una bella serata, a presto!?
19/05/2022 at 13:46
Ehi!
Sì, credo proprio che sia un errore di forma, dovuto anche ad alcuni tagli sulla storia. Inoltre, impostare certi dialoghi in dialetto mi sta scomponendo le frasi: quel passaggio è inutilmente elaborato! Grazie per la segnalazione!
Alla prossima!
18/05/2022 at 14:53
Le parti in dialetto, mi piacciono molto rendono ancora più realistico tutto il racconto…
19/05/2022 at 13:25
Si poteva fare di meglio! Ma sono contento che rendano comunque l’idea!
Grazie del supporto!
18/05/2022 at 14:10
Traduzioni:
Cussu’e brujhende» Quello che sta bruciando.
«Làssaru àrdìri!» Lascialo ardere, bruciare.
Aìqhùlta: vi soni bozi… Ascoltami (infastidito) Ci sono voci.
«Eja» “Sì”, ma in questo caso ha un tono infastidito, con il giusto cambio di intonazione.
18/05/2022 at 09:07
Ciao, GG.
Mi piace la piega che ha preso il racconto, le anime che forse anime non sono… la cagnetta che fa da tramite con un altro (qualsiasi sia il senso) mondo. Bella anche l’idea di inserire i nomi delle protagoniste di alcune nostre storie (almeno credo sia così). Mi sono piaciute molto le descrizioni, il tempo brutto che accompagna il viaggio, la pioggia come pece. Bravo.
Ti segnalo questa frase. “I sugheri e pini ” dove, secondo me, manca una i e ti saluto.
Alla prossima!
p.s. non so cosa volessi farci con questa storia, dici che non sei soddisfatto di come sta venendo fuori, ma a me piace. Certo, come dici tu, forse, avrebbe bisogno di più spazio, ma per quello c’è YouTube e, magari, una pubblicazione più estesa un giorno. ?
Voto che terrà fede alla parola data, siamo quasi alla fine, non vorrei complicare troppo le cose. A meno che, tu non abbia in mente un seguito.
Alla prossima!
18/05/2022 at 13:13
Ciao!
Sono contento le parti in dialetto ti stiano piacendo, anche se temo di aver fatto qualche errorino qua è là. La “lingua” cambia di paese in paese, anche a distanza di 100 metri, e non scherzo! Quindi ho voluto dare un po’ questa idea del sardo che si perde con le nuove generazioni, specie quella di Patrizio. Il concetto di difficoltà nel comprendersi anche con persone della propria terra dovrebbe aver conferito alla storia, per chi vuole vedercelo, un tormento interno. Qualche parola dovrò di sicuro aggiustarla, perché deve essere sbagliata. Troppa fretta!
Sì, hai centrato perfettamente il richiamo, e spero l’impiegò che farò di queste voci possa piacerti. C’erano diversi rami di comprensione della trama, e risvolti alternativi a seconda delle scelte. Nella versione definitiva occorrerà aggiungere dei capitoli, senza dubbio, che finiranno per dare maggior contesto. Terralba è solo accennata, ma nella mia mente ha un ruolo più vivo nella prima parte del racconto, la si vive con più intensità.
Sono contento però che stia piacendo, anche se il mio parere non è del tutto allineato. Significa che può avere del potenziale 🙂
Grazie, come sempre, di dedicarmi il tuo tempo!
13/05/2022 at 09:37
Ciao, GG.
Perdona il ritardo, sono indietro un po’ con tutto…
Episodio interessante, un po’ alla Stranger Things. Hai reso i personaggi molto credibili e anche visibili, passami il termine. Tutto ha un suo perché e ci sono cose che andranno spiegate, hai aggiunto gli indizi necessari a trovare la soluzione, ma lo hai fatto con parsimonia, in modo che non tutto possa essere svelato prima della fine. Aspetto il prossimo episodio, voto Adela e ti auguro una buonissima giornata.
Alla prossima!
p.s. mi piacciono tantissimo le parti in dialetto, mi ricordano i miei. 🙂
12/05/2022 at 17:09
Ciao GG!
Sono più voci, allarmate. Mi piace molto la figura del dottore, deve essere uno duro ma che si prende cura della gente intorno a lui. Fidati è il consiglio giusto. Proprio per questo l’ultima parte dell’episodio prende la scena, mi chiedo che tipo di mistero nasconda.
L’episodio corre da una scena tra l’orrido e il drammatico, concitata e con armi in pugno, ad un momento di ruvido avvicinamento tra le parti; molto bello quando cala l’adrenalina e Salaris ride. Bene così, anche qui rendi l’atmosfera splendidamente.
Vediamo che voci sono, stammi bene ciao!
18/05/2022 at 13:04
Ciao Danilo!
Sono contento che l’idea ti stia piacendo, anche se io trovo abbia alcune parti lasciate troppo in sospeso. Mi piace che le vostre scelte abbiano la forza di dirigere la storia attraverso il mondo che si sta creando. Ormai è chiaro che la storia abbia bisogno di più spazio per esprimere tutto il potenziale, quindi ritengo di aver fallito nell’impresa di stare dentro i cinquemila caratteri che mi ero posto all’inizio 😀
Alla prossima!
10/05/2022 at 21:05
Io voto voci di un altro mondo e mi piace pensare a qualcosa “al di là dello specchio”: mi accende molto la fantasia.
La parte con la testa della bimba mi ha fatto schifo, mentre quella con Patrizio e Fabrizio (sembra un gioco di parole) Salaris mi ha gustato… ed ora che ho letto il nome, mi sono ricordato chi era. Come dici tu stesso, è il problema di pubblicare troppo lentamente. Io ho un limite di una settimana 😛
Non ricordo invece la questione del portatile: che c’era scritto o semplicemente noi non lo sappiamo?
Bella la cosa che la cagnolina è il tramite 🙂
Ciao 🙂
18/05/2022 at 12:58
Ciao Red!
Nel portatile, Adela aveva scovato un sito con varie teorie del complotto, abbastanza poco credibili. Nella lotta dovrebbe intendersi che il portatile è caduto, ma non si è spento. Quindi è rimasta aperta la pagina che Adela stava leggendo.
Poi, finito il racconto, magari dedicherò due parole sulla spiegazione di alcuni passaggi. Di certo ho l’impressione che alcune cose siano troppo elaborate, anche per chi è costretto a leggere una volta alla settimana, per collegare tutti i punti 🙂
La scena della testa è abbastanza aperta all’interpretazione del lettore: sono certo che tu abbia immaginato qualcosa di più agghiacciante di quanto non la abbia descritta! 🙂 L’intento era proprio di lasciarvi libertà d’interpretazione!
Alla prossima!
10/05/2022 at 13:02
Saranno più voci allarmate.
Cosa sta succedendo me lo chiedo anch’io e aspetto curiosa il nuovo episodio.
La testa della piccola tra le gambe tra le gambe di Adela è raccapricciante, ma se riesci a spaventarmi vuol dire che sei bravo. Alla prossima. Ciao, Pintore.
10/05/2022 at 14:17
Per ora pare che le voci vi abbiano proprio stuzzicato! 🙂
Felice di saperlo, e anche di riuscire a inquietarvi al punto giusto. Mancano 4 episodi alla fine, speriamo di riuscire a farci stare tutto!
Grazie per essere passata!
10/05/2022 at 10:46
Ciao Giuseppe, ci porti sempre più nel profondo di un incubo, di una trama che si delinea ma non si svela ancora, la tensione è fortissima, palpabile.
Ti segnalo alcuni refusini presenti sul testo pubblicato qui anche se, credo tu li abbia già corretti sul file.
…Avvinarsi, …annui, …sentirla? …gracchio.
Voto …più voci allarmate.
Buona giornata!?
10/05/2022 at 13:45
Grazie dell’avviso, a questo giro sono stato proprio cieco!
Sono tutte correzioni che ho apportato mentre stavo leggendo, in realtà, e sicuramente la fretta mi ha giocato un brutto scherzo. L’unica che non è da segnalare è: sentirla… non suona del tutto come una domanda, anche se dovrebbe. Forse neanche in video sono riuscito a darle il giusto taglio. 🙂
Grazie ancora per la dedizione e la segnalazione!
10/05/2022 at 01:42
Ripeto, quella che segue è una specie di traduzione fonetica alla buona, e il sardo utilizzato è abbastanza grezzo, una fusione di più dialetti. Come ho già detto da qualche parte, la lingua non la mastico tantissimo, ma ritengo dovesse esserci per rendere maggiormente il concetto di certe espressioni locali.
Traduzione delle frasi:
Màccu a’sù diaulu, seze! -> Sei matto come il diavolo!
Fòra’e gònka! Mancanti! -> Fuori di testa! pazzo!
pizzinnu màccu -> ragazzo ingenuo.
Chìssa Mìnoredda -> Povera piccola.
08/05/2022 at 07:14
Ciao GG!
Drammatica aggressione, mentre ci lasci a poco a poco indizi sul passato di Adela. Ho ripreso la storia dall’inizio e questo mi ha permesso di ritrovare il filo degli avvenimenti. Il tema che vedo emergere è che secondo me delinei con grande efficacia è quello della desolazione: delle vite dei personaggi, della natura, così lontana dalla Sardegna Smeralda delle estati vip. E di certi aspetti della vita umana, per i quali la storia potrebbe essere ambientata ovunque.
Dobbiamo capire ancora molto, chi è il vecchio e che ruolo ha, chi era nella visione di Adela, e il rapporto di lei con Patrizio.
Dico che starà al gioco del tipo per sapere come sta Adela.
La storia prende tantissimo e la stai gestendo da par tuo, le descrizioni sono tutte sui toni del grigio, mi immagino una fotografia estremamente asciutta, arida, in bianco e nero direi. Livida. Storia assai coerente nelle sue parti. Bravissimo!
Buona domenica, oggi cercherò di recuperare un po’ di eventi. Ciao!
10/05/2022 at 02:34
Ciao Minollo!
Ci vedete molte cose in questa storia, e ammetto di faticare a vederci, almeno da quanto scritto su The Incipit, le atmosfere che forse la storia meriterebbe. Sono contento di essere riuscito a far passare certe sensazioni, ma vedremo a cosa porteranno le vostre scelte. Di certo, come hai potuto notare, alcune cose sono visibili solo grazie alla lettura di fila, perché sono dettagli che dopo una settimana uno si è già scordato. Spero di riuscire a tenere l’atmosfera sino al termine.
Ti ringrazio per il supporto, le bellissime parole e la voglia di essere ritornato indietro per comprendere alcuni passaggi dell’avventura.
Grazie per avermi dedicato il tuo tempo!
Alla prossima!
04/05/2022 at 12:50
Ho votato per il tentativo di disarmare il vecchio. Ma chi è questo vecchio? La belva dietro la porta non penso sia la cagnolina. Saranno i salti di scena che mi confondono? Comunque sono terrorizzata e voglio saperne di più. Alla Prossima G.G. Pintore.
10/05/2022 at 02:24
Ehi!
Ascoltare i vostri pareri e le vostre teorie è sempre un piacere 🙂
In un certo senso alcuni si sono avvicinati, ma qualcuno forse ha scordato dei personaggi già comparsi, forse anche a causa delle pubblicazioni a distanza di diverse settimane: non è facile ricordarsi tutto, lo comprendo!
Spero di riuscire ancora ad intrattenerti con le vicende future!
Grazie per essere passata!