Oltre i confini dell’impero

Dove eravamo rimasti?

Ed ora? È necessaria un'immediata ricognizione aerea del pianeta (60%)

Capitolo III

Il silenzio regnava nell’ufficio del generale dove lui e il suo assistente sedevano dietro e davanti la scrivania.
La missione era iniziata e le immagini degli otto droni erano proiettate sugli schermi del generale. I mezzi inviati erano di piccole dimensioni, pesavano circa trecento grammi l’uno e avevano una grandezza non più ampia del palmo di una mano. Avevano le sembianze di minuscoli elicotteri con una sola elica posteriore e una piccola turbina.
Un caccia da ricognizione era decollato dalla Augusta, era entrato nell’atmosfera del pianeta e aveva rilasciato gli otto droni. Subito si erano sparsi a velocità supersoniche cercando di coprire nel minor tempo possibile tutta la superficie di Kragus.
Le immagini che arrivavano sulla Augusta erano quelle di un pianeta semi desertico. Alcuni continenti accoglievano lunghi corsi d’acqua che sfociavano in grandi laghi, non abbastanza grandi da poter essere considerati mari. I fiumi fertilizzavano e rifocillavano la terra che bagnavano ma nulla più. Le città erano ricoperte di sabbia e tutto era molto silenzioso. Di tanto in tanto, lungo il deserto roccioso venivano riconosciuti degli esseri che nel momento stesso dell’avvistamento sfuggivano e si rintanavano sottoterra. Sembravano dei grossi lombrichi. Troppo veloci per essere visiti al dettaglio nel video. Le montagne erano molto alte e su queste era possibile trovare più vegetazione. La vita, infatti, si annidava principalmente ai loro piedi e lungo i corsi d’acqua. Il deserto era inospitale, di più di quelli terrestri.
I droni continuavano a volare velocemente battendo il pianeta in lungo e in largo. Ogni tanto uno si fermava e raccoglieva un campione d’acqua, di terra o di sabbia oppure pungeva un animale per prelevarne gocce di sangue. Le forme di vita presenti nella esigua parte boschiva montana erano poche ma differenti da quelle presenti sulla Terra. In una certa maniera ricordavano gli animali esistiti subito dopo l’avvento dei dinosauri.
La voce del generale ruppe il silenzio «Falco uno e due, rapporto».
«Falco uno sono in posizione. Sto raccogliendo un campione da una forma vegetale del pianeta. Passo».
«Falco due sono in fase sorveglianza su area desertica. Passo».
Il generale proseguì «Falco tre e Falco quattro, rapporto».
«Falco tre, ho completato la scansione aerea di una vasta area boscosa, sono pronto al rientro. Passo».
«Falco quattro, ho avvistato uno di quegli esseri nel deserto, procedo all’inseguimento per campionarlo, passo».
Il generale fece un attimo di silenzio poi continuò «Falco quattro seguo te, passo».
«Si signore, sto scendendo lungo il letto di un fiume secco, secondo i sensori l’obiettivo è a millecinquecento metri. Seguo un canyon che si dirama lungo tutta la lunghezza della vallata» il pilota remoto di falco quattro continuò con il rapporto. I legionari aviatori addetti al controllo remoto dei droni erano completamente isolati dal resto dell’equipaggio, la loro stanza era insonorizzata e ognuno aveva una postazione che riproduceva perfettamente la cabina di un caccia. «Inizio la discesa verticale nel canyon. Secondo il radar il mio obiettivo è sotto di me a centocinquanta metri» fece un momento di silenzio mentre l’immagine sullo schermo mostrava il cambiamento di telecamera da quella frontale a quella inferiore. «Discesa iniziata. Le pareti del canyon sembrano solide, i sensori non rilevano presenza d’acqua ma… ma…»,
«”Ma” cosa Falco quattro?» rispose curioso il generale.
«Sembrano esserci forme di vegetazione all’interno delle crepe delle rocce. Mi avvicino. Non sembra la stessa vegetazione trovata sulle montagne». Il pilota accostò il drone al crepaccio effettuando una manovra lenta e precisa. Di nuovo la visuale passò alla camera frontale e venne mostrato quanto appena riferito: c’era della vegetazione ma era diversa da quella trovata in superficie. Le piante assomigliavano a delle grosse piante grasse con un fogliame denso e fluorescente, quasi luminoso. Il drone si avvicinò ulteriormente e il pilota accese la torcia per visionare meglio all’interno.
«Oh merda!» l’espressione gridata riecheggiò nelle orecchie di tutti quelli che erano all’ascolto e un attimo dopo l’immagine di Falco quattro era scomparsa.
«Falco quattro rapporto, che diavolo è successo? Passo» disse spazientito il generale. «Signore mando l’ultimo fotogramma catturato dal drone» l’immagine comparve subito a video: un enorme chela di colore rossastro si mostrava aperta pronta a schiacciare il drone. «Signore Falco quattro è stato abbattuto. Abbiamo il registrato ma non abbiamo i campioni raccolti. Passo».
«Va bene Falco quattro» continuò Marco.
«Signore, qui Tenente Baka, tutta la squadra Atena Uno è in fase di rientro».
«Bene tenente, affido a te il comando delle operazioni. Ottimo lavoro rag..» le parole del generale vennero bruscamente interrotte dagli imprechi e dalle grida dei piloti dei vari droni.

Che diamine è successo?

  • I droni fuggono in fretta dal pianeta. (17%)
    17
  • Tutti i droni sono stati abbattuti tranne uno. (67%)
    67
  • Tutti i droni sono stati abbattuti. (17%)
    17
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24 Commenti

  • Lascio questo commento per dare un’idea di come ho pensato la suddivisione interna delle legioni.

    Legione: 10000 uomini di fanteria pesante divisi in 10 battaglioni da 1000 uomini divisi in 2 coorti da 500 uomini divise in 5 centurie da 100 uomini, divise in 10 manipoli da 10 uomini.

    Manipolo: 10 uomini
    Centuria: 100 uomini
    Coorte: 500 uomini
    Battaglione: 1000 uomini
    Legione. 10000 uomini

    Manipolo: comandato da un caporale.
    Centuria: comandata da un centurione coadiuvato da due optiones.
    Coorte: comandata da un centurione primo pilo.
    Battaglione: comandato da un tribuno.
    Legione: comandata da un Legatus Legioni.

  • Si è persa la connessione con il drone e i legionari si trovano circondati. Direi che sarebbe un bel colpo di scena: su una pianura praticamente scoperta, venir improvvisamente circondati farebbe esclamare a tutti “Merda!”.

    Capitolo molto ben costruito; il fatto che non abbiano trovato problemi, rende più interessante il fatto che improvvisamente avvenga qualcosa 🙂

    Ciao 🙂

  • Io voto per una via di mezzo, quindi il campione.

    Ciao! La frase: «Sembra che qualcuno che non faccia parte della popolazione di questo pianeta non sia contento della nostra presenza. Ora però ho bisogno di sapere chi o che cosa è» dà ad intendere che la popolazione del pianeta abbia un qualche tipo di appoggio ignoto. Sono curioso di sapere cosa succede 🙂

    Ciao 🙂

  • Congratulazioni!
    La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
    Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
    Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.

  • Capitolo 3)

    Ciao Matteo!

    Rispetto ai capitoli precedenti, questo temo di averlo trovato un po’ noioso, non tanto per il contenuto – l’idea continua ad essere interessante – quanto più al modo in cui hai voluto descriverlo. Il problema di capitoli quasi interamente descrittivi è la scelta dei termini: trovo sia fondamentale eliminare il superfluo – vedi la definizione delle posizioni nella scrivania all’inizio – e moderare l’impiego di termini che si ripetono nella stessa frase.
    Sono certo che una rilettura in più ti avrebbe aiutato a snellire determinati passaggi.
    Entrando invece nell’ottica dei dialoghi. Ho avvertito gli scambi un po’ robotici e le informazioni poco “militaresche”. Inoltre, cosa che magari ci spiegherai più avanti, i piloti che sembrano aver “paura” guidando dei mezzi da remoto – a meno che non abbia capito male – non mi ha convinto del tutto, tanto meno il fatto che non vengano interpellati gli stessi piloti, in collegamento proprio nella struttura.
    La fantascienza, giustamente, rimane sempre di chi va ad inventarla, tuttavia non ho potuto fare a meno di considerare il fatto che pare che i nostri viaggiatori sappiano davvero pochissimo di questo pianeta che intendono invadere, benché all’inizio sia passato il messaggio – parlo per quanto ho inteso – che l’azione di invasione e conquista stesse avvenendo previa precedente analisi del territorio, nonché conoscenza del luogo da invadere.
    L’azione di mandare un’avanscoperta, ritenevo fosse mirata appunto a cercare d’intercettare le controffensive nemiche, più che a studiare il pianeta in sé.
    Poi, non vorrei essermi perso io qualcosa, e in quel caso ti porgo in anticipo le mie scuse.
    Vedi la mia come una riflessione generale su ciò che ci stai mostrando. Certe risposte – e posso capirlo – potrebbero semplicemente arrivare più avanti!

    Detto ciò, aspetto il prossimo! 😉

  • Capitolo 2)

    Ciao Matteo!

    Per il capitolo in sé, niente da dire.
    Però la forma ha reso il tutto un po’ caotico.
    Forse hai utilizzato un programma differente di scrittura, ma il tutto appare un unico blocco. Il mio consiglio è sempre quello di rileggere il capitolo nell’anteprima, prima di pubblicare.
    I dialoghi proseguono in un unico flusso.
    Qualche aggiustamento proprio sull’impaginazione, per il resto mi è parso tutto lineare.
    Aspetto il prossimo. Voto per la riunione.
    Alla prossima!

  • Io opto per la ricognizione aerea!

    E con questo abbiamo un altro bel spaccato del mondo. I Senatori sembrano essere potenti, nonostante la copertura dell’Imperatore. Tuttavia il Generale non tiene conto delle loro parole. Porterà a guai la cosa? O non lo sapremo mai perché gli eventi precipiteranno in altro modo? Lo sapremo nei prossimi capitoli 🙂

    Ciao 🙂

  • Io voto che si consulterà col suo assistente!

    Ciao! Incipit tutto d’un pezzo che ti porta dritto nell’azione! Mi chiedo cosa sia questo pianeta e di quali difese disponga. Ma d’altronde non conosciamo nemmeno la vera forza d’attacco dell’Ammiraglia. Ti seguo curioso 🙂

    Ciao 🙂

  • Capitolo 1)

    Ciao Matteo!

    Ti leggo per la prima volta su THe incipit, benché abbia notato che sei qui dal 2015!
    Con questo primo episodio sei riuscito a costruire bene la base della storia, offrendo al lettore delle nozioni base essenziali per comprendere “l’universo” in cu si muoverà la storia. Intrigante, efficace. Forse potrebbe esserci un calo di attenzione per alcuni lettori per determinate descrizioni, ma personalmente le ho trovate essenziali per spiegare l’origine della storia.
    Forse qualche movimento avrebbe alleggerito il tutto, ma lo spazio è sempre quello: 5000 battute!

    Per ora mi hai incuriosito. Ti seguo e punto sulla chiamata!

    Alla prossima!

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