Fiabesche disavventure

Dove eravamo rimasti?

E adesso? Chi sta chiedendo aiuto? Biancaneve (40%)

Stallo alla messicana in stile fiabesco

“AIUTOI!” sì sentì di nuovo.

Teo e Connie anche se spaventati decisero di andare a vedere chi stava chiedendo aiuto.

Nascosti dietro ad un cespuglio videro due grossi energumeni prendersela con una ragazza.

“Ehi! Io la conosco: è la principessa Biancaneve!” disse il lupo.

“Davvero! Allora dobbiamo salvarla!”.

“Cosa!? Sono il doppio di noi!?”.

“Tranquillo, ho un piano!”.

Intanto, i due avevano messo dentro un sacco Biancaneve e stavano per andarsene. Mentre erano girati Connie lanciò un sasso contro uno di loro.

“Ehi! Mi hai colpito in testa!?” chiese uno dei due.

“Certo che no idiota!”.

Poi Connie lanciò di nuovo un sasso verso l’altro gigante.

“Ehi adesso tu mi hai colpito!”. Dopo queste parole, i due cominciarono ad azzuffarsi finendo entrambi KO!

“Bene sbrighiamoci!” disse Teo che uscendo dal cespuglio afferrò il sacco.

Dopo essersi allontanati dai due energumeni, Teo sciolse il nodo liberando Biancaneve. “AHH!! UN LUPO!!” urlò la ragazza che, afferrando un bastone lì vicino, cominciò a picchiare Teodoro.

“E TI PAREVA!” disse il lupo.

“Aspetti! Lui è buono!” intervenne Connie in difesa dell’amico.

Dopo le dovute spiegazioni… “Oh, grazie tante, mi avete salvato da quei due bruti” disse Biancaneve.

“Ma chi erano?” chiese la marionetta.

“Due brutti ceffi che volevano rapirmi per chiedere il riscatto… Oh cielo! È tardi, devo sbrigarmi, i sette nanetti mi staranno aspettando!”.

“Sette che?”.

“I sette nani, Connie, hanno aiutato Biancaneve nascondendola nel loro cottage” rispose il lupo.

“Vedo che è ben informato, signor lupo” disse Biancaneve.

“Modestamente… prima di lasciarci, sai dirci dove si trova il Paese dei balocchi?”.

“Ummm… non lo so, ma forse i nanetti lo sanno. Andiamo da loro.” Dicendo ciò, i tre partirono alla volta della casetta dei sette nani.

Dopo mezz’ora di cammino, Teodoro e Connie ammirarono la splendida casetta dei nani in mezzo ad una radura che sembrava fatata!

“C’è del fumo, significa che i nanetti sono in casa. Menomale , non mi andava di aspettarli” disse Biancaneve.

TOC TOC

Bussò la principessa, “Chi va là?” chiese una voce roca.

“Sono io ragazzi, Biancaneve, e ho portato con me due ospiti”.

La porta si aprì.

 “Prego entrate” disse Biancaneve.

I due tutti contenti entrarono, forse questa volta avrebbero trovato un aiuto. Ma, appena  dentro rimasero senza parole per quello che videro!

Dentro la casa ci stavano si sette nanetti, ma avevano: sguardi feroci, erano vestiti con giacca e smoking, fumavano, costruivano armi, producevano droga e prendevano a pugni un sacco da box. Più che minatori sembravano criminali!!

“E questi chi sono boss?” chiese uno dei nani dopo aver caricato l’arma.

“Sono ospiti come vi ho già detto” rispose maleducatamente Biancaneve che, togliendosi l’abito da principessa, rivelò di averne uno da gangster. Schioccando le dita, uno dei nani porse a lei una sigaretta che accese per fumarsela.

“Si chiamano Teodoro e Connie, mi hanno aiutata quando due brutti giganti della Banda del sarto hanno cercato di rapirmi”.

“Maledetto sarto! Ucciderò sette dei suoi uomini con un colpo solo, capo!”.

“Ma sta zitto idiota!” rispose Biancaneve mollandogli un calcio.

I due estranei erano rimasti di sasso. “M-m-ma non eri una principessa?” chiese Teo.

Tutti scoppiarono a ridere. “Lo ero bel lupetto, ma è noioso fare la brava principessina, è più divertente gestire un gruppo criminale. Ti presento i miei soci: Mafiolo, Pugnalalo, Spaccialo, Mitraglialo, Sbudellalo, Strozzinolo… ehi dov’è Bruttolo!?”.

“È qui” rispose una voce belata. Voltandosi, tutti quanti videro sulla porta una grossa capra che teneva in mano un nano trafitto da dalle forbici.

“Mamma Capra!” tuonò uno dei nani e subito gli altri tirarono fuori le armi. Improvvisamente dalle finestre entrarono sette capretti, anche loro armati!

“Vedo che hai portato la tua banda al completo vecchia capra!” disse Biancaneve estraendo la pistola.

“Non mi sono mai piaciute le cattive ragazze come te, andrai a dormire con i pesci dopo averti riempito di pietre” rispose la vecchia estraendo una delle forbici dal nano.

Ci furono tre minuti di totale silenzio durante il quale i due gruppi aspettavano chi avrebbe fatto  la prima mossa.

E al centro ci stavano Teo e Connie.

“Teo… ho paura”.

“Anch’io” rispose il lupo che, preso dalla paura, mollò una puzzetta.

Il segnale fu come un segno di partenza, tutti spararono come se non ci fosse un domani! Per salvarsi Connie e Teodoro si buttarono a terra.

Dopo soli due minuti, i due aprirono gli occhi e videro che tutti, ma proprio tutti, erano morti!

Leggermente sconvolti, uscirono di casa chiudendo la porta. Una volta fuori, Teo urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, mentre Connie cominciò a piangere.

Improvvisamente e in lontananza si sentì il suono delle sirene.

“LA POLIZIA! Dobbiamo scappare” urlò il lupo.

“Ma perché, non abbiamo fatto niente!”.

“Non ci crederà nessuno che eravamo qui PER CASO e che PER CASO siamo gli unici ad essere sopravvissuti!”.

Convinta da tali parole, scapparono a gambe levate. Usciti dal bosco videro una cosa strana.

Cosa c’è di strano davanti ai due fuggiaschi tanto da lasciarli senza parole?

  • Una pianta di fagiolo che cresce fino in cielo (60%)
    60
  • Un'immensa montagna brulla (40%)
    40
  • Un castello circondato da una foresta di rovi (0%)
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38 Commenti

  • E con questa è finita “Fiabesche Disavventure” un altro racconto da aggiungere al mio “Curriculum vitae” qui su The Incipit. Inizialmente questa sarebbe dovuta essere la seconda storia che volevo pubblicare sul sito, e l’avevo pubblicata! Ma l’avevo subito rimossa perché non mi piaceva. Chi è stato fortunato forse è riuscito a leggerla.
    Ma andiamo con le curiosità. Inizialmente i personaggi avrebbero potuto parlare con il narratore, ovvero me, e io gli avrei anche risposto. Ma poi per evitare problemi del tipo “chi sta parlando?” ho rimosso questa idea a favore di una storia semplice. Peccato che l’ho corretto male, tanto che nel primo capitolo si nota questo cambio veloce.
    Fin da subito volevo che tra i protagonisti ci fosse un lupo, proprio perché per quanto sono cattivi io adoro i lupi nelle fiabe. E doveva chiamarsi semplicemente Lupo… ma più ci pensavo poi mi sono detto “ma dai, diamoli un’identità, mettiamoli un vero nome” e scelsi Teodoro che significa “Dono di Dio”, che è stato un po’ quello che è stato per Connie.
    Connie inizialmente doveva chiamarsi Bianca ed era una povera contadinella rimasta da poco orfana che incontra per caso un lupo che dice di volerla mangiare. Lei, distrutta dalla vita, accetta pure, per poi scoprire che il lupo non diceva sul serio, anzi, era buono ma era costretto a dimostrare di essere un vero lupo cattivo mangiandola (un sottile rimando al Leone del Mago di Oz per intenderci). Poi cambiai idea perché mentre scrivevo il personaggio mi sembrava troppo simile a Ren (Il giorno senza fine) e se è possibile vorrei scrivere personaggi diversi tra loro.
    Per il resto la storia volevo fosse una “Parodia demenziale delle fiabe” o un “Toon Quest 2.0” per questo ho creato molte scene al limite del ridicolo.
    L’idea di Biancaneve gangster mi è venuta in mente mentre immaginavo la principessa con i pantaloni, e mi sono detto “sembra una gangster”, si lo sono pazzo XD. Mentre i sette capretti se notate ci sono molti rimandi alla mafia! In primis per come hanno ucciso il lupo.
    Spero che la storia vi sia piaciuta. dopo questo ho deciso di prendermi una lunga pausa, penso ricomincerò a gennaio/febbraio, ovvero l’anno prossimo, ma tranquilli, ho un bel catalogo di storie che non vedo l’ora di scrivere. Ho persino deciso di buttarmi nel provare a creare una storia d’amore (la metterò nelle storie Rosa, anche se forse sbaglio) e una thriller erotico (nelle Eros appunto). Sarà sicuramente difficile, e a momenti imbarazzante, ma voglio mettermi alla prova lo stesso!!
    Perciò, Buone feste a tutti quanti!!

  • In attesa del 2023 (sperando non sia un altro anno super disastroso) eccovi il trailer della prossima storia:
    “Cavolo! Questo libro è una cagata!” disse un uomo che aveva appena finito di leggere un libro intitolato “Fiabesche Disavventure”.
    “Prendo nota, la prossima volta invece di un libro in saldo meglio prendere dei fumetti in saldo all’aeroporto” si disse mettendo via il libro.
    Ci troviamo su un aereo di linea che sta volando in alta quota, fuori era notte e tutto era tranquillo sia fuori che dentro il veicolo.
    “Desidera uno snack signore?” chiese una hostess.
    “No grazie sono a posto, comunque mi dia del tu, mi chiamo Zeno per sua informazione”.
    “Come vuole lei signor Zeno” disse la donna allontanandosi.
    “Puff, troppa formalità” si disse Zeno. Voltandosi guardò fuori dal finestrino essendo che il suo posto era vicino all’ala sinistra, guadando più attentamente gli parve di vedere che c’era qualcuno sull’ala… sembrava un mostro!
    “Oh cavolo! Signorina! Venga un minuto!” urlò l’uomo.
    La Hostess venne immediatamente “Che succede?”.
    “Ora, so che non mi crederà, ma c’è un mostro sull’ala”.
    “Un mostro?”.
    “Sì lo so, l’ho già visto in una serie televisiva e in varie parodie, adesso mi dirà di non vedere niente, e una volta allontanata il mostro apparirà, io continuerò a dire che c’è un mostro e mi darete del pazzo, e poi…”
    “AHHH!! C’É UN MOSTRO!!” urlò la donna.
    Voltandosi verso il finestrino Zeno vide un essere che ricordava un rettile distruggere con una testata il finestrino infilando la testa dentro l’aereo.
    Le urla dei passeggeri si persero nel cielo di una notte senza Luna.
    Qualche ora dopo…
    L’aereo cadde poco dopo su di una spiaggia tropicale, in giro c’erano: macerie, palme in fiamme e per finire corpi di cadaveri.
    Qualcuno si avvicinò al corpo di un uomo che altri non era che Zeno. “Interesssante” disse guardando il suo corpo devastato.
    Intanto, in lontananza si sentirono dei versi inumani.

  • Il tuo racconto ha qualcosa che assomiglia al mio ovvero i soldati giocattolo, le marionette, insomma una classica situazione fiabesca anche se il mio è un horror. Ci sono diversi personaggi che già conosciamo e tante situazioni curiose. Ho votato per qualcuno che viene in loro soccorso perché mi pare che se la stiano vedendo male. Alla prossima.

    • Cavolo. Avviso che è uno spiacevole equivoco. Il tema marionette mi era venuto in mente mentre giocavo ad un gioco di ruolo chiamato “Brancalonia”. Dove tra le razze ci sono proprio le marionette.
      Per i soldati invece è un classico dei clichè. Doveva per forza essere giocattoli.

  • Tornerà una loro vecchia conoscenza!

    Il modo di avverare i desideri da parte del genio, mi ha fatto sganasciare dalle risate! 😆 😆 😆

    Ti segnalo un “cosa” al posto di “costa” e per il resto rinnovo i miei complimenti per il divertentissimo capitolo 😀

    Ciao 🙂

  • Congratulazioni!
    La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
    Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
    Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.

  • Capitolo 6)

    Ciao DN!

    Non mi riesce di recuperare la storia in video questa volta!
    La storia procede spedita, e mi pare che il capitolo sia ben curato, tolto uno scivolone all’inizio e uno sul finale, ma nulla di terribile: sicuramente una svista in fase di revisione. Non ho consigli utili per questa volta, continua così! 😉
    Dico di lasciare al nostro ciarlatano il compito di scegliere come morire: sembra uno capace di raggirare le persone.

    Alla prossima! 😉

  • Capitolo 4)

    Ciao DN!

    Ho trovato il capitolo spassoso, sebbene necessiti di maggiore revisione. Hai dimenticato qualche virgola e alcune impostazioni delle frasi risultano scorrette, ma nulla di troppo grave. Ci sono dei miglioramenti, e questo è un buon segno. 😉
    Il capitolo è abbastanza frenetico, ma attenzione: rischi che le situazioni prendano il sopravvento sui personaggi, annullando le loro caratteristiche i favore di una narrazione sì cartoonesca, ma povera di trasporto emotivo. I nostri personaggi hanno bisogno di un po’ più di emozioni, a mio giudizio. Ripeto, però: il capitolo diverte e la lettura risulta spensierata.
    Voto per la pianta… chissà dove ci porterà!?

    Alla prossima, DN!

  • Capitolo 3)

    Ciao Dimensione Nuova!

    Non mi riesce di recuperare il capitolo in video, questa volta. Rimedierò la prossima!
    Per cominciare, complimenti! Questo capitolo è decisamente più curato, anche se ti è sfuggita qualche virgola, come in questo caso: “Forse è uscita Cappuccetto” la virgola va prima del nome, altrimenti l’azione risulta riferita proprio a Cappuccetto, mentre il soggetto della frase è sottinteso (la nonna). C’è qualche altra situazione simile, però il lettore potrebbe contestualizzarla, rileggendola. Ma si nota maggiore cura in generale.
    Ho sorriso alla citazione dei Pokemon. 😉
    Il capitolo, per struttura, trovo sia andato bene, anche se il finale mi è parso un po’ troppo affrettato, ma sappiamo che c’è un limite di caratteri da rispettare!
    Anche se c’è qualche scena in cui forse sei andato troppo “oltre” con il tono cartoon, facendo un po’ smarrire quel senso di plausibilità che avevi conferito alla storia, ma questa è solo una pura opinione personale, non un errore.

    Continua su questa strada. Ben fatto 😉
    Alla prossima!

    • E’ voluto, parlo dello stile cartoonesco. Il finale no, tirato per via del massimo dei caratteri.
      Per farla breve da quando ho ideato questo racconto volevo che fosse un Toon Quest 2.0 in stile fiabesco. Ma dal capitolo dopo il prossimo (ho già pronto il quarto capitolo e sarà mooooolto demenziale XD) cercherò di essere un po’ più “serio”.

  • Ciao Dimensione Nuova!

    Ho recuperato questi primi due capitoli e devo dire che sono estremamente simpatici, mi piace questo miscuglio di vari racconti che si fondo assieme, il lupo Teodoro è un amore e anche Connie mi piace.

    Come hanno già rilevato altri ci sono alcuni piccoli errori ma per quanto mi riguarda comunque il materiale portato è interessante, seguo assolutamente.

  • Capitolo 2)

    Ciao Dimensione Nuova,

    Potrei dirti che tutto va bene e che la storia fila liscia, limitandomi a dirti che l’idea è divertente, ma la forma non riesce ad accompagnarla. Ci sono molti errori: tempi verbali, gli/li/le nei posti sbagliati, errori di battitura e diverse ripetizioni. Inoltre, è tornato il “è così dicendo” nell’impiego errato. Ricordati che deve sempre seguire un’azione compiuta dallo stesso personaggio, accompagnandolo.
    Esempio: “Andiamo al fiume!” disse Antonio ai bambini. “L’ultimo che arriva è una tartaruga!” e così dicendo si precipitò rapido lungo il sentiero.

    Segnalarti questi errori vuole essere sempre un incentivo a migliorare, ma ritengo che tu possa fare decisamente meglio, con po’ d’impegno in più. Se trovi i miei commenti eccessivi, come sempre t’invito a farmelo sapere, lo faccio sempre per aiutarti. Il sito dovrebbe avere proprio questo impiego. 🙂

    Ho ripreso le letture su The Incipit, trovi la lettura sul solito canale:
    https://youtu.be/B97S6UgKSog

    Alla prossima!

  • Ciao Dimensione nuova.
    Con la rivisitazione delle fiabe difficilmente si sbaglia.
    Il soggetto, però, non è tutto: soprattutto nella prima parte i verbi sono tutti o quasi sbagliati, e tu sai fare davvero di meglio. Hai pubblicato in fretta?
    Insisti nel ricercare la forma, lo so che ti annoia, ma il lettore se l’aspetta: glielo devi!? ciao
    Ovviamente scelgo i dolci…?

    • Risposta per tutti.
      No, non ero di fretta, anzi ho passato mezzo mese a buttarlo giù questo capitolo.
      Semplicemente è capitato che inizialmente era scritto diversamente, ero scritto in terza persona e vedeva il narratore interagire con i personaggi. Poi però ho cambiato idea perché temevo che la gente non capiva quando parlava o narrava la storia.
      Percio l’ho modificata. L’avrò all’incirca letta cinque volte e non mi pareva ci fossero errori gravi… Come la stragrande dei casi invece gli ho sbagliato alla grande. Della serie cominciamo bene dopo la pausa.
      Per il prossimo capitolo cerco di migliore, anche se ripeto, ho dei limiti. Poi sarò io che ho una “lettura” differente.

  • Capitolo 1)

    Ciao Dimensione Nuova!

    Si ritorna a scrivere dopo la pausa. L’idea mi piace, e i piccoli riferimenti alle fiabe classiche sono divertenti, ma non per forza positivi per la nostra protagonista. Mi hai incuriosito!

    C’è da fare qualche correzione, sistemare qualche verbo e rivedere alcune pause. La storia è comprensibile, quindi nulla di troppo fastidioso.
    Mi pare un buon inizio. Vediamo dove hai intenzione di condurre la storia! 😉

    Alla prossima!

  • Vada per la strada dei capretti!

    Ciao! Bentornata! La fiaba inizia col botto! Mi piace! ^_^
    C’è qualche errore di svista: ogni tanto passi dal passato al presente ed ogni tanto usi la prima persona invece della terza 🙂
    Connie mi è simpatica e Teodoro è una garanzia: vediamo dove ci porti 🙂

    Ciao 🙂

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