Un disastroso Natale

Dove eravamo rimasti?

Priscilla avrà fatto bene a seguire il consiglio di Sandra? Cosa succederà? Priscilla si recherà da Valerio per spiegargli la situazione (100%)

La mattina dopo

Tic tac, tic tac, tic tac.

Quel suono continuava a ronzarmi fastidioso nelle orecchie.

Sembrava quasi una… Oddio una bomba! Urlai alzandomi veloce dal letto reggendomi la testa.

Strisciai verso la cucina, uno strano motivetto attirò la mia attenzione.

Astro del ciel

Pargol divin

Mite agnello redentor

Cosa udivano le mie orecchie? Sbaglio o era una canzone natalizia? Ero sempre stata una patita del Natale e delle sue tradizioni fin quando quella maledetta vigilia di Natale non mi avevano spezzato il cuore.

Il cuore cominciò a battermi furiosamente nel petto, mi mancava l’aria. Iniziai a respirare come un’affamata e in un attimo, ebbi l’impressione di essere tornata indietro nel tempo.

Mi sfilai il cappotto, lo lanciai sul divano e corsi in camera. Spalancai la porta e urlai: «Amore, guarda cosa ti ho regalato per Natale?»

Lasciai che i miei occhi vagassero nell’oscurità, ciò che vidi mi gelò sul posto. Il mio fidanzato, il futuro padre dei miei figli, era avvinghiato a un’altra donna. Non una qualsiasi ma a mia sorella Sara. Oddio! Era un incubo.

«Priscilla guardami! Respira e ispira. Tranquilla era solo un attacco di panico.»

Battei le palpebre un paio di volte ritornando alla realtà.

«Sandra cosa ci fai qui?»

Lei rise, una bella risata, una di quelle che metteva tutto in ordine.

«Sapevo che stamani sarebbe toccato a me ricordartelo. Tra mezz’ora hai un appuntamento con Valerio. Devi parlargli del pranzo di Natale dai tuoi.» Aggiunse porgendomi il suo cellulare.

Pigiai il tasto play e i ricordi della sera prima mi investirono in pieno. Non riuscii a trattenermi. Singhiozzai, le lacrime presero a scorrere veloci sul mio viso mentre il sudore mi colava lungo le guance.

«Non scherzare! Non ci vado neanche morta!»

Sandra estrasse un fazzoletto dalla tasca e armata di pazienza, come ogni volta che crollavo, ricompose i miei pezzi.

«È arrivato il momento di andare avanti. Ora vai, Valerio ti sta aspettando.»

Ero da un anno a Milano eppure ancora non mi abituavo a certe cose.

Ogni volta che attraversavo Galleria del Corso non potevo fare a meno di ammirare estasiata le enormi vetrate e quando ero troppo pensierosa, mi rifugiavo a Mondolibri.

 

Avevo una dote innata per le figuracce, fin dalla prima volta che avevo incontrato Valerio ne avevo collezionate un bel po’. I primi giorni che usavo le lenti a contatto ogni marciapiede era un luogo pieno d’insidie per me. Ero capace di prendere una storta con le ballerine o d’inciampare in un lombrico. Infatti, la prima volta che mi ritrovai a osservare estasiata la vetrina della libreria, era pieno di copie di vacanze sulla neve. Ero così agitata all’idea di dare una sbirciata che invece di spingere, tirai la porta. Inizia a imprecare.

Perché quella maledetta non si apriva?

Fu un attimo, un ragazzo alto e biondo tirò dal lato opposto e mi ritrovai tra le sue braccia.

«Mi scusi.»

Per quanto odiassi l’amore, seguii le frecce e afferrando il volume della Premoli mi nascosi in una delle sezioni più noiose.

«Signorina è sicura di star bene?» Mi chiese il ragazzo di prima preoccupato.

Tornai al presente, anche quella mattina, percorsi la galleria di corsa e dopo aver aperto la porta della libreria in silenzio, mi nascosi nella sezione CLASSICI.

«Ehm!»

Un leggero colpo di tosse attirò la mia attenzione, forse non ero stata poi così silenziosa.

«Priscilla tra tante novità davvero hai scelto lei?» Chiese indicando il libro che avevo tra le mani.

Mostrai fiera il titolo Un amore sulla neve.

«Valerio lo sai che Anna Premoli è la mia autrice preferita!»

Mi porse un bicchierone stracolmo di caffè e con dolcezza mi spinse verso il suo ufficio.

«Grazie» balbettai cercando di mettere ordine i miei pensieri.

Da dove cominciavo? Cosa mi era saltato in mente la sera prima?

Valerio stanco del mio silenzio si avvicinò e cercando il mio sguardo, ruppe il ghiaccio.

«So che non è un argomento che tocchi con piacere…»

Afferrai la sua mano e respirai a pieni polmoni.

«È vero ma se ti ho chiesto di aiutarmi e perché gradirei buttarmi tutto alle spalle. Voglio dimostrare alla mia famiglia che sto bene e che ho superato la storia di Massimo e Sara. Sarà più facile convincerli se mi presento con un nuovo fidanzato mentre elenco i miei innumerevoli successi milanesi.»

«Mi sembra giusto. Ti aiuterò volentieri ma a una condizione.»

«Quale?» Domandai curiosa.

«Una cena solo noi due. Visto che dobbiamo fingere di stare insieme, conosciamoci meglio!» Concluse alzandosi.

«Ok, ci sto! Saremo una coppia perfetta!»

Valerio sorrise.

In quel momento ebbi l’impressione che noi due non avessimo bisogno di aprir bocca per capirci.

Che cosa succederà a cena?

  • Priscilla farà una figuraccia dopo avergli raccontato la sua storia (0%)
    0
  • Valerio incontrerà una sua ex e quest'ultima litigherà con Priscilla (100%)
    100
  • Priscilla e Valerio trascorreranno una bella serata (0%)
    0
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10 Commenti

  • Capitolo 2)

    Ciao Giuseppina!

    Il capitolo è ben strutturato, ti segnalo giusto quel “Respira e ispira” dove ti sei persa una “n”, così puoi correggerlo sul file privato. Isabella ti ha consigliato bene, perché effettivamente in questo modo i pensieri potrebbero risultare “strani” all’interno della narrazione. Prova a giocare un po’ più col colore del linguaggio, quando utilizzi i pensieri. Qualche frase ricorrente o modo di dire, tipico dei pensieri di chiunque, potrebbe aiutarti a enfatizzare la cosa. Fosse anche solo una parola specifica! 🙂
    Non mi pare di avere niente da aggiungere. Continua così! Voto per l’ex, è sempre interessante mettere i personaggi nei guai! 😀

    Alla prossima!

  • Ciao, che streghe invidiose certe sorelle, però sono ottime per una trama in rosa!!! Sono curiosa di vedere come si evolverà tra quei due, lui è troppo accondiscendente e paziente per non essere interessato a lei!!! Non conoscevo Anna Premoli, grazie per averla segnalata!!!
    Solo un piccolo suggerimento. I ricordi di lei non metterli in corsivo, usa invece la scrittura per far capire che sta rievocando un “incubo”. Al massimo usa il corsivo per i dialoghi “passati”.
    Ho votato per la lite, movimenta sempre la storia!!! Buona domenica e alla prossima.

  • Capitolo 1)

    Ciao Giuseppina!

    Ti leggo per la prima volta sul sito, quindi mi sento di darti il benvenuto sulla piattaforma 🙂
    Gli altri hanno già speso sufficienti parole per elencare i miglioramenti che potresti apportare alla cura della storia, quindi non aggiungo altro: sei in buone mani!
    Sono curioso di vedere dove ci porterai con questa storia. Succederà qualche guaio, nascerà un nuovo amore? Aspettiamo il prossimo episodio per scoprirlo.

    Hai iniziato bene.

    Alla prossima! 🙂

  • Ciao Giuseppina, benvenuta.
    Condivido il commento di Isabella. Da parte mia ti dirò che ho trovato un poco confusa la parte iniziale, con la sposa che sale in macchina ma non avevi detto che Priscilla era con la sua macchina; e poi lei deve ‘perdonare’ i suoi… capisco che non vuoi anticipare nulla ma, insomma, ti potevi giocare la cosa in modo diverso; qui sembra quasi di essersi persi qualcosa.
    Insomma: devi metterti nei panni di chi legge e non sa nulla di nulla.
    Comunque un ottimo incipit che invoglia a leggere.
    Quel “Sono certa che mi ringrazierari…” è accattivante.
    Priscilla contatterà Valerio, questo è sicuro!
    Ciao🌻🙋

  • Ciao, davvero bell’incipit!!! Mi immagino già in che mare di guai si caceranno in futuro, con naturalmente risolti rosa!!! Ti posso dare un piccolissimo suggerimento? All’inizio, quando esponi i pensieri di lei, potresti andare a capo un po’ più spesso per dare più respiro al lettore. Così potrebbe gustare con più calma lo stato d’animo della protagonista.
    Ho votato per spiegare a Valerio la situazione, voglio vedere che rapporto hanno in realtà i due!!! Alla prossima.

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