Dove eravamo rimasti?
Una storia divertente
Anche le cose belle devono finire.
Come? Non era una storia divertente?
Brutti…
Ci sta: non è nelle mie corde; ma siete arrivati al finale. Complimenti a voi!
Torniamo a quel giorno…
*
*
Nonostante avessi ben udito la chiacchierata sdolcinata dei miei compagni di sventura, frattanto che fingevo interesse per le vacue parole della madre di Tarzan, non mi resi conto che, nello sfruttare la mia mente smart – si dice così quando sai farti i fatti degli altri – indugiai un po’ troppo sul ciondolo che portava sui seni prosperosi.
«I miei occhi son qui, bello!» schioccò le dita, lei. «Anzi, lo eri… bello. Ma quel treno è passato da un pezzo. Sono felicemente sposata!» chiocciò.
«Come?» balbettai, ferito nei sentimenti, aggiungendo poi tutto d’un fiato: «Direi più che ha preso il volo: era il Botox express, per caso? Lo stesso su cui hanno assassinato la decenza?»
«Cosa?»
«Cosa?» ripetei. «Tieni d’occhio il piccolo Tarzan, prima che qualcuno lo spedisca a pedate nella vera giungla. È bello – da chi ha preso? – ma così non arriverà all’età di conoscere Jane!»
Lei spalancò la bocca per dire qualcosa, ma poi ci ripensò. Io mi voltai e tornai al tavolo. Però, quando ci vuole, ci vuole!
«Rabbia repressa?» commentò Sandro prima di succhiare una vongola via dal guscio, l’ultima del vassoio.
«Sei stato uno stronzo» infierì la Maledetta. «Anche se qualcuno dovrebbe dargliele due pedate.»
«E poi sono io lo stronzo?»
«Qualcuno deve esserlo» ribadì Sandro.
«Gli spaghetti non vi sono piaciuti, eh?»
«La fame» disse Sandro.
«La fame» ripeté la Maledetta.
«Ordiniamo il dolce? Un caffè?» domandai ridendo.
«No, per carità: potrebbero non averlo!» sghignazzò Benedetta. «Però potresti ordinare un Tiramisù al nero di seppia. Sarà sul menù?»
Vidi il cameriere drizzare le orecchie e correre in cucina, e subito lo notò anche l’intera sala, quando ruzzolò sul piccolo Tarzan, intento a strisciare come un verme sotto un altro tavolo. Per fortuna non volò niente dalle mani del cameriere – tolto il vassoio.
«È stato un bel pranzo!» commentò Sandro. «Dovremmo rifarlo. Ci scambiamo i Whatsapp? Aperitivo ad Alghero?»
«Ho il tuo numero. Non ci sentiamo proprio perché non vogliamo. Esserci incontrati qui, per caso, pensi possa far tornare le cose come prima? Non essere ridicolo!» disse Benedetta con una freddezza che ci scosse. Quello era il pensiero che nessuno di noi aveva trovato il coraggio di esternare sin da subito. Certe cose sono difficili da riparare, una volta rotte. «Perché mi guardate così?» continuò tutta imbronciata.
«Non avrei saputo dirlo meglio» risi.
«Non puoi saperlo finché non ci provi, se lo vuoi davvero.» disse Sandro.
«Non fare il bastian contrario!» lo ripresi. «Accetteresti di fare un aperitivo con noi solo per non dare ragione alla Maledetta, e giusto perché non sei stato il primo a dire questa cosa… non cambi mai.»
«Non era una frase di circostanza! È stato bello rivedere le vostre brutte facce. Non cerco di rinfilarmi in qualche modo nelle vostre patetiche vite. Ma abbiamo condiviso momenti importanti, e mi farebbe piacere, ogni tanto, sapere che state bene. Parlare un po’ dei trascorsi, riderci su, invece di spiarvi di nascosto attraverso Facebook. Tutto qui!» Sandro si alzò poi all’improvviso e andò dritto alla cassa.
«Cucciolo!» lo schernì Benedetta. «Mi sei diventato emotivo?»
Gli andammo dietro.
La signora ingobbita del pane, il nostro acerrimo nemico, ci fissò con disprezzo: «Tavolo?»
Sandro scosse il capo e indicò quello prima della catastrofe. Lei annuì, schifata: per noi o per gli eventi, chi lo sa?
Venne fuori il conto: 58, 30 Euro.
«Famo alla romana?» chiesi.
Sandro prese lo scontrino e sgranò gli occhi:
«Cazz! Ho dimenticato il portafoglio!» finse plateale disperazione, frugandosi la nuda pelle.
«Strano, non ti capita mai» bofonchiò Benedetta. «Io sono in costume. L’ho lasciato sotto l’ombrellone. Vado a prenderlo…»
Capii subito l’antifona, mi sarebbe pure toccato pagare il conto per un pranzo al quale non avrei mai voluto prendere parte. Ottimo!
«Finisce sempre così…» dissi offrendo la carta di credito. Stranamente l’accettò.
«Ma prego» dissi verso Sandro e Benedetta, non appena mi fu restituito il bancomat. «Quindi, questo aperitivo?»
Ci guardammo, titubanti.
«Eja»
«Ci sentiamo per telefono?» chiese conferma Sandro.
«Quando volete» la buttai lì. Sappiamo come vanno certe cose.
«Perfetto.» ripetemmo uno dopo l’altro.
«Aspettate!» gridò il cameriere, prima che potessimo separarci con un certo imbarazzo. Poggiò sul bancone un piatto di cacao scuro come la notte. «Il tiramisù!»
«Quello al nero di seppia?» chiese Benedetta.
«Certo. Offro io!» ci fissò con occhioni da cerbiatto… morto.
Scoppiammo in una grassa risata; poi, salutandoci con la mano, ci disperdemmo tra la calca della spiaggia. Ognuno andò per la propria strada, come accade tra certi amici che finiscono per diventare quasi estranei.
*
Qualche giorno dopo, però, il telefono squillò.
Un messaggio Whatsapp:
Sei stato aggiunto da La Carogna al gruppo: “Aperitivo degli sfigati del sesso.”
«Merda!»
04/11/2022 at 07:18
Ciao GG!
Arrivo con ritardo alla decima; il convivio degli amici sarcastici arriva a un quasi happy end; sto con Sandro. È vero che si è quasi estranei, ma nell’incontro tra quasi estranei un tempo molto vicini vi è la celebrazione di tempi gloriosi passati insieme, quindi l’emotivo Sandro, pur stroncato come scrittore proprio da loro due, dimostra sensibilità. O forse propone l’aperitivo proprio per dispetto? No, dai…
In salsa agrodolce, con il dolce alla fine; bello, e credo tutti siamo stati a quel tavolo, trattoria o roba più chic. L’inserto firmato da Benedetta da l’idea di una storia corale, in cui il sarcasmo è più un dispositivo di difesa, quasi a nascondere il pudore di un “vi voglio bene ancora”.
Direi una storia divertente, e non solo.
Alla prossima quindi, buon venerdì!!
02/11/2022 at 21:54
Quando una storia finisce, lascia sempre un po’ di amaro in bocca, per questo hai voluto renderla più leggera con battute divertenti e a volte ciniche. Ci stava tutta la scenata alla madre di Tarzan, me la sono proprio goduta, mi ha ricordato il film “Bugiardo bugiardo” dove l’avvocato è costretto a dire la verità. Almeno per un giorno. E poi mi ha incuriosito il tiramisù al nero di seppia, come al solito hai delle idee molto originali. Il finale è una chicca, caustico ma non troppo. Bravo, ti aspetto con la prossima storia. A proposito, di che genere sarà questa volta?
01/11/2022 at 13:02
…e poi ci incontreremo al Roxy bar… oppure non ci incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai…
Storia divertente? Bella ma, tristissima!
Ciao Pintore, sei bravo.
26/10/2022 at 09:26
Ciao, GG.
Storia conclusa con una riflessione importante: che fine fanno le amicizie? Lo sono davvero, amicizie? A me è capitato con molte persone, persone con cui tanti anni fa avevo un rapporto strettissimo e che ora a malapena mi salutano, altre che non lo fanno proprio. È vero, ognuno va per la sua strada, la vita ci cambia, ma l’amicizia, quella vera, quella non di comodo, resiste e attraversa gli anni indenne.
La tua più che una storia divertente (lo è stata a tratti) è uno spaccato su quel che siamo un po’ tutti, sulle possibilità che ci vengono data e che, a volte, non sappiamo cogliere. Magari quel messaggio è una scocciatura, magari non si rinsalderà il rapporto, ma nulla accade per caso e certe occasioni si devono cogliere, chi guadagna un amico trova un tesoro, no? Basta che non siano amici al nero di seppia 😅
Immagino che ti ritroverò presto con una nuova storia, magari fantascienza…
Bravo, GG, hai fatto un buon lavoro.
Alla prossima!
24/10/2022 at 14:31
…Eh, eh, eh, certe esperienze non finiscono mai… Semmai preludono! Vedrai cosa ti capiterà poi!
Io però quel tiramisù l’avrei assaggiato, magari era meglio del cioccolato al peperoncino o del gelato all’aringa, chissà?!
Salutame a Tarzan!
Ciao, bravissimo, ti iscrivo al gruppo del fine dicitore dialettale e ci risentiamo!🙋
24/10/2022 at 11:44
Ciao, un degno finale di cotanta storia, complimenti!!! Il messaggio di Whatsapp non me lo sarei mai aspettata dalla Carogna, anvedi, chi disprezza compra!!!
Alla prossima storia, intanto buon lunedì, chi mai lo augura???
23/10/2022 at 20:21
Arrivo sul finale, dopo aver recuperato i capitoli che avevo perso.
Mi dispiace per non averli giocati, e anche che l’aperitivo sia finito, soprattutto perchè sospetto che non saremo spettatori del prossimo.
A quanto pare, alcuni amici sono destinati a diventare estranei. Altri, invece, sono destinati alla stessa cosa solo per conoscersi una seconda volta e tornare al punto di partenza. Forse… Forse sarà il delirio.
Accetteranno o inventeranno impegni inesistenti e dovrà pensarci di nuovo il destino a farli incontrare?
Ce lo dirai? Forse non voglio saperlo 😂
Con questa storia raccontata alla “Fleabag” , coinvolgendo direttamente il lettore, sei riuscito a muoverti tra dinamiche interpersonali e tematiche senza che niente risultasse, in nessun momento, finto o forzato. Ogni personaggio agisce e parla esattamente come dovrebbe, esattamente come lo immagina chi legge.
Sembra semplice, ma il tuo pubblico di lettori\scrittori sa benissimo che non lo è, e che non è scontato riuscirci nemmeno con tutto l’impegno del mondo.
Chiudo, facendoti i complimenti di nuovo dedicando a “Una storia divertente” un passaggio del citato Misery , che King avrebbe benissimo potuto scrivere pensando proprio alla tua storia
“In un libro tutto si sarebbe svolto secondo i piani… ma la vita è sempre così fottutamente caotica! Che dire di un’esistenza in cui alcune delle conversazioni più delicate trovano il modo di svolgersi proprio quando tu hai un pazzesco bisogno di correre al cesso? Un’esistenza dove non ci sono nemmeno i capitoli?”
Bravo,
A presto
🌻
23/10/2022 at 15:53
CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Ottimo finale per una storia di tre amici che vorrebbero litigare e che invece gli capitano tali e tanti di quei casini per cui alla fine decidono di… riprovarci! E chissà quali altri casini troveranno 😀
Alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
23/10/2022 at 10:01
Ciao GG!
Hai dato la parola a Benedetta, la sua relazione ha piena cittadinanza nel racconto. Almeno secondo quelli che sono i miei gusti; scene veloci, incisi che solo apparentemente possono non entrare nella storia. Ma che parlano.
Stephen King si diverte sadicamente con Misery, e anche con Jack Torrance la tocca piano; te lo ricordi in Creepshow (tra l’altro tratto da un suo libro)?
Credo sia anche giusto parlare schiettamente delle proprie impressioni, soprattutto se un amico o amica desidera pubblicare e quindi navigare in mare aperto, dove, come lasci ben intendere, ci sono squali che non aspettano di incontrare altri che loro.
Mi immagino un finale dove tutto rimane come prima, senza le forzature del “dovremmo rivederci”; perché in effetti tutto non rimane come prima. Certi ricordi riaffiorano e si rivalutano, ci rallentano il ritmo di tutti i giorni, anche solo per poco. E ci fanno riconsiderare in meglio certe persone che magari avevamo escluso a priori, e incontri “negativi”.
Ti leggo sempre con piacere, vediamo come la chiudi…
Ciao e buona domenica!
23/10/2022 at 14:47
Ciao Minollo!
Oh, lo ricordo bene. Se c’è una cosa che King sa fare, dentro e fuori il libro, è esplorare proprio certi aspetti. Ed è quanto più mi affascina del suo stile di scrittura.
La Maledetta sarà felice dell’opinione che hai della sua parte, e mi sa che toccherà davvero offrire ai due un aperitivo. Ma avete votato, e la storia e pronta: fresca fresca!
Ti accontento subito con questo finale!
Grazie come sempre di trovare il tempo per fare un salto 😉
All’ultima!
21/10/2022 at 08:51
Certi amici sono destinati a ritornare estranei, si sono visti, hanno rivangato, ma non mi sembrano così coesi. Fulvio ha una famiglia e non ne ha parlato molto, come se volesse tenerla da parte, per il suo mondo; un mondo di cui, secondo me, gli altri due non fanno parte.
Credo che sia una buona cosa dire le cose come stanno, cercare (senza ferire la sensibilità degli altri) di dare consigli costruttivi e mostrare gli errori, prima che questi finiscano per rovinare il sogno di un amico. La Maledetta non è poi così maledetta, e ha fatto quello che farei anche io. Anche qui, su TI, si cerca di dare consigli, di fare critiche costruttive, non sempre vengono accolte come tali, ma spesso sì e, almeno nel mio caso, questo aiuta molto.
Io di romanzi incompleti ne ho due, lunghi centinaia di pagine. Per fortuna sono rimasti incompleti e non hanno mai visto la luce, mi avrebbero ucciso con le critiche (e non solo costruttive). Però, ho un bel ricordo di quei momenti passati a scrivere, a pensare, a stampare e correggere… oggi non ho quella grinta, eppure, ho una maggior consapevolezza a proposito della scrittura, so molte più cose, mi manca l’entusiasmo. Ma non è mai troppo tardi per ritrovarlo.
Aspetto il finale e ti saluto.
Alla prossima!
22/10/2022 at 15:01
Ciao Kez!
La sensazione che hai avuto, per impostazione della storia, trovo possa essere quella più accurata. Ma ricordiamoci come è iniziata la storia, con un evento casuale e una discussione proprio i merito alle cose che ci si obbliga a fare per non fare brutta figura, quindi diciamo che questo “maledetto” aperitivo, come votato da tutti. Potrebbe farsi, un giorno.
Sono contento che il capitolo abbia stimolato riflessioni e condivisioni in merito proprio alla scrittura. E trovo che i vecchi romanzi mai pubblicati stiano lì a cercare il loro tempo, o la forma giusta per vedere un giorno la luce. Ciò che non piace a noi scrittori, come sottolineavo anche nel video dei libri, troppo spesso piace invece al pubblico. E questo, da scrittori, ci fa arrabbiare. Ma possiamo anche imparare qualcosa in merito… frugando nella visione dei lettori. Niente, smetto di divagare!
Ti ringrazio per essere passata e per aver condiviso la tua esperienza. Certe critiche distruttive possono aiutare, qualche volta. Parlo anche per esperienza 😀 In fin dei conti è una storia vera, questa, no? 😀
All’ultima!
20/10/2022 at 11:43
Ciao, cavolo, siamo già alla fine e non me ne sono nemmeno accorta!!! E bella la trovata delle minacce, uno scrittore non è importante se non ne riceve. E ancora più bella l’epifania finale raccontata direttamente dalle labbra di Benedetta/Maledetta!!!
Ho votato per è stato bello ritrovarvi, perché credo abbiate ancora tanti scheletri nell’armadio da svelare!!! Alla prossima.
22/10/2022 at 14:56
Ciao Isabella!
Sembra che siate tutti allineati sul mantenere i rapporti. Non lo avrei detto!
Son contento che la storia sia scivolata via veloce, anche se trovo di non essere riuscito a mantenere costante i periodi di pubblicazione. L’intento era chiuderlo all’interno di un mese, e alla fine ho sforato di parecchi giorni!
Immaginò dovrà esserci, un giorno, una parte due. 😀
Ti ringrazio per la determinazione e per il tempo dedicatomi 😉
All’ultima!
19/10/2022 at 21:36
Dai, è stato bello ritrovarvi! Dovremmo farlo di nuovo: ci vediamo per un aperitivo, la prossima volta? E poi ci sarà il botto 😀
La storia del primo romanzo è la storia di molti scrittori in erba: si scrivono schifezze e si pensa che siano capolavori. Poi magari si migliora… oppure no! Od anche una via di mezzo! Ma per essere pubblicati serve più fortuna che bravura (quella serve per avere successo dopo).
Tornando alla storia il capitolo è carino, anche se meno divertente degli altri 🙂
Ciao 🙂
22/10/2022 at 14:52
Ciao Red!
Concordo con quanto detto – e sottolineato – da te. Alcuni lavori, con la prima esperienza, sembrano davvero delle grandi opere, ma l’autore riesce a vedere in essi tutti i problemi presenti, crescendo. Trovo sia un ottimo strumento per comprendere l’evoluzione del percorso letterario di un autore o autrice.
Per quanto concerne il capitolo, invece, a ben poco di Humor, più di introspezione e al massimo divertimento per quanto riguarda chi scrive. Immagino i normali lettori abbiano desiderato la morte in ogni riga! 🙂
Ma questo era un capitolo da sunto del senso di un racconto, il messaggio intriso di sangue che si può “nascondere male” all’interno di una storia. Non il suo senso ultimo, ma mezzo di divulgazione, nonché di Trolling da parte mia, devo ammetterlo.
Vediamo che vince!
Grazie per essere passato! 😉
19/10/2022 at 18:28
Ciao, io dico che torneranno alle loro vite ma tutti tre un giorno decideranno di scrivere una novella su quello che è capitato.
Così avremmo tre autori e tre verità e scopriremo quanto c’è di vero nelle “farneticazioni” di Fulvio.
“Ti prego nel finale mettimi un tiramisù al nero di seppia!”😜
Ciao, grande!🙋
22/10/2022 at 14:40
Ciao Federman!
Un tiramisù al nero di seppia… favoloso! 😀
Vediamo se riusciamo a incastrare la cosa… a è accaduto sul serio? Questo è un racconto fedele! 😀
Vediamo cosa vince! Tre novelle per la stessa storia, potrebbe essere carina come idea, ma la troverei un po’ noiosa da scrivere, in questo caso. Nella costruzione della storia non ho inserito abbastanza spiragli per offrire quella chiave di lettura 😀 Poi, si può sempre inventare, però ci sarebbero dovute essere delle aperture maggiori. Ti ringrazio comunque del consiglio!
All’ultima!
19/10/2022 at 13:03
Ciao e bentrovato! Arrivo e tu sei già all’ottavo capitolo: sei troppo veloce o sono io che manco da troppo tempo? Trovo che il genere humor ti sia congeniale, così come la gestione dei dialoghi a cascata, cosa non affatto semplice da costruire. Anche qui ritrovo la tua capacità di “creare” situazioni utilizzando i cinque sensi e ti riesce molto bene, perché arrivano odori e sapori oltre alle immagini. L’unica cosa che ti segnalo è “si fiondò sul vassoio e arrotolò”. Naturalmente è chiaro che tu ti rifesca agli spaghetti, non è un problema di comprensione, ma secondo me sarebbe stato meglio sostituire “vassoio” con il vero soggetto. Per il resto tutto perfetto, lineare, scorrevole. Come sempre una lettura piacevole. A presto 🙂
19/10/2022 at 13:34
Ciao Anna!
Bentornata!
No, in realtà non sono andato veloce come avrei voluto. La storia, a proposito, è in pausa da oltre una settimana. A questo punto avrei dovuto averla già chiusa. Quindi non sono stato esattamente nei tempi decisi all’inizio, causa vari imprevisti. Ma conto di finirlo entro questa settimana! Poi verrà il tempo delle revisioni, se mi riesce! 😀
Grazie per aver segnalato quel passaggio: anche se si capisce, è un passaggio un po’ complicato, e andrebbe rivisto senza avere alcun limite dei caratteri. Ogni tanto la forma finisce per essere sacrificata!
Non mi trovi del tutto d’accordo sul giudizio riguardo la mia affinità col genere Humor, ma accetto volentieri i complimenti 🙂
Alla prossima!
16/10/2022 at 10:57
Tutto d’un fiato.
Mi sono imbarcata in questa storia solo perché era scritta da te e confidavo nella qualità e nel contenuto. Non son rimasta delusa.
Storia divertente? Questo è il titolo. Lo è, nei toni e negli episodi ma, qualcosa mi ha parlato di amarezza, di malinconia, di rimpianto. Il tempo passato ha scompigliato sentimenti ed emozioni, mettendo in rilievo un certo cinismo, un malcelato rancore. Mi sbaglio?
A presto Pintore.
19/10/2022 at 13:27
Ciao Anna!
Grazie per essere passata e per la fiducia! 🙂
Sono contento che, almeno sino a questo punto, la storia sia riuscita a convincerti. Il cinismo e il rancore, come sottolinei, fanno parte del legame tra i personaggi, proprio come quelle amicizie che si sono interrotte per un motivo o per un altro. C’è ancora qualcosa da far saltare fuori, anche se lo spazio e poco!
Alla prossima!
13/10/2022 at 09:08
Ciao, GG.
Ho votato per sapere qualcosa in più sul libro, sono sempre curiosa di capire come le persone arrivano (o non arrivano) a pubblicare un proprio lavoro. Anche la Maledetta mi incuriosisce e la famiglia di Fulvio (in effetti, che fine ha fatto?), ma ha prevalso la scrittura, in fondo è questo che facciamo…
Ti segnalo la frase: “Dopo tutto questo tempo, ecco spuntare dal nulla un Mi Piace o una recensione” nei dialoghi stanno bene i modi di dire, la parlata tra persone che si conoscono da tempo può assumere aspetti che a chi sta fuori dalla cerchia può apparire scorretto, anche se per loro ha perfettamente senso. Dunque, ti sei dimenticato un “fare” o è proprio un modo di dire?
Alla prossima!
p.s. non me ne vogliano i genitori di Tarzan, ma una pedatina sul sederino un po’ se l’è meritata. 😉
19/10/2022 at 13:24
Ciao Kez!
Eh, le storie brutte sono quelle che incuriosiscono di più! 😀
Per quanto riguarda la segnalazione, c’è di mezzo il limite dei caratteri. Ho deciso di riassumere il discorso, perché avrei dovuto davvero dilungarmi troppo sulla questione. Qui si dice “mettere mi piace” o “lasciare una recensione”. Ma nell’intento del personaggio, in quel caso specifico, oltre a prendere più spazio del dovuto, era necessaria rapidità d’espressione. Ma grazie per averlo segnalato! 😉
Eh… Tarzan rimarrà nel cuore! 🙂
11/10/2022 at 23:48
Ciao GG!
Mmm, ne deve essere successa di roba in passato; Sandro e la Maledetta non si risparmiano colpi bassi e allusioni che Tarzan vai a dormire presto che fai bene. Avanti con brio e con un narratore tastato ma che fa opportunamente da moderatore.
Dialoghi divertenti come dice il titolo e fauna varia, ormai vicino ai 50000 su un’idea “teatrale”. Bravo! Scelgo di parlare della famiglia, indaghiamo un po’.
Ciao GG stammi benissimo!
12/10/2022 at 13:40
Ehi Minollo!
Sentirlo da te, maestro nel divertire il lettore, è un bel complimento! Trovo ancora che la prima affermazione di Fenderman in merito alla storia, sia anche quella più fedele: rimane un racconto ironico, forse ancora molto lontano dal vero e proprio umorismo e comicità. Ma trovo che non sia completamente nelle mie corde, quindi mi accontento! 😀
Sono comunque contento che stia piacendo, ovviamente!
Vediamo che soluzione vince!
Alla prossima e grazie per essere passato!
11/10/2022 at 22:21
La moglie ed i figli li facciamo comparire nell’ultimo capitolo, ora parliamo del romanzo!
Ciao! Questo capitolo è un bejaux: sei riuscito a trattare perfettamente tutti i personaggi con il giusto peso nonostante il limite dei caratteri! Quindi ti faccio i complimenti 🙂
«Perché… tu… non hai… sai… mai lasciato un mi piace, oppure una recensione?»
Non ho capito se quel “sai” è un errore oppure è Sandro che parla così.
Ciao 🙂
12/10/2022 at 13:37
Ciao Red!
Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto! 😀 Ti ringrazio per le belle parole!
Per quanto riguarda il “Sai”, non c’era spazio per inserire l’emozione di Sandro nel pronunciare quella frase, quindi ho optato per i puntini, nel tentativo di evidenziare la difficoltà nel parlare, l’imbarazzo, il giro di parole. Forse non è passato il messaggio!
Non ti è mai capitato di parlare con qualcuno che utilizzi il “Sai” ogni due per tre, mentre cerca di dirti qualcosa? Tipo: “Ti ho visto in giro, sai, e avrei voluto fermarti e parlare con te. Sai, giusto per fare due chiacchiere.”
Spero ora sia più chiaro 😉
Alla prossima!
12/10/2022 at 21:36
Più chiaro. Dalle mie parti si usa di più il “cioè”:
“Ti go visto in giro, cioè… e avrei voluto fermarti… cioè… per fare due chiacchiere… cioè…” 😀
Ciao 🙂
11/10/2022 at 21:01
«Il segreto è la pentola: non lavandola mai, preserva il sapore di quando usavano le vongole fresche!»
Cominciamo da qui, come per il caffè e la moka che non va lavata! Se fosse vero ci sarebbe una logica, in disegno e sarebbe meglio di una verità più scontata, quella di essere capitati direi molto male!
Puntata corale dalle diverse facce, puntata in cui la maledetta e Sandro si sono dimostrate persone molto fini davvero. 😁 Mentre mi chiedo chi frequenti e dove vuoi andare a parare voterei il libro e lo scrittore; chissà che non ci scappi un che di autobiografico!😇,
Ciao Giuseppe, complimenti! 🙋
11/10/2022 at 22:13
L’impostazione della frase è terribile! Ma ho cercato di ricalcare esattamente il modo in cui ci si potrebbe esprimere in situazioni simili, perlomeno per quanto mi riguarda.
In questo capitolo ho condensato un po’ troppi concetti forse, alcuni giusto un pelo accennati. Mi sono accorto che le mani avrebbero voluto continuare a scrivere, ma avevo già sforato i 5000 caratteri di 500, quindi ho dovuto un po’ stringere alcuni passaggi, cercando di preservare il senso al suo interno. Accade per la prima volta dall’inizio del racconto, e credo sia un bene la questione dei limiti: se avessi continuato, di per certo avrei finito per ammorbare un po’ troppo con concetti che hanno poco da partire con la comicità.
E niente, mi sono allungato anche in questo commento!
Vediamo cosa vince… spero la verità!
10/10/2022 at 12:13
Ciao, non so se considerare il ristorante (ho esagerato a definirlo così?) un circo con tanto di clown, belve e domatori o un circolo degli orrori!!! Uff, non credo si scoprirà mai davvero, le cose possono mutare così in fretta da superare anche l’immaginazione più fervida!!!
Ho votato per il piatto straordinario, poi non so se la bontà corrisponda alla salubrità, magari è un piatto che ti rilega poi per un mese al bagno!!! Alla prossima.
11/10/2022 at 22:08
Ciao Isabella!
Tutti i ristoranti sono dei grandi circhi! Avendo lavorato all’interno della ristorazione, posso confermare tutte le cose viste e subite durante questo racconto. La verità supera davvero la fantasia, in certi casi 😛
Andiamo col piatto straordinario, dunque!
Vincerà il premio? Non credo!
Alla prossima!
10/10/2022 at 09:38
Facciamoli buoni, dai! Dopo il vomito, gli sciampi alla birra, le molestie sottobanco…
Ciao, GG.
Capitolo spumeggiante, mi è sembrato di essere lì, accomodata su una sedia di plastica bianca con i piedi a toccare le assi di legno levigato del bar ad ammirare la scena. Bravo, bel lavoro. La Maledetta è davvero una strega e mi sta anche un po’ antipatica, sembra una di quelle che a rovinare una relazione ci mette poco e ci prova anche molto gusto.
Ancora bravo e alla prossima!
11/10/2022 at 22:06
Ciao Kez!
Guarda che se suggerisci di essersi, potrei anche inseriti! Tanto è la mia verità, no?
Pensa che a me stavano tutti antipatici a prescindere! 😀
No, scherzo… forse.
Sono contento che ti stia prendendo 😉
Grazie per avermi dedicato ancora un po’ del tuo tempo! 🙂
08/10/2022 at 23:26
Questa volta voto sì: che sono veramente buoni. Poi passeranno la notte al bagno, ma questo è un altro discorso 😛
Ciao! La cosa è stata assolutamente fantastica: terribile per chi la subisce ma divertente per chi la vede. Ed il nostro “Tarzan” la fa da padrone 😛
Continua così 🙂
Ciao 🙂
11/10/2022 at 22:03
Ciao Red!
Tarzan è stato davvero protagonista di molte scene, quindi ho deciso di dedicargli giusto qualche buona scena! Ha vinto l’opzione scelta, speriamo che riesca a soddisfarti!
Grazie per essere passato!
Alla prossima!
08/10/2022 at 21:50
Ciao, devono far schifo! È una questione di coerenza. E che vogliamo rovinare la reputazione del peggior chiosco-local- ristorante della galassia?
Hai fatto bene difenderti da quella donna, ne abbiamo abbastanza di molestie a danno dei poveri maschietti superdotati!
Molto divertente! A presto!
🙋
11/10/2022 at 22:02
Ciao Fenderman!
Mi sono scordato di risponderti!
Purtroppo il pubblico ha voluto che vincesse l’opzione Michelin. Ma alla fine non so quanto il voto possa aver influenzato la stesura del capitolo!
Ci sono molti forse ancora aperti! 🙂
Grazie per essere passato!
08/10/2022 at 18:27
Sei riuscito con questo capitolo ha strapparmi un bel sorriso… complimenti forse è il capitolo più bello, per adesso 😉
Vedremo il finale….
11/10/2022 at 22:00
Ehi, sono contento che il capitolo ti sia piaciuto così tanto 🙂 Speriamo anche il prossimo possa convincerti!
Grazie per essere passata!
06/10/2022 at 09:23
Voto questo e aggiungo che… Benedetta viene raggiunta al tavolo da una conoscenza non proprio gradita.
Ciao, GG.
Episodio più tranquillo, menomale che questa volta gli stomaci sono rimasti al loro posto 😉
Il gas non è finito, per fortuna o chissà… ho paura di scoprire cosa nascondono gli spaghetti…
Le battute e gli interventi hanno il giusto ritmo, il cameriere invadente quanto basta. Hai descritto con cura senza spiegoni, bene.
Notavo quanto sia azzeccata la tua copertina, ho immaginato proprio così il posto in cui i tre si ritrovano.
Buona giornata e alla prossima!
08/10/2022 at 17:15
Ciao Kez!
Effettivamente sì, in questo caso ci sta perfettamente! 😀
Sono contento che stia piacendo, anche se ho parecchi riserve sulla riuscita. Temo di essere stato un po’ ripetitivo. Ma mi fido della vostra opinione 🙂
Spero di riuscire a trattare la parte conclusiva con lo stesso ritmo e spensieratezza!
Grazie per essere passata!
05/10/2022 at 09:50
Voto il guaio, ovvio.
Caro Giuseppe ti ho percepito più a tuo agio in questo capitolo, ti stai adattando al genere, e lo stai un poco piegando al tuo.
Il risultato è fluido, leggero, molto piacevole da leggere e stavolta, a mio parere, più comico. Si possono inventare i disastri più assurdi ma far ridere è un lavoro difficile e tu impari davvero in fretta.
Ho una sola domanda per te: come hanno fatto i vicini di tavolo ad avere un tiramisù?
Dicci di Fulvio e la ragazza, mi interessa…👀
Ciao, ciao!🙋
08/10/2022 at 17:09
Ehi Fenderman!
Insomma, in questo contesto non mi trovo proprio esattamente a mio agio. Lo stile è un po’ complicato, e non sono mai perfettamente contento della riuscita del capitolo. Ma l’esperienza servirà a qualcosa, in un modo o nell’altro!
Grazie per essere passato, e spero di aver risposto al tuo quesito… più o meno!
Alla prossima!
04/10/2022 at 23:32
Ciao GG!
Mi sono perso e riprendo dalla sesta, non ho ripreso le velocità giusta. Dico che è il momento che le cose vadano bene, proprio perché ho voglia di sapere che andrà così. Brio e simpatia ben miscelati, il rapporto tra i tre mi ricorda il film “Italia-Germania 4-3” con un inizio leggero e spiritoso e una seconda parte con i protagonisti alle prese con le ferite del passato. Nel finale si insinua un filo di malinconia, con eleganza descrivi quello che lui potrebbe fare ma che non vuole, è non può.
Vediamo come li fai girare, e cosa si nasconde ancora alle loro spalle.
Ciao stammi sempre bene!
08/10/2022 at 15:33
Ciao Minollo!
Beh, di sicuro quel genere di comicità ha influenzato il mio modo di descriverla. Come di sicuro lo hanno fatto anche i cinepanettoni, purtroppo. Ma anche quelli, con lo spirito giusto, possono strappare un sorriso. Mi piacerebbe riuscire a ricreare delle atmosfere in stile Aldo, Giovanni e Giacomo, ma non credo di essere all’altezza di simili impostazioni, per quanto il mio modo di scherzare sia su quella falsa riga.
Questa storia continua a presentarsi come un vero e proprio esperimento, ma temo di essere diventato un po’ ripetitivo.
Grazie per essere passato! 🙂
04/10/2022 at 22:36
Mettiamo un capitolo di pausa ai guai perché ci vuole la calma prima della tempesta 😀
Un capitolo più tranquillo rispetto ai precedenti ma io mi chiedo se gli spaghetti non glieli danno “al dente” (leggi crudi) 😛
Vediamo cos’altro capita a questi disgraziati che volevano litigare tra di loro e si sono ritrovati in vortice di avvenimenti assurdo 😆
Ciao 🙂
08/10/2022 at 15:29
Ciao Red!
Bell’opzione, quasi “sui denti” può essere l’alternativa giusta. Ma scopriamolo insieme! 🙂
Sono contento che la storia di stia divertendo, anche nel relax. 😉
Alla prossima!
04/10/2022 at 16:29
Dopo la follia dei precedenti capitoli stiamo scivolando nuovamente nelle normalità, che però per certi versi appare più falsa rispetto ai momenti precendenti.
Benedetta pare cambiata, ma sarà vero? E i quello che c’è stato fra lei e Fulvio è cambiato oppure no?
Complimenti come sempre !
08/10/2022 at 15:27
Ciao Horror!
Tutte domande a cui sarà necessario dare una risposta, oppure no! Non è così che va la vita?
Grazie per essere passato 🙂
Alla prossima!
02/10/2022 at 12:35
Caro G.G.Pintore,
Il ritmo di questa storia è incredibilmente coinvolgente.
I personaggi e le vicende sono, nel loro modo di essere surreali, completamente realistici.
Stai perfettamente riuscendo in quello che il mondo del cinema chiama “Rompere la quarta parete”.
Ci riesci perchè il tuo modo di raccontare riesce a costruire immagini molto precise nella mente di chi legge, ed è una dote molto ambita tra noi scrittori.
Molto bravo, aspetto il prossimo.
Adelaide 🌻
03/10/2022 at 15:17
Ciao Adelaide!
Grazie per le belle parole e per la fiducia. Trovo che la rottura della quarta parete possa risultare anche un po’ troppo invadente, a seconda del lettore, ma in questo caso si tratta di una mia esperienza di vita, quindi è possibile che, letta in quell’ottica, la storia possa risultare più gradevole anche al lettore. Sono contento che ti stia piacendo 😉
Alla prossima, e grazie per essere passata!
02/10/2022 at 08:33
Ciao, GG.
Devo ammetterlo, ho rischiato di vomitare a mia volta nel leggere la scena dell’incursione dei gabbiani…
A parte questo, il racconto sta prendendo una piega surreale e più che farmi ridere mi fa riflettere, ci sono persone che ancora pensano di essere ragazzi e si comportano da stupidi (magari non sono stupidi, magari hanno una dipendenza e questo è tragico), amici che tengono segreti, che non sono leali gli uni con gli altri… non so, serve verità e, infatti, voto l’opzione: Vogliamo la verità! Costa tanto? Sta diventando tutto troppo surreale… ci manca solo che finisca il gas!
Anche se, il gas io forse lo farei finire lo stesso.
Spero che il ristorante esista solo nella tua fantasia, ma temo che non sia così (ho fatto l’alberghiero e ho visto cose… soprattutto agli stage…).
Che altro dirti? Vediamo dove ci porti.
Alla prossima!
03/10/2022 at 15:14
Ciao Kez!
Ti assicuro che anche io ho avuto difficoltà in quel passaggio, rileggendolo, ma non si può negare la verità, quando richiesta, giusto?
La percezione del surreale potrebbe essere positiva o negativa, dipende dalle circostanze, quindi devo ancora capire fin quanto possa spingersi il racconto prima di sembrarvi del tutto una boiata pazzesca… ma giuro di essere fedele ai fatti storici, purtroppo! 😀
Quindi finisce il gas? Un bel problema!
01/10/2022 at 21:27
Io sto con i gabbiani implacabili e con Sandro che mi ha ricordato come mio padre aggiustava il televisore con un cazzotto nel punto giusto!
Quindi Sandro è stato sincero e Giuseppe… Bravo!🙋
03/10/2022 at 15:11
Ehi Fenderman!
Insomma, Sandro è un po’ un cazzaro, quindi non prenderei tutto quello che dice per verità, ma è il fascino di quelli come lui, stanno subito simpatici… Non fargli troppi complimenti, altrimenti mi toccherà dargli ragione!
Grazie per avere trovato il tempo recuperare il capitolo 🙂
Alla prossima!
01/10/2022 at 15:00
Ciao, in effetti la cosa è un po’ surreale, ma chi sono io per lamentarmi visto che scrivere con il surreale mi diverto tanto??? Spero solo di non incappare mai in una cucina tale, o al massimo di non accorgermene, perché nemmeno negli angoli cottura dagli scout si arriva a tanto!!!
Ho votato per la verità, voglio proprio vedere le reazioni, buon weekend e alla prossima
03/10/2022 at 15:09
Ciao Isabella!
Qualche volta non esiste momento più surreale della realtà, qualche altra stiamo solo inventando falsi storici… ma in questo caso? Temo la verità rimarrà in sospeso ancora per un po’… o la volete subito? 😀
Grazie per essere passata! 🙂
Alla prossima!
01/10/2022 at 14:19
Sandro nuovo Salvatore della patria.
Non solo sconfigge i malvagissimi caccia gabbiani, ma salva anche la cuoca!
Capitolo divertentissimo, adoro
03/10/2022 at 15:07
Ehi Horrorcore!
Sono contento, più o meno, che Sadro sia riuscito a rapirti. Spero non finirà per soppiantarmi nella stesura dei prossimi capitoli. Non sopporterei l’idea di dargli ragione!
Siamo contenti di averti divertito! 😀
Alla prossima disavventura 😉
01/10/2022 at 14:02
Con la fine del gas possiamo pure chiudere la questione 😀
Lo schifo imperversa, ma è uguale agli schifi che conosco di tutte le cucine che non vengono mostrate al pubblico. Certo, di solito si evita di vomitare sui clienti, ma qui ormai siamo al delirio! Ottima la tizia del pane che dice di leggere! 😀
E complimenti a Sandro per non essersi sentito male dopo aver visto il sangue 🙂
Ciao 🙂
01/10/2022 at 14:13
Ciao Red!
Sei Flash? 😀
Eh, diciamo che certi orrori non si vedono solo in Cucine da Incubo. Ma alcune cucine sono decisamente più inquietanti delle altre. Però cucino bene, eh!
Farò i tuoi complimenti a Sandro, anche se poi si monterà la testa per essere riuscito a scrivere anche lui un capitolo! E chi lo sopporta più?
Alla prossima!
26/09/2022 at 12:16
Ciao, non parlarmi di gabbiani “rapinatori”, a Venezia ne ho viste troppe, purtroppo. Per non parlare di piccioni e non tanto innocui passerotti!!! Be’, l’unica ondata che vedo è d’acidità, quindi dovevi chiamarla reflusso!!! A parte gli scherzi, sti tre si amano davvero tanto, o forse il problema è dei due maschietti che erano innamorati della stessa donna?
Ho votato per l’imprevisto, a quanto pare è un must nelle spiagge sarde!!! Alla prossima.
01/10/2022 at 14:10
Ciao Isabella!
A proposito di reflusso… 😛
Certe volte siete in grado di anticipare certi passaggi!
I gabbiani sanno essere dei veri pezzi di balsamo, quando vogliono. Ma che vuoi fare, si divertono!
Hai un sospetto sui tre, chissà… ci sarà tempo per esplorare alcune dinamiche e altre situazioni, ma tengo conto di questa considerazione. 😛
Grazie per essere passata!
26/09/2022 at 09:45
Ciao, GG.
Intanto, ti chiedo scusa per non aver partecipato agli ultimi tre episodi, ho dimenticato di cliccare SEGUI LA STORIA… sono fusa.
Ho letto tutto di seguito e mi sono ritrovata in spiaggia, senza il caldo, con i tuoi personaggi. Il vecchio l’ho visto proprio accanto a me con le dita tra le natiche e ho pensato che mai nella vita mangerei in un posto così.
Voto che NON può fare gli spaghetti, perché il piccolo “tarzan” è entrato in cucina come un ciclone e ha rovesciato il contenitore con le cozze e le vongole sul pavimento, proprio vicino al buco per lo scolo delle acque sporche, troppo vicino, tanto che molti frutti vi sono caduti dentro. Anche perché penso che la signora ciondolante non si farebbe scrupoli a raccogliere qualcosa dal pavimento per assemblare un piatto. 😉
“improvvisamente ci rendemmo conto che in sala il più giovane non dovesse avere meno di quarantacinque anni” io di anni ne ho 51, devo ritenermi decrepita. 😂
Alla prossima!
01/10/2022 at 14:06
Ciao Kez!
Sono contento di riaverti in sala, nel locale più ambiguo e imbarazzante della Sardegna! 😀
Mi dispiace per le eventuali disgustose visioni!
E se ti dicessi che niente di quanto hai letto è stato inventato? 😀
Il suggerimento è particolarmente invitante… ma è successo davvero?
Per quanto riguarda l’età, dipende da chi la porta! Ho visto trentenni più vecchi di sessantenni, e non scherzo. Esistono cose che non esistono, insomma! 😀
Magari però sull’età mi sono sbagliato: alcuni effettivamente sembravano decisamente più vecchi, di certo oltre i 65! Non saprò mai la verità…
Ti ringrazio per essere passata e aver recuperato tutti i capitolo 😉
25/09/2022 at 18:21
In questa storia non c’è niente di scontato, sembrerebbe inventata di sana pianta…ma purtroppo ho imparato più una cosa sembra strana e più è vera… complimenti come sempre per come riesci a coinvolgerci…. attendiamo il prossimo capitolo
01/10/2022 at 13:57
Eh… ogni racconto parte da una storia vera, no? Ma qualche volta sono i racconti a rivelarsi premonitori di sventure! 😀
Sono contento ti stia divertendo!
Alla prossima!
25/09/2022 at 17:58
Ultime cozze mangiate dal gabbiano! Si opta per spaghetti sconditi? E se il gabbiano si mangia pure quelli? O “Tarzan” rovescia il tavolo facendo volare il piatto in testa ai commensali?
La situazione genererà nel capitolo 6 😉
Ciao 🙂
01/10/2022 at 13:56
Ciao Red!
Quindi hai fissato il degenero per il capitolo 6?
Vedremo…
Tante opzioni divertenti e tanti imprevisti. Ma che risposta vincerà?
Grazie per essere passato!
25/09/2022 at 17:23
…saresti l’unico a cui la moglie/amica/amante/fidanzata mette “mi piace” quando scrive. “Nemo profeta in patria” vale sempre!
Interessante e vera la carrellata sugli orrori dei social, e il clima da farsa teatrale che monta nell’osteria dei simpatici (eh, sì: simpatici) cialtroni.
Voto spaghetti ma… con vongole sabbiose, le uniche che garantiscono autentica autenticità dop, doc eccetera.
Complimenti all’autore: contenuto e confezione al top!🙋
01/10/2022 at 13:55
Ciao Fenderman!
Non sono contentissimo della riuscita di alcuni passaggi: il limite dei caratteri è sempre un po’ una spina nel fianco, ma questa volta sto provando a fare il bravo! 😀
Mi sarei voluto dilungare più su certi aspetti, anche per dare un pelo più di contesto, ma sono contento che almeno per ora non pare siano sorte difficoltà di comprensione o altro.
Per la simpatia, c’è chi la definirebbe “divertente incompetenza” ma non si tratta proprio di una qualità. 😀
Grazie per essere passato e per le belle parole 😉
Alla prossima!
25/09/2022 at 16:28
Vabbè ma dillo che in realtà siamo nel peggior bar di Caracas, fra camerieri chiapponi, gabbiani caccia torpedinieri e spaghetti fantasma! 🤣🤣
Adoro il fatto che aggiungi componenti meta narrative con riferimenti “velati” alla realtà.
Secondo me gli spaghetti riescono a farli, ma adoro gli imprevisti 😉
01/10/2022 at 13:51
Caracas non è niente… ma mi limito solo a raccontare la verità 😀
O forse no… Vi prometto di dire tutta la verità, alla fine! 😛
Sono contento che l’idea ti stia divertendo. Siamo a metà strada, quindi c’è ancora tanto da raccontare. 🙂
Grazie per essere passato!
25/09/2022 at 11:04
Ciao GG!
Vada per la cucina allora. I tre scaldano i motori, soprattutto i due tipi, ovviamente. Prendere in giro chi osa troppo, cioè il vecchio, è sempre carino, e funziona anche nella realtà 😀. Clima simpa, ma qualcosa di più è nell’aria, al di là degli orrori di cui stiamo per leggere. Il passato è in agguato…
Bene così, vediamo che succede. Ciao e buona domenica!!
25/09/2022 at 15:58
Ciao Danilo!
Credo tu abbia intuito alla grande, insieme a Ottaviano, l’indirizzo della storia. Non ve la si può proprio fare, eh?
Avete molto da insegnare per stile, scelta delle parole e umorismo!
Grazie per il supporto!
24/09/2022 at 17:19
Orrori in cucina perché allo schifo non c’è mai fine!
Ciao! Tornai dalla mie (troppo) breve vacanza e leggo due capitoli insieme! Devo dire che questo capitolo per ora mi sta facendo sorridere 🙂
Ciao 🙂
25/09/2022 at 15:56
Ciao Red!
Se hai solo sorriso, bisogna migliorare. Si dovrebbe ridere, ma so quanto sia difficile da tirare fuori. Mi sono reso conto di alcuni “errori” da impostazione per la stimolazione della risata, ma la vita non è sempre così tanto impostata, e si prende i suoi tempi per strapparti una risata. Ci devo lavorare di più! 😀
Ti ringrazio per la sincerità!
Alla prossima. 😉
23/09/2022 at 12:21
Ciao, ho un bel ricordo di Alghero (forse perché non c’erano troppi turisti), spero di non essere disillusa!!! Comunque… dov’è capitato il nostro protagonista in un bagno-ristorante degli orrori? Chi proseguirà, vedrà!!!
Ho votato per la cucina, perché l’onda anomala mi sembra davvero troppo anomala!!! Alla prossima, buon weekend.
25/09/2022 at 15:54
Ciao Isabella!
Eh, sapessi che luoghi oscuri regnano sotto la brillante luce del sole, sulle spiagge sarde! Purtroppo, essendo davvero del mestiere, ho potuto vederne diverse…
Puntiamo sugli errori!
Grazie per essere passata!
A presto!
22/09/2022 at 14:56
…Aggiungiamo al contesto…
Un gabbiano, anche due. La gente non sa di cosa possono essere capaci quei caccia da combattimento…
Il bimbo, la turista, cozze e vongole… quale che sia il seguito sarà certo molto carino. Molto bene.
Ho notato un refusino (il bagno necessità…), ma il refuso è la firma dei grandi!😁
Al prossimo e, mi raccomando, disastri!🙋
25/09/2022 at 15:51
Ciao Ottaviano!
Mi ricordo di quel maledetto passaggio! Errore da revisione… quando ti viene da mettere la zampina dove non dovresti! 😀
Grazie per le segnalazione!
L’idea dei gabbiani è intrigante… ma stiamo esagerando, forse? Dei gabbiani, al mare? 😛
Grazie per il supporto! Alla prossima 😀
22/09/2022 at 13:04
Vabbè ragazzo, ormai farti i complimenti è diventato superfluo.
Adoro l’impostazione dei dialoghi, non sono poi dissimili da quelli che mi capita di subire o percepire al bar, adesso sono curioso degli orrori culinari che ci si prospettano!!
25/09/2022 at 15:46
Ciao Horror!
Non mi sfidare con i giochi di sangue, che qui basta un attimo per trasformare tutto in un episodio alla Kill Bill! 😀
La scelta avrà il suo effetto, pur richiedendo un po’ di tempo!
Grazie per la fiducia!
22/09/2022 at 09:37
Ciao GG!
Ho letto ieri il tuo warning su FB e sono arrivato, anche se erano giorni che me lo dicevo da solo…
ho letto i primi due e ho ritrovato il tuo stile ricco di riflessioni sui nostri comportamenti, che conosco anche perché sulle rimpatriate ho un’età che mi permette di autodefinirmi “esperto”.
Hai scelto di scrivere e di essere anche il narratore: scelta divertente e che secondo me ti lascia molto campo nell’esprimerti, ma che può essere alla lunga pesante se ne abusi. Voglio dire: io cercherei sempre di non penalizzare la storia. spero di essermi spiegato…
Scrivi in maniera brillante, questo ti riesce bene, e il clima è simpatico. Autobiografico? Chi lo sa, non ti immagino in banca; magari qualcosa lo è ed altro no (faccio per ridere, of course 😃). Ti seguo e ho votato, ma non capisco perché non vedo il mio voto negli incipoints: boh. Bello blasonare, mi piacciono queste uscite! “Ma sono di quei pensieri passeggeri, superficiali, che pochi istanti dopo averli formulati, tendiamo a rimangiarceli o rifiutarli” io metterei “rimangiarci e rifiutare”, senza pronomi; però in effetti il pezzo è molto colloquiale, e forse da più colore come hai fatto tu.
Ottimo allora! Alla prossima e stammi ben bene!
22/09/2022 at 12:45
Ciao Danilo!
Ho notato che il sito sta facendo un po’ i capricci in generale, e anche le votazioni ogni tanto non vengono proprio segnate, questo però accade già da un po’.
Non sei l’unico ad avermi fatto notare questo passaggio, e concordo sul fatto di essermi un pelino dilungato. Immagino questo abbia un po’ spezzato anche la spensieratezza del capitolo. Grazie per l’onestà!
Sul suggerimento, alla fine ho optato per quell’opzione, anche se non ha convinto troppo neanche me. Suona proprio brutta.
Grazie per essere passato!
A presto.
20/09/2022 at 15:15
Racconto che per ora scorre a meraviglia, delineando pensieri e situazioni penso che a tutti siano comuni nei ricordi.
Seguo super curioso per vedere dove ci porti ^^
22/09/2022 at 12:38
Ehilà Horrorcore!
Bentornato 🙂
Sono contento che la storia sia riuscito a catturarti, anche se temo non vedremo molto sangue in questa vicenda… a meno che…. 😀
Grazie per essere passato!
Alla prossima.
22/09/2022 at 12:40
Hahahahaha grazie mille, e non tentarmi col sangue, sai che su queste cose mi compri facilmente:p
20/09/2022 at 12:00
Ciao, bellissimo l’ambiente ristorativo un po’ âgé, il Reddito di cittadinanza combina un’altra volta guai, ma per la narrazione quelli giusti!!! E quanta ragione hai sull’ipocrisia delle apparenze!!!
Ho votato per un dettaglio da aggiungere: l’arrivo della secchiona/racchia che si è trasformata miracolosamente in una super top model di successo, destando lo stupore degli uomini e l’invidia delle donne!!! Alla prossima.
22/09/2022 at 12:37
Ehi!
Un’aggiunta niente male… oltre che pericolosa!
Vediamo cosa riusciamo a fare 🙂
Sono contento che alcune riflessioni stiano arrivando e stiano divertendo, mi pareva sensato inserire delle riflessioni interne al personaggio, proprio per aggiungere un po’ di confidenzialità al discorso.
Ti ringrazio per il sostengo!
Alla prossima.
19/09/2022 at 18:45
Ciao G.G Pintore,
la storia mi piace molto.
Questo filo diretto con il narratore crea un’atmosfera di lettura rilassata ed intima.
L’intento di farci sentire come ci mi stessi raccontando una storia di vita in tutta confidenza è perfettamente riuscito.
Molto bravo, aspetto il prossimo
Adelaide
22/09/2022 at 12:34
Ciao Adelaide!
Sono contento di essere riuscito a trasmettere questa sensazione. L’intento era proprio quello, anche se in alcuni punti forse mi sono un po’ perso in troppe divagazioni.
Con il prossimo voglio osare un po’, mettendo grande peso nelle vostre scelte 🙂
Grazie per essere passata.
Alla prossima!
19/09/2022 at 18:32
Di impulso avrei scelto l’opzione di benedetta ma sono veramente curiosa di come farai sviluppare questo racconto.
PS…cameriere stronzo è caffone
22/09/2022 at 12:32
Ehi!
Le scelte impulsive sono belle, specie in un racconto a scelte multiple, interattivo… non ti piace mettere in difficoltà lo scrittore? Per il prossimo capitolo voglio osare!
Grazie per il sostegno 😉
Alla prossima!
19/09/2022 at 16:55
…dopo il vecchietto ecco il nipotino troppo sveglio e maleducato…
Mi aspetto vari casini da ‘sti tre, perciò aggiungiamo legna al fuoco.
Scommetto che ci stavi pensando, non è che possiamo sciogliere di già la bella compagnia!😃,
Tutto fila sul filo di una ironia cameratesca, provocatoria verso uno scopo che non si svela ancora, è troppo presto.
Vediamo, aspettiamo, se poi è successo davvero ce lo dici eh!
Ciaool🙋
22/09/2022 at 12:31
Ciao Fenderman!
Mi conosci troppo bene… oppure c’eri anche tu?
Siamo compagni in questo viaggio verso la scoperta della verità, perlomeno in alcuni passaggi. La comicità, quella nel vero senso della parola, richiede di sicuro più spensieratezza, e credo di avere ancora da leggere molte tue storie, nonché quelle di Minollo, per capire meglio come strutturare certe dinamiche. Trovo che anche l’impostazione di tono sia fondamentale. Ci devo lavorare su!
Grazie per essere passato.
Alla prossima!
19/09/2022 at 11:57
Ciao, GG e bentornato!
Non so come prenderla questa storia, Silvio ha la tua faccia inevitabilmente, dato che ti sei presentato in principio come narratore onnisciente. So che hai capacità scrittorie e ti do fiducia.
Mi aspetto forse faville, le premesse ci sono.
Stiamo a vedere.
Si siedono a pranzo.
Alla prossima!
19/09/2022 at 16:16
Ehi!
Il consiglio è di prenderla un po’ come la senti: il fatto di conoscermi può essere però rilevante per certe scelte narrative o certe espressioni, non voglio nasconderlo! Non nutro troppa fiducia nel mio tono Humor nella scrittura, ma farò del mio meglio per intrattenervi!
Grazie per essere passata.
Vada per il pranzo.
Alla prossima! 😉
17/09/2022 at 17:48
Ciao G.G. Pintore,
bel capitolo, rilassante. Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui hai trattato temi come l’amore e l’amicizia, con un fare insomma da “chiacchere da bar” che, devo ammettere, ci sta tutto. Spero che questa tua storia non diventi mai una “vera” storia, cioè con un filo conduttore ben preciso (e magari è proprio questo l’intento). Sbizzarrisciti quindi, voglio vederti libero di scrivere quello che vuoi, temi ricorrenti, profondi, banali o, come direbbe qualcuno…”D’amore di morte e di altre sciocchezze”.
Voto per il pranzo.
Alla prossima 😉
19/09/2022 at 16:13
Ciao Dean!
Tenere il tono leggero è la vera sfida di questa storia. Ultimamente tendo un po’ ad avere dei toni forse troppo cupi, quindi un racconto Humor mi è parso il giusto modo per tornare su sentieri più luminosi, ma senza trascurare troppo l’oscurità.
Sul futuro non posso sbilanciarmi, perché voi siete i lettori e io un narratore un po’ sbandato, in questa fase forse più che mai. Vediamo cosa ci riesce di creare! 😀
Grazie per aver fatto un salto.
Alla prossima! 🙂
17/09/2022 at 11:53
Ciao, bello il “sarà vero o non sarà vero?”, ti coinvolge in prima pe3rsona!! E cosa dire dell’argomento? Gli amici persi e ritrovati sono sempre una bomba a orologeria e la maggior parte delle volte ti chiedi se sia una sorpresa piacevole oppure no!!!
Ho votato per si siedano al tavolo, mi sembra troppo presto per una bella litigata, lasciamoli “annusarsi” un po’. Ma come hai scritto tu, fa’ pure come ti pare!!! Alla prossima.
19/09/2022 at 16:10
Ciao Isabella!
Sono contento che l’idea di coinvolgervi direttamente nella narrazione sia risultata gradevole e intrigante. Proverò a tenere il tono grossomodo su questa linea, ma è ancora presto per comprendere il possibile risultato finale. E fermiamoci per pranzo, allora!
Grazie per essere passata!
Alla prossima 😉
16/09/2022 at 23:52
Vista la situazione: Si sono seduti al tavolo con me: “perché non pranziamo insieme?” Perché per colpire duro, bisogna prima sorridere.
Ciao! Questa volta ti cimenti con un humor: una delle cose più difficili, a mio parere. Vediamo se saprai aprire le porte della risata, Fulvio, perché se è vero che le disgrazie degli altri sono alla base della commedia, è il modo di renderle che le rende divertenti o meno 😉
Ciao 🙂
19/09/2022 at 16:06
Ciao Red!
Grazie della fiducia. Non mi reputo uno in grado di fare ridere con la scrittura, quindi questa è una vera e propria sfida. Come sempre, cerco di basare molto sui giochi di parole e immagini, ma sarà un buon tentativo per capire come strutturare meglio certe dinamiche “comiche”, pur preservando un certo realismo.
Spero di riuscire a creare la giusta atmosfera! 😀
Alla prossima!
16/09/2022 at 14:46
Bentornato. Ti piacciono le sfide: dopo la fiaba, lo humor…
Auguri!
Sei voluto entrare quasi scusandoti come su un terreno non tuo, timoroso di suscitare chissà che sentimento di avversione.
Non temere, hai verve sufficiente per farci divertire, talento e grinta. (Anche se in questo vero e proprio incipit la forza trainante è l’ironia, e la comicità aspetta di entrare in scena.)
I due amici ritrovati promettono bene, sediamoci e restiamo a pranzo con loro!🙋ciao.
16/09/2022 at 17:28
Ciao Fenderman!
Non mi ritengo uno capace di far ridere con la scrittura, lo confesso, ed è per questo che ho voluto ritornare sul tema dello Humor. Suicida non era una storia su quella tonalità, ma non aveva un posto sul sito.
Ritengo la tua definizione esatta: la mia è più ironia, quindi vedremo se salterà fuori qualche tonalità più Humor, più comica. Certo… si tratta pur sempre di una storia vera, quindi avrò un po’ le mani legate, ma non la lingua!
Grazie per essere passato! 🙂
16/09/2022 at 13:59
🤣🤣🤣 sono morta dalle risate…ti faccio i miei complimenti sei riuscito a farmi divertiti e sorridere per tutta la durata della storia e non vedo l’ora che esca il prossimo capitolo….sorprendimi!
16/09/2022 at 17:23
Felice di averti divertito! 😀
Cercherò di andare veloce, questa volta!
Alla prossima!