Laughing on the outside pt1
Restai ferma davanti a quell’incendio ancora qualche attimo prima che lo sceriffo Clark mi portasse via. In pochi minuti la 12th Avenue si riempì di persone, tutti così agitati e impegnati a fare qualcosa per salvare quella che un tempo era la casa degli Allen. La mia lucidità durò ben poco, ricordo vagamente delle urla, del fumo…tanto fumo e Teddy, il mio orsacchiotto che tenevo stretto al petto con la mano sinistra. La destra era sporca. Non capivo il perché di tanta confusione. Mi guardai attorno, cercai di capire. Perché sono tutti così spaventati? Mi girai verso sinistra e vidi un bambino curioso che cercava di oltrepassare il nastro giallo della polizia scientifica. Sorrisi. Mi girai verso la casa incendiata e quel sorriso divenne una risata. Tutti iniziarono a guardarmi. Continuai a ridere, finché non sentii una pistola appoggiarsi alla mia testa. Fu una sensazione orribile, era molto fredda. Detesto il freddo. Mi girai cautamente e vidi quell’infingardo di Clark. Lo guardai con poca intensità, quasi come se il mo sguardo si stesse spegnendo. Sono Rose ho 15 anni e la casa in fiamme davanti a me è la mia…o almeno, lo era.
Tenere gli occhi aperti divenne sempre più pesante mentre ci stavamo allontanando da fumo e pettegolezzi vari. Mi voltai verso il finestrino dell’auto per capire in che zona fossimo, ma riuscii a notare solo una casetta in lontananza prima che Clark interrompesse il silenzio con quell’inutile “Ehilà!”. Sospirai.
Avrei tanto voluto continuare a contemplare il fantastico paesaggio di Manville, ma il suo sguardo persistente su di me mi avrebbe ben presto portata a compiere qualche stupido gesto che non avrei dovuto fare. Mi girai.
“Si?”, accennai un sorriso.
“Sai io e tuo padre eravamo grandi amici”, disse. Idiota. Guardai la mia mano sinistra e a un tratto un brivido attraversò il mio corpo. Chiusi gli occhi e cercai di calmarmi respirando profondamente, ma quella scena era ormai impressa nella mia mente. Riuscivo ancora a sentire quelle mani sul mio corpo, il freddo della lama e poi…il nulla. Mi facevo schifo. Non per quello che avevo fatto, ma per quello che lui aveva fatto a me. Ritornai in me in un istante, non potevo perdere la lucidità, non ora.
“Se eravate tanto amici sarai sicuramente un brav’uomo anche tu”, ritornai a guardare dal finestrino.
“Che ragazzina insolente, avrà sicuramente preso dalla madre”.
Mi si gelò il sangue. Non pensavo a mia madre ormai da tanto tempo e quasi mi stavo dimenticando di averne avuta una un tempo. Era la classica mamma della porta accanto e sempre disponibile con tutti. La sua bellezza non era così speciale finché non sorrideva. Indipendentemente dal suo stato d’animo ogniqualvolta che si trovava davanti qualcuno mostrava tutti i suoi trentadue perfetti denti. A quel punto i suoi occhi si illuminavano e molte volte le si gonfiava la vena della fronte, quasi come se si stesse sforzando. Come se non fosse realmente felice. Questo però nessuno lo notò mai e, anzi, questi suoi particolari la rendevano la donna più bella del mondo. Morì 5 anni fa in un incidente d’auto. O almeno questo è ciò che racconta mio padre da allora.
Mi trattenni nel rispondere aspramente a quell’odiosa frecciatina e fortunatamente qualcuno interruppe il silenzio prima di me.
“Sceriffo siamo arrivati” disse il ragazzo che fino a poco fa stava guidando l’auto verso il posto che presto avrebbe segnato l’inizio della mia fine, ma questo ancora non lo sapevo.
“Dove siamo?” Chiesi guardandomi intorno.
“Lusk. Ufficio dello sceriffo Clark” rispose il ragazzo con prontezza e fierezza.
Le persone sono alquanto strane. Adulano in maniera incondizionata chi non lo merita solo per ottenere la loro approvazione. O il loro potere, un giorno.
“Non siamo molto lontani da casa tranquilla, ti riporteremo lì non appena avrò finito di farti qualche domanda” precisò Rupert mentre mi fece cenno con la testa verso l’entrata.
“Grazie Rupert” risposi boriosamente. Mi fulminò. In realtà il suo vero nome è Rupert Oliver Clark, ma nessuno lo chiama più così da tempo. Precisamente da quando all’età di vent’anni entrò a far parte della polizia della nostra contea. Iniziò a farsi chiamare Sceriffo Clark ancor prima di essere nominato tale. Non che ora lo meriti più di tanto. È, infatti, il classico sceriffo che vedete nelle serie tv con una pancia enorme e sempre impegnato a bere caffè o fumare sigari.
Iniziai a dirigermi verso l’entrata, mi accolse subito una signora paffuta con ricci voluminosi e degli strani occhiali rosa appoggiati sul naso.
“Vieni piccola, vuoi un caffè?” La guardai allibita, “ah no! Forse è un po’ troppo presto per iniziare a bere caffè, ti va un the?” Continuai a guardarla a bocca aperta per qualche secondo poi le feci cenno di no con la testa. Sorrise, e con i suoi fastidiosissimi tacchettini si spostò nell’ufficio dello sceriffo.
“Seguimi, non ho molto tempo” disse Clark mentre mi faceva strada verso un cupo corridoio.
Arrivammo alla stanza n.4.
Cosa rappresenta quel 4?
- é una normalissima stanza (67%)
- La stanza degli omicidi (33%)
- La stanza dei ragazzini (0%)

05/03/2023 at 02:03
Ciao nami 🙂
Bella storia si fa sempre più avvincente 🙂 riesci a descrivere le emozioni dei.personaggi alla grande e questa è una bella dote 🙂
In realtà Rose non è sparita ma solo mancata per qualche giorno, sento che stai cercando di far in modo di riportare le scelte dei lettori a quello che hai già scritto tu senza cercare di reinventare la storia e metterti in gioco sperimentando su quello che sceglie chi ti segue … (Scelta tua) secondo me dovresti cercare di cambiare le carte in tavola di vedere dove ti puoi spingere sperimentando qualcosa di diverso 🙂
Unico consiglio che ti posso dare è soffermarti a rileggere prima di pubblicare ci sono alcuni errori di distrazione che potevano essere evitati
Esempio “Per chi senno?” non è corretto in italiano o lo scrivi staccato o con l accento sulla o
“Non avevo mai conosciuto una persona così misteriosa fino a ora.” Qua non hai rispettato i tempi verbali, essendo al passato avresti dovuto dire fino ad allora
“La mia testa si riempie di domande.” Anche qua hai parlato al passato sino ad ora un presente stona ci sarebbe stato meglio un ” si riempiva”
Non prenderle come critiche ma come spunti.per una rilettura più approfondita e un miglioramento:)
Non si smette mai di migliorare se no siamo perduti 🙂
Continua così
A presto 🙂
05/03/2023 at 16:37
Ciaooo 🙂
Grazie mille per le correzioni, rileggerò e correggerò tutto!
Si, purtroppo essendo già scritto è davvero difficile riuscire a continuare la storia secondo i voti dei lettori.
Mi impegnerò di più!
28/02/2023 at 22:27
Ciao Nami 🙂
ben tornata 🙂 noto che hai cambiato punto di vista in quanto sia Lenno a parlarci in questo capitolo 🙂
complimenti il capitolo e’ molto ordinato e scritto bene 🙂
uniche cose che posso evidenziare e’ “sta sera” in realta’ si scrive “stasera” tutto attaccato e’ piu’ corretto in italiano (poi non so se e’ un modo di parlare legato al personaggio di Rose che ci vuoi far notare, fammi sapere)
molto simpatico il momento dove i due personaggi si presentano mi ha strappato un sorriso di tenerezza 🙂
voto che Lenno le da il regalo per riccolegarmi al capitolo precedente 🙂 continua cosi’
a presto 🙂
28/02/2023 at 13:01
Ho votato Rose sparisce, perché la ragazza è complicata.
Molto romantico il capitolo, intenso e leggero al tempo stesso; scritto molto bene, brava.
Ci sono in giro alcuni piccoli refusi poco importanti, sicuramente rileggendo li potrai scovare e correggere.
Alla prossima, ciao.??
25/02/2023 at 12:35
Ciao Nami 🙂
Bel capitolo ricco di suspance , leggevo dai commenti che questo racconto e’ tratto da un romanzo che tu hai gia’ scritto e cio’ mi interessa in quanto anche io portero’ come prossimo racconto un romanzo che stavo scrivendo, che pero’ non ho mai finito e quindi sara’ pronto ad essere stravolto in corso d’opera, in quanto in questo sito il pubblico e’ colui che sceglie come dovranno andare avanti le storie :). Sono sicuro che la storia sta subendo ingenti tagli per poter rientrare nei 5000 caratteri , l’ ho notato quando alla fine la ragazza, possibile omicida, si ritrova davanti al poliziotto e riceve solo una specie di minaccia/avvertimento senza essere interrogata su che cosa e’ successo quella notte… diciamo che e’ evidente che manca un pezzo sicuramente vittima di taglia 🙂
Per il resto la storia ha un alto potenziale. Sono d’accordo con i commenti precedenti, dovresti utilizzare i paragrafi e andare a capo piu’ spesso (questo non e’ uno stile di scrittura , che ognuno ha personale, e solo un modo per rendere la scrittura piu’ ordinata e facile da leggere per chi segue il tuo racconto 🙂 )
ho votato per tornare indietro nel tempo (flashback) cosi’ spero che ci darai piu’ spiegazioni su cosa sia successo e sulla figare di Rose 🙂
Buona scrittura 🙂 a presto 🙂
28/02/2023 at 10:00
Grazie mille 🙂
ascolterò sicuramente i vostri consigli utilissimi, mi state aiutando molto 🙂
24/02/2023 at 11:18
Ciao namicoleman, ( mi conosci come Fenderman).
Ti confermo quello già detto sul primo capitolo. Se vuoi potrei aggiungere che Martha ti ha dato un ottimo consiglio sulla formattazione (anche senza asterischi).
Io, tanto per aggiungere qualcosa vorrei, per esempio farti notare che qui: “Gliel’ho detto signor Bryce, è una mocciosa insolente”. Capire chi parla è faticoso. Mettiti sempre nei panni di chi legge, ché non può, e non vuole sforzarsi di capire. Inoltre succedono troppe cose in pochi momenti, in un contesto sbagliato. (Quale poliziotto si mette a discutere della sua vita privata davanti a una ragazzina sotto shock indiziata di reato?).
Ultimo consiglio: soprattutto divertiti, the iNCIPIT è una scuola (per tutti); sperimenta, inventa. Se, come dici, il racconto (non romanzo) è già scritto, la cosa, capisco, non ti aiuta. Dovresti invece riscrivere magari anche la stessa storia ma con parole diverse. (Ci riusciresti facilmente, credimi, sei brava). Insomma: non sentirti obbligata a pubblicare così com’è una cosa che hai già nel cassetto!?? ciaooo
24/02/2023 at 11:28
Ciao Ottaviano/Fenderman :),
La difficoltà è dovuta proprio al fatto che il mio romanzo era già scritto!
Infatti, qui è un po’ complesso da capire, ma ho provato a farlo iniziare da metà storia! Infatti le informazioni sono già molte per questo motivo. So che sicuramente è un azzardo, ma mi piace molto come idea!
Sono assolutamente qui per imparare e sono grata dei vostri consigli e/o giudizi. L’unica cosa che mi tocca è quando qualcuno non riesce a capire il mio stile o addirittura pensa che io non ne abbia uno. Ho vinto un torneo di poesie a 14 anni e scrivo romanzi dal 2018, per quanto la mia grammatica e il mio stile possano aver bisogno di grandi miglioramenti, non penso di mancare di uno stile mio (per quanto possa essere già stato utilizzato da altri). L’unica cosa che voglio è esprimere ciò che ho dentro e che a parole non riesco per via della mia timidezza e far provare delle emozioni anche agli altri. Seguirò i vostri consigli e cambierò la storia in base a ciò che mi avete detto .
Grazie mille 🙂
24/02/2023 at 08:17
Benvenuta, Nami??♀️ Ho letto il tuo racconto, e poi l’ho riletto di nuovo perché non avevo ben capito alcune cose… non mi è servito XD ma ci sta XD È il primo capitolo, e per esperienza so che a volte è difficile mettere giù tutte le idee in modo chiaro, trovare subito uno stile, vincere l’eterna battaglia contro i 5000 caratteri, quindi attendo il proseguo e ti dirò la mia.
Nel frattempo cerca di curare la formattazione del testo, vai a capo quando serve, metti un asterisco quando serve. Fai respirare il tuo testo: è molto importante per arrivare a chi ti legge.
A proposito di “chi ti legge”: leggi le storie degli altri autori, e se ti va poni loro domande, io l’ho trovato molto utile!
Ti saluto, scrivi presto ??♀️
24/02/2023 at 09:15
Ciao Martha,
Ho letto la tua storia e ho notato che tu ne usi parecchi di asterischi, ma non segue il mio stile di scrittura. Ho letto molti libri dove erano spesso presenti e altri dove erano inesistenti.
Scrivo così dal 2018 quando ho pubblicato il mio primo romanzo qui (con un altro nome) per la prima volta. Il fatto che tu non abbia capito posso collegarlo forse al fatto che il mio romanzo è già scritto e il primo capitolo è molto più lungo di 5000 battute.
Comunque il mio stile è molto particolare e soprattutto è ancora da migliorare.
Se hai qualsiasi altro consiglio lo accetto volentieri! Mi spiace tu non abbia capito forse con la prossima parte capirai meglio 🙂
24/02/2023 at 09:54
Forse ti sei confusa con un’altra storia, nella mia li ho usati nella domanda di fine capitolo per giocare un po’ XD XD Comunque ora si spiega tutto: l’adattamento di un romanzo, con tutti i tagli che bisogna apportare, può risultare faccenda complicata.
Buon proseguimento di scrittura ??♀️
23/02/2023 at 22:43
Ciao Mami benvenuta.
Questo tuo promettente incipit fa sicuramente bene il suo lavoro. Viene voglia di leggere il seguito.
C’è però una cosa che ha bisogno di essere curata. Non è una cosa sola in realtà, diciamo che è la risultante di tante piccole cose, cose che solo scrivendo e leggendo si aggiusteranno. Esperienza, maturazione, pazienza.
Sei brava e ne vale la pena. Non vorrei tediardi con troppe parole ma vedrai che i consigli degli altri lettori-autori ti aiuteranno. Ripeto: il potenziale c’è insisti, il ti seguo!??
23/02/2023 at 22:59
Ciao Fenderman,
Grazie mille per il commento! Apprezzo molto ogni critica costruttiva, mi aiuta a crescere e a migliorare! 🙂
23/02/2023 at 21:08
Ciao Namicoleman e’ebnvenuta/o su the incipit 🙂
da grande appassionato di gialli questo primo capitolo mi ha incuriosito molto 🙂
ci hai fatto sapere molto riguqrdo la nostra protagomnista nella trama quindi un racconto in prima persona esara’ molto interessante (sono stato molto vicino a questo genere di disturbo e il che mi incuriosisce ancora di piu’…)
Giusto qualche virgola sbagliata qua e la , e qualche errorino di revisione pre pubblicazione ( quelli ci saranno sempre purtroppo ) il capitolo e’ scritto molto bene ed e’ scorrevole.
Voto una normalissima stanza, in quanto, seppure sospettata per l’incendio della sua casa, un bravo poliziotto, con in mano una quindicenne (soprattutto con peluche in mano ) non partirebbe subito in quarta 🙂
ti seguo e voglio vedere di piu’
buona scrittura 😀
23/02/2023 at 22:23
Ciao BlackCat0,
Grazie per il tuo commento, lo trovo molto costruttivo e di grande aiuto per migliorare sempre di più. Aspetto ancora qualche giorno per ricevere qualche voto in più e proseguire la storia.
🙂