Gott Ohne Uns

Dove eravamo rimasti?

Lo senti? È il mondo che sente la tua presenza e chiede il tuo aiuto. Il tempo è giunto, devi immergerti nel calderone. Mi immersi nel calderone, in posizione fetale. Quando riemersi avevo con me un cucciolo di lupo. (67%)

Nei Ricordi

Lasciai sprofondare il mio involucro di carne all’interno del calderone, la mistura ribollente mi avvolse in un caldo abbraccio.

Per un istante la paura di venire ustionato attraversò la mia mente, come il volo rapido di un’aquila.
Ma la realtà era che, immerso in quel liquido rossastro, mi sentivo a casa.

Chiusi i miei arti in posizione fetale e mi lasciai cullare nel calderone, ricordi pre-natali assalirono le pieghe del mio cervello.

All’interno di quell utero finalmente la pace mi avvolse come un manto.

Mentre sprofondavo in un sonno buio qualcosa mi afferrò per i capelli, strappandomi da quel senso materno che mi avvolgeva.

Il mio corpo era ancora all’interno del calderone, mentre il mio spirito volava via, fintanto che non venni portato a livello delle nuvole che abbracciavano tutto il creato, dove solo gli spiriti dei venti possono osare.
Al di sotto, il mio occhio scrutava l’immensità della terra, il tramonto e l’alba si incrociavano lungo una linea continua, tanto che uno e l’altro si rincorrevano in una corsa infinita.

Tutto era lontano eppure vicino, ovunque le mie iridi si posavano potevo osservare gli avvenimenti come fossi lì presente.

Di fronte a me vidi erigersi obelischi e zigurrat ricoperti di bassorilievi in alabastro e oro, vidi gli uomini e gli animali vivere in armonia, la natura rigogliosa intrecciava nei suoi rami poesie d’amore.

L’istante successivo, le grandiose architetture innalzate a mio nome venivano distrutte, umani con le bocche distorte dall’odio bestemmiavano mentre uccidevano cuccioli e bambini, la natura ridotta a cenere.

Nel mio cuore vi era sgomento.

Poi odio puro.

Mi ritrovai ad urlare con voce innaturale nell’alto del cielo.

Il sole si vestì di un drappo nero, mentre la luna si tinse rosso sangue e ogni suono del creato si spense.

Fu allora che la terre venne sconquassata da un enorme terremoto, le montagne e le isole sradicate dal loro posto
I giganti, protettori delle montagne, si alzarono dai loro letti di pietra e se ne andarono,schiacciando sotto di loro coloro che ne rubavano le preziose pietre, gli spiriti dei venti si liberarono dal loro giogo e imperversarono in ogni dove portando pioggia, freddo e dolore.

Le ninfee dei fiumi e dei laghi si innalzarono contro l’uomo, i segni dello stupro subito ad adornarne i corpi, le bestie degli abissi che osservano l’ignoto iniziarono a mangiare coloro che tentavano di fuggire al mio giudizio.

Gli spiriti degli animali si riversarono dai boschi lungo le pianure, seguiti da fiere impazzite con la bava sanguinante fra le fauci, ingurgitando uomini piangenti.

Le antiche divinità dei campi e dei raccolti affilarono le falci, mietendo grano e uomini, gli antichi fabbri accesero le loro fornaci e dai vulcani iniziarono a colare lava e zampilli.

La morte mia sposa chiamò a raccolta i morti, i quali risposero al suo richiamo, alzandosi dalle tombe e dalle necropoli sottotrame.
Tutti i re del mondo, i falsi sacerdoti, i comandanti di eserciti, gli uomini più ricchi e potenti della terra scapparono nelle caverna, e pregavano le montagne di cadergli addosso per nasconderli dall’ira di dio, giacché il giorno del giudizio era infine giunto, e nessuno si sarebbe salvato dall’ira della spada e del lupo.

Ma le montagne erano loro sorde, e disperati si iniziarono ad uccidere fra loro, gli schiavi e gli uomini liberi si ribellarono lanciando pietre e maledizioni eterne agli antichi padroni.

Mentre la mattanza iniziava, io volsi lo sguardo verso coloro che non mi avevano mai abbandonato.

I primi che chiamai a me furono i bambini, i loro spiriti candidi abbandonarono i copri terresti per volare verso il cielo, al loro posto manichini inanimati, giacché il castigo divino non può nuocere coloro che non sanno.

Fu poi la volta dei folli e dei matti, perché furono proprio loro per primo a vedere il mio volto.

Chiamai a me i giusti, perché non soffrissero gli errori di coloro di cui si fidavano.
Chiamai a me gli animali, fedeli compagni nella mia ancestrale solitudine.

Chiamai infine a me le mie spose, la vita e la morte, perché la sofferenza dell’uomo doveva essere eterna, in quanto l’offesa che essi mi avevano arrecato non poteva essere perdonata.

Poi fu luce.

Mi ritrovai a terra, il liquido del calderone mi circondava. Fra le mani reggevo una spada, al mio fianco un cucciolo di lupo, intontito.

La vecchia mi osservava, gli occhi sgranati.
– Un cucciolo di lupo…e la spada- la sua voce tremava, il terrore avvinghiato alla gola.
– È giunto infine il tempo. Ti prego, concedimi il mio ultimo sonno.-
Mi alzai faticosamente, prendendo la spada e il cucciolo di lupo, incamminandomi verso la spiaggia. Lanciai un fischio basso e dolce, subito seguito dal rumore di un corpo che cade.

Alle mie spalle il cadavere della vecchia, poco distante una giovane donna, i lunghi capelli biondi intrecciati da fiori, attorno a lei decine di bambini. Ad ogni loro passo, i fili d’erba e i fiori tornavano a crescere.

Se grande è il mio odio altrettanto grande può essere il perdono.

Superai i campi aridi e superai la collina, infine giunsi alla spiaggia

  • Un uomo distante era ricurvo su se stesso, delle reti da pesca fra le mani. (50%)
    50
  • Nugoli di uccelli neri smisero di cantare quando il mio passo solcò la sabbia. (0%)
    0
  • Ad aspettarmi lì vi era una balena spiaggiata, ormai morente. (50%)
    50
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33 Commenti

  • Fortunatamente non sono arrivata qui troppo tardi: mi sarebbe parecchio dispiaciuto non aver avuto la possibilità di “giocare” con la tua storia.
    Molto di rado mi imbatto in storie horror (forse perché, non essendo proprio il mio genere prediletto, non passo molto tempo a cercarle adeguatamente), ma questa mi ha colpito fin dal suo titolo; di questo capitolo, poi, mi sono soffermata molto sulla chiusura “Se grande è il mio odio altrettanto grande può essere il perdono”: quanta verità nascondono queste parole!
    Per quanto riguarda il voto ho optato per la balena morente.
    A presto!
    -Rossella✨-

  • Capitolo 4)

    Ma quanto mi è piaciuto questo capitolo?
    Mi hai super intrippato, ora credo a mille cose diverse! 😀
    Mi è parso che hai risolto i problemi di ripetizioni, anche se c’è qualche refuso di battitura, ma nulla di grave. 😉
    Ho cercato di recuperare il capitolo il più presto possibile, anche se l’interpretazione non è stata granché 🙁 Non ero troppo ispirato oggi.

    Trovi la lettura su Youtube:

    https://youtu.be/bAPehUzlzHk

    Credo si sia capito: aspetto il prossimo! 🙂
    Ciao!

  • Decisamente sul tuo complicato pianeta non si può uscire di casa. Mi sto quasi convincendo che prima di scrivere ogni volta ti scoli una moka da sei.
    Vai come un treno, nulla ti ferma e meno male che il lupacchiotto e la fanciulla sembrano aver risistemato un poco le cose.?
    Complimenti per l’immaginazione, ( sembra di vedere un coloratissimo fumetto), e anche per la scrittura.
    Se non fosse per qualche refusino e i molti aggettivi (perdonabili visto il genere) sarebbe tutto perfetto.
    Vivissimi complimenti, catastrofico collega, vai così!
    Ciao?

  • Ho votato per il cucciolo di lupo.
    Ti prego non farlo sbudellare!
    Non sono una fans di questo genere ma, mi incuriosisce e mi diverte.
    Un consiglio anch’io: il pronome ‘gli’ ( mentre non gli osservavo) non mi pare quello giusto. lo sostituirei con ‘li’
    Giusto per essere precisi. Ciao HoororCore e a presto.

  • Capitolo 3)

    Non credo mi riuscirà di recuperare il capitolo prima del prossimo episodio, quindi lo faccio in silenzio, come tutti gli altri 😀 Rimedierò al prossimo!
    Le tonalità della storia ora vanno decisamente più sull’impronta Fantasy. Anche prima si poteva respirare un’atmosfera simile, ma era decisamente più velata e meno “precisa”. In questo contesto, anche dalle opzioni che metti a nostra disposizione, non ho potuto fare a meno di respirare un’atmosfera in stile Dark Soul, Elder Ring o Bloodborne. Magari è solo una mia congettura 😀
    Rimango incuriosito da quanto svelato all’interno del capitolo.
    Fenderman ha già segnalato alcuni dei consigli utili, io t’invito invece a una revisione in più, terminata quella definitiva: prenditi però un giorno di riposo prima, vedrai alcuni passaggi con più chiarezza, e qualche svista in alcune parole che sono grammaticalmente corrette, e quindi i correttori non riescono a indentificarle come errori, ma che nel contesto non sono esatte. Semplici refusi, nulla di grave.
    La scelta di mettere l’ultima parola in grassetto, sulla destra, gioca il suo effetto. Mi piace! 😉

    Aspetto il prossimo!
    Buona scrittura!

    • Ciao caro ^^
      Si, le atmosfere sono ispirate oggettivamente all’anima dei souls game, in particolare Bloodborne per alcune cose, anche se il concept è ripreso da Pathologic 2, gioco poco conosciuto ma che personalmente sento di consigliarti, se ti piacciono le sfide ?

      Come sempre ringrazio per la segnalazione degli errori, dai che capitolo dopo capitolo riuscirò ad azzeccare uno da testa a piedi ??

      Prima di pubblicare il prossimo aspetto un tuo episodio, e grazie come sempre per quello che fai per la community ?

  • Ciao, ho votato la spada!
    Da un inizio splatter che mi ha fatto quasi sorridere per quanto terribile era, con la donna il racconto decolla, molto bene direi, bravo.
    C’è una frase da riscrivere, secondo me, questa: un gran freddo di sparse fra la terra.
    E poi ci sarebbe da sostituire questo segno con questi: «/» o con i trattini —/— per i dialoghi.
    Bravo, molto bene. Ciao!?

    • Grazie mille per il consiglio, oggettivamente la frase incriminata dovrei sistemarla, promesso che la prossima volta vedo di prestare maggiore attenzione.

      E provvedo anche a sostituire le “finestre” dei dialoghi, così da renderlo più carino.

      Grazie mille ancora!

  • Ehi, è passato un po’ di tempo dall’ultima volta! Finora ho trovato il racconto forse un po’ troppo splatter ma incuriosisce parecchio. Non so con che mezzo scrivi ma ti consiglio di usare il controllo grammaticale prima della pubblicazione. Resto in attesa del prossimo episodio sperando che sia pubblicato in tempi “umani” 🙂

  • Capitolo 2)

    Ehi Horrorcore!

    Il capitolo era perso nella scorsa stagione di The incipit, ma lo riprendiamo nella nuova.
    La carica descrittiva del capitolo è piuttosto impegnativa, e mi piace, sebbene ritengo che più di un lettore potrebbe ritrovarsi un po’ in difficoltà. Il personaggio e la sua disavventura si percepisce tutta, però qualcuno potrebbe avere difficoltà a provare empatia nei confronti dello sventurato.
    Personalmente, mi piace. Ci sono svariate ripetizioni, specie con il termine “corpo/corpi”.
    Consiglio di alleggerire un po’, trovando dei sinonimi.

    Aspetto di scoprire cosa verrà!

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube :

    https://youtu.be/kG6MwM0gmE0

    Sul finale ho speso due parole sulla storia.

    Alla prossima!

  • Ciao, voto le campagne.
    Di certo ti sei consumato tanto di quel vocabolario orrifico che potevi riempirci una storia. Forse non era nemmeno necessario ma se ti sei divertito va bene comunque. A me piace quando uno esagera in queste cose. Splatter, splatter mi piace, sembra quasi che l’orrore sconfina nel grottesco e a modo suo acquisisca un valore diverso (ovviamente per chi sa apprezzarlo)
    Chissà che ti inventarsi adesso, che ci sarà un quelle campagne misteriose?
    Alla prossima!?

  • Davvero raccapricciante!
    Sconsigliato a stomaci delicati.
    Forse ti sei un po’ troppo soffermato sulle descrizioni, indulgendo con aggettivi non sempre appropriati (sangue raffermo), lasciando ai margini la storia.
    Vorrei, adesso, saperne di più sul protagonista di questo incubo. Sta sognando? Spero si svegli!
    Alla Prossima HorrorCore.

  • Capitolo 1)

    Ehi! Benvenuto su the Incipit!

    Se la cosa può farti piacere, ho letto la tua storia su Youtube, insieme a quelle di altri autori. Sul finale del video ho speso due parole per il primo capitolo della storia.
    Ho trovato il capitolo interessante, anche se forse un po’ troppo criptico.
    Però voglio vedere dove ci porti. Tolto qualche errorino di battitura, ma pare che tutti fili liscio.
    Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
    https://youtu.be/1d99GctF-uA
    Alla prossima!
    Se vorrai, leggerò anche i prossimi capitoli.

    • Ciao, grazie mille per esser passato ^^

      Mi scuso per gli errori di battitura, infatti rileggendo post pubblicazione mi sono mangiato le mani mannaggia a me XD
      Grazie mille per la segnalazione, provvederò a sistemare tutto nei prossimi capitoli.

      Inoltre ti ringrazio per la lettura del capitolo, assolutamente non vedo l’ora di sentirti leggere anche gli altri!
      Grazie mille ancora ^^

  • Ciao, HorrorCore.
    Un inizio decisamente horror. Non so perché, ma la scena del calderone mi ha ricordato Chuck Palahniuk… sebbene, non capisco come si possa dedurre con cosa si è a contatto semplicemente al tocco. Forse un po’ carico come incipit, ma dà un’idea di quel che ci aspetta. Io ti seguo per vedere dove vorrai portarci.
    Aspetto il secondo e voto il manichino, nel marasma putrido e mortifero mi pare l’ideale per una virata decisa verso il proseguo.

    Alla prossima!

    • Grazie mille per il commento, scusa il ritardo nella risposta ^^
      Si, ho scelto un incipit carico e di impatto nella speranza che potesse generare un certo interesse in chi legge, sia esso positivo o negativo.

      Per ciò che comporta la capacità di riconoscere ciò che andiamo a contatto al semplice tocco è una semplice scelta stilistica, dovuta principalmente dal limite dei caratteri e dalla volontà di dare al racconto un tono onirico, in cui le abilità umane posso espandersi a dismisura oppure collassare in un istante.

      Grazie mille per i numerosi spunti, alla prossima ^^

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