Fiabesche disavventure

Dove eravamo rimasti?

Bene, anzi super bene! I due hanno tra le mani un genio della lampada! Però, come sarà? Tonto? (50%)

Ipotamo, il genio di seconda mano

“Io mi chiamo Ipotamo ed esaudirò i vostri desideri, miei padroni” disse l’essere.

I due avevano ancora la mascella a terra.

“Un cosa?” chiese Teodoro.

“Un genio: esisto solo per esaudire i desideri di chi possiede la mia lampada” rispose indicando l’oggetto.

“Io… padrone?” domandò Connie.

“Sì, che c’è di strano?”.

“No niente… non sono abituata a sentire questa parola per indicare me stessa”.

“E perché mai?”.

“Ho passato gli ultimi anni della mia vita schiavizzata da uno che farebbe sembrare magri gli ippopotami”.

“Cavolo…”.

“Bene” interruppe il lupo “parlando d’altro: quindi tu esaudirai ogni nostro desiderio?”.

“Sì e no, solo tre desideri ciascuno”.

“Quindi sei!”.

“No, cinque, uno l’avete già esaudito”.

“Quando!?” chiese Connie.

“Prima, quando hai desiderato di scappare dai ladroni”.

“Ah… sei stato tu! Beh, grazie”.

“Oh di niente! È solo il mio lavoro”.

“Se non è un problema Connie vado io” intervenne Teodoro che quando sentì la parola “avverare” “desideri” sembrava eccitato.

“Ai tuoi ordini padrone” rispose Ipotamo.

“Dunque, tre desideri… Ecco! Per prima cosa, vorrei che la mia famiglia diventasse onnivora, quindi che comincino a mangiare verdure ma allo stesso tempo non voglio farli rinunciare alla carne, perché sarebbe poco carino da parte mia. Secondo, voglio non mollare più scoregge potenti ma, se fosse possibile, farle nella norma. E terzo, ma non meno importante, desidero andare con Connie nel Paese del Balocchi!”.

“Finalmente! Grazie per aver rinunciato ad un desiderio”.

“Di niente Connie, tu hai sprecato il tuo per salvarci, era il minimo”.

“Agli ordini padrone!” urlò il genio “Servito” rispose schioccando le dita.

Improvvisamente Teodoro scomparve, lasciando da sola Connie.

“Ehh… Ipotamo, dov’è Teo?”.

“Oh no!”.

“Oh no cosa!?”.

“Vede padrona… ho sbagliato” disse il genio impacciato.

“Sbagliato cosa!?”.

“Ho dimenticato di rivelare una cosa: non sono proprio un genio, ma uno di seconda mano, perché era da 10.000 anni che non esaudivo desideri e credo di essermi arrugginito”.

“CHE!?”.

“Già, ho appena controllato e ho sbagliato i desideri del tuo amico. Per la cronaca: con il primo ho creato i licantropi, con il secondo ho reso le scoreggie un patrimonio dell’UNESCO e con il terzo ho spedito il lupo in un’altra dimensione”.

“Ripeto… CHE!?!?”.

“Mi perdoni!” rispose il genio piangendo.

“Fai tornare qui il mio amico immediatamente!”.

“Non posso!”.

“Perché non puoi!?”.

“È necessario che tu mi dica: desidero…”.

“Ma così rinuncio ad un mio desiderio!”.

“Appunto”.

Connie era tentato di strangolarlo, ma non era sicura se potesse farlo essendo gassoso, ma alla fine disse “va bene, desidero che il mio amico Teodoro torni qui”.

“Agli ordini! Servita!” e schioccando le dita ricomparve Teo.

“Tutto a posto?” chiese.

“Sì nessun problema, mi sono ritrovato in un deserto e ho visto un carro senza cavallo, sopra ci stavano un signore e due piccole personcine, ho chiesto indicazioni ma rimasero di sasso e poi eccomi qui, che mi sono perso”.

“Oh niente, semplicemente abbiamo trovato un genio tonto!”.

“Ehi! Sarò tonto ma ho dei sentimenti!”.

“Va bene” disse Teo sbuffando “Francamente non mi andava di tornare a casa dai miei genitori, forza Connie, tocca a te, desidera di portarci in quel posto”.

“Mi è rimasto solo un desiderio e dopo quanto è successo non mi fido più!”.

La marionetta aveva ragione, toccò al lupo pensare il dafarsi.

“Ci sono! Chiedili questo” e dicendo ciò sussurrò all’orecchio dell’amica.

“Ipotamo, ecco il mio ultimo desiderio: voglio che tu ci dia un mezzo veloce e sicuro per andare nel Paese dei Balocchi”.

“Ottimo! Ho quello che ci vuole!” e dicendo ciò schioccò le dita e dal nulla comparve un tappeto che fluttuava!

“Vi presento il Tappeto Persiano 2000! Ottimo per gli spostamenti, due posti, facile da parcheggiare e assicurato contro ogni danno in tintoria”.

“Ed è veloce?”.

“Scherzi! Con questo gioiellino potreste fare 80 giri del mondo in 1 giorno!”.

“Bene, non mi sembra difficile da guidare” disse Teo dopo aver letto il libro di istruzioni.

“Va bene padroni, sarà stato veloce ma è stato un piacere conoscervi” disse Ipotamo che rientrò nella lampada.

“Cosa ne facciamo?” chiese Connie.

“Non lo so, una cosa è certa non lo lascio in mezzo al nulla” disse Teo che se la prese e la mise dentro i pantaloni.

Una volta sopra i due partirono sfrecciando sopra il cielo. Dopo aver lasciato le sabbie attraversarono il mare e poco lontano videro la cosa occidentale.

“Bene Teo! Ora rallenta e atterriamo!”.

“Connie, c’è un problema, il manuale non dice come si fa a rallentare”.

“Cosa!?”

“Ma tranquilla, provo ad improvvisare” e dicendo ciò Teo afferrò i bordi del tappeto, cosa che lo fece impazzire.

In poco tempo i due sfrecciarono in mezzo ai campi, i boschi, le città rischiando o di investire o essere investiti.

Dopo vari giri della morte i due riuscirono a scendere, anche se è meglio dire precipitarono.

Il primo a riprendere i sensi fu Teo.

“Connie! Guarda” urlò.

La marionetta aprendo gli occhi videro davanti a loro l’entrata del Paese dei Balocchi. Finalmente erano arrivati!!

I nostri due eroi sembra che ce l'hanno finalmente fatta! Ma devono ancora entrare. Appena saranno davanti alla porta cosa succederà?

  • Tornerà una loro vecchia conoscenza? (29%)
    29
  • Verranno accolti male? (71%)
    71
  • Verranno accolti bene? (0%)
    0
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38 Commenti

  • E con questa è finita “Fiabesche Disavventure” un altro racconto da aggiungere al mio “Curriculum vitae” qui su The Incipit. Inizialmente questa sarebbe dovuta essere la seconda storia che volevo pubblicare sul sito, e l’avevo pubblicata! Ma l’avevo subito rimossa perché non mi piaceva. Chi è stato fortunato forse è riuscito a leggerla.
    Ma andiamo con le curiosità. Inizialmente i personaggi avrebbero potuto parlare con il narratore, ovvero me, e io gli avrei anche risposto. Ma poi per evitare problemi del tipo “chi sta parlando?” ho rimosso questa idea a favore di una storia semplice. Peccato che l’ho corretto male, tanto che nel primo capitolo si nota questo cambio veloce.
    Fin da subito volevo che tra i protagonisti ci fosse un lupo, proprio perché per quanto sono cattivi io adoro i lupi nelle fiabe. E doveva chiamarsi semplicemente Lupo… ma più ci pensavo poi mi sono detto “ma dai, diamoli un’identità, mettiamoli un vero nome” e scelsi Teodoro che significa “Dono di Dio”, che è stato un po’ quello che è stato per Connie.
    Connie inizialmente doveva chiamarsi Bianca ed era una povera contadinella rimasta da poco orfana che incontra per caso un lupo che dice di volerla mangiare. Lei, distrutta dalla vita, accetta pure, per poi scoprire che il lupo non diceva sul serio, anzi, era buono ma era costretto a dimostrare di essere un vero lupo cattivo mangiandola (un sottile rimando al Leone del Mago di Oz per intenderci). Poi cambiai idea perché mentre scrivevo il personaggio mi sembrava troppo simile a Ren (Il giorno senza fine) e se è possibile vorrei scrivere personaggi diversi tra loro.
    Per il resto la storia volevo fosse una “Parodia demenziale delle fiabe” o un “Toon Quest 2.0” per questo ho creato molte scene al limite del ridicolo.
    L’idea di Biancaneve gangster mi è venuta in mente mentre immaginavo la principessa con i pantaloni, e mi sono detto “sembra una gangster”, si lo sono pazzo XD. Mentre i sette capretti se notate ci sono molti rimandi alla mafia! In primis per come hanno ucciso il lupo.
    Spero che la storia vi sia piaciuta. dopo questo ho deciso di prendermi una lunga pausa, penso ricomincerò a gennaio/febbraio, ovvero l’anno prossimo, ma tranquilli, ho un bel catalogo di storie che non vedo l’ora di scrivere. Ho persino deciso di buttarmi nel provare a creare una storia d’amore (la metterò nelle storie Rosa, anche se forse sbaglio) e una thriller erotico (nelle Eros appunto). Sarà sicuramente difficile, e a momenti imbarazzante, ma voglio mettermi alla prova lo stesso!!
    Perciò, Buone feste a tutti quanti!!

  • In attesa del 2023 (sperando non sia un altro anno super disastroso) eccovi il trailer della prossima storia:
    “Cavolo! Questo libro è una cagata!” disse un uomo che aveva appena finito di leggere un libro intitolato “Fiabesche Disavventure”.
    “Prendo nota, la prossima volta invece di un libro in saldo meglio prendere dei fumetti in saldo all’aeroporto” si disse mettendo via il libro.
    Ci troviamo su un aereo di linea che sta volando in alta quota, fuori era notte e tutto era tranquillo sia fuori che dentro il veicolo.
    “Desidera uno snack signore?” chiese una hostess.
    “No grazie sono a posto, comunque mi dia del tu, mi chiamo Zeno per sua informazione”.
    “Come vuole lei signor Zeno” disse la donna allontanandosi.
    “Puff, troppa formalità” si disse Zeno. Voltandosi guardò fuori dal finestrino essendo che il suo posto era vicino all’ala sinistra, guadando più attentamente gli parve di vedere che c’era qualcuno sull’ala… sembrava un mostro!
    “Oh cavolo! Signorina! Venga un minuto!” urlò l’uomo.
    La Hostess venne immediatamente “Che succede?”.
    “Ora, so che non mi crederà, ma c’è un mostro sull’ala”.
    “Un mostro?”.
    “Sì lo so, l’ho già visto in una serie televisiva e in varie parodie, adesso mi dirà di non vedere niente, e una volta allontanata il mostro apparirà, io continuerò a dire che c’è un mostro e mi darete del pazzo, e poi…”
    “AHHH!! C’É UN MOSTRO!!” urlò la donna.
    Voltandosi verso il finestrino Zeno vide un essere che ricordava un rettile distruggere con una testata il finestrino infilando la testa dentro l’aereo.
    Le urla dei passeggeri si persero nel cielo di una notte senza Luna.
    Qualche ora dopo…
    L’aereo cadde poco dopo su di una spiaggia tropicale, in giro c’erano: macerie, palme in fiamme e per finire corpi di cadaveri.
    Qualcuno si avvicinò al corpo di un uomo che altri non era che Zeno. “Interesssante” disse guardando il suo corpo devastato.
    Intanto, in lontananza si sentirono dei versi inumani.

  • Il tuo racconto ha qualcosa che assomiglia al mio ovvero i soldati giocattolo, le marionette, insomma una classica situazione fiabesca anche se il mio è un horror. Ci sono diversi personaggi che già conosciamo e tante situazioni curiose. Ho votato per qualcuno che viene in loro soccorso perché mi pare che se la stiano vedendo male. Alla prossima.

    • Cavolo. Avviso che è uno spiacevole equivoco. Il tema marionette mi era venuto in mente mentre giocavo ad un gioco di ruolo chiamato “Brancalonia”. Dove tra le razze ci sono proprio le marionette.
      Per i soldati invece è un classico dei clichè. Doveva per forza essere giocattoli.

  • Tornerà una loro vecchia conoscenza!

    Il modo di avverare i desideri da parte del genio, mi ha fatto sganasciare dalle risate! 😆 😆 😆

    Ti segnalo un “cosa” al posto di “costa” e per il resto rinnovo i miei complimenti per il divertentissimo capitolo 😀

    Ciao 🙂

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