Dove eravamo rimasti?
Il commissario Saveri
Premessa: Il commissario Saveri è il personaggio principale della collana “I gialli del mistero”.
Da quando il signor Crow era tornato, non si era più fatto vedere in negozio. Aveva trascorso due giorni nel seminterrato a medicarsi le ferite lasciate dall’orango e anche l’orgoglio necessitava di tempo per guarire.
Quel giorno però, c’era qualcosa di insolito, un uomo dalla parte opposta della strada osservava il negozio appoggiato al muro di un edificio senza finestre. Era già alla terza sigaretta e aveva l’aria di uno che ha tutto il tempo del mondo.
L’elfo non lo perdeva d’occhio mentre riordinava il presepe posto vicino all’entrata. Aggiungeva qualche pecorella, sostituiva le lampadine fulminate, radunava il muschio. Ad un tratto si ritrovò il vecchio alle spalle, era arrivato in silenzio, come un serpente.
“È tornato anche quest’anno quel maledetto!” disse mentre sbirciava l’uomo in strada.
“Una vecchia conoscenza?” Gli chiese il ragazzo.
“Un piantagrane della peggiore specie” rispose il proprietario tra i denti. “Sparisci adesso, mi occupo io del commissario”.
L’elfo si ritirò a malavoglia, avrebbe voluto sapere di più su quell’uomo che nel frattempo si avvicinava con passo marziale. Era alto e aveva le spalle larghe come suo padre e sperò in cuor suo che potesse essergli di aiuto.
Il commissario entrò seguito dallo scampanellio della porta e inquadrò subito il proprietario, che se ne stava rintanato in un punto dove la luce non era diretta e le cicatrici meno visibili.
“Buongiorno, lei deve essere il signor Crow, sono il commissario Saveri”.
Il vecchio avrebbe voluto rispondergli che sapeva benissimo chi fosse, che sperava nel frattempo fosse stato internato in qualche istituto penitenziario o psichiatrico, dissolto, in poche parole defunto. Invece era lì con quegli occhi vivaci che frugavano nelle sue cose.
“Sono lieto che sia venuto a farmi visita, in cosa posso esserle utile?” disse cercando di simulare un tono meno aspro del solito.
“Non è una visita di cortesia, sono qui per farle delle domande a proposito di un cliente”.
“Oh, mi spiace non avere una lista dei clienti da mostrarle. Posso sapere di chi si tratta?”
“Boris Ferzetti, dodici anni. È stato visto entrare in questo negozio da un testimone”.
“Un testimone dite? In un posto sperduto come questo? Deve esserci sicuramente un equivoco, commissario”.
“Nessun equivoco. Il testimone è un dipendente comunale che si trovava a passare di qui dopo aver prestato servizio presso lo stadio”.
Il vecchio corrucciò la fronte. “In questo caso, sarà bene discuterne nel mio ufficio. Da questa parte, commissario, le faccio strada”.
L’ufficio si trovava al piano inferiore a cui si accedeva tramite una scala a chiocciola con gli scalini corrosi dalla ruggine. A ogni passo la scala vibrava e scricchiolava penosamente.
L’illuminazione era scarsa, l’unica lampada mandava una luce anemica che rischiarava appena l’ambiente. C’era puzza di stantio e di frutta marcita e l’aria era satura di polvere, tra gli oggetti accatastati un topo schizzò veloce e si infilò sotto un armadio.
“Non ha mai pensato di dare una pulita qui? Sono sicuro che l’ufficio di igiene potrebbe interessarsi alla questione” disse il commissario.
Il signor Crow era alle sue spalle, i denti luccicavano nel buio. “Invece di minacciarmi, perché non da un’occhiata a questo specchio? Un pezzo unico, le assicuro. Lo guardi bene, in fondo è come un deja-vu”.
Il commissario si voltò e si trovò davanti allo specchio che pareva spuntato dal nulla. Era alto almeno quanto lui, con la cornice dorata e fregi in ebano e corniola su entrambi i lati. Alla base e sulla cimasa erano riportati numeri e lettere disposti su tre file, apparentemente senza significato. L’ovale dello specchio rifletteva la sua immagine per intero.
“È davvero strano” disse il commissario mentre osservava la sua figura farsi più piccola, come se indietreggiasse o fosse risucchiata da un banco di nebbia sullo sfondo.
La voce del signor Crow gli arrivava a ondate, come un’eco. “Lasci andare i pensieri in fondo non è venuto per questo? Ogni anno le regalo l’oblio, forse viene coscientemente a cercarlo”.
Più tardi, mentre risalivano la scala, il vecchio gli teneva una mano sulla spalla, come se fosse un vecchio amico, mentre il commissario si muoveva a scatti, come un automa. Si ritrovò in strada con il trasportino di un gatto tra le braccia. Lo guardò stupito, mentre il gatto miagolava senza sosta cercando di attirare la sua attenzione. Sulla porta della gabbia c’era una targhetta con il nome: Boris.
Il signor Crow glielo aveva affibbiato prima di metterlo alla porta. Si era detto certo che era esattamente ciò che cercava. Il commissario Saveri si sentiva stordito, come se avesse dormito secoli. Cominciò a camminare, un passo dopo l’altro mentre la circolazione riprendeva a fluire. Era certo di essere lì per un motivo che non riusciva a ricordare e sentiva di avere una domanda che non trovava risposta.
Qualcosa che cominciava con la B.
Nel prossimo capitolo troviamo...
- un personaggio enigmatico (29%)
- qualcosa di più sullo specchio (29%)
- qualcosa sul passato dell'elfo (43%)

11/01/2023 at 12:21
Ciao Pintore, ho letto tutta la storia e ti volevo fare i miei complimenti perchè mi è piaciuta tantissimo.
Ti volevo chiedere il permesso di poterne fare una versione audio e di caricarla sul mio canale youtube “L’anima dei libri”
Aspetto una tua risposta ^_^
11/01/2023 at 12:22
*Ciao Angela
Scusami, mi sono confuso leggendo il primo commento. 🙂
11/01/2023 at 21:30
Ciao, mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta e sarei molto felice di ascoltarla su youtube. Ricordati di inserire il link diretto! Grazie mille e a presto. 🙂
26/12/2022 at 15:28
Capitolo 10)
Ciao Angela!
Sono contento che tu sia riuscita a chiudere la storia e mettere la parola fine al viaggio. Chiudere una storia è sempre un ottimo incentivo per rinnovarne un’altra!
Aspetto di leggerti su altre tematiche.
Su questo finale concordo con quanto detto da Ottaviano. L’impressione che è il capitolo sì, vada a chiudere in positivo la storia, ma finisca effettivamente per riaprirla, rilanciando la situazione finale. Forse avresti potuto giocare un po’ di più sul timore dell’elfo delle ripercussioni, del terrore di finire di nuovo fra le grinfie di Crow.
Hai già spiegato le tue motivazioni, quindi capisco perfettamente. Ogni riferimento è sempre legato al tuo file privato! 🙂
Non mi resta che augurati buone feste!
Alla prossima!
26/12/2022 at 12:37
La tua finisce, in positivo ma, a mio avviso non chiude la porta dietro di sé ma invece con l’ingresso della ragazzina paraplegica sembra aprire un capitolo nuovo e quasi dispiace non saperne di più. Comunque ben fatto, ti rinnovo i miei complimenti perché ti ho letta sempre molto volentieri.
Buone feste, saluta il “nostro” mare per me. Ciao.
25/12/2022 at 23:30
Una piccola conclusione che ben si addice a questo racconto. Chissà se in un altro anno, anche qualcun altro verrà liberato o se il nostro Crow troverà prima o poi la sua redenzione.
Chissà 🙂
Intanto ti auguro buon Natale e ci leggiamo alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
25/12/2022 at 23:06
Arrivo fuori tempo massimo per pubblicare l’epilogo del racconto. Diciamo che era scontato, in realtà la storia si è chiusa nel capitolo precedente. Questi giorni di festa sono stati caotici e non ho più scritto una riga da tempo, perà le storie continuano a venirmi in mente, devo solo decidere a quale dare retta. L’ultima non mi sembra male, parla di una donna con il cuore di ghiaccio che ama battersi come un uomo, ma ahimè, dovrà decidersi a prendere marito. Potrebbe essere un rosa, oppure un racconto avventuroso o un testo per adulti. Ci penserò su. Intanto vi ringrazio per aver seguito, letto e votato questa storia. A presto 🙂
12/12/2022 at 20:45
Ciao Angela!
Una storia deve finire esattamente quando senti che deve farlo. Più che altro, meglio evitare il periodo Natalizio, anche perché c’è poco tempo da dedicare alla lettura – lo dico per esperienza. E si rischia di rimanere un po’ intrappolati!
Ti segnalo giusto questo: “da allora mi è consentivo”, piccola svista, nulla di grave.
Per il resto funziona bene il tutto. Sono curioso di sapere come chiuderai la vicenda.
Aspetto la conclusione, voto per la fiaba! 😀
Alla prossima!
25/12/2022 at 23:08
Ciao, rispondo con un ritardo pazzesco, ma ho dovuto rallentare con la scrittura (e la lettura) per tutte le grane che la vita elargisce con tanta generosità. Ho pubblicato un finale microscopico, perché, come scrivevo sopra, in realtà la storia era già conclusa. Un caro saluto e Buon Natale! ♥
11/12/2022 at 23:42
Voglio vederti cimentare con una fiaba! 😀
Ciao! Capitolo molto molto interessante: Crow quindi sarebbe il Krampus! Non me lo aspettavo.
Molto bello anche la speranza per il nostro elfo inserita alla fine del capitolo e chissà nell’ultimo cosa ci aspetta. Sono curioso!
Ciao 🙂
25/12/2022 at 23:09
Ciao carissimo, rispondo con notevole ritardo pure a te e intanto ti auguro Buon Natale! Lo sai che non sapevo chi fosse il Krampus? Spero che il finale non ti abbia deluso, ma volevo proprio dare una chance al nostro elfo. Un caro saluto a presto.
11/12/2022 at 23:35
Ciao Angela, ti consiglierei di cambiare genere, ti divertirai.
Essere il fratellino negletto del grande babbo Natale non deve essere facile… Tuttavia proprio da qui potrebbe partire una grande avventura senza elfi o magie, in giro per il mondo… A te decidere. Il capitolo è molto bello e in clima natalizio: perfetto così, ti auguro un bel finale! Ciaooo?
25/12/2022 at 23:12
Ciao carissimo, concordo alla grande! Basta elfi, maghi e sortilegi, mi piace cambiare genere più o meno come fa il nostro Giuseppe Pintore e sto accarezzando l’idea di un rosa o qualcosa del genere. Epilogo brevissimo, perché la storia si era già conclusa con la liberazione dell’elfo. Grazie per tutti i consigli, le letture e le scelte che hanno permesso alla storia di dipanarsi. A proposito: Buon Natale! ♥
11/12/2022 at 23:14
Carissimi, stavolta i 5.000 caratteri li ho usati tutti. Avevate indovinato la provenienza del Signor Crow? Avevate pochi indizi: la neve e i 10 km dal centro abitato. Vi mancavano almeno altri due elementi che ho aggiunto in questo capitolo. Manca solo il finale, anzi, dopo tutto potrebbe anche essere questo. Spero la storia vi sia piaciuta, volevo farla arrivare fino a Natale ma state tutti pubblicando a raffica e ho deciso di seguire la corrente. A presto ♥
05/12/2022 at 23:55
Capitolo 8)
Ciao Angela!
Trovo che nel file privato potresti invertire l’ordine di questi due ultimi capitoli, per bilanciare il sentimento di ansia, orrore e malinconia. Inoltre, trovo che l’inizio del precedente capitolo si leghi davvero bene con la fine di questo. Allo stesso modo lo fanno la fine del capitolo 6 con l’inizio dell’8.
Fammi sapere che ne pensi, e se nel caso può funzionare! 🙂
Per questo capitolo non mi sento di avere niente in particolare da segnalare. Voto per una maledizione, ma la stessa potrebbe rivelarsi un dono. Chissà 🙂
Aspetto i prossimi!
A presto!
04/12/2022 at 22:18
Come al solito ho fatto un casino e la risposta a Fenderman è finita qui.
04/12/2022 at 22:17
Ciao carissimo, so bene che questo capitolo non è horror, ma mi serviva per preparare la strada al prossimo in cui scopriremo chi è il signor Crow. In un certo senso sarà il capitolo conclusivo, perché nell’ultimo penso di fare un salto nel tempo e di vedere come vanno le cose… Niente spoiler. A presto e intanto grazie per lettura e commento.
04/12/2022 at 21:23
Per il penultimo capitolo voto un Regalo (in verità ho tirato a caso tra questo e Speranza).
Commento al capitolo: :O
Questa non me l’aspettavo! Non so che altro dire: mi hai spiazzato completamente!
Ciao 🙂
04/12/2022 at 22:21
Ciao Red, immagino di avervi spiazzato con questo capitolo, ma ne avevo bisogno per spiegare le origini di Crow. Il fatto che Astrid vivesse a 10 chilometri dal centro abitato ha un significato, non ho voluto aggiungere altro che lo rendesse ovvio. Nel prossimo scopriamo le carte. A presto 🙂
04/12/2022 at 18:03
Ciao Angela. Dunque anche il signor Crow aveva una famiglia e chissà che non sia lui il frutto di quell’errore. Certo è che il legame della maternità è davvero inscindibile, anche per loro. Qui il racconto trasfigura in fiaba, ma sappiamo come horror e Fantasy si somigliano (da Biancaneve in poi…).
Voterei maledizione tanto per rimanere nel genere e… Vediamo! Ciao??
04/12/2022 at 22:19
Ciao, la risposta al tuo commento è finita altrove (è sopra a tutti gli altri commenti). Ho la connessione bislacca, perdono!” 🙂
26/11/2022 at 15:46
Capitolo 7)
Ciao Angela!
L’intento del capitolo riesce, anche se ho trovato il tutto molto ristretto e un po’ spento rispetto al solito. Non è brutto capitolo, anzi, ma è come se mancasse qualcosa.
Trovo ci fosse lo spazio per approfondire l’agitazione di Crow, sottolineandone la distrazione o la scontentezza: magari anche solo illustrando una crudeltà solita verso i suoi “schiavi” non reiterata, oltre al nome pronunciato. Trovo avresti potuto sfruttare lo spazio disponibile anche per palesare con più intensità il senso di vuoto provato dall’elfo: che il trauma di un nome “quasi dimenticato” possa portarlo a dimenticare di eseguire alcuni degli ordini? Che si possa ritrovare a contemplare i compagni di sventura, affinché gli vadano a ricordare quella sensazione di essere intrappolato, di non avere una vita?
Trovo che avresti potuto offrire al concetto un taglio più visivo che didascalico. La nostalgia della vita passata s’intuisce, però è come se la carezzassi piano e poi te ne sbarazzassi.
Nella risposta a Fenderman hai sottolineato alcune delle domande che uno dei lettori potrebbe farsi, ma trovo che trascinare Carlo in quelle stesse riflessioni avrebbe offerto una carica più ansiogena e disturbante per lo stesso lettore.
Come sempre, le mie non sono verità assolute, giusto delle riflessioni – discutibili, per altro!
Mi piace però offrire sempre un punto di vista alternativo sulla storia, quando ne vedo uno, anche solo per consentire agli autori di confrontarsi con la loro stessa idea. 🙂
Alla prossima!
04/12/2022 at 22:15
Ciao Giuseppe, mi accorgo che non avevo risposto al tuo commento e lo faccio ora. Come al solito i tuoi appunti sono preziosi e mi serviranno in fase di revisione. Piuttosto ho visto che hai appena pubblicato una nuova storia e mi accingo a immergermi nel genere che hai scelto: il rosa ♥ Dopo l’erotico, secondo me ci sta a pennello. Facci sognare!
25/11/2022 at 00:22
Mi piacerebbe ancora di più sull’elfo ma i capitoli rimasti sono troppo pochi, quindi voto una visita inaspettata.
Strano che un negozio magico non attiri nessuno: secondo me gatta ci cova 🙂
Ciao 🙂
25/11/2022 at 00:36
PS: aggiungo: O Crow sta iniziando a manifestare sentimenti positivi oppure lo ha chiamato per nome proprio perché gli insulti non gli fanno più né caldo né freddo mentre il suo nome gli brucia perché gli fa ricordare chi era prima. Oppure c’è una terza ipotesi a cui io non ho pensato. In ogni caso è una ficata!
26/11/2022 at 15:39
Ciao Red, mi fa sempre piacere leggere i tuoi commenti. Avevo già in programma tutti i prossimi capitoli, ma poi devo fare i conti con le vostre scelte, quindi, conviene attendere per capire come proseguire. Il finale invece è già pronto e anche la cover per la pubblicazione. Ci sto ancora lavorando, ma intanto ti mostro il progetto in miniatura: https://i.postimg.cc/44KhqtZt/iconaweird.jpg
Sto seguendo un corso di grafica, questi sono tutti esperimenti in realtà. Allora, a quando la nuova storia?
26/11/2022 at 16:52
La storia l’ho già pubblicata (dopo una fatica improba). Corri a leggerla! ^_^
(Cerca in Fantasy: un Gioco Molto Reale. Non posso mettere il link perché il commento andrebbe in moderazione).
Un piccolo consiglio per la copertina: l’elfo, da come è descritto nel racconto, dovrebbe assomigliare di più ad un giocattolo. Per il resto, mi piace 🙂
24/11/2022 at 21:49
Ciao Angela, bene, bello il racconto dell’elfo-umano, dei suoi sentimenti e dei suoi dolori, mi è piaciuto molto.
Una sola cosa avrei voluto “sentire”: Crow che lo chiama per nome. Certo lo hai detto e spiegato, ma, almeno secondo me, non è la stessa cosa; peccato.
Adesso voto la visita, vediamo chi è…?
Alla prossima dunque: complimenti a te!??
24/11/2022 at 21:57
Hai ragione, non sarebbe stato male sentire il ruvido Crow che lo chiamava per nome. Però avrei dovuto costruire prima una scena che sarebbe risultata piatta. Qui lascio l’interpretazione al lettore: “Cavolo, lo ha chiamato per nome, che sia pentito? Si sia affezzionato? Chissà cosa gli passa per la testa… Magari è per quello che hanno condiviso con l’orango, magari si è stufato di essere sempre solo e ha bisogno di un amico… magari ha un cuore”. Vedi quante cose si possono pensare? E chissà dove sta la verità. Magari ha solo capito che dietro i suoi “pupazzi”, batte un cuore umano e che per quanto lui possa brigare, non smetterà mai di essere tale. Grazie per il commento caro ♥
24/11/2022 at 21:20
Carissimi,
ho deciso di puntare i riflettori sull’elfo. Glielo dovevo, visto che fino ad ora ho dedicato davvero poco a questo personaggio. Ancora due capitoli prima della chiusura, sono curiosa anche io di sapere come evolverà la storia. A presto 🙂
22/11/2022 at 15:06
Una storia perfetta per Natale. Un horror soft piacevole da leggere.
24/11/2022 at 21:21
In questo capitolo non c’è nulla di horror, mi sono presa una licenza “poetica” ♥
21/11/2022 at 19:36
Perdonate il caos che trovate con i commenti, purtroppo non riesco a inserire che poche righe, per cui, sono costretta a frammentare gli interventi e a volte non sono neppure dove dovrebbero essere. Sorry.
21/11/2022 at 19:23
commento 2
Trovo molto interessante la proposta che sia proprio il commissario a chiedere di dare uno sguardo nel sotterraneo e penso di utilizzarla per sistemare il capitolo, per cui ti ringrazio. Sull’ultima parte invece, con tanto di pistola, la trovo un po’ tirata per i capelli. Molto del capitolo è rimasto nel file word, credo di aver tagliato almeno 1500 caratteri (la scorsa volta è andata decisamente peggio, perché ne ho tagliati 2500). In ogni caso non è una scusa, l’autore deve essere capace di far rientrare tutto nei 5.000 previsti, o almeno le cose basilari.
21/11/2022 at 19:24
commento 3 (per G. Pintore)
Vorrei questa storia anche sulle varie piattaforme online, visto che The Incipit concede questa possibilità a patto che venga citato. Il problema è riuscire a terminarla prima di Natale, vediamo come andrà. Ora passo a te. Grazie per lettura e commento 🙂
21/11/2022 at 19:27
questo commento era per G. Pintore.
21/11/2022 at 18:52
Capitolo 6)
Ciao Angela! Finalmente sei riuscita a pubblicare! 😀
Per quanto riguarda la stesura del capitolo ho poco ben poco da dire, funziona tutto bene e scorre rapido. Le mie osservazioni però si baseranno sull’interazione di certi personaggi e su alcune impressioni che ho avuto, ma ritienile solo una mia personale visione, perché sono certo che la maggior parte dei lettori non tende a farci caso. Le riflessioni, a prescindere dal fatto che vi sia poco spazio per raccontare, e che nel tuo file privato potrebbero essere state risolte, sono più che altro su alcune logiche.
Il nostro Elfo è passato dall’essere traumatizzato a diventare complice, nel precedente capitolo. In questo, invece, pare a tratti collaborativo, ma esprimi il suo pensiero di essere aiutato. Trovo che alcuni lettori potrebbero rimanere parecchio confusi da questa scelta. Approfondire il personaggio, spiegando che magari ha già tentato inutilmente la fuga, o spiegando che sarebbe inutile fuggire, se si rimane un giocattolo, darebbe al nostro Elfo un motivo in più per guadagnarsi la pagnotta anche come spia-doppiogiochista. Almeno per me, l’interesse verso questo personaggio si è spento, basandomi sul testo presente su The Incipit.
Per quanto riguarda Mr. Crow, lo scambio con il commissario è interessante, ma temo l’effetto del “guarda sto specchio” non mi ha convinto. Poi, avendo più spazio, ci sarebbe stata la possibilità di spiegare con più cura alcuni passaggi, ma trovo qui si finisca per perdere un po’ di tensione.
Inoltre, il commissario pare troppo facile nell’accompagnare il nostro Venditore di orrori. Non sarebbe forse stato meglio che la proposta di “dare uno sguardo” venisse proprio dal commissario?
La scena dello specchio può essere decisamente più orrorifica, specie se ti riesce di illudere il lettore del fatto che il commissario possa avere una possibilità. Per come è impostato, invece, il lettore capisce che l’uomo è già fregato.
Ti faccio un esempio alternativo della scena, magari più simile al file privato:
– Crow lo guida nello scantinato.
– Il commissario sottolinea la sporcizia.
– Perché non guarda qui? Chiede Crow.
– Non m’interessano i gingilli, dice il Commissario. Nota un qualcosa che potrebbe essere appartenuto al bambino.
– Crow lo raccoglie e se lo nasconde dietro, mentre gira intorno al Commissario, che intanto lo segue con gli occhi e tira fuori la pistola.
– Mostrami cosa hai in mano! ordina.
– “Cose che non dovrebbero essere qui! Ma certi luoghi sono specchio della nostra anima: basta sapersi dare uno sguardo.” Dice Crow, e si sposta di lato, rivelando l’oggetto davanti specchio alle sue spalle. Il commissario ci si perde come hai descritto.
Penso tu possa sviluppare decisamente meglio questo passaggio. Mi è parso che non ci fosse spazio alla fine del capitolo, quindi magari questo suggerimento è stato inutile, ma dovresti approfondire la dinamica thriller di questo capitolo! 😉
Come sempre, non siamo qui per insegnare niente a nessuno, ma per giocare a mescolarci le idee, e qualche volta potrebbe saltare fuori un suggerimento! Perdona il messaggio chilometrico!
Aspetto il prossimo!
21/11/2022 at 19:22
commento 1
Ciao carissimo, finalmente di nuovo operativi e ho visto che anche tu hai pubblicato un nuovo capitolo. Dunque, come al solito i tuoi appunti mi fanno riflettere, per esempio mi sono accorta che l’elfo ha un ruolo marginale e spesso e volentieri subisce senza reagire. Potrebbe essere un tratto caratteriale, difatti, ci sono alcune persone che a un certo punto si adattano alle situazioni e le subiscono. Forse anche per questo ho messo tra le opzioni un approfondimento sull’elfo, ma non so quale sarà la scelta più votata, altrimenti avrei già iniziato a pianificare qualcosa.
21/11/2022 at 19:26
Ho dovuto frammentare la risposta in 3 parti, perché non riesco a caricare un commento lungo e ho notato che anche Red Dragon ha lo stesso problema. Gli altri due frammenti sono apparsi altrove, purtroppo e non in risposta al tuo messaggio. Sorry per il caos 🙂
21/11/2022 at 00:01
“Hai confini della realtà” una ‘ serie degli anni sessanta, trenta minuti di storie che davvero somigliano a questa e a molte che ho scritto anche io negli episodi autoconclusivi. Sono un must, e di un’attrattiva unica.
Certo trovarli oggi…?
Stavolta il tuo signor Crow se l’è cavata alla grande.
Lo specchio è una delle mie fisse e quindi lo voto!
Bravissima. A presto!??
21/11/2022 at 19:33
commento 1
Ciao carissimo, hai iniziato con una svista, un’acca malvagia che è sfuggita al controllo dell’autore, ma ti perdono (naturalmente scherzo). Mi sono andata a cercare questo telefilm famoso negli anni sessanta, ho visto che alcune puntate sono disponibili su youtube e magari gli darò un’occhiata, ma è un’arma a doppio taglio perché, se già trovate delle similitudini con il mio racconto, temo che potrebbe influenzarmi e allora sì che sarebbero guai!
21/11/2022 at 19:35
(come spiegavo a Pintore, sono costretta a spezzettare i commenti, perché altrimenti non riesco a postarli.
Commento 2: Lo specchio è anche una mia fissazione, ho una passione per gli specchi d’epoca, in particolare gli specchi da toeletta. Altra fissazione sono i fari. Ma non credo riuscirò a inserirne uno in questa storia. Grazie per essere passato da me!
20/11/2022 at 22:17
Un personaggio enigmatico!
Molto molto interessante questa cosa. Il Commissario non lo può far sparire e basta o sostituirlo con un qualche giocattolo. No, deve fargli dimenticare per quale motivo era lì e, in un certo senso, accontentarlo.
20/11/2022 at 22:18
Sempre molto simile ai racconti di “Ai Confini della Realtà” (a proposito: più sotto è comparso il mio commento dove ne parlavo), affascinante e spaventoso allo stesso tempo.
Mi chiedo dove vuoi andare a parare nel finale, ma siamo qui per scoprirlo 🙂
Ciao 🙂
PS: la nuova storia non riesco ancora a pubblicarla (mi si pianta).
20/11/2022 at 22:18
PPS: commento spezzettato in più parti, altrimenti non me lo faceva pubblicare
20/11/2022 at 22:34
Ciao Red, intanto ti ringrazio perché sei quasi sempre il primo a inserire un commento e sai che ci tengo. Non ho mai visto il film o telefilm di cui parli “ai confini della realtà”, dove lo trovo? Quanto al commissario, non gli conviene farlo sparire perché si ritroverebbe a dover dare spiegazioni a un intero dipartimento di polizia. E forse ciò che pensa non è poi così lontano dalla realtà, perché Saveri è un personaggio che in passato ha sofferto molto. Tornando al discorso pubblicazione, ora funziona tutto, quindi non hai scuse. Pronto per la nuova storia? A presto caro e grazie per lettura e commento.
20/11/2022 at 23:36
Ai Confini della Realtà è un vecchio telefilm, praticamente introvabile, ma che ha formato un’epoca! Forse non l’hai mai visto ma in qualche modo ha influenzato anche te, visto che i vari episodi continuano a ricordarmelo 😀
Ciao 🙂
PS: la storia ce l’ho pronta da due settimane. Vediamo se ora ci riesco 🙂
20/11/2022 at 21:53
Carissimi,
ci ho messo un po’ a pubblicare il sesto capitolo perché ho avuto problemi di connessione e anche sulla piattaforma c’era bisogno di manutenzione. Comunque ora si torna operativi e penso di riuscire a rispettare la tabella di marcia che mi ero prefissata per arrivare a Natale con l’ultimo capitolo. Ho introdotto il commissario Saveri, nato dalla mia penna qualche anno fa, un personaggio che ha avuto molto a che fare con l’esoterismo e mi sembrava giusto regalargli un cameo. Ci aggiorniamo presto, aspetto i vostri lavori. 🙂
12/11/2022 at 18:48
Io mi sono immaginato che l’elfo è potuto uscire perché stava seguendo Crow e così può anche tornare al negozio. Non gli è possibile invece andare dove gli pare. Difatti Crow si è subito accorto della sua presenza.
Poi Angela ci dirà se la mia idea è valida o meno 🙂
Ciao 🙂
12/11/2022 at 21:21
Hai centrato il bersaglio. Naturalmente tutti gli oggetti animati e non presenti nel negozio dipendono dal signor Crow. Nella parte che ho tagliato, il vecchio si rivolge con la solita cattiveria verso l’elfo chiamandolo appunto “stupido elfo” e gli chiarisce che è lì perché lui lo vuole e che aveva giusto appunto voglia di raccontare una storia. Allora aspetto il tuo fantasy. Ciao!
12/11/2022 at 18:08
Capitolo 5)
Ciao Angela!
Trovo che il capitolo sia ben scritto, tolto il passaggio sottolineato anche da Keziarica e il dialogo dell’elfo (meglio andarsene) staccato dalla sua azione. Trovo che crei un po’ di confusione, perché si ha l’impressione che così sia il signor Crow a parlare. Piccolezze, ovviamente, che nulla tolgono al capitolo.
DI per sé ho provato una sensazione contrastante sin dall’inizio, anche per lo stile adottato, e forse anche a causa dei tagli che hai specificato nel commento alla storia.
La domanda che fa Kez è pero la stessa che mi sono posto io: perché l’elfo e tutte le altre creature non fuggono, considerato che dovrebbero detestare il loro carceriere?
Dalle precedenti storie, l’impressione che ha il lettore è proprio che questi giocattoli non possano abbandonare di loro spontanea volontà il locale, e in una condizione simile, per l’appunto, se cambi questa regola non detta, si viene a creare un conflitto anche con le altre storie già raccontate.
Diversamente, se tu avessi giostrato il fatto che il Signor Crow, consapevole di essere stato seguito – come sottolinei – lo avesse fatto per far sì che la creatura martoriasse il povero elfo al suo posto… beh con questo risvolto avresti giustificato tutto! 🙂
Poi non so, sono curioso di sapere cosa ne pensi!
Per il resto mi pare che vada tutto bene 🙂
Aspetto il prossimo!
12/11/2022 at 21:09
(poiché non riesco a caricare il commento, lo divido in due parti).
1° parte
Ciao Giuseppe, attendo sempre il tuo commento per scovare le problematiche del racconto perché tu hai un occhio di lince. Però hai ragione quando dici che i tagli sono la causa diretta di alcune incongruenze. Per esempio manca tutta la parte iniziale che era davvero bella, perché l’elfo passa in rassegna anche gli ultimi arrivati cioè il gatto e la bambola, ci sono alcuni dettagli che li riguardano non di poco conto. E poi parla più espressamente degli omini che gestiscono gli scambi del trenino elettrico di cui ricorda la prima volta che sono entrati in negozio… Peccato.
12/11/2022 at 21:12
2 parte
Oltre a quella parte ho dovuto tagliare alcuni dialoghi e mi sa che ho fatto male, perché la scure si è abbattuta proprio all’inizio quando Mr Crow si rivolge all’elfo chiamandolo “Stupido elfo” e gli comunica che non avrebbe mai potuto seguirlo se lui non glielo avesse permesso. Naturalmente, come avete immaginato, tutti gli oggetti che si trovano nel negozio sono sottoposti al suo volere. La variante finale è interessante, ma avevo piacere che il malvagio pagasse una volta tanto… Ho visto che hai appena pubblicato un nuovo capitolo, quindi ci vediamo da te 🙂 Thank you per essere passato.
12/11/2022 at 10:34
Ciao, Angela.
Mi sono persa il precedente, ma ho recuperato.
La Bambola sembra un episodio tratto dalla serie “Ai confini della realtà”, interessante e ben raccontato. Una sorta di “il Principe e il Povero” in salsa weird, appunto.
Quest’ultimo mi ha lasciato qualche perplessità: perché l’elfo non scappa, visto che il suo padrone lo lascia solo in negozio e, dato che lo segue, ha possibilità di uscirne. Un’altra cosa, quando ho letto la frase: “In lontananza, le grida dell’animale si erano fatte più frequenti e prendevano potenza,” non ho capito a quale animale ti riferissi, sono tornata indietro nel testo, ma non c’era traccia di animali… poi ho proseguito la lettura e ho capito. A questo proposito, forse, avresti dovuto sostituire “dell’animale” con ” di un animale”, visto che ancora non si sa a cosa ti stai riferendo. Sono piccolezze, il testo è ben scritto, però, non dovrebbe creare intralci, seppur piccoli, alla lettura (se il lettore deve tornare indietro a leggere per capire si rischia di infrangere la sospensione dell’incredulità) ?.
Voto il verde, siamo in un negozio Natalizio…
Alla prossima!
12/11/2022 at 20:56
Ciao, intanto ti ringrazio per la lettura e gli appunti. Devo rileggere meglio il racconto per sistemare questi dettagli. Lo sai che non ho mai visto “Ai confini della realtà”? Si tratta di una serie horror o fantasy? Bene per il verde, in realtà tutti e tre i colori vanno bene per introdurre il prossimo personaggio anche se il verde, appunto, mi costringe a fare una scelta particolare. A presto e grazie per il commento.
12/11/2022 at 21:14
https://it.wikipedia.org/wiki/Ai_confini_della_realt%C3%A0_(serie_televisiva_1985)
E’ la serie che seguivo io. Decisamente un genere strano, visto che mischiava un po’ tutto 🙂
Questa è l’originale: https://it.wikipedia.org/wiki/Ai_confini_della_realt%C3%A0_(serie_televisiva_1959)
Ciao 🙂
12/11/2022 at 01:36
Verde perché è un colore vicino al Natale 🙂
Ciao! Capitolo spaventoso e toccante allo stesso tempo! Quindi il nostro Crow ha fatto anche errori ed è pronto a pagarne le conseguenze. Sviluppo interessante, non c’è che dire!
Ciao 🙂
12/11/2022 at 20:54
Ciao Red, sempre gentile e puntuale nella lettura. A quando una nuova storia? Varierai anche stavolta il genere? A rileggerci 🙂
12/11/2022 at 21:11
Martedì sera. Sarà un Fantasy ed un esperimento. Spero di sorprenderti 🙂
Ciao 🙂
11/11/2022 at 18:56
Carissimi, questo racconto era di ben 7.500 caratteri, purtroppo ho dovuto tagliare parecchio, soprattutto la parte iniziale. Ho avuto qualche problema anche a postare commenti nei vostri lavori, alcuni ancora in moderazione, altri la procedura non è andata a buon fine. Vi leggo e vi voto, se non mi leggete è probabilmente la mia connessione ballerina. A presto.
11/11/2022 at 20:22
Ciao Angela.
Qui la notizia è il signor Crow ha un cuore, e un pentimento che non gli risparmia la puntuale punizione.
È un notevole cambio scena, apprezzabile, molto romantico, ( in tutto i sensi), che prelude secondo me al bianco.
Bravissima.?? ciaooo
05/11/2022 at 00:57
Ciao Angela, la punizione della bimba è esemplare, bene. Adesso il rischio è quello di risultare ripetitivi e quindi ci vuole una idea per ” uscire” dal negozio maledetto.
Scrittura efficace e coinvolgente, alla prossima!??
05/11/2022 at 15:31
Ciao carissimo,
concordo sulle tue osservazioni e ho già in mente storie che si svolgeranno altrove. Certo, molto dipende dalle scelte che farete. Ho notato che nel tuo racconto sono scomparsi gli incipitpoints, come mai? A presto e grazie.
05/11/2022 at 00:29
Capitolo 4)
Ciao Angela!
Il capitolo ha una buona costruzione, anche se non mi ha convinto del tutto. Lo hai scritto bene, anche se ti sei persa una S in “fregandosi”, a meno che non fosse annessa una parte poi cancellata. Ho trovato il termine “merda” poco affine allo stile narrativo adottato, per il fatto che rappresenta un termine e un’espressione che non accompagna la narrazione, e per impostazione non è neanche giustificata dal narratore. Sei stata elegante per tutto il resto del capitolo, quindi un po’ mi ha fatto storcere il naso.
Ora veniamo al perché della mia affermazione:
Nei precedenti episodi ci hai abituato a un’impostazione narrativa ben precisa: intro, spiegazione, visita e maledizione. Se per qualche episodio può funzionare, trovo sia necessario mescolare un po’ le carte, anche per aggiungere qualcosa in più alla storia. Perché? Perché la ripetitività non premia quasi mai, e tende a far perdere carica al racconto. Se sappiamo che tanto andrà a finire così, si perde anche il gusto della scoperta del come. Con questo intendo dire che sia un brutto capitolo o una brutta storia? No, non fraintendermi. Dico solo che il risultato potrebbe essere ottimizzato. Trovo in questo caso ci fossero due opportunità, tutte secondo la mia personalissima opinione, e con questo non intendo che sia migliori, ma che avrebbero valorizzato maggiormente il racconto:
1)
La bambina entra nel locale, ma l’autista la segue. Piazza davvero un casino fastidiosissimo e il commerciante le promette di regalarle la “costosissima” bambola, a patto che lei si faccia trasportare con essa all’interno della scatola. Lei, viziata, accetta la sfida pur di non pagare. L’entrata ad effetto, però, rivela al lettore che la bambola si è sostituita a lei nel viaggio. L’autista riconosce la differenza, ma sorridendo sta in silenzio.
2) Raccontare questa storia partendo dalla fine. Ovvero da una bambina che ha trovato una bambola sporca di fango. E la bambola parla, raccontando la sua storia. Ma la bambina la riporta dal proprietario dicendo che è rotta e farfuglia.
Prendi i miei sempre come consigli. Magari ad alcuni lettori queste idee neanche piacerebbero. Ripeto, trovo – nella mia super personalissima opinione – che avresti potuto giocare di più con questa storia 🙂 Ma la storia è la tua, non la mia!
Aspetto di scoprire chi sarà il prossimo sfortunato!
Spero di essere tornato utile e non averi buttato giù di morale con le mie parole. L’idea rimane molto bella.
Per quanto riguarda la scrittura a mano, trovo che sia per il fatto che sia un esercizio che necessita di maggior tempo. Mentre scrivi, il cervello lavora già sulle prossime parole, elaborandole più velocemente, ma paradossalmente con più calma. Nella scrittura al pc si fa invece velocissimo a gettare giù i pensieri… e una volta scritti, è difficile ritrattarli. Perché riteniamo quasi sempre che la prima sia sempre abbastanza buona. Almeno, questa è la mia esperienza personale.
Se provassi a scrivere a mano come riesco al pc, non capirei davvero niente di quel che sto scrivendo!
A presto!
05/11/2022 at 15:47
Ciao,
come al solito i tuoi commenti sono dettagliati e questo mi piace, perché la critica quando è motivata è sempre utile all’autore. Andiamo per gradi. Il termine forte di cui parli, mi sembrava giustificato dal momento che avevo già usato un linguaggio scurrile, ma è avvenuto nei dialoghi. Invece qui è il narratore a utilizzarlo. Devo dire che, pur non essendo giovanissima, seguo molto i social e ho notato che è diventato un termine di uso comune, forse è questo che mi ha tratto in inganno. Se tu hai notato la stonatura, è probabilmente fuori luogo, quindi provvederò a fare i dovuti aggiornamenti in fase di revisione.
Passiamo al secondo punto: la ripetitività. Come avevo già detto a Red, nel commento sotto al tuo, fino ad oggi ho presentato personaggi antipatici (escludendo l’elfo), quindi sarà bene rompere questa consuetudine. Già nel prossimo vorrei introdurre elementi nuovi, anche per conoscere meglio il Signor Crow.
Per quanto riguarda la variante della storia, non mi convince molto il fatto che lei accetti di entrare nella scatola, mi sembra un’eventualità un po’ artificiosa. Di certo è una storia originale che potresti utilizzare in uno dei tuoi racconti, la leggerei volentieri 🙂
Tornando al discorso calligrafico, dubito che la tua scrittura sia peggiore della mia, io alle superiori ho studiato stenografia, quindi è un mix indecifrabile. Però, ho notato che lo stile è completamente diverso se scrivo al pc, per cui resisto con la mia Stabilo.
Se ho fatto bene i calcoli, dovrei terminare la storia qualche giorno prima di Natale. Tempismo perfetto ♥
04/11/2022 at 23:26
Stavolta voto una predizione!
La bambola che prende il posto della bambina mi ha sorpreso! Solo mi chiedo cosa succederà alla festa quando vedranno arrivare la bambola… o cosa combinerà essa!
Capitolo da manuale, allegro e spaventoso al punto giusto. Mi ricorda alcuni episodi di Ai Confini della Realtà! La lacrima che diventa brillantino è la goccia che ultima il tutto 🙂
Ciao 🙂
05/11/2022 at 00:07
Ciao carissimo, sei sempre il primo a leggere e commentare e di questo ti ringrazio molto, perché quando si posta un capitolo, non sappiamo mai se funzionerà e il parere di chi legge è fondamentale. Fino ad ora ho presentato solo personaggi antipatici, dovrò pensare a qualcos’altro. Vediamo le scelte dove mi porteranno, per il momento ho solo un’idea molto nebulosa. Mia madre è sempre la prima a leggere i capitoli e mi dice sempre che si è divertita. “Come divertita, mamma è un horror!”. Lei ride, dice che non è possibile. Devo trovare il modo di sopprimere la mia ironia o non sarò credibile ahahaha. A presto carissimo 😛
04/11/2022 at 22:29
Non sono tanto convinta del titolo, ma ormai è tardi per cambiarlo. Però i caratteri a disposizione li ho sfruttati tutti, così non mi bacchetterete 😀
Buona lettura.
02/11/2022 at 21:32
Capitolo 3)
Ciao Angela!
Questa volta Boris non è un pesce… ma un gatto!
Ho trovato il capitolo particolare ed efficace. Avrei giusto aggiunto qualche riferimento al momento dell’anno, per contestualizzare maggiormente il momento. Gli mostrò il dito “indice” mi ha fatto ridere. Comunque la storia è intrigante, e mi piace molto il passaggio finale. Un bel tormento!
Non mi sento di avere niente da segnalarti a questo giro, ma forse avrei trovato più efficace la trasformazione in ratto. Più “cattiva” forse! 😀
Ma di certo il perenne tormento non dovrebbe essere da meno.
Aspetto il prossimo!
Continua così 😉
02/11/2022 at 21:59
Ciao carissimo, mi fa piacere che questo capitolo ti sia piaciuto. Ho già iniziato a scrivere il prossimo, visto che la bambina viziata è la scelta che va per la maggiore. Io scrivo a penna, mi ci vuole un sacco di tempo non solo per scrivere, ma anche per capire poi la mia calligrafia e fare zig zag tra le correzioni. Ho notato che quando scrivo al pc, nonostante io sia velocissima, mi rovina la resa. Sembra quasi che siano due persone diverse a scrivere e di sicuro quella che scrive a penna è migliore dell’altra. Forse perché quando sono nata e anche nei successivi vent’anni, i pc non esistevano ancora. Ho bisogno di rimanere ancorata alle mie origini per ritrovarmi. Dopo questa filippica, ti ringrazio per lettura e commento e ci leggiamo presto da me o da te. Ciao!
01/11/2022 at 17:14
Chi vivrà vedrà
01/11/2022 at 12:41
Ho letto adesso tutti e tre i capitoli e mi sono piaciuti sia per la forma letteraria che per il contenuto fantastico. Anche se brevi sono coinvolgenti. Chi sarà mai alla fine il terribile signor Crow? giustiziere o sadico? Vedremo.
Ti seguo. A presto
02/11/2022 at 22:01
Ciao Anna, avevo già risposto al tuo commento ma forse per motivi di connessione non è stato memorizzato. Ti ringrazio per lettura e complimenti che ricambio, visto che ho recuperato tutti i capitoli precedenti del tuo lavoro e ne sono entusiasta. Bravissima. A presto.
30/10/2022 at 15:45
Ottimo racconto!
29/10/2022 at 19:39
Mi è piaciuto molto!
28/10/2022 at 13:21
Complimenti!
27/10/2022 at 22:47
Una bambina viziata!
Ed eccola là, la pena del contrappasso! Mi dà tanto l’impressione che il Signor Crow sia come era una volta il diavolo: punisce i colpevoli!
Ciao 🙂
27/10/2022 at 21:59
Carissimi,
vi ho abituato con capitoli brevi, ma questo i caratteri li ha sfruttati quasi tutti. Spero vi piaccia, certo è difficile essere all’altezza della cover, che mi piace da matti. ♥ Poi vi racconterò come mi è venuta l’idea di questo racconto che prende spunto da una fiaba di circa cinquanta anni fa… Buona lettura!
27/10/2022 at 22:55
Beh, a questo hai la mia curiosità 🙂
Ciao 🙂
28/10/2022 at 21:09
Quando ero piccola, mio padre aveva poco lavoro e soldi ne giravano davvero pochi, così mia madre comprava solo l’indispensabile. Per le fiabe faceva un’eccezione, ma molto piccola, tanto è vero che comprava i libriccini che stavano nel palmo di una mano. Mi ricordo ancora questi volumetti di poche pagine di forma quadrata, ma le fiabe e le immagini non erano certo economiche, anzi, per quel che riesco a ricordare erano davvero stupende. Il volume che preferivo si intitolava “Follettino” e narrava la storia di un curioso negozio pieno di giocattoli che la notte si animavano. Non riesco a ricordare altro, visto che sono passati troppi anni, mi è rimasta dentro la magia di doni che prendono vita, pinocchi che si mettono a saltellare nel negozio, bambole che volteggiano, insomma una fiaba curiosa. Questo racconto è nato dalla mia passione per “follettino” 🙂
25/10/2022 at 08:04
Ciao, Angela.
Devo dirtelo: sono andata a curiosare tra le tue pubblicazioni e mi sono scaricata (con Unlimited) Salimara. Sto leggendo, poi commenterò.
I capitoli sono brevi e scorrevoli, intrigante la storia del bullo bullizzato e intrappolato nel mondo orridamente fantastico del negozio di Natale. Ti faccio un paio di osservazioni che vogliono risultare critiche costruttive, lo faccio sempre, sono pedante e spesso non ci acchiappo quindi, prendile come vuoi. 🙂
Nel primo episodio, l’assaggio, come lo chiama Fenderman, ho trovato la frase: “che non si accorgono neppure delle lacrime che talvolta mi escono, più che altro dalla rabbia” ho trovato superfluo aggiungere “che talvolta mi escono” e più che “dalla rabbia” avrei scritto “per la rabbia” ma questo è un gusto mio che poco conta, dato che la storia è tua. 🙂
Nel secondo capitolo ho, invece, trovato un piccolo problema di punto di vista: a quanto pare il punto di vista dovrebbe essere quello dell’elfo che si sveglia nel negozio, ma se si sveglia per ultimo, come sa cosa accade prima? Ma anche qui, forse il POV è esterno ( ma nel primo episodio racconti il dolore del poveretto) allora potrebbe essere onnisciente, il che spiegherebbe tutto.
Scusa la lungaggine, mi succede quando una storia mi interessa, spero non ti dispiaccia.
Voto il bambino che odia gli animali, brutto sintomo di quel che diventerà crescendo e ottima qualità per diventare un possibile aiutante del signor Crow.
Alla prossima!
27/10/2022 at 21:57
Ciao carissima, intanto ti ringrazio per aver sbirciato nella mia pagina e per aver acquistato un libro. Salimara oltre tutto è l’ultimo che ho pubblicato, quindi mi fa molto piacere il tuo giudizio. Concordo sugli appunti fatti al capitolo, qui il materiale è grezzo perché scrivo e in un secondo tempo correggo. Dovrei prendermi dei tempi più lunghi, ma in questo periodo ho pochissimo tempo per collegarmi e mi piacerebbe arrivare a Natale con la storia pronta. A proposito, ho visto che la tua di storia è conclusa, a quando la prossima? A rileggerci e ancora grazie 🙂
23/10/2022 at 14:42
Capitolo 2)
Temo di non riuscire a recuperare questo capitolo in video prima del prossimo, considerata la celerità (corretta) con cui stai portando avanti il progetto. Quindi questo secondo lo recupero in silenzio! 😀
Come detto da Fenderman, forse avresti potuto prenderti un pizzico di spazio in più in questo secondo episodio. Nonostante ciò, la tensione si percepisce, quindi trovo che stia funzionando anche in una forma così ristretta. In certi casi, le circostanze della situazione – come insegna il buon King – possono offrire chiavi di letture più inquietanti alle vicende. Il mio consiglio, se tieni i capitoli così brevi, è arricchirli con delle vicende laterali di alcuni personaggi casuali (tipo dei passanti o abitati del quartiere) ai quali la visione delle cose all’interno del negozio portano sfortuna, oppure generano ulteriori superstizioni o altro. Ovviamente, il mio è solo un consiglio, non una verità assoluta. Trovo darebbe più colore scuro alla vicenda 🙂
Niente da segnalare. Continua così!
Voto per la bambina viziata…
Ciao!
23/10/2022 at 14:24
Capitolo 1)
Ciao Angela!
Il capitolo è breve ma intenso, riesce perfettamente a rendere l’idea e a incuriosire. Il lettore ha tutte le componenti per mandare avanti, con la mente, la narrazione che hai scelto di mettere su. Ben fatto!
Non mi sento di aere niente da suggerire per il primo capitolo.
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/dMXqyJeV78k
Alla prossima!
23/10/2022 at 17:23
Grazie Giuseppe, è sempre un piacere ascoltare i tuoi video 🙂 Lo pubblicizzo anche su FB con piacere.
22/10/2022 at 22:57
Ciao Rossella, capitolo molto carino che però come al solito sa di “assaggio” perché troppo breve.
Ti propongo un cane che ha perso la coda e la cerca invano dappertutto. Chissà se in questo negozio…
Ciaooo??
23/10/2022 at 12:28
Ciao, è vero, non accade molto in questo capitolo, mi sono preparata la strada per i prossimi. Spero sempre che le scelte cadano sulle proposte, così sono io poi a scegliere quella più originale, ma nessuno si sbilancia, a parte te. PS = Hai sbagliato nome, Rossella è un’altra autrice 😀
22/10/2022 at 21:20
Un bambino che odia gli animali; visto che a me piacciono mi sembra un buon soggetto per un “horror natalizio”.
Questo mi sembra un capitolo di passaggio; ci fai assaggiare una parte del mondo di weird christmas ma senza farcelo vedere del tutto.
Vediamo come prosegue.
Ciao 🙂
23/10/2022 at 12:30
Ciao carissimo, nel primo capitolo la scelta che ha avuto maggiori voti è stata quella della continuazione e non delle storie autoconclusive, quindi dovevo per forza spiegare qualcosa in più di questo negozio infernale. Il bambino che odia gli animali? Ho già in mente la storia, quindi mi faciliti le cose. A presto 🙂
21/10/2022 at 14:41
Ciao☺️
Personalmente -ma questo è solo un mio personale pensiero- preferisco delle storie piccole storie auto conclusive in luogo di una solo storia, quindi il mio voto è abbastanza scontato?
(Nonostante sia stata stuzzicata dal continuare con il giovane vestito da elfo).
Al prossimo episodio!
-Rossella✨-
21/10/2022 at 20:05
Ciao Rossella, le opzioni sono ancora in bilico, quindi aspetterò qualche altro giudizio prima di scrivere il prossimo capitolo. Nel frattempo, vengo a leggere il tuo racconto.
21/10/2022 at 09:27
Congratulazioni!
La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.
21/10/2022 at 20:03
Grazie, la cover è davvero bella ♥ Non riesco a immaginarne una migliore.
19/10/2022 at 20:54
Io voto di continuare con l’elfo: che sia lui a raccontarci le storie degli altri e la sua 🙂
Ciao! Di solito non seguo gli Horror, ma qui c’è qualcosa che può accendere il mio interesse: perché il Weird Christmas (anche se di solito in salsa fantasy) mi ha sempre affascinato.
Vediamo quindi come vuoi sviluppare la storia 🙂
Ciao 🙂
19/10/2022 at 21:29
Ciao carissimo, che piacere risentirti! Ti confesso che neppure io sono una patita dell’horror, però, sto leggendo “Fairy tales” di Stephen King, che è il libro più fantasy tra i suoi horror e mi ha fatto venire questa ideuzza. Per il momento è solo una lucina, devo capire come svilupparla. Presto passo da te, sono giorni caotici e ho la schiena che grida vendetta. 😀
19/10/2022 at 07:12
Ciao, bentornata.
La storia per come inizia vorrebbe un seguito… Però mi piacerebbe se anche tu, come faccio con soddisfazione io da tempo, ti cimentassi qui con gli episodi autoconclusivi… Voterò per quelli, però fai come ti pare. ( magari dando un secondo capitolo a Crow per poi passare ad altro.)
Non mi soffermo sulla scrittura se non per complimentarmi, è tutto molto chiaro e scorrevole. (Forse un poco breve?)
Ti aspetto alla prossima. Ciao. ??
19/10/2022 at 12:48
Ciao, manco da parecchio tempo e devo recuperare le vostre storie, nel frattempo ti ringrazio per lettura e commento 🙂