Oltre i confini dell’impero

Dove eravamo rimasti?

Cosa è successo? Il drone è stato abbattuto e altre creature si lanciano all'inseguimento dei legionari (60%)

Capitolo VI

«Qui centurione Bruto, che succede caporale?»
«Signore Aquila uno è irraggiungibile, dovrebbe aver già inviato il registrato sul vostro server. Penso sia stato abbattuto, è necessario che torniamo a controllare?». Salirono sul Rover e partirono attraversando la valle che poco prima sembrava deserta ma che ora stava nuovamente fiorendo. Uno spettacolo incredibile: piante quasi luminose che riprendevano vita durante la notte facendo librare milioni di insetti nell’aria. Tito guardò esterrefatto il compagno poi udì un rumore sordo alle sue spalle e si voltò. «Flavio abbiamo visite… Muoviti». Flavio si volse e notò che dalla cima della collina stavano scendendo molti esseri come quello che avevano colpito poco prima. «Qui centurione Bruto, ragazzi dal video sembra che Aquila uno sia stato improvvisamente distrutto da qualcosa. Non mi sento di rimandarvi lì. Dovete lasciare il pianeta il prima possibile.» ci fu un momento di silenzio «Caporale, mi senti? Passo!»
«Si signore, stiamo cercando di raggiungere la nave ma siamo inseguiti da esseri ostili. Cinque, forse sei esemplari ci stanno inseguendo e il rover non sembra essere abbastanza veloce» rispose Tito. Poi premette il tasto per far si che la barra laterale si allungasse e permettesse al suo sedile di scorrere all’esterno del Rover così da poter afferrare il mitra da postazione e girarlo alla sua destra. «Icarus, Icarus, qui Lupus Alpha, contatto» disse Flavio.
«Qui Icarus, vi sentiamo»
«Come è la situazione li da voi? L’ambiente è ostile?»
«No Lupus Alpha, qui la situazione è sotto controllo, nessun contatto visivo, passo»
«Bene, allora aprite il portellone e puntate Dedalo nella nostra direzione. Stiamo arrivando con un po’ di compagnia». Non arrivò alcuna risposta.
Tito teneva sotto mira le creature che continuavano ad inseguirli e ad avvicinarsi. «Ci sono quasi addosso, Flavio. Schiaccia quel maledetto acceleratore»
«Sono al massimo, maledizione!»
«Allora credo che dovremo rallentarli un pochino» Tito si sfregò le mani e afferrò le due maniglie del mitra. Questo tipo di arma infatti aveva due impugnature con altrettanti grilletti. Quello di sinistra andava premuto per far girare le dieci canne mentre il destro era il grilletto vero e proprio che permetteva di fare fuoco. Il soldato alzò la mira e girò lievemente lo sguardo verso Flavio sorridendo «Insetti bastardi» disse e premette i grilletti. Il mitra impazzì e dopo aver cominciato a far roteare la le canne sputò un fiume di proiettili. Molti fecero letteralmente esplodere zolle di terra. Una nube si alzò alle loro spalle ma gli avversari continuarono la corsa. Altri andarono a segno ma sembrarono solo scalfire il carapace così gli insetti non si fermarono ma, allungando tutto il corpo in avanti e facendo poggiare a terra dieci delle dodici zampe, aumentarono considerevolmente la loro velocità. Tito sgranò gli occhi ed iniziò ad urlare mentre sparava. Flavio si volse e notando che gli avversari erano praticamente a pochi metri da loro mise tutta la forza sul piede destro ma il pedale era completamente schiacciato e non c’era possibilità di accelerare ulteriormente. Arrivarono alla base di una bassa collina e intimorito della sicura diminuzione della velocità il caporale alzò una leva vicino al cambio ed inserì il pilota automatico che avrebbe continuato a far avanzare il mezzo alla stessa velocità ma sempre e solo in linea retta, frenando improvvisamente solo in caso di presenza di ostacoli. Si volse e nel cassone posteriore afferrò due fucili R44 tirandone uno a Tito «Tieniti pronto e se dobbiamo andarcene, portiamo con noi il maggior numero di questi bastardi». Tito annuì e ricambiò un sorriso, afferrò il fucile a pompa e lo caricò. Flavio dal lato suo premette un’altra leva e fece uscire il suo sedile come quello di Tito all’esterno dell’auto pronto a fare fuoco sui nemici.
A poca distanza dalla sommità del colle due degli inseguitori si avvicinarono e con un balzo raggiunsero il Rover. I legionari reagirono velocemente e con un colpo di fucile bucarono il carapace degli insetti e facendolo letteralmente esplodere. Viscere, arti, organi e un liquido colloso che sembrava sangue caddero, sul rover, sui loro caschi e sulle tute protettive.
I corpi delle due creature stramazzarono a terra e vennero investiti e sorpassati dai loro simili che continuarono l’inseguimento.
Come il mezzo superò la collina, Flavio si volse e vide che la Icarus era pronta ad accoglierli e a decollare. «Sono tutti tuoi» disse facendo rientrare il proprio sedile per rimettersi alla guida.
Dalla nave si udì un forte fischio e subito dopo un enorme nube di polvere, pezzi di insetti, piante e viscere esplosero alle spalle del rover.

Il cannone Dedalo ha fatto centro?

  • No! L'inseguimento continua fino al portellone della Icarus (0%)
    0
  • Si! Ma qualcosa è andato storto. (100%)
    100
  • Si! Gli insetti sono stati tutti abbattuti e i legionari possono tornare sulla Icarus (0%)
    0
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24 Commenti

  • Lascio questo commento per dare un’idea di come ho pensato la suddivisione interna delle legioni.

    Legione: 10000 uomini di fanteria pesante divisi in 10 battaglioni da 1000 uomini divisi in 2 coorti da 500 uomini divise in 5 centurie da 100 uomini, divise in 10 manipoli da 10 uomini.

    Manipolo: 10 uomini
    Centuria: 100 uomini
    Coorte: 500 uomini
    Battaglione: 1000 uomini
    Legione. 10000 uomini

    Manipolo: comandato da un caporale.
    Centuria: comandata da un centurione coadiuvato da due optiones.
    Coorte: comandata da un centurione primo pilo.
    Battaglione: comandato da un tribuno.
    Legione: comandata da un Legatus Legioni.

  • Si è persa la connessione con il drone e i legionari si trovano circondati. Direi che sarebbe un bel colpo di scena: su una pianura praticamente scoperta, venir improvvisamente circondati farebbe esclamare a tutti “Merda!”.

    Capitolo molto ben costruito; il fatto che non abbiano trovato problemi, rende più interessante il fatto che improvvisamente avvenga qualcosa 🙂

    Ciao 🙂

  • Io voto per una via di mezzo, quindi il campione.

    Ciao! La frase: «Sembra che qualcuno che non faccia parte della popolazione di questo pianeta non sia contento della nostra presenza. Ora però ho bisogno di sapere chi o che cosa è» dà ad intendere che la popolazione del pianeta abbia un qualche tipo di appoggio ignoto. Sono curioso di sapere cosa succede 🙂

    Ciao 🙂

  • Congratulazioni!
    La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
    Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
    Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.

  • Capitolo 3)

    Ciao Matteo!

    Rispetto ai capitoli precedenti, questo temo di averlo trovato un po’ noioso, non tanto per il contenuto – l’idea continua ad essere interessante – quanto più al modo in cui hai voluto descriverlo. Il problema di capitoli quasi interamente descrittivi è la scelta dei termini: trovo sia fondamentale eliminare il superfluo – vedi la definizione delle posizioni nella scrivania all’inizio – e moderare l’impiego di termini che si ripetono nella stessa frase.
    Sono certo che una rilettura in più ti avrebbe aiutato a snellire determinati passaggi.
    Entrando invece nell’ottica dei dialoghi. Ho avvertito gli scambi un po’ robotici e le informazioni poco “militaresche”. Inoltre, cosa che magari ci spiegherai più avanti, i piloti che sembrano aver “paura” guidando dei mezzi da remoto – a meno che non abbia capito male – non mi ha convinto del tutto, tanto meno il fatto che non vengano interpellati gli stessi piloti, in collegamento proprio nella struttura.
    La fantascienza, giustamente, rimane sempre di chi va ad inventarla, tuttavia non ho potuto fare a meno di considerare il fatto che pare che i nostri viaggiatori sappiano davvero pochissimo di questo pianeta che intendono invadere, benché all’inizio sia passato il messaggio – parlo per quanto ho inteso – che l’azione di invasione e conquista stesse avvenendo previa precedente analisi del territorio, nonché conoscenza del luogo da invadere.
    L’azione di mandare un’avanscoperta, ritenevo fosse mirata appunto a cercare d’intercettare le controffensive nemiche, più che a studiare il pianeta in sé.
    Poi, non vorrei essermi perso io qualcosa, e in quel caso ti porgo in anticipo le mie scuse.
    Vedi la mia come una riflessione generale su ciò che ci stai mostrando. Certe risposte – e posso capirlo – potrebbero semplicemente arrivare più avanti!

    Detto ciò, aspetto il prossimo! 😉

  • Capitolo 2)

    Ciao Matteo!

    Per il capitolo in sé, niente da dire.
    Però la forma ha reso il tutto un po’ caotico.
    Forse hai utilizzato un programma differente di scrittura, ma il tutto appare un unico blocco. Il mio consiglio è sempre quello di rileggere il capitolo nell’anteprima, prima di pubblicare.
    I dialoghi proseguono in un unico flusso.
    Qualche aggiustamento proprio sull’impaginazione, per il resto mi è parso tutto lineare.
    Aspetto il prossimo. Voto per la riunione.
    Alla prossima!

  • Io opto per la ricognizione aerea!

    E con questo abbiamo un altro bel spaccato del mondo. I Senatori sembrano essere potenti, nonostante la copertura dell’Imperatore. Tuttavia il Generale non tiene conto delle loro parole. Porterà a guai la cosa? O non lo sapremo mai perché gli eventi precipiteranno in altro modo? Lo sapremo nei prossimi capitoli 🙂

    Ciao 🙂

  • Capitolo 1)

    Ciao Matteo!

    Ti leggo per la prima volta su THe incipit, benché abbia notato che sei qui dal 2015!
    Con questo primo episodio sei riuscito a costruire bene la base della storia, offrendo al lettore delle nozioni base essenziali per comprendere “l’universo” in cu si muoverà la storia. Intrigante, efficace. Forse potrebbe esserci un calo di attenzione per alcuni lettori per determinate descrizioni, ma personalmente le ho trovate essenziali per spiegare l’origine della storia.
    Forse qualche movimento avrebbe alleggerito il tutto, ma lo spazio è sempre quello: 5000 battute!

    Per ora mi hai incuriosito. Ti seguo e punto sulla chiamata!

    Alla prossima!

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