Estinzione

Dove eravamo rimasti?

In quale frammento del meteorite siamo nascosti? Nel frammento che Michela terrà con sé all’Osservatorio: tutta sola, potrebbe aver bisogno di compagnia. (75%)

Non più sola

Seduta alla sua scrivania nella sala controllo, Michela ritrova la serenità. Aveva passato l’ultima ora a vagare per l’Osservatorio, ripensando all’elicottero che si era portato via Alberto. Sa già che passerà i prossimi dieci giorni a pensare a tutto quello che non era successo nei sette mesi precedenti. La verità è che il lavoro sull’altopiano l’aveva accettato solo per lui.

Si erano conosciuti durante l’università. Erano nello stesso dormitorio, in due monolocali che si affacciavano su un pianerottolo, dove c’era la cucina condivisa. Ogni mattina lei usciva dalla sua stanza e si trascinava al tavolo. Lui era già pronto per andare a lezione, lei invece era in ritardo cronico. Lui le metteva davanti una tazza di caffè e lei faceva un sorriso. Usciva da una relazione che era durata per tutti gli anni del liceo e che l’aveva masticata viva. La gentilezza di quel ragazzo di provincia era qualcosa che la faceva stare bene. A quel tavolo, bevendo il caffè preparato da Alberto, aveva iniziato a fantasticare.

Qualche settimana dopo, però, Alberto le aveva presentato Elisa. Vicini di casa fin da bambini. Piccolo paese in mezzo alla campagna. Storia sdolcinata del loro primo appuntamento. Studentessa di medicina all’università della capitale. Fisico mozzafiato. Era semplicemente perfetta. Probabilmente anche ricca sfondata, si era detta Michela. Quella mattina, aveva sorseggiato il suo caffè, mandando giù imprecazioni e parolacce.

Dopo la laurea, avevano fatto il dottorato nello stesso laboratorio. Poi i ricercatori. Michela era sprofondata sempre di più nel ruolo della bizzarra amica di città, che fa casino la sera e non riesce a tenere in ordine il laboratorio, ma poi stupisce tutti con i risultati delle sue ricerche. Alla fine, era pure diventata amica di Elisa. Era una ragazza intelligente e per niente scontata. Non c’era partita. A volte, per sfogarsi, faceva di tutto per dare fastidio ad Alberto. Piccole vendette passivo-aggressive: l’unica cosa di cui si sentiva capace.

Nel caos della vita, la sua scrivania era sempre stata un approdo sicuro. Lì all’Osservatorio l’aveva ricreata uguale a quella nel suo appartamento. La pila dei suoi romanzi preferiti. Una lampada di ottone tutta ammaccata, comprata da un rigattiere. Un portapenne che le aveva fatto suo fratello, quando era piccolo. Una pianta di avocado che aveva fatto crescere dal seme. Erano oggetti che le davano serenità, come delle coordinate che le dicevano di essere giunta a destinazione.

Michela sospira e si alza. Si avvicina alla teca e guarda il frammento di meteorite rimasto all’Osservatorio. Ha la forma allungata di un croissant in miniatura. È rossiccio e alveolato, come una spugna. Una caratteristica strana per una roccia che ha viaggiato attraverso lo spazio. Nemmeno al laboratorio riescono a spiegarlo. Alberto le ha chiesto di fare delle nuove fotografie e degli ingrandimenti.

Apre la teca e allunga la mano verso la pietra. Quando la tocca, si sbriciola. Spaventata, ritrae la mano. Una sottile polvere rossastra le è rimasta sui polpastrelli.

***

Da migliaia siamo diventati milioni. Ora siamo miliardi. Cresciamo rapidamente, divorando gli esseri primitivi che popolano l’atmosfera del pianeta. Usiamo la loro cellula per replicarci. Ogni nuova copia di noi stessi ci rende più forti e più intelligenti. La nostra coscienza è dislocata nei miliardi e miliardi di filamenti di RNA che formano tutte le nostre repliche: siamo miliardi, ma siamo uno.

La percezione dell’ambiente che ci circonda si fa sempre più chiara, mentre cresce la nostra coscienza. Nuove tracce biologiche solleticano la nostra fame. L’ammasso dalle nostre repliche, nascosto nel frammento di meteorite, inizia a fremere. Di nuovo ci servono informazioni.

Percepiamo la presenza di una forma di vita pluricellulare che si nutre di energia luminosa. Assorbe acqua dal terreno racchiuso in un contenitore. È capace di immagazzinare sostante nutritive nelle sue cellule. Quasi non riusciamo a trattenerci, immaginando la quantità di materiale biologico da assorbire.

C’è dell’altro. Una forma di vita ancora più complessa si muove attorno a noi. Respira ossigeno, che si trova in abbondanza nell’atmosfera del pianeta. Impulsi elettrici generano movimento. Forse possiede una percezione articolata di ciò che la circonda. Capacità di adattamento e notevole organizzazione biologica interna. Ricco materiale genetico. Ci piacciono le sfide.

I nostri sensi sono stimolati da qualcos’altro. Onde elettromagnetiche si diffondono tutto attorno a noi. Non sembra un fenomeno naturale, è troppo strutturato: c’è un ordine nella loro propagazione, punti di emissione e punti di ricezione. È un segnale di comunicazione, forse generato dalle forme di vita intelligenti che abitano il pianeta. Ci basterebbe evolvere un nuovo apparato per metterci in contatto con quei segnali. Potremmo capire qualcosa in più di ciò che ci circonda.

È tempo di evolvere.

  • Vogliamo sviluppare un apparato in grado di metterci in contatto con le onde elettromagnetiche che percepiamo attorno a noi. (56%)
    56
  • Vogliamo alleggerire la nostra struttura proteica per fluttuare nell’aria e attaccare la forma di vita animale. (11%)
    11
  • Vogliamo sviluppare delle ciglia vibranti per muoverci nell’acqua e attaccare la forma di vita vegetale. (33%)
    33
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59 Commenti

  • Capitolo 4)

    Ciao Ivan!

    Altro capitolo scritto bene, ben curato. Complimenti.
    Trovo che tu ci abbia trascinato bene all’interno del processo evolutivo di questa nuova forma di vita.
    L’unica cosa su cui posso riflettere, e non vederla come una critica, è la componente dell’estinzione legata alla forma di vita e all’opinione degli alieni riguardo la nostra razza. Forse dovresti giocare più su questo risvolto, provando ad analizzarlo da un punto di vista che riesca a prendere la propria strada tra una moltitudine di altre storie simili. Non so se sono riuscito a spigarmi in modo efficace.
    Sono curioso di scoprire come proseguirà. Mi piace l’idea del rimanere nascosti e capire che succede. Colleghiamoci alla rete!

    Continua così, vai forte! Alla prossima .;)

  • Ciao, Ivan.
    Mi ero ripromessa di recuperare la tua storia per renderti la cortesia, non sono riuscita a farlo prima, mi spiace ma, come si dice: meglio tardi che mai!
    Storia interessante, ben scritta, non nuova, ma innovativa l’idea di raccontare gli avvenimenti anche dal pov dell’infettante. Non ho trovato buchi, forse un refuso, ma non mi ricordo dove, e posso dire che il racconto mi piace e sono lieta di averlo recuperato. Aspetto, dunque, di leggere il quinto (con i miei tempi, che non sono semplici in questo periodo). Bravo.

    Alla prossima!

    p.s. voto la rete informatica, anche se sono in minoranza. ?

  • La parte informatica mi gasa ma credo che sia meglio espanderci su tutto il pianeta.

    Alberto si è messo nei guai ma per me è ancora presto perché tiri le cuoia 🙂
    Questa volta ho trovato molto più interessante la parte di Andreij ed Alberto: le cose iniziano a muoversi da entrambi i lati e questo porterà a…

    Ciao 🙂

  • Penso che il povero Alberto abbia appena firmato la sua condanna a morte, senza saperlo: voto per l’infezione.
    A parte la scivolata sul nome – Andrea per via di Andreij, immagino? – il capitolo è davvero ben scritto e suscita curiosità, specialmente verso la fine: abbiamo un obiettivo ben preciso qui. ? 
    Vediamo cosa ne verrà fuori. Alla prossima, Ivan. 🙂

  • Cioa Ivan 🙂
    come sempre capitolo molto bello 🙂 complimenti non ho nulla da farti notare a parte alla fine della prima parte quando dici “Andrea si precipita al computer” intendevi forse Alberto? Hai confuso i nomi?
    Resto sempre piu’ incantato da come ci presenti il punto di vista dell’alieno, adesso che ha le conoscenze universali del pianeta e dei suoi abitanti e’ davvero pericoloso 🙂
    l’ultima frase “e’ l’umanita’ che dobbiamo colpire” mi ha messo i brividi, qua si scopre la sua vera natura 🙂
    Mi aspetto grandi cose da te 🙂 mi raccomando non la classica storia d’alieni alla Indipendence day 🙂
    aspetto con ansia il proseguo 🙂
    a presto 🙂

  • Capitolo 3)

    Ciao Ivan!

    La spiegazione scientifica della nostra evoluzione trovo che sia un buon punto di partenza per comprendere cosa succederà, ma ho il pensiero che possa prenderci diverso tempo, e che forse le i nostri protagonisti dovranno cambiare a un certo punto. Certo che il processo evolutivo del nostro “essere” è decisamente più rapido, quindi vediamo un po’ che t’inventi.
    Aspetto il prossimo! 😉
    Continua così!

  • Stai costruendo una trama decisamente interessante, con i capitoli che riprendono sia il pensiero dei protagonisti umani che non! A me ‘sta creatura intelligente fa un po’ paura, eh! Mi sto guardando attorno e mo’ho il dubbio che la mia piantina di basilico possa risultare interessante a qualche mostro spaziale caduto dal cielo XD Bravo, ci hai mostrato uno scorcio privato della vita di Michela e ora mi sta decisamente più simpatica XD scrivi presto il seguito, mi raccomando!

  • Ciao Ivan!
    Direi di sviluppare queste ciglia e fare un “salto di specie” attacando la forma di vita vegetale, suppongo la pianta di avocado.
    La seconda parte si fa più scorrevole della prima, ma adesso abbiamo un’idea più chiara su Michela e sul suo comportamento con Alberto.
    Nel frattempo, la strada dell’evoluzione continua.
    Alla prossima!

  • Ciao Ivan, il capitolo mi è piaciuto soprattutto nella seconda parte dove vediamo il punto di vista del “visitatore”. Nella prima parte ci sono delle imprecisioni, (soprattutto verbali nel primo periodo,) che non agevolano la lettura.
    Comunque la storia promette una evoluzione decisamente interessante. Voterei le onde E.M. tanto per far un dispetto a Darwin, e sperando che aiuti te nella trama…
    Ciaooo?

  • Ciao Ivan 🙂
    Eccomi qua 🙂
    Innanzitutto complimenti un capitolo veramente scritto bene 🙂 molto interessante 🙂
    hai descritto piu’ a fondo il personaggio di Michela che e’ quello che piu’ mi ha incuriosito (ovviamente togliendo l’alieno che e’ comunque il personaggio attorno a cui ruota tutta la trama :))
    Il suo disordine “ordinato” mi appartiene parecchio ahahahah
    Inoltre adoro il modo in cui descrivi questo alieno , che e’ piu’ o meno cio’ che magari veramente si trova al di fuori del nostro sistema solare o galassia. Un organismo non troppo complesso ma capace di eveolversi per sopravvivere all’ambiente in cui si ritrova , piu’ tosto che i classici alieni super tecnologici rompi scatole degli anni 80/90 🙂 riportando cosi’ il concetto Darwiniano dell’evoluzione della specie 🙂
    Le tre opzioni sono un po’ complicate 🙂 e mi incuriosiscono tutte e tre 😉
    Personalmente ho votato di attaccare prima le forme di vita vegetali 🙂 ma ovviamente mi rimetto nelle mani di tutti i lettori 🙂 comunque vada il prossimo sara’ un capitolo interessante 🙂
    a presto 🙂

  • Coinvolgiamo Michela e creiamo un po’ di tensione, di paura e di panico XD Sono curiosa di leggere il seguito, bravo! Mi permetto una critica, un mio punto di vista: l’uso delle parole “ca##ona” e “ca##o” non ce lo vedo benissimo… mi stona un po’, in questo ambito scientifico. Scrivi presto il seguito!??‍♀️

  • Capitolo 2)

    CIao Ivan!

    Hai appena dato il via a una storia con tantissime possibilità. Potrebbe venire fuori una storia pandemica con un organismo distruttivo, o un qualcosa di folle in salsa Evolution, non so se hai visto il film del 2001, recuperalo per farti delle belle e sane risate! 😀
    Oppure, avendo tre frammenti, nulla esclude che in ognuno di essi si stia sviluppando un altro essere simile, o più! 😀
    Mi hai gasato, insomma. Sono super curioso di come porterai avanti la questione.
    Aspetto il prossimo!

  • Siamo nel frammento di Michela – magari spaventiamola un pochino, così non oserà più lanciarci in aria!
    Davvero un capitolo scorrevole, non lo avrei detto a colpo d’occhio. Abbiamo cominciato a conoscere le dinamiche interne (nostre) dell’alieno, e vediamo di fare lo stesso anche con la nostra Michela che, rispetto ad Alberto, conosciamo un po’ meno.
    Buon proseguimento, Ivan, alla prossima!

  • Buongiorno ti dirò che non amo particolarmente i racconti in seconda persona però come è accaduto con quello di Red Dragon sei riuscito a coinvolgermi per cui ti dico bravo continua a dosare le due narrazioni. Voto per fare compatta Michela con la speranza che la trama si colori di horror. Le storie horror sono la mia passione. Buon proseguimento di scrittura da Brau

  • Buongiorno pensavo di aver votato e invece no, ah ah. Quindi mi esprimo a favore della trasformazione unicellulare sperando in un capitolo pieno di azione. Ci saranno sempre Michela e Alberto oppure servivano solo per introdurre l’Alieno? Lo scopriremo nel secondo episodio, ah ah ti saluto e ti auguro un buon proseguimento di scrittura. Brau

  • Ho trovato questo incipit coinvolgente, sei stato intelligente a inserire il punto di vista del mostro: l’ho trovato originale, e a me le storie originali piacciono . Voto per evolvere restando una creatura unicellulare, poiché passando inosservati si possono fare un sacco di cose, e attendo il secondo capitolo per vedere che succede di bello!

  • Ti dirò, sono molto interessata all’alieno XD Che ci vuoi fare, noi signore di una certa età amiamo le novità XD Voto per “Nessuna delle Precedenti” e sono curiosa di vedere la piega che prende la storia. Ciao ciao ciao ciao ciao ciaaaao.

  • Ciao Ivan 🙂
    Ho appena recuperato il tuo incipit.
    La trovata dei due punti di vista mi intriga e mi chiedo come riuscirai a gestirli.
    Voto per la trasformazione in una forma pluricellulare: mettendomi nei panni dell’alieno non rischierei subito, prima sarebbe meglio familiarizzare un po’ con l’ambiente terrestre.
    Buona scrittura, a presto!

  • Pluricellulare: un organismo complesso è adatto a qualsiasi cosa.

    Incipit interessante: abbiamo due punti di vista, quello degli scienziati e quelli del mostro; questo aumenta la mia soglia di attenzione e riveste il racconto in modo diverso da quello che mi aspettavo leggendo la descrizione!
    Curioso di sapere come va avanti, ti seguo 😀

    Ciao 🙂

  • Capitolo 1)

    Ciao Ivan!

    Ti leggo per la prima volta su the incipit, quindi voglio approfittarne per darti il benvenuto! 🙂
    Il capitolo, come leggo anche sotto, è piaciuto. Trovo anche io che sia molto ben scritto, con tanta attenzione alla forma. Il cambio di punto di vista è interessante, e stai sfruttando il mezzo dell’interattività per renderci parte attiva dell’avventura. Voto per il rischio.
    Aspetto il prossimo capitolo!
    Vai forte. 😀
    A presto 🙂

    • Grazie per il benvenuto!
      Ho scoperto da poco The Incipit e mi sto già divertendo un mondo a leggere e giocare le vostre storie. Mi sembra una bella occasione per chi ama scrivere per mettersi alla prova.
      Ti ringrazio anche del tuo parere. Sono appassionato di storie interattive e vorrei sfruttare il più possibile il vostro aiuto!
      A presto.

  • Buondì Ivan, leggo con piacere questo pezzo che rievoca i freddi e tetri segreti dello spazio.
    Per come lo hai impostato e poi scritto risulta molto difficile stare dalla parte dei ricercatori, il pezzo della creatura scorre e funziona meglio e quindi W Albert l’alieno (per me avrà questo nome d’ora in poi) e che possa saziarsi fino a scoppiare.
    Per questo gli serviranno tutte le cellule di cui potrà munirsi!
    Resto in attesa del prossimo capitolo!

  • Ciao Ivan, grazie per aver letto la mia storia ( hai il nome del protagonista ?) e io scopro la tua nuova di zecca.
    Un incipit molto efficace, un inizio di stampo classico, tanto da evocare certi film americani in bianco nero del dopoguerra. Per questo voto “nessuna delle precedenti…”
    E mi aspetto qualcosa tipo ‘invasione degli ultracorpi’.
    Sulla scrittura niente da dire se non bravo, perché la lettura è facile, avvolgente, senza spigoli fastidiosi. Molto interessante, perfino credibile il punto di vista dell’alieno viaggiatore che mi ispira empatia.
    In quanto alla prima parte “raccontata” secondo me non è un errore, siamo alle prime pennellate di fondo, è giusto a parer mio spiegare il contesto.
    Alla prossima! Ciaooo?

  • Ciao Ivan
    Adoro lo spazio e i suoi misteri 😀 non posso.che seguirti
    In questa storia avvincente
    Anche io ho votato per il rischio 🙂
    Capitolo scritto molto bene con due punti di vista che si intrecciano a perfezione e non risultano altisonanti 🙂
    Chi sa quali saranno le intenzioni di questo alieno
    Anche se, dal titolo del racconto, non credo siano delle migliori 😀
    Buon proseguimento 🙂
    E a presto 🙂

  • Mi piace come hai diviso il capitolo in due parti. Uno sui ricercatori e l’altro sulla “creatura”.
    Per la seconda parte nessuna critica, ci sta come narri il pensiero dell’alieno.
    Per la prima farei parlare più i tuoi personaggi, è importante che certe notizie vengano dette da loro e non solo da te.
    Comunque ho votato la terza, ovvero “nessuna delle precedenti”. Mi fa pensare che potrebbe assumere più forme complesse e non solo cellulari. Tipo un mutaforma.

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