Oltre i confini dell’impero

Dove eravamo rimasti?

Il cannone Dedalo ha fatto centro? Si! Ma qualcosa è andato storto. (100%)

Capitolo VII

Tito emise un urlo di gioia e sollevò il fucile in aria in segno di festeggiamento vedendo tutti i loro avversari abbattuti dal colpo del cannone sonico della Icarus.
«Puoi rallentare amico mio!» disse girando lo sguardo verso Flavio. Il compagno si volse di rimando e vide in quel momento uno di quegli insetti pieno di buchi, ferite e con alcune zampe mozzate lanciarsi con un balzo verso il commilitone. Tutto rallentò, Flavio cercò di avvisare l’amico che fece appena in tempo a girarsi, il rover barcollò e il caporale fece fatica a tenerlo dritto. Tito si spaventò dell’attacco improvviso ma non si lasciò prendere dal panico e cercò di afferrare il fucile ma la creatura, anche se ferita, sollevò una chela e afferrò il suo braccio sinistro. Emise un grido e in men che non si dica la bestia strinse la presa recidendo l’arto e facendolo cadere all’interno del mezzo. Tito, in preda al dolore e agli spasmi cercò di afferrarsi il moncherino tagliato come a voler bloccare la copiosa perdita di sangue. Flavio riuscì ad afferrare il suo fucile e lo puntò verso la bestia «Muori brutto figlio di puttana!». Sparò un colpo e il carapace dell’avversario esplose in mille pezzi facendo afflosciare il corpo che cadde dal rover in corsa.
Sangue, viscere e pezzi di insetto coprivano i due legionari.
Tito urlava ancora ma riuscì a non farsi sopraffare completamente dal dolore. Con la mano destra aprì la borsa legata alla gamba ed estrasse una siringa conficcandosela nella coscia. Tirò immediatamente un sospiro di sollievo e proprio in quel momento il mezzo salì sulla rampa di accesso dell’Icarus. Sulla visiera del casco di Flavio comparve subito lo stato dei parametri vitali del compagno. La tuta aveva già agito insieme all’iniezione di morfina.
«Forza, andiamo, ce ne saranno sicuramente tanti altri» disse Flavio mentre spegneva il rover e scendeva per andare ad aiutare Tito.
Il comandante dell’Icarus non se lo fece ripetere due volte e chiuse la rampa, accese i motori e diede avvio al processo di decollo.
Un addetto medico della nave si precipitò da Tito e insieme a Flavio lo aiutò a scendere dal mezzo. Arrivarono subito due soldati con una barella e lo fecero sdraiare.
«Te la caverai» con queste parole Flavio si allontanò dall’amico e si avvicinò ad uno degli oblò per osservare il pianeta che stavano lasciando.
Pian piano quella valle si stava riempiendo di centinaia di creature che convogliavano verso il punto da cui era appena decollata la Icarus.
«Qui caporale Quinto Emilio Flavio, siamo a bordo della Icarus. Il colpo è andato a segno ma abbiamo perso Aquila uno. Siamo stati inseguiti da alcuni esseri autoctoni e il legionario Tito è rimasto ferito. Seguirà rapporto, passo»
«Ricevuto Caporale, bentornati. Passo e chiudo».
Il centurione si tolse le cuffie e il microfono e guardò verso il generale che era rimasto tutto il tempo in silenzio li di fianco sul ponte di comando. «Signore, anche se la missione non è compiuta credo che possiamo ritenerci fortunati. I ragazzi sono ammaccati ma stanno bene e qualche immagine l’abbiamo registrata».
Marco si alzò in piedi e si stiracchiò «Centurione la missione prevedeva la cattura o lo studio di uno di quegli esseri, dobbiamo capire cosa ci serve per combatterli. Non credo di potermi ritenere soddisfatto» si volse un momento a guardare lo schermo che proiettava l’immagine dell’interno della Icarus dove il medico di bordo era intento a fornire il primo soccorso al legionario Tito «Sono contento che i tuoi ragazzi stiano tornando salvi e solo un po’ ammaccati ma io devo preparare un’invasione. Spero che i dati raccolti possano aiutarci un minimo» mosse il capo a destra e sinistra facendo scrocchiare le ossa e si volse camminando verso l’uscita della sala di comando.
Bruto un po’ deluso chinò il capo verso lo schermo e lo osservò con attenzione. «Signore, vieni a vedere» disse in tono eccitato richiamando l’attenzione del generale mentre tornava a sedersi.
Marco si volse, era molto stanco ma raggiunse il centurione e guardò il monitor «Cosa c’è centurione?».
«Guarda!» Bruto indicò lo schermo e mostrò il rover parcheggiato all’interno della Icarus.
«Cosa?» disse spazientito il generale.
«Signore il rover è ricoperto di sangue e viscere di quelle creature. Li sopra ci sono tutti i campioni di cui potremmo aver bisogno o sbaglio?» rispose continuando ad indicare lo schermo. Marco fece un enorme sospiro quasi a rilasciare tutta la tensione accumulata sino a quel momento «Hai ragione centurione. Forse la missione non è stata un totale fallimento». Detto questo diede una pacca sulla spalla del suo subalterno e si volse per uscire dalla stanza «Vai dai tuoi uomini e poi stila il rapporto missione sottoscrivendo anche quali sono stati i danni o le ingiurie riportate dai nostri soldati» si fermò sulla porta e si volse un’ultima volta verso Bruto «Ottimo lavoro centurione».

E adesso?

  • Iniziano i preparativi finali per l'invasione (20%)
    20
  • Flavio va da Tito ricoverato in infermeria ed entrambi incontreranno il generale (20%)
    20
  • Bruto stila il rapporto missione e vengono a galla nuovi dettagli (60%)
    60
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24 Commenti

  • Lascio questo commento per dare un’idea di come ho pensato la suddivisione interna delle legioni.

    Legione: 10000 uomini di fanteria pesante divisi in 10 battaglioni da 1000 uomini divisi in 2 coorti da 500 uomini divise in 5 centurie da 100 uomini, divise in 10 manipoli da 10 uomini.

    Manipolo: 10 uomini
    Centuria: 100 uomini
    Coorte: 500 uomini
    Battaglione: 1000 uomini
    Legione. 10000 uomini

    Manipolo: comandato da un caporale.
    Centuria: comandata da un centurione coadiuvato da due optiones.
    Coorte: comandata da un centurione primo pilo.
    Battaglione: comandato da un tribuno.
    Legione: comandata da un Legatus Legioni.

  • Si è persa la connessione con il drone e i legionari si trovano circondati. Direi che sarebbe un bel colpo di scena: su una pianura praticamente scoperta, venir improvvisamente circondati farebbe esclamare a tutti “Merda!”.

    Capitolo molto ben costruito; il fatto che non abbiano trovato problemi, rende più interessante il fatto che improvvisamente avvenga qualcosa 🙂

    Ciao 🙂

  • Io voto per una via di mezzo, quindi il campione.

    Ciao! La frase: «Sembra che qualcuno che non faccia parte della popolazione di questo pianeta non sia contento della nostra presenza. Ora però ho bisogno di sapere chi o che cosa è» dà ad intendere che la popolazione del pianeta abbia un qualche tipo di appoggio ignoto. Sono curioso di sapere cosa succede 🙂

    Ciao 🙂

  • Congratulazioni!
    La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
    Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
    Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.

  • Capitolo 3)

    Ciao Matteo!

    Rispetto ai capitoli precedenti, questo temo di averlo trovato un po’ noioso, non tanto per il contenuto – l’idea continua ad essere interessante – quanto più al modo in cui hai voluto descriverlo. Il problema di capitoli quasi interamente descrittivi è la scelta dei termini: trovo sia fondamentale eliminare il superfluo – vedi la definizione delle posizioni nella scrivania all’inizio – e moderare l’impiego di termini che si ripetono nella stessa frase.
    Sono certo che una rilettura in più ti avrebbe aiutato a snellire determinati passaggi.
    Entrando invece nell’ottica dei dialoghi. Ho avvertito gli scambi un po’ robotici e le informazioni poco “militaresche”. Inoltre, cosa che magari ci spiegherai più avanti, i piloti che sembrano aver “paura” guidando dei mezzi da remoto – a meno che non abbia capito male – non mi ha convinto del tutto, tanto meno il fatto che non vengano interpellati gli stessi piloti, in collegamento proprio nella struttura.
    La fantascienza, giustamente, rimane sempre di chi va ad inventarla, tuttavia non ho potuto fare a meno di considerare il fatto che pare che i nostri viaggiatori sappiano davvero pochissimo di questo pianeta che intendono invadere, benché all’inizio sia passato il messaggio – parlo per quanto ho inteso – che l’azione di invasione e conquista stesse avvenendo previa precedente analisi del territorio, nonché conoscenza del luogo da invadere.
    L’azione di mandare un’avanscoperta, ritenevo fosse mirata appunto a cercare d’intercettare le controffensive nemiche, più che a studiare il pianeta in sé.
    Poi, non vorrei essermi perso io qualcosa, e in quel caso ti porgo in anticipo le mie scuse.
    Vedi la mia come una riflessione generale su ciò che ci stai mostrando. Certe risposte – e posso capirlo – potrebbero semplicemente arrivare più avanti!

    Detto ciò, aspetto il prossimo! 😉

  • Capitolo 2)

    Ciao Matteo!

    Per il capitolo in sé, niente da dire.
    Però la forma ha reso il tutto un po’ caotico.
    Forse hai utilizzato un programma differente di scrittura, ma il tutto appare un unico blocco. Il mio consiglio è sempre quello di rileggere il capitolo nell’anteprima, prima di pubblicare.
    I dialoghi proseguono in un unico flusso.
    Qualche aggiustamento proprio sull’impaginazione, per il resto mi è parso tutto lineare.
    Aspetto il prossimo. Voto per la riunione.
    Alla prossima!

  • Io opto per la ricognizione aerea!

    E con questo abbiamo un altro bel spaccato del mondo. I Senatori sembrano essere potenti, nonostante la copertura dell’Imperatore. Tuttavia il Generale non tiene conto delle loro parole. Porterà a guai la cosa? O non lo sapremo mai perché gli eventi precipiteranno in altro modo? Lo sapremo nei prossimi capitoli 🙂

    Ciao 🙂

  • Io voto che si consulterà col suo assistente!

    Ciao! Incipit tutto d’un pezzo che ti porta dritto nell’azione! Mi chiedo cosa sia questo pianeta e di quali difese disponga. Ma d’altronde non conosciamo nemmeno la vera forza d’attacco dell’Ammiraglia. Ti seguo curioso 🙂

    Ciao 🙂

  • Capitolo 1)

    Ciao Matteo!

    Ti leggo per la prima volta su THe incipit, benché abbia notato che sei qui dal 2015!
    Con questo primo episodio sei riuscito a costruire bene la base della storia, offrendo al lettore delle nozioni base essenziali per comprendere “l’universo” in cu si muoverà la storia. Intrigante, efficace. Forse potrebbe esserci un calo di attenzione per alcuni lettori per determinate descrizioni, ma personalmente le ho trovate essenziali per spiegare l’origine della storia.
    Forse qualche movimento avrebbe alleggerito il tutto, ma lo spazio è sempre quello: 5000 battute!

    Per ora mi hai incuriosito. Ti seguo e punto sulla chiamata!

    Alla prossima!

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