Se non saranno rose, andranno bene girasoli.

Dove eravamo rimasti?

Nel prossimo episodio sarà passato un po' di tempo rispetto alle attuali vicende e... Ci sarà stato un cambio radicale. (67%)

30 centimetri

Spacchetto una tela rivestita di carta da giornale e dopo aver soffiato via da questa le due dita di polvere depositate sulla superficie, la appendo ad un chiodino sulla parete installato probabilmente dal precedente inquilino. Le scatole di cartone mi fanno compagnia creando un bel trenino che va dal soggiorno alla camera da letto. L’appartamento è molto più grande del precedente ed è ben illuminato e soprattutto ha finalmente un forno. Vi assicuro non vi sia cosa più comoda del forno per le cene fugaci di una studentessa.
È proprio inseguendo le lezioni del mio corso che ho dovuto cambiare ancora città e di conseguenza alloggio. Sono arrivata qua ieri e le lezioni partiranno domani mattina.
Lui è rimasto là. Abbiamo avuto un periodo di stacco nel quale nessuno dei due ha avuto il coraggio di affermare fosse finita, ma abbiamo continuato così la nostra relazione, in silenzio. Una settimana fa mi ha scritto un messaggio: “buona fortuna per questo nuovo inizio”. Si ricordava la data che gli avevo comunicato tempo prima come ultimatum di partenza per la mia nuova meta.
Penso spesso a lui.
Da tipico cliché, quando si affronta un distacco importante si cambia acconciatura. Io incomincio quindi questa nuova esperienza con 30 centimetri in meno di capelli.
Mollo tutti i pacchetti e senza nemmeno cambiarmi mi infilo le tennis e prendo le chiavi dell’auto. Voglio andare alla scoperta, mi sento viva. Sul piazzale di sosta, mentre la strada prosegue con tornanti in salita sulla collina, ammiro il paesaggio sottostante. Mozzafiato. Mi scende una lacrima sulla guancia perché questo è sempre stato il mio sogno. La leggera brezza di settembre mi assale creandomi un brivido lungo la schiena e mi stringo le spalle nella camicia.
Non mi sentivo così bene da molto tempo. Ho in mente nuovi progetti e tante idee per questa nuova vita che mi attende. Ho meditato molto per lasciare il passato dove è e potermi vivere il presente.
Sento provenire da lontano una musica potente contornata da voci che cantano all’unisono. Decido di avvicinarmi e mi immergo in quella che sembra davvero una bella festa. La gente sta ballando di gusto. Il barista, un tipo riccio con una t-shirt hawaiana e una collana di fiori al collo, attira subito la mia attenzione chiedendomi cosa prendo da bere. Più che chiedere lo sento gridare: “ biondina, cosa vuoi da bere? Lo sai che qua non entri se sei sobria?”.
Mentre aspetto che prepari il mio cocktail, seduta su di uno sgabello mi guardo intorno. Non conosco la band, ma immagino sia del luogo.
Noto con la coda dell’occhio un ragazzo appoggiato a un lato del palchetto che mi sta fissando. Mi fa l’occhiolino.
Inizio a ballare. Lui è sempre lì. Lo vedo avvicinarsi con passo deciso e iniziamo a muoverci insieme. Con grande piacere si dimostra un ballerino provetto.
La luce sta calando e il volume della musica diventa sempre più alto.
Mi sposto un attimo dalla calca per riprendere fiato e il ragazzo ne approfitta per avvicinarsi a me. Stringe le sue braccia alla mia vita e mi tira a sé. “ Dove sei stata fino ad’ora?” mi chiede. Mi fissa intensamente e mi cinge ancora di più. “Magari prima di tutto ciò potremmo almeno presentarci”. Lo allontano di un po’. È un bel ragazzo alto e muscoloso, con i capelli castani raccolti in un codino. È sicuramente più grande di me.
“Come entrata in scena, la tua è stata una delle più belle che abbia visto” gli sto sorridendo perché ora è lui a sentirsi in imbarazzo. Per scusarsi della foga con la quale ha approcciato mi offre un drink e mentre mi porge il bicchiere si presenta. Fa il personal trainer in palestra ed è proprio questo il motivo della recente rottura con la sua ultima fidanzata poiché la sua dolce metà era troppo gelosa. Mi fa tenerezza perché sembra abbia decisamente bisogno di sfogarsi. Quando sento anche io l’alcol salire iniziamo a scambiarci aneddoti sui nostri rispettivi “non compagni”.
“Aspetta, ma quindi sei impegnata? Che figura!”. Chiedendomi ancora scusa per la scenetta di prima mi convince a raccontargli qualcosa di me. È più facile parlare a sconosciuti. Sento il bisogno di sputare fuori tutto.
“…non stava funzionando, litigavamo sempre ed entrambi stavamo male”.
“Vi conoscevate da davvero tanto tempo?” Mentre me lo chiede lo vedo inciampare in un bicchiere vuoto a terra e si rovescia addosso metà del cocktail che aveva in mano. La scena diverte entrambi e coinvolge pure un gruppetto poco distante da noi che inizia ad applaudire.
“Si.” Gli rispondo. “Ci conoscevamo da davvero troppo tempo, ed è questo che ha sempre complicato le cose”. Mi sento a mio agio e mi viene voglia di raccontargli ogni cosa.
“Tu lo ami ancora”. La fermezza con cui lo dice mi fa capire che è vero.

Io lo amo.

So che è così perché in ogni cosa che faccio, immagino anche lui.
“ Ti ringrazio, è stata una bella serata” ci abbracciamo e lo saluto. Mentre mi dirigo a casa, con la musica ancora nelle orecchie, prendo in mano il telefono e cerco il suo contatto.
Digito: “Ho un’idea, dovremmo parlare”. 

Infine torneranno i girasoli, dove?

  • In un campo profumato. (33%)
    33
  • Tra le sue braccia. (50%)
    50
  • Sul comodino, in un vaso. (17%)
    17
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40 Commenti

  • Capitolo 9)

    Ehi! Anche se non ho commentato, ti seguo ancora! 😛

    Siamo arrivati al finale, anche se è passato un po’ di tempo. Durante la lettura sono riaffiorati i ricordi dei precedenti capitoli. Ho trovato interessante il discorso relativo alla facilità nel comunicare con gli sconosciuti, e ti ringrazio per avermi fornito un dettaglio importante che stavo trascurando all’interno di una mia storia (riguarda il taglio dei capelli! Per uno che li taglia quando capita, è sempre un po’ difficile calarsi in certe dinamiche!) 😉
    Leggere serve anche a questo!

    Aspetto il finale!
    Continua così! 😉

  • Capitolo 7)

    Ehi!
    Credo che gli altri autori abbiano già espresso i punti che tratto anche nel video.
    Il racconto prende spazio alle emozioni, al rapporto tra i due. Invece di calarci nel loro amore, nel vivo del rapporto, la sfilza di eventi ci porta lontano dal focus della storia.
    L’intero episodio ha del potenziale, quindi rivedilo nel tuo file 🙂 Ognuno di quei passaggi può evidenziare un lato del nostro ragazzo innamorato.
    Spero i miei consigli possano tornarti utili!

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/CStP4cSgTCw

    Alla prossima!

  • Puntatina vacanziera, nel paradiso degli amanti… Tutto bene, ci riporta tutti a situazioni vissute (chi non ha pensato una volta: devo venire a vivere qui?).
    Si percepisce la gioia, la libertà, l’amore.
    Quello che mi aspettavo però era un coinvolgimento più profondo della ragazza e non un racconto della bella vacanza. Un’altra volta osa di più!
    Ci sono poi delle espressioni direi “imprecise”, che potevi giocarti meglio.
    Esempio: l’isola si compone di dodici microclimi; complice con; pure ora mi ricordo…
    Sono dettagli, lo so, ma hai il potenziale per scrivere ancora meglio, quindi il consiglio è insisti, revisiona bene perché uno stesso concetto può essere riscritto in tanti modi diversi, e non ti arrendere finché non emerge quello giusto. Sono i dettagli che fanno, a volte, la differenza!
    Voto rabbia, a caso, ovviamente. Ciao!??

  • Capitolo 6)

    Il capitolo scende nel profondo della protagonista, nonostante in alcuni punti la narrazione potrebbe risultare un po’ confusionaria, più che altro nel finale. Ma immagino questo possa essere imputabile al problema dei caratteri. Trovo che altri ti abbiano già fatto notare la cosa 🙂
    Credo però il capitolo abbia poco mordente sul lettore, sarà forse per una questione di “lamentele” generali. Certo, non sono il target perfetto per il genere, quindi prendi le mie considerazioni con le pinze 🙂

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
    Una voce femminile avrebbe decisamente reso di più la situazione!
    https://youtu.be/FOtvZ255evI

    Alla prossima!

  • Bello l’episodio, sembra una cosa vera… Perché è vero che i ricorsi sono comuni e spesso sono un errore, forse non si accetta di aver sbagliato una volta, per orgoglio, e così si sbaglia di nuovo.
    Un solo piccolo appunto nel finale soprattutto dove non è chiarissimo chi dice cosa. ( e il lettore deve rileggere, e spesso non gradisce?)
    Complimenti, ciao?
    Voto annebbiato…

  • Ciao Ricci Biondi!
    Il professore sicuro di sé è un classico. Questo ha qualcosa di irrisolto, beve come un matto. Ma affascina. Mi piace il corsivo del caffè; ero tentato di scegliere il 18, mi sembrava divertente, poi ho optato per lui che si sbilancia, cosa che mi aspetto. Unico appunto che avrei è sul ristorantino in centro dove non li avrebbero notati, ma tutti lo chiamano per nome. Ma ci sta che lui voglia pavoneggiarsi con una giovane bionda… uomini!
    Tutto bene l’esame di fisica ??
    Ciao alla prossima!

  • Ciao Ricci-Biondi.
    Davvero i tuoi personaggi sono incauti, prima o poi succede qualcosa.
    Buona premessa per scrivere tante cose.
    Un consiglio oggi per te ce l’avrei, lo chiamerei “operazione semplificazione”
    Ci sono molti passaggi piuttosto elaborati di una complicazione che non aggiunge, anzi sottrae interesse al racconto. Credo che forse dovresti dedicarti alla revisione con un’attenzione mirata soprattutto a questo. Sfrondare, oltretutto, permette di risparmiare caratteri e questo mi sembra un bene!
    Voto lui che esagera, del resto mi sembra probabile?
    Buon lavoro, ciao alla prossima!?

  • Ciao Ricci Biondi!
    Lo chalet fa miracoli, non credevo proprio. La storia fila, adesso vediamo questo brizzolato fascinoso che cerca il suo spazio nella storia. Glielo darei… Lo stile-confessione funziona, non capisco solo la metafora “lo insegue come il rinculo…” che invece subisce chi spara, o in questo caso parla. Va beh, è solo un piccolo particolare.
    Bene così, alla prossima ciao!

  • Capitolo 3)

    Birra e Hamburger ci stanno sempre!

    Mi è piaciuto parecchio i temi che hai voluto affrontare, anche se i discorsi della protagonista possono un po’ far storcere il naso, troppi sintomi di una relazione tossica; tutte questioni che offrono ottimi spunti di riflessione anche per il lettore. Sono incuriosito dalla nuova strada intrapresa!

    Aspetto di scoprire a cosa ci porteranno la birra e gli Hamburgers!

    Trovi il capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/TUawia8wlfQ

    Alla prossima!

  • Ciao Ricci Biondi!
    Ammazza che feeling tra i due! Direi che filano alla grande, e lei alla fine lo riconosce. Da come lo descrive è davvero un bel tipo.
    Il ritmo alto e scandito dai punti e a capo rende la narrazione a, mio avviso, scheletrica, ma è una scelta che non mi dispiace per ora. Bene! Voto per lo chalet e ti auguro una buona settimana.
    Ciao!

  • Capitolo 2)

    Devo confessarti di esserci rimasto un po’ male! Mi piaceva la scelta stilistica che avevi intrapreso, ed ero curioso di vedere in che modo avresti adeguato la storia a quella decisione narrativa. Con la prima persona ti ho visto più sciolta e decisa, il capitolo ben curato e giusto un errorino non disturba per niente il prodotto finale.
    Aspettiamo di scoprire qualcosa in più, anche se io voto per il promemoria.

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/5vsr5lRwpX4
    Alla prossima!

  • Ciao Ricci Biondi!
    Un brutto sogno lei lo definisce, che finisce in maniera minacciosa, con lui “se esce maschio“ che mi ha fatto sorridere. Lei non è pronta e dipinge il suo lui come un rapace sessuale che non la soddisfa; vediamo come prosegue allora. Racconti dando ritmo, con frequenti punti, a capo e non. Qualche errore qua e là, se rileggi ad alta voce una volta in più risolvi tutto. Bene!
    Ho scelto il professore, ciao alla prossima!

  • ciao. Complichiamo un po’ le cose con un bel professore 🙂
    Hai già fatto un bel salto, mi pare, il capitolo è molto gradevole le situazioni ben descritte, brava, brava.
    Una sola cosa non mi piace personalmente (ma tu fai come ti pare) inutile scrivere maiuscolo per dire che stai gridando, non c’è bisogno. A presto! 🙂

  • Ciao Ricci Biondi!
    Ho votato per i sogni, così vediamo il mondo onirico di questa mediocrità ?. Da come la descrivi non è così male, forse le è successo qualcosa che le impedisce di credere in sé stessa. Bella l’imprecazione nel bel mezzo delle riflessioni, e il saluto femminile. Anche io sono rimasto colpito da specchiandotici. È corretto intendiamoci, solo un po’ ostico alla lettura.
    Per il resto mi è piaciuto, seguo la tua storia.
    Buona domenica!

  • Capitolo 1)

    Mi ha colpito molto la scelta narrativa, perché offre un punto di vista abbastanza insolito. Mi hai subito incuriosito. Ovviamente, la trovo una scelta difficile, perché ogni termine deve essere calibrato con la giusta precisione, onde evitare grossolani errori di forma.
    Occorre giusto una migliore revisione per evitare qualche errorino e inutile, oltre a qualche virgola in più in alcuni punti. 🙂

    Aspetto il prossimo!

    A proposito, se la cosa può farti piacere, ho letto la tua storia su Youtube, insieme a quelle di altri autrici/autori. Se vorrai, continuerò anche con i prossimi capitoli. Lo trovi qui:
    https://youtu.be/pg-dC1LJcn0

    Alla prossima!

  • Ops, ti ho mandato in parità le opzioni. Penso non sia grave, ci saranno altri commenti.
    Bene sei una new entry, scrittrice per diporto? Il tuo capitolo è piacevole alla lettura, chiaro e scorrevole, piccolo appunto ( ed essendo che non puoi annegare tu) a mio modesto parere potevi scriverlo meglio, evitando quel gerundio poco elegante. Ti seguo comunque, Ricci Biondi. Alla prossima.

  • Ciao, ben arrivata. Ricci biondi.
    La tua avventura inizia con un interessante capitolo in seconda persona singolare, insolito, ma almeno per un po’, sicuramente piacevole.
    Mi permetto, visto che su the incipit ci stiamo apposta, di consigliarti una maggiore attenzione a certe espressioni che, secondo me vengono dalla voglia di colorare il racconto, e che, invece, semplificato sarebbe più efficace.
    Esempio: specchiandotici/stendertici/ abbia iniziato/ti apre scrupolosamente il cancelletto permettendoti di entrare e lei di uscire./scoccare… la serratura
    Questo sono alcuni esempi, in cui potevi usare espressioni forse più convenzionali ma sicuramente più efficaci ( sempre, bada bene a parer mio).
    Mi è piaciuta l’immagine finale in cui lei annega i pensieri nella vasca, brava.
    Voto lei che s’addormenta.
    Ciaoo??

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