Quando la paura viene

Dalla spiaggia

Buio.

Ovunque dominava il buio, improvvisamente apparve una luce, dapprima era debole… per poi diventare accecante! E improvvisamente il cielo…

L’uomo contemplava l’assoluto nulla. Dopo un po’ prese coraggio e sì alzò a fatica; le sue gambe pesavano come macigni. Una volta in piedi si guardò intorno per capire dove si trovava. Si trattava su una spiaggia di un’isola tropicale tutta avvolta da fumo, fiamme e macerie di aeroplano.

“Cosa diavolo!?” si chiese cercando di ricordare. Ma nel farlo fu colpito da un potentissimo e improvviso mal di testa paragonabile a un cane che gli masticava il cervello.

Dopo un po’ che la testa gli smise sia di pulsare che di girare decise di muoversi alla ricerca di qualcuno o qualcosa che gli facesse tornare alla mente dei ricordi. Ma ovunque guardava però c’erano solo due cose: macerie… e cadaveri. Appena l’uomo vide delle interiora vomitò l’anima.

Rialzando la testa però scorse qualcosa a lui famigliare, una valigia.

“Ma certo! È la mia!” e subito corse ad aprirla. Dentro trovò varie cose: vestiti, scarpe, un libro di fiabe, spazzolino e una busta. Aprendo quest’ultima trovò vari documenti quali il passaporto e subito lesse cosa c’era scritto: “Zeno… Scaglia… sì, è vero! Mi chiamo Zeno Scaglia!” urlò tutto contento, per poi smettere e sentirsi teso. Era pur sempre nella scena di un orribile incidente.

D’improvviso sentì dei lamenti. Correndo verso la direzione vide una hostess a terra con metà corpo schiacciato dai rottami.

“Aspetta l’aiuto” disse Zeno ma appena la donna lo vide lanciò un urlo “STAMMI LONTANO! STAMMI LONTANO!” e continuò a gridarlo agitando l’unico braccio. Poi sputò del sangue dalla bocca per subito dopo svenire.

L’uomo deglutendo piano piano si avvicinò e con mano tremante toccò con delicatezza la donna. Dopo vari tentativi controllò il collo per scoprire con sgomento che la donna era morta.

Con il cuore a mille si allontanò spaventato e non potendone più urlò a pieno polmoni “C’É QUALCUNO!?!?”. Per lo sforzo però la testa ricominciò a pulsargli fortemente e il dolore era tale che cadde a terra.

“Ehi! Tutto a posto? Parlo con te!?” sentì Zeno all’improvviso voltandosi vide un’altra donna in piedi a pochi passi da lui.

“Capisci la mia lingua?” chiese di nuovo.

“S-s-sì, capisco” rispose lui per poi tornare a contorcersi.

“Mal di testa?”.

“Sì… è come se uno squalo mi stesse sbranando!”.

“Posso immaginare, non per fare la guastafeste ma posso dire che tra tutti i passeggeri sei stato il più fortunato” disse la donna, e solo in quel momento Zeno si accorse che la donna si reggeva con un bastone perché era priva di una gamba.

“M-m-mi spiace io…”.

“No no è giusto, ognuno ha le sue ferite, se il mal di testa di distrugge prendi queste” disse la donna dando una scatola di medicine a Zeno. L’uomo subito ne tirò fuori una e anche senz’acqua la inghiottì.

“Ti senti meglio?” chiese dopo un po’ la donna.

“Un po’… grazie, mi chiamo Zeno”

“Io Luna”.

“Ti sei svegliata anche tu poco fa?”.

“No, mi sono ripresa circa un giorno fa. Per mia fortuna sono un medico altrimenti avrei avuto problemi con questa gamba” si disse sedendosi sopra dei rottami.

“Che è successo?”.

“Non vedi? L’aereo sul quale ci trovavamo è precipitato mentre attraversava una tempesta, non te lo ricordi?”.

“Ehh… no… io non ricordo…”. Cercando di ricordare la testa gli ricominciò a far male.

“Lascia stare ho capito, problemi di memoria”.

“C’è altra gente?”.

“Purtroppo no, per adesso sei l’unico che ho trovato vivo”.

“Che cayser” disse Zeno calciando la spiaggia.

“Ehi su col morale, ti ricordo che siamo su di un’isola in mezzo al nulla, dobbiamo cercare riparo, cibo, tutto!”.

“Va bene, Luna, hai ragione” disse convinto dalla sua nuova compagna di sventura.

Zeno andò verso la sua valigia e cercando dentro prese lo zaino.

“Bene, cerchiamo provviste, ci serviranno” e così dicendo Luna si alzò.

“Sta ferma, ci penso io”.

“Guarda che me la so cavare anche senza una gamba!” rispose irritata.

“Insisto! Cerco io le provviste! Lo dico anche perché non voglio che ti affatichi” costretta poi la donna si sedette di nuovo.

Zeno dopo essersi allontanato si diede subito da fare e cominciò a cercare tutto quello che poteva essere utile. Trovò poco solo qualche cibo confezionato e poche bottigliette d’acqua.

Mentre lo faceva si guardò in giro. Il luogo in sé sembrava uscito da una tipica cartolina vacanziera. Poi guardò verso l’interno dell’isola dove si vedeva quella che sembrava una giungla. Zeno la guardò attentamente, c’era qualcosa che lo attirava… ma allo stesso tempo lo spaventava in quella boscaglia.

A un certo punto il suo occhio capto dall’ombra ai suoi piedi che dietro di lui c’erano altre due ombre minacciose. Però erano due ombre diverse: una era grandissima mentre l’altra mostrava una forma serpentina.

All’improvviso da dietro di sé avvertì come un’alitata, segno che il suo timore era fondato!

Aveva terrore a girarsi, temeva che se lo avesse fatto per lui sarebbe stato la fine.

Doveva prendere una decisione, e anche alla svelta!

E adesso ditemi voi cosa farà Zeno?

  • Chiamerà Luna? (25%)
    25
  • Resterà fermo? (63%)
    63
  • Scapperà via? (13%)
    13
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

41 Commenti

  • Ciao DM 🙂
    Piu’ leggo e piu’ sono convinto che Zeno non si trovi piu’ nella nostra dimensione ma l’aereo l’abbia portato in un mondo fantastico 🙂
    Il cerchio si stringe e come ha detto anche Red e’ arrivato il momento di dare risposte alle domande che si stanno accumulando capitolo per capitolo e percio’ scelgo di parlare con la belva/Luna , non credo che Zeno abbia paura visto che e’ una belva lui stesso .
    Il fatto che compia questi gesti paradossali di sbrtanare la genete e i lupi senza pero’ preoccuparsi di cio’, come se per lui sia una cosa normale mi fa dedurre Zeno appartenga a quella dimensione o che sia tutto un grande sogno 🙂
    Stai piu’ attento agli errori pre pubblicazione 🙂 per il resto ci vediamo al prossimo capitolo 🙂
    A presto 🙂

  • Sarei tentato di fuggire ma, visto che siamo al capitolo sei e voglio saperne di più, dico che ci parlerà!

    Ciao! Mi ha dato tanto l’impressione che Zeno sia in una sorta di ambiente ricostruito: la spaccatura che prima non c’era, il villaggio assolutamente identico, trova dei vestiti uguali ai suoi… ho l’impressione che sia stata costruito ad arte per evitare che scoprisse o si spaventasse da dove si trovi in realtà.
    E la cosa che continui a sbranare gente, mi lascia assolutamente perplesso… e schifato 😛

    Ciao 🙂

  • Voto per il ritorno all’accampamento dietro il massiccio.
    Devo confessare che la sola forza malvagia dell’isola, che avevo ipotizzato, non riesce a spiegare chi sia veramente Zeno: ho il sospetto che non sia umano nemmeno lui.
    Le scene che hai descritto, con “Luna” e poi con la tigre, sembrano i prodotti di un sogno febbrile, il confine tra la realtà e l’allucinazione è diventato breve.
    Personalmente, oltre a qualche svista (come i sì accentati al posto del si riflessivo), terrei sott’occhio le considerazioni puntuali fatte da BlackCat.
    Alla prossima, DM. 🙂

  • Ciao DM 🙂
    Un capitolo abbastanza movimentato 🙂 finalmente si passa all’azione vera e propria prima con Luna e poi con la tigre/mostro 🙂
    Voglio sapere chi cavolo e’ Zeno ! L’incredibile Hulk 🙂
    ti faccio notare solo un paio di cose che potevano essere messe meglio (senza offesa)
    “Sembrava perché invece di essere arancione con le strisce nere era il contrario! Nera con le strisce arancioni!” qua gia’ ci hai detto che era il contrario non occorreva rafforzare il concetto . Risparmiavi caratteri “Sembrava, perche’ invece di essere arancione con le strisce nere i colori erano invertiti” e punto 🙂
    “Ma continuò a picchiare la sabbia fino a che la testa non ricominciò a fargli male. Ma così tanto male che era certo che la testa gli sarebbe esplosa!” qui testa potevi evitare di ripeterlo ” fino a che la testa non comincio’ a fargli male. Cosi’ tanto male che,era certo, gli sarebbe esplosa”
    “Ma il vero problema stava che non aveva idea di cosa poteva fare adesso!” il problema stava e’ molto gergasle non e’ italiano corretto “Il vero problema era che non avesse idea si cosa fare ora”
    solo consigli poi se vuoi accettarli bene se no la storia e’ la tua ci fai quello che vuoi 🙂
    Comunque ho votato che torna all’accampamento 🙂
    Vediamo cosa ne tiri fuori 🙂
    a presto 🙂

  • Ciao, DM.
    Leggo il tuo disappunto a proposito delle poche letture del tuo racconto, purtroppo, come anche BlackCat ti ha scritto, a volte gli impegni non permettono di seguire tutto. Io faccio davvero moltissima fatica ultimamente a tenere dietro a tutti i racconti, anche al mio, a dire il vero.
    Di questo capitolo posso dirti che contiene molti errori, come se lo avessi scritto al cellulare, perché Word alcuni degli errori te li avrebbe di certo segnalati, e non avessi riletto prima di pubblicare. È vero, questa è una piattaforma per scrittori dilettanti che si dilettano, appunto, con la scrittura, non si pretende la perfezione, ci mancherebbe, però la sensazione che ho avuto io leggendo questo episodio è stata di un’unica stesura di getto, non rivista, che ricalca un sogno che, magari, in qualche modo hai davvero fatto o, comunque, troppo vicino alla confusione di un sogno reale, che non apporta troppo alla storia in termini di informazioni. Certo, ci svela che Luna non è un medico e che il protagonista la conosceva già, ma si poteva fare usando meno caratteri e, magari, sfruttando i rimanenti per raccontarci di più su questi strani movimenti della donna o sulla misteriosa isola su cui (forse) si trovano.
    Perdonami per la lungaggine e per la franchezza, la storia ha del potenziale, è interessante (le avventure lo sono sempre) e per questo meriterebbe, a mio avviso, un po’ più di cura da parte tua.
    Prova a ricontrollare il testo, rileggilo ad alta voce e vedi se ti suona bene.
    Sono d’accordo sul fatto che tu debba proseguire la scrittura, i racconti non si abbandonano 😉
    Ti auguro una buonissima settimana.

    Alla prossima!

  • Ciao DM 🙂
    Comincio con farti i miei complimenti questo capitolo mi e’ piaciuto un sacco 😀
    non noto niente di grave eccetto qualche refuso qua e la pre pubblicazione ma questi sono un anatema che e’ difficile curare 😀 dico per tutti 😀 Finalmente molte domande che mi sono sorte nei precedenti capitoli hanno avuto risposta 🙂 Luna non e’ un dottore (e forse neanche umana) , il lupo non era un lupo e sono sempre piu’ convinto che Zeno non sia umano neppure lui , o l’isola in cui sono capitati non si trovi nella nostra dimensione a sto punto 🙂 mi hai incuriosito veramente tanto complimenti 🙂 ti dico la verita’ all’inizio il flashback inserito in un sogno mi ha un po’ fatto storcere il naso, in quanto un flashback normalemnte e’ un ricordo del personaggio, un qualcosa che gli e’ successo, mentre i sogni sono creati dal nostro subconscio e quindi non rappresentano un vero ricordo ma una versione distorta di esso. Ma in quanto Zeno non si ricordi nulla e questo ci abbia dato un scorcio sulla sua vita precedente all’incidente (o almeno credo trattandosi di un sogno) direi che lo rende un flashback 😀 comunque in questo sito bisogna sperimentare quindi ci sta uscire dagli schemi 😀 e alla fine mi e’ piaciuto un sacco 🙂
    per quanto riguarda i lettori lenti non preoccuparti ognuno ha i suoi tempi 🙂 molti lavorano e hanno i loro impegni quindi possono dedicare la lettura in quel briciolo di tempo libero che trovano, non vuol dire che la storia va male , magari dovranno riprendere piu’ capitoli insieme , ma arriveranno 🙂
    Ho votato per Zeno tornare da Luna facendo finata di niente , vediamo se lei si tradira’ piano piano e fara’ capire veramente chi sia (e magari ci dia il modo di capire chi sia Zeno, i mostri del primo capitolo e il verum invenire )
    A presto 🙂

  • Ciao DM (o DN?),
    ho scelto di tornare da Luna facendo finta di niente, ma al momento l’aggressione è in testa.
    La piega che ha preso la faccenda è decisamente interessante. Ci sono “segreti industriali” e Luna fa il doppio gioco: non è un medico, – ora si spiega anche perché non avesse dato una diagnosi più attendibile ai “mal di testa” del poveretto – pare una creatura dell’isola, ma soprattutto… cosa sarà questo “Verum Invenire”?
    Sono arrivate nuove domande alle quali bisognerà dare qualche risposta.
    Attendo con pazienza il prossimo, a presto! 🙂

    P.s. La questione sulla rabbia famelica di Zeno è ancora aperta, appoggio la teoria avanzata nel commento precedente.

  • Per ora torniamo all’accampamento, poi eventualmente andiamo da Luna facendo finta di niente per farla parlare. Ma prima all’accampamento per vedere se troviamo informazioni.

    Dicevo io che il lupo non era un lupo. Interessante invece “Luna” perché fino al capitolo precedente non aveva dato segni di essere chi non doveva essere (sì, qualche termine non medico ma nulla che possa far sospettare: in fondo non stava parlando ad un “addetto ai lavori”).

    Rimane il mistero “Zeno animale feroce” ma ci sta 🙂

    Ti segnalo un refuso:
    – “Le 10:45… Sì ho bisogno di un caffè” e così considerando. Mise velocemente a posto dei documenti sparsi sulla scrivania e uscì.
    C’è un punto che non ci va 🙂

    Ciao 🙂

  • Ciao, DM.
    Forse hai scritto questo capitolo con il cellulare o il tablet, perché ho notato diversi refusi che mi ricordano la scrittura con questi dispositivi.
    Attento anche alle ripetizioni: “Zeno sbuffò. (…) il giorno prima un essere immenso aveva sbuffato dietro di lui ”
    Attento anche alle incongruenze, dici che il protagonista scala un massiccio in pochi passi, ma il massiccio lo descrivi come ” un grosso e altissimo” tra l’altro uno dei refusi è proprio in questa frase: “altissimo massiccia”
    Anche questa frase: “se mai avvisto qualcuno da questa parte” mi risulta ostica? In che senso se mai? forse inteso come “nel caso avvistassi qualcuno”?
    Poi, un medico, immagino che avrebbe parlato di trauma cranico. Il solo mal di testa non basta a giustificare delle allucinazioni.
    Scusa se ti faccio notare queste cose, ma trovo che siano utili ad aiutarti a migliorare. La storia è interessante, tutte le storie di questo tipo lo sono: da Lost, a Cast Away; dall’Isola Misteriosa a Robison Crusoe; basta trovare un modo originale di raccontarle e tu il potenziale ce l’hai.
    Spero di averti trasmesso correttamente il messaggio. 😉😊

    Alla prossima!

    p.s. Zeno si ritrova da un’altra parte.

  • Francamente non mi aspettavo che Zeno fosse capace di una rabbia così feroce da riuscire a stendere un lupo, e addirittura mangiarselo! Mi viene da pensare che sia stato posseduto da una forza demoniaca dell’isola, hah.
    Vada per il flashback, vorrei conoscerlo un po’ di più.
    A parte qualche refuso, non mi sembra di notare errori particolari. Forse, come dice BlackCat, non è chiarissima la parte sul massiccio.
    Alla prossima DM, buona scrittura! 🙂

  • Ciao DM 🙂
    Ci sono alcune cose che non sono riuscito bene a capire in questo capitolo 🙂 quanto è alto il massiccio di modo che lui possa correre per un paio di kilometri verso l’accampamento e allo stesso modo sentire lei che gli parla ed essere notato dagli accampati 🙂
    Essendo però un horror fantasy sono sicuro che Zeno non sia umano così si spiegherebbe il pezzo dove è attaccato dal lupo che con rabbia riesce ad ucciderlo a mani nude 🙂 ho scelto un flashback magari scopriamo di più su di lui 🙂
    Comunque capitolo avventuroso, stai attento giusto agli errori pre pubblicazione 🙂
    A presto 🙂

    • Hai un po’ confuso la scena.
      Sale il massiccio (non l’ho specificato lasciandolo vago perchè ero indeciso su quando fosse alto. Ma per farla breve è il doppio dell’altezza di una persona nella media), parla con lei, avvisa di aver visto della gente, scende e corre verso le altre persone.
      Non le ha mai parlato dopo essere andato nell’altro lato della spiaggia.

  • Voto la spiaggia,
    Ho notato, non so se sei d’accordo, che in alcuni punti potresti evitare ripetizioni e/o ridondanze e risparmiare caratteri guadagnando in ritmo e scioltezza.
    La cosa è più avvertibile nella prima parte, sicuramente la potrai notare anche tu. La storia promette emozioni… Ti seguo con piacere.😊🙋

  • Ciao, DM
    per me, faranno un giro della spiaggia; ancora troppo presto per avventurarsi nel folto della giungla, chissà cosa contiene…
    L’idea dei sogni per raccontarci pian piano chi è il protagonista è una buona idea, un po’ abusata forse, ma se usata con sapienza può funzionare. La frase: “Avrebbe voluto scappare, chiamare Luna… e stranamente sarebbe stato anche curioso di girarsi per vedere meglio chi aveva dietro di lui. “Perché sono curioso?” sì chiese.” mi fa pensare che anche l’incontro con i due esseri mostruosi sia un sogno, perché, sennò, dovrebbe porsi questa domanda. Strano, non trovi?
    Vediamo cosa trovano e speriamo non sia nulla di spaventoso, ma questo è un horror…
    Bene.

    Alla prossima!

  • Ciao,
    ho votato per esplorare la spiaggia, mi sembra la scelta più verosimile! Ho trovato il secondo capitolo meno avvincente rispetto al primo, forse è rimasta troppa curiosità per le ombre intraviste all’inizio. Sicuramente con i prossimi capitoli ci svelerai il mistero! 🙂
    C’è un piccolo refuso all’inizio (“sì chiese”).
    Buona scrittura.

  • Secondo me faranno un giro di perlustrazione, magari in cerca di provviste e di materie prime.
    Zeno se l’è cavata bene, per il momento – se c’è una cosa che lo tormenta quella è proprio la sua testa, poveretto! Mentre Luna mi sa di persona fredda, di quelle che tendono a non far trasparire ciò che provano – chissà.
    Comunque, se posso fare un’osservazione: la descrizione dell’incubo mi è parsa un po’ meccanica e “razionalizzata”. Forse è solo una mia impressione, però avrei cercato di renderla meno puntuale, più nebulosa o più misteriosa, concentrandomi di più sull’atmosfera piuttosto che sulle azioni di Zeno.
    Spero di aver reso l’idea.
    Ciao, alla prossima! 🙂

  • Ciao ho letto questo capitolo e mi ha incuriosito 🙂
    e abbastanza scorrevole sebbene sono presenti dei refusi qua e la ad esempio per citarne uno veloce veloce ” nella situazione in qui loro” dovrebbe essere “in cui loro” ma niente di grave 🙂
    Un horror fantasy? Accetto la sfida 🙂
    la parte che mi e’ piaciuta di piu’ era quella dell’incubo, perche’ inizialmente non avevo capito stesse sognando e pensavo daqvvero avesse preso fuoco dentro la casa 😀 fiu’ 😀
    comunque ho optato per fare un giro della spiaggia 🙂 in fin dei conti secondo me devono ancora accertarsi che sia proprio un isola quella dove sono capitati:) e non c’e’ modo migliore che togliere ogni dubbio circondandola 🙂
    Ciao a presto 🙂

  • Ciao ho letto questo capitolo e mi ha incuriosito 🙂
    e abbastanza scorrevole sebbene sono presenti dei refusi qua e la ad esempio per citarne uno veloce veloce ” nella situazione in qui loro” dovrebbe essere “in cui loro” ma niente di grave 🙂
    Un horror fantasy? Accetto la sfida 🙂
    la parte che mi e’ piaciuta di piu’ era quella dell’incubo, perche’ inizialmente non avevo capito stesse sognando e pensavo daqvvero avesse preso fuoco dentro la casa 😀 fiu’ 😀
    comunque ho optato per fare un giro della spiaggia 🙂 in fin dei conti secondo me devono ancora accertarsi che sia proprio un isola quella dove sono capitati:) e non c’e’ modo migliore che togliere ogni dubbio circondandola 🙂
    Ciao a presto 🙂

  • Congratulazioni!
    La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
    Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
    Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.

  • Ciao, ho letto l’episodio e sono curioso di vedere in azione Luna!
    Ho visto qualche piccolo refuso, come qui: “se il mal di testa di distrugge prendi queste” (avrei anche diviso la frase con una virgola). Non si finisce mai di rileggere quello che scriviamo!
    Comunque, l’atmosfera tra l’horror e lo splatter mi ha incuriosito.
    Buona scrittura.

  • Ciao, bentornato. Ti cimenti con un horror ma cominci con una bella dose di “Fantasy’ che evidentemente hai nel dna.
    Puoi andare dove vuoi, scegli tu, divertiti, e anche noi ci divertiremo. Una cosa che noto, in ogni caso, è che il lavoro fatto in passato ti ha fatto crescere tantissimo. Continua così!🙋

  • Ciao Dimensione Nuova
    Innanzitutto il capitolo mi ha incuriosito e quindi ti seguirò
    Un horror a tema un po’ Fantasy e cartunesco direi ( vedi la dottoressa capace di auto operarsi ad un arto amputato su un isola deserta dopo un disastro aereo di quelle dimensioni )ma molto piacevole da leggere 🙂
    La conclusione del capitolo è giusta in quanto ti spinge a voler sapere chi sono le ombre dietro a lui 🙂 e questo è buonissimo per spingere la curiosità dei lettori
    Ho trovato qualche errore sicuramente di distrazione nel corso del racconto per esempio : si trattava su una spiaggia , oppure, il suo occhio capito
    Sviste che possono essere corrette con una più attenta rilettura pre pubblicazione
    Comunque da questo incipit ne può uscire una gran bella storia
    Ti seguo e ho scelto resterà fermo … Dalla paura 😀
    Buon lavoro e a presto 😀

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi