I Naufraghi

Un ufficio, di notte

Il grigio della scrivania di Ivan, un parallelepipedo di metallo verniciato a polvere, faceva il paio col suo umore. Lui, quarantenne afflitto da un lavoro che dopo averlo deluso ora lo respingeva con tutte le sue forze, s’era piegato, per quieto vivere, a prolungare il proprio orario di ufficio tre volte a settimana, così da dare al suo capo l’illusione che potesse bastare a salvare la baracca dal fallimento. In realtà non poteva farcela da solo; però aveva un piano; un piano che consisteva nel cercare di preservare la cosa più importante: il proprio culo.

Una di quelle sere, erano le nove, fu distratto da rumori imprevisti. Poi dalla porta dell’open space dove era rimasto in compagnia di venti scrivanie vuote, si affacciò un carrello con secchio, stracci e rotoli di panno-carta; mentre dal corridoio insisteva, ripetuto, un altro rumore, quello di porte d’ascensore quando non chiudono.

Si alzò incuriosito e andò a vedere. C’era una donna, una tipa in camice azzurro, coi capelli tenuti da una fascia. Era giovane, probabilmente bionda, portava grandi orecchini a cerchio ed era evidentemente raffreddata. Aveva un tacco incastrato nella fessura della porta dell’ascensore e un’aria disperata.

L’uomo si avvicinò per aiutarla, ma in quel preciso istante lei si liberò con uno strattone e gli rovinò tra le braccia assieme alle scope che teneva in mano.

— Mi scusi — diceva poco dopo mentre si massaggiava il piede seduta in ufficio davanti all’uomo — le ho fatto male? Passo più tardi?
— No, niente, faccia pure: tra noi due la persona più utile qua dentro, adesso, è lei.
— Ah, bene. Ho cambiato il giro perché… sa mi hanno rubato le scarpe basse e allora…
— Rubato? Uhm; comunque faccia, faccia; vada, non badi a me.

La donna a quel punto iniziò zoppicando il suo tour fra le scrivanie. Raccoglieva cartacce, svuotava cestini, spruzzava con alcol e strofinava telefoni, PC, lampade da tavolo, e ogni tanto sbirciava l’uomo, l’intruso, che intanto sbirciava lei.

“Beata te” pensava quello “ti fai il tuo giro; scrocchi qualche telefonata; rubi qualche penna… e te ne torni stanca e felice nella tua casetta di periferia. Sicuramente hai un gatto; un vecchio genitore piagnucoloso; un fidanzato che ti promette il mondo e che prima o poi ti metterà incinta, se non l’ha già fatto, solo per il gusto di lasciarti un ricordo della sua inarrivabile mascolinità. Beata te, che hai la testa e le tasche vuote, e non chiedi nulla…”

— Mi scusi — disse la donna interrompendo i suoi pensieri — le cartelline gialle a destra o sinistra? Sa, ogni ufficio è diverso.
—Come? Ah, le cartelline. Gialle a sinistra.
— Ah, ecco, sì, ora ricordo. La mano del cuore. Ho degli appunti in proposito ma ora non li trovo e io…
— Non si dia pena per questo. Si vede che lei è molto attenta. Brava.

Ivan aprì l’ennesimo stupido dossier; sbadigliò; lo chiuse di nuovo; studiò il titolo, e lo mise di nuovo da parte.
— Scusi, ha sonno? Io ho la chiavetta, vuole un caffè? — propose la donna.
— No, devo cenare, comunque grazie.
— Io lo prendo a tutte le ore, non dormo mai, ossia dormo, ma non so mai se è giorno o notte. Sa, con questo lavoro. A lei non l’ho mai visto qui a quest’ora.
— Certo, ma se ha cambiato giro…
— Sì, forse è per quello.

Ancora una volta i due tacquero, poi…
— Luana. Mi chiamo Luana. Lei è Ivan vero?
— Sì, come fa a conoscere il mio nome?
— Beh, mi scusi, è scritto lì — disse la donna indicando con il naso la sua scrivania.
— Qui? Ah, certo, sulle mie cartelle.
— Uh, uh! — fece lei prima di soffiare il naso.
— Qui però c’è scritto Baldieri.
— Davvero?
A quel punto la donna lasciò il suo armamentario e si avvicinò.
— Ecco, vede, Baldieri I.
— Appunto: che altri nomi ci sono con la ‘I’? Io conosco solo Ivan.
Adesso era chinata di fronte all’uomo, aveva due grandi occhi verdi, il camice sbottonato sul petto, e il naso rosso.
“Ora mi attacca il raffreddore” pensò lui; e lei puntualmente tradusse la sua paura in probabilità perché starnutì centrandolo in pieno.
— Ma che fa, vuole uccidermi?
— Scusi, è cronico. È un’allergia, non si attacca e non passa mai… o quasi.
— Ok, ok, mi dispiace; però io adesso dovrei lavorare.
— Si, certo, signor Ivan.

Ivan, già: come faceva quella a conoscere il suo nome? “Questa gente ci conosce meglio di tutti” si disse “gira intorno a noi, fruga nelle nostre cose… Questa Luana potrebbe essere pericolosa. Se oltre che curiosa fosse anche furba, e non è detto che non lo sia, potrebbe inguaiare qualcuno”.
— E poi Ivan è un bel nome — proruppe ancora la donna — fa pensare a grandi spazi innevati. Non la fa pensare a grandi spazi innevati?
— No, a me no.
— Oh, peccato!
— Il nome però non c’entra: non mi piace la neve e basta. Va bene?
— Io… ma, scusi la sto disturbando?
— Secondo lei? No, del resto non è serata.
— Uh, forse quel caffè dovrebbe prenderlo; a volte il caffè fa miracoli —. La donna era di nuovo davanti a lui e imbracciava la scopa come la sentinella un mitra. — Dai signor Ivan, andiamo, pago io — disse cavando una chiavetta di plastica rosa.

E questo è il via, adesso scegli un genere

  • Una fanta-orrifico-fiabesca situation comedy (71%)
    71
  • Un giallo o un non-propriamente-giallo (14%)
    14
  • Una commedia rosa-erotica (14%)
    14
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151 Commenti

  • Ciao, uff, allora Maman e Vincent-Nando non esistono… peccato, mi erano in qualche modo simpatici!!! Alla fine, però, tutto è bene quel che finisce bene, se serviva una spintarella l’hanno avuta e bella grossa!!!
    Ora andrò a leggermi la prossima storia, spero di riuscire a commentare in un tempo decente.

    • Grazie Massimo.
      La tua osservazione sui personaggi mi gratifica molto, amo sempre moltissimo la creature a cui cerco di dare una seppur timida forma, e pensare che qualcuno si ricorderà di loro mi fa un enorme piacere.
      Grazie dunque se sarai uno di quelli, e sempre viva i pipistrellidi cattivi e un poco scemi!?

  • Ciao, Ottaviano.
    Fino alla fine ho pensato che ci avresti mostrato i pipistrelli (fantastici personaggi) che banchettavano le blatte… immagine raccapricciante? e lo scontro finale oppure, più probabile, la risoluzione della storia con l’arrivo del giorno e il ritorno alla normalità. Eppure, ti conosco, so che non scrivi tanto per fare, avrei dovuto capirlo che in mente avevi altro…
    Ho anche pensato, quasi alla fine, che Luana non fosse altro che la coscienza di Ivan, che tutta la storia fosse servita a metterlo davanti alle sue paure per fronteggiarle, con una spalla, un po’ pelata, ad aiutarlo. Hai fatto anche questo, ma Luana è vera e l’amore ha trionfato, chissà se Maman e Vincent-Nando le hanno mangiate le blatte alla fine.
    Bravo, sempre.

    Alla prossima!

    p.s. so che non passerà molto ?

    • Ciao Keziarica, in effetti avevo ipotizzato diversi finali ma siccome ero partito con l’idea di raccontare la “cronaca, ” di un innamoramento prima che i vostri voti mi portassero altrove, sono tornato ai due veri, vivi, e ovviamente innamorati!?? Grazie, a presto

  • Accidenti a te, sento già la mancanza di questi personaggi! Ciò significa che ci hai proposto una bella storia, Ottaviano, complimenti ??‍♀️ Avevo pensato a un coup de théâtre diverso, ma d’altronde tu ce l’hai detto che c’era la sorpresa, quindi ci sta! XD Mi dispiace solo per i due pippistellozzi: li avrei voluti leggere per l’ultima volta! Ma in teatro si sa, ogni scena ha i suoi personaggi (e ogni personaggio ha la sua scena). Comunque applausi, bravó!
    Non mi dispiacerebbe affatto leggerne un’altra, di queste tue pièce: sorprendici, dai ❤️??‍♀️

  • Capitolo 9-10)

    Ciao Ottaviano!

    Degna conclusione di una storia divertente e coinvolgente, con dentro anche la bella morale del caso. Ben fatto!
    Ci riprovo a pubblicare questo commento, ma non so se uscirà. Il sito mi sta impedendo di commentare.
    Aspetto la tua prossima storia, certo che non ci deluderai! 😉

  • Ciao Ottaviano 🙂
    e’ csoi’ alla fin fine hanno deciso di mollare tutto e darci dentro 😀
    diciamo che qualche ideuzza ce l’avevi data qua e la fra i capitoletti 😛 ma il finale credo sia e resti la parte piu’ difficile di un racconto 😀
    Ti dico la verita’mi aspettavo che Luana diventasse un mostro e si unisse ai due pippistrelli ma anche sotto forma di blatte mi va bene lo stesso XD
    grazie per averci intrattenuto 🙂 io continuo a seguirti con la nuova storia che stai scrivendo con Fenderman 🙂
    A presto 🙂 buona scrittura 🙂

  • Ciao, Ottaviano.
    Vorrei un finale a sorpresa, sono certa che riuscirai a tirarne fuori una fantastica?
    Quasi me le hai rese simpatiche (appetibili sarebbe stato troppo) le blatte… povere, mica è colpa loro se sono nate così. I due mostriciattoli, invece, cominciano a infastidirmi, sono un po’ bulli e meriterebbero una punizione, non troppo grave, sono comunque animali…
    Aspetto il finale, sperando che per la pubblicazione questo maledetto raffreddore mi sia passato. Accidenti agli spazi chiusi e alla folla infetta ??

    Alla prossima!

    • …tutti amano le sorprese, anche tu. Chissà se i nostri due eroi la prenderanno bene… Perché una sorpresa ci sarà, sicuro!
      Ciao KEZIARICA, grazie. (Auguri per la bua; se può consolarti io sto un po’ come te e di solito non mi succede?)
      Ciao, buona domenica!??

  • Ciao, della serie… e tutto sto casino quando bastava banalmente accendere la luce!!! Ma chi ci dice che i due mostri non tornino alla carica? Si sono “arresi” troppo facilmente!!! Ah, ti segnalo un “tornavavano”, sei stato contagiato da ta-ta o è il solito francesismo fuori controllo?
    Ho votato per dacci un finale a sorpresa, le sorprese mi sono sempre piaciute!!! Alla prossima e ultima puntata.

    • Ciao, mi hai dato il centesimo incipoint? grazie.
      Altro che luce, ci sono voluti l’accordo sulle blatte in primis, il ddt, e gli starnuti, la luce è solo per loro molto fastidiosa.
      In quanto al “…vavano” non farci caso, mi capita spesso, sono un poco rimbambito!?
      Graxie, ciaooo??

    • Ciao, mi hai dato il centesimo incipoint? grazie.
      Altro che luce, ci sono voluti l’accordo sulle blatte in primis, il ddt, e gli starnuti, la luce è solo per loro molto fastidiosa.
      In quanto al “…vavano” non farci caso, mi capita spesso, sono un poco rimbambito!?
      Graxie, ciaooo??

  • Dajeee Ottaviano 🙂
    Io sono un sostenitore del gruppo Vincent -Maman ma stavolta I nostri naufraghi hanno combattuto con freddezza e lungimiranza e si meritavano la vittoria almeno di questa battaglia 🙂
    E ora povere le blatte o povero Ivan 🙂
    Anche io ho un mezzo presentimento sulla sorpresa per il fatto che Luana abbia iniziato a parlare in francese e ricordo fosse successo qualcosa quando si era allontanata da sola per andare in bagno 🙂
    Interessante:) voto per finale a sorpresa 🙂 facci godere 🙂
    Aspettiamo il gran finale 🙂
    A presto 🙂

  • Non posso resistere alle sorprese, per cui voto per “dacci un finale a sorpresa! Ma Luana contagiata dal francese???? È veramente buffa, e spero che la sorpresa che ha in mente possa essere quella che m’è venuta in mente facendo 2+2. Mi son detto: anvedi, ma nun è che Ottaviano, sotto sotto, ce fa veramente la sorprès? Comunque vadano le votazioni ti faccio i miei complimenti: una bella storia, surreale ma poetica, divertente e molto godibile. Che vvoi dde ppiú, dalla vita? Bravó ?

  • Ho votato per “male”, lo avresti mai detto? XD Bravo, non perdi un colpo, e ogni capitolo regge bene ❤️ Una volta finito lo mettiamo in scena, che dici? Io mi prendo la parte di Maman, oltre a curare la regia, ovviamente XD
    Scrivi presto ??‍♀️

  • Ciao, Ottaviano.
    Secondo me, si mette male… Vincent-Nando è ingenuo, ma Maman?
    Rinnovo i complimenti, non posso esimermi. Mi fai sempre sorridere con questi tuoi personaggi strambi. Che situazione!
    Certo che Ivan è veramente un c…sotto… povera Luana, chi gli è capitato! Vediamo come se la cavano.
    Dialoghi perfetti, soprattutto quelli tra i pelosi.

    Alla prossima!

  • Capitolo 8)

    Ciao Ottaviano!

    Capitolo favoloso. Ogni tanto mi fermavo, ci pensavo, e ridevo. Soprattutto con la frase di chiusura. Mi piace l’idea di una specie di alleanza fra questi personaggio, o quantomeno una tregua. Riesci sempre a divertire, ma anche a rendere così appetitosi i tuoi personaggi. Ben fatto 🙂
    Non so se era voluto, ma c’è un “non amour”. Mi pare l’unica cosa da segnalarti per il file privato, il resto fila più che liscio. Aspetto di scoprire in che modo si metterà la vicenda.
    Continua così!
    Sei fortissimo!

  • Ciao, accidenti, le cose si sono messe davvero male, al limite del disperato!!! L’unica speranza? Che Maman e Nando non siano troppo svegli e intelligenti, ma per quanto tontoloni possano essere, di fronte al cibo non credo si facciano fregare facilmente!!!
    Ho votato per le blatte la vedo dura, perché voglio capire in che senso la visione è dura!!! Alla prossima.

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Ancora una volta sempre sul pezzo 🙂 i due naufraghi si sono ritrovati 🙂 e vanno in trattativa con il nemico 🙂
    Capitolo scritto benissimo giusto i soliti errorino di pré pubblicazione ma ci stanno queste tastiere sono bastarde si sa 🙂
    Penso che “una sottile doppia sfoglia di compensato imbottita di polistirolo espanso” sia la descrizione più romantica che abbia mai letto di un muro 😀
    Voto che si mette male ovviamente vediamo cosa ne tiri fuori stavolta 🙂
    P.s. finalmente la copertina , te la meritavi già da un po’ 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao Ottaviano,
    eccomi anche qua 🙂 non un po indietro con la storia, ma cercherò di gustarmela senza troppa fretta. sono ancora al primo capitolo che mi è piaciuto molto, ma non darò un giudizio vero e proprio finché non finirò gli altri 🙂
    Bravo!

  • Capitolo 7)

    Ciao Ottaviano!

    Altro capitolo divertente. Si crea una breve frattura in vista del finale? Ci sta! 🙂
    Eppure ho il sospetto che le cose possano prendere una piega particolare. Vediamo se ci prendo! 😀

    Il linguaggio dei nostri “mostri” funziona e continua a divertire. Vogliamo però l’azione: voto per Sangue e Arena!

    Aspetto il prossimo 😉
    Continua così.

  • Sangue e arena, anche se un po’ al pelosetto mi sono affezionata… ma non è detto che il sangue sarà il suo.
    Ciao, Ottaviano.
    Dunque, non progetti, scrivi e basta. Cavolo, allora sei ancora più bravo, che altro posso dirti? Basta con i complimenti, che poi divento noiosa.
    Capitolo vivace, con i due naufraghi mostrati per quel che sono: lei ragazza forte che lavora e, forte della sua gioventù e del suo carattere deciso, affronta le situazioni; lui impiegatuccio, tutto pappa pronta e tastiere, borsa a tracolla sul tram o sul treno mentre pensa a cosa avrà cucinato mammina. Almeno, io li immagino così.
    Alla prossima, Ottavio, molto, molto bene. ?

  • Ciao, qui i vari protagonisti scappano e si rincorrono, ma si troveranno di nuovo faccia a faccia? Ah, ti segnalo un errorino davvero divertente, ma magari è un francesismo e mi sono sbagliata io!!! “…si teveva un cuscino…”
    Ho votato per sangue e arena anche se ero indecisa con per chi suona la campana, scusa se ti ho fatto pareggiare, ma saprai come cavartela!!! Alla prossima.

  • Ciao Ottaviano
    Arrieccote sempre sul pezzo chapoux come direbbe il mio amico Vincent 🙂
    Capitolo carino ricco di suspence e paura ( dillo a Ivan :D)
    Vedo che sei un amante del rischio da qui la frase “insolente quasi più di una donna normale” e chi vuole intendere intenda 😀
    Comunque resterò in impaziente attesa per il prossimo capitolo
    Ho scelto From Whom The Bell Tolls:D che tradotto sarebbe pe chi suona a campana 😀
    Buona scrittura 🙂
    A presto 🙂

  • Molto interessante l’immagine dei nostri come naufraghi su un’isola deserta, bravo! Tra una battuta e l’altra riesci sempre a buttare lì qualcosa di poetico e malinconico, e riesci a farlo continuando a far sì che la storia risulti credibile: questa è una cosa che mi piace moltissimo. I miei complimenti, e porta i miei omaggi ai due pippistellozzi. Voto per Sangre y Arena, olè.

  • La differenza la fa la progettazione, anche solo mentale, del racconto.
    Ciao, Ottaviano.
    Nei tuoi lavori c’è sempre coerenza, tempi azzeccati e, ovviamente, personaggi che prendono vita. A me questa capacità manca, non sono capace di progettare, di attenermi al copione (se così si può dire). Parto con un’idea che, inesorabilmente, cambia non appena la storia sia avvia. Hai una grande dote, sei uno scrittore, uno a cui raccontare riesce bene, non so quanto tempo dedichi alla scrittura, se ci pensi anche quando fai altro o se, semplicemente, ti siedi e scrivi, il fatto è che sai scrivere.
    I dialoghi tra Maman e Vincent-Nando sono meravigliosi.

    Alla prossima!
    p.s. voto l’inseguimento, chissà chi inseguirà chi ?

    • Ciao Keziarica sei molto gentile. In questa storia c’è una idea sola, , “Una donna, un uomo, la notte e la stessa solitudine che si tramuta nei soliti mostri…” Nessuna progettazione particolare; ho seguito nei primissimi capitoli la ” vostra” idea e continuo a farlo cercando solo di mantenere la barra dritta. Volevo una pièce teatrale e quella sto cercando di scrivere. Grazie ancora, il settimo capitolo è pubblicato. Ciao, a presto!??

  • Ciao, l’aria si è fatta incandescente, ma non è che tutto questo ribollire di sangue ecciti anche Maman e Vincent-Nando? Magari i due si trasformano in qualcosa di più pericoloso, o forse i rospi/pipistrelli si trasformano in principe/principessa azzurro/a!!!
    Ho votato per la voglia di Ivan, anche se mi stuzzicava di più l’inseguimento. Poi, però, ho pensato che Maman il fisico per l’inseguimento non ce l’aveva proprio!!! Alla prossima.

  • Buongiorno la caratterizzazione dei personaggi e soprattutto di Luana con la figlia che prima c’è e poi non c’è più è ben eseguita e pure il contrappunto di Ivan debosciato al momento del bisogno che si trasforma in un bad boy degno di un libretto Harmony funziona. La lettura veloce con i continui cambi di scena potrebbe essere la quiete prima della tempesta? La mia preferenza va per l’inseguimento. Ti faccio i miei complimenti e ti auguro un buon proseguimento di scrittura.Ciao da Brau.

  • Capitolo 6)

    Ciao Ottaviano!

    Direi proprio che i nostri protagonisti si sono abituati alle circostanze, trovando divertente tutta la situazione. Mi chiedo se non siano preda di qualche visione comune causata dall’inalazione di chissà quali detersivi! 😀
    Mi pare che tutto scorra bene. Ben fatto!
    Aspetto il prossimo. 😉

  • Ciao Ottaviano 🙂
    che dire Je me suis scompisce’ , come direbbe il mio amico Vincent-Nando 🙂
    carino il capitolo 🙂
    carina anche la scelta di dare spazio ad entrambe le fazioni con un susseguirsi di scenette , quasi a creare un climax pre batosta 🙂
    e ora da buon copione fuorin dalle righe che si rispetti, quando tutti sono pronti alla grande battaglia una bella ….. da parte dei protagonisti spezza tensione ci starebbe pure 😀 ahhahahah 🙂
    a presto 🙂

  • Buongiorno leggevo la tua storia proprio ieri e mi ero appuntato di passare per dirti che hai creato una storia semplice ma veramente efficace che riesce a far compagnia e a mettere di buonumore. Il buonumore è importante e per questo ti ringrazio. Voterò per i sogni colla speranza che prendino a braccetto il surreale e che possa venir fuori un altro bel capitolo. Ricambio volentieri il segui e ti auguro un buon proseguimento di scrittura. Brau

  • Era surreale, e sta surrealeggiando: qualcuno ha ascoltato le mie preghiere, per fortuna. Sei mai stato a teatro a vedere Ionesco, no perché io ci sono stata e ho visto delle affinità mica male. Facce una piece, da questo racconto, e damme la parte della maman. Ti preg.
    Voto l’acronimo, ché ci mancherebbe artro. E dico artro.
    Bella, bel mood: leggerezza e poesia velata, chevvoi deppiú dalla vita? ??‍♀️

    • Cara Martha ci hai colto in pieno. Una pièce a due, e un problema da risolvere, in tema per me affascinante che si può declinare in molti modi. Ho scelto la leggerezza e il surreale sempre con l’intento di sfiorare, accarezzare, temi importanti che facciano anche pensare un po’. Grazie infinite, ciaooo??

  • Capitolo 5)

    Ciao Ottaviano!

    Ormai questi personaggi sono diventati veri e propri compagni di viaggio, al punto da non fare il tifo per nessuno. Mi piace l’idea che il lettore sia portato a quasi voler un confronto civile fra i nostri protagonisti, intimoriti giusto dal caso e dalla circostanza, ma non per vero disgusto. CI hai raccontato un po’ anche della famigliola di pipistrelli, e questo ci aiuta a sentirli un po’ più vicini. Voto per l’acronimo, curiosissimo i capire qual legame ci sia.
    Ho immaginato che quel “Convisione” sul finale fosse voluto, ma nel caso lo segnalo lo stesso 🙂
    Aspetto il prossimo!
    Continua così!

  • Ciao, accidenti. Sarà stata anche Core de maman, ma ha ridotto il figlio peggio dei due coraggiosoni!!! Se continuano così, temo che la faida degeneri fino all’inverosimile, se non fosse già abbastanza improbabile: stupendo!!!!
    Ho votato per C. T. S. L. S. C. I. S., sono curiosa di vedere cosa significa!!! Buon weekend e alla prossima.

  • Ciao Ottaviano 🙂
    leggerti e’ sempre un piacere 🙂 mi e’ piaciuto questo capitolo con la maman di Vincent Nando pronta a spaccare tutto quanto 😀
    Ma quanto e’ grossa ? 🙂 Ahahah io avrei fatto come Ivan 🙂 svenuto alla sola vista 🙂
    vediamo come proseguirai nel prossimo capitolo 🙂
    Capitolo scritto molto bene e molto facile da leggere, giusto qualche errore di distrazione mentre scrivevi ma niente di grave 😀
    ho scelto sogni e inevitabili bisogni 🙂 chissa’ di che bisogni parlano 😀
    a presto 🙂

  • Ciao, ho scoperto la tua storia ora… Il primo capitolo mi ha subito preso! I dialoghi e i due personaggi funzionano benissimo. Forse avrei scelto “un giallo o un non-propriamente giallo”, ma sono arrivato solo ora. Comunque, mi metto al passo con la lettura!
    Buona scrittura.

  • Ciao, Ottaviano.
    Un’altra coppia sta per formarsi… si sa: il pericolo e la paura sono ottimi coadiuvanti dell’innamoramento. ?
    Pipistrellò è meraviglioso, mi hai fatto ridere, grazie.
    Stai sempre sul pezzo, qualsiasi sia la situazione e il genere che scegli. Non c’è dubbio che ci sia del talento.
    Giusto per non fare solo complimenti, ti segnalo due refusini:
    “L’occhio di Ivan non poté evitare di scorrere LUNGHI i fianchi”
    — Ahgrr! — buttò là senza troppa CONVINSIONE. (qui non ho capito se legato allo slang pipistrellesco o no.
    Bravo, comunque, non c’è che dire.

    Alla prossima!
    p.s. sogni e bisogni, magari devono anche andare al bagno.

  • 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

    C. T. S. L. S. C. I. S.!

    Giuseppina, Guendalina, Concettina… a parte “ina” la figlia continua a cambiare nome 😀
    Sul resto ho commentato sopra 😆

    Ciao 🙂

  • Ciao, Ottaviano.
    Ho copiato e incollato il link alla musica e ho letto ascoltando.
    In pieno contrasto con l’immagine del pipistrellone che si aggira per gli uffici; poverino, mi sento a lui molto vicino… mi piace la solitudine e se invadessero i miei spazi, siano essi fisici che no, diventerei una belva (per questo cambio casa?)
    Bella la storia della pelata collettiva, sai sempre mettere umanità in quel che scrivi, anche quando il contorno è esilarante e un po’ strambo.
    Bravo sempre.

    Alla prossima!
    ho votato l’aumento della tensione

  • Ciao Ottaviano sei mitico ?
    mi hai fatto scompisciare ? ma che fine ha fatto il povero Vincent-Nando? ?
    comunque ti seguo e ho votato per “la musica suggerisce cose insolite” ?
    mettiamo un po’ di pepe su tutta la vicenda? ?
    Buon proseguimento e a presto ?

  • Capitolo 4)

    Ciao Ottaviano!

    Ci hai fatto ridere, e anche un po’ sentire a nostro agio con un tema importante. Torniamo all’umanità, alle emozioni, ed è sempre un piacere leggerti su certi argomenti, trattati inizialmente con la solita solarità e simpatia. Ben fatto!
    La strategia è vincente.
    Appunto per la musica, che la gente è pigra. Quando vuoi inserire un brano musicale, puoi farlo con il pannello edit del capitolo, qui su The Incipit. Basta selezionare la frase, tipo: “Accompagnamento Musicale” e poi clicchi sul simboletto della graffetta, accanto all’allineamento di testo a destra. Si fermi il cursore sopra, dovrebbe uscirti la didascalia “allega link”.
    Ho utilizzato spesso questo strumento, e trovo sia più utile, perché gli utenti lo vedono in giallo, anche se conviene sempre aggiungerci un “Clicca” per convincere la gente a farlo! 😀

    Aspetto di scoprire di più!
    Alla prossima! 😀

  • Ciao!!! Ah, Notre Dame, che spettacolo meraviglioso!!! Sarà che sarà stata la novità, ma tutti gli altri mi sembrano quasi delle brute copie. Comunque… mi sembra che i nostri due anti-eroi se la stiano cavando alla grande, vediamo dove andranno a parare.
    Ho votato per la tensione che aumenta, non ne so il motivo, ma voglio scoprirlo!!! Alla prossima.

  • Ho letto il tuo commento su Concettina/Guendalina e – memoria da vecchia pantofola permettendo -attendo curiosa gli sviluppi. Direi di fare conoscenza, a questo punto, e di continuare questo folle turno di notte. Spero solo che ritorni il mostriciattolo, ma non sua madre: porca vacca, quella la temo. Quella mi fa pauuuura ??‍♀️

  • Si fa conoscenza, siamo tutti invitati: più siamo e più ci divertiamo… e se non son matti, non li vogliamo! 😛

    Il capitolo è da scompisciarsi dalle risate; però ho trovato dolce il motivo per cui Luana si è rapata 🙂 E parlare con Ivan è un po’ parlare con un muro ma almeno è una presenza che “fa qualcosa” a differenza del muro 😀
    Il “vampiro” è la cigliegina sulla torta… di rabarro 😆

    Ciao 🙂
    PS: stavo per dire di Guendalina/Concettina ma ho letto il commento sotto.

  • Ciao Ottaviano!
    Scappa, e fa un casino; sono uno più imbranato dell’altro…
    Pazza e assai divertente, con richiami di ogni genere. Adesso anche Cocciante e i mostri di Notre Dam ?. E poi non parlo il francese e via uscendo di testa… terribile la descrizione finale, mi fa pensare a quanto siano antiigienici gli ambienti che frequentiamo ogni giorno. Vediamo che cosa capita con la musica…
    Ciao stammi bene!

  • Capitolo 3)

    Ciao Ottaviano!

    I tuoi racconti hanno sempre una vibrante energia positiva. Riesci a mettermi sempre di buon umore, malgrado le disgrazie dei personaggi in gioco! Poveri loro…
    Capitolo divertente, ma utile a rivelare “certi” retroscena in modo efficace e non forzato, capaci di creare un legame tra i personaggi.
    Mai escludere la possibilità di Notre Dame. Mai!
    Non mi resta che aspettare il prossimo. Continua così!

  • Ciao, il più “pericoloso” tra i tre? Di sicuro la coppietta improbabile!!! Credo proprio che stavolta ne vedremo delle belle, anche “peggiori” del solito!!! Bellissima l’immagine del manicomio scandinavo abbandonato, mi sembri davvero in forma con la fantasia!!!
    Ah, era da un po’ che non facevamo il nostro giochetto, ma dopo aver letto l’articolo di un giornalista che scriveva Abbruzzo, non ho resistito. E poi stavolta hai toppato proprio all’inizio con “rincattucciato”, dove se ne è fuggita la enne malandrina? È stata forse il coso a rapirla?
    Ho votato per finge di non esistere, dalle sue parole mi sembra che voglia passare il più inosservato possibile!!! Alla prossima.

    • Ciao Isabella, è vero, hai notato anche tu che il suo Ivan e Luana è mooolto pericoloso!?
      Vediamo che combinano adesso nel quarto capitolo.
      Grazie per la “n”, quella è la firma del genio. ? Quando non trovi nulla fuori posto ho come la sensazione che avrei potuto fare di più! Sei grande!
      Grazie dunque e vai col quarto cap.??

  • Ciao, Ottaviano.
    Per un momento ho cercato ho perso la bussola, cercavo Fighero e non trovavo riscontri… poi ho capito, il racconto è un altro. Due protagonisti di sesso diverso in ogni racconto, una storia strana: il bambino da donare e il pipistrello gigante… non puoi confondermi così, comincio ad avere un’età.?
    Ho visto ogni spazio, mentre il pipistrellone vagheggiava sul suo peregrinare tra gli olezzi. E poi la chiusa con Cocciante, mitica. Però anche il violino di Gene Wilder ci starebbe stato bene, ma avremmo perso il tempo comico.

    Alla prossima!

    voto: finge di non esistere… chi sarà nel casino vero?
    p.s. mi ricorda un po’ Firmino, anche se non c’entra nulla.

    • Ciao Keziarica. È vero mi hai fatto riflettere: un uomo e una donna sempre… Hum. Che ci sia qualcosa di patologico? O forse nulla è più interessante di questo? Forse per me è così… Boh. Intanto qui sta uscendo il quarto capitolo, succederà un piccolo casino (ovviamente). Grazie, ciaooo??

  • Leggendo questa tua storia mi sembra di partecipare a una piece teatrale XD questi due personaggi sarebbero degni di una commedia di Ionesco! Tanti tanti applausi, soprattutto per “il gelo del manicomio scandinavo”, “Frankenstin” e Cocciante XD Ahhhh, Cocciante XD il mio voto va per “Scappa, e fa un casino” ??‍♀️

  • Eccomi qui, Ottaviano.
    Mi sono persa la partenza, perdonami.
    Questi due, anzi questi tre (contando il pipistrellone moscarolo) mi parlano di capitoli esilaranti e anche un po’ misteriosi… Da dove viene il Pippi franco-romanesco? Che fa nella struttura e da quanto la abita nel silenzio della notte? Ci sono altri come lui?
    I personaggi spaccano, come sempre. Aiutati da dialoghi veraci e verosimili portano avanti la storia e ci raccontano di quel che conosciamo (uffici e sacrifici) e di quel che vorremmo conoscere (storie nascoste nelle case), ma anche di quello che non vorremmo conoscere (blatte nelle macchinette del caffè – a un collega è capitato, con la vecchia macchinetta, di trovarsene uno nel bicchierino – pipistrelli XXL che si appisolano sulle sedie o negli angoli mangiucchiando mosche e magari leccando mouse e penne a sfera).
    Ottimo inizio, con te si va sempre sul sicuro.

    Alla prossima!

    p.s. voto la realtà batte l’immaginazione, perché, spesso, è ciò che accade.

  • Capitolo 2)

    Ciao Ottaviano!

    Sai che adesso non toccherò più una macchinetta del caffè, e in palestra sarà difficile iniziare ad allenarmi senza questo rituale?! Ogni volta che prendo un caffè, conscio di star un po’ giocando alla ruolette russa del cagotto/strani malesseri, ora ripenserò alla questione degli esserini. Magari tra un mese mi passa! 😀

    Ho trovato il capitolo sempre super spassoso. Le battute funzionano, e mi sono già appassionato alle circostanze di questi personaggi, e oltretutto sono rimasto parecchio incuriosito di conoscere di più sugli illeciti e il padre di Luana. Lo immagino una specie di signore basso basso, una specie di cavalletta tuttofare, di quelle vecchio stampo!
    Ben fatto!

    Non mi pare di aver trovato niente fuori posto.
    Per vendicarmi, ti ho messo le opzioni in pari. Non di proposito, ma la trovo una giusta vendetta per questo orrore che mi porterò dietro!
    Alla prossima!

    • Ciao GGP, chissà che non si vada a raccontare della vita dei nostri amici, vedremo. La macchinetta resta un pilastro, quale è ormai in ogni sito dove ci sia una presa di corrente in anticamera!?
      Intanto andiamo a leggerci il seguito…?

  • Ciao, stupendo un “coso” mezzo francese e mezzo romano, un mix esplosivo!!! Voglio proprio vedere cosa t’inventi la prossima volta, perché non so proprio da dove venga o sia stato creato il coso!!!
    Ho votato per la realtà che batte l’immaginazione, anche se non credo sarà la più votata, pazienza!!! Alla prossima.

  • Ciao Ottaviano!
    Lo scambio di battute iniziali induce a pensare che tu abbia voluto fare un medley di due delle soluzioni proposte; poi il batman franco-torpigna ruba la scena alle schermaglie. Meglio così, perché il pipistrello è simpaticissimo, e Ivan è un po’ intorpidito. Io scelgo il fuga o lotta, ma sarà la donna a decidere (e in fondo siamo in una tua storia, no?).
    Qui c’è freddo, stasera si brucia la Gioebia e si mangia risotto con luganega: buon appetito e aspettiamo la troisième.
    Ciao!

  • Capitolo 1)

    Ciao Ottaviano!

    Direi proprio che questo inizio si presta a tante possibilità. Non c’è l’opzione: “tutto insieme?”
    Accattivante, invitante e promettente. Riesci sempre a raccontarci la storia per mezzo dei dialoghi, con descrizioni evocative. Mi piace l’idea del giallo con tinte “eros”, perché ho avuto l’impatto dell’intrigo, dei guai in arrivo.
    Non mi pare di aver trovato niente fuori posto.
    Mi trovi in prima fila per il prossimo capitolo! ?

    A presto!

  • Ciao Ottaviano!
    Da qualche parte devo aver letto che stai rallentando i ritmi di scrittura…
    Non so se Luana sarebbe il mio tipo, però un caffè per compagnia si può anche fare. Ho scelto il fanta, perché mi sarei immaginato più le altre due opzioni, e allora andiamo contro quello che più sa di routine. Il piano b per salvare il lato b è il minimo che ci si possa aspettare da un possibile fallimento.
    Sono curioso, vediamo cosa prevale.
    Ciao buona domenica!

  • Ciao, a me Ivan ricorda tanto “Ivan il Terribile”, non la neve… de gustibus!!! La protagonista? Mi ricorda la serie francese “Morgane- detective geniale”, per questo non voglio seguirne la scia!!!
    Ho votato per una comedy etc. etc. etc., scusa, è l’allergia che mi fa sternutire!!! Buon weekend e alla prossima.

  • Il mio voto va per il rosa/erotico! Dai, con una tipa così, con quel naso raffreddato così, è impossibile non innamorarsi:D Ho apprezzato come hai caratterizzato i personaggi, un buon incipit che mette curiosità! Ciao!

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