Dove eravamo rimasti?
2.Incontro
La porta si apre piano, uno spiraglio di luce soffusa illumina i nostri visi. La stanza è ordinaria, non mi racconta nulla di nuovo, la mia attenzione è su di te.
Il tuo sguardo spalancato, la bocca socchiusa e quelle parole che non riesci a pronunciare arrivano dritte dalla tua anima alla mia. Le accolgo con un sorriso e ti spingo indietro, all’interno di quello spazio che è già intriso di noi.
Annuso un profumo forte, mi inebrio della tua virilità, gioco ad ammiccare per renderti ancora più inerme.
Non lasci mai la mia figura. I tuoi occhi mi accarezzano con la stessa leggerezza di una piuma trasportata dal vento. Sbottono la lunga giacca e tu giri la serratura, ci chiudi dentro. Siamo soli.
Scuoto la testa e sorrido. Qualche passo e sono sotto il tuo mento. Altezza d’uomo, m’osservi ancora muto.
Eppure stai parlando, lo sento con i sensi proibiti, vedo la tua ammirazione espandersi attorno a me. Quelle labbra socchiuse tra i peli ordinati della barba, i respiri che implorano attenzione.
Sei curioso, vorresti toccarmi, attendi il permesso. Sollevo la stessa mano che prima ha avvisato il mio arrivo e l’appoggio sul tuo petto ancora chiuso nella camicia. Ho un’altra richiesta. Traccio una linea invisibile che parte dall’incrocio delle clavicole e arriva fino all’inizio della cintura. Il dito finisce proprio dentro, tra la stoffa dura e l’elastico. Slaccio la fibbia e i due lembi di cuoio cadono ai lati, sospesi come teste di serpente.
Deglutisci e ansimi, ma non fai alcun passo. Ti ho solo dato il via libera che attendevi.
Osservi la mia lingua che esce di nascosto tra le labbra incandescenti e cerca di raffreddarle, ma sappiamo entrambi che è inutile. Cercano le tue. Socchiudo gli occhi diamante e sono a un solo alito da te. Lecco la tua bocca, assaggio un misto di alcol e nicotina. Manca il mio, tra questi sapori.
Mi allontano di nuovo, a pochi centimetri, quelli che bastano per farti elevare le mani così pretenziose che s’appoggiano sulle spalle e cercano di scoprire cosa nasconda il tessuto ruvido.
Le dita prima accarezzano l’esterno, spostano i capelli che si s’infilano come aculei nello sfondo caramello. Al terzo ritorno, s’avvicinano al collo, scrutano dentro, penetrano sotto.
T’accorgi del calore dell’imbottitura, lisci le falangi tra pelle nuda e seta. Affondi a intervalli sempre più lunghi: ormai le tue mani sono sparite e continuano a esplorare i vuoti sconosciuti.
Freddo e caldo si alternano tra i tocchi e con un gesto deciso, trascini la parte superiore del cappotto fino a metà della schiena. Rimane a penzoloni tra l’interno dei gomiti e i fianchi.
Non è abbastanza, un altro colpo e quella prima barriera è tolta. Come crema, scivola sul pavimento e s’annoda inerte, ha finito il suo compito.
Osservi il mio corpo partendo dal viso che già ti è amico. Ricambi la leccata di labbra, baci il mento, accenni a un bacio sul collo teso. Le dita tornano a cercare, scivoli sul braccio nudo e finisci sul fianco. Altra stoffa anticipa il tratto femminile, ma ancora non lo vedi. È tutto scuro e avvolto nel suo involucro di curiosità. L’attrazione ti spinge a sfiorare con le nocche di nuovo il mio mento, provi a incatenarmi nel tuo sguardo, cerchi un altro invito a continuare.
Uh, come deciderai di continuare a esplorarmi?
- Preferisci osservarmi meglio, il mio corpo va scoperto con calma e a piccoli tocchi precisi. (100%)
- Scendi verso lo stomaco, sfiori tra le gambe e decidi di provare a baciarmi. (0%)
- Mi guardi e sfiori il mio seno. Hai già voglia di scoprire qualcosa di più. (0%)

27/01/2023 at 09:07
Intanto complimenti per il tocco delicato: l’erotico non è affatto un genere facile, e di solito evito di commentare la maggior parte delle storie perché spesso sono dei veri e propri film p0rn0. Quindi brava: voto per l’osservazione, seguo e attendo il tuo prossimo capitolo.
17/01/2023 at 16:59
Capitolo )
Ciao Olimpia!
Ti leggo per la prima volta su The Incipit!
Benvenuta!
Lo stile narrativo che hai scelto è particolare, e mi ha incuriosito. Il tutto offre più l’impressione di un sogno, di una riflessione, quindi sono curioso di scoprire come porterai avanti la storia, e su quale aspetto dell’eros giocherai. Punto sul lasciarle il comando.
Mi pare che tutto fili liscio sino alla fine.
Aspetto il prossimo.
Buona scrittura!
17/01/2023 at 17:08
Uh, grazie bel cavaliere per l’accoglienza!
Per lo stile, ho accolto la richiesta del richiedente, mettendo al centro il suo desiderio… conto di soddisfarlo presto! Un incontro al buio, è sempre una sorpresa… 😀