Niente panico, è così che succede

Dove eravamo rimasti?

E adesso Andiamo a prendere il cigno (33%)

Topolino, Paperoga e Papillon

Orco e Idea s’erano organizzati per seguire in tempo reale l’operazione consegna denaro, grazie ai molti occhi dei loro affiliati ladri e spioni.
Quando fu chiaro, evidente che Giusy voleva fregarli, furono stupore prima, e poi collera, e rabbia. E infine venne il panico a incendiare loro le orecchie.
I due non avevano mai sospettato che la ragazza spaventata arrivata in un furgone potesse essere un’agente, e tanto meno che appartenesse a quella speciale categoria di persone a cui non la si fa. Adesso, visto come era andata a finire, a loro restava solo la fuga, nel tentativo di scampare almeno la galera.
Erano preoccupati, presto avrebbero dovuto spiegare ai loro mandanti spagnoli la fesseria di credere che quella donna potesse fregare il suo amico cigno per favorire loro, e non era cosa da poco. Tuttavia speravano ancora di riuscire a prendere quel maledetto, e consegnarlo, con o senza i soldi che aveva rubato.
C’era qualcuno, però che era in vantaggio su di loro. Andreas di lui qualche notizia in più l’aveva. Le indicazioni fornite da Giusy, (la targa della BMW, la ditta che lui aveva visitata, e anche l’attenta descrizione fisica), gli avevano permesso di fare rapidi passi avanti e arrivare a individuarlo in un albergo sull’Aurelia, appena fuori del GRA.
Lo attese, la sera stessa dei fatti di via dell’Omo, nella hall, leggendo un vecchio numero di Topolino che aveva preso dalla ricca collezione dell’hotel.
Quando l’uomo arrivò lo seguì fino alla porta della sua stanza, aspettò che si girasse per aprirla e lo scatto della serratura, poi con un balzo felino lo spinse dentro facendogli perdere l’equilibrio.
I due si ritrovarono abbracciati a terra come due amanti in una posa scomposta. Quello sotto era in difficoltà, cercava l’arma che portava addosso, credette di essere al capolinea; lui che amava gli spazi aperti e il mare, adesso era bloccato dal peso e dalla forza di quel cazzo di mastino che gli impediva quasi di respirare.
— Preso! — disse Andreas e si mise a cavalcioni su di lui supino; lo prese per i polsi, e si aprì in un largo sorriso.
— Uff!, — aggiunse — che fatica. Che vuoi fare, prenderle o collaborare?
— Io, tu… che caz… adesso chiamo…
— Ah, adesso tu chiami! E sentiamo: chi chiami, la police? O vuoi che so, il numero della finanza? No, forse vuoi parlare con tua madre a Mentone, e chiederle di pregare per te.
— Vaffanculo, merde! — sputò fra i denti il francesino, arreso.
— Bravo, ecco, così si fa. Lo sai che si sta comodi così a cavalluccio? Petit cheval, tu comprend? Lo sai che sei fortunato? C’è qualcun altro che ti cerca, e che ha trecentomila buone ragioni per farti un buco nel parrucchino.
— Di che parle tu, perché non sci sediamo?
— Uhm, ma io sono seduto! Dunque, non farmi perdere il filo… Dicevo: ti piacciono i fiori, che so, per esempio le orchidee? E i funerali ti garbano? Lì… hai voglia a fiori!
— Sediamosci, bouffon, avrai quello che scerchi a un patto.
— Un patto? Uhm, e che patto sarebbe, sentiamo.
— La liberté pour moi, e l’argent, fifty-fifty, pour toi.
— Ah, ecco, buona idea, ma non ci sto. Tu sei morto: del resto te l’ho detto che ti cercano!
Quelli sono morti, non io. La Police stanotte li farà fuori tutti; bum, bum, ciao!
— Cazzo, mon ami, come lo sai?
— Credi che sono un imbécil? Io ho trente ans de carriera.
— Ok, sediamoci — disse Andreas — la pistola però la prendo io.
*
Il telefono di Risi squillò alle tre del mattino, quando aveva appena preso sonno.
— Buon giorno capo — disse una voce ben nota — Sono costretta ad anticipare il mio rapporto. Sono al pronto soccorso, ma questo lo sa già. Mi ascolti. Mi ha chiamata Andreas: ha recuperato i soldi, quasi tutti, e anche nomi e indirizzi di tutta la banda Orc-Idea.
— Cacchio! Ma come ha fatto?… Il cigno?
— Sì, lui. Quello conosce bene i tipi che lo cercano. Li prenderemo.
— Certo. E no cara, cosa dico!, i Carabinieri li prenderanno; noi teniamoci il francese; in fondo è più compatibile con le nostre, diciamo… competenze.
— Magari capo, ma vede, quello, Paperoga, pare che sia volato via.
*
Due giorni dopo, in ufficio, lo stesso Risi col suo staff al completo faceva il punto sulla vicenda. La riunione di fatto chiudeva il caso. I soldi erano in cassa, e Orc-Idea sgominata e contenta perché messa al riparo dall’ira degli spagnoli.
— Peccato per il cigno — disse il dirigente che, finalmente, dopo giorni di tensione, respirava — avrei voluto conoscerlo. Dai tipi come lui si può imparare molto.
— È verissimo — disse Giusy, che appariva incerottata e aveva un braccio al collo — Purtroppo,  ha preferito volar via, come al solito, come Papillon; e si sa, la caccia alle farfalle e ai “volatili” è difficile.
— E già — disse, serio Salvi — quelli, quando si lascia la gabbia aperta…
—…Si volatilizzano! — concluse Iannone; e tutti risero di cuore; (tutti tranne lui che non sapeva di avere fatto una battuta).

La scena attirò l’attenzione di Forrest Gump piccione curioso.
Risi lo vide, aprì la finestra e lo invitò ad entrare. 

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96 Commenti

  • Bene il finale. Anche io ho faticato un po’ a seguire la storia, ma, credo, molto dipenda dal fatto che trattandosi di un ciclo non mi riusciva di cogliere immediatamente certi riferimenti. Una cosa più che normale. Torno un attimo al mio commento precedente e alla tua risposta. Io credo che proprio perché certe cose non sono immediatamente comprensibili convenga esplicitarle mediante il ricorso a un aggettivo. Provo a spiegarmi meglio: quello che scrivi dei cervi è vero ma pur essendo vero non è universalmente riconosciuto, almeno non al punto da aver assunto nel linguaggio comune un significato figurato, come invece, tanto per fare un esempio, accade per il leone (coraggio) o la volpe (astuzia). Insomma gli occhi da cervo a me potrebbero dire qualcosa di diverso da quello che tu intendi (in questo momento mi comunicano tristezza forse perché fortemente condizionato dal Bambi di Salten che sto leggendo e traducendo proprio in questi giorni). E questo potrebbe costituire un problema. Tutto qua. Quanto al proposito di scrivere una storia tutta nuova, venendo anche io da un ciclo, mi sento di dire che fai bene. Intanto però: complimenti per questa appena conclusa.

  • Ciao, Ottaviano.
    Non posso che farti i complimenti per questo finale. Come sempre, sei riuscito a chiudere la storia in maniera impeccabile.
    Non ho capito subito chi ha trovato chi e cosa stesse succedendo, ho dovuto rileggere, ma forse dipende da me che in questo periodo sono un po’ “assente”.
    Felicissima che il piccione sia entrato a far parte della gang, magari lo rivedremo.
    Per ora ti auguro una buonissima giornata e ti saluto.

    Alla prossima, probabilmente a breve con un’altra storia. 🙂

    • Ciao Keziarica,
      Come non darti ragione… Leggi una cosa, credi di sapere tutto e poi al capitolo seguente ricordi poco e male, ( a me capita così), e ti tocca rileggere.
      Quando poi le storie e i personaggi sono tanti e ricorrenti è ancora peggio. ( Forse è il momento di staccare la spina a questi qua per un po’ e magari pensare ad altre storie.)
      Grazie, buon fine settimana!
      (Ah!, ti saluta Nanni!?) ??

  • Capitolo 10)

    Ehi!

    E un arco narrativo si chiude. Quale sarà il prossimo?!
    Probabilmente sono io, o il caldo, ma ho avvertito il capitolo un po’ scarico. C’è tutto quello che caratterizza la tua scrittura, ma ho avuto l’impressione che mancasse qualcosa. Proverò a rileggerlo in un altro momento, per vedere se la sensazione è la stessa, quindi prendi questa mia impressione con le pinze! 😉
    Come sempre, trovo le tue scritture super consigliate per la gestione degli intrecci, quindi non ho niente da dire sullo stile.

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/jxAbUIr8zOM
    Alla prossima!

    • Ciao Lou, ti ringrazio molto.
      In quanto alla frase finale in realtà non è la tristezza che ho immaginato. Il cervo è un animale fiero, coraggioso, combattivo ( Come Risi ritiene di essere). Nei suoi occhi, ferito, puoi leggere sgomento e paura, ma anche, appunto, fierezza e determinazione fino all’ultima prova. Puoi trovare mille cose in quegli occhi, ma non la tristezza, la tristezza è un sentimento riservato al genere umano, soprattutto a chi non ha motivo, ogni giorno, di lottare per mantenersi in vita.
      Grazie ancora, ciaooo?

  • Ciao, Ottaviano.
    Le scene d’azione ti riescono proprio bene, così come tutto il resto. Forse te lo hanno già detto, ma sei uno scrittore a tutto tondo, ti riesce bene tutto. A volte i dialoghi sono un po’ troppo vicini alla realtà e si rischia di perdersi, ma è cosa da poco rispetto al resto e, comunque, ultimamente, non ho più avuto problemi a raccapezzarmi nelle discussioni dei tuoi personaggi.
    Voto il cigno.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica,
      Mi definisci scrittore e la cosa mi lusinga e un po’ mi fa sorridere perché per me tutto questo è un passatempo che, ammetto, da un po’ di tempo, in qualche modo mi “travolge” e come vedi mi costringe a scrivere sempre di più. Io leggo e scrivo di tutto e prima di sperimentare ogni genere possibile avrò da consumare le dita sulla tastiera!? Grazie per avermi letto e a presto!??

  • Capitolo 9)

    Ehilà!

    La situazione mi pare abbastanza chiara, Giusy sempre in pericolo! C’è qualche refuso, ma nulla di grave. Il capitolo è scorrevole e carico di adrenalina 😉
    Non mi sento di avere altro di aggiungere. La parte dell’inseguimento trovo che sia come sempre a metà tra il drammatico e il comico 😀

    Il capitolo sarà disponibile sul canale Youtube più o meno venerdì, oppure giovedì notte!
    https://youtu.be/Lx9Cyih3iyM
    A presto!

    • Ciao GGP
      Sì in effetti è vero che Giusy ha uno strano destino che le impone di vincere sacrificando ogni volta qualcosa di sé. Ormai al pronto soccorso ha una barella che porta suo nome, sempre pronta ad accoglierla.?
      Grazie, come d’obbligo, e alla prossima!?

  • Io voto Andreas fa la sua parte perché dovrebbe accalappiare sia il cigno sia Orc-Idea 🙂

    La scena d’azione è risultata più comica che altro, ma è servita perfettamente allo scopo. Carino il Rottweiler 🙂

    Ciao 🙂
    PS: OT: Sto partecipando al concorso Amazon Storyteller 2022 con due romanzi, gratuiti per chi ha Kindle Unlimited oppure prendibili gratuitamente dal 16 al 20 Luglio 2022:
    http://shorturl.at/eAIN5
    http://shorturl.at/hjl29

  • Capitolo 8)

    Ehi!
    Purtroppo non mi riesce di recuperare neanche questo 🙁

    Direi che Iannone e Salvi sono chiamati a fare la loro parte in questa impresa!
    Il capitolo, come sempre, fila che è una meraviglia.
    Unico appunto, credo l’impostazione del sito ti abbia mangiato uno spazio tra il dialogo iniziale e al discussione “più tardi” di Giusy. Nulla di grave, però lo stacco avrebbe fornito un pelo in più di chiarezza. Sono certo che sia proprio il classico problema del sito!
    Aspetto di scoprire come si evolverà la parte finale della storia!

    Continua così!

    Alla prossima!

    • Ciao Giuseppe, grazie.
      Sì è vero, quando dai il doppio spazio per lo stacco (temporale nel mio caso) il sito ti da uno spazio e mezzo scarso e non esattamente doppio, e se ne metti un altro diventa troppo.? Pazienza, grazie ancora e a presto!?

  • Ciao, Ottaviano.
    Direi che Iannone e Salvi fanno la loro parte, siamo quasi alla fine, serve chiudere il discorso.
    In questo capitolo, il punto di vista del narratore onnisciente è molto presente, ora che lo so, lo prendo come un pregio, sta lì con il suo tono di voce calmo e asciutto a raccontarci i fatti, come si faceva una volta, nei vecchi film.
    Chissà come riuscirà a venir fuori dal pasticcio la povera Giusy, speriamo senza troppi lividi.
    Bene, ti auguro una buona giornata e ti saluto, ancora una volta ci proponi un capitolo denso azione, umorismo, conditi con umanità.

    Alla prossima!

    • Ciao, M.L.K.D. ?,
      Sì la voce narrante de “I Promessi sposi” o de “I miserabili” fino a “Desperate Housewife” dove assume una veste diversa, di più ampio respiro (e che ha, insieme al commento musicale, fatto scuola). Non è sempre “spiegone” parola orrenda e ingiusta, è la narrazione vera, come nelle favole, che non toglie nulla, semmai aggiunge.
      Grazie del commento, Iannone e Salvi saranno protagonisti, puoi giurarci! Grazie, ciaooo??

    • Ciao Red, grazie, in realtà c’è già una intera storia incentrata su di loro, scritta qui du TI due anni fa: “Affare Tasmania”, di Fenderman. In effetti la loro natura umorale, simpatica, vagamente cialtrona e distratta, e il controverso rapporto con Giusy, viene superata da un comportamento molto professionale!
      Spero di poter scrivere ancora, e molto, di loro grazie ancora, ciao!!! ?

  • Capitolo 7)

    Questa volta non mi riesce di registrare per tempo, quasi sicuramente, quindi mi limito a recuperare il capitolo! 😉

    Interessante questo scorcio sui nuovi personaggi, e ben si sposa con la spensieratezza della centrale. Il vecchio Forrest ormai è diventato un simbolo, dal giorno in cui ha rischiato di rimanerci secco. Io punto sul bivio tra Patrizio e Anna Maria, ma sono si punterà più sui soldi.
    La parte “crime” credo colpisca più lo spettatore in cerca di azione.
    Come sempre, non mi sento di avere nessun buon consiglio da dispensare!
    Vedo se riesco a recuperar almeno Odeon per tempo!

    Alla prossima!

  • Direi che si organizza la consegna del denaro, siamo al settimo episodio, il finale si avvicina ?
    Ciao, Ottaviano.
    Questa volta, ho trovato i dialoghi molto più fruibili dalla mia mente stanca che si perde con facilità, il racconto è sempre limpido e scorre al meglio. Solo una cosa, nella frase: “— Ehi, allora, come stai? Vieni qua, fatti vedere — disse l’uomo — ah sei con… con Andreas?” Qui io ho pensato che Andreas fosse lì con loro, ma dopo scopro che invece lo stanno aspettando, non so, forse sono io che non ho prestato l’attenzione necessaria, ma ho riletto e l’impressione è rimasta la stessa.
    Comunque, un ottimo episodio.

    Alla prossima!

  • Capitolo 6)

    Ehi!

    Episodio colmo di azione!
    La ragazza è coraggiosa, ma questo lo sapevamo già. Come dico in video, mi sono ricordato che cosa mi evocano le tue storie: City Hunter. Stessa spensieratezza e serietà!
    C’è qualche imprecisione, e credo sia tornato il problema dei trattini dialogo/Inciso. Nulla di troppo grave, ma potrebbe rallentare la lettura 😉

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/36tdu59fakw
    Alla prossima!
    Ciao!

    • Ciao Giuseppe, sì, a parte —ok— che è un refuso, sui trattini proverò a cambiare sistema.
      Per questa storia, per continuità sostituirò quelli degli incisi con il tratto breve, o la virgola. Poi magari tornerò a usare le caporali.
      Grazie a presto. Ciao.

  • …vedrai che scontro, se ci sarà, ?
    In quanto ai colleghi non mi basterebbero cento capitoli per raccontare quello che combinano. Per ora teniamoli tranquilli ( loro e loro sherpa come Scacco e Ciccone conosciuti tempo fa!).
    Grazie per avermi letto, ci troviamo di facebuck, dove la mia proposta di argomento di confronto “siccome fa sorridere significa che è veramente seria” direbbe il mio personaggio.?
    Ciao ??

  • Ciao, Ottaviano.
    Voto lo scontro, vediamo Paride che fa.
    Divertente questo episodio, la nostra Giusy è una a cui ci si affeziona, la vedrei benissimo in una bella serie tv alla Schiavone. Molto interessanti anche i colleghi, la battuta finale di Risi mi ha fatto ridere, me lo sono immaginato con il viso paonazzo e gli occhi di fuori mentre realizza che lui non sa nulla di quello di cui parlano gli altri due. Bello, davvero bello.
    Vado a leggere dall’altra parte. Sei troppo prolifico, non riesco a tenere il passo. 😉

    Alla prossima!

    • …vedrai che scontro, se ci sarà, ?
      In quanto ai colleghi non mi basterebbero cento capitoli per raccontare quello che combinano. Per ora teniamoli tranquilli ( loro e loro sherpa come Scacco e Ciccone conosciuti tempo fa!).
      Grazie per avermi letto, ci troviamo di Facebook, dove la mia proposta di argomento di confronto “siccome fa sorridere significa che è veramente seria” direbbe il mio personaggio.?
      Ciao ?

  • Scontro Patrizio Paride: mancano 4 capitoli, cerchiamo di chiudere almeno un filo. Già, perché dopo quest’altre comparse, puoi scrivere per altri 25 capitoli (ed io me li leggo tutti 😀 ) ^_^

    Ciao! I tre malviventi all’inizio sembravano tizi pericolosi, poi sembrano solo dei poveri disperati. Forse sono entrambi: dei disperati che hanno deciso di provare ad essere pericolosi ma hanno scelto la persona sbagliata. Oh, insomma, anche su di loro puoi scriverci qualcosa (anche se meno rispetto agli altri).

    Fantastici come al solito questi tipi che collaborano con Giusy in cui tuti fanno quello che gli pare e nessuno dice niente a nessuno (a parte le pizze) 😀

    Io comunque ho riso per tutto il tempo 😆 😆 😆

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, sono lieto che ti divertano i colleghi d’ufficio di Giusy. Sono dei pazzi divertenti che somigliano tanto, tantissimo alle persone vere, specialmente quelle che lavorano in un ambito molto competitivo e maschilista!
      In quanto ai banditi cialtroni, la “bassa manovalanza” è molto diffusa e poi mi riporta agli anni ’50, ’60, come non amarli?
      Grazieee ciaooo 🙂

    • Ciao Isabella. Non è ancora ben esplicitato ma Giusy ha la straordinaria capacità di infilarsi nei peggiori casini, ricavandone, sempre, e dico sempre, una corsa al pronto soccorso, eppure con la sua professionalità e una specie di sesto senso riesce ogni volta alla fine a risultare vincitrice.
      E poi ha un passato che conosciamo poco ma che le ha fornito un bagaglio di contatti e nozioni davvero poco comune.
      Saluti da Giusy! e da me! ciaoooo 🙂

  • Ciao, Ottaviano.
    Voto Giusy, voglio vedere come li mette a posto 😉
    Hai il dono di costruire dialoghi avvincenti; tuttavia, mi trovo a faticare, a volte, a tener dietro a quel che accade: è come se i fatti restassero un po’ sospesi nella testa dei personaggi, che dicono, ma non specificano, non lo so, forse è solo un mio problema e non riesco a capire bene tutto quello che succede. In questo episodio mi è capitato con i dialoghi che hanno come protagonista Giusy, ma nessuno te lo fa notare, quindi, presumo che il problema sia solo mio 🙂
    La marmitta rovente è un classico per le ustioni ai polpacci, fortunatamente, oggi i motorini hanno una copertura che non permetta di bruciarsi, immagino, dunque, che Giusy guidi un vecchio Piaggio o similare.

    Alla prossima!

    • Ciao Pediatrica, buon giorno.
      So, credo esattamente, quale è il “problema” di certi dialoghi. Per spiegarlo ci vorrebbe tanto spazio. Questa tua osservazione tuttavia mi dà l’occasione per “sperimantare”, tanto siamo qui per questo, e costruire un dialogo con una dose massiccia di correttivo, così tanto per capire se la questione sta come penso io. Poi naturalmente ne riparleremo. (Magari potrei usare per questo la versione (.1) della storia… Grazie per il contributo, e a presto.??
      (P.s.: È vero, che anche me tutto quello che commento mi ritorna sulla posta?)

  • Ciao, la doppia “tragedia” in parallelo è molto avvincente, anche se credo ci sia ancora qualcosa di poco chiaro che lega i due fatti!!! Magari mi sbaglio, ma mi piace pensarlo!!!
    Ho votato per la Sezione Speciale. Voglio proprio vedere in che razza di guaio internazionale si sono cacciati tutti!!!!!! Alla prossima.

  • Sto provando a votare ma il sito mi dà problemi… Al più ci riprovo domani ^_^

    Ciao! In questa storia Agata mi fa un po’ pena; Paride è il soltio co…ne e Carlotta è l’apparizione migliore. Spero sinceramente che Agata riesca a trovare un po’ di felicità, nonostante il casino in cui si trova.

    Voterò la SISMAE 😉

    Ciao 🙂

    • Ciao Red,
      Mi fa piacere che la profonda umanità incompresa di Agata stia in qualche modo venendo fuori.
      Paride de un cinico egoista, e deve prendere ancora un po’ di legnate prima di crescere.
      In quanto a Carlotta, è un mito anche per me, ovvio!. Grazie del commento, a presto!

  • Finalmente si può tornare a votare e a commentare, menomale!
    Ciao, Ottaviano.
    Capitolo con molti rimandi alle altre storie, cosa molto sfruttata nelle serie, e questi racconti (che si collegano gli uni agli altri) altro non sono che spin off di una prima storia, forse, oppure gli uni degli altri. Comunque, pur non essendo del tutto certa di essermi spiegata, ti rinnovo i complimenti, sempre sul pezzo. Ho preferito la seconda parte, con la frizzantezza della piccola Carlotta (lei sì che luccica), la prima è molto raccontata, anche attraverso il ricco dialogo, ma ci sta, in qualche modo il rimando deve pure esserci dato che si fa rifermento ad altri avvenimenti.
    Voto la gelosia di Agata, cosa spiazzante, ma la vita è spiazzante il più delle volte, e vediamo che succede.

    Alla prossima!

  • Capitolo 4)

    Ehi!
    Ho trovato la storia sempre coinvolgente, ogni volta è un tuffo all’interno del tuo mondo, con costanti richiami al passato, sempre in modo brillante. Ho trovato la scelta dell’asterisco e del link utile per tutti quei lettori curiosi, un po’ come se potessero accedere al flashback senza doverlo inserire per forza, anche se in me hai suscitato l’effetto: scene in bianco e nero, sottofondo malinconico/spensierato, con le scene salienti dell’episodio!

    Nonostante tutto, risulta un po’ come un capitolo di transito per condurci verso i prossimi capitoli, e qualche lettore potrebbe avere l’impressione che non ci sia stata effettivamente una progressione all’interno della trama, nonostante le informazioni che, in un modo o nell’altro, avresti dovuto far saltare fuori e nel modo meno forzato possibile – e questo è parso un perfetto compromesso!

    Aspetto, come sempre, il prossimo capitolo!

    Trovi la lettura su Youtube:
    https://youtu.be/Bn59nlOvQWM
    Alla prossima!

    • Ciao Giuseppe, in effetti l’incontro con Giusy poteva essere solo una premessa all’indagine.
      Attento però perché questo non è un giallo, e dalle opzioni si evince che quello che andiamo raccontando è un insieme di vicende diverse, non propriamente, o meglio, non solamente un’inchiesta per un delitto.
      Stavolta, ad esempio, molti mi chiedono della gelosia di Agata, qualcuno addirittura è incuriosito dalle poesie d’amore di Iannone.
      Va bene l’indagine, ma qui si canta in coro, e non è solo “il francese” coi suoi delitti che vogliamo smascherare! Grazie, sei come sempre gentilissimo. ?
      P.s.: (credo che l’asterisco mi tornerà utile anche in futuro.)? ciao?

  • Ciao, Ottaviano.
    Nonostante l’opzione del covo mi risulti molto interessante, scelgo l’incontro con Giusy, perché voglio pregustarmi l’idea di come li prenderà a calci nel sedere (in senso lato, naturalmente, ma forse no). Capitolo divertente che ho letto ad alta voce cercando di interpretare, non so come faccia GG, io inciampo ogni tre parole ?
    L’unico, minuscolo, appunto che posso farti è sui salti tra una scena e l’altra all’ A.N.A.L., li avrei separati in qualche modo, non si è preparati al cambio di punti di vista. 😉
    Sono curiosa di vedere la cara Giusy in azione.

    Alla prossima!

    • Buon gio Keziarica,
      Grazie del consiglio, hai ragione, dovevo tenerne conto, in fondo con due parole potevo cavarmela…
      Bisogna sempre mettersi dalla parte di chi legge, e non è la prima volta che me lo dico!
      Grazie dunque, buona giornata!??

  • Ho votato per la mossa di Paride. Qualunque sia il motivo della richiesta (che non è chiarmente esplicitato), penso che in qualche modo dovrà tener buoni i due malandrini, che in questo frangente , riportano ai ‘Bravi’ di Manzoni. Bene un bel capitolo. Aspetto il prossimo, sarei curiosa di sapere cosa farà Paride. Ciao Ottaviano a presto.

    • Ciao Anna,
      Vediamo da quale lato affrontare la questione, da Paride o da Giusy o addirittura dalla parte di chi, forse davvero non ha capito niente.
      Vorrei proporre una lettura leggera e divertente, tanto… è così che succede!?? ciao grazie!

  • Ciao, mi è piaciuto la missione minacce e sottointesi, riesci sempre a descrivere bene le scene un po’ malandrine!!! Credo, però, che nessuno dei presenti ci abbia capito un granché, anzi, diciamo che ognuno ha fatto un’ipotesi che non combacia con quella degli altri… Mi aspetto un crescendo di equivoci e colpi di scena!!!
    Ho votato per l’incontro con Giusy, dopo un rendez-vous del genere, è la prima cosa che farei!!! Alla prossima.

    • Ciao Isabella, grazie, sì questa storia comincia come una commedia degli equivoci, ma sappiamo cosa ahimè può scaturire da un pur piccolo equivoco!
      Colpa della coda di paglia che molti si portano appresso, e della paura.
      Grazie, buona domenica!??

  • Mi ricordano il gatto e la volpe di Pinocchio, questi due personaggi così magistralmente descritti. I nomi che hai dato loro sono un abito che li veste come un guanto. Non immagino possano essere davvero pericolosi ma forse lo è chi li paga. Ho scelto per il ritardo nella denuncia e aspetto che entrino in scena Palmira e Giusy. A Presto Ottaviano. Ciao, ciao.

  • Ciao, Ottaviano.
    Episodio godibilissimo, con dialoghi veraci che ho sentito nella mia testa interpretati da personaggi fumosi venuti fuori da “i Soliti Ignoti” dico fumosi perché non so a chi attribuire le parti, forse per via dell’aspetto che poco si addice agli attori del bellissimo film. Ci vedrei bene un Memmo Carotenuto e magari anche un Renato Salvatori di mezza età.
    Molto intrigante, interessante, si beve in un nulla e questo è un bene. Anna Maria ha tirato in ballo Giusy e Palmira, spero che presto facciano capolino anche loro, una bella squadra al femminile per sgominare i cattivi. Bravissimo, come sempre.
    Voto il caso e ti auguro una buonissima settimana.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica, grazie.
      Eh sì, certi “tipetti” ereditati dai film anni sessanta, rimandano l’idea di una malavita pacioccona, tutto sommato innocua.
      Non è escluso, tuttavia, che quelli de “I soliti ignoti” esistano davvero ancora, la malavita spesso è stupida, fatta di persone dal passato misero e senza futuro che suo malgrado fa simpatia.
      A presto dunque, grazie. Ciaooo??

  • Ciao, bell’intrigo, l’Anal è una vera fucina di misteri!!! Sembra quasi La signora in giallo, un minuscolo paesino/microcosmo zeppo di assassini e malviventi!!!
    Ho votato per Paride con la coscienza sporca, quell’uomo mi ha sempre dato l’impressione di nascondere qualcosa… magari è un superboss della mala!!! Alla prossima.

    • Ciao Isabella, era esattamente quello che volevo, creare un microcosmo ideale dove gli stessi personaggi possono interpretare ruoli e storie diverse così da non affaticare la memoria del lettore. Grazie, come sempre, come doveroso, a presto!??

  • Ho votato a caso che Paride ha la coscienza sporca.

    Che tipi questi due: non si capisce se sono due mezze calzette dall’aspetto spaventoso o se sono due tipi pericolosi dall’aspetto idiota.
    Comunque Anna Maria è sempre nei casini e se riesce ad uscirne anche questa volta perfettamente sana, si merita un applauso! 😀

    Forse è presto per dirlo, ma questa storia mi sta piacendo un casino 🙂

    Ciao 🙂

  • Ciao Ottaviano!
    Direi un giallo rosa; temo che il noir sia troppo per una anima candida come Anna Maria; dal suo punto di vista c’è un panorama splendido di maschi gelosi e spregevoli, cui lei si sente di dover dare aiuto. Persona essenzialmente di cuore, ma di cui non ci si deve innamorare. Mai.
    OK pronti per l’occhio di bue acceso su questa ragazza, e vediamo dove ci porti.
    Ciao buona giornata!

    • Ciao Minollo, ancora guai (e avventura!) Per i nostri piccoli eroi.
      Anna Maria (che ti confesso adoro) si caccerà, forse, nei guai. Vedremo chi, come, e quando risolverà, se lo farà, la questione.
      Cominciamo a raccontare… Grazie del commento, a presto!?

  • Ciao Ottaviano! Non conosco i personaggi essendo il primo dei tuoi racconti che leggo, ma devo dire che con poche pennellate li hai già dipinti alla perfezione. Anna Maria deve avere un bel caratterino ma è piena di contraddizioni e questo aspetto mi piace, la rende molto “vera”. Ora aspetto di leggere le prossime puntate!
    A presto

    • Ciao Ladis, grazie.
      E sì, questo personaggi e molti altri hanno dietro una storia lunga portata avanti prima da un altro autore (Fenderman con “La meraviglia di doverti raggiungere”) poi da me (e infatti la chiamai “Personaggi in prestito”) poi ripresa ancora da lui in due altre storie (Talee e Sipari). Sono successe mille cose, e spero che ne succedano ancora perché mi sono affezionato?.
      Grazie ancora. Alla prossima! ??

  • I personaggi li conosco, non ce li vedo in un noir, perciò ho votato per il giallo rosa. Nella vita, però, e anche nella fantasia niente va dato per scontato. Siamo all’inizio e tutto può succedere. Io mi sento in famiglia con i tuoi personaggi. Sempre bravo Ottaviano. Alla prossima

    • Ciao Anna, anche io questo miei piccoli “parenti” non riesco a togliermeli di torno. Ogni tanto mi trovo a pensare a cosa altro può capitare nelle loro vite.
      Dal “come stai, che fai?” a una storia, poi, il passo è breve.
      grazie del commento, a presto, ciao!??

  • Ciao, Ottaviano.
    Eccola lì la nostra Anna Maria, si ritorna all’ ANAL, detto così sembra il titolo di un film porno demenziale…
    La narrazione in prima persona trasmette sempre empatia con il personaggio, sono curiosa di conoscere meglio Anna Maria e di sapere cosa è preso a Paride, mi spiace leggere che il B&B sia andato male, chissà come va invece con la moglie…
    Aspetto di conoscere gli sviluppi e, intanto, voto il noir (e con me non poteva essere altrimenti, sono prevedibile, lo so?)

    Alla prossima!

  • Capitolo 1)

    Il grande ritorno alla linea temporale principale, mi piace definirla così! 🙂
    Si tratta di un bel ritorno, anche se ho percepito, così come lo descrivi, Paride abbastanza differente dal solito. Mi hai incuriosito, ma non è una novità, giusto?
    Non mi sento di avere grandi consigli da darti, se non il passaggio “Lo sapete che in tre anni che stiamo insieme non mi ha una-volta-una portata”. A leggerla esce un po’ ostica. Forse, e dico sempre forse, avrebbe reso meglio: “Non mi ha una volta – una! – portata in” L’impostazione mi ha portato a leggera tutta insieme, almeno a voce alta. Ma magari è solo un mio problema!
    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/FVnfhY_6Uyc

    Al prossimo episodio!

    • Ciao Giuseppe, grazie come sempre puntuale e gentile.
      A proposito di quel passaggio una-volta-una, l’ho voluta così come una parola sola, strascicata, perché l’ho immaginata come una sorta di lamento di chi è rassegnato, cerca comprensione e non è animato da spirito di rivalsa. (Solo appresso quando mette Patrizio a confronto coi modi di Paride si anima un po’, e allora vediamo qualche punto esclamativo.) Insomma mi sembra che un dettaglio possa cambiare molto le cose, e tutto grazie alla nostra meravigliosa lingua. Grazie ancora, ciao!?

  • Eccomi qua! Io voto un giallo rosa perché mi ispira!

    Il punto di vista di Anna Maria mi fa sempre sorridere: forse perché è una tipetta a suo modo, vuole bene a tutti ed a nessuno, ha bisogno di tutti e di nessuno, si trova bene con tutti e con nessuno. Ha una vita che gli altri direbbero che è un casino ma a lei piace e lo trasmette con le sue descrizioni. Mi piace! E proprio perché mi piace, il Giallo Rosa mi sembra il genere più adatto a lei, rispetto al dramma od al noir 🙂

    Ciao 🙂

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