Babilonia

Babilonia - Incipit

Buonasera a tutti, cittadini del mondo. A partire dalla mezzanotte, quando questo giorno del 2020 dedicato interamente alle donne ci abbandonerà in maniera definitiva per lasciare spazio al 9 marzo, tutte le monete cesseranno di avere potere d’acquisto. Dollaro, Euro, Sterlina, Rublo, Yen… nulla di tutto ciò avrà più alcun valore. Tutti gli esercizi commerciali potranno continuare ad esistere e proporre i propri prodotti, le aziende a produrre, ma nessuno di noi sarà più costretto a pagare alcun prezzo e vigerà la totale libertà di scelta. Lavoreremo gratis, mangeremo gratis, vivremo gratis, non più schiavi della forza e dei vincoli creati dal malefico Dio Denaro… ”.

Se si tralascia l’età della popolazione e si considerano anche i bambini sotto i 5 anni, il discorso venne seguito da oltre 6 miliardi di persone: circa l’80% della popolazione mondiale. Nessuna barriera: la quasi totalità degli abitanti della Terra era unità e connessa oltre lo spazio e il tempo, indipendentemente dal luogo in cui ci si trovava e dal fuso orario, per assistere a un evento epocale.

Giorno e notte. Sole e pioggia. Nubi e cielo terso. Caldo e freddo. Siccità e temporale. C’era chi ascoltava davanti alla prima bevanda calda del mattino, chi sotto le coperte del proprio letto o accoccolato sul divano prima di andare a dormire.

C’era chi ascoltava attentamente dalle cuffie collegate allo smartphone, fingendo una quiete interiore che non gli apparteneva, mentre sdraiato su un lettino si abbronzava in spiaggia… chi invece sentiva il discorso alla radio e chiuso in macchina, con in sottofondo la ventola del riscaldamento e il leggero sfregamento dei tergicristalli contro il vetro.

C’era chi cucinava il pranzo con sullo sfondo un cielo ricco di nuvole, nere di pioggia e minacciose… chi al contrario guardava il piccolo schermo di un bar davanti a una bibita fresca, al termine di una intensa giornata di svago immerso nella natura.

“… A cosa porterà questa scelta coraggiosa e rivoluzionaria? A un mondo migliore, senza guerre né povertà, dove le classi economiche e le iniquità sociali lasceranno spazio all’uguaglianza e alla pace eterna. Molti di voi si staranno domandando perché continuare a lavorare se possono nutrirsi e vivere gratuitamente… Miei cari concittadini, la risposta è molto semplice: il progetto “MoneyFree”, sviluppato da un importante gruppo di esperti con l’obiettivo di favorire l’innalzamento esponenziale del benessere, dare nuova linfa vitale a chi ha sempre vissuto una vita di stenti, conta sul fatto che in ognuno di noi buon senso, altruismo e collaborazione possano prevalere su impulsività, egoismo e totale disinteresse nei confronti del prossimo. “MoneyFree” avrà validità di un anno a partire dalla mezzanotte di oggi. Al termine, seguirà un periodo di stallo di 30 giorni in cui gli esperti valuteranno i risultati e le statistiche raccolte. In caso di riscontro positivo, il progetto si trasformerà in legge universale e definitiva; in caso di fallimento, tutto tornerà alla situazione attuale e il denaro riacquisterà immediatamente il proprio valore di acquisto, ripristinando così tutte le dinamiche che guidano il mondo contemporaneo”.

Nessun ascoltatore osava fiatare. Era come se si trovassero tutti nella stessa enorme sala da convegno, attenti ad ogni minimo rumore o movimento che avrebbe potuto infastidire l’interlocutore o gli altri presenti.

Signori, questa notte comincia una rivoluzione sociale senza precedenti. Facciamo in modo che non sia un fallimento, ma un trionfo di uguaglianza, altruismo e collaborazione. Buona vita a tutti!”.

Gli schermi delle televisioni si fecero improvvisamente neri e il mondo rimase sospeso in un lungo e fragoroso silenzio. Poi, 12 miliardi di mani cominciarono a battere praticamente all’unisono, scrivendo le note della colonna sonora che li stava introducendo nella loro nuova esistenza.

C’è un silenzio tombale che aleggia nell’aria: lo si percepisce così perfettamente da sembrare tangibile e la sensazione è quella di poterlo quasi toccare.

Sta per accadere qualcosa.

Solo le case colorate e illuminate dalle luci artificiali della notte bucano il buio profondo della notte, interrompendolo a intervalli più o meno regolari: senza queste costruzioni, il paesaggio sarebbe molto simile al fondo di un oceano.

In quale luogo si svolgerà il prossimo episodio?

  • Stazione (29%)
    29
  • Supermercato (43%)
    43
  • Cinema (29%)
    29
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47 Commenti

  • Capitolo 4)

    Direi proprio che il capitolo presenta lo status di confusione. L’idea del disagio si evince, e credo disorienti un po’, specie nella parte finale del video. Immagino che più avanti ci sarà occasione di comprendere al meglio la situazione!
    Aspetto di capire qualcosa in più, e mi accodo alla scelta di Varlain.

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/ciIYOI5iL9o
    Alla prossima!

  • Ciao, voto gli economisti, e prevedo di non capirci niente come niente ho capito di questo capitolo.
    Dopo la prolessi e l’ossimoro dilagante cos’altro ci riserva il futuro?
    P.s.: La cosa del tè pare sia vera, (e pure quella del sale, e della tunica.)?
    Alla prossima! ?

  • Questa volta voto lo scontro tra economisti 🙂

    Ciao! Questa volta il capitolo mi ha lasciato spiazzato: non si capisce cosa stia succedendo al protagonista! Ok, è tutto nella sua testa ma sembra diventato improvvisamente matto e senza ragione alcuna (od almeno comprensibile a chi legge). Nulla questio perché siamo al quarto capitolo e le cose devono ancora arrivare ma mi ha lasciato stranito lo stesso. Il gioco di rompere la quarta parte è interessante ma secondo me fatta troppo presto!

    Questo è quanto 🙂

    Ciao 🙂

  • Capitolo 3)

    Il discorso che ho voluto fare per questo capitolo è lunghetto, quindi ti rimando direttamente al mio commento sul video. Lo stile mi pare sempre buono, forse qualche imprecisione, ma nulla di grave.
    Il mio problema, ma trovo che sia solo mio, è quello di farmi davvero troppe domande sull’ambientazione e sulla possibilità di un simile scenario, quindi ho voluto perlopiù discutere sulla situazione. Un mondo Utopico/distopico non è mai semplice da immaginare e da raccontare. Non so, forse è il livello di panico/apparente calma che mi destabilizza un po’.
    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/dVIqvN82Kow

    Alla prossima!

  • Ciao! Ho recuperato in corsa la lettura di tutti e tre gli episodi e ho trovato l’idea di fondo molto interessante e originale. Voto la moglie perché sono curiosa di saperne di più ma anche un confronto fra economisti, come suggeriva qualcuno, mi sembra un ottimo spunto!

  • Dannatamente indeciso, questa volta ho votato a caso il rapporto tra il protagonista e la donna dalla pelle color miele!

    Qui vediamo l’inizio del caos ma secondo me i nodi devono ancora venire al pettine… Mi chiedo che fine abbia fatto la moglie, ma il caso ha scelto di rimandare la scoperta 😉

    Ciao 🙂

  • Ciao, Mattia.
    Voto il ladro assassino, sono un amante degli horror e spero in scene truculente.
    Il capitolo mi è piaciuto, non ho molto da segnalarti, a parte la frase: “La clientela correva illogicamente” non so, quell'”illogicamente” non mi fa impazzire, forse meglio un più banale “disordinatamente” ma è una mia idea. Un’altra mia idea è che la polvere si vede, sempre, te lo dice una (non) casalinga (a tempo pieno) disperata 😉
    Ti auguro una buona giornata.

    Alla prossima!

  • Vada per la ragazza, mi piace come la descrivi.
    Capitolo interessante, è vero in un mondo senza soldi il Supermercato diventa una giungla.
    Unica, sarò sicuramente pesante, meno descrizioni più parlato!
    Il narratore non deve per forza descrivere tutto quanto, un consiglio che ti do è di far descrivere certe cose ai personaggi della storia. Guardati per esempio “Ai confini della realtà” che un po’ ci somiglia come genere.

  • Io voto la stazione!

    Ciao! Vengo a questa storia dopo averla vista sul canale di Youtube di Pintore e l’Incipit mi è piaciuto. Hai voluto iniziare la storia con un messaggio che dà “il là” a tutta una serie di avvenimenti che può sfociare in qualsiasi cosa (come ha detto Ottiaviano può venir fuori una storia comica, tragica, thriller, eccetera, eccetera); quello che so è che, anche se senza soldi, l’economia ha un suo perché e vediamo come questa situazione evolverà nella tua storia, se punterà più ad un’Utopia od ad una Distopia 😀

    Insomma, ti seguo curioso 🙂

    Ciao 🙂

  • Capitolo 1)

    Ehilà!

    Ho letto il primo capitolo su Youtube! Se la cosa può farti piacere, continuerò a farlo anche per i prossimi 😉
    Trovi la lettura qui:
    https://youtu.be/m7rH0k6kgnY

    Non ho particolari consigli da darti per questo primo episodio. Mi pare che fili liscio dall’inizio alla fine. Certo, il concetto è abbastanza poco credibile, ma mi incuriosisce. Forse avrebbe reso di più adattando la storia qualche anno più avanti del nostro, con un mondo “unito” sotto una sola organizzazione. Ma è ancora presto per fare ipotesi o altro 🙂

    Voglio vedere dove ci porterai!

    Alla prossima!

    • Ciao! Ti ringrazio per aver letto l’episodio sul tuo canale Youtube, ovviamente liberissimo di proseguire se troverai il racconto interessante 😀
      Non male l’idea di ambientare tutto in un futuro prossimo, ma ho volutamente deciso di rimanere ancorato al nostro contesto storico… vediamo insieme dove ci porterà la storia!

  • Ciao Mattia, in bocca al lupo.
    Quello che mi chiedo io è quale sarà la chiave di lettura: sociologica, politica, comica, grottesca, tragica… Chissà.
    Vediamo al supermercato, dove i soldi contano, che succede.
    ( Una cosa che mi sento di dire è che almeno da noi nello stivale altro che appluso: all’annuncio sarebbe, sicuramente seguito un …ma vaffa… Generale).?
    Ciao?

  • Voto il supermercato, curiosa di vedere come i cittadini di un mondo che, presumo, diverso dal nostro (dato che il tutto avviene nel passato e questa cosa non è mai avvenuta) si comporteranno avendo a disposizione tutto e “a gratis”.
    Mi è piaciuto questo incipit, la carrellata sugli spettatori ha dato il senso di globalità. Non ho capito il cambio del tempo verbale nel finale, ma, presumo, abbia un suo perché.
    Stiamo a vedere come prosegue la storia e speriamo non ci siano troppe vittime 😉

    Alla prossima!

    • Grazie Keziarica e complimenti per aver notato il cambio di tempo nel finale. Mi rendo conto che non sia proprio correttissimo, ma rileggendolo prima di pubblicarlo mi ha trasmesso una maggiore forza narrativa e ho avuto come l’impressione di essere stato catapultato in quel presente… e quindi ho corso il rischio 😛 Grazie ancora e al prossimo episodio!

  • Ciao Mattia,
    devo ammettere che l’idea di base è abbastanza intrigante. Però da lettore viziato e insistente quale sono mi permetto di esprimere un personalissimo parere. Anche se si tratta di un incipit avrei preferito che quanto comunicato fosse stato mostrato di più e raccontato di meno, un po’ come al…CINEMA?. (Show, don’t tell!)

    • Intanto, grazie per il tuo commento! Detto questo, il tuo suggerimento è interessante e non è detto che io non riesca a sfruttarlo prima o poi (magari in una futura rivisitazione del racconto prima di inviarlo ad un concorso, oppure riuscirò a riproporlo in qualche modo già in uno dei 9 episodi restanti, chi lo sa…). Quindi, doppio grazie 🙂

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