Il Silenzio Della Luna

Dove eravamo rimasti?

Da dove cominceremo le indagini? Casa di Bill Sullivan (46%)

Il Mistero Di Silverport

PIN. Il comandante White pose fine alla telefonata e ripose il cellulare nella tasca del suo pesante giubbotto.
“Bene ragazzi” disse guardando i suoi colleghi “Alan ci sta aspettando a casa dei Sullivan… direi di cominciare le nostre ricerche proprio da la”
I tre annuirono e fecero per uscire dalla clinica, ma la voce del dottor Green li fermò.
“Colonnello White” gracchiò “La morte del ragazzo è avvenuta solamente stamane. La povera Haley Sullivan sarà distrutta, la prego, non renda il suo cordoglio ancora più pesante” concluse sollevandosi nuovamente gli occhiali con un dito. White notò un tono preoccupato nella sua voce.
“Non si preoccupi, Alan Morrel ci aspetta sul luogo, lui saprà fornirci maggiori dettagli….sebbene abbiamo la libertà di interrogare chiunque sia legato anche minimamente alla vittima, non abbiamo intenzione di importunare il dolore della signora Sullivan, finchè non lo reputeremo estremamente necessario” concluse il poliziotto voltandosi.
“La signora Sullivan è rimasta vedova l’anno scorso…” disse Green ” La morte dell’unico figlio sarà veramente un duro colpo per lei” rispose sistemandosi gli occhiali con più nervosismo.
“Tutto a posto Green?” chiese White.
“Si… ho pensato che potrebbe esserle utile sapere queste cose…” il medico aveva lo sguardo serio “Ed anche perchè la signora Sullivan sta nel cuore a tutti qui a Silverport”.
Dopo ciò i quattro poliziotti s’incamminarono nella gelida notte.

Cosa intendeva il dottore con quelle ultime parole?
Un avvertimento? Una minaccia?
E perchè era così nervoso?
Questi pensieri continuarono a ruotare nella mente di White lungo la strada ricoperta di neve, mentre faticosamente proseguiva con gli stivali che affondavano nel soffice manto bianco.

Alan Morrel era il comandante della caserma di polizia di Silverport, e quindi diretto corrispondente con la polizia di Londra… era stato lui a chiamarli . A White non era mai piaciuto, forse per la differenza culturale. Il primo, un caldo uomo del sud appartenente alla Londra benestante. L’altro, un freddo uomo del nord, un geordie vero e proprio! I due conoscendosi sin dai tempi dell’accademia, avevano lavorato insieme in diverse occasioni… Ma di sicuro non era mai corso buon sangue tra loro.

Passo dopo passo, sotto l’incessante nevicata, i quattro giunsero a casa dei Sullivan. La Luna piena illuminava il profilo della grande casa a due piani, rendendola ancora più inquietante agli occhi ai loro occhi. White notò subito un ombra che se ne stava seduta sopra un muretto all’entrata della casa , impeganata ad accendere una sigaretta. La luce dell’accendino illuminò il viso dell’ombra. Vecchio e corruciato, con una ampia cicatrice sulla guancia destra.
“Alan” lo saluto’ White
“Robert” rispose l’ombra “Sapevo avrebbero mandato te… ” disse alzando gli occhi al cielo per poi continuare ad accendersi la sigaretta
“Un ragazzo mutilato e dissanguato in pieno giorno, qualche vendetta?” disse White.
“Non così fast” lo interruppe Morrel “La famiglia Sullivan è sempre stata ben vista in town. Jack Sullivan era un gran lavoratore, finchè non è deceduto alla cava l’anno scorso.. Haley Sullivan è una timorata di Dio, non farebbe male ad una mosca, e Bill aveva da poco preso il posto del padre alla cava per portare il cash a casa” disse con il suo forte accento geordie.
“Il padre di Bill” sottolineò White ”morto anche lui alla cava?”
“Esatto. Incidente sul lavoro, fu travolto dal trolley mentre trasportava il granito fuori dalla cava” Morrel fissò White dritto negli occhi “uno strano incidente, indeed“.
“Non perdiamo tempo Alan” disse White tirando fuori il taccuino “dimmi cosa sai…”
L’incessante nevicata che fino a quel momento si era abbattuta sui cinque poliziotti cominciò finalmente a diminuire.
Morrel diede una boccata alla sigaretta e poi cominciò.
“La story che ti sto per raccontare è inverosimile. Sono dietro questi fatti da anni…” disse Alan sputando fuori il fumo.
White e gli altri tre poliziotti si guardarono in silenzio.
“In questo posto non sono ben visti gli stranieri, specialmente quelli in divisa. Quando succede qualcosa nessuno sa mai niente o non vuole parlare. In realtà Bill Sullivan è il quinto di una serie di incidenti simili tra loro. Essi sono accomunati tutti da tre elementi : sono tutti operai della cava; tutti e cinque sono stati dissanguati; non ci sono prove e, ovviamente , testimoni” concluse.
“E le autopsie sui corpi? L’ analisi scientifica da Newcastle?” chiese White.
“Non sono mai state rivelate impronte digitali ” disse Morrel “Green lo sa… stanno solo perdendo tempo”
“E come mai hai richiesto il nostro intervento solo ora, Alan?” chiese White interessato.
“Stavolta l’abbiamo visto…” disse Morrel. Una goccia di sudore gli rigò il viso “Moister!”
“Moister?” ripetè White confuso
“L’ombra! Il padrone della cava!” concluse buttando la cicca della sigaretta ormai finita.

White cominciò a parlare, ma un rumore improvviso fece trasalire tutti i presenti… 

Cosa avranno visto i poliziotti?

  • La porta della casa si apre all'improvviso. Entra in scena Haley Sullivan (22%)
    22
  • Un'ombra misteriosa fugge nel buio dirigendosi verso la cava. Moister? (56%)
    56
  • Degli abitanti di Silverport stanno venendo verso di loro, non sembrano avere buone intenzioni (22%)
    22
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

184 Commenti

  • Ciao Gloria mi fa piacere che stia leggendo il silenzio della luna 🙂
    Diciamo che è una storia che ha cambiato molto il genere ed è cresciuta e migliorata in base alle scelte dei lettori e che alla fine si è trasformata in un poliziesco più che un horror 🙂
    Ora sono alle prese con un horror che mi sta dando da fare 🙂 ma come sempre è un modo di mettermi alla prova e di vedere cosa sono capace 🙂 magari tu la troverai comica invece che horror chi lo sa 🙂 se un giorno ti andrà di passare la storia si chiama Quella Porta… 🙂 Mi farà piacere avere opinioni e consigli da te con la tua esperienza e capacità di scrittura 🙂 sono quelli che aiutano sia l’autore che le storie a migliorare 🙂
    Grazie mille e a presto 🙂

  • Ciao Black!
    Eccomi qui. Prima della manutenzione del sito, mi ero promessa di leggere la tua storia anche se non è nei miei schemi. Io del mondo Horror so poco e niente, ma sarà per me un nuovo punto di inizio, una nuova avventura! La storia mi integra già e purtroppo non posso più fare scelta, maa, sarà per me un piacere leggere e lasciarti un commento! 🙂

    • Ciao Gloria mi fa piacere che stia leggendo il silenzio della luna 🙂
      Diciamo che è una storia che ha cambiato molto il genere ed è cresciuta e migliorata in base alle scelte dei lettori e che alla fine si è trasformata in un poliziesco più che un horror 🙂
      Ora sono alle prese con un horror che mi sta dando da fare 🙂 ma come sempre è un modo di mettermi alla prova e di vedere cosa sono capace 🙂 magari tu la troverai comica invece che horror chi lo sa 🙂 se un giorno ti andrà di passare la storia si chiama Quella Porta… 🙂 Mi farà piacere avere opinioni e consigli da te con la tua esperienza e capacità di scrittura 🙂 sono quelli che aiutano sia l’autore che le storie a migliorare 🙂
      Grazie mille e a presto 🙂

  • Capitolo 10)

    Ciao Black!

    E così si chiude anche questa avventura. Temo possa risultare un po’ frettolosa, ma lo spazio è quello che è, e sono certo che nel file privato avrai fornito più spazio per le battute finali. C’è qualche ripetizione da sistemare, tra “proiettili” e colpi/colpo, ma l’esigenza di tenersi strette induce a un margine di ripetizione del tutto comprensibile! 😉
    Ti tenevo a farti i complimenti: conclusa questa avventura, può di certo iniziarne una nuova. E di certo mi avrai come lettore! 😉
    Alla prossima!
    Sei forte. 😉

  • Nero e …….THE END!
    I miei più sinceri complimenti! Bravissimo davvero . Hai gestito tutto ( trama , personaggi e …opzioni ) in modo perfetto …l’ho letto come se fosse una serie tv !!
    Bellissimo davvero !!!
    Ora non gongolare troppo perchè aspetto il prossimo racconto !!

  • Ciao BlackCat!
    Eccoci alla chiusa della tua avventura, per giunta in periodo festivo: hah, è come ricevere un regalo!
    Mi piace davvero molto come l’hai organizzata. Avresti potuto limitarti a raccontarci la vicenda dal punto lasciato. Invece sei andato oltre: flashback ed epilogo finale. Ben fatto!
    Dawson è a piede libero, e questo mi fa sperare in un possibile seguito – chissà.
    Ti faccio i miei complimenti per la storia e i suoi personaggi. Mi mancheranno White e Morrel, specialmente il loro rapporto di complicità o “fair-play” – che mi piacerebbe vedere più approfondito in un questo ipotetico seguito, ma forse sto esagerando adesso ahah!
    Ci vediamo presto nella categoria horror! 😀

      • Ehi BlackCat,
        qualche giorno fa ti avevo inviato un commento sotto la nuova storia, ma è andato in moderazione e così è rimasto. Ieri ci ho riprovato, e anche quello ha avuto la stessa sorte. Prima avevo commentato sotto un’altra storia, senza riscontrare questo problema… non ne capisco il motivo. Non so quanto ci vorrà ancora.
        Stamane mi è venuta questa idea: scrivo qui, intanto, anche se non è il posto ideale; ma ci tengo a farti sapere la mia opinione, almeno sul primo capitolo!
        Avevo votato per Alice, ché ai bimbi bisogna fare attenzione negli horror e, oltre la porta, più di tutto mi ha incuriosito il titolo del capitolo, ossia “Dal diario…” – mi fa pensare che qualcuno ne sia entrato in possesso (oppure noi stessi?); hah, un’ipotesi un po’ azzardata e fantasiosa, mi rendo conto. La narrazione in prima persona è un bel cambio di prospettiva, in terzo avrebbe perso l’impatto che invece ti dà leggere direttamente i pensieri ossessivi del protagonista.
        Ti aspetto al prossimo capitolo, sperando che questa situazione venga risolta in qualche modo – quantomeno ora sai il motivo per cui non ci saranno commenti, se dovesse ricapitare.
        A presto. 🙂

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi