Fiabesche disavventure

Dove eravamo rimasti?

Cosa c’è di strano davanti ai due fuggiaschi tanto da lasciarli senza parole? Una pianta di fagiolo che cresce fino in cielo (60%)

CAAAAAAAAAAAADE!!!!

I due erano fermi immobili a fissare un’immensa pianta di fagioli che cresceva fino in cielo!

In lontananza si sentì la sirena.

“Oh no! Basta guardare! Scappiamo!” disse Teo che, afferrando Connie, scappò via a quattro zampe.

“Cavolo, che corsa” disse Teo con il fiatone e si fermò a bere ad una fontana.

“Non hai sete Connie?”.

“No grazie, io non bevo e non mangio”.

Improvvisamente si sentì il gorgoglio di stomaco provenire dal lupo “Beata te. Io invece ho una fame… ehi guarda! Ci sono dei cavoli!” disse indicando un campo.

“Aspetta Teo! E se ti vedesse qualcuno?”

Ma il lupo, incurante dell’avviso dell’amica, strappò un cavolo da terra. Stava per mangiarselo quando…

“FERMO LI!!” Tuonò un uomo. Istintivamente i due alzarono le mani.

“MI SCUSI!” urlò Teodoro “Avevo fame!!”.

“Sospetto, ma ti ho fermato per un altro motivo: stavi per mangiare un Castiga Ingordi”.

“Che cosa?” chiese Connie.

“È un ortaggio speciale: chi lo mangia si trasforma in asino”.

“Cavolo!” urlò Teo gettando la pianta.

“Comunque, se avete fame, seguitemi” disse l’uomo. I due non sapendo se fidarsi decisero ugualmente di seguirlo.

Dopo pochi passi arrivarono davanti ad una casetta, proprio nei pressi della pianta di fagioli.

“Dimenticavo, mi chiamo Jack”.

“Mi sembra di averlo già sentito” disse Connie.

“Probabile, sono quello che ha ucciso un gigante”

“Ora ricordo! Ma non eri diventato ricco? Perché abiti in una baracca?” chiese; Teo la guardò male e le bisbigliò “Connie non fare la maleducata!”.

“No no, la tua amica ha detto bene. Dopo aver rubato il tesoro del gigante ero diventato ricco, ma sperperai tutto e rimasi senza il becco di un quattrino”.

“Che sfiga” disse Teo.

“Già, non sarò più ricco ma vivo una vita serena, lavorando la terra e studiando”.

“Studiando cosa?”.

“La botanica”. E così dicendo aprì la porta di casa sua mostrando che era piena di piante una più particolare dell’altra!

“Favoloso!!” dissero in coro i due.

“Se ho capito bene, signor lupo lei è vegetariano giusto? Penso di avere qualcosa che gli piacerà” rispose Jack. Dopo aver mescolato due provette, versò il contenuto dentro un vaso e in men che non si dica crebbe una pianta che sputò un liquido caldo dentro una ciotola lì vicino. Poi l’uomo la offrì a Teo. “Prego lupetto, è un brodino vegetale”. Il lupo incuriosito ne bevve un sorso, per poi mangiarne il resto.

“Davvero ottima, signor Jack!”.

“Grazie! E tu, mia cara, non hai fame?”.

“No, io non mangio”.

“Strano, avevo sentito che un tuo simile di nome Pinocchio aveva mangiato tre pere”.

“Non so come funziona, ma da quando ho memoria non ho mai avuto nessun desiderio di mangiare”.

“Ah… davvero affascinante” disse Jack che per poco tempo mostrò una strana luce negli occhi.

“La pianta fuori è quella famosa?” chiese Connie.

“No, da anni provo a ricreare i fagioli che un vecchio mi diede un giorno, ma con pochi risultati, crescono ma giunti ad una certa altezza cadono”.

“Chissà quanti danni”.

“Una volta ho investito una casa a forma di scarpa… piena di bambini” i due ospiti si guardarono straniti.

“A proposito, non teme che qualcuno mangerà quei cavoli?” domandò Teo.

“Dovrei …comunque smetterò di farli. Una volta un tizio me ne chiedeva a tonnellate, li caricava su un carro e li portava in un posto: il Paese dei Balocchi”

Ai due venne un sussulto. “IL PAESE DEI BALOCCHI!?” urlarono in coro.

“Sì… lo conoscete?”.

“No, ma lo stiamo cercando perché…” il lupo non finì di rispondere, quando improvvisamente cadde a terra.

“TEO! CHE TI SUCCEDE!?” chiese Connie che toccando l’amico scoprì che aveva le ossa molli!!

“Finalmente ha fatto effetto!” disse Jack ridendo.

“Cosa!?” disse Connie.

“Finalmente ho una marionetta vivente! Potrò scoprire come fate ad essere vivi! E tornerei ricco!” rispose l’uomo che cercò di afferrare Connie. Velocemente però la marionetta riuscì a schivarlo e correre via.

Intanto Teo tentò con tutte le sue forze di rialzarsi.

“Fatti prendere!” urlava Jack cercando di afferrare Connie. La ragazza ad un certo punto vide un barattolo pieno di fagioli, “ci sono!” si disse, stava per afferrarlo quando Jack le prese la treccia “finalmente sei mia!” ridacchiò il malefico botanico.

Connie tirò senza però liberarsi, allora le venne un’idea “Sono stata per anni la protagonista! Sono fatta di cartapesta…” e continuò a raccontare balle peggio di un politico e la sua treccia cominciò ad allungarsi.

Jack non fece in tempo a capire che cosa stava succedendo quando Connie afferrò il barattolo e lo buttò a terra.

“Stupida! Senza acqua non crescono!”.

“Ah sì?!E questa cos’è?” chiese Teo che, tornato in sé, prese dei fagioli e li buttò dentro il piatto con la poca zuppa rimasta.

“NOO!!!” urlò Jack. In men che non si dica un’immensa pianta di fagioli crebbe distruggendo la casa. Teo e Connie riuscirono ad afferrare in tempo la pianta che cresceva sempre di più.

Dopo essere arrivata in cielo, la pianta sì fermò. I due tirarono un sospiro di sollievo. Ma, improvvisamente, si senti un sonoro CRACK e come un albero spezzato cominciò a cadere!

“È LA FINE!!” urlò Teo stringendo Connie.

E adesso? Cosa succederà?

  • Vengono salvati a mezz'aria (40%)
    40
  • Cadono in mare (20%)
    20
  • Rimangono attaccati alla pianta (40%)
    40
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38 Commenti

  • E con questa è finita “Fiabesche Disavventure” un altro racconto da aggiungere al mio “Curriculum vitae” qui su The Incipit. Inizialmente questa sarebbe dovuta essere la seconda storia che volevo pubblicare sul sito, e l’avevo pubblicata! Ma l’avevo subito rimossa perché non mi piaceva. Chi è stato fortunato forse è riuscito a leggerla.
    Ma andiamo con le curiosità. Inizialmente i personaggi avrebbero potuto parlare con il narratore, ovvero me, e io gli avrei anche risposto. Ma poi per evitare problemi del tipo “chi sta parlando?” ho rimosso questa idea a favore di una storia semplice. Peccato che l’ho corretto male, tanto che nel primo capitolo si nota questo cambio veloce.
    Fin da subito volevo che tra i protagonisti ci fosse un lupo, proprio perché per quanto sono cattivi io adoro i lupi nelle fiabe. E doveva chiamarsi semplicemente Lupo… ma più ci pensavo poi mi sono detto “ma dai, diamoli un’identità, mettiamoli un vero nome” e scelsi Teodoro che significa “Dono di Dio”, che è stato un po’ quello che è stato per Connie.
    Connie inizialmente doveva chiamarsi Bianca ed era una povera contadinella rimasta da poco orfana che incontra per caso un lupo che dice di volerla mangiare. Lei, distrutta dalla vita, accetta pure, per poi scoprire che il lupo non diceva sul serio, anzi, era buono ma era costretto a dimostrare di essere un vero lupo cattivo mangiandola (un sottile rimando al Leone del Mago di Oz per intenderci). Poi cambiai idea perché mentre scrivevo il personaggio mi sembrava troppo simile a Ren (Il giorno senza fine) e se è possibile vorrei scrivere personaggi diversi tra loro.
    Per il resto la storia volevo fosse una “Parodia demenziale delle fiabe” o un “Toon Quest 2.0” per questo ho creato molte scene al limite del ridicolo.
    L’idea di Biancaneve gangster mi è venuta in mente mentre immaginavo la principessa con i pantaloni, e mi sono detto “sembra una gangster”, si lo sono pazzo XD. Mentre i sette capretti se notate ci sono molti rimandi alla mafia! In primis per come hanno ucciso il lupo.
    Spero che la storia vi sia piaciuta. dopo questo ho deciso di prendermi una lunga pausa, penso ricomincerò a gennaio/febbraio, ovvero l’anno prossimo, ma tranquilli, ho un bel catalogo di storie che non vedo l’ora di scrivere. Ho persino deciso di buttarmi nel provare a creare una storia d’amore (la metterò nelle storie Rosa, anche se forse sbaglio) e una thriller erotico (nelle Eros appunto). Sarà sicuramente difficile, e a momenti imbarazzante, ma voglio mettermi alla prova lo stesso!!
    Perciò, Buone feste a tutti quanti!!

  • In attesa del 2023 (sperando non sia un altro anno super disastroso) eccovi il trailer della prossima storia:
    “Cavolo! Questo libro è una cagata!” disse un uomo che aveva appena finito di leggere un libro intitolato “Fiabesche Disavventure”.
    “Prendo nota, la prossima volta invece di un libro in saldo meglio prendere dei fumetti in saldo all’aeroporto” si disse mettendo via il libro.
    Ci troviamo su un aereo di linea che sta volando in alta quota, fuori era notte e tutto era tranquillo sia fuori che dentro il veicolo.
    “Desidera uno snack signore?” chiese una hostess.
    “No grazie sono a posto, comunque mi dia del tu, mi chiamo Zeno per sua informazione”.
    “Come vuole lei signor Zeno” disse la donna allontanandosi.
    “Puff, troppa formalità” si disse Zeno. Voltandosi guardò fuori dal finestrino essendo che il suo posto era vicino all’ala sinistra, guadando più attentamente gli parve di vedere che c’era qualcuno sull’ala… sembrava un mostro!
    “Oh cavolo! Signorina! Venga un minuto!” urlò l’uomo.
    La Hostess venne immediatamente “Che succede?”.
    “Ora, so che non mi crederà, ma c’è un mostro sull’ala”.
    “Un mostro?”.
    “Sì lo so, l’ho già visto in una serie televisiva e in varie parodie, adesso mi dirà di non vedere niente, e una volta allontanata il mostro apparirà, io continuerò a dire che c’è un mostro e mi darete del pazzo, e poi…”
    “AHHH!! C’É UN MOSTRO!!” urlò la donna.
    Voltandosi verso il finestrino Zeno vide un essere che ricordava un rettile distruggere con una testata il finestrino infilando la testa dentro l’aereo.
    Le urla dei passeggeri si persero nel cielo di una notte senza Luna.
    Qualche ora dopo…
    L’aereo cadde poco dopo su di una spiaggia tropicale, in giro c’erano: macerie, palme in fiamme e per finire corpi di cadaveri.
    Qualcuno si avvicinò al corpo di un uomo che altri non era che Zeno. “Interesssante” disse guardando il suo corpo devastato.
    Intanto, in lontananza si sentirono dei versi inumani.

  • Il tuo racconto ha qualcosa che assomiglia al mio ovvero i soldati giocattolo, le marionette, insomma una classica situazione fiabesca anche se il mio è un horror. Ci sono diversi personaggi che già conosciamo e tante situazioni curiose. Ho votato per qualcuno che viene in loro soccorso perché mi pare che se la stiano vedendo male. Alla prossima.

    • Cavolo. Avviso che è uno spiacevole equivoco. Il tema marionette mi era venuto in mente mentre giocavo ad un gioco di ruolo chiamato “Brancalonia”. Dove tra le razze ci sono proprio le marionette.
      Per i soldati invece è un classico dei clichè. Doveva per forza essere giocattoli.

  • Tornerà una loro vecchia conoscenza!

    Il modo di avverare i desideri da parte del genio, mi ha fatto sganasciare dalle risate! 😆 😆 😆

    Ti segnalo un “cosa” al posto di “costa” e per il resto rinnovo i miei complimenti per il divertentissimo capitolo 😀

    Ciao 🙂

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