Dove eravamo rimasti?
👉Vicini-Vicini👈
Alle otto la consueta cerimonia dell’alzabandiera andava a cominciare.
Prima la truppa: moglie con tanto di pigiamone e babucce con lo sbuffo rosa; figlia annoiata, col mollettone in testa e il cellulare nascosto nel palmo della mano; figlio in canottiera e bermuda perché era estate e faceva caldo; cameriera, lei sì, in alta uniforme, (camice bianco a righine rosse e fascia in testa); e infine Cadorna, il beagle, ultimo dei marmittoni, buono solo a stanare talpe (non spie, talpe-talpe, quelle vere!), e seppellire ossa (non di caduti, semmai di spolpati)… Ah!, dimenticavo Totò, il micio dal naso nero, che li aveva adottati tutti, e che li commiserava da sopra il muro di cinta: per lui era ora di andare a dormire, altro che ‘buongiorno alla bandiera!’
Il colonnello Speroni presentava la forza a se stesso, (visto che tutti gli altri si erano resi indisponibili all’incarico), poi, cacciata fuori la tromba regalo di papà buonanima, sergente dei Lanceri di Montebello, intonava (si fa per dire) l’inno nazionale preceduto da tre sonori squilli premonitori.
Il dottor Froi D., che, fortunato, abitava e teneva lo studio da psicanalista al primo piano sopra il luogo della cerimonia, poteva gustare ogni giorno quella scena dal balcone e chinare il capo all’italico vessillo che arrivava alla sua altezza, giusto-giusto per coprigli la visuale della casa di fronte, dove la donna che lo mandava pazzo di solito si metteva a prendere il sole mezza nuda, anche quando il sole non c’era.
Mo’, va bene che un medico, uno strizzacervelli, con queste cose ci va a nozze, se ne nutre, ma quando se le ritrova puntuali e precise al piano di sotto che si nutrono di lui e della sua pazienza, il discorso cambia.
Un giorno, quando le aveva tentate tutte per mettere sotto controllo quei vicini, confidò il suo disagio a un suo tuttofare, un ex paziente, tal Secondino Scialascetta, che si teneva in casa dopo averlo guarito da uno strano disturbo: contare fino a dieci e poi tornare indietro, ogni volta, prima di parlare. Era un buon uomo, un semplicione, e lui lo aveva convinto che quel disturbo era il retaggio di un ammonimento ricevuto in prima elementare. Suor Continenza aveva detto:
— Da oggi prima di parlare conta fino a dieci.
Ma ormai gli anni erano passati, suor Continenza era definitivamente defunta e…
— …hai capito Scialascè, che ormai sei grande? — Aveva rivelato Froi D. — Da oggi, al massimo, conta fino a tre.
Quel giorno avendolo visto commuoversi al solito alzabandiera del cavolo, era sbottato.
— Ma come, ti commuovi?! Invece di aiutarmi a fermare questa… questa…
— Uno, due, tre: cazzata!
— Bravo, quella è! Lo vedi che sono dei pazzi? Vedi se io qui, prima o poi, non faccio una strage.
Ora, direte voi, ecco servito il delitto del matto stragista; eppure non fu così che andò. Fu tutta colpa, invece, di un alieno, un alieno vero, di nome Lek-Kalek che aveva tra i suoi pregi, oltre i grandi occhi neri, quello di somigliare a un tricheco.
Poiché la Police lo aveva fermato senza permesso di soggiorno e messo ai domiciliari allo zoo, lui, offeso, pensò bene di farsi rimpiazzare da un tricheco vero, e squagliarsela grazie all’aiuto di certi suoi simili che avevano un amico al circo delle foche.
Caso volle che Scialascetta, trovandosi a passare, fosse testimone del criminale scambio di trichechi, e che quelli, colti in flagrante, cominciassero a inseguirlo per metterlo a tacere.
Lui si dette alla fuga, e, giunto sotto casa, si intrufolò dagli Speroni, giacché non fece in tempo a salire al primo piano, dal dottor Froi D.
I trichechi alieni lo cercarono dappertutto per schiacciarlo sotto il loro peso, ma non lo trovarono perché il poverino per fortuna trovò rifugio. Dove? Nel talamo del colonnello e di sua moglie!
L’uomo dormiva profondamente, mentre la donna si accorse subito dello strano pendere del letto, e di un ‘insolito’ calore alle sue spalle.
“Colonnello mio, che manovra è questa, accerchiamento?” pensò nel dormiveglia, e si voltò dalla parte sbagliata; trattenne un urlo, un urletto, un sospiro, e poi firmò armistizio e pace con il nuovo venuto, che, al buio, non vedendola com’era con le creme e i bigodini, volentieri controfirmò.
La mattina dopo, all’ora della cerimonia, Lek-Kalek coi suoi erano ancora lì che mangiavano sardine in scatola. Quando la truppa si palesò, visto che, sull’attenti, c’era anche il neo-arruolato Scialascetta, passarono all’azione.
Il dottor Froi D. esasperato dalla scena, poiché la ‘morosa’ discinta, là di fronte, lo stava osservando, imbracciò la doppietta. “Stavolta sistemo la pratica” pensò “affascino la pupa, e becco pure la medaglia!” Chiuse gli occhi e prese a impallinare tutti, tranne il gatto che era subito passato dalla parte sua.
E così, in breve, buoni e cattivi si ritrovarono tutti all’ospedale con le chiappe infarcite di piombini, e spiombarle fu un lavoro lungo, certosino.
La signora, agli infermieri che la stendevano prona con un cuscino sotto il pancino cinguettò: — Fate piano, forse sono incinta!
11/12/2022 at 13:48
Surrealissimo ed evocativo: Lek-Kalek in fondo non stona con la combriccola in cui si ritrova.
Le storie de “Il Caffè” non potevano avere conclusione più divertente e poetica. Bravo Fenderman!
11/12/2022 at 16:10
Grazie a te e a tutti per aver voluto seguirmi fino alla fine.
Appuntamento alla nuova storia, speriamo presto!🙋🙋🙋🙋
11/12/2022 at 12:41
Ciao, bellissimo ed esilarante, alle volte i mix più improbabili fanno nascere le storie più belle e divertenti!!! Mi hai fatto ricordare certe mattine al campo estivo con gli scout, scenette simili? Potevano essere più che plausibili!!!
Buona domenica e alla prossima storia!!!
11/12/2022 at 16:11
Grazie a te e a tutti per aver voluto seguirmi fino alla fine.
Appuntamento alla nuova storia, speriamo presto!🙋🙋🙋🙋
10/12/2022 at 10:55
Ah ah ah, magari averne di vicini così, almeno sono simpatici e il casino lo fanno solo a colazione 😅😅😅
Divertente, Fenderman, come tu sai essere con queste storielle incredibili.
Ma la moglie lo sa che potrebbe (non) essere incinta di Scialasetta? Sei tremendo, anche i trichechi alieni ti sei inventato!! Bravo, Fenderman, avrei voluto vendetta, ma ho preferito ridere.
Ottima conclusione.
Alla prossima!
11/12/2022 at 16:11
Grazie a te e a tutti per aver voluto seguirmi fino alla fine.
Appuntamento alla nuova storia, speriamo presto!🙋🙋🙋🙋
10/12/2022 at 02:22
Capitolo 10)
Ciao Fenderman!
Questo capitolo conclusivo è stato davvero divertente! 😀
I giochi di parole, d’immagini e di sensazioni è super efficace, oltre che particolarmente simpatico.
Ottima dimostrazione di come giocare con il lettore, la narrazione e creare un contenuto differente sotto ogni aspetto!
Non mi pare di aver letto niente di storto!
Aspetto di sicuro la nuova storia!
Continua così.
Alla prossima avventura!
11/12/2022 at 16:11
Grazie a te e a tutti per aver voluto seguirmi fino alla fine.
Appuntamento alla nuova storia, speriamo presto!🙋🙋🙋🙋
09/12/2022 at 23:01
Questa è da spisciarsi dalle risate! 😆 😆 😆
Ottima conclusione e ci leggiamo alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
11/12/2022 at 16:12
Grazie a te e a tutti per aver voluto seguirmi fino alla fine.
Appuntamento alla nuova storia, speriamo presto!🙋🙋🙋🙋
08/12/2022 at 10:37
Ciao, Fenderman.
Avendotelo proposto, non posso che votare per il vicino esasperato (che poi sarei io! 😅) spero in una vendetta quantomeno letteraria. 😉
Accipicchia, come diceva la suora alle superiori, qui ce n’è di ogni. Queste suorine sono terribili! Si dice che la genialità del diavolo stia nel fare credere al mondo di non esistere… e guarda un po’ che ti combina…
Sai sempre mettere tutto al posto giusto, ogni parola ha il suo compito e tutto fila. Non ti dico altro, sarebbero solo complimenti e poi divento ripetitiva 😉.
Alla prossima, confido in te!
04/12/2022 at 22:29
Che carino questo capitolo! Mi ha fatto sorridere dall’inizio alla fine, complici le imprecazioni, gli scivoloni, le allusioni. L’unica cosa che ti segnalo è l’incipit, avrei iniziato con il passato remoto “… la voce severa della badessa ruppe il silenzio… etc etc “. Per il resto nulla da eccepire, talmente carino che lo vedrei come copione per una commedia satirica sulla vita ecclesiastica, che Dio mi perdoni 😀
A presto caro. PS = ho scelto il vicino esasperato, perché in fatto di vicini ho un serraglio che non ti immagini…
05/12/2022 at 15:38
Ciao Angela, sarai perdonata ( e poi ti chiami Angela!)
La storie di convento vanno di moda e ce ne sarebbero da raccontare. Al di là di certe stupidaggini televisive le storie orientate al mistico e alla dissacrazione del mistico sono davvero accattivanti. Chissà che non capiti di tornare sul tema.
Poi se ti va mi dirai dove stai perché se la connessione è quella che dici, mi sa che è un posto bellissimo!🙋🌻
05/12/2022 at 15:55
Purtroppo, i problemi legati alla connessione non hanno nulla a che vedere con la “location”. Ho tolto di mezzo l’adsl e mi collego al pc con l’hotspot del cellulare. In attesa di cambiare casa, non ho alternative. PS = vivo a Ladispoli 😀
04/12/2022 at 16:07
Capitolo 9)
Ciao Federman!
Che capitolo!
Ci hai messo dentro di tutto, e ha funzionato alla grande. La scelta dei termini e dell’ambiguità li trovo geniali. La tua è un forte ispirazione, e sono contento abbia deciso di condividerne un po’ dei frutti con noi! 😉
Come sempre, fai venir voglia di sapere di più su certe vicende. Anche se il bello è proprio sapere che non si potrà mai avere certezza di niente, perché sono episodi sospesi. Complimenti!
Non mi pare ci sia niente da segnalare.
Aspetto l’ultimo capitolo!
Voto anche io per l’alieno e il tricheco. 😉
05/12/2022 at 15:31
Ciao Giuseppe, ti confesso che il meccanismo del “non tutto detto” non so come altrimenti chiamarlo, mi sembra il meccanismo giusto per un format autoconclusivo così breve. Dare un finale sarebbe diminuire la forza della storia. È giusto che il lettore legga e immagini, e magari inventi un seguito, o una trama non svelata, a suo esclusivo uso e consumo, come complemento e/o completamento della vicenda. Si parla spesso qui da quando ho iniziato questo esperimento della storia ad atto unico, de “ Ai confini della realtà”: è proprio così, è quel meccanismo magico che sorprende e non spiega… Hanno inventato tutto loro, noi ne approfittiamo per raccontare le ‘nostre’ storie dopo aver visto le loro. Grazie ancora… Ciaooo🙋
04/12/2022 at 12:41
Ciao, mi hai ricordato il racconto di una certa pescaia toscana… dove sembra che il diavolo urli di notte!!! Meglio non passare per quei luoghi con il buio, ma non ti dirò dove sia (a meno che tu non lo sappia già), perché qualche piccolo segreto rende la vita più misteriosa e curiosa!!!
Ho votato per l’alieno e il tricheco, mi sembrava d’obbligo!!! Buona domenica e alla prossima. Piove ancora a Roma? Ho visto come sempre le strade allagate (negli anni mi ci sono inzuppata anch’io più di una volta)… le paperelle come stanno?
04/12/2022 at 13:50
Ciao Isabella, di luoghi indiavolati non manchiamo, anzi!
In quanto alla pioggia c’è una pausa ma riprenderà e gli allagamenti vista la quantità incredibile di acqua caduta sono davvero niente se ricordiamo un passato anche recente.
Grazie del commento, vediamo se il tuo tricheco la spunta e dunque, appuntamento al finale, ciaooo🙋🌻
04/12/2022 at 11:23
😂 mi ha ricordato Il nome della rosa, con i suoi intrighi molto umani e il divino che fa capolino lasciandoti sempre con un punto di domanda. Bravo!
04/12/2022 at 13:45
Ciao Nina, è inevitabile associare la vita monastica con il nemico giurato dei figli di Dio; e quante storie raccontano l’eterno conflitto! Sono storie molto intriganti da scrivere, perfino divertenti… Grazie del commento e a presto!🌻🙋
04/12/2022 at 00:45
Io voto l’alieno tricheco 😀
Ciao! Questo racconto è molto vicino allo stile de “Ai Confini della Realtà” anche se con uno stile un po’ particolare: molto frammentario in alcuni punti, forse dovuto ai caratteri, non so.
Ogni tanto hai delle uscite spettacolari che vien voglia di continuare a leggerle 🙂
Ciao 🙂
04/12/2022 at 15:07
Ciao Red, sempre intriganti le storie di monasteri e diavolacci, è una sorta di eterno guardie-e-ladri col mistero, molto divertente da affrontare. Ciao grazie, andiamo al finale!🙋
01/12/2022 at 14:16
Ciao Nina.
Certo il mio raccontino giallo nello spirito dell’incipit si presta ad essere proseguito, troppe cose da svelare. L’importante è, tuttavia, che funzioni anche da solo.
Grazie, a presto!🌻🙋
30/11/2022 at 16:30
Ciao, bello Fenderman! Come Isabella ho immaginato che la madre stia per andarsi a godere la refurtiva insieme al figlio a Puerto Cabezas. Ma chi sarà stato il morto sul letto?
Mi affido a te per il finale: hai sempre idee originali!😃
28/11/2022 at 12:32
Ciao, davvero bel giallo, ma vorresti far intendere che il ladro di gioelli è stato il postino? E che magari sua madre sta per raggiungerlo in “latitanza”? E che magari i carabinieri non hanno prove per arrestare almeno lei? Peccato!!!
Ho votato per fai tu, perché ti devo confessare una cosa. Appena ho letto “suggerisci un personaggio”, il mio cervello ha urlato: il tricheco clandestino!!! Non chiedermi perché, non lo so nemmeno io, però non ho voluto essere cattiva. Almeno questo lo so!!! Alla prossima.
01/12/2022 at 14:20
Ciao , conosco un paio di trichechi clanestini, uno lavora in banca e l’altro si finge leone marino perché è “cool”.
Grazie del commento, un abbraccio, ciaooo🙋🌻
28/11/2022 at 02:36
Capitolo 8)
Ciao Fenderman!
Siamo quasi alla fine. Io mi unisco al suggerimento di Kez, l’idea mi piace.
Capitolo spensierato e divertente, nonostante si abbia a che fare con un bel guaio.
Niente da aggiungere o segnalare: il capitolo è filato liscio sino alla fine.
Il termine appecoronato mi ha fatto molto ridere!
Alla prossima!
01/12/2022 at 14:21
Ciao GGP, grazie del commento sempre troppo gentile, ci rileggiamo presto!🙋
27/11/2022 at 17:08
Se la prossima storia è un Giallo, per il finale fai tu 🙂
Ok, non si sa chi ha rubato i gioielli anche se ora i carabinieri hanno un sospettato 😛
Come il più classico dei classici, la nostra Camilla/Marple ha indovinato la cosa ma non può riferirla perché nessuno le avrebbe creduto.
Devo dire che il modo di narrare mi è risultato molto piacevole, nonostante i salti temporali senza spazi (perché probabilmente il sito se li è mangiati). Complimenti! 🙂
Ciao 🙂
27/11/2022 at 17:02
Eccomi, Fenderman.
Certo che il cocco e le banane rendono eccome! Però che fine ha fatto la nostra casalinga investigatrice? L’hanno lasciata raggiungere il pargolo o è finita, come dire, a pane e cocco in gattabuia?
Per il prossimo episodio, visto che da un anno ormai, e spero per poco ancora, sono afflitta da vicini maleducati, ti propongo un personaggio: l’inquilino esasperato.
Vedi che riesci a fare per lui 😉
Episodio divertente, sempre godibile. Che vuol dire “appecoronata”? Non l’ho mai sentito.
Alla prossima!
27/11/2022 at 17:22
Ciao Keziarica.
Appecoronato è chi sta nella classica posizione prostata di un musulmano in adorazione, che ricorda quella di una umile pecorella. Espressione spesso utilizzata per indicare in maniera fortemente critica certa stampa troppo indulgente con i potenti di riferimento.
Evidentemente il conte Biro aveva nascosto il suo tesoro in modo che per recuperarlo si doveva “appecoronare”.
L’espressione voleva anche essere indicativa di come i umiliarsi davanti al vile denaro non paga! Grazie, carina l’idea dei vicini!😉 ciao 🌻🙋
28/11/2022 at 11:07
Viao, scusa mi accorgo adesso che nella risposta a proposito di “appecoronata” ho scritto prostrata, e il correttore evidentemente indeciso tra crostata e prostata ha scelto quest’ultima😬,
Errore divertente ma anche stupido😊ci a o!🌻🙋
27/11/2022 at 13:19
Ciao, ho letto solo ora…
Mi è piaciuta l’atmosfera trasteverina nella quale mi hai fatto immergere! Gli eventi collettivi sono sempre uno spettacolo di umanità molto interessante.
Non so se sono in tempo, ma io proporrei una storia con protagonista proprio Fiorella che hai reso così viva in questo capitolo.
Alla prossima!
21/11/2022 at 19:16
Capitolo 7)
Hai sempre la grande capacità di sorprendere il lettore, e i finali sono davvero il tuo forte!
In poche parole sei riuscito a raccontarci questi personaggi e lo loro disavventure, e intrigante è proprio il risvolto dovuto a una buona azione, pur se per curiosità.
A questo punto voglio proporti un personaggio differente dal solito: un “Hikikomori.” Nome preso in prestito dall’omonima figura giapponese, ovvero un individuo che si è rifugiato nei videogiochi, nei fumetti o in quanto sia principalmente legato online, smettendo di uscire letteralmente di casa. Sono persone che smettono di avere legami addirittura con la propria famiglia.
Sono certo che sapresti tirare fuori cose incredibili!
Alla prossima!
21/11/2022 at 20:39
Ciao GGP,
A quei tipi là Ikikomori, un po’ marginalmente mi sono interessato descrivendo il personaggio di Diego figlio di Umberto Ruggero Salvi in “La Formula”. Gli crolla il mondo intorno e lui neanche esce dalla cameretta.
Certo che poi lui è stato “rispolverato” da Lucetta, tutto sommato era recuperabile!😉
Spunto interessante che in ogni caso dovrò conciliare se l’opzione prevarrà, con gli altri che verranno: vedrai che bel minestrone!
Grazie ancora…. Ciao🙋
21/11/2022 at 15:00
Bel capitolo dove si respira l’aria di Roma. Voto per il genere giallo.
21/11/2022 at 15:28
Grazie Annamaria, caffè pagato!🙋🌻ciao.
21/11/2022 at 12:45
Ciao, quando ho letto l’inizio della storia ho sorriso per la coincidenza. Oggi, a Venezia (e anche in altre città del Veneto) è la festa della Madonna della Salute con tanto di ponte votivo sul Canal Grande e bancherelle con ogni ben di Dio, borseggiatori compresi!!! Bella trovata il merlo indiano, quand’ero piccola nel mio quartiere ce n’era uno che fischiava (e commentava pesantemente) a tutte le donne!!!
Ho votato per proponi un tema: alieni (che naturalmente puoi declinare come vuoi tu)!!! Alla prossima.
21/11/2022 at 13:45
Ciao Isabella, grazie.
Bella coincidenza davvero! Ho assistito varie volte alla regata storica, quella settembrina, ma questa me la sono persa. Bello però: tutto il mondo è paese. La Madonna fiumarola segna l’inizio delle vacanze per Roma e i Trasteverini e ora che la città in quel periodo pullula di turisti è diventata un gran casino mistico/commerciale. Spesso si va perché si “deve” andare.
Grazie, saluti da Bla-bla che anche dal mondo dei giusti continua a insultare la sua vittima assassina (magari in sogno!) 🙋🌻
21/11/2022 at 10:06
Ciao, Fenderman.
Ma ce la fai sempre, mi freghi ogni volta e ogni volta mi lasci col sorriso!
Che bello questo episodio, bravo davvero. Hai costruito tutto in modo che si pensasse che la donna, che esce solo con le amiche e che si diverte pure, si portasse dietro la voglia di restare vedova e invece… guarda un po’ è un’assassina di poveri merli spernacchioni 😂😂😂 fantastico.
Per il prossimo, vediamo, propongo: “non è tutto oro quello che luccica”.
Ho visto che hai cominciato una nuova storia, vado a curiosare…
Alla prossima!
21/11/2022 at 10:48
Ciao Keziarica, i capitoli erano pronti da due tre giorni ma il blocco del sito ha affollato le storie al casello!😁
Grazie, come sempre sei gentilissima, ho voluto raccontare uno spaccato seppur brevissimo di una Trastevere insolita, quella che si ritrova intorno alla sua vecchia festa di fine Luglio, preludio alle vacanze.
In quanto al Merlo lo adoro anche se, immagino, la convivenza con dei personaggi così scomodi dev’essere difficile davvero!
Grazie, buonissima giornata!🙋🌻
20/11/2022 at 22:28
Finalmente un nuovo capitolo! Lo aspettavo, sai? Sapevo già che ci avresti portato a Trastevere, la festa de noantri, piazza Mastai… Caratterizzazione perfetta della ragazzina, con quella frangetta che liscia con le dita, pareva di vederla. Il finale è stupendo, io già pensavo a un omicidio, ma in effetti un morticino c’è stato, povera stellina 🙂 Meglio trapunta o trapuntata di stelle? La prima mi fa pensare alla coperta che si mette sul letto, ma penso sia valida in entrambi i modi. Quisquiglie a parte, è sempre una lettura piacevole. Piacevolissima. A presto.
20/11/2022 at 22:29
Ho dimenticato di aggiungere il genere scelto: il giallo.
20/11/2022 at 23:38
Ciao Angela, grazie.
Ho usato ‘trapunta’ (aggettivo), perché ha un che di poetico che trapuntata non ha, e meglio si addice a una madonnina.
Chi ha visto e vissuto una di quelle “feste de noantri” ne avrebbe da raccontare! Non potevo dire di Trastevere senza partire da lì!😊,
Grazie ancora, ciaooo!🙋🌻
20/11/2022 at 22:23
Voto commedia! È da un po’ che non ne scrivi 🙂
Ciao! Molto carino l’episodio. Con personaggi realistici ed un po’ sopra le righe. Finale che lascia adito a dubbio ma perfettamente in stile col racconto 🙂
Ciao 🙂
PS: sulle nuove storie continua a piantarsi…
20/11/2022 at 23:44
Grazie Red, Ottaviano ha pubblicato una storia nuova… Dovrebbe essere tutto a posto. Grazie del gradimento! A presto!🙋
(A Trastevere e non solo lì a Roma i personaggi “sopra le righe” sono la normalità.)🙋
20/11/2022 at 21:51
FUNZIONA! PUBBLICATE RAGAZZI!😊😊😊
18/11/2022 at 22:33
Ciao fenderman, non funziona!
19/11/2022 at 00:08
Ciao, tutto bloccato su The Incipit. Non si può votare e non si può postare una nuova storia.
19/11/2022 at 00:14
Ciao! Sei riuscito a contattare lo staff? A me non ha risposto: non so se è un bene od un male…
Ciao 🙂
19/11/2022 at 00:18
Ciao Red, no, non sono neanche riuscito a chiedere. Boh! 😡
13/11/2022 at 14:25
Ciao! Mi è piaciuto: la sintesi in cui hai raccolto una vicenda articolata aumenta l’intensità della storia e lascia spazio all’immaginazione di chi legge. In ogni episodio c’è una nuova idea: ma che fantasia hai?! La invidio molto!
Voto “Il viaggio” perchè è un tema che amo.
Alla prossima
13/11/2022 at 22:34
Ciao Nina, sono affetto dalla sindrome dello scrittore anche se non lo sono certo davvero. Mi guardo intorno e ogni cosa è uno spunto per storie da raccontare!
Grazie, alla prossima!🌻
13/11/2022 at 13:01
Ciao, mi hai fregata!!! Pensavo che a uccidere il poveretto fosse stato l’Americano e non viceversa!!! Anche se dai pensieri di lei sembrava essere una vittima innocente… fino alla “pietrata” finale. Ah, attento agli apostrofi malandrini!!!
Ho votato per il mistero del conte, un po’ di nobiltà ogni tanto non fa male. Sempre che non si tratti del soprannome di qualche borgataro!!! Buona domenica e alla prossima.
13/11/2022 at 22:32
Brava Isabella, c’è Conte e conte, vedremo.
Certe donne quando vanno nel panico diventano davvero complicate…😬
Grazie come sempre prodiga di consigli!👍👍👍
Ciaoo🌻🙋
13/11/2022 at 09:11
Ciao, fendrman.
Questa volta ho riconosciuto il mio suggerimento, i cristalli… li amo anch’io, anche se non ne conosco granché le proprietà, mi piace guardarli, tenerli in mano e pensare che, chissà in che modo, possano trasmettere tranquillità.
Sei sempre insuperabile, non c’è storia che non potresti raccontare. Questa volta voto il mistero del conte, di suggerimenti ne avrei a iosa, ma è giusto lasciar spazio anche alle tue di idee 😉
Hai capito la scienziata? Le donne sono strane davvero, vedono sotterfugi e misteri ovunque, spesso ci azzeccano però. La cosa buffa è che, leggendo dei suoi benefici, la Rosa del Deserto servirebbe a livello fisico per rafforzare le ossa (più che rafforzarle, in questo caso, le ha demolite) e a livello mentale sarebbe utile nel frenare reazioni incontrollate… oltre ad altre cosucce amorose. Direi che hai scelto il minerale giusto 😅
Bravo, lo sei sempre e io te lo ripeto.
Alla prossima!
13/11/2022 at 22:27
Grazie Keziarica.
Il tema suggerito, oltre che una sfida, alla fine è anche una agevolazione, lascio a voi l’onere di inventare un tema e io mi limito a trattarlo a dovere.
😉
Grazie di tutto, a presto.
12/11/2022 at 21:50
Concordo in tutto e per tutto con il commento di Giuseppe. Persino la scelta è identica. Sei molto bravo, anzi, secondo me sei la penna migliore qui su “The Incipit”. Toglimi una curiosità, hai pubblicato con qualche CE di peso? Perché secondo me dovresti e se ancora non lo hai fatto, invia qualcosa in visione. Devo fare commenti brevi, altrimenti non vengono accettati. Sigh.
13/11/2022 at 22:24
Ciao Angela, troppo buona.
Pubblicare? Ho pubblicato su Amazon, come tanti, ma la strada maestra mi pare davvero difficile da intraprendere. Tuttavia è, credo il desiderio di tutti e quindi come escluderlo?
Per intanto incasso il gradimento, e ti saluto con grande simpatia. Ciaooo🙋🌻
12/11/2022 at 18:18
Capitolo 6)
Ciao Fenderman!
Con il mistero del conte ci gasi, però!
Mamma mia, ma come ci riesci? Raccontare una storia del genere, con tanti di quegli elementi, riuscendo a concentrarla in 5000 caratteri, e forse anche qualcuno in meno. Davvero i miei complimenti. Nessun passaggio risulta forzato, tutto è veicolato a trasmettere il preciso messaggio. Hai dei tempi ottimi e una struttura che riesce comunque a far evincere una certa caratterizzazione dei personaggi.
Davvero, non so proprio più come dirtelo: ogni volta riesci a sorprendermi! 🙂
Consigli? No, dico, per noi! 😀
Aspetto la prossima!
Ciao!
12/11/2022 at 19:55
…Troppo buono amico mio, ma sono molto contento quando qualcuno apprezza il lavoro fatto.
Stavolta il tema lanciato da Keziarica era un poco ostico, ma si trova sempre qualcosa da raccontare😉.
Alla prossima!🙋
12/11/2022 at 17:30
Il mistero del Conte!
Se devo essere sincero, questi finali improvvisi e truculenti mi colpiscono ma non mi lasciano niente poi dietro (a parte una sensazione di disagio). Non mi piacciono per niente!
Ciò detto, Jim o era davvero stupido o fuori scena questa si ritrova in galera…
Ciao 🙂
12/11/2022 at 19:48
Ciao Red, capisco il tuo disagio perché se anche il mio, ma questo sono!, Storie di profondo disagio, l’amore ginito, l’assassinio e i rimorsi e tutto quello che viene titor
12/11/2022 at 19:52
Ciao Red, capisco il tuo disagio perché è anche il mio, ma questo sono!, storie di profondo disagio, l’amore finito, l’assassinio e i rimorsi e tutto quello che viene che ritorna, e provoca la “rottura” della fragile difesa che il/la protagonista si era apparecchiata col tempo.
È duro da digerire ma, sai, a volte succede.
Grazie di tutto e a presto!🙋
09/11/2022 at 18:58
Ciao Fenderman! Mi è piaciuto molto il tuo racconto, è volato! Leggero ma non banale, in una prosa agile, con una bella ironia: davvero gli ingredienti per divertire in modo molto elegante!
Bravo!
08/11/2022 at 10:30
Andiamo in soffitta, ci si trovano sempre cose interessanti…
Ciao, Fenderman.
Alla fine, i nostri personaggi del cuore trovano modo di fare capolino. Non sono sicura che sia un lieto fine, il povero bassotto, se ritenuto colpevole, potrebbe subire una dura condanna. 😉
Non c’è nulla da fare, tu con la penna fai ciò che vuoi e riesci sempre a intrattenere, ecco: questo è quello di cui parlavo sul gruppo: saper fare e saper piacere. Bravo.
Alla prossima!
08/11/2022 at 18:10
Ciao, grazie, anche a nome del bassotto, che chiameremo Can. Lui ha comunque un buon avvocato e saprà difendersi.
In quanto alla penna… mi è tornato a mente un pensiero di ieri mattina quando firmavo il contratto di assicurazione della mia cinquecento del 1970… “Ormai la penna serve solo per firmare e neanche sempre!”
La mia amata 500 una cosa così non la capirebbe…😏
Grazie ancora per l’apprezzamento, e appuntamento a presto!🙋🌻
08/11/2022 at 00:35
Capitolo 5)
Ciao Fenderman!
Oggi non avevo intenzione di leggere niente, ma come ho notato il titolo del nuovo capitolo, mi hai trascinato subito all’interno della storia. Non ho saputo resistere 🙂
Altre volte ti ho detto che creare una vera e propria collana di queste avventure sarebbe una bella trovata, anche a solo uso personale e di conoscenti. Hai imbastito una trama da poterci gestire una vera e propria Sitcom, di quelle realizzate bene. Divertente, seria quando deve, sarcastica quanto serve e tremendamente accattivante!
Ho potuto notare che anche i nuovi lettori, grazie ai dovuti accorgimenti, sono riusciti a entrare subito all’interno della storia, proprio come quando scoprivi una nuova serie in tv, iniziata chissà da quanto, e allora ti veniva voglia di recuperarla tutta sin dall’inizio. Fortuna che si possono recuperare le storie qui su The Incipit! 🙂
Bravo come sempre. Altri ti hanno già segnalato dei punti incerti, io ho avuto qualche difficoltà (ma magari è la stanchezza di oggi) con questo passaggio:
” Venendo a casa mi stavo giusto chiedendo come sarebbe successo che anche stavolta sarei stato io il responsabile…” il senso, dopo averlo riletto, è chiaro, però mi pare una frase un po’ complicata.
Per il resto, i miei complimenti! 🙂
Aspetto il prossimo, e dico di andare in soffitta! 😀
08/11/2022 at 01:42
Ciao GGP
Grazie, grazie, grazie.
Andando subito al punto, la frase di Paride… è volutamente confusa (e infatti subito Agata ci mette il dito) perché l’uomo è, al solito, in difficoltà con lei che lo accusa di tutto e del contrario di tutto.
Ho immaginato il poveretto in macchina che si sentiva già accusato di chissà che, solo perché la piccola aveva preso una cantonata…
Va be’, grazie ancora, adoro questa famigliola, ormai vivono con me e avrei voglia di raccontare tante cose di loro. Mi frena solo il timore di annoiare qualcuno. Boh, vedremo, certo se avrò qualche buona idea non vi risparmierò!
Ciaooo🙋
07/11/2022 at 12:49
Ciao, è sempre bello ritrovare Carlotta & co., ma povero Kruger!!! Si saprà mai il nome del vero colpevole? Aaaahhhh, non ci dormirò la notte!!! Ho anche un altro dubbio che mi assilla. Quel “troviano” è un vero refuso o lo hai voluto mettere lì malandrinamente per sfottere mammà che ha corretto papà sul tempo verbale?
Un’altra cosa… perché il punteggio si è ridotto a 9? Chi ha rosicchiato Kruger ha rosicchiato anche il tuo punteggio?
Ho votato per Trastevere forever!!! Alla prossima.
07/11/2022 at 13:49
Ciao, mia principessa dei refusi! Hai un talento in questo, dovrei pagarti😃.
Grazie dunque, e in quanto agli incipoint ho chiesto lumi allo staff… Attendo risposta.😎
Grazie ancora, a presto!
(P.s.: Il bassotto non confesserà mai un delitto non commesso!)
🙋🌻
06/11/2022 at 22:43
In villa, fuori mano.
Ciao! Mi ha fatto sorridere rivedere Carlotta, Agata e Paride. Nel finale mi sono detto “povero bassotto”. Quella famiglia continua ad essere un disastro. Più che la bambina, sono loro ad aver bisogno di uno psicologo!
Ciao 🙂
06/11/2022 at 22:38
Ciao, ho voluto stavolta fare una “rimpatriata” coi i miei cari, carissimi personaggi di tante storie scritte anche come Ottaviano. Per me con loro è tornare a casa, (e ogni tanto è d’obbligo!)
Quando, tempo fa li avevo lasciati, Kruger era stato appena ritrovato in quello stato, dopo un incubo terribile in cui il leone Kant inseguiva Carlotta. Tu capisci dunque quale fosse il dramma!😁
È stato molto bello e adesso se vorrete andremo in Trastevere!🙋🌻
06/11/2022 at 22:08
Hai imbastito proprio un bel caso. A partire dal titolo, che uno si immagina chissà chi sia questo Kruger e poi viene fuori che è un peluche. Spassosi i dialoghi tra coniugi e in generale il piglio ironico del racconto che scorre via e alla fine si resta sempre che se ne vorrebbe leggere un altro po’. La scelta è caduta su Trastevere, quartiere dove è cresciuto mio padre e al quale devo il mio forte accento romanesco. Per il momento è la scelta che va per la maggiore, ma temo sia perché sono la prima a commentare. Vedremo come andrà. Bravo come sempre.
06/11/2022 at 22:09
PS = che fine hanno fatto gli incipitpoints del tuo racconto? Anche questo è un caso su cui indagare 😀
06/11/2022 at 22:12
Ciao Angela,
È vero, ho chiesto lumi, aspetto risposta!😉
06/11/2022 at 22:38
Ciao, ho voluto stavolta fare una “rimpatriata” coi i miei cari, carissimi personaggi di tante storie scritte anche come Ottaviano. Per me con loro è tornare a casa, (e ogni tanto è d’obbligo!)
Quando, tempo fa li avevo lasciati, Kruger era stato appena ritrovato in quello stato, dopo un incubo terribile in cui il leone Kant inseguiva Carlotta. Tu capisci dunque quale fosse il dramma!😁
È stato molto bello e adesso se vorrete andremo in Trastevere!🙋🌻
04/11/2022 at 10:17
Ciao, Fenderman.
Scusa il ritardo, ultimamente (e questo “ultimamente” si protrae) non riesco a stare al passo.
Devo essere sincera: non sono certissima di aver capito tutte le dinamiche, il prete ha fatto le corna ed è stato ucciso, ma da chi? Da Corda o da Pietra? Perdonami, ma mi manca la giusta concentrazione.
Come al solito, ho trovato grandiose le descrizioni e per il prossimo, vediamo, voto un tema: qualcosa che coinvolga un collezionista di cristalli e una scienziata in là con gli anni, vediamo (se l’opzione vince) che t’inventi. So che tireresti fuori qualcosa di geniale. 😉
Alla prossima!
04/11/2022 at 10:54
Ciao Keziarica, non ti preoccupare in fondo “scripta manent”, puoi leggere se vuoi anche fra un anno.
In quanto al delitto è opera di Pietra infatti Corda, il marito, arrivando in canonica trova “… cadaveri e sangue…” ad attenderlo, giusto per potersi autoaccusare del delitto.
Il tuo suggerimento, è complicatino e quindi stimolante… Vedremo.
Per ora ancora grazie e a presto!🙋🌻
03/11/2022 at 22:11
Ciao,
allora inizio col dirti che la parte che mi è piaciuta di più è il flashback nel passato, belle le descrizioni dei paesaggio, anche se ti segnalo un po’ troppi aggettivi (era una notte serena, fredda, silenziosa, mesta, contrita). A parte questo dettaglio, è tutto molto suggestivo, compresa la scena finale ovvero la scoperta del delitto. Alcuni passi mi sono piaciuti moltissimo tipo “c’era nel suo incedere il sentore di una tragedia imminente”, l’ho trovata una pennellata perfetta che mostra la scena senza tante spiegazioni. Ho scelto il giallo, è un genere che amo, subito dopo il mistery. A rileggerti.
03/11/2022 at 23:31
Ciao Angela grazie, sei molto gentile.
Anche io non amo i troppi aggettivi, non vanno, ma in questo caso li ho voluti mettere esagerati come fossero colpi di scalpello per tirar fuori quella notte dalla pietra viva.
Grazie ancora per il commento e a presto!🙋🌻
02/11/2022 at 21:24
Capitoli 3-4)
Mi sono perso un capitolo per via dei vari impegni!
Ho trovato il terzo ben curato, specie per il monologo interiore del personaggio che, solo alla fine, risulterà ben chiaro. La struttura mi è piaciuta parecchio.
Il quarto è decisamente più simpatico, nonostante il tema trattato. Trovo che ti riesca sempre bene gestire certi personaggi: hanno carattere, divertono e il lettore s’incuriosisce subito. Alla fine, per certe persone, meglio la galere che le corna, no? Brutta storia!
Punto sul nero, anche se sta vincendo il giallo. Vediamo cosa riesci a tirare fuori. Nel dubbio, o nel pari, perché non giocare sui colori di una squadra? 😀
Sei forte come sempre.
Alla prossima!
03/11/2022 at 23:34
Grazie GGP
Il tuo commento mi costringerà a continuare…😬
Lo hai voluto tu!😎
Ciaoooo🙋
01/11/2022 at 12:59
Ciao, le corna sono una gran brutta bestia, soprattutto se a farle è il prete!!! Ma… chi di confessione ferisce, di confessione perisce. Voilà, hai inventato un nuovo detto!!!
Ho votato per il giallo, non so resistere a quella parola!!! Alla prossima.
01/11/2022 at 22:27
Ciao, lo sai che il giallo è ostico… Ma siamo in ballo e dunque…
Grazie, a presto!🙋🌻
01/11/2022 at 12:11
Ancora nero!
Vediamo cosa inventi.
A presto
01/11/2022 at 01:42
Io voto di nuovo Giallo anche se questo già in parte lo era. E comunque riesci a sorprendermi: a volte ti invidio 😛
Ciao 🙂
01/11/2022 at 22:23
Red sei un grande! Grazie, ciao🙋
31/10/2022 at 18:53
…storia a metà fra il giallo e il nero…
31/10/2022 at 17:28
Niente rosa tra le opzioni da scegliere; io ho scelto il nero.
Dovunque mi porterai sarà sempre ‘meraviglia.
Grazie per quello che ci regali.
A presto, fenderman.
30/10/2022 at 23:52
Congratulazioni!
La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.
31/10/2022 at 00:25
Grazie, grazie! Caffè pagato!
🙋
30/10/2022 at 23:35
Un episodio con finale amaro. Amarissimo. Ben costruito e calibrato a dovere, nel finale che non ti aspetti c’è però una sorta di accelerazione e il gesto arriva non solo inatteso, ma anche per certi versi non giustificato. Ho idea che mi sia sfuggito qualcosa, forse il fratello non era malato ed era una sorta di mummia tipo nel film “Psycho”? Comunque sia, un bel racconto, di quelli che se ne vorrebbe leggere ancora. Bravo.
31/10/2022 at 00:24
Ciao Angela, permettimi di lasciarti nel dubbio.
Era vivo o già morto, magari da anni, e suo fratello lo impersonava davanti agli altri solo per riscuotere la pensione?
Decidi tu, io dico che la realtà a volta supera la fantasia e se così fosse non sarebbe la prima volta che accade!
Grazie del commento, e a presto!🙋
Ciao 🙋🌻
30/10/2022 at 13:13
Ciao Fenderman, mi ha fatto molto ridere il finale pulp! Il tono ironico e a tratti surreale delle tue storie rende leggero ciò che leggero non è: quando il torbido delle mura domestiche esce allo scoperto può avere esiti esplosivi…
Dei tre racconti pubblicati quello su Santino e Mariuccio è quello che ho preferito e forse poteva occupare anche più episodi, approfondendo maggiormente i personaggi che sono molto interessanti.
Ciao!
31/10/2022 at 00:21
Grazie Nina, certo in 5000 caratteri si può solo presentare una storia, ma in fondo siamo in un mondo che si chiama the incipit. 😊
In quanto ai due personaggi mi piace l’idea che rimangano sospesi nell’immaginario, che non si capisca bene fino in fondo chi siano davvero… Viene voglia di chiedersi se gente così esista davvero. Io credo di sì!😏
Grazie del tuo commento e a presto!🙋🌻
26/10/2022 at 09:41
Nero, siamo quasi ad Halloween!!
Ciao, Fenderman.
Mi hai scritto un capitolo davvero raccapricciante, mi stupisci sempre, perché non si sa mai dove andrai a parare; e dire che non sei nuovo a queste virate finali 😉😅.
Mi è piaciuto molto, alla Psyco, doppia personalità? E poi ci metti sempre quelle frasi, piccole, che quasi tentano di nascondersi tra le parole: “fuggendosene, tirato via dalla fretta.” in una frase cortissima apri alle ipotesi su chi sia il ragazzino, io immagino il lavorante di una pasticceria, uno che lavora per un principale giusto, ma severo, che lo rimprovera e per il quale il tempo non si regala mai.
Alla prossima!
p.s. perdonami se ho scordato di averti proposto l’argomento, ho bisogno di ferie… ma lunghe però. 🙂
31/10/2022 at 00:16
Ciao Keziarica, bella la tua riflessione sul garzone della pasticceria. In fondo quello scenario che tu hai ipotizzato è quello che sappiamo essere verissimo ogni volta che uno spedizioniere ci consegna un pacco… Ed è esattamente quello che intendevo. Questo ovviamente nel nostro caso serve anche ad alimentare la storia e a creare il malinteso sul reale destinatario… Grazie del tuo puntuale gradito commento e a presto!🙋🌻
25/10/2022 at 12:13
Ciao, mi hai fatto riflettere. Sai una cosa? Persone così esistono davvero, chi più chi meno!!! Un finale degno di una vita difficile, narrativamente è come una ciliegina sulla torta!!!
Ho votato per il giallo, anche se non so se come colore o come genere letterario!!! Alla prossima.
31/10/2022 at 00:11
Ciao Isabella, se vero che ogni tanto capita di leggere di storie vere simili a questa, tanto che, vedo, qualcuno fatica a realizzare se il fratello fosse solo malato o addirittura già morto…
Grazie del commento, a presto.🙋🌻
24/10/2022 at 22:50
:O
Non mi aspettavo un simile finale…
Voto Giallo
Ciao 🙂
31/10/2022 at 00:08
Ciao Red, certo i finali sono fatti per sorprendere, tanto che a volte stupiscono anche chi li scrive!😬
Grazie del commento, a presto!🙋
24/10/2022 at 09:15
Ciao Fenderman!
Alla ricerca del tempo perduto, forza Bibiano! Il nostro soffre di un complesso, e se ne libera mettendo d’accordo sinistra, destra e la porpora: Bennato cantava “L’isola che non c’è”….
Leggerezza spettacolare, il crescendo va in crescendo; la tv è sempre in agguato dalle tue parti.
Bravissimo, unico appunto la scelta finale, che rimane anestetizzata; comunque scelgo la ciambella singola. Gli zuccheri…
Ciao e buonissima settimana!
31/10/2022 at 00:06
Ciao Minollo, grazie, peccato che due ciambelle abbiamo avuto la meglio su una…. Sarà per un’altra volta!😉
A presto!🙋
20/10/2022 at 22:02
Capitolo 2)
Ciao Fenderman!
Non mi riesce di recuperare il capitolo in video, che peccato!
Alla fine mi sono fatto proprio una grassa risata, genuina, come si presenta il racconto. Il nome del protagonista poi, potrebbe ricordare al lettore altre vicende, e le sento già!
Il tema che hai voluto trattare è particolare e potrebbe anche innescare qualche discussione in merito al personaggio e alle reazioni alla sua natura e al proprio modo di essere. Il tono è come sempre super spensierato, di gran classe.
Niente da segnalarti, ci hanno già pensato gli altri autori. 😉
Mi è piaciuto molto come capitolo, complimenti!
Che altro dire? Aspetto il prossimo, sperando si tratti proprio delle due ciambelle. Quali? Non vedo l’ora di scoprirlo!
Alla prossima!
21/10/2022 at 10:37
Ciao GGP
Ho scelto un personaggio discutibile eppure vero. Personaggi come lui esistono, erano molti di più in passato quando.l’ultimo di una cucciolata diventava come Bibiano un “oggetto” di devozione quasi, e per la madre il modo per rimanere attaccata alla sua femminilità compromessa dalla menopausa. (Quanto ci sarebbe da dire!).
Ovviamente poi la vita ha i suoi percorsi e i tanti piccoli Bibiano, accolti come dono del santo del giorno in barba alle consuetudini parentali invece obbligatorie per i figli arrivati per primi, seguono a volte percorsi complicati.
Il nostro eroe a mio avviso è stato bravo e coerente e non ha abboccato alle provocazioni ipocrite dei social, bravo a lui e auguri!🙋
Ciao, grazie, grazie!🙋
19/10/2022 at 20:48
Du is megl che uan 😀
Storia molto carina. Poco altro da dire perché ormai sei un maestro 🙂
Ciao 🙂
21/10/2022 at 10:24
Ciao Red, grazie, andremo con due ciambelle.
(Delle mille cose che ho imparato qui molte le devo a te!) Grazie, ciaoo!🙋
19/10/2022 at 12:55
Molto carino il tuo racconto. Non ricordo se te lo avevo già detto, ma il tuo stile mi ricorda quello di Andrea Vitali, autore che mi piace moltissimo e di cui penso di aver letto quasi tutto. Uno stile chiaro, semplice, efficace e velato di umorismo. Quando ho letto Bibiano, mi era venuto in mente un luogo salito a onor delle cronache tempo fa, ma le similitudini si esauriscono qui. Personaggio interessante rimasto ancorato al cordone ombelicale forever. Finale divertente e azzeccato. PS = Ho scelto due ciambelle perché sono golosa 😀
19/10/2022 at 18:15
Ciao, mi hai messo in curiosità e ho cominciato a leggere la storia di “Cadavere”.
Poi magari ne riparliamo. Grazie per la dritta.
A presto!🙋🌻
19/10/2022 at 09:59
Voto la ciambella.
Ciao, Fenderman.
Mi aspettavo qualcosa di diverso, ed è una buona cosa perché riesci sempre a sorprendere 🙂
Il poverino mi ha fatto venire in mente il nipotino di Jack, in Ti Presento i Miei, e alla tetta artificiale. Non c’entra nulla, ma mi è venuto in mente. Certo la figura materna può diventare invadente e soffocante, per fortuna è diventato produttore televisivo e non serial killer.
Ciao, passa una buonissima giornata,
Alla prossima!
19/10/2022 at 18:13
Ciao, sicuramente di Bibiano che ne sono in giro, io ne conosco uno e in parte questa è la sua storia…
Non tutti per fortuna diventano vittime di se stessi, qualcuno se la cava, tutti quelli che vanno a Panarea, per esempio!😃 Grazie.
Hai scelto una ciambella anche se le due ciambelle era un tema che tu mi avevi proposto! Va be’, si può cambiare idea, non ti preoccupare!🌻🙋 ciaooo
19/10/2022 at 22:21
Purtroppo dimentico molte cose ultimamente. Non ho cambiato idea, me ne sono proprio dimenticata. 🙂.
18/10/2022 at 11:45
Ciao, povero pupone, una vita di sogni infranti!!! E qui mi fermo, anche perché alla fine si è consolato con la oversize!!! Ah, con “riverandolo” volevi forse dire rivelandolo, o forse era una via di mezzo tra rivelare e riverire? A parte gli scherzi, sarebbe una nuova parola interessante…
Ho votato per due ciambelle, perché come recita una famosa pubblicità… due is megl che uan!!! Alla prossima.
19/10/2022 at 18:08
Riverandolo… Mica male! Adesso me lo segno!
Il pupone ‘senofilo’, (ti piace questa?), l’ho detto che era fortunato!
Vediamo quante ciambelle ci toccano.
Grazie, ciaooo🙋🌻
16/10/2022 at 11:09
Stupefacente, sei bravissimo.
Atmosfere surreali, sprazzi di realtà. Ma come fai?
Ho votato per la proposta di un tema, desidero lasciarti libero di continuare come vuoi.
A Presto fenderman.
19/10/2022 at 18:03
Ciao Anna, grazie, forse scrivere cioè che piace fa bene all’autore e da il meglio anche se è di modesti mezzi😊
Ciaooo🙋🌻
14/10/2022 at 14:56
Capitolo 1)
Ehilà Fenderman!
Riprendi da 0, e segni subito un punto.
Il tuffo nel caos è un bellissimo viaggio. Questo primo capitolo vuole forse farci intendere che sarà una serie di racconti più onirici? Stiamo a vedere.
L’idea mi piace, e sono contento di vederti sempre in azione. Leggerti è sempre una bella avventura.
Spero mi perdonerai per aver saltato Ottaviano a questo giro, ma ho preferito dare la precedenza a questo nuovo progetto! 🙂
Trovi la lettura sempre su Youtube:
https://youtu.be/CckN6rTb19A
Alla prossima!
14/10/2022 at 16:35
Ciao G.G.P.,
…una storia un po’ diversa, nulla di definitivo.
Vorrei lasciare libertà assoluta alla fantasia anche in questo giro, buttare là tre spunti e seguire quello che vorrete, senza scelta di genere o tematica.
Spero di non annoiare e appuntamento a presto!
🙋🌻
14/10/2022 at 09:44
Ciao Fenderman!
Arieccomi. Un incipit con suggestioni visive notevoli; forte il contrasto con il contesto chiassoso e superficiale; nonostante il viola, il sogno della lumaca me lo immagino bianco, con arredamento essenziale, di design. mi evoca l’odissea nello spazio. Il niente e il dubbio di essre sul punto di morire, e poi la lumachina che cerca nutrimento.
Affascinante, come del resto lo è un po’ anche il mistero di cadere senza farsi male. Attendo il seguito, per il quale suggerisco di raccontarci di te.
Ciao un buon venerdì!
14/10/2022 at 16:31
Ciao, bentornato.
Odissea nello spazio… È vero che immagini un viaggio nell’intimo più intimo alla ricerca di un seme, in questo caso l’origine del pensiero, e ti ritrovi immancabilmente a nuotare nello spazio infinito tra il viola, il nero e anche le suggestioni bianche di certe ambientazioni nel cinema degli anni ottanta.
Come già detto a qualcun altro volevo esprimere una mia idea e cioè che l’uomo e il pensiero si possono “realizzare” solo con umiltà, determinazione e fame.
Grazie ancora, a presto.🙋
13/10/2022 at 09:12
Ciao, Fenderman.
Rieccoti alla riscossa, con un nuovo racconto (a te le 50000 parole del NaNoWriMo ti farebbero un baffo!)
Devo dirti la verità, leggendo la parte finale dell’episodio, ho pensato al momento del concepimento, il che non ha molto senso, perché si tratta di un sogno fatto in spiaggia, con la musica intorno e il rumore del mare, ma chi può sapere cosa si sogna e perché… Voto il seno, proprio per dare continuità alla mia intuizione, ma non so quanto io ci abbia preso.
Ti rinnovo i complimenti, che non sono mai scontati, ma con te un po’ sì 😉
Alla prossima!
13/10/2022 at 10:53
Ciao Keziarica, grazie dei complimenti😊
L’ultimo mio “percorso” di racconti autoconclusivi si era chiuso con la Vostra richiesta di proseguire su quella strada, e così, dunque, sarà.
Questa storia, una via di mezzo tra sogno e “colpo di sole” è solo un modo per dire che il pensiero, ciò che da all’uomo la sua unicità e identità, si può liberare solo a piccoli passi, con umiltà, con determinazione e con la fame.
Appuntamento a presto, ciaooo🙋🌻
11/10/2022 at 13:17
Ciao, è diverso dai tuoi soliti racconti, però bello e ansiogeno!!! Mi hai fatto fare mille ipotesi e formulare mille domande, ti devo fare i miei complimenti per l’incipit!!! Ah, ti segnalo un “implune” = “implume”.
Ho votato per raccontaci te, sono rimasta un po’ spiazzata e non so ancora dove ci porterà la storia, bravo!!! Alla prossima.
13/10/2022 at 11:03
Ciao Isabella, questa storia era solo un piccolo viaggio in cerca dell’origine del pensiero. Sai, quelle cose che ti succedono quando il sole picchia duro e ti colpisce il cervelletto!😀
Grazie di avermi letto, ci troviamo se vuoi con un’altra storia.🌻🙋
10/10/2022 at 23:21
Che cosa veramente veramente strana! Ho quasi più curiosità di sapere come va a finire questo strano sogno 🙂
Ciao 🙂
13/10/2022 at 11:06
Ciao Red, il sogno è sogno e finisce quando meno te lo aspetti. Diciamo che il breve viaggio dell’uomo suo malgrado lo ha portato là dove il pensiero, attributo unico e inimitabile dell’uomo, nasce e libera…
Grazie per la lettura. A presto!🙋