Uno e nessuno
Prima di raccontarvi gli eventi della mia storia, è meglio che dica qualcosa su di me, non vi pare? Sarò breve, non preoccupatevi. Nemmeno io amo le presentazioni troppo lunghe.
Mi chiamo Ludwig, Ludwig Lombardi se vi piace la completezza. Sono un fotografo ritrattista. Spesso la vocazione mi ha portato a compiere diversi viaggi oltreoceano, per incorniciare i volti delle persone più comuni e renderli immortali. Uno di questi viaggi è stato fatale, oserei dire, se non fosse che invece di terminare la mia vita, l’ha completamente stravolta.
Ero su un volo diretto a New York. Durante quel periodo mi stavo documentando sulla comunità degli Amish, quindi una volta arrivato, sarei passato a Lancaster per conoscere questi personaggi particolari.
Avevo portato un romanzo per ammazzare il tempo – non chiedetemi il titolo perché è l’ultima cosa che ricordo. Tra una pagina e l’altra, riuscivo a godermi la vista sulle nuvole… sembravano formare un pavimento candido e infinito sul quale avrei potuto camminare. Dopo circa 2 ore, mi sentivo intontito e annoiato. Decisi di mettere via il libro e di schiacciare un pisolino. Avevo appena chiuso gli occhi e steso bene le gambe quando, all’improvviso, avvertii un urto terribile. La forza mi buttò di lato e il mio volto si spiaccicò sul finestrino, prima di finire a terra. In qualche modo ero riuscito a scorgere il nulla, lì fuori, poi persi i sensi.
Non saprei dirvi quanto tempo fosse passato. Forse un’eternità. Ero contorto e stordito dal dolore e il viso, be’, vi lascio immaginare la piega che aveva preso. Con tutta la volontà del mondo, mi rimisi a sedere. Diedi un’occhiata al finestrino. “Mmh… il cielo sembra come prima. Dev’essere stata una turbolenza…”.
Allungai un braccio per raggiungere qualcuno di fronte a me, sperando in un aiuto. Non c’era niente. Allora mi voltai a destra. Strizzai gli occhi, aguzzando la vista.
Di colpo, un brivido mi corse lungo la schiena… non c’era nessuno. Era così – vi dico – non c’era anima viva! In fretta e furia mi alzai, scrutando tutti quei sedili vuoti, eppure con qualche oggetto sparso. Di fronte a quella spettralità sentii un nodo stringermi alla gola e, senza accorgermene, stavo già bussando con veemenza alla porta della cabina di pilotaggio. Nessuna reazione. Avevo dimenticato il dolore. E infatti quando cercai di sfondare la porta con il corpo, emisi un gemito di cui non mi credevo capace. Inspiegabilmente riuscii ad entrare. C’erano chiari segni di una presenza recente: caschi, occhiali da sole, dei cosciali… Tutto c’era, tranne i piloti.
A quella vista, un dubbio carico di angoscia giunse alla coscienza: chi sta pilotando questo aereo?
Come se qualcuno avesse sentito la mia domanda, la cloche si spostò lentamente in avanti. Cosa significa tutto questo!?
Mi sento pietrificato, ma devo pensare a qualcosa… qualsiasi cosa!
- Mi chiudo in bagno e prego. Dovrà pur esserci qualcuno quassù ad ascoltarmi, spero! (0%)
- Mi metto a sedere e aspetto. Del resto… non posso buttarmi di sotto, no? (25%)
- Non posso rimanere qui un secondo di più. Devo setacciare questo dannato velivolo e trovare un paracadute. (75%)

26/04/2023 at 12:28
Peccato non essere arrivata in tempo per “giocare” con questa storia.
Recupererò sicuramente con la prossima!
04/04/2023 at 07:41
Ciao, Carmin.
Alla fine, tutto è andato al suo posto, ogni pezzo del puzzle si è mosso a bordo di aerei e auto per giungere fino allo scopo: lo spettacolo.
Mi piacevano moltissimo gli episodi de “Ai Confini della Realtà”; per un periodo, li hanno trasmessi in tv partendo dagli anni ’60. Qui hai messo in scena una storia davvero particolare, com’era nello stile della serie. Mi aspetto, ovviamente, un nuovo racconto e, per ora, ti saluto.
Bravo.
Alla prossima!
05/04/2023 at 13:27
Ciao Kez!
Da un aereo, all’auto, per poi finire in uno studio televisivo: un’esperienza per poche persone.
Io purtroppo non c’ero ancora quando hanno trasmessi gli episodi in televisione, li ho recuperati tutti tempo dopo in dvd. Rimarrà la mia serie antologica preferita di tutti i tempi.
Ho sperimentato con questa storia, sulla falsariga dello spirito della serie originale – benché, come riferito a BlackCat, la trama originaria fosse molto diversa.
Ci sarà un nuovo racconto, ma tra molto tempo. Intanto seguirò i vostri.
Alla prossima! 😀
P.s. quel “Bravo” è una sola parola, ma che rende davvero felici. 🙂
02/04/2023 at 23:12
Ciao Carmin 🙂
Complimenti non posso dirti altro 🙂 ad ognuno ovviamente la propria interpetazione del finale ma per me ci stai dando uno squarcio di cio’ che c’e’ tra noi e la televisione 🙂 insomma e come quando guardi un bel film e ti immedesimi , sapendo dentro di te che in realta’ la maggior parte delle scene sono girate in uno studio televisivo e gli attori devono recitare delle battute predefinite 🙂
Si vede che ti ha dato da fare 🙂 pero’ secondo me sei uscito vincitore 🙂 adoro soprattutto il finale che si collega all’inizio , cosi’ da renderci ancora piu’ partecipi della storia , in quanto il pubblico che assiste al programma di Boundary siamo proprio noi 😀 inoltre ho letto la parte in corsivo con la voce del presentatore dei confini della realta’ 😀 😀 invece la musica me la sarei immagginata piu’ goffa per l’inetto di turno 😀
Ancora vivissimi complimenti 🙂 non farti aspettare troppo con una nuova storia 😀
05/04/2023 at 13:03
Ciao BlackCat!
Continua a piacermi la tua interpretazione, è davvero profonda.
Si vede che mi ha dato da fare? Hah, in effetti è da Gennaio che lo portavo avanti!
Il collegamento con l’inizio è stata un’idea fulminea che non potevo scartare, sono contento di sapere che abbia sortito l’effetto sperato: voi, ed io, come spettatori di una storia fuori dalla realtà.
Inoltre, non appena scoperta la possibilità di allegare dei link esterni, ho approfittato per mettervi la voce del presentatore e la Funeral March of a Marionette – anche se avevo in mente anche la versione adattata per la serie antologica di Hitchcock, magari quella è più “buffonesca”.
Temo che vi farò aspettare altri mesi prima di un altro racconto, ma continuerò a bazzicare da queste parti e, soprattutto, a leggervi.
Ci vediamo al tuo finale, ti ringrazio per avermi seguito e per gli apprezzamenti.
A presto! 😀
02/04/2023 at 21:14
Finale perfetto! Incredibilmente ben scritto, inquietante al punto giusto, un gran ritmo e un finale che chiude il cerchio con un colpo di genio! Mi è piaciuto tantissimo!
(Anche se non sono sicura di averci capito qualcosa eh ? )
05/04/2023 at 11:58
Accidenti, quante belle parole! Non so se mi merito tutti questi complimenti, ma son felice che ti sia piaciuto. 😀
Dev’essere stata una gran maratona, quindi ti capisco perfettamente se non sei sicura di aver colto granché – ma alla fine è un racconto così assurdo.
Ti ringrazio per la pazienza che hai avuto nel leggere la mia crescita progressiva, ci vediamo nel prossimo capitolo della tua storia!
02/04/2023 at 20:53
Ok, un finale un po’ così me lo aspettavo dopo la premessa. Ho sperato in un qualche colpo di scena finale ma non c’è stato ed è anche giusto che non ci sia. Mi dispiace per Lombardi e tutt’ora mi chiedo: perché lui. Lo scopo di tutto questo alla fine qual’era? Prendere una persona a caso e farle recitare la parte dell’Inetto? A che pro?
Insomma mi lascia più interrogativi che risposte. D’altronde erano così anche alcune puntate de Ai Confini della Realtà 🙂
Ciao 🙂
PS: Alla prossima storia 🙂
05/04/2023 at 11:48
Ciao Red! 🙂
Mi rendo conto di non aver risposto ad alcuni interrogativi che ho sollevato, e che tu giustamente hai riportato.
Potevo – per una volta, hah – svelare i motivi per bocca di Boundary, ma poi ho deciso di non farlo, preferendo lasciarvi il mistero: una mossa azzardata.
Quando vedevo le puntante di Twilight Zone, mi affascinava terribilmente rimanere sospeso nel dubbio, e ciò avrà condizionato la mia scelta.
Ti ringrazio per avermi seguito fin dall’inizio e per la riflessione finale, ne farò tesoro per un prossimo racconto – passerà del tempo.
Alla prossima! 😀
01/04/2023 at 10:42
Letto tutto d’un fiato… Non ci ho capito nulla fino all’ultimo e per questo sto incollata qui ad aspettare il finale!
02/04/2023 at 19:15
Temo sarà ancora più confusionario allora, ahah.
Ma ti ringrazio per avermi letto. 😀
29/03/2023 at 10:09
Ciao, Carmin.
Visto come si è comportato Lombardi fin qui, direi che tenta la fuga dopo essersi liberato dalle manette… anche se ho il sospetto che non vi riuscirà e che, alla fine, sarà costretto ad ascoltare Boundary e ad accettare il suo ruolo nella storia.
Mi piace molto questo capitolo, che mi ricorda un po’ “The Truman Show” e anche i personaggi di Philip Dick.
Che posso aggiungere? Che sono curiosa di sapere come va a finire, per esempio ?
E poi magari scopriamo che siamo tutti personaggi di una storia che qualcuno ha il garbo di portare avanti.
Alla prossima!
29/03/2023 at 11:22
Ciao Kez!
Mentre scrivevo il capitolo, mi sono tornati in mente i ricordi di quando guardai The Truman Show un po’ di anni fa con un gruppo di amici, e a quanto pare si avvertono un pochino.
Mi auguro di dare di una degna conclusione a questa storia; poi che se ne apra un’altra, chi lo sa!
Quale sarà la sorte di Lombardi lo scoprirete – e pure io, un po’ – prossimamente.
Alla prossima, e come sempre mando i miei saluti al dottorino ché ne ha bisogno! 😀
27/03/2023 at 08:40
Ciao Carmin 🙂
Innanzi tutto davvero complimenti 🙂 capitolo perfetto 🙂
Hai dato delle risposte e allo stesso tempo hai creato infinite altre domande 😀 Penso che tenerci sulle spine sia il tuo stile 🙂 lo adoro 🙂
Sembra davvero di essere dentro un film dove tutti hanno la loro parte e il loro copione 🙂 i direi che rispecchia molto la vita presente dove siamo un po’ tutti “un po’ troppo” in questa quinta dimensione 🙂 ormai e’ tutto finto 🙂 tutto programmato 🙂 non voglio dsembrare una vecchia ciabatta ma basta guardare un po’ di televisione o anche semplici video su You tube o Facebook per capire che ormai e’ tutto programmato 🙂 tutti seguono un copione 🙂
Davvero un’ idea brillante 🙂 ti dico la verita’ , so che stai per arrivare alla fine della tua prima storia e quindi “sverginarti” su The Incipit 🙂 per cui vorrei pure sapere che si prova 🙂 e soprattutto sperare che stai gia’ lavorando ad un altra storia 😀 non vorrai lasciarci a secco spero 🙂
Comunque parlando delle scelte tutte e tre hanno un senso logico e mi piacevano percio’ ho dovuto tirare a caso e la sorte a deciso sul cercsre di scappare 🙂 qualsiasi cosa verra’ scelta dai lettori comunque so gia’ che sara’ una buona scelta 🙂
Percio’ non posso far altro che rinnovare i miei complimenti e aspettare con ansia il gran finale 🙂
A presto 🙂
29/03/2023 at 11:07
Ciao BlackCat!
Hah, mi riempi di orgoglio con tutti questi complimenti!
Sai, è una chiave di lettura – quella che mi descrivi – a cui non avevo pensato durante la stesura dei primi capitoli. Dopo un po’, è stato come se i personaggi e la storia si stessero scrivendo da soli e io dovessi solo riportarli sul file.
In origine avevo in mente un viaggio turistico, in un’altra dimensione sì, ma più tranquillo… beh, diciamo che la parte del tour è rimasta, mentre il resto ha preso una piega assai meno tranquilla, ahah! Non so se hai provato anche tu qualcosa di simile.
Anche per rispondere alla domanda, è andata così. Però, a ben vedere, credo di aver fatto qualche miglioramento – questo grazie soprattutto ai vostri pareri e consigli!
Quando avevo iniziato, pensavo che la scrittura sarebbe stata un interesse passeggero. Invece ora è diventata praticamente un hobby, che mi sta arricchendo di volta in volta.
Ammetto che non sto lavorando ad un’altra storia, non credo lo farò subito ma, intanto, sul taccuino sto raccogliendo le idee che mi arrivano.
Comunque, vediamo quale scelta prevarrà.
Ti ringrazio ancora per i complimenti!
Alla prossima, manda i miei saluti a White e Morrel. 😀
26/03/2023 at 23:52
…ascoltai… Nella speranza di capirci qualcosa.
Complimenti per la gestione efficace di una trama davvero complessa… ???
Ciao!?
29/03/2023 at 10:34
Ciao fenderman!
Devo confessare che all’inizio avevo in mente una trama piuttosto semplice e lineare, pure molto diversa. Poi ad un certo punto i personaggi hanno preso il sopravvento, e ora eccoci qui.
Sono felice di sapere che tutto sia al suo posto, in equilibrio.
Vediamo se Lombardi si limiterà davvero ad ascoltare, oppure meno.
Alla prossima. 😀
26/03/2023 at 22:07
Mi si spensero le forze e caddi al suolo. Perché Boundary non ha intenzione di dare spiegazioni e lui è “troppo carico” per starlo a sentire.
È UNA FIGATA PAZZESCA! Non so come lo vuoi far terminare, ma è una figata pazzesca 🙂
Ciao 🙂
29/03/2023 at 10:28
Ahah, ti ringrazio Red, il tuo entusiasmo carica anche me – anche se non quanto lo sia Lombardi!
Ci vediamo al finale, ciao! 😀
20/03/2023 at 11:01
Visto che ci avviamo verso la fine, e considerando il fatto che non vorrei venirti a cercare per avere le risposte ai punti di domanda che mi si continuano ad accedere sui miei broccoli freschi di parrucchiere voto per lo spifferamento completo! XD Dai , Carmin, sono contro la violenza, ma sento che mi potrò trasformare in una bestia se non mi racconti tutto XD XD ❤️??♀️
20/03/2023 at 11:40
Oh, mamma!
A quanto pare, il “tenervi sulle spine” può avere degli effetti collaterali non desiderati, come la trasformazione bestiale.
Non mi diventi una bestia, altrimenti come farò a scrivere il gran finale?
20/03/2023 at 10:38
Ciao, Carmin.
Mi è piaciuto molto questo episodio, l’hai mostrato con efficacia; i personaggi che curiosi fanno cerchio intorno al nuovo venuto (mi ricordano i robot di Asimov) e poi tornano ai propri posti creano la giusta atmosfera. Comincio a capire cosa può essere successo a Lombardi, ma aspetto di leggerlo da te. Ben fatto.
Alla prossima!
20/03/2023 at 11:01
Ciao Kez!
Sono davvero felice che ti sia piaciuta la scena e che sia venuta bene, era proprio quella che avevo riscritto più volte!
Adesso che c’è qualche elemento in più, vi formerete idee o teorie che mi faranno morire dalla curiosità!
Spero di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo quanto prima.
Ti ringrazio per essere passata!
Alla prossima, e salutami il dottorino. 😀
20/03/2023 at 00:48
Ciao Carmin 🙂
Ce l’hai fatto sudare questo capitolo 🙂
Perfetto il capitolo fila ed e’ bellissima l’idea che tutti siano incastrati in questo mondo fantastico e che tutti abbiano un ruolo ben preciso 🙂
Ho dei dubbi su cosa sia veramente questa dimensione e potrei stare qua a farti delle domande perche’ ho due mezze idee su dove Lombardi sia finito 🙂 ma voglio che me le spieghi l’autostoppista 🙂 e percio’ voglio aspettare il prossimo capitolo 😀
Per quanto riguarda la scrittura del capitolo l’unica cosa che ti farei notare e’ un cambiuo verbale dal passato al presente nella frase ” me la offrì con la noncuranza cui era solito e, stranamente, mi risolve un sorriso fugace.” ma magari e’ voluta nel contesto 🙂 fammi sapere 🙂
naturalmente ho votato che l’Autostoppista ci da spiegazioni ma succede qualcosa (ovviamente non potevo fare altrimenti mi consoci 🙂 doro quando succede “qualcosa” 😉 )
Ci stiamo avvicinando al gran finale 🙂 voglio vedere cosa ci tiri fuori 🙂
Aspetto con ansia il prossimo capitolo 🙂
A presto 🙂
20/03/2023 at 10:43
Ciao BlackCat!
Hah, vi ho fatto sudare e ho sudato pure io, ma alla fine ci siamo.
TI ringrazio per essere passato, come sempre!
Quali idee ti ho fatto venire? Rimarrò con questa curiosità, ma è un segno della giusta direzione che sto seguendo. 🙂
Per quanto riguarda quel “me la offrì con la noncuranza cui era solito e, stranamente, mi risolve un sorriso fugace”, c’è un refuso che ho notato solo dopo la pubblicazione: al posto di “rivolse” ho scritto “risolve”; si rilegge tante di quelle volte, eppure sfugge sempre qualcosa: è proprio una maledizione ahah!
Prendo atto del voto, e aspetterò come si evolverà la situazione.
Intanto mi fiondo sul tuo capitolo, a tra poco! 😀
P.s. Heh, accidenti, quel “con ansia” fa venire l’ansia a me.