Quando la paura viene

Dove eravamo rimasti?

Chi sarà mai questa strana creatura davanti a Zeno!? Ma specialmente, che cosa farà il nostro protagonista!? Ci parlerà? (83%)

Dalle rivelazioni

Tre minuti.

Quello era il tempo passato da quando la strana creatura chiamata Quill aveva fatto la domanda a Zeno.

L’uomo di suo rimase fermo come una statua intento ad osservare quello che qualche giorno fa credeva un essere umano di nome Luna.

Lo guardò dall’alto al basso varie volte e dopo aver preso fiato rispose: “Questo spiega perché avevi solo una gamba”.

“Esssattamente” disse la creatura tutt’altro che sorpresa dall’affermazione “Ho dovuto inventarmi di esssermi amputato un arto, altrimenti non mi avresssti creduto”.

“Va bene Lun… Quill, non hai l’aria di essere minaccioso, almeno non come il lupo e la tigre. Parliamo”.

Zeno si sedette sopra una roccia, mentre Quill, uscito dall’erba alta rivelando che era proprio come un serpente, si arrotolò stando più vicino possibile all’uomo.

“Ti va un qui pro quo? Tu fai una domanda a me e io poi ne faccio una a te?” propose l’essere.

“Va bene” rispose semplicemente “Che cosa sei? Un verme?”.

“Verme, bah! Sssono un bipesss biporusss, chiamato anche ajolote, e faccio parte dell’ordine delle anfisssbene”.

“Ottimo, sono a lezione di zoologia” pensò Zeno.

“Bene, tocca a me, ti ricordi chi sssei Zeno?”.

“Sì, mi ci è voluto un po’ ma alla fine sono tornati i ricordi. Mi chiamo Zeno Scaglia, 30 anni, celibe, e impiegato da quasi un anno presso gli archivi dell’azienda scientifica Spiral”.

“Archivi!? Non sssei uno ssscienziato!?”.

“Ah ah… qui pro quo… tocca a me Quill”, la creatura sibilò come un serpente alla correzione di Zeno, “Che cos’è il Verum Invenire?”.

“Oh… di già? Va bene… da quel che ricordo la Ssspiral ha come obbiettivo il trovare la chiave dell’evoluzione, e un giorno, ci sono riusciti tramite il Verum Invenire posssono rendere posssibile l’accelerare una cosa come l’evoluzione che impiega migliaia di anni in poche ore”.

“La scoperta! Ecco cos’era che creava il corto circuito nella sede principale!”.

“Sssì, io ero una delle cavie per il Verum, da sssemplice lucertola il mio quoziente intellettivo è cresciuto a disssmisura, fino a farmi diventare anche più intelligente degli umani ssstesssi!!”.

“Modesto”.

“Non ssscherzo, è tramite i miei poteri mentali ssse riesssco a far quesssto” e così dicendo allungando una delle sue zampe creò una sfera liquida che prese la forma di un uccellino che poi fece sparire subito.

“Figo!”.

“Ora a noi! Quindi tu non sssai niente del Verum Invenire?”.

“No, ero agli archivi e mettevo a posto i documenti passati della ditta”.

“Maledizione!”.

“Quindi mi hai scelto per caso credendomi uno scienziato?”.

“Non proprio, ho ssscelto te perché eri il più vicino alla zona dell’incidente”.

“Incidente?” e a quel punto Zeno se lo ricordò “Ah è vero, sono stato investito dalle fiamme”.

“Fiamme? Quali fiamme, tu sssei stato travolto dal Verum Invenire!”.

“Cosa?”.

“Sssì, tu credevi di esssere andato verso la porta antincendio, invece era il laboratorio di ricerche, e aprendo la porta sssei ssstato colpito dal Verum cadendo in coma”.

“Coma!”.

“Sssì, e ci sssei ancora”.

Sentendo tali parole Zeno realizzò la verità, tutto quello che lo circondava era frutto della sua immaginazione. L’aereo che precipitava, il massiccio, le persone, le piante… tutto era finto!

“Quindi tu sei dentro la mia testa perché non sai cos’è il Verum?” chiese l’uomo.

“Sssì, non so se è una pozione, un raggio, una medicina, sssperavo di trovare risssposte, ma il tempo ssstringe e temo di non farcela”.

“Perché, sto morendo?”.

“Uhh… non proprio, diciamo che ti ssstai trassformando”.

“Trasformando… in che cosa!?”.

“Nel tuo peggior incubo”.

E capì finalmente a cos’erano dovuto le vampate d’ira e l’incubo che aveva avuto!

“I mal di tesssta che hai sssono dovuti a me che cerco di rallentare la mutazione, ma anche cosssì è inevitabile che ti trasssformerai”.

“No no no” continuava a dirsi Zeno.

“Bene, non mi ssservi più, me ne posso andare”.

“Andare dove!?”

“Via da te, non hai le rissposte che cerco, è inutile rimanere nella tua tesssta”.

“Aspetta!” Zeno ci ragionò su “Forse il mio subconscio ha delle risposte!”.

“Sssub che?”.

“Non lo conosci? È quella parte della mente che memorizza le cose anche quando credi di non farlo”.

“Uhh… ssse è vero forssse ha visto cosssa ti ha colpito, ma sssì proviamo a cercare ancora un po’”.

Zeno esultò, finché aveva Quill in testa che fermava la mutazione forse avrebbe trovato una soluzione anche per il suo di problema.

“Unica ssspero non ci trovi”.

“Chi?”.

“Dentro ogni mente c’è una sssottossspecie di guardiano che elimina tutte le anomalie tipo me, e la sssento avvicinarsssi sssempre di più”.

 “Ah… A proposito, perché vuoi sapere del Verum?” chiese l’uomo.

“Ah ah… un qui pro quo, e anche ssse te lo dicesssi sssei cossstretto a collaborare”.

Zeno dovette accettare, ne andava della sua poca umanità rimasta. Avrebbe fatto di tutto per non perderla.

“Ora che sssei cossciente del tuo coma Zeno forssse puoi controllarlo, ci devi provare, pensssa il più posssibile all’incidente!” ordinò Quill.

E Zeno chiudendo gli occhi ci provò e improvvisamente notò che la luce era cambiato e adesso i due si trovavano…

STOP! I caratteri lo impongono, adesso ditemi voi dove sono finiti Zeno e Quill.

  • In una città di notte (20%)
    20
  • In un supermercato (20%)
    20
  • Negli archivi (60%)
    60
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59 Commenti

  • Ciao DM,
    arrivo dopo una settimana, ma rimedio subito.
    Non posso che concordare con BlackCat, si vede che questo genere è stato sofferto; ma ci hai provato e questo posto è fatto, in fondo, anche per sperimentare e mettersi alla prova. Anche se il protagonista è Zeno, Quill mi è piaciuto di più e non sarebbe male vederlo sotto altre vesti, in un racconto fantasy o comico. Riguardo questo capitolo, il combattimento mi ha ricordato vagamente Dragon Ball: è stato la tua ispirazione, mentre lo scrivevi? Per il resto, penso tu sia riuscito a chiuderla abbastanza bene.
    Ho letto anche i due bonus. Trovo interessante i retroscena e le idee dietro il racconto, nonché le tue riflessioni a riguardo; è una cosa che non vedo in giro.
    Detto ciò, buona meditazione. Ci si legge ad un prossimo racconto. 🙂

  • Ciao DM 🙂
    la battaglia finale mi e’ piaciuta molto 🙂 hai usato tutti i poteri che i nostri avevano a oro disposizione per sconfiggere la paura di Zeno 🙂 l’unica domanda che mi e’ venuta in mente e’ , ma con l’aiuto di Quill non e’ che un po’ Zeno a barato e non e’ riuscito a sconfeggere le sue paure da solo 🙂
    Comunque bello 🙂 si vede che e’ stata una storia sofferta ma l’importante e mettersi alla prova 🙂 io direi che sei piu’ portato al fantasy che ti da la liberta’ di esprimerti senza che nessuno ti metta regole , e creare mondi fantastici dove far perdere i tuoi lettori 🙂
    L’hooro va seguito , e da come ti sei presentato capisco che tu non ne sia fan. L’hooro ha delle regole precise e se esci poco poco da queste regole non ti riesce purtroppo. L’horrro si basa sulle paure della gente, sulle credenze popolari. C’e’ differenza fra Horror e Fiaba … ti faccio un esempio spiccio : le streghe . Le streghe fiabesce sono quelle che volano sulla scopa, che fanno le magie ma non fanno paura . Le streghe Horror sono quelle che nel medioevo venivano bruciate vive, perche’ la chiesa le paragonava a delle servitrici del demonio. Le storie con cui sono state accusate (storie vere, che ti entrano nella pelle perche’ hai la consapevolezza che sono persone innocenti che hanno un tempo respirato l’aria come te. magari andate a scuola e immagginato mondi fantastici come te . E poi uccise, con mille sofferenze) ecco quelle sono storie horror 🙂 per il resto e’ tutta fantasia 🙂
    Comunque sei stato bravo e ti aspetto con una prossima avventura 🙂 Fantasy magari 🙂
    A presto 🙂

  • Eccomi qua! Complimenti per il racconto! Più un’avventura fantascientifica che un horror, ma delle sezioni che fanno paura ci stanno.
    Quill è adorabile! 😀

    Ho letto anche i bonus e mi sono piaciuti 🙂

    Noi ci leggiamo alla prossima storia 🙂

    Ciao 🙂

  • Allora, siamo arrivati alla fine, come prima cosa, anche se è brutto dirlo… posso tirare un sospiro di sollievo! È stato duro per me questo racconto, specialmente perché ho dovuto essere serio! Sono fatto così! Ho la scrittura simpatica. Ma dall’ottavo capitolo non ne potevo più e mi solo leggermente sbottonato, tanto che ci avete fatto caso.
    Come mio primissimo racconto a tema horror mi posso ritenere quasi soddisfatto, quasi perché speravo di dare l’atmosfera di paura, ma dai commenti sembra proprio che non ce l’ho fatta. Pazienza, mi rifarò per il futuro.
    Ma andiamo con qualche curiosità. Fin da quando decisi di fare un horror mi dissi “cosa potrei mettere in un racconto per suscitare paura?” e così ho buttato giù un elenco di cose che a me fanno paura. E alla fine decisi di seguire tre punti: 1-Il protagonista dev’essere un uomo 2-Si trasforma in un mostro 3- Deve svolgersi tra sogno e realtà, tanto da farli nascere dubbi. E da questi punti nacque l’avventura di Zeno.
    Quill ha una storia interessante. Inizialmente doveva esserci Zeno che entrava in una prigione piena di mostri e doveva parlare con Quill che doveva essere simile ad Hannibal Lecter, poi optai per uno zombie con ancora la ragione, per poi diventare un verme che dimora dentro un cadavere. Per fare “qualcosa di diverso” optai per la terza, ma mi affezionai così tanto a Quill che decisi di renderlo un co-protagonista. L’amore del torrone di Quill non è stato messo per caso, è una velata citazione a “Costume Quest” un cartone a tema Halloween che danno su Prime che ho adorato! Per farla breve la storia parla di bambini che tramite costumi magici combattono dei mostri che se mangiano il torrone (un torrone strano che viene estratto in miniera!) diventato più grossi e potenti. Sospetto sarà questa che mi ha ispirato a scrivere la storia. XD
    Inizialmente Zeno doveva trasformarsi come risultato di un’antica maledizione, e doveva essere inseguito da un cavaliere senza testa che era il fantasma di un cacciatore di mostri. Ma abbandonai il mistico optando per una storia più “scientifica”.
    Fly-in-the-sky, ahimè, esiste veramente. È un personaggio che appare in un film Neozelandese di nome “Meet the Feables”. A differenza di Zeno non vidi questo film da bambino, ma anche se adulto mi lasciò lo stesso un senso d’inquietudine. Specialmente quella mosca per via del suo aspetto e della sua voce.
    A parte queste ho poche curiosità. Posso solo dire una cosa, anche se non è ben capibile, a parte l’ultimo capitolo tutto è scritto dalla prospettiva di Zeno, tanto che se si facesse un film (ma qui miro altissimo!!) sarebbe in terza persona (tipo come i videogiochi sparatutto). Perché trovavo fosse una tecnica che da molta paura. Anche per questo non ho mai descritto fisicamente Zeno.
    E con questo grazie della lettura, e come sempre vi lascio un trailer del prossimo racconto che uscirà dopo una lunga pausa riflessiva. Alla prossima!

  • Qualche giorno dopo nei laboratori della Spiral due colleghi scienziati stanno parlando di Zeno.
    “Menomale che quel tipo non sospettava niente”.
    “Vero, gli abbiamo fatto credere che era caduto dalle scale, quando invece era finito a contatto con il Verum Invenire! In tempo siamo riusciti a bloccarli la metamorfosi, altrimenti si sarebbe mutato in mostro”.
    “Sì, però mi chiedo cosa intendeva quando ha nominato un certo Quill?”.
    “Bah, sarà la sua mente in preda alle allucinazioni, già nessuno di noi poteva parlargli del Verum”.
    “Tranne noi o le cavie”.
    I due scoppiarono a ridere.
    “A proposito di cavie, che fine ha fatto il bipess biporuss che abbiamo usato per ultimo?”.
    “Boh. Ho come l’impressione che ce ne siamo sbarazzati, ma non ricordo in che modo?”.
    “Già, ora che ci penso anch’io ho dei vuoi di memoria, mi sembrano spariti degli oggetti, e sulla mia scrivania ho persino trovato del torrone, ma sono sicuro che di non averlo mangiato”.
    “Chissenè, sarà lo stress, consiglio di lasciare momentaneamente stare il progetto Verum Invenire e pensare ad altro”.
    “Vuoi vedere il progetto Yggdrasil non è vero?”.
    “Certo! Dare l’intelletto agli animali non mi attira tanto. Mi sembra troppo da Pianeta delle Scimmie, destinato alla catastrofe, invece l’Yggdrasil per me ha molto potenziale!”.
    “Potenziale infinitamente dannoso”.
    I due cambiarono stanza ed andarono in una altra con un quadro di comando e davanti ad un vetro dove si trovava un’altra sala con un grosso oggetto simile ad un cannone.
    “Bene, introduciamo la cavia” così dicendo premette un pulsante e una pecora con addosso un collare venne inserita nella stanza.
    “Attivare il cannone!” disse l’altro che premendo un altro pulsante attivò l’arma.
    Nella stanza si sprigionò un portale di energia blu che risucchiò tutto quello che si trovava al suo interno. Una volta che la pecora finì dentro il portale sparì.
    “Bene, guardiamo i parametri vitali della cavia” disse uno scienziato, e i due guardando il pannello rimanendo delusi, le linee erano dritti.
    “Maledizione! La pecora si sarà scomposta entrando dentro il portale! Sapevo che non era ancora pronto!”.
    “E se invece fosse stata uccisa appena è apparsa in un’altra dimensione?”.
    “Ma non dire assurdità! I tuoi tanto sognati viaggi dimensionali non si faranno mai! Accettalo! E fantascienza!”.
    Intanto.
    In un’altra dimensione.
    Era notte e la pecora usata come cavai gemeva a terra sanguinante. Il suo cranio era buca e a causarlo era stato un uomo con la sua colt.
    “Madre de dios… da dove diavolo spunta fuori quest’animale!?” sì chiese notando il collare al collo.
    Intanto in lontananza sì sentì l’ululato dei coyote.

  • Ciao Dm 🙂
    Ormai siamo all’ultimo giro di boa 🙂 la battaglia finale con Fly in The Sky io me la immaggino con Zeno trasformato in mostro 🙂
    Comunque questo stile fantasy – comico e’ diciamo il tuo stile migliore 🙂 io la storia l’avrei messa come un Fantasy e non come horror 🙂 ci hai provato e apprezzo lo sforzo 🙂 anche io vorro’ provare a mettermi in gioco con stili che non leggo e acui non sono portato (esempio il rosa, l’eros 🙂 ) ed e’ sempre divertente mettersi in gioco e sperimentare come hai fatto tu 🙂
    Ci vediamo al gran finale allora 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao DM 🙂
    Capitolo un po’ movimentato 🙂 ho capito da come hai risposto a martha che darai tutte le risposte alla fine percio’ ti lascio una domanda che mi sono fatto perche’ Zeno dice proprio Bip invece della parolaccia ? e’ diciamo una cosa comica che hai voluto inserire tu ? O ha uno scopo ai fini della trama 🙂 ho notato che comunque rispetto ai precedenti capitoli anche il Quill qua l’hai caratterizzato piu’ sul comico che paurosamente come magari mi sarei piu’ aspettato di vedere in un horror 🙂
    L’idea che il “guardiano” sia una delle fobie del protagonista invece mi e’ piaciuta tantissimo 🙂
    Il capitolo scorre occhio sempre ai soliti errorini pre pubblicazione uno subito nella prima frase del capitolo 😉 “scopri’ di trovarsi un luogo” manca qualcosa 🙂
    Comunque voto per cercare comunque il laboratorio 🙂
    Aspetto il tuo prossimo capitolo 🙂
    fatti vedere in giro 🙂 A presto 🙂

    • Di natura io ho la scrittura comica, e l’ho tappata per più di sette capitoli. All’ottavo ho deciso di lasciarmi un po’ andare. Il BIP l’ho inserito perchè mi sono sempre chieste “che reazione avrebbe una persona a sentire un BIP quando vogliono dire una parola?”.
      Per Quill lui è tipo “Puffo Quattrocchi” un personaggio che all’apparenza sembra intelligente, che lui è convinto di esserlo, ma poi cade in delle gaffe imbarazzanti.

  • Ti leggo sempre e questa volta ti devo tirare le orecchie per ben due motivi XD XD
    Il primo è la storia de sogno; cioè, io credo che tu hai a disposizione una fantasia fuori dal comune e ti riduci al “sogno”??? Decisamente puoi fare di meglio. Decisamente! E ti prego di accontentarmi (faresti contento pure te stesso, direi).
    La seconda cosa è il qui pro quo, ripetuta ben due volte…
    “Ti va un qui pro quo? Tu fai una domanda a me e io poi ne faccio una a te?”
    Ecco, non è proprio così… Cerca pure su Google, se non ti fidi della Martha ❤️

      • Le spiegazioni saranno alla fine della storia e in base ai dubbi che ti hanno segnalato i lettori, come sempre XD XD L’ho detto che hai fantasia solo mi piacerebbe che fosse sfruttata a pieno, caro il mio furbamicoh! Vabbè, mi piacerebbe anche che il mio parrucchiere fosse aperto in pausa pranzo, ma non si può aver tutto dalla vita, no? XD XD

        P.s. ci sono storie ai primi capitoli che ti aspettano! Dai, fatti vedere in giro, così fai vedere agli altri che esisti e magari verranno a leggere la tua storiah ??‍♀️ lo sai che senza “qui pro quo” qui non ottieni nulla ❤️

  • Ciao Dm 🙂
    Sono d’accordo con Quill stavolta … voglio sapere cosa e’ il verum 🙂
    che strano che si vanti di essere un essere superiore anche agli umani ma poi non sapere cosa sia il subconscio 🙂
    Comunque a parte qualche refuso il capitolo e’ scritto bene e pulito 🙂 il piu’ bello di tutti per ora 🙂
    Voto gli archivi perche’ mi sembra la piu’ logica tra le tre e si ricollega a cio’ detto nel capitolo 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao DM 🙂
    Piu’ leggo e piu’ sono convinto che Zeno non si trovi piu’ nella nostra dimensione ma l’aereo l’abbia portato in un mondo fantastico 🙂
    Il cerchio si stringe e come ha detto anche Red e’ arrivato il momento di dare risposte alle domande che si stanno accumulando capitolo per capitolo e percio’ scelgo di parlare con la belva/Luna , non credo che Zeno abbia paura visto che e’ una belva lui stesso .
    Il fatto che compia questi gesti paradossali di sbrtanare la genete e i lupi senza pero’ preoccuparsi di cio’, come se per lui sia una cosa normale mi fa dedurre Zeno appartenga a quella dimensione o che sia tutto un grande sogno 🙂
    Stai piu’ attento agli errori pre pubblicazione 🙂 per il resto ci vediamo al prossimo capitolo 🙂
    A presto 🙂

  • Sarei tentato di fuggire ma, visto che siamo al capitolo sei e voglio saperne di più, dico che ci parlerà!

    Ciao! Mi ha dato tanto l’impressione che Zeno sia in una sorta di ambiente ricostruito: la spaccatura che prima non c’era, il villaggio assolutamente identico, trova dei vestiti uguali ai suoi… ho l’impressione che sia stata costruito ad arte per evitare che scoprisse o si spaventasse da dove si trovi in realtà.
    E la cosa che continui a sbranare gente, mi lascia assolutamente perplesso… e schifato 😛

    Ciao 🙂

  • Voto per il ritorno all’accampamento dietro il massiccio.
    Devo confessare che la sola forza malvagia dell’isola, che avevo ipotizzato, non riesce a spiegare chi sia veramente Zeno: ho il sospetto che non sia umano nemmeno lui.
    Le scene che hai descritto, con “Luna” e poi con la tigre, sembrano i prodotti di un sogno febbrile, il confine tra la realtà e l’allucinazione è diventato breve.
    Personalmente, oltre a qualche svista (come i sì accentati al posto del si riflessivo), terrei sott’occhio le considerazioni puntuali fatte da BlackCat.
    Alla prossima, DM. 🙂

  • Io tornerei all’accampamento: in quelle condizioni rischia di abbatterlo l’aereo!

    Mamma mia che casino! Scena spettacolare. Continua a farmi schifo quando la rabbia lo fa esagerare ma ci sta tutto! Peccato che, come immaginavo, la sua rabbia non abbia portato a niente ed ora è da solo e senza nessun indizio su che fare…

    Ciao 🙂

  • Ciao DM 🙂
    Un capitolo abbastanza movimentato 🙂 finalmente si passa all’azione vera e propria prima con Luna e poi con la tigre/mostro 🙂
    Voglio sapere chi cavolo e’ Zeno ! L’incredibile Hulk 🙂
    ti faccio notare solo un paio di cose che potevano essere messe meglio (senza offesa)
    “Sembrava perché invece di essere arancione con le strisce nere era il contrario! Nera con le strisce arancioni!” qua gia’ ci hai detto che era il contrario non occorreva rafforzare il concetto . Risparmiavi caratteri “Sembrava, perche’ invece di essere arancione con le strisce nere i colori erano invertiti” e punto 🙂
    “Ma continuò a picchiare la sabbia fino a che la testa non ricominciò a fargli male. Ma così tanto male che era certo che la testa gli sarebbe esplosa!” qui testa potevi evitare di ripeterlo ” fino a che la testa non comincio’ a fargli male. Cosi’ tanto male che,era certo, gli sarebbe esplosa”
    “Ma il vero problema stava che non aveva idea di cosa poteva fare adesso!” il problema stava e’ molto gergasle non e’ italiano corretto “Il vero problema era che non avesse idea si cosa fare ora”
    solo consigli poi se vuoi accettarli bene se no la storia e’ la tua ci fai quello che vuoi 🙂
    Comunque ho votato che torna all’accampamento 🙂
    Vediamo cosa ne tiri fuori 🙂
    a presto 🙂

  • Ciao, DM.
    Leggo il tuo disappunto a proposito delle poche letture del tuo racconto, purtroppo, come anche BlackCat ti ha scritto, a volte gli impegni non permettono di seguire tutto. Io faccio davvero moltissima fatica ultimamente a tenere dietro a tutti i racconti, anche al mio, a dire il vero.
    Di questo capitolo posso dirti che contiene molti errori, come se lo avessi scritto al cellulare, perché Word alcuni degli errori te li avrebbe di certo segnalati, e non avessi riletto prima di pubblicare. È vero, questa è una piattaforma per scrittori dilettanti che si dilettano, appunto, con la scrittura, non si pretende la perfezione, ci mancherebbe, però la sensazione che ho avuto io leggendo questo episodio è stata di un’unica stesura di getto, non rivista, che ricalca un sogno che, magari, in qualche modo hai davvero fatto o, comunque, troppo vicino alla confusione di un sogno reale, che non apporta troppo alla storia in termini di informazioni. Certo, ci svela che Luna non è un medico e che il protagonista la conosceva già, ma si poteva fare usando meno caratteri e, magari, sfruttando i rimanenti per raccontarci di più su questi strani movimenti della donna o sulla misteriosa isola su cui (forse) si trovano.
    Perdonami per la lungaggine e per la franchezza, la storia ha del potenziale, è interessante (le avventure lo sono sempre) e per questo meriterebbe, a mio avviso, un po’ più di cura da parte tua.
    Prova a ricontrollare il testo, rileggilo ad alta voce e vedi se ti suona bene.
    Sono d’accordo sul fatto che tu debba proseguire la scrittura, i racconti non si abbandonano ?
    Ti auguro una buonissima settimana.

    Alla prossima!

  • Ciao DM 🙂
    Comincio con farti i miei complimenti questo capitolo mi e’ piaciuto un sacco 😀
    non noto niente di grave eccetto qualche refuso qua e la pre pubblicazione ma questi sono un anatema che e’ difficile curare 😀 dico per tutti 😀 Finalmente molte domande che mi sono sorte nei precedenti capitoli hanno avuto risposta 🙂 Luna non e’ un dottore (e forse neanche umana) , il lupo non era un lupo e sono sempre piu’ convinto che Zeno non sia umano neppure lui , o l’isola in cui sono capitati non si trovi nella nostra dimensione a sto punto 🙂 mi hai incuriosito veramente tanto complimenti 🙂 ti dico la verita’ all’inizio il flashback inserito in un sogno mi ha un po’ fatto storcere il naso, in quanto un flashback normalemnte e’ un ricordo del personaggio, un qualcosa che gli e’ successo, mentre i sogni sono creati dal nostro subconscio e quindi non rappresentano un vero ricordo ma una versione distorta di esso. Ma in quanto Zeno non si ricordi nulla e questo ci abbia dato un scorcio sulla sua vita precedente all’incidente (o almeno credo trattandosi di un sogno) direi che lo rende un flashback 😀 comunque in questo sito bisogna sperimentare quindi ci sta uscire dagli schemi 😀 e alla fine mi e’ piaciuto un sacco 🙂
    per quanto riguarda i lettori lenti non preoccuparti ognuno ha i suoi tempi 🙂 molti lavorano e hanno i loro impegni quindi possono dedicare la lettura in quel briciolo di tempo libero che trovano, non vuol dire che la storia va male , magari dovranno riprendere piu’ capitoli insieme , ma arriveranno 🙂
    Ho votato per Zeno tornare da Luna facendo finata di niente , vediamo se lei si tradira’ piano piano e fara’ capire veramente chi sia (e magari ci dia il modo di capire chi sia Zeno, i mostri del primo capitolo e il verum invenire )
    A presto 🙂

  • Ciao DM (o DN?),
    ho scelto di tornare da Luna facendo finta di niente, ma al momento l’aggressione è in testa.
    La piega che ha preso la faccenda è decisamente interessante. Ci sono “segreti industriali” e Luna fa il doppio gioco: non è un medico, – ora si spiega anche perché non avesse dato una diagnosi più attendibile ai “mal di testa” del poveretto – pare una creatura dell’isola, ma soprattutto… cosa sarà questo “Verum Invenire”?
    Sono arrivate nuove domande alle quali bisognerà dare qualche risposta.
    Attendo con pazienza il prossimo, a presto! 🙂

    P.s. La questione sulla rabbia famelica di Zeno è ancora aperta, appoggio la teoria avanzata nel commento precedente.

  • Per ora torniamo all’accampamento, poi eventualmente andiamo da Luna facendo finta di niente per farla parlare. Ma prima all’accampamento per vedere se troviamo informazioni.

    Dicevo io che il lupo non era un lupo. Interessante invece “Luna” perché fino al capitolo precedente non aveva dato segni di essere chi non doveva essere (sì, qualche termine non medico ma nulla che possa far sospettare: in fondo non stava parlando ad un “addetto ai lavori”).

    Rimane il mistero “Zeno animale feroce” ma ci sta 🙂

    Ti segnalo un refuso:
    – “Le 10:45… Sì ho bisogno di un caffè” e così considerando. Mise velocemente a posto dei documenti sparsi sulla scrivania e uscì.
    C’è un punto che non ci va 🙂

    Ciao 🙂

  • Ciao, DM.
    Forse hai scritto questo capitolo con il cellulare o il tablet, perché ho notato diversi refusi che mi ricordano la scrittura con questi dispositivi.
    Attento anche alle ripetizioni: “Zeno sbuffò. (…) il giorno prima un essere immenso aveva sbuffato dietro di lui ”
    Attento anche alle incongruenze, dici che il protagonista scala un massiccio in pochi passi, ma il massiccio lo descrivi come ” un grosso e altissimo” tra l’altro uno dei refusi è proprio in questa frase: “altissimo massiccia”
    Anche questa frase: “se mai avvisto qualcuno da questa parte” mi risulta ostica? In che senso se mai? forse inteso come “nel caso avvistassi qualcuno”?
    Poi, un medico, immagino che avrebbe parlato di trauma cranico. Il solo mal di testa non basta a giustificare delle allucinazioni.
    Scusa se ti faccio notare queste cose, ma trovo che siano utili ad aiutarti a migliorare. La storia è interessante, tutte le storie di questo tipo lo sono: da Lost, a Cast Away; dall’Isola Misteriosa a Robison Crusoe; basta trovare un modo originale di raccontarle e tu il potenziale ce l’hai.
    Spero di averti trasmesso correttamente il messaggio. ??

    Alla prossima!

    p.s. Zeno si ritrova da un’altra parte.

  • Zeno si risveglia da tutt’altra parte!

    Molto interessante la questione anche se mi ha fatto schifo lui che mangia crudo l’animale! Ma credo che l’intento fosse quello.
    A quanto pare il nostro Zeno nasconde un segreto (alquanto brutto) nemmeno da lui conosciuto.

    Ciao 🙂
    PS: segnalo un umo al posto di uomo.

  • Francamente non mi aspettavo che Zeno fosse capace di una rabbia così feroce da riuscire a stendere un lupo, e addirittura mangiarselo! Mi viene da pensare che sia stato posseduto da una forza demoniaca dell’isola, hah.
    Vada per il flashback, vorrei conoscerlo un po’ di più.
    A parte qualche refuso, non mi sembra di notare errori particolari. Forse, come dice BlackCat, non è chiarissima la parte sul massiccio.
    Alla prossima DM, buona scrittura! 🙂

  • Ciao DM 🙂
    Ci sono alcune cose che non sono riuscito bene a capire in questo capitolo 🙂 quanto è alto il massiccio di modo che lui possa correre per un paio di kilometri verso l’accampamento e allo stesso modo sentire lei che gli parla ed essere notato dagli accampati 🙂
    Essendo però un horror fantasy sono sicuro che Zeno non sia umano così si spiegherebbe il pezzo dove è attaccato dal lupo che con rabbia riesce ad ucciderlo a mani nude 🙂 ho scelto un flashback magari scopriamo di più su di lui 🙂
    Comunque capitolo avventuroso, stai attento giusto agli errori pre pubblicazione 🙂
    A presto 🙂

    • Hai un po’ confuso la scena.
      Sale il massiccio (non l’ho specificato lasciandolo vago perchè ero indeciso su quando fosse alto. Ma per farla breve è il doppio dell’altezza di una persona nella media), parla con lei, avvisa di aver visto della gente, scende e corre verso le altre persone.
      Non le ha mai parlato dopo essere andato nell’altro lato della spiaggia.

  • Voto la spiaggia,
    Ho notato, non so se sei d’accordo, che in alcuni punti potresti evitare ripetizioni e/o ridondanze e risparmiare caratteri guadagnando in ritmo e scioltezza.
    La cosa è più avvertibile nella prima parte, sicuramente la potrai notare anche tu. La storia promette emozioni… Ti seguo con piacere.??

  • Ciao, DM
    per me, faranno un giro della spiaggia; ancora troppo presto per avventurarsi nel folto della giungla, chissà cosa contiene…
    L’idea dei sogni per raccontarci pian piano chi è il protagonista è una buona idea, un po’ abusata forse, ma se usata con sapienza può funzionare. La frase: “Avrebbe voluto scappare, chiamare Luna… e stranamente sarebbe stato anche curioso di girarsi per vedere meglio chi aveva dietro di lui. “Perché sono curioso?” sì chiese.” mi fa pensare che anche l’incontro con i due esseri mostruosi sia un sogno, perché, sennò, dovrebbe porsi questa domanda. Strano, non trovi?
    Vediamo cosa trovano e speriamo non sia nulla di spaventoso, ma questo è un horror…
    Bene.

    Alla prossima!

  • Ciao,
    ho votato per esplorare la spiaggia, mi sembra la scelta più verosimile! Ho trovato il secondo capitolo meno avvincente rispetto al primo, forse è rimasta troppa curiosità per le ombre intraviste all’inizio. Sicuramente con i prossimi capitoli ci svelerai il mistero! 🙂
    C’è un piccolo refuso all’inizio (“sì chiese”).
    Buona scrittura.

  • Giro della spiaggia e poi Giungla! La zattera mi sembra… azzardata 🙂

    Più curiosità che paura in questo episodio (eccetto l’incubo, ma per ora è solo un incubo). Qualche piccolo refuso come una a al posto di una o ma nel complesso funziona 🙂
    Stai gettando i giusti semi: continua così 🙂

    Ciao 🙂

  • Secondo me faranno un giro di perlustrazione, magari in cerca di provviste e di materie prime.
    Zeno se l’è cavata bene, per il momento – se c’è una cosa che lo tormenta quella è proprio la sua testa, poveretto! Mentre Luna mi sa di persona fredda, di quelle che tendono a non far trasparire ciò che provano – chissà.
    Comunque, se posso fare un’osservazione: la descrizione dell’incubo mi è parsa un po’ meccanica e “razionalizzata”. Forse è solo una mia impressione, però avrei cercato di renderla meno puntuale, più nebulosa o più misteriosa, concentrandomi di più sull’atmosfera piuttosto che sulle azioni di Zeno.
    Spero di aver reso l’idea.
    Ciao, alla prossima! 🙂

  • Ciao ho letto questo capitolo e mi ha incuriosito 🙂
    e abbastanza scorrevole sebbene sono presenti dei refusi qua e la ad esempio per citarne uno veloce veloce ” nella situazione in qui loro” dovrebbe essere “in cui loro” ma niente di grave 🙂
    Un horror fantasy? Accetto la sfida 🙂
    la parte che mi e’ piaciuta di piu’ era quella dell’incubo, perche’ inizialmente non avevo capito stesse sognando e pensavo daqvvero avesse preso fuoco dentro la casa 😀 fiu’ 😀
    comunque ho optato per fare un giro della spiaggia 🙂 in fin dei conti secondo me devono ancora accertarsi che sia proprio un isola quella dove sono capitati:) e non c’e’ modo migliore che togliere ogni dubbio circondandola 🙂
    Ciao a presto 🙂

  • Ciao ho letto questo capitolo e mi ha incuriosito 🙂
    e abbastanza scorrevole sebbene sono presenti dei refusi qua e la ad esempio per citarne uno veloce veloce ” nella situazione in qui loro” dovrebbe essere “in cui loro” ma niente di grave 🙂
    Un horror fantasy? Accetto la sfida 🙂
    la parte che mi e’ piaciuta di piu’ era quella dell’incubo, perche’ inizialmente non avevo capito stesse sognando e pensavo daqvvero avesse preso fuoco dentro la casa 😀 fiu’ 😀
    comunque ho optato per fare un giro della spiaggia 🙂 in fin dei conti secondo me devono ancora accertarsi che sia proprio un isola quella dove sono capitati:) e non c’e’ modo migliore che togliere ogni dubbio circondandola 🙂
    Ciao a presto 🙂

  • Congratulazioni!
    La tua storia è stata scelta per il primo piano di THe_iNCIPIT ed ha guadagnato una nuova copertina, creata in collaborazione con le intelligenze artificiali
    Questo significa più visibilità, più lettori e più spunti per rendere la scrittura e il gioco ancora più divertenti.
    Condividi il tuo racconto; hai un motivo in più per esserne fiero.

  • Ciao, ho letto l’episodio e sono curioso di vedere in azione Luna!
    Ho visto qualche piccolo refuso, come qui: “se il mal di testa di distrugge prendi queste” (avrei anche diviso la frase con una virgola). Non si finisce mai di rileggere quello che scriviamo!
    Comunque, l’atmosfera tra l’horror e lo splatter mi ha incuriosito.
    Buona scrittura.

  • Ciao, bentornato. Ti cimenti con un horror ma cominci con una bella dose di “Fantasy’ che evidentemente hai nel dna.
    Puoi andare dove vuoi, scegli tu, divertiti, e anche noi ci divertiremo. Una cosa che noto, in ogni caso, è che il lavoro fatto in passato ti ha fatto crescere tantissimo. Continua così!?

  • Ciao Dimensione Nuova
    Innanzitutto il capitolo mi ha incuriosito e quindi ti seguirò
    Un horror a tema un po’ Fantasy e cartunesco direi ( vedi la dottoressa capace di auto operarsi ad un arto amputato su un isola deserta dopo un disastro aereo di quelle dimensioni )ma molto piacevole da leggere 🙂
    La conclusione del capitolo è giusta in quanto ti spinge a voler sapere chi sono le ombre dietro a lui 🙂 e questo è buonissimo per spingere la curiosità dei lettori
    Ho trovato qualche errore sicuramente di distrazione nel corso del racconto per esempio : si trattava su una spiaggia , oppure, il suo occhio capito
    Sviste che possono essere corrette con una più attenta rilettura pre pubblicazione
    Comunque da questo incipit ne può uscire una gran bella storia
    Ti seguo e ho scelto resterà fermo … Dalla paura 😀
    Buon lavoro e a presto 😀

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