Il ritardo

Dove eravamo rimasti?

Che cosa accade? Vanno a casa e Luca mostra a Maria le foto di loro piccoli e narra la loro storia (50%)

L’album

Ormai dentro casa Maria si guardò  intorno. Ma cosa davvero l’aveva spinta fin lì, nella casa di Luca? Non era mai stata così avventata nella sua vita, ma  in quel momento le sensazioni la portavano tutte in una sola direzione: avvicinarsi a lui.

L’appartamento, contrariamente alle sue aspettative, era ben arredato. Non era il monolocale di un giovane squattrinato ma un piccolo ambiente dai colori luminosi, ravvivato da un bel parquet di colore fulvo. La sua lucidezza la colpì come un dettaglio gradevole ma incongruo.  Le luci  creavano un’atmosfera tremolante che rendeva difficile la messa a fuoco. Luca le prese una mano come se avesse intuito i pensieri di Maria accompagnando il gesto con un deciso: “Entra”.

Il tono non era certo imperioso, ma non ammetteva neanche  dinieghi.   Si accomodò su un divano bianco reso ancora più accogliente da cuscini etnici che lo ravvivano.

“Ti va qualcosa da bere?”

“Certo. ”

“Sei diventata più possibilista sulle bevande? Ti dico solo che non ho Coca”

Maria sorrise alla facezia di Luca. 

“Dammi quello che hai” disse. 

Per la prima volta in vita sua stava vivendo senza contemplare le conseguenze delle sue azioni. Aveva amato nella fantasia della sua stanza, al riparo dal capriccio del destino.  Luca le girò le spalle per armeggiare di fronte a un mobile bar. Che belle spalle, e le sfuggì un lamento. Si morse il labbro inferiore, e l’imbarazzo diffuse di porpora il suo volto. Ma Luca non si era mosso, e il suo corpo tutto assorbito dal compito di scegliere la bevanda per Maria. Ma poteva non averla sentita? Poco probabile.  Aveva con sé due bicchieri di cristallo pieni per metà di un liquido ambrato.

Lui le porse il bicchiere mentre si sedeva sul divano come un sovrano che prende posto sul trono. 

“Allora, la serata è stata movimentata, eh? Tu sarai confusa. E forse vuoi qualche spiegazione” concesse Luca.

Maria si schermì, come se non volesse rendere palese la sua curiosità. Il whisky le graffiò la gola e lei deglutì vigorosamente. Non voleva mostrarsi infantile. Luca le prese il bicchiere da mano per poi posarli entrambi sul tavolino con un tintinnio che si propagò nella stanza. Poi con gesto premuroso le accompagnò dietro l’orecchio una ciocca di capelli.

 “Che ci fai qui, Maria?”

“Il destino”.

“Ma questo non è destino, mi hai seguito, fermato, chiesto di salire”

E le si avvicinò al punto che Maria inalò il suo odore, un miscuglio di muschio e alcool.

Maria era già pronta con le labbra dischiuse quand’ecco che Luca, con la velocità di un ghepardo, si si allontanò per poi tornare con un album di pelle. Era un album di foto.  Quella era la storia della famiglia da cui sarebbe emersa  l’illuminazione.

 Glielo porse con un’aria di complicità. Maria cominciò a sfogliare il volume che le pesava sulle gambe. Man mano che avanzava alle prime foto che ritraevano una bellissima coppia su un’imbarcazione a vela o in tenuta da montagna seguirono delle pagine vuote ma con un contorno ben visibile. Di certo erano state rimosse. Poi appariva la madre, con due bellissimi gemelli in braccio. Il padre era sparito dalle foto.

Tale era l’armonia che sprigionavano le foto di apertura che la sua sparizione suscitava un brivido, forse  una premonizione di male. Ma poteva essere successa qualsiasi cosa: la rottura di un matrimonio, per quanto felice possa essere,  è evento certo frequente. Oppure poteva essere deceduto e la moglie, incapace di reggere la vista del marito, ne aveva rimosso  alcune  foto. I bambini erano

sempre vicini alla madre, della quale sembravano le guardie del corpo. Non fissavano mai l’obiettivo e uno dei due  si trovava sempre un passo indietro, come pronto alla fuga. Desideroso di non esser lì e con una sorta di allarme sul volto. “”Questo sei tu?” chiese Maria indicando il più spavaldo dei due.

“Cosa te lo fa credere?”

“Mi sono fatta l’idea che tu sia il gemello dominante” disse Maria. Ma un attimo dopo era già pentita.  Non voleva mostrare interesse per questa famiglia così poco simile alla sua. Perché poi le mostrasse queste foto a Maria risultava poco chiaro. “Sì, sono io” alla fine ammise. E un’ombra attraversò il suo sguardo nocciola. Era forse indizio di un pentimento?

Come intuendo il pensiero di Maria continuò:

 “Mio padre se n’è andato poco prima che nascessimo. Non lasciò alcuna traccia di sé. Non sappiamo perché alcune foto siamo state salvate e le successive no. Mia madre non voleva parlare di lui, anche quando noi incalzavamo con le domande. Un muro. Vedevamo gli altri padri che giocavano a pallone, che venivano a prendere i figli a scuola. A noi no, questo non successe.”

  Con l’album ancora sulle ginocchia Maria si protese verso Luca, accarezzandogli il viso. Ogni contatto allontanava Maria dal proprio autocontrollo e ondate di piacere la stavano facendo entrare in un mondo a lei ancora sconosciuto.

Ma mentre si baciavano sentirono armeggiare dietro la porta d’ingresso. Maria sobbalzò, ma Luca la tenne ferma.

Che cosa accade?

  • Alla porta c'è il padre dei gemelli (0%)
    0
  • I due gemelli sono d'accordo (80%)
    80
  • E' arrivato il gemello e non ha buone intenzioni (20%)
    20
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55 Commenti

  • Ho votato per l’accordo tra i due gemelli.
    il tutto mi sa di una trappola ben congegnata per catturare la povera Maria.
    Ma se è così, sai che sorpresa per i due? Si potrebbero trovare ad affrontare non una dolce fanciulla ma un vigoroso giovanotto.
    Non ho trovato ancora l’aspetto erotico della storia e ormai mi sembra tardi.
    Alla prossima, Marianna e buona domenica.

    • Cara Anna, farò tesoro dei vostri suggerimenti. Diamo il via alla trappola. Verissimo quanto mi state facendo osservare, ma il fatto è che non ho trovato la dicitura di Racconto psicologico e ho dirottato su eros, ma non ne sono capace.
      Un abbraccio e a presto

  • Capitolo 8)

    Siamo ormai sul finale, due soli capitoli per chiudere almeno questa parte della storia. Ti segnalo questo passaggio: “Aveva amato nella fantasia della sua stanza, al riparo dal capriccio del destino.” comprensibili in rilettura, ma un po’ povera dal punto di vista emotivo. Trovo sia un passaggio incisivo della visione del personaggio, quindi avresti potuto calcarlo un po’ di più.
    Sul rapporto e sull’avvicinamento, almeno personalmente, fatico a concepire il “trasporto” di certe situazioni, proprio per la mia personalità, quindi non voglio discutere sul come per alcuni potrebbe essere tutto troppo sbrigativo, perché si deve arrivare al bacio. Ammetto però che tutto ciò può essere solo un mio limite.
    Ho avuto lo stesso pensiero di Fenderman a riguardo della storia “Eros”. Ma credo anche che tu abbia iniziato con una certa e idea e, per mezzo delle nostre scelte, ti sia voluta concentrare più sulla storia in generale dietro i personaggi, portando più la narrazione di una storia d’amore. Non un male, per un storia più ampia, che voglio invitarti a proseguire e rielaborare al meglio.
    Per il resto mi pare che tutto stia filando liscio, quindi aspettiamo di scoprire come evolverà il finale,

    Spero di essere tornato utile!
    Alla prossima!

    • Ciao Giuseppe. In effetti quello della dicitura Eros è stato un ripiego perché io pensavo più a un genere di introspezione psicologica. Ed è per questo che manca di tensione erotica. Quanto allo sviluppo narrativo, è vero, andavo avanti sollecitata dai suggerimenti, in modo abbastanza tecnico, ma con poca, appunto, tensione interna. proverò in questi ultimi capitoli a ricordarmi il genere che avevo comunque scelto. Grazie sempre delle dritte e alla prossima

  • Ciao Marianna 2,
    Questa vuole essere una storia erotica quindi mi aspetto che sia il gemello che arriva assieme alla proposta di farsi un giro a tre. ?
    L’arrivo del padre, anche se hai ben preparato il terreno mi sembra un poco improbabile come del resto, le cattive intenzioni tra gemelli.
    Capitolo godibile, scritto bene, complimenti! E buona giornata!??

    • Ciao!!! Sì, in effetti sarebbe un racconto erotico ma mi rendo conto che finora di erotismo ce n’è stato ben poco. Il fatto è che davvero prende forma tutto di volta in volta e io non so dove mi porta la penna ( anzi, ops, la tastiera) e anche i vostri suggerimenti. Vediamo un po’ lo. Sciamano che è in me stavolta dove mi porta. Lasciamo perdere il vecchio padre ( una soluzione alla Truman show poco plausibile) e veleggiamo verso il finale. Buona giornata anche a te e grazie dell’attenzione

  • Ciao Giovanna.
    Dunque tu dici che in certe questioni di cuore i calcoli vanno messi da parte o almeno ridimensionati? Hai ragione.
    La tua ragazza con il martello in petto e la ricerca affannosa di Luca è sulla strada gjusta. Si baceranno.
    La scrittura mi piace, bene i dialoghi, si vede che ci lavori; io se fossi in te oserei un poco di più; ti vorrei meno didascalica e più “poetica”, in fondo si parla d’amore no?
    (O sono io che sogno troppo?) Non lo so. Appuntamento al prossimo. Ciao??

    • Ciao!!!! Guarda sì, penso che saltino un po’ tutte le previsioni e i calcoli quando insegui una persona che ti piace. Facciamoli baciare questi due. Quanto al mio essere trattenuta questo è proprio vero, dovrei lasciarmi andare un po’ di più ma ho paura dell’eccesso e , quindi, mi freno. Seguirò il tuo come gli altri suggerimenti. Trovo utilissimo questo lavoro in fieri e di sperimentazione. Alla prossima

  • Capitolo 7)

    Ehi!

    Una parte del dialogo, subito dopo l’incontro con Luca, potrebbe avere qualche problema, più per lo stacco di alcune parti dei dialoghi, penso sia più un errore di impaginazione.
    Per il resto hai utilizzato il capitolo per aggiungere delle situazioni fra i tre personaggi che potrebbero rendere assai complicata una conclusione entro i tre restanti capitoli. Occhio al cercare di offrire nell’esperienza dei dieci capitoli una conclusione all’arco narrativo! 🙂
    Per il resto mi pare che fili tutti abbastanza liscio, quindi rimango in attesa dei prossimi risvolti!
    A presto!
    Ciao!

  • Ciao, mi interessa sapere che farà Maria, può essere il suo un ruolo divisivo, o al contrario un motivo di incontro?
    Spero di saperlo presto. Brava tutto ok, l’unico appunto piccolissimo: il soggetto nella prima frase: se ci fosse stato avrebbe agevolato il lettore a ricollegare… ?
    Ciaooo??

  • Capitolo 6)

    Ciao Marianna!
    La stagione di The incipit si è conclusa, quindi non potrò recuperare in video la storia, ma lo farò come tutti gli altri 🙂
    Ho trovato questo risvolto un bel colpo di scena, abbastanza inatteso, a tal punto da ribaltare proprio la situazione. Voglio vedere in che modo emergerà la notizia del suicidio, anche per esaminare più da vicino il taglio che vorresti dare alla storia.
    Mi pare che fili tutto liscio per questa parte.

    Aspetto di leggere il prossimo!
    Ciao!

  • Ciao Marianna! Ho letto con curiosità anche questo capitolo che però mi è sembrato un po’ più statico e un po’ meno scorrevole dei precedenti. La curiosità però rimane alta e vorrei sapere se Luca e Marco si conoscono o comunque i rapporti fra i due…
    A presto!

  • Ciao Marianna_2,
    ho votato per l’orologio della nonna. Le altre due ipotesi mi sembrano poco probabili, troppi peli non vanno più, né per gli uomini né per le donne, tantomeno per chi donna vuole apparire.
    Il problema di Maria resta e secondo me, più resta più diventa grande.
    I piccoli consigli, vedo che te li hanno già dati, non aggiungo altro. A presto.

    • Ciao Giuseppe. Grazie per la lettura che risulta sempre piuttosto utile per vedere come le cose scritte prendono vita. No no, quanto al testo mi piacerebbe renderlo meno monolitico ma devo capire meglio questa faccenda degli asterischi per staccare i blocchi. La prossima volta ci provo con una maggiore determinazione. Come dicevo prima a Lou, questa è una palestra in cui far emergere degli automatismi della scrittura, rifletterci e modificarli se appesantiscono. Alla prossima

  • Ciao Marianna.
    Voto il terzo incomodo e vediamo che succede. La narrazione ora è più leggera, e facile ma nella seconda parte potevi forse fare qualcosa in più per snellire il paragrafo. Nel complesso bene, si vede che ci stai dedicando la giusta attenzione. Direi di inserire il terzo incomodo per complicare la situazione e trovare spunti interessanti. Buona domenica, alla prossima.??

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