Dove eravamo rimasti?
Sky
Dovevo fare pipì.
Ero in custodia da quaranta minuti e a me scappava da trentanove. Gli psicologi direbbero che urinare è il mezzo attraverso cui l’organismo scarica la tensione; la verità è che l’organismo è un bastardo e crea necessità nel momento stesso in cui si accorge di non poterle soddisfare. Tre passi dividevano Inferno e Paradiso, ma San Pietro si era travestito da adolescente e non smetteva di guardarmi.
– Hai intenzione di fissarmi ancora per molto? – chiesi, più annoiato che incuriosito.
– L’alternativa è fissare il muro, ma se ti da fastidio smetto.
Idea allettante, ma in fondo a impedirmi di urinare era la sua presenza nella stanza, non il suo sguardo. Non conoscevo le colpe di quella ragazzina, ma di certo non aveva quella di aver omesso la porta del gabinetto in una stanza di quattro metri quadri.
– Fa pure, – sospirai rassegnato.
Era carina. Non una di quelle bellezze col bikini quattro stagioni e mezzo milione di seguaci su Instagram, ma era carina. Avessi avuto dieci anni meno forse…
Cercai di ricomporre i pezzi della notte precedente, ma i ricordi ormai erano irrecuperabili. Era come uno di quei risvegli che catturano il frammento di un sogno meraviglioso, ma più provi ad aggrapparti a quell’immagine più lei perde sostanza. Fino a svanire nel nulla. Questa volta, però, il risveglio portava con sé gli strascichi di un incubo; un incubo del quale non volevo esser protagonista. Non avevo aggredito quella ragazza, più passava il tempo e più me ne convincevo. Se dicessi di essere una bella persona mentirei, ma non avevo fatto mai male a nessuno, almeno non fisicamente.
– Posso chiederle come si chiama?
Nella stanza non c’era nessun altro oltre me, quindi mi stava dando del lei. Non avevo nessuna voglia di conversare, ma quel cambio di modi mi fece notare di essere stato sgarbato con quella ragazzina, e io avevo una reputazione di gentiluomo da mantenere.
– Mi chiamo Matthew, ma puoi chiamarmi Met, – mi sforzai di sorridere.
-Piacere di conoscerti Met, io mi chiamo Sky.
-Non vuoi dirmi il tuo vero nome, Sky?-
-No, il mio vero nome non ha più importanza. Io mi chiamo Sky, sono una donna libera ormai, – la sua voce era viva, in totale contrasto con i suoi occhi.
– Bene, piacere di conoscerti Sky, – avrà avuto quindici anni, forse sedici, il suo definirsi donna mi fece sorridere, ma lo nascosi per non offenderla.
Iniziammo a parlare, o meglio, iniziò a parlare, ed ogni minuto passato in quella stanza contribuiva a far nascere in me un affetto ingiustificato nei confronti di quella mocciosa. Uno scenario inconcepibile per molti, ordinaria follia per il sottoscritto. D’altronde potevo stare anni a stretto contatto con una persona nella più totale indifferenza, oppure, potevo parlarci due minuti e finirne ossessionato per mesi, totalmente a caso.
Il colore preferito di Sky era il verde, amava le fragole, e da grande voleva diventare un architetto. Per fare pratica in casa costruiva cuccette di lusso per i suoi due gattini: Shaila e Whiskey. Anche se loro preferivano oziare sul lettone di mamma. Non amava la scuola; aveva degli ottimi voti, ma in realtà le lezioni l’annoiavano a morte, andava volentieri solo per Margaret e Olivia, le sue migliori amiche. Tifava per il Paris Saint-Germain, più per Neymar che per la squadra di per se, e tre pomeriggi a settimana si allenava con la squadra liceale di pallavolo, di cui era capitano.
– Pensa, l’anno prossimo parteciperemo ad un torneo scolastico a livello nazionale e il premio in palio è una borsa di studio stratosferica! Dobbiamo arrivare in finale ad ogni costo, le tasse universitarie sono un pugno allo stomaco e la mia famiglia non può permettersele, – concluse, imbronciandosi un po’.
– Ho un’idea – dissi, intromettendomi nel suo monologo, – ti va di fare una scommessa?
– Che tipo di scommessa? – rispose lei, inarcando il sopracciglio sinistro con aria interrogativa.
In quel momento mi sentii il fratello maggiore che correva in soccorso della sorellina sconsolata. L’idea mi divertì parecchio, anche se, da lì a poco, ripensare a quell’immagine m’ avrebbe pietrificato l’anima.
– Tu pensa ad arrivare in finale, e io porterò tonnellate di fragole per festeggiare la vittoria. Ci stai?
Sky tirò un sospiro che le riempì i polmoni dieci volte più del necessario. Le pupille salde sulle mie, immobili, come se avessi pronunciato la formula magica per fermare il tempo senza rendermene conto. Un capello castano che non smetteva di dondolarle sul viso era l’unico dettaglio che la distinguesse da un dipinto.
– Davvero verresti a fare il tifo per me? Ci siamo conosciuti un’ora fa non so niente di te ho parlato solo io sono una rompi scatole e poi la finale si terrà a Parigi non posso pagarti il biglietto e non posso nemmeno chiedere a te di pagarlo insomma questa cosa non ha senso non so neppure perché ti trovi in qui potresti essere un maniaco o un serial killer o peggio entrambi… non sei un maniaco vero?- chiese senza virgole, guardandomi con gli occhi più grandi del mondo.
Che ci fa Sky in custodia?
- Met ha un flashback in cui ricorda tutto ciò che è successo la notte precedente (0%)
- Termina la parentesi su Sky con l'ingresso degli agenti e i risultati del test del DNA (50%)
- Parliamo un po' di Sky, perchè è lì, qual è la sua storia? (50%)

07/03/2023 at 00:01
Capitolo 4)
Ciao Mattia!
Il capitolo è curato bene, scorrevole. Funziona. Sky incuriosisce, quindi dico di continuare a conoscerla!
Alla prossima! 😉
02/03/2023 at 21:26
Ciao Mattia 🙂
Avevo seguito i primi capitoli durante le vacanze natalizie, mi fa piacere che la storia sia stata ripresa.
Ho votato per l’ingresso degli agenti coi risultati del DNA: in parte mi aspetto che possano chiarire la posizione di Met e forse anche spiegare la presenza di Sky, senza che i due parlino di se stessi – abbiamo appreso molto sulla ragazza, lascerei che il mistero si sveli da sè.
Alla prossima!
17/03/2023 at 09:45
Grazie Carmin, spero di trovare il tempo per continuare il racconto molto prima rispetto all’ultimo capitolo 😀
21/01/2023 at 23:12
Verrà messo in custodia con un altro detenuto e sono curiosa di scoprire come lo caratterizzerai.
02/01/2023 at 10:21
Troppo egoriferito. Il classico esempio di scrittura in cui l’autore si erge al di sopra delle parti.
Ci possono essere cattivi scrittori e cattivi lettori, ma dovendosi, per forza di cose, riferirsi a tutti, bisogna , comunque, mantenere un minimo di rispetto verso chiunque
13/01/2023 at 10:47
Ciao cicciopolito, ti ringrazio per il tempo dedicato sia alla lettura del testo sia al lasciare un parere. Non ti nego che non ho ben capito il tuo commento, ma mi scuso se ti sei sentito offeso da qualcosa, non era mia intenzione. Il racconto non è un’autobiografia, ne riflette il mio pensiero personale, non ho fatto nessuna descrizione del personaggio quindi cerco di descrivere il protagonista attraverso i suoi pensieri, che sottolineo nuovamente, non sono i miei. Che non piaccia il modo in cui scrivo è normale e non mi interessa neanche più di tanto, però mi dispiace che qualcuno arrivi a sentirsi offeso
24/12/2022 at 16:01
Congratulazioni!
La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.
16/12/2022 at 23:31
Capitolo 3)
Ciao Mattia!
Capitolo spassoso, nonostante l’argomento trattato. Lo stile, credo di averlo già detto, mi piace, e non sento di avere alcun tipo di consiglio da darti in merito alla storia e alla stesura stessa del capitolo. Non posso che rimanere in attesa, e scoprire così in che modo hai intenzione di far proseguire la storia. Sei ben riuscito a trasmettere l’idea dei due poliziotti, nonché a far evincere la loro caratterizzazione. Ben fatto 😉
Aspetto il prossimo!
21/12/2022 at 15:43
Grazie sempre delle tue opinioni, credo passerà un po’ di tempo prima del prossimo capitolo, ma qualcosa ci inventeremo. Mi sto divertendo molto a scrivere questa storia, ma il tempo è tiranno si sa. Approfitto per farti i miei auguri di un sereno Natale! 😀
15/12/2022 at 12:32
Verrà messo in isolamento, meglio, così avrà tempo e modo per pensare e inventare una storia.
Ottimo capitolo con poliziotti credibili e !al di testa oure!
21/12/2022 at 15:40
Grazie Ottaviano, farò del mio meglio, è sempre un piacere ricevere i tuoi pareri in merito alle mie storie. Passa delle serene feste di Natale 🙂
08/12/2022 at 01:22
Capitolo 2)
In risposta al primo commento, la G sta ovviamente per Ghost. L’altra? Non so se hai il maggiordomo giusto per accogliere questa informazione, Bruce.
Idiozie a parte, ho trovato questo capitolo super scorrevole. Sei riuscito a divertimi e tenermi sull’attenti. Alla fine potrebbe rivelarsi semplicemente la trama di un altro libro, forse proprio quello che il nostro protagonista avrebbe tanto voglia di scrivere, oppure ci sorprenderai con qualche simpatico colpo di scena.
Per ora voto per il crimine, e aspetto senza dubbio il prossimo, anche se fosse tra un po’ di tempo: hai qualcosa da raccontare, ed è sempre bello star ad ascoltare autori con la voglia di farlo! 😉
Continua così!
Alla prossima 😉
08/12/2022 at 17:14
Il mio maggiordomo è in galera al momento, così impara a sparare agli ospiti nelle cene di natale…
Felice che il racconto ti stia piacendo, tra università e lavoro il tempo per scrivere è davvero poco, ma qualche vacanza in più mi lascia ottimista sul fatto di pubblicare il prossimo episodio entro lunedì, chissà dove ci porterà questa storia, inizio a diventare curioso tanto quanto te!
Grazie per i tuoi commenti, sono preziosi per me.
07/12/2022 at 18:06
Ciao, benvenuto, ho letto i consigli che ti sono arrivati e li condivido.
Detto questo dirò anche che a raccontare di guai argomenti se ne trovano, quindi avrai modo di divertirti.
Lo stile è piacevole e i presupposti per un ottimo lavoro ci sono tutti. Auguri dunque!🙋 ciao
08/12/2022 at 17:12
Grazie Ottaviano, è un racconto che sto scrivendo proprio per passare il tempo, ma sapere che risulti piacevole alla lettura è una bella soddisfazione, spero di rileggerti presto e grazie per gli auguri!
07/12/2022 at 18:03
Ciao, benvenuto, ho letto i consigli che ti sono arrivati e li condivido.
Detto questo dirò anche che a raccontare di
07/11/2022 at 21:28
Ciao e ben arrivato su The Incipit. Non ti nego di essere approdata nel tuo racconto perché ho letto la parola “ghoswriting” e volevo saperne di più. Il racconto è interessante anche perché è scritto in prima persona, quindi conosciamo i pensieri del protagonista e questo ce lo rende più simpatico. Cosa deciderà di fare? Ho scelto una via di uscita e magari nuovi personaggi per movimentare la storia. Bravo.
08/11/2022 at 16:54
Grazie mille per il tuo tempo Angela!
E grazie per aver contribuito al proseguimento della storia!
02/11/2022 at 19:38
Capitolo 1)
Ciao Mattia!
Mi pare di leggerti per la prima volta, quindi voglio darti il benvenuto sulla piattaforma. Mi spiace che, nonostante il capitolo sia qui da un po’, io sia il primo a leggerlo.
Voglio consigliarti di provare a leggiucchiare le storie degli altri autori, così da ottenere una lettura di ricambio, e quindi cominciare a creare qualche legame con gli autori che trovi più interessanti, oppure ai quali ritieni di poter dare qualche consiglio, e sono proprio convinto che tu possa.
Prima di tutto, trovo che forse l’impaginazione dovuta al sito non abbia aiutato il capitolo agli inizi, dando all’occhio l’impressione di un unico blocco. Per i prossimi capitoli, proverei a mettere qualche spazio in più, specie quando c’è un leggero cambio all’interno del narrato.
Il tuo stile è scorrevole e divertente, e trovo che l’argomento in questione possa divertire soprattutto altri scrittori. Mi piace 😉
Io ti seguo, voglio proprio vedere dove ci porterà questo racconto.
Alla prossima!
E non scoraggiarti se qualche lettore fatica ad arrivare. Hai uno stile che richiede più impegno del solito, ma con un pizzico d’interazione vedrai che i lettori arriveranno 😉
08/11/2022 at 16:53
Non so bene per cosa stia “G” e non proverò a indovinare onde evitare figuracce, indi per cui: grazie mille del benvenuto e delle belle parole G!
In effetti non avendo ricevuto molte interazioni inizialmente avevo abbandonato la piattaforma, preso anche dai mille impegni della vita vera che in questo periodo mi lascia davvero poco tempo per la scrittura.
Però ei! Ho il mio primo follower ora, non posso tirarmi indietro!
Grazie della spinta G, mi ci voleva proprio.