Fiabesche disavventure

Dove eravamo rimasti?

Bene, cioè, male, per quanto è brutto uno dei tre deve scegliere la morte degli altri. Cioè, voi sceglierete chi scegliere. Chi scegliete? Connie (60%)

Fuga dalla montagna dei ladroni

“Allora!? Chi sceglierà!?” chiese di nuovo il capo dei ladroni ai tre appesi come salami.

I tre si guardarono, nessuno aveva il coraggio di parlare!

“Ehi un minuto!” urlò uno dei ladroni “Quel pezzo di legno l’ho già visto! Ero andato in Occidente e vidi uno spettacolo pieno di quelle cose… mammolette, ecco!”.

“Veramente è marionette” lo corresse Connie.

“Facevano crepare dalle risate!”.

“Davvero!?” chiesero gli altri ladroni.

“Capo, non potremmo far fuori gli altri due e tenerci la mammoletta?”.

“Nossignore! Questa mammoletta morirà come tutti gli altri! Però… mi piacerebbe vedere un loro spettacolo”.

Sentendo quelle parole a Connie venne in mente un’idea. “Signor capo dei ladroni, facciamo così: vada per la decapitazione, ma prima che ne dice se facciamo uno spettacolo per voi? Ne sarei felicissima!” Dopo aver detto ciò le si allungò la treccia.

“Perché ti sono cresciuti i capelli?”.

“Ehh… per la felicità, perché non vedo l’ora di esibirmi” rispose, e i capelli crebbero ancora.

“E va bene” rispose il capo che con il suo immenso spadone tagliò le funi che tenevano i tre “Tu e gli altri due ci divertirete, e poi morirete!”

“Aspetta!? Anche noi?” chiesero in coro i due uomini.

“Potrebbero cantare!” rispose il ladrone che aveva assistito allo spettacolo.

“Scordatevelo, io non canterò mai” urlò Cassim e subito gli furono puntanti 38 spadoni e una banana “Beh… c’è sempre una prima volta” rispose tirando un sorriso.

“Cassim canterà, mentre Teo offrirà da bere a tutti” disse la marionetta facendo l’occhiolino al lupo, che capì al volo il suo piano.

Dopo circa un’oretta dentro alla grotta vennero allestiti un palco, una platea e persino una zona ristoro.

I ladroni non vedevano l’ora che cominciava, anche perché il ladrone che aveva assistito ingigantì il tutto come un’esperienza unica e imperdibile.

Dietro le quinte intanto ci stavano Teodoro e Connie, e quest’ultima aveva addosso non più il suo vestito da contadina ma uno sgargiante abito da danzatrice del ventre.

“Figo! Stai benissimo Connie!” ululò Teo.

“Grazie, anche a me piace, unica… perchè possiedo questi abiti femminili?”

“Sono quaranta ladroni che vivono e lavorano insieme tutto il giorno, fai tu le somme” rispose e subito ai due vennero dei brividi a pensare cosa facevano.

“Signori ladroni!” urlò Cassim salendo sul palco “Senza indugi ecco a voi Connie la mammoletta!!”.

“Per l’ultima volta, si dice marionetta!” urlò Connie per poi salire sul palco.

E fu così che Connie, provando per la prima volta la danza del ventre, cominciò ad intrattenere i ladroni, Cassim cantava l’unica canzone che conosceva a memoria, una che faceva tipo “Soldi! Soldi! Tutti per me! Soldi!” e nel mentre Teodoro passava con una brocca piena di vino da versare nelle coppe.

Lo spettacolo fu pessimo! La cosa più brutta che si fosse mai vista in Oriente! Ma il vino fu così potente che i ladroni applaudivano, urlavano e chiedevano il bis perché erano troppo ubriachi. Dopo neanche venti minuti erano tutti belli che stesi dai fumi dell’alcol!

“Bene! Possiamo scappare” disse Teo accertandosi che tutti, capo compreso, si fossero addormentati.

“Uffa, mi stavo divertendo” disse Connie.

“Prima i ricchi!” urlò Cassim che con in mano un sacco pieno di tesori scappò via verso l’uscita della caverna.

“Presto Connie andiamo via!” sussurrò Teo.

“Un minuto” rispose la marionetta che dopo essersi cambiata portava un sacco.

“Che è?”.

“Ho preso anch’io qualcosa dalla caverna, consideralo un souvenir”.

“E la storia non rubare?”.

“Chissenefrega!” urlò la marionetta, per poi tapparsi la bocca. Ma era troppo tardi…

Uno dei ladroni svegliandosi vide i due e urlò “Ehi! Allarme! I prigionieri stanno scappando!!”. Guardandosi in giro i due videro i ladroni che piano piano si destavano dal sonno e optarono per la fuga.

Cassim era davanti all’uscita “Finalmente…” non fece in tempo a finire la frase che venne investito da Teo, Connie e i 5 ladroni.

“Voi andate a prenderli! Intanto io mi occupo del terzo!” urlò il capo tirando fuori il suo spadone e puntarlo verso Cassim.

Fuori Teo e Connie erano intenti a fuggire. Ad un certo punto il lupo urtò una roccia e cadde a terra.

“Teo!” urlò Connie gettando il sacco.

“Non ce la farò a fuggire, vai tu Connie! Vai senza di me!”

“No, non ti voglio abbandonare!”

“Avevi ragione: porto sfiga! Se non fosse stato per me non ci troveremmo in questi guai! Vattene! Salvati almeno tu!”

“No Teo! Prima ho fatto male a dirti quelle parole! Non è vero che ho rimpianti della mia vecchia vita! L’unica cosa che desidero è che ci salviamo!”

“Ho sentito bene? Desideri?” disse una voce, voltandosi i due videro tra i tesori rubati da Connie una lampada che improvvisamente lanciò un potentissimo bagliore. Dopo che la luce scomparve i ladroni videro che i due fuggitivi erano spariti!

Intanto, a circa 300 kilometri, Connie e Teo giunsero sopra una rupe.

“Che è successo?” chiese Teo.

“Ho solo esaudito il vostro desiderio padroni” disse una voce e i due voltandosi videro davanti a loro un uomo fatto di fumo che usciva da una lampada!

Bene, anzi super bene! I due hanno tra le mani un genio della lampada! Però, come sarà?

  • Tonto? (50%)
    50
  • Cattivo? (17%)
    17
  • Buono? (33%)
    33
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

38 Commenti

  • E con questa è finita “Fiabesche Disavventure” un altro racconto da aggiungere al mio “Curriculum vitae” qui su The Incipit. Inizialmente questa sarebbe dovuta essere la seconda storia che volevo pubblicare sul sito, e l’avevo pubblicata! Ma l’avevo subito rimossa perché non mi piaceva. Chi è stato fortunato forse è riuscito a leggerla.
    Ma andiamo con le curiosità. Inizialmente i personaggi avrebbero potuto parlare con il narratore, ovvero me, e io gli avrei anche risposto. Ma poi per evitare problemi del tipo “chi sta parlando?” ho rimosso questa idea a favore di una storia semplice. Peccato che l’ho corretto male, tanto che nel primo capitolo si nota questo cambio veloce.
    Fin da subito volevo che tra i protagonisti ci fosse un lupo, proprio perché per quanto sono cattivi io adoro i lupi nelle fiabe. E doveva chiamarsi semplicemente Lupo… ma più ci pensavo poi mi sono detto “ma dai, diamoli un’identità, mettiamoli un vero nome” e scelsi Teodoro che significa “Dono di Dio”, che è stato un po’ quello che è stato per Connie.
    Connie inizialmente doveva chiamarsi Bianca ed era una povera contadinella rimasta da poco orfana che incontra per caso un lupo che dice di volerla mangiare. Lei, distrutta dalla vita, accetta pure, per poi scoprire che il lupo non diceva sul serio, anzi, era buono ma era costretto a dimostrare di essere un vero lupo cattivo mangiandola (un sottile rimando al Leone del Mago di Oz per intenderci). Poi cambiai idea perché mentre scrivevo il personaggio mi sembrava troppo simile a Ren (Il giorno senza fine) e se è possibile vorrei scrivere personaggi diversi tra loro.
    Per il resto la storia volevo fosse una “Parodia demenziale delle fiabe” o un “Toon Quest 2.0” per questo ho creato molte scene al limite del ridicolo.
    L’idea di Biancaneve gangster mi è venuta in mente mentre immaginavo la principessa con i pantaloni, e mi sono detto “sembra una gangster”, si lo sono pazzo XD. Mentre i sette capretti se notate ci sono molti rimandi alla mafia! In primis per come hanno ucciso il lupo.
    Spero che la storia vi sia piaciuta. dopo questo ho deciso di prendermi una lunga pausa, penso ricomincerò a gennaio/febbraio, ovvero l’anno prossimo, ma tranquilli, ho un bel catalogo di storie che non vedo l’ora di scrivere. Ho persino deciso di buttarmi nel provare a creare una storia d’amore (la metterò nelle storie Rosa, anche se forse sbaglio) e una thriller erotico (nelle Eros appunto). Sarà sicuramente difficile, e a momenti imbarazzante, ma voglio mettermi alla prova lo stesso!!
    Perciò, Buone feste a tutti quanti!!

  • In attesa del 2023 (sperando non sia un altro anno super disastroso) eccovi il trailer della prossima storia:
    “Cavolo! Questo libro è una cagata!” disse un uomo che aveva appena finito di leggere un libro intitolato “Fiabesche Disavventure”.
    “Prendo nota, la prossima volta invece di un libro in saldo meglio prendere dei fumetti in saldo all’aeroporto” si disse mettendo via il libro.
    Ci troviamo su un aereo di linea che sta volando in alta quota, fuori era notte e tutto era tranquillo sia fuori che dentro il veicolo.
    “Desidera uno snack signore?” chiese una hostess.
    “No grazie sono a posto, comunque mi dia del tu, mi chiamo Zeno per sua informazione”.
    “Come vuole lei signor Zeno” disse la donna allontanandosi.
    “Puff, troppa formalità” si disse Zeno. Voltandosi guardò fuori dal finestrino essendo che il suo posto era vicino all’ala sinistra, guadando più attentamente gli parve di vedere che c’era qualcuno sull’ala… sembrava un mostro!
    “Oh cavolo! Signorina! Venga un minuto!” urlò l’uomo.
    La Hostess venne immediatamente “Che succede?”.
    “Ora, so che non mi crederà, ma c’è un mostro sull’ala”.
    “Un mostro?”.
    “Sì lo so, l’ho già visto in una serie televisiva e in varie parodie, adesso mi dirà di non vedere niente, e una volta allontanata il mostro apparirà, io continuerò a dire che c’è un mostro e mi darete del pazzo, e poi…”
    “AHHH!! C’É UN MOSTRO!!” urlò la donna.
    Voltandosi verso il finestrino Zeno vide un essere che ricordava un rettile distruggere con una testata il finestrino infilando la testa dentro l’aereo.
    Le urla dei passeggeri si persero nel cielo di una notte senza Luna.
    Qualche ora dopo…
    L’aereo cadde poco dopo su di una spiaggia tropicale, in giro c’erano: macerie, palme in fiamme e per finire corpi di cadaveri.
    Qualcuno si avvicinò al corpo di un uomo che altri non era che Zeno. “Interesssante” disse guardando il suo corpo devastato.
    Intanto, in lontananza si sentirono dei versi inumani.

  • Il tuo racconto ha qualcosa che assomiglia al mio ovvero i soldati giocattolo, le marionette, insomma una classica situazione fiabesca anche se il mio è un horror. Ci sono diversi personaggi che già conosciamo e tante situazioni curiose. Ho votato per qualcuno che viene in loro soccorso perché mi pare che se la stiano vedendo male. Alla prossima.

    • Cavolo. Avviso che è uno spiacevole equivoco. Il tema marionette mi era venuto in mente mentre giocavo ad un gioco di ruolo chiamato “Brancalonia”. Dove tra le razze ci sono proprio le marionette.
      Per i soldati invece è un classico dei clichè. Doveva per forza essere giocattoli.

  • Tornerà una loro vecchia conoscenza!

    Il modo di avverare i desideri da parte del genio, mi ha fatto sganasciare dalle risate! 😆 😆 😆

    Ti segnalo un “cosa” al posto di “costa” e per il resto rinnovo i miei complimenti per il divertentissimo capitolo 😀

    Ciao 🙂

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi