I Ricordi dell’Acqua

Dove eravamo rimasti?

Quale sarà il prossimo passo? Commentate Piante magiche e carte oracolo (100%)

Sciamani e carte oracolo

Era successo tutto troppo in fretta; non mi aspettavo che me l’avrebbero proposto. Un mucchio di polvere color oliva, compatta, grumosa.    

‘Deo Concedens’ recitava l’etichetta.

Non dovevamo mangiarci tutto, per fortuna, non ero pronta per intraprendere un viaggio mistico verso l’ignoto; lo tenevo in viso tutta la notte, e – anche se non riuscivo a dormirci – il giorno dopo mi sentivo fresca come una rosa.

Sono passati un paio d’anni da quando avevamo cominciato a mischiare cose semplici come petali di rose e latte di cocco…era disgustoso ingerirli, se ci penso mi viene da ridere.

Poi siamo passate alla roba pesante; per lo più ce la procurava lo zio di L., ma da quando abbamo iniziato l’università le passano persino online. Tori, Sertra, Idris, Verde. L’esperienza con le sintetiche è stata orribile ed era durata poco, per fortuna: le visioni non cessavano mai, neanche di notte.

‘Interessante, ma non auspicabile sul lungo termine’ proferivo alle volte. Almeno io, ero riuscita ad uscire dalla psicosi.

Sapevo che non sarei stata più la stessa da allora, e me ne compiacevo, all’epoca non ne potevo più della vita in Prigione, ed essere stata trasferita al Convitto (nella città di F.) mi aveva permesso di conoscere nuove persone e sperimentare il Viaggio nell’Oblio, dove ero riuscita a rintracciare la Melma Nera e a farla venir su. Vomito, intenzioni suicide, dissociazione erano solo l’immagine di ciò che avevo soppresso per anni e anni. La cosa ancora più pazza era che nulla di tutto ciò era mia intenzione, le uniche cose di cui volevo inebriarmi erano le esplorazioni mattutine, le luci dei bar e dei ristoranti che illuminavano le strade buie di sera e i viali alberati.

Ma era successo tutto davvero in fretta.

Un giorno, la sciroccata custode diurna si presentò alla porta dicendo che non potevo più restare. Non venimmo mai a sapere chi era stato; a questo seguirono mesi di puro sconforto. Non so come avrei fatto se non fosse stato per quelle carte.

Ero nel caos più totale quando me ne ricordai: era stata una donna misteriosa al palazzo del Convitto, in sala musica.

Quel pomeriggio la residenza era un via vai di gente tra insegnanti, amministratori e impiegatucci vari. Tra le ragazze c’eravamo solo io e G.

‘Accompagnami a provare con la chitarra’, disse con edulcorata prepotenza.

Misi le sigarette nella tasca della tuta e attraversammo i corridoi in ciabatte. 

 In sala trovammo l’amministratore, grigio come al solito; parlava a tono cosi basso che sembrava stesse per addormentarsi, mentre una donna alta e affascinante si sforzava di prestargli attenzione.

Non dissi nemmeno una parola, in genere era G. che si occupava delle trattative. Prima che i due lasciassero la sala, la donna ci lasciò una scatola blu ciascuna. ‘Un omaggio’ disse sorridendo.

‘Se vi facesse piacere partecipare a qualcuno dei miei seminari siete le benvenute’. Lo sguardo era serio, magnetico e al contempo intenso da sostenere, i capelli violacei visibilmente oliati alla radice le scendevano fino in vita, accentuando ulteriormente il suo pallore. A vederla avresti detto che era stanca, come se la sua bellezza le pesasse almeno un po’; ma non facevi in tempo a pensarlo che subito lo sguardo riaquistava un luccichio forbito.

‘Grazie’ rispondemmo all’unisono. Le sorprese mi erano sempre piaciute, marketing o meno. Quando tornammo su, dopo le prove, rimanemmo a bocca aperta.

‘Woooww’.

Un occhio ci fissava incastonato in un oceano blu. La rifinitura sembrava laccata. ‘Com’è liscia…!’ disse G., accarezzandone una.

Per inaugurare la cosa, pescai. ‘eros’. Arrosii.

‘Oooh’ facemmo in coro, e scoppiammo a ridere’.

 Un tepore dolce e avvolgente mi prese il centro del petto….

 

La serata continuò come al solito. Tra un cocktail di Tori e tabacco al miele, non potemmo fare a meno di sganasciarsi sulla crisi isterica del custode notturno qualche giorno prima. Che potevamo farci se la sua camera era adiacente al balcone per fumare? Erano davvero dei farlocchi. Mi chiedo se al mondo ci fosse qualcuno che non lo fosse a questo punto.

Le campane della mezzanotte rimbombavano in tutto il quartiere quando tornammo in camera mia per la toeletta.

Il tepore non aveva smesso di espandersi e salire: sentivo l’aroma di miele riprendere vita nella mia bocca, mentre i muscoli si allentavano progressivamente al ritmo lento e profondo del mio respiro. Mi buttai sul letto e chiusi gli occhi, le labbra semiaperte.

‘Hey, ma quindiii….qual era il significato alla fine?’

Ma io non ascoltavo più.

“”Benvenuto

Oggi

hai incontrato te stesso””

**la grafia ‘inclinata a destra’ indica eventi che si sceglie di esporre al lettore ma che sono situati in un passato relativamente remoto rispetto agli eventi principali, per cui resta un paragrafo temporalmente isolato.

**purtroppo non posso mettere i titoli anche agli episodi precedenti, ma non mi va più di lasciare solo i numerini xD

Nelle puntate successive..

  • Rotture (25%)
    25
  • il nemico non dorme (50%)
    50
  • Primi tentativi di fuga (25%)
    25
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13 Commenti

  • Quando ho letto il titolo del racconto, non ho potuto non leggerlo, perché lo sciamanesimo mi affascina da sempre (erano per lo più guaritori). Sono arrivata a storia già iniziata, quindi non mi sbilancio però ho scelto il nemico che non dorme, che, per il momento è la scelta che va per la maggiore. A presto.

  • Ciao, difficile commentare quando qualcosa ti sfugge, non so cosa sia ma la lettura non è agevole, c’è sempre qualcosa su cui si va a inciampare, forse devo abituarmi al tuo stile molto fantasioso…
    Voto, a caso, rotture. Ciao alla prossima!🙋

  • Capitolo 3)

    Ciao Lulla!

    Ho trovato il capitolo particolarmente rilassante. Ben fatto! 🙂
    Per rispondere alla tua domanda sulla copertina: non può essere cambiata, solo gli amministratori del sito possono farlo, e ho notato che ultimamente lo stanno facendo un po’ per tutti gli utenti attivi. Quindi ritengo che tra qualche giorno ti possa riuscire di scoprire una copertina assegnata da loro.
    Per quanto riguarda i titoli, invece, potresti contattare il sito e chiedergli di cambiarli. Penso possano fare tutto in semplicità 🙂 Fammi sapere se poi sei riuscita!

    La storia è trascorsa rapidamente, e non trovo fosse necessario aggiungere la nota a conclusione. Si capisce che sono pensieri.
    Aspetto il prossimo 😉

  • Visto che è un fantasy, votiamo le piante magiche!

    Ciao! Vengo a questa storia dopo averla sentita letta da Pintore. Strana ed affascinante, i termini usati dalla protagonista per indicare luoghi e persone sono incisivi anche se non sempre si riesce a capire se parli del villaggio, della città o di qualche altro posto.

    Non riesco ancora a capire perché prima cercava la biblioteca e poi ha cambiato idea. Cosa si aspettava di trovare nella biblioteca che invece ha trovato in Roberta?

    Comunque ti seguo e vediamo dove ci porti 🙂

    Ciao 🙂

  • Capitolo 2)

    Penso non mi riuscirà di recuperare il capitolo in video prima del prossimo episodio, quindi lo faccio alla vecchia maniera.

    Questo capitolo si presenta decisamente più lineare rispetto al precedente, ho avuto l’impressione fosse leggermente più breve, ma magari è per il fatto di averlo letto solo con gli occhi. Non mi sento di avere nessun suggerimento a questo giro. Il cognome avresti potuto benissimo scriverlo, non trovo sia un termine offensivo, all’interno del contesto della storia. 😉

    Aspetto di capire qualcosa in più, e punto sull’arcano.
    Buona scrittura! 😉

  • Capitolo 1)

    Ciao Lulla!
    Credo di leggerti per la prima volta su The Incipit. Benvenuta! 🙂

    Come ti ha suggerito Fenderman, l’idea sembra interessante, tuttavia appare un po’ caotica e schematica in diversi passaggi. Trovo che anche i tempi siano un po’ confusi a un certo punto.
    Trovo che avresti potuto prenderti un po’ più di spazi per rendere più chiaro tutto il testo, separando alcune scene. C’è qualche virgola in meno. Con un pelo si revisione in più sono certo che saresti riuscita a migliorare il capitolo.
    Rimango comunque incuriosito, quindi ti seguo 😉

    Se la cosa può farti piacere, ho letto la tua storia su Youtube, insieme a quelle di altri autori e autrici. Spero possa tornarti utile. Se vorrai, continuerò anche con i prossimi episodi. Sul finale del video, ho speso due paroline sulla tua storia.
    Trovi la lettura qui:

    https://youtu.be/CckN6rTb19A

    Alla prossima!
    Buona scrittura.

    • Ciao G.G.! wow, Youtube..! mi sento importante adesso haha.
      Ti ringrazio per il commento 🙂
      in realtà avete sfondato un po’ una porta aperta, questa mia storia nasce difatto in un periodo ‘bollente’ e, direi, ci sta che faccia venire il mal di testa (in parte me ne compiaccio :D).
      Vedremo cosa uscirà dall’uovo di Pasqua 😉

      Bye

  • Ciao, benvenuta Lulla.
    Hai indubbiamente una bella mano, dipingi un quadro a tinte fosche, grigio e viola quanto basta per metterci in apprensione. Io mi sono un poco perso nella parte centrale (…megera… Il ventre gonfio…) Non ho capito bene chi fa o dice cosa…
    Mi piace però un incipit che è una specie di schiaffo, perché non si vede l’ora di vedere dove si andrà a parare.
    Missione compiuta dunque!
    Voto Roberta. Ciao.🙋🌻

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