La città che non muore

Matassa

SPATACRACH

Questo era il suono della bici dell’Esperto di Rune che si schiantava contro la porta del ministero.  La Runa di Stasi del suo Capo questo giro era stata più potente del solito ed era entrata in collisione con la sua, provocando uno strano effetto per cui lui era rimasto fermo, ma la bici no. Ahh… La magia… tanti effetti poteva avere, ma non sempre prevedibili purtroppo. Un po’ come la vita no? Chi lo avrebbe mai detto che avrebbe assistito ad un tentativo di Evoluzione a classe S nella sua vita? A detta del suo Maestro erano eventi rari ed incredibili eppure … Tra l’altro un tentativo così plateale. Tutto pianificato fino all’ultimo e tutto purtroppo portava a tre considerazioni. 

C’era tuttavia qualcosa che non quadrava. Come faceva un Deviante così potente ad essere sfuggito a tutta la sua rete di conoscenze? Sciogliere le rune dell’ anima lasciava una traccia. Sempre. La magia diventava sempre più libera, più potente e meno controllabile. Qualcosa doveva essere stato lasciato… Che avesse sottovalutato il classe C ? A meno che non fosse un’esca inconsapevole. Un dissipatore di magia. Come aveva fatto a non pensarci?

Quel povero Deviante aveva compiuto il suo omicidio in un posto preciso. Probabilmente vicino ad un punto di fuga della magia primordiale del classe S. Così le attenzioni si erano concentrate sul Deviante visibile, mentre quello davvero pericoloso era libero di fare quello che voleva!

L’esperto di Rune non aveva mai valutato questa opzione. Era caduto nella trappola del classe S come un pero. Ora cosa sarebbe successo? C’erano almeno tre morti nelle fila del ministero e un rischio di esplosione nel numero dei Devianti. Il punto chiave non doveva più essere fermare i devianti, quanto meno doveva essere fermare l’opinione pubblica. Tutto questo era un problema che il suo Maestro gli aveva spiegato affondo. Non avrebbe mai pensato però di essere in vita per quando sarebbe successo. L’ultima runa dell’Anima. Un vero classe S. Era quasi emozionato a pensarci. Sarebbe stata una svolta epocale e lui avrebbe partecipato… No non doveva pensarla così. Lo doveva fermare. Secondo gli antichi scritti tentare di spezzare quella runa era una condanna a morte. O ce la si faceva o il classe S sarebbe svanito come neve al sole. Sarebbe proprio svanito dall’esistenza. Solo un Deviante si ricordava di un altro deviante. Era l’ennesimo meccanismo di difesa messo in atto dai Creatori. Nessuno poteva ricordare come si spezzava per davvero quella runa. Ci si ricordava solo di chi aveva fallito. 

«Capo!» urlò l’Esperto di rune entrando trafelato nell’ufficio. Oggi sembrava più preoccupata del solito. Non voleva chiaramente destare panico o che altro, ma sicuramente il suo Capo aveva almeno parzialmente capito a cosa si andava incontro. Ogni membro del Ministero conosceva una parte molto piccola della questione. Anzi, in realtà una parte decisamente fabbricata della storia. 

« Quindi questo è il famoso codice nero di cui si parla giusto?» 

Non perdeva tempo come al solito. Con il tempo aveva imparato a rispettare questa sua visione delle cose. Ogni minuto perso è un minuto perso diceva ogni tanto e mai come oggi aveva ragione. 

«Quindi? Mi vuoi dire cosa mi consiglia di fare l’Esperto di Rune del ministero? Non ti sarai mica rimbambito?»

La verità è che non era troppo sicuro sul da farsi. Era stato addestrato per queste situazioni qua, ma non era sicuro di essere sufficientemente equipaggiato per affrontarle. Un solo passo falso e la posta in gioco era troppo alta… Anche se vedere la società cadere poteva essere un esperimento sociale interessante… No! Non doveva cedere, il suo Maestro gli aveva sempre detto cosa era giusto fare e di non farsi traviare da questi eventi. Lui era un caposaldo della Magia Runica e non poteva permettere che la Magia Primordiale distruggesse tutto quello che i Creatori avevano completato all’Inizio di tutto. 

«Ho un piano sì, ma prevede una dose massiccia di Tecnomagia Memetica. So già che è tecnomagia riservata e soprattutto in questi casi non è ben vista, ma per motivi riservati secondo il Protocollo Deviante in questo momento è necessario che io mi dedichi ad utilizzare delle rune proibite di ricerca e ho bisogno di 24 ore. Me le può concedere Capo ? »

Il Capo si mise a ridere. Sembrava, ad onor del vero una risata strana, diversa dal solito. Quasi sorpresa. Eppure, effettivamente, l’aveva già sentita quando le riferiva concetti da Esperto di Rune riservati, nulla di cui preoccuparsi in fondo non era del tutto impazzita. 

«Scusa scusa, ogni tanto te ne esci con delle cose incredibili. Non so mai cosa aspettarmi! Certo che puoi farlo, ma prima devi trovare quel Deviante. I nostri scienziati hanno percepito una traccia, arriva alla casa di un nostro collega del ministero. Secondo loro corrisponde a tutti gli omicidi. Prima di “spegnere” tutto, passa di là, sennò i veri capi mi staranno sempre addosso se non facciamo almeno un tentativo.»

Ahh… Sembrava un buon compromesso giusto?

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