Dove eravamo rimasti?
La serra
Da quel giorno cominciò il viaggio insonne di Marina, notti di domande, una soprattutto, sempre la stessa, sempre senza risposta. Per non dire delle lunghe sedute davanti allo specchio alla ricerca di quella somiglianza con Sandro che non c’era. Alla fine decise di tagliare la testa al toro con un test DNA. Sua madre però non doveva saperlo, almeno per il momento, era troppo fragile, chissà come l’avrebbe presa.
Sandro accettò l’idea, ma prese tempo, e propose di lasciar trascorrere il Natale, e affrontare subito dopo la questione. Poi sorprese tutti. La sera del 24 dicembre mentre erano riuniti per la cena aprì un pacchetto che aveva appeso all’albero, mostrò il contenuto e disse:
— Anna, mi vuoi sposare?
Anna reagì con meraviglia, stupore, e calde lacrime. Credeva di averlo perduto, e lui invece stava lì con un anello, e parlava di matrimonio!
I ragazzi iniziarono a battere le mani; lo fecero a suo uso e consumo, ma non erano felici, e neanche convinti che fosse una buona idea.
Ale in un secondo vide Marina, assunta al ruolo di semplice ‘parente’, mutarsi in un fantasma, in sabbia. Ancora una volta suo padre usciva vincitore da una storia, e lui sconfitto e depredato; quella creatura, frutto a lui negato, marcito prima ancora di esser colto, per suo padre invece ingigantiva, e diventava una granitica, tragica Lolita dall’incerto futuro.
La ragazza, dal canto suo, guardava sua madre felice come una scolaretta. Pensò che per lei il matrimonio all’inizio poteva anche essere un bene, ma poi? Le venne il sospetto che Sandro dovendo a breve dirle del test, comunicarne l’esito, stesse prepararando il terreno con una proposta fasulla, una messa in scena. Ma per chi aveva paura, per Anna? O per se stesso?
Una telefonata da Marina a Madrid per gli auguri, e quel che ne seguì, contribuì a dare qualche risposta. La ragazza travolse Ottavio con un racconto traboccante dubbi e paure; stettero un’ora al telefono, in cui le capitò di ridere e di piangere, come spesso capitava con lui. Il ragazzo però, stavolta si preoccupò davvero:
— Ehi, sorellina — disse — aspetta, fammi raccapezzare, fammi pensare. Credo sia il momento che parli con papà: sta molto male, ti vuole vedere, e dice che questa è l’ultima occasione. Vuole chiudere questa avventura terrena con i tuoi occhi piantati nei suoi, così dice; credo che abbia qualcosa da confessarti, qualcosa sullo stomaco. Dice che è bene che vieni subito, prima che sia tardi.
— Dice, dice… — scherzò Marina — Non ci credo, faresti di tutto per vedermi, vero? Senti fratellone: perché non gli parli tu, perché non mi fai scrivere, viaggiare in questi giorni di festa lo sai quanto è difficile.
Marina rideva, ma aveva un presentimento e un proposito: un ultimo tassello della vicenda andava sistemato, qualcuno a Madrid poteva farlo, e lei non voleva più aspettare.
Il giorno dopo, era il 31 Dicembre, ricevette una e-mail.
“Anima mia mai dimenticata, non dar retta a tuo fratello, io sto benissimo, tanto che, credo, per un’altra settimana almeno sarò dei vostri. Chi sta sicuramente peggio di me è il senso di giustizia e il concetto di amore di Sandro. Ho ancora qualche amico a Roma, allo studio. Lì le cose vanno male, ma lui dice a tutti che a breve risolverà il problema. Ottavio mi ha detto che vuole sposare tua madre: attenta perché si intesterà la villa e gli altri beni, attenta, attenta! Quell’uomo è un ladro, in guardia! In passato tentò persino di farmi credere che tu fossi figlia sua, ma io lo smentii, facendo un semplice test dall’esito scontato. Questo, lo so, aggrava la mia responsabilità di padre, ma se fuggii fu perché la nostra Anna era ormai plagiata da lui, era un’invasata, e io non lo potevo sopportare. Scelsi la fuga, ok, sono un vigliacco. Vigliacco perché non volli vederla infelice ammazzando lui, come invece avrei dovuto fare.
Ai primi di Gennaio Marina entrò in garage, liberò Ardea dal morbido panno che la copriva, e mise in moto. Lei, restia, tossicchiò un po’, poi fece le fusa per farsi perdonare, e insieme uscirono all’aperto.
La ragazza, nella cassetta della posta lasciò un biglietto per sua madre, e uno per Ale.
“Ciao mamma cara, per te ci sarò sempre. Ti auguro di essere felice col tuo nuovo marito. Starò qui in giro per qualche giorno, poi, forse, me ne andrò in Spagna da mio fratello e da mio padre. Dirai che la mia è una fuga, che in questo gli somiglio: beh, ti confesso che la cosa non mi dispiace affatto.”
“Ale, ti voglio molto, molto bene, ma non è amore il mio, che amore potrei darti? Adesso, scusa, ho solo bisogno di un po’ di libertà. Ti auguro di realizzare i tuoi sogni. (Vedrai, ci sono donne migliori di me)”.
L’aria era fredda; dalla piccola tiepida serra un grande fiore giallo di ibiscus occhieggiava, inconsapevole e felice. Marina, invidiosa lo colse, per portarlo via con sé, e vederlo appassire.
Quando le ruote di Ardea ebbero completato il loro primo giro, il cuore calò i battiti, il futuro era già più vicino, e l’oggi sempre più un retaggio del passato.
06/01/2023 at 22:06
Ciao Keziarica, grazie.
Quale che sia il destino di Marina oggi comincia tutta un’altra storia che la vede finalmente protagonista responsabile.
Nel racconto della sua fuga-partenza o quel che sia, ho voluto inserire tutti gli elementi anche puramente simbolici che, avendo tempo e voglia, possono far riflettere. Ognuno coglierà quel che vuole ma Tu, intanto hai voluto sottolineare il gesto, di lei che, “gelosa” della cieca stupida felicità di un fiore, lo coglie per condurlo via, a condividere i suoi drammi, perché solo quando la realtà in cui esso è nato e maturato sarà consumata, per lei potrà iniziare una nuova stagione. Grazie ancora, a presto!??
06/01/2023 at 09:55
Ciao, Ottaviano.
Conclusione un agrodolce, il povero fiore strappato per essere visto appassire è un’immagine tragica che porta con sé un messaggio poco propizio per la buona riuscita di vita della nostra Marina.
Hai creato questa storia con garbo e maestria, lucidità e qualche tocco di nostalgia. L’ambiente, i personaggi, i dialoghi hanno contribuito a mostrarci gli avvenimenti di uno spaccato all’Italiana, di quelli che i grandi maestri del cinema ci hanno raccontato nel passato. Bello, te lo ripeto: il mio preferito. Ora ne aspetto un altro e ti auguro una bellissima giornata.
Alla prossima!
05/01/2023 at 15:02
Capitolo 10)
Ciao Ottaviano!
Questa parte conclusiva è filata liscia verso il finale, offrendo al lettore quel tocco di amarezza e speranza per un futuro più roseo, ma anche a molti potrebbe far dare di matto. Le fughe sono belle – non sempre – a immaginarsi, meno a farci i conti. Tanto per coloro che partono quanto per chi resta.
Mi piace, e come sempre le tue storie attingono a piene mani dall’umani, senza la necessità di “invitare un mondo” ma semplicemente descriverne le sfumature. E lo fai sempre con un tocco invidiabile!
Aspetto di sicuro la prossima avventura!
Continua così: sei fortissimo!
05/01/2023 at 22:32
Ciao GGP, sì sono idealmente propenso a raccontare, direi a recensire, storie di vita reale, anche se calate in un contesto al limite del paradosso.
Ci si legge ancora, alla prossima “avventura” . Ciao?
05/01/2023 at 13:13
Ciao, un finale a effetto che ci svela in qualche modo la pochezza umana infarcita di invidie e inganni!!! Che la fuga sia la soluzione migliore a tutti i problemi non so se lo sia, ma in questo caso è un tagliare i ponti con una vita fasulla e troppo stretta!!!
Alla prossima avvincente storia!!!
05/01/2023 at 22:26
Ciao Isabella, Marina sicuramente è stordita dalle troppe false verità sentite raccontare. Diamole un finale aperto, una chance per una vita migliore. Ciao. Grazie, grazie!??
04/01/2023 at 23:48
Un buon finale, non c’è che dire. Non c’è molto altro da aggiungere a questa storia, ma forse la macchina un giorno ne avrà altre da raccontare.
Noi invece ci leggiamo alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
05/01/2023 at 22:24
Grazie Red per avermi seguito fino alla fine. Appuntamento alla prossima storia!? ciao
04/01/2023 at 16:26
Bello Ottaviano. Mi sono commossa…
05/01/2023 at 22:23
…come rispondere a un commento così? Spero che basti un grazie e un arrivederci per cercare di emozionarci ancora.?? grazie, grazie. Ciao
04/01/2023 at 15:05
Ciao Ardea, ora che il tuo viaggio ricomincia, il nostro si interrompe. Chissà che un giorno da qualche parte non ci si incontri di nuovo. Buon viaggio.
02/01/2023 at 10:49
“…aveva Ottavio da otto mesi e non se ne curava molto”…,
…ogni giorno stava meglio, riprese a ridere, e a curarsi di Ottavio…
Ciao GGP
Grazie, ecco qua sopra la spiegazione: Sandro non si riferisce a suo figlio Alessandro che all’epoca ancora non era nato, ma a Ottavio fratello maggiore di Marina, e primogenito di Anna.
…ti capisco, troppe cose da ricordare, infatti come te ho accelerato sulla pubblicazione, un po’ aiuta, ma non risolve del tutto. Grazie ancora, Ciao. Buon 2023!?
03/01/2023 at 15:59
Hai perfettamente ragione, grazie per la spiegazione. Mi sono un po’ rimbecillito con la questione dei nomi!
Non è un colpa tua o della storia, più della carenza di attenzione a seconda di quando si legge la storia. Devo essermi distratto in quel passaggio! 😀
Continua così!
02/01/2023 at 09:38
Ciao, Ottaviano.
Ci ho messo un po’ a decidere che finale vorrei, non è semplice. Voto il finale tragico, dopo queste rivelazioni, così importanti e squassanti, direi che ci starebbe proprio. I protagonisti di una tragedia annunciata ci sono e sono almeno due: Anna (che se non sbaglio è la madre di Marina) e Alessandro che è un figlio succube e che soffrirebbe enormemente per la rivelazione.
gran bel lavoro, come sempre ma, ho una domanda: che fine ha fatto la Ardea? Che fa, torna per il finale? ?
Ancora tanti auguri e alla prossima!
02/01/2023 at 10:54
Ciao Keziarica, grazie.
Ardea “è” il finale, a lei il compito di tirare la tela, quale che sia l’esito del dramma.
Grazie per la pazienza e l’apprezzamento.
Il finale arriverà molto presto, ho già confuso troppo le vostre memorie con tutti i nomi e i fatti-e-fattacci narrati.
A prestissimo! Ciao.
??
02/01/2023 at 03:31
Capitolo 9)
L’episodio ha davvero un bel ritmo. In genere, le situazioni di rivelazioni rischiano di diventare un momento di intrattenimento alla beautiful, ma tu riesci sempre a dare a tutto un taglio più solenne, pur mantenendo un equilibrio mai troppo ricercato nella forma. Perfetto per trasmettere le sensazioni giuste. I personaggi hanno carattere, e nei dialoghi – per mezzo dei quali di racconti tutto – fai passare anche scene mai descritte: uno può facilmente immaginare sguardi e mezzi sorrisi. Ben fatto, come sempre!
Mi è parso un po’ incerto, o forse ho frainteso, il passaggio in cui spieghi del rapporto con la madre dei trascurato Alessandro a,8 mesi. Mi sono perso qualcosa? ?
Voto per un finale tragico!
02/01/2023 at 17:31
“…aveva Ottavio da otto mesi e non se ne curava molto”…,
…ogni giorno stava meglio, riprese a ridere, e a curarsi di Ottavio…
Ciao GGP
Grazie, ecco qua sopra la spiegazione: Sandro non si riferisce a suo figlio Alessandro che all’epoca ancora non era nato, ma a Ottavio fratello maggiore di Marina, e primogenito di Anna.
…ti capisco, troppe cose da ricordare, infatti come te ho accelerato sulla pubblicazione, un po’ aiuta, ma non risolve del tutto. Grazie ancora, Ciao. Buon 2023!?
01/01/2023 at 12:39
Ciao, un po’ me l’ero immaginata, ma che botta!!! Anche se mi chiedo se Alessandro sia veramente un figlio legittimo o se lo scambio di coppie abbia dato un altro frutto!!!
Ho votato per il finale sul domani tutto da inventare, voglio proprio vedere cosa t’inventerai!!! Ah, scusa se ti ho fatto andare momentaneamente in parità.
Buon anno nuovo, buona domenica e alla prossima.
01/01/2023 at 15:35
Grazie Isabella per avermi dedicato persino oggi dieci minuti del tuo tempo. Le sorprese per Marina temo non siano finite, comunque vada. Tifiamo per lei!
Buon anno anche a te!??
31/12/2022 at 00:39
Io di solito sono per i Lieto Fine ma per questa storia mi sembra più adatto un finale che apre le braccia a un domani tutto da inventare 🙂
Credo che ci sia qualcosa di più profondo che mi sfugge ma questi mi sembrano una branca di deficienti tra le corna e le controcorna che si solo fatti crescere…
Ciao 🙂
31/12/2022 at 11:15
Ciao Red, grazie.E
Nella vita capita di incontrare certi momenti di passaggio molto difficili. Sono amori, errori e orrori che vengono al pettine come nodi inestricabili. I tradimenti (le”corna’) sono solo quel che affiora di intere complicatissime vite. Grazie come sempre, e buon capodanno!?
30/12/2022 at 20:27
Incredibili rivelazioni! Questa famiglia è un gran casino! Marina ha traumi a sufficienza per non saltarci mai più fuori… Per questo ho votato per “Un finale che apre le braccia a un domani tutto da inventare”: la speranza è l’ultima a morire… Anche se forse dare un finale tragico/lieto, dato il tenore del racconto, potrebbe essere più adeguato. Non so, vedi tu.
Comunque ben scritto: dialoghi credibili e avvincenti!
31/12/2022 at 12:06
Ciao Nina. Ce ne sono di storie simili in giro, hai voglia a raccontare. Certe famiglie poi sembrano concentrare dentro le quattro mura tutti i conflitti possibili.
Una vicenda come questa non può dunque concludersi e basta, il passato ritornerà sempre e comunque a infuriare come una tempesta di vento. Diamo una speranza a Marina? Vorremmo, in fondo lei, fino a prova contraria è vittima innocente?. Grazie, buon capodanno!
30/12/2022 at 20:11
Riassunto:
Anna rivela a sua figlia Marina di aver tradito durante una festa a carnevale, molti anni prima, suo padre Fulvio con Sandro, che in seguito sarebbe diventato il suo compagno. Da quel tradimento potrebbe essere nata Marina stessa, che dunque sarebbe figlia di Sandro, mentre credeva che le attenzioni che quello da un pò di tempo le riservava fossero quelle di un uomo per una donna.
Marina crede nel racconto di sua madre, ma non le basta.
30/12/2022 at 10:08
Ciao, Ottaviano.
Una festa strana quella a cui hanno partecipato i genitori di Marina… accoppiamenti fulminei e scambi fortuiti di partner. Non sarà che la cara mammina sta raccontando un sacco di fandonie? Per questo motivo, voto che le crede, ma la sua storia è una bufala che serve a nascondere qualcosa… Come dice Isabella, io un test lo farei, così per scrupolo… se penso alla serata romantica andata in malora mi viene la nausea e comunque anche Alessandro potrebbe esserle parente… la madre è il tuo narratore inaffidabile.
Ho trovato, nonostante l’ambientazione retrò, i dialoghi leggermente forzati, ma è una mia opinione e nulla guasta questo bel racconto.
Ti auguro una buonissima giornata in previsione di un meraviglioso Nuovo Anno.
Alla prossima!
30/12/2022 at 12:12
Buongiorno, grazie, so come vai di corsa e quindi ti debbo un doppio, triplo grazie per la tua attenzione.
Certo che Anna ha raccontata la sua verità, una verità parziale ovviamente, vista la natura scabrosa del tema e la posta in gioco.
Questo la costringe con Marina a recitare e lei non è una buona attrice, è solo una donna fragile e impaurita. Troverai nelle prime righe del prossimo capitolo una possibile spiegazione in questo senso che fa comprendere il perché di quel dialogo un po’ stonato.
Grazie ancora, buon lavoro e buon fine anno! Ciao.?♂️?
28/12/2022 at 15:12
Ciao carissimo, devo recuperare in corsa questa storia, ma sono felice che i miei tre puntini siano serviti a farti guadagnare il primo piano. Una copertina stupenda, oltre tutto. Per la lettura mi prendo un po’ di tempo, ci aggiorniamo presto. Un caro saluto ♥
28/12/2022 at 22:06
Ciao Angela, gentilissima (anche se i ‘tre puntini’ non so che siano… ).
Spero che la storia di questa insolita famiglia ti piaccia.
Grazie ancora, ciaooooo
27/12/2022 at 14:13
Un bell’intrigo! Il mondo è grande eppure spesso le situazioni conducono a concentrarsi soltanto sullo stesso ristretto circolo di persone. Incapaci di guardare oltre e di lasciare andare, giriamo come trottole intorno agli stessi centri di gravità.
Quindi voto “Le crede ma la sua storia…”: forse capiremo come stanno le cose, anche se fino in fondo, al di là dei fatti, non si capiscono mai del tutto.
Alla prossima, ciao!?
27/12/2022 at 18:03
Ciao Nina, a saper cercare se ne trovano di storie di amore e tradimento, la storia e la letteratura traboccano di sentimenti forti, goduti e traditi. Alcune hanno dell’incredibile, questa è solo una di quelle?
Grazie, a presto!??
27/12/2022 at 12:40
Ciao, ah però, qui le cose si sono complicate davvero!!! Va bene il buio e l’alcool, ma a quella benedetta festa lo scambio delle coppie era diventato un vero e proprio sport di massa!!!
Ho votato per le crede ma… vista la situazione io qualche dubbio l’avrei e un bel test del DNA (magari in segreto) lo farei!!! Alla prossima.
27/12/2022 at 17:57
Ciao Isabella. A volte mi chiedo se l’alcol fa più male o bene, a questi, pare ha fatto un certo effetto, e non è finita, garantito!
?? ciao carissima!
26/12/2022 at 23:07
Capitolo 8)
Mi sono ritrovato un attimo spaesato all’inizio, ma credo sia una cosa tutta mia, di oggi. Mi sono ripreso con il racconto. Questo tocco di amore maledetto e dramma mi è piaciuto parecchio, rivelandoci quel volto dell’umanità che siamo facili a giudicare, dall’esterno. Situazioni controverse, difficili da digerire. Bugie che portano ad altre bugie, o convinzioni personali forgiate su speranze remote di qualcosa a lungo bramato. Mi hai intrippato! 😀
Bel capitolo.
Non sento di avere nessun consiglio.
The Incipit fa i capricci, quindi non so se il voto è uscito oppure no. Ultimamente è tutto un po’ un casino. Ho votato per: Sì, ma la sua storia…
Continua così!
Alla prossima!
27/12/2022 at 17:55
Ciao Ggp, famiglie complicate, molte a saperle raccontare nascondono vero romanzi. Io sto provando a dire di questa che, insomma, in classifica, vedrai, è ben piazzata!?
A presto il seguito. Ciao graziee?
26/12/2022 at 19:44
Le crede, ma la sua storia…
Mi sembra la parte più intrigante.
Comunque sono uno peggio dell’altro… tra il bue che dà del cornuto all’asino e l’asino che dà degl’ignorante al bue non si sa chi sia meglio…
Ciao 🙂
27/12/2022 at 17:51
…infatti Il bue e l’asinello, nella stessa stalla chissà quante se ne sono dette!?,
Grazie Red, ciao.
26/12/2022 at 18:11
Riassunto: Marina è tra due fuochi. Il compagno di sua madre, Sandro, e il figlio di lui, Ale, sembrano nutrire per lei un sentimento e generano un conflitto famigliare.
Sandro invita la ragazza a cena ma sua madre, sconvolta, e la sorte mandano all’aria la serata.
24/12/2022 at 16:01
Congratulazioni!
La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.
24/12/2022 at 08:01
Ciao, Ottaviano.
Le opzioni sono talmente belle che le averi scelte tutte! Ma voto “Il rimorso e il rimpianto sono parenti, e giocano a rimpiattino”.
Il grottesco lo hai trovato, semplice e senza caderci dentro. Bel capitolo in movimento. Il caro Murphy non sbaglia ma, quando può andare storto, va storto. Per fortuna, non ha sempre ragione ?.
Complimenti e ora vediamo come Sandro si leva d’impiccio.
Tantissimi auguri, passa un bellissimo e sereno ?
Alla prossima!
24/12/2022 at 15:30
Grazie, buon Natale a te e ai tuoi cari.
Dopo la brutta figura che hanno fatto, sarà ora che si capisca qualcosa. Chissà quali “verità ” emergeranno, sempre che di “verità vere” si tratti.
Ciaooo
22/12/2022 at 13:21
Ciao Ottaviano, sempre molto avvincente!
L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa è la questione del ciclo: se comunque vengono interrotti dall’arrivo di Ale, a cosa serviva il particolare? Forse a rendere chiaro che Marina punta ad andare a letto con Sandro nonostante le finte remore che lascia trapelare?
Sono curiosa di sapere come procede: “ditemi chi sono vi dirò chi siete” è una richiesta molto pericolosa, per cui scelgo quella.
Bravo! Alla prossima ?
22/12/2022 at 14:25
ciao Nina,
Grazie prima di tutto.
Il particolare del ciclo vuol sottolineare il fatto che lei è molto motivata ad accettare l’invito nonostante sia imminente e ne soffra in maniera “dolorosa”. Sa che potrebbe rovinarle la serata che sia per fare sesso o no, eppure non recede. Poi succede, era inevitabile per costruire la situazione in po’ grottesca del finale in cui il ciclo, la madre, Ale e il comportamento poco corretto di Sandro finiranno per guastare tutto.
Grazie, alla prossima??
22/12/2022 at 12:57
Ciao, eh, a volte ci pensa la natura a risolvere i problemi e i dubbi!!! Adesso voglio proprio vedere come il quartetto sbroglia la situazione!!!
Ho votato per il rimorso e il rimpianto, l’ho fatto d’istinto!!! Alla prossima.
22/12/2022 at 14:28
Grazie Isabella,
Murphy è infallibile: Chi non lo sa?!
Vedremo come se ne esce ma, temo che sarà doloroso?
Grazie, ciao!??
22/12/2022 at 01:36
Capitolo 7)
Ciao Ottaviano!
Capitolo super scorrevole, come sempre. Le dinamiche in gioco sembrano aver preparato bene la polveriere: esploderà? Voglio che giochi di rimorso e rimpianto, ci stanno in questo momento.
Ti dico solo che non vorrei mai trovarmi in situazioni simili, da nessuna delle due parti: sono momenti di profondo dolore, a mio giudizio, almeno per una delle parti.
Che altro c’è da dirti? Ho apprezzato particolarmente il momento di descrizione dell’ingresso della casa. Tante sensazioni che riescono ad arrivare al lettore. Ben fatto!
Aspetto il prossimo.
Continua così!
21/12/2022 at 23:47
Ti dirò: in questa storia il sorriso mi sembra adatto che spunti solo alla fine, quindi voto: Ditemi chi sono, vi dirò chi siete.
Volevo dirti qualcosa su questo capitolo ma non so che cosa: è scritto troppo bene!
Ciao 🙂
21/12/2022 at 22:42
Riassunto: Marina, giovane appena laureata è tra due fuochi.
Il compagno di sua madre, Sandro, e il figlio di lui, Ale, sembrano nutrire per lei un sentimento e generano un conflitto famigliare.
Sandro invita la ragazza a cena dopo averle anche offerto un impiego. Lei accetta…
20/12/2022 at 08:03
Voto il grottesco, sono curiosa e pare io sia in buona compagnia.
Ciao, Ottaviano.
Altro capitolo al Cine (sì, quello con la C maiuscola, quello dei bei tempi), Marina e Alessandro hanno gran talento nei dialoghi e nelle mosse, sono sempre lì lì per attraversare la finzione e irrompere nel mondo reale, davvero, se posso dirlo (e forse te l’ho anche già detto), questo è il tuo racconto che preferisco. Una sola cosa, piccola: “una piccola semplice domanda” non l’avrei messa, non serve a mio parere a rafforzare il concetto, basta ciò che la precede o, magari, avrei scritto solo: “piccola e semplice”, ma anche così mi pare superflua. Ma è una mia opinione ed è una goccia in un mare di cose che mi piacciono moltissimo.
Alla prossima!
20/12/2022 at 11:56
Ciao keziarica,
Grazie, come sempre sei gentile e sei uno sprone.
“Una semplice domanda” si può tagliare benissimo, hai ragione. A me serviva per sottolineare che da Ale non era solito ricevere “solo” una semplice domanda, per il modo che ha, istintivo, complicato di affrontare le questioni.
Passando al “grottesco” ti dirò che mi sono quasi pentito di averlo proposto perché dovrò necessariamente cambiare registro e non vorrei causare danni, ( la storia sta piacendo molto anche a me). Siccome tuttavia, la realtà è il più delle volte veramente grottesca, io voglio renderle giustizia e semplicemente raccontarla. Insomma andare al paradosso per raccontare il vero (o viceversa). Grazie ancora, a presto. Ciaooo
18/12/2022 at 16:58
Ciao Ottaviano, questa Marina si rivela via via un personaggio sempre più ambiguo e complesso. Mi piacciono i ruoli che mettono all’angolo la morale…
Voto assolutamente il grottesco!?
18/12/2022 at 20:15
Marina ha avuto una vita complicata dal punto di vista emozionale e sentimentale. Non può, quindi che essere confusa, e non sa scegliere. Vedremo cosa o chi condizionerà il suo futuro!
Grazie, a presto!??
18/12/2022 at 12:51
Ciao, un piede di qua e un piede di là, a volte mi chiedo se è più un’indecisione o una scelta di comodo!!! Ma sai una cosa? In ogni caso la situazione che ne deriverà farà molto male a qualcuno, o forse a tutti!!!
Ho votato per il grottesco, ho voglia di sorridere un po’, anche se si trattasse di un ghigno sarcastico e un po’ cattivello!!! Alla prossima e buona domenica.
18/12/2022 at 20:10
Ciao Isabella, nessuno sa esattamente cosa passa nella testa di Marina, ma certo Ale con a sua bella “uscita” sul possibile delitto l’ha spinta a fare la sua scelta. Vedremo poi che succederà.
Grazie, a presto!??
17/12/2022 at 18:05
Capitolo 6)
Ciao Ottaviano!
Ti ho mandato le opzioni in pari, ma l’idea risulta comunque bella interessante 😀 Grottesco e indimenticabile!
Il capitolo ha tanta carica, portando il lettore su più livelli e aprendo altre possibilità, compreso il giallo. Sono super curioso, quindi mi trovi qui con i Pop Corn ad aspettare il prossimo capitolo!
Continua così!
A presto!
18/12/2022 at 20:08
Ciao Giuseppe, la serata potrebbe prendere una piega davvero insolita, e tutte le opzioni sono sul tavolo. Decidete voi per me!
Grazie come sempre sei gemtilissimo!? ciao
17/12/2022 at 16:41
Io voto da dimenticare, ma non perché succede “qualcosa di brutto” ma perché lei non riuscirà a godersela (dubbi? Preoccupazioni? Pentimenti? Quello che ti pare). Perché quando stacchi da tutto e tutti, è in quel momento che l’inconscio bussa al tuo orecchio 🙂
Capitolo da manuale: nulla da eccepire! Posso solo farti i complimenti e quindi te li faccio: complimenti! 😀
Ciao 🙂
18/12/2022 at 20:06
Ciao Red, grazie. Hai ragione, comunque vada sarà “impegnativo” affrontare la serata!?
? a presto, ciao
17/12/2022 at 14:33
RIASSUMENDO:
ALE E MARINA SONO FIGLI DI DUE DIVERSE COPPIE SCIOLTE DA ANNI. SANDRO, PADRE DI LUI, HA AVUTO DOPO LA SEPARAZIONE UNA LUNGA RELAZIONE CON ANNA, MADRE DI MARINA.
ORA CHE MARINA È ADULTA, SANDRO È ATTRATTO DA LEI, CHE NON SA CHE FARE. ANNA, SUA MADRE LO HA PERCEPITO E SI LOGORA; E ALE CHE PURE È ATTRATTO DA MARINA, FINISCE PER ODIARLO PERCHÉ ORMAI LO VEDE COME UN PREPOTENTE PIGLIATUTTO.
L’UOMO OFFRE UN LAVORO ALLA RAGAZZA MA LA MADRE E IL FIGLIO DI LUI SONO CONTRARI.
15/12/2022 at 15:42
Capitolo 5)
Ciao Ottaviano!
Quanto sottolinei in questo capitolo delinea diversi espedienti narrativi, tutti a portata di scrittura: per questo scelgo la guerra. Non mi ha convinto tantissimo questo passaggio “…dovuto, voluto…” credo machi qualcosa a livello di punteggiatura, o sbaglio? L’idea l’hai resa comunque, volevo giusto segnalarlo per capire un po’! 🙂
C’è poco da dirti, per non ripetermi. Come hanno già detto anche gli altri lettori, riesci sempre a descrivere in modo nitido la personalità di tutti i personaggi con pochi accorgimenti. Capacità che invidio tantissimo!
Mi piace l’idea dello scontro, anche perché forse non voglio assistere a quello che potrebbe essere il seguito possibile, o magari ci stai giocando un qualche scherzetto nascosto!
Aspetto di scoprirlo nei prossimi capitoli. Sono dell’idea che tutto riesca a rimanere chiaro, ma se può aiutare un piccolo riassunto, hai fatto bene a inserirlo di sotto 😉
Continua così!
Alla prossima!
15/12/2022 at 16:04
Ciao Giuseppe, grazie sempre per il tuo commento.
“Avrebbe dovuto, voluto parlare a cuore aperto con Ale, spiegare…” Questa frase è il modo più sintetico che ho trovato per dire che Marina si sentiva in dovere di dare una spiegazione ad Ale e voleva farlo, però era frenata dalle stesse paure che bloccavano il ragazzo. Forse avrei potuto trovare un altro modo… Grazie per avermici fatto pensare?
Credo che un riassuntivo ad ogni capitolo di stia. Grazie ancora, a presto.?ciaooo
15/12/2022 at 10:32
Lasciamo che siano loro a decidere.
Grazie per il riassunto che giova ai miei neuroni debilitati ??. Il solo gesto di non pulirsi le scarpe all’entrata in casa dipinge il tipo d’uomo che ci troviamo di fronte, come sempre ti basta un tocco, poche parole, per dipingere un personaggio. Ho immaginato un ghiaino chiaro, bianco addirittura, a ricoprire lo spiazzo dietro la casa, dove, nella mia testa, risiede un dehors con sedie e tavolino in ferro smaltato.
Ti ho già scritto che mi piace il tuo racconto, e te lo ripeto: molto coinvolgente e avvolgente.
Alla prossima!
15/12/2022 at 12:01
Ciao Keziarica, grazie.
Il riassunto, capisco, è necessario se la storia di fa un pochino complessa, ma, del resto, dobbiamo poterci
permettere il lusso di scrivere cose non sempre di uso e consumo immediato, e concedere alla trama di crescere.
Forse sarebbe bene delle storie leggere poi, alla fine, tutti i capitoli di fila per apprezzarla di più, ma capisco pure che the incipit ha un’altra missione…
In quanto alla villa e al giardino è esattamente come tu la immagini, brava!
Grazie ancora, alla prossima.
P.s.: Cercherò di accorciare i tempi tra un cap e l’altro per agevolare la memoria.
??Ciaooo
14/12/2022 at 19:37
RIASSUMENDO:
ALE E MARINA SONO FIGLI DI DUE DIVERSE COPPIE SCIOLTE DA ANNI. SANDRO, PADRE DI LUI, HA AVUTO DOPO LA SEPARAZIONE UNA LUNGA RELAZIONE CON ANNA, MADRE DI MARINA.
ORA CHE MARINA È ADULTA, SANDRO È ATTRATTO DA LEI, CHE NON SA CHE FARE. ANNA, SUA MADRE LO HA PERCEPITO E SI LOGORA; E ALE CHE PURE È ATTRATTO DA MARINA, FINISCE PER ODIARLO PERCHÉ ORMAI LO VEDE COME UN PREPOTENTE PIGLIATUTTO.?
14/12/2022 at 18:20
Ciao Ottaviano, premetto che non sono un fulmine nelle trame intricate, ma onestamente mi sono un po’ persa nell’intrigo familiare, tra i vari “suo padre” e “sua madre”. Comunque, rileggendo più volte, credo di aver capito la dinamica. E’ comunque avvincente e la caratterizzazione dei personaggi è davvero ben riuscita.
Seguo la storia così avrò notizie del prossimo episodio.
Ciao!!?
14/12/2022 at 19:30
Ciao, hai ragione, ti credo, ma la ragione della storia sta tutta nella complessità della situazioni… Proverò a inserire ad ogni puntata un commento che riassuma… Grazie tante a presto, ciaooo??
13/12/2022 at 13:09
Ciao, com’è vero, le donne infelici sbagliano tutto, non ci avevo mai riflettuto sulla cosa!!! Non che io sia sempre felice e spensierata, anzi oserei dire il contrario, ma non infelice per colpa di un uomo. La differenza, credo, sta tutta là!!!
Ho votato per lasciamo che siano “loro” a decidere, non mi sembra che Marina abbia la forza o la volontà di opporsi!!! Alla prossima.
13/12/2022 at 15:06
Ciao Isabella, quella mia riflessione era riferita a tutti, uomini e donne, e infatti vediamo bene come uomini che si sentono umiliati e impotenti per la perdita di un amore arrivano a volte ad uccidere! Per le donne, tanto di meno propense alla violenza, magari come Anna “vorrebbero” uccidere ma finiscono per ferire se stesse, con pratiche assurde, come il bere, o semplicemente smettere di credere in sé stesse, finendo per considerarsi delle nullità.
Grazie del commento!??
13/12/2022 at 11:53
Ciao. “La polveriera”. In effetti potevo usarlo come titolo per il capitolo.
Un arsenale che potrebbe esplodere, ma ci vuole un innesco, in incidente…
In quanto all’ultima scena è vero che non ho ben specificato che Marina uscì dalla casa lasciando Ale per raggiungere la madre e Sandro fuori in giardino, ma non volevo apparire troppo didascalico, il racconto rischiava di somigliare troppo a un copione teatrale e io invece preferisco che il lettore eserciti un po’ la sua fantasia, magari dedicandomi un minuto in più. Chiedo un minuto a voi per compensare le battute che io non ho a disposizione a sufficienza. Grazie Red, a presto!?
13/12/2022 at 01:03
È una questione abbastanza complessa, quindi io voto “loro” decidano!
Nella parte finale del capitolo non ho più capito chi era in scena…
Questa sembra un polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro. Sembra la calma prima della tempesta…
Ciao 🙂
13/12/2022 at 11:54
Ciao. “La polveriera”. In effetti potevo usarlo come titolo per il capitolo.
Un arsenale che potrebbe esplodere, ma ci vuole un innesco, in incidente…
In quanto all’ultima scena è vero che non ho ben specificato che Marina uscì dalla casa lasciando Ale per raggiungere la madre e Sandro fuori in giardino, ma non volevo apparire troppo didascalico, il racconto rischiava di somigliare troppo a un copione teatrale e io invece preferisco che il lettore eserciti un po’ la sua fantasia, magari dedicandomi un minuto in più. Chiedo un minuto a voi per compensare le battute che io non ho a disposizione a sufficienza. Grazie Red, a presto!?
10/12/2022 at 12:42
Ciao, sarò anche un po’ tonta, ma non ho capito proprio dove voleva andare a parare il bel benzinaio!!! Credo che me ne starò tutta paziente in attesa di un’illuminazione da parte tua!!!
Ho votato per l’ora dei vigliacchi, vediamo se leggendo tra le righe si può fare un po’ di luce sulla cosa!!! Alla prossima e buon weekend.
10/12/2022 at 10:51
Voto i vigliacchi, curiosa di scoprire chi sono.
Ciao, Ottaviano.
La storia prosegue a bordo della bella Ardea e arriva a destinazione (immagino provvisoria) con scioltezza e maestria. Il benzinaio conosce aspetti del passato, ma davvero quello era suo padre o era il padre ingombrante di Alessandro…
La “vecchia” madre a cinquant’anni (e ti è bastato il Martini per raccontarcela) mi ha fatto tenerezza, l’ho vista in piedi con il sorriso di chi spera non le si legga in faccia la disperazione. Bello. Aspetto i vigliacchi, come scrivevo e ti auguro un ottimo fine settimana.
Alla prossima!
10/12/2022 at 00:11
Capitolo 4)
Ciao Ottaviano!
Altro capitolo che, per quanto rappresenti un vero e proprio spaccato di vita – in cui vai sempre fortissimo – riesci sempre a inserirci qualche dettaglio e una sfumatura che convince il lettore di mille possibilità e ancor più congetture. Sempre un piacere leggerti, e il prima possibile concludo anche la lettura dell’altra storia!
Mi è piaciuto questo incontro col benzinaio e questo dialogo sfumato lasciato in sospeso. Di solito non è mai facile riuscire a debellare certi passaggi di trama!
Punto sui vigliacchi!
Alla prossima!
Continua così 😉
08/12/2022 at 18:01
Ciao Ottaviano! Hai creato una bella atmosfera e anche i dialoghi sono spontanei e fluidi. La storia è intrigante, mi piacerebbe conoscere l’ospite ma non posso resistere al titolo ” L’ora dei vigliacchi”, per cui voto quello!?
08/12/2022 at 15:10
Io voto l’Ospite per il quinto capitolo, anche se L’ora dei bugiardi era allettante ^_^
Il capitolo scivola via molto bene e si mettono tutte le carte in tavola per poi sbatterci il grugno sopra. Ma prima di farlo, io direi di conoscere l’ospite 🙂
Ciao 🙂
04/12/2022 at 15:32
Capitolo 3)
Ciao Ottaviano!
Kez mi ha anticipato! 😀
Stavo per scriverti la stessa cosa, ma poi ho avuto l’accortezza di recuperare i commenti sotto 😀
Una piccolezza che non toglie niente al resto del racconto. Descrizioni semplici (per modo di dire) capaci di trascinarti in quel paesaggio. Ed è un po’ come se, divisi tra terra e mare, quella strada stia effettivamente dividendo anche i nostri protagonisti, ora che si avvio per la campagna.
Mi piace la tensione che si respira, lasciando intendere al lettore che tutto potrebbe cambiare per grazie a un semplice innesco, una mossa avventata.
Voto per la famiglia, e vediamo che succede 😉
Continua così!
Alla prossima!
05/12/2022 at 23:20
Ciao Giuseppe,
Non so dove esattamente andremo a parare, questo su the incipit è scontato, però raccontare un viaggio insieme alle emozioni, alle certezze e alle contraddizioni delle persone, può essere interessante.
Grazie dell’apprezzamento, e… alla prossima!
?
04/12/2022 at 09:48
p.s. correggi l’errore mio, ovviamente… così come l’ho scritto sembra ti stia impartendo un ordine ????
04/12/2022 at 09:46
Ciao, Ottaviano.
Voto l’arrivo in famiglia, mi vedo già la scena: l’Ardea percorre un viale di ghiaia chiara, svolta appena per trovarsi di fronte la grande casa bianchissima, immersa in un giardino di palme nane, in un pomeriggio assolato che noi però sappiamo esistere solo dal biancore fulgido che trasmette l’immagine in tonalità di grigi e bianchi d’altri tempi.
Bel capitolo, mi piace molto questa storia, mi piacciono i tempi e i dialoghi, mi piacciono loro, i protagonisti, Ardea compresa.
Se posso, e giusto perché sto imparando e forse dico una sciocchezza, ma nella frase: “Al bar Marina e Ale si ritrovarono con dei ragazzini” io dopo “al bar” avrei messo una virgola ? correggi l’errore a me serve per capire.
Alla prossima!
04/12/2022 at 13:39
Ciao Keziarica, premesso che la virgola ci vuole, volevo ringraziarti perché si può leggere in tanti modi e tu hai letto come un autore vorrebbe sempre.
In quanto alla storia e ai due ragazzi inutile dire come li ami anche io, e mi piace anche l’esercizio di fantasia che hai fatto immaginando l’arrivo a casa; lo faccio anche io, spesso e quasi mi verrebbe da suggerire un nuovo esperimento: “ continua tu la storia” concedere a un altro autore di continuare la propria storia per riprenderla in seguito… Sarebbe interessante!
Grazie ancora, magari possiamo approfondire su Facebook… ciaooo ??
03/12/2022 at 13:45
Ah, ho votato per farli separare: mi piacerebbe saperne di più sull’uno e sull’altra!
03/12/2022 at 13:43
Lui, insicuro, titubante, orgoglioso; lei libera e leggiadra, imprendibile…e anche un po’ str…
La tensione è rimasta ed hai fatto bene! Bravissimo!
03/12/2022 at 16:27
ciao Nina, non sai quanto mi fa piacere leggere il tuo commento, per come hai colto le personalità di quei due. Questo racconto vuole essere “solo” un viaggio nell’intimo loro e della loro famiglia, e riuscire a farlo senza annoiare è una sfida. Grazie, grazie!??
03/12/2022 at 12:36
Ciao, uhhhhhh, quanto tensione e quanto risentimento!!! Che razza di segreto nasconde la nostra protagonista? Sono davvero curiosa di conoscerlo, ma credo ci vorrà un altro po’!!!
Ho votato per un incontro fortuito, non si sa mai chi o che cosa si può incontrare lungo la strada!!! Buon weekend e alla prossima.
03/12/2022 at 16:29
Ciao Isabella sono ancora indeciso se lasciare a voi o scegliere io il “segreto” di Marina, ammesso che ci sia. Per adesso ne cogliamo il turbamento insieme ad Ale e vediamo dove la storia ci porterà.
Grazie ancora, ciao!??
03/12/2022 at 00:16
Un incontro fortuito mi stuzzica!
A me questa cosa della “femminuccia” mi ha sempre fatto saltare i nervi da giovane. A parte questo, il capitolo scorre piacevole nella prima parte ma poi diventa un clone del capitolo precedente nella seconda, con loro in macchina che litigano per… boh! Ma vediamo cosa ci riserva il resto 🙂
Ciao 🙂
03/12/2022 at 16:33
Ciao Red a noi tutti primo o poi è capitato di sentirci dare della femminuccia… In fondo un po’ lo siamo stati davvero perché da piccoli si è deboli e indecisi, bisognosi di protezione. Il problema è che certi padri non lo capiscono e si comportano da vero idioti, distruggendo con una parola tutto quello che hanno costruito mettendo su famiglia.
Grazie, continuiamo il nostro viaggio nell’intimo dei due, spero di non annoiarti.?
29/11/2022 at 10:56
LItigano!
È troppo presto per far sbocciare la passione, aspettiamo ancora un po’.
Ciao, Ottaviano.
Con te si va sempre sul sicuro: ogni parola, ogni frase, tutto sta lì per un motivo. Sono cose che insegnano nei corsi di scrittura, ma ho idea che a te venga naturale. Non c’è mai superfluo e questa storia scorre liscia liscia con questi due personaggi che a interpretarli ci vorrebbero dei mostri d’esperienza, me li vedo in un bianco e nero di alcuni film primi anni ’60, scivolare sullo schermo, sulla loro Ardea, un po’ “Il Sorpasso”, ma solo per la fotografia… Sto divagando, scusa. Molto bello, sempre.
Alla prossima!
29/11/2022 at 14:29
Ciao Keziarica, grazie.
Sono contento che hai “visto” il mio film bianco-nero come io l’ho immaginato. Un viaggio come esplorazione di sentimenti, sperimentando emozioni e realtà spiccia, sempre sul filo dell’errore… Prove d’amore insomma.
Non ho frequentato nessun corso di scrittura, ma fin da piccolo oltre a una vera ossessione per la lettura dovuta a una curiosità insanabile, ho avuto propensione per la scrittura. (Il “tema in classe” per me era vacanza?).
In quanto alle storie le immagino come vere scene di film ( tanti anni di lavoro in tv forse sono serviti a questo), e poi applico la sintesi doverosa, e davvero formativa che the incipit impone.
Grazie e ciao!?.
28/11/2022 at 02:28
Capitolo 2)
Ciao Ottaviano!
Quando ci sai fare, ci sai fare.
La costruzione di questo capitolo ha molti spunti interessanti: la tensione che cresce e, grazie al cibo, si trasforma in qualcosa di differente, dal sapore dell’errore annunciato. I tuoi personaggi trovano sempre lo spazio per esprimere le emozioni, i dubbi e peccati sfiorati. E non c’è da metter in dubbio la riflessione sul vedere una persona in determinate circostanze, pur avendola anche già vista nuda!
In questo caso voto per il litigio: tiriamo ancora un po’ questa tensione, e facciamo sudare questo bacio ai due!
Hai sempre molto da insegnare.
Continua così!
Alla prossima!
29/11/2022 at 14:35
Ciao GGP,
Tutti hanno da imparare e tutto insegna, ho imparato mille cose grazie a voi tutti sul sito e ve ne sono davvero grato.
In quanto alla storia sono motivato a continuare sul filo del dramma, con assaggini di commedia quando capita.
L’intento è annodare e sciogliere i destini dei personaggi, fino a una soluzione che sarà… Boh, dipende molto da voi!? ciaooo
27/11/2022 at 13:33
Hai reso molto bene la tensione…Io direi che, per allentarla un po’ nel prossimo capitolo, potrebbero far l’amore…Poi magari ricominceranno a litigare per ricrearla e per scoprire qualcosa di più sulla storia che sembra avere molti retroscena.
Ciaoo!!
27/11/2022 at 23:07
Ciao Nina, attenuare la tensione? Non mi conviene, questa non è una storia d’amore, (non adesso almeno), e l’ambiguità comanda.
Dipende tutto da voi…
Grazie, ciao??
27/11/2022 at 12:45
Ciao, bravo, tra i due (e nei lettori) hai creato una tensione che si taglia con il coltello!!! Passami la battuta stupida, tutta l’esasperazione “oggi riuscirò finalmente a postare il racconto” credo ti abbia davvero ispirato!!!
Ho votato per il bacio, perché sarà quello a determinare tutto il resto e porterà a una delle altre due opzioni!!! Buona domenica e alla prossima.
27/11/2022 at 23:04
La “tensione” confesso è un po’ la chiave del racconto, e lo sarà ancora. Vediamo che ne pensano i lettori.?
Grazie, come sempre!??
27/11/2022 at 00:44
Io voto si baciano. Litigare lo hanno già fatto e ciò che li ha fermati per tutta la notte, li fermerà anche adesso. Ma un bacio rubato è un bacio guadagnato 😛
Ciao 🙂
27/11/2022 at 01:19
Ha, ha, ha! Bellissimo commento, da vero grand viveur che conosce il mondo. Hai ragione, un bacio è sempre un bacio, e se rubato è anche meglio! ???
Grazie Red!?
21/11/2022 at 20:44
Capitolo 1)
Il ritorno di Ottaviano è esplosivo.
Il capitolo ha un carica forte, decisa, evolvendo subito in un ribaltamento di prospettiva per il lettore. Si aprono tante possibilità, e già m’incuriosisce l’avvicendarsi delle loro vite. Cosa succederà? Io voto per il caos di una notte da dimenticare.
Kez è stata chirurgica, quindi non trovo davvero nessun dettaglio da segnalare.
Il tuo stile è ipnotico, e potresti parlare tranquillamente di qualsiasi cosa, e piacerebbe lo stesso! 🙂
Sempre più forte!
Aspetto il prossimo!
21/11/2022 at 22:00
Ciao GGP
Speriamo di essere sempre all’altezza.
Hai ragione quando dici che questa storia potrebbe evolvere in molti modi: ci sono tante vite e tante storie che si incrociano e i sentimenti sono forti.
Grazie mille e mille, ciaooo?
21/11/2022 at 15:50
Bello Ottaviano, un incipit ben scritto e accattivante! Promette intrighi e romanticismo: sono curiosa di sapere i retroscena e vedere che succederà tra i due.
Ho votato la notte insonne: con queste premesse il turbamento è dietro l’angolo.
Ciaooo!!
21/11/2022 at 20:25
Ciao Nina, siete tutti per la notte insonne.
Eh, già, le notti insonni sono gravide di mistero.
Viste le premesse la ‘nostra’ notte insonne potrebbe svilupparsi in varie direzioni… Uhm… Ora ci penso!
Grazie tante, a presto!??
21/11/2022 at 12:46
Ciao, sinceramente? Non capisco se il bellimbusto sia geloso del padre o del fatto che lei sia considerata “più figlia” di lui!!! Non so se credere o meno al sentimento di lui, bel dubbio, sei stato bravo a metterlo nero su bianco!!!
Ho votato per una notte insonne, perché può essere sia bella che brutta o tutte e due!!! Alla prossima.
21/11/2022 at 13:36
Ciao Isabella, grazie.
Chissà se il bellimbusto è davvero un bellimbusto e chissà quali sentimenti lo animano; chissà se e quanto innocente è Marina. È solo un incipiti, non è il tempo delle risposte, e quelle che verranno dipenderanno molto anche da voi.
Grazie ancora! Ciaooo??
21/11/2022 at 10:19
Ciao, Ottaviano caro, ma proprio un fiume in piena sei! Bravissimo!
Bene, bell’inizio, il punto di vista parrebbe quello dell’auto, della Lancia Ardea (che sono andata a vedere, credevo si trattasse di un modello più recente, tipo anni ’60 e invece è più vecchia la produzione, però, potrebbe essere usata ancora nei primi anni ’60, boh, staremo a vedere), trovo l’idea originale e azzeccata per la creazione dell’ambiente circostante, l’auto come un guscio che accoglie e protegge anche dai colori di una stagione morente, a proposito, la frase: “i colori gridano, prima di morire.” è davvero bellissima.
Ora, non posso che aggiungere complimenti a quelli che già ti faccio di solito, non posso fare altro, non c’è nulla da eccepire. Forse, ma può essere una mia fisima da ignorante che cerca di colmare le lacune, quel “da” senza accento, nella battuta di lui: “Mi da, bontà sua, un lavoro.”
Voto la notte insonne, non so cosa ci sia sotto ma ho idea che sia qualcosa in grado di togliere il sonno.
Alla prossima!
21/11/2022 at 11:00
Ciao, eccomi. Grazie prima di tutto.
L’Ardea è un orgoglio Lancia dell’mmediato dopoguerra, un’auto avanti nei tempi che offriva un confort e prestazioni inusuali per l’epoca. Fu prodotta fino ai primi anni cinquanta giusto una settantina di anni fa.
Poi scopriremo come come è arrivata a Marina, per intanto cerco di darle una dignità da personaggio a pieno titolo.
Se può interessarti ti dirò anche che è l’auto cui si ispira nella forma l’attuale inossidabile Lancia Y.
Infine il “da”. Naturalmente hai ragione, ma io scrivo quasi sempre con il tablet e spessissimo è il correttore che sceglie per me; io poi mi devo mettere a caccia dell’errore e a volte qualcosa sfugge. Scusa, scusate.
Grazie, grazie, a presto.??
21/11/2022 at 00:00
Viste le premesse, voto una notte insonne 🙂
Primo! Ed eccoci con una nuova storia di Ottaviano. Completamente nuova, a quanto sembra. Nulla da dire sul capitolo: vediamo come prosegue 🙂
Ciao 🙂
21/11/2022 at 21:57
Ciao Red, si parte, con la penna e con l’Ardea, chissà chi e cosa incontreremo per strada. Grazie del commento. Ciaooo!?