Un draug sul futon
È appena calata la sera, quando vado ad aprire la porta a Oscar.
Se ne sta ricurvo su se stesso, con il cappuccio alzato. Ci scambiamo un cenno e mi scosto per lasciarlo entrare. Dentro è un disastro e lo vedo destreggiarsi tra la spazzatura come una blatta che si trova a suo agio. In mezzo alla stanza si china sul cartone di croste di pizza che si sono ricoperte di uno strato verde che pare velluto.
-…è tutto marcio, Kev- mi dice, schiacciando con la punta delle Vans una lattina. Io sorrido, non potendo ribattere. Gli offro una Beck’s per il disturbo, aprendone una anche io. Cerco di chiudere il frigo, ma ormai la guarnizione è andata e sul fondo si è creata una melma maleodorante. Non ci si può tenere del cibo, qui. Vado avanti a roba liofilizzata o scatolette. Non so l’ultima volta che ho visto una bistecca o una verdura fresca. Al supermarket quella roba la tengono sottochiave al banco verdura non ci entri se non hai una carta di credito Gold.
-Allora? Dov’è?- mi chiede il mio ospite, con la schiuma che gli cola sulla barba. -Dobbiamo portare fuori Danny, no?-
-Sì. È di là, sul futon- indico la porta dell’altra stanza. -Conviene aspettare il coprifuoco-.
Faccio strada verso la camera, evitando di inciamparmi in Teriyaki, il gatto spelacchiato che mi ha lasciato la mia ex. Lui miagola e scappa via, saltando in cima alla libreria per iniziare a grattarsi le pulci. È una convivenze forzata, la nostra.
-Cristo quanto puzza!-.
Lamentandosi, Oscar si avvicina al futon e tocca Danny con la punta della scarpa. Questo è prono, con della bava marrone che è colata sul cuscino. Mi chino e gli tolgo il VR dalla testa. La consolle è ancora accesa e sta ronzando, surriscaldata.
-Questa versione crackata è un cazzo di disastro, Kev-.
-Io non c’entro! Dopo otto ore ti frizza il cervello. L’ho avvisato, che credi?-. Stizzito, spengo la consolle per lasciarla riposare.
-E tu dov’eri per non accorgerti che aveva oltrepassato il tempo limite?- Oscar tira un calcio al corpo vuoto di Danny per farlo girare. Ha gli occhi sgranati e un’espressione estatica. Mi scappa un sorriso nel vederlo così contento.
-Stavo giocando di là-.
-Per otto ore?-
-Per dodici-. Il mio ghigno fa scuotere la testa al mio amico.
-Dodici…- sembra scettico, poi sbuffa e, per rilassarsi, torna a giocare col suo accendino.
-Se ti abitui puoi stare connesso quanto vuoi. Prima di vomitare a me ci vogliono undici ore. E ben tredici prima che mi sanguini il naso!- la mia voce eccitata risuona nella stanza. Poi torno a guardare il poveraccio steso inerme sul futon. -Porca troia, Oscar, bisogna sapere quando fermarsi. Lui ha continuato ed ora è un draug. Capita, no?-.
Oscar lo sa che capita, per questo non mi risponde. È successo anche a suo fratello. Si è perso in Open World e non è più tornato. Sua madre ci ha anche provato a mantenerlo in vita da draug.
Noi siamo entrati a cercarlo, ma era andato. Oscar l’ha spiegato ai suoi, che là dentro la superficie esplorabile è sei volte quella della Terra. Se ci si perde, cosa vuoi fare, poi?
-Hai provato a cercarlo? Sai dov’era prima di frizzare?-.
-In cuffia mi ha detto che stava esplorando le catacombe di Kwart. Credo si trovino nel distretto meridionale- prendo lo smartphone per controllare le parti della mappa che sono state esplorate e che gli utenti condividono. -Cazzo, è un disastro, guarda qui. È enorme-.
-Dobbiamo provare a cercarlo, prima di buttarlo in strada-. Oscar afferra il VR e me lo caccia in mano. -Colleghiamoci-.
-Posso stare collegato per un paio d’ore ancora, prima di finire così- indico Danny. -Se non lo troviamo, lo buttiamo nel cassonetto, O’. Non voglio perdermi là dentro-.
Lui mi lancia uno strano sguardo prima di accendere la consolle. Sbuffo e butto giù quel che resta della mia birra, per poi sdraiarmi accanto a Danny. È vero, puzza.
-Ci troviamo al pub davanti alla stazione degli spazio-tram- mi avvisa il mio amico mentre mi infilo il VR e faccio il log-in. -Alle undici ora locale, mi raccomando, Kev-.
-Sì, non ho troppa voglia di fare tardi, sai com’è-.
La puzza scompare, così come la stanza e Oscar. Rimango solo io per qualche istante, prima di trovarmi in un vicolo buio di Kwan. Mi alzo in piedi ed esco da lì per arrivare su una delle strade principali. Solo qui ci saranno almeno mille personaggi tra utenti e programmati. Danny potrebbe essere ovunque.
Seriamente, fosse per per me, avremmo anche potuto buttarlo nel cassonetto e continuare a farci la nostra vita. L’avrebbe pensata così anche Oscar, prima che suo fratello diventasse un draug.
E sì, forse è un po’ colpa mia se Dan si è perso, okay. Capisco che Oscar vuole che almeno mi impegni a cercarlo… Però è inutile. Lo sanno tutti.
Se ti metti in testa di trovare qualcuno che non riesce più a tornare, poi ti perdi anche tu.
Se ti metti in testa di trovare qualcuno che non riesce più a tornare, poi ti perdi anche tu.
- Kev e Oscar riescono a trovarsi e continuano insieme la ricerca di Danny (67%)
- Kev si perde nella metropoli fin da subito, in luoghi malfamati di Kwan. (0%)
- Kev arriva al pub, ma Oscar non c'è, così è costretto a muoversi da solo e cercare nuovi alleati. (33%)

14/04/2022 at 22:08
Capitolo 1)
Ehi!
L’idea mi piace! C’è qualche piccolo errorino, come il conflitto con l’utilizzo delle ” – ” durante e nel mezzo del dialogo, che finisce per rendere un po’ caotica la conversazione. Il consiglio è quello di cambiare la punteggiature dei dialoghi, così da risolvere il problema.
Sono curioso di vedere come funziona. Ho trovato poco chiaro il problema dovuto al loro incontro, in quanto piattaforma, magari ci si aspetta che i personaggi possano spawnare un po’ dove vogliono, ma il gioco è inventato da te, quindi regole tue. Però sarebbe necessario aggiungere un chiarimento (magari i caratteri non ti hanno concesso di farlo).
Sono curioso di sapere dove ci porterai!
Se la cosa può farti piacere, ho letto il primo capitolo su Youtube, insieme alle storie di altri autori:
Se l’idea di garba, posso continuare a farlo per 55,99 $!
No, scherzo, lo faccio agggratis 😀
https://youtu.be/XZNseAU7SrU
Alla prossima!
01/04/2022 at 14:19
Trainspotting cyberpunk. Mi pare sia questa la frequenza. Davvero una bella battaglia la scelta tra il degrado reale e la corruzione virtuale. Nell’attesa una puntatina al pub io la farei 😉