Uno Di Tre

Dove eravamo rimasti?

Chi sarà il primo a morire? Uno che non c'entra niente (50%)

Chi vive e chi muore

Beth legata alla stufa in casa di Henry Boyl cedeva lentamente al nauseante bavaglio, e alla posizione obbligata del corpo. Non aveva alcuna intenzione di accettare il passaggio per l’aldilà che l’uomo le offriva, ma era ormai vuota e, preda dello scoramento, si lasciava portare via.
Un rumore, e riaprì gli occhi. L’aguzzino stava uscendo dalla camera da letto con un grosso fagotto in spalla. I suoi giochi con Kylie erano finiti? Kylie era morta? Quanto tempo era passato?
Fuori era buio, poteva essere trascorsa un’ora, due, tre. Beth, esausta, vomitò dal naso; mentre i suoi occhi si gonfiavano di lacrime tossiche, senza più ossigeno soffocava.
Si rivide in certi momenti tranquilli davanti casa, a fumare, a compatire le falene pazze in una sera d’estate; o a un risveglio lucente, dopo la prima notte di neve; al tempo in cui era felice e non lo sapeva.
Persa in quel sogno agonico, vide anche Bob ed Henry, i traditori assassini in combutta con la nera mietitrice, che forse distratta quando il primo le spaccava la testa con una bottiglia, l’aveva spinta tra le braccia dell’altro, e ora si godeva lo spettacolo della sua fine. Vide, chiaro, il trapasso: un bagno in acque sporche dove si affollavano diafane creature dagli occhi vuoti.

Passò un minuto, ed Henry tornò indietro a prendere anche lei.
La caricò in spalla, proprio come aveva fatto con Kylie; le fece male; era l’ultima umiliazione; ma forse a vederla nello stato in cui era gli era sembrata morta davvero.

In macchina, buttata dietro come spazzatura, Beth capì di essere ancora a questo mondo; il bavaglio s’era allentato e ora poteva respirare. Mentre la sfortunata compagna di viaggio che aveva accanto non dava segni di vita, lei poteva ancora sentire la febbre e i brividi; era sorpresa, sollevata, e non aveva più paura. Guardava fuori, con la coda dell’occhio, ché qualcosa le suggeriva di non muoversi. Vedeva, però, poco o nulla: in quel dannato villaggio il buio era bucato solo da lampi gialli, quelli di sporadici lampioni velocissimi.
Poi a un tratto un urto, una voce, una bestemmia. L’auto sbandò per un momento, Henry imprecò: “Cazzo… il cane!…” E proseguì la sua corsa.
Fu un momento concitato… la donna chiuse gli occhi, doveva resistere, e aspettare.
“Cara Beth” diceva a se stessa “sei un animale destinato al macello, ma forse sei fortunata, e ormai puoi solo sperare che la sorte non ti abbandoni”.
Sentiva di non poter davvero contare su nulla e nessuno, a parte l’imponderabilità del caso.
Il caso, arbitro supremo, anche quando gioca con noi come fa il gattino quando impara a cacciare, senza cattiveria, senza malizia, può cambiare le cose; cambia, e decide chi vive e chi muore.

Era stato il caso in persona a volere che il vecchio Sam, il barbone ladruncolo, quella sera fosse entrato in casa di Bob e Beth.
Una volta dentro aveva subito avvertito l’odore dell’alcol sparso a terra con la bottiglia di J&B rotta. Si tagliò un piede calpestando al buio i vetri con le vecchie scarpacce bucate, e allora si buttò sul divano, tamponò il sangue con uno straccio e si distese abbracciato a un’altra bella bottiglia piena piena trovata lì.
Avrebbe volentieri ispezionato il frigo ma alcol e stanchezza venivano prima della fame, e alla fine fu il sonno a prevalere su tutto.il

*

Il pick-up di Giò sbandava un po’ anche se andava piano, e Bob si voltava ogni tanto a controllare che il cadavere del suo cagnolino Willy sul pianale, non patisse troppi scossoni. Si chiedeva se avesse fatto bene ad accettare di andare, subito, insieme a casa sua. Aveva il sospetto che il suo amico non credesse del tutto alla sua storia, e che solo vedendo Beth morta si sarebbe convinto, anche se adesso lo vedeva perfino eccitato dall’avventura. Peccato che fosse alticcio al punto di non poter nemmeno guidare in modo decente. Comunque ormai erano lì, e Bob non poteva certo cambiare idea.
Caro Giò fermò la macchina sul retro della casa; lui fece strada passando dalla cucina, e raggiunsero il corridoio. C’era un rumore. Qualcuno russava.
– Mi hai preso per il culo? – disse Giò.
Bob non rispose, cominciò a tremare.
Entrarono in salotto, la sagoma scura di Sam sul divano non somigliava granché a una donna, ma non si capiva bene…
– Che succede? Chi è? Beth non è così racchia. Chi è quel fagotto di merda?
Caro Giò si stava incazzando.
Bob prese la mazza da baseball che teneva lì e si avvicinò al bell’addormentato, facendo lo slalom tra i cocci. Non capiva, non sapeva che fare.
Inaspettatamente Giò lo fermò.
– Cerca tua moglie – disse – a lui ci penso io.

*

La Ford di Henry Boyl entrò nel boschetto, avanzando lentamente sulla strada insidiosa molto dissestata. Quando si fermò, in un punto in cui quella diventava un sentiero, ebbe un sobbalzo, le due donne caddero fra i sedili, e il viso di Beth incontrò quello di Kylie bagnato di pianto.
L’uomo si affrettò imprecando a tirarle fuori. La prima fu Beth, che stava sopra.
Mentre lui la spostava lei notò una cosa, una cosa che poteva significare vita o morte.

E poi?

  • Fortuna (67%)
    67
  • Sorpresa (33%)
    33
  • Pentimento (0%)
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128 Commenti

  • Ciao, Fenderman.
    Ho letto qualche giorno fa, ero convinta di avere anche commentato, ma invece… no. ?
    Per me il finale va bene così. Questi personaggi biechi e ambigui che vogliono e pretendono e non danno nulla se non dispiacere e dolore, almeno nella finzione, scacciamoli via.
    Come sempre, ci lasci con qualcosa su cui riflettere e con un po’ di amaro in bocca ma, in queste storie che, ahimè, fanno parte della realtà di qualcuno là fuori, non potrebbe essere altrimenti.
    Aspetto il nuovo, sperando di non essermi già persa l’inizio.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica, certe schifose storie possono avere un solo finale. Non c’è lieto fine, non c’è redenzione. Al massimo la vendetta occhio per occhio… Ma è bello scriverle, perfino appassionante. La sfida è rasentare l’inconcepibile restando ancorati al possibile.
      Il bello è scoprire come la vita e il caso possono prendersi gioco di noi.
      Grazie, come sempre!??

  • Capitolo 10)

    Ciao Fenderman!

    Non mentivi affatto! Bel finale, carico di tensione sino all’ultima parola. E anche con questa storia si conferma la tua capacità di intrattenere e saper far riflettere: la verità ha tante sfumature, alcune che forse nessuno vorrebbe conoscere davvero. I miei complimenti! 🙂
    Ci ho messo un po’ a recuperarlo, ma ultimamente sono un po’ uno zombie. Però, come sempre, aspetto di leggerti su qualche nuova storia!
    Sei sempre forte, e fammi sapere quando decidi di mettere qualche altro racconto su carta, o magari una serie di racconti! 🙂
    Alla prossima!

    • Ciao GGP
      Mi piacerebbe pubblicare ancora su carta ma il lavoro necessario un po’ mi spaventa. In questa storia noir, (e il noir in letteratura è quanto di più somigliante alla realtà), i fatti possono essere raccontati e/o interpretati in vario modo. Ognuno a suo comodo si confeziona una sua storia e la verità quasi non esiste, è frantumata in tanti pezzettini, tutti irrilevanti, che messi insieme tuttavia confezionano la tragedia, e un paradosso.
      Qui i tre mostri sono morti, uccisi, tutti, di fatto, da quella che graniticamente occupa, interpreta, il ruolo della vittima. Dov’è la colpa, dov’è il danno? È inutile illudersi: la vita, quella vera, decide, e vince sempre.
      Graziee, ciao!?

  • Ciao! Immaginavo una fine simile, anche se secondo me (ma potrei sbagliarmi alla grande) uno che si dà un pugno in un occhio è diverso da uno che riceve un pugno in un occhio.
    Quindi, in conclusione, Beth ha definitivamente fatto il salto della barricata. Rimane il dubbio se la cosa si fermerà lì o se “il piccolo mondo avariato ha partorito un altro mostro” 😉

    Come al solito, ci leggiamo alla prossima storia 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, dubito che Beth si sia posto il problema di essere credibile o meno col pugno in un occhio: l’ha fatto e basta. In quanto al suo futuro lo vedo incerto, forse sarà sola per sempre, forse vincerà alla lotteria, non lo sapremo mai!?
      Grazie di tutto, ciaooo?

  • Ciao Fanderman 🙂
    Wow che bel finale 🙂 ebbene si che ci piaccia o pure no non tutte le storie hanno un finale lieto , a volte il per sempre felici e contenti e meglio lasciarlo alle favole …. questa e’ vita reale, questa e’ vita vissuta e non sempre si ha la fortuna di vedere un lieto fine 🙂
    Bellissima storia compliemnti non so che altro dire a parte che mi ha tenuto col fiato sospeso sino alla fine 🙂
    Ora pero’ come portavoce di tutti i tuoi lettori ti chiedo a gran voce di portare Pietrino 🙂 non puoi lascialro indietro 🙂
    Ti aspetto presto 🙂 e continuo intanto a leggere la storia del tuo alterego Ottaviano 🙂

    • Ciao BCO,
      Com’è strana la vita… I cattivi erano tre, e sono morti, e tutti i buoni sono vivi; eppure… Cosa non torna?
      Non torna il fatto che il delitto non paga mai e chi si sporca col sangue non si pulisce più.
      Ciò detto, grazie di avermi letto, mi sono divertito, in fondo si scrive anche per questo!?
      Grazie, ciao!?

  • Capitolo 9)

    Ciao Federman!

    Questo capitolo mi ha ricordato tanto le storie di McCarthy, sia per la celerità che per la freddezza descrittiva e dei personaggi. Frasi veloci, azione spietata. Ben fatto! 🙂
    Lasci sempre il lettore nell’incertezza, e quindi punto proprio su questa per il finale. Sino a questo punto è stata una bella scoperta e un viaggio nell’oscurità. Ci sarà luce alla fine?
    Aspetto di scoprirlo!
    Non mi è parso di notare niente fuori posto. Continua così!

  • Quello giusto, almeno nella finzione ci vuole giustizia.
    Ciao, Fenderman.
    Alla fine, Bob ci ha lasciati, beh, nonostante a Beth sia un po’ dispiaciuto, io trovo che non sia stata questa gran perdita per la sua vita. Uno che ti spacca la testa e ti lascia lì non è proprio il marito ideale.
    Ora non resta che arrivare alla fine e scoprire come andrà per i nostri personaggi, specie per Beth e Kylie che sono quelle di cui mi preme di più conoscere la sorte.
    Buona Pasquetta e alla prossima!

    • Ciao Keziarica, grazie.
      Volete tutti un finale giusto. Vi siete chiesti se sia possibile? Oppure volete un “lieto fine”?
      Cercherò di accontentare la volontà dei lettori e amici, ma la giustizia è una cosa molto grossa spesso lontana dalla legge stessa e dalla realtà.
      Intanto i due ‘cattivi’, Henry in primis, e Bob, sono belli e sistemati, e questo è un passo avanti, poi vedremo…
      Una grande luminosissima Pasquetta di riposo a te, e… pure a me!?
      Ciaooo??

  • Ciao, i guai non sono mai finiti o troppi, ma quando si comincia male le cose non possono mai migliorare, anzi!!! Quindi cos’altro può succedere, quanto morti ci saranno ancora o magari ci sarà qualche risurrezione? Vedremo come andrà a finire, sono curiosa!!! Ah, in “abbattutto” c’è un intruso di troppo…
    Ho votato per il finale giusto, ora sta a te interpretare la parola “giusto”!!! Al gran finale e Buona Pasqua.

    • Ciao Isabella.
      Comincio a credere che ci sia un baco nel sistema che fabbrica refusi dopo la pubblicazione. Sai quando non ti capaciti di aver scritto una parola sbagliata quando l’hai riletta decine di volte?
      Dovrei smettere di scrivere col tablet. Ogni riga è una battaglia, perché, sadicamente, scrive quello che vuole lui, e ti prende per stanchezza! Mah!, Buona Pasqua, grazie per esserci sempre.??

  • Ciao Fenderman 🙂
    Questo capitolo e’ quello che mi e’ piaciuto piu’ di tutti 🙂 ricco di azione e tensione allo stato puro .
    Povero Bob , hai fatto un bel lavoro, sei riuscito da farcelo quasi odiare a portarci ad essere dispiaciuti per la sua fine indecorosa. E ora gio’ , Beth e Kylie 🙂 che ne sara’ di loro 🙂
    Ho votato “finale giusto” tanto ti conosco e so che saparai dare il giusto finale ad una fantastica storia 🙂
    complimenti ancora e a presto 🙂

    • Grazie Cat,
      Ho visto una Londra in tv assolata… da noi è tornato un pò di freddo, mai quanto, però ne troverà Bob varcata una certa soglia. Hai ragione, poveraccio. Fa una cazzata e si ritrova in una guerra che oltretutto dopo Henry è il primo a perdere definitivamente.
      Vedremo per il finale. Intanto mi preme sottolineare ancora una volta come un piccolo sbaglio possa innescare una catena di eventi, con un effetto domino che tutto travolge.
      Grazie, by.
      ?‍♂️

  • Capitolo 8)

    Ciao Fenderman!

    Tolto questo: “quando arrivarono davanti all’ospedale Bob volle fermare”, (credo manchi qualcosa) mi accodo al parere di Kez.
    Ti ho letto forse un pelo “di fretta” in questo capitolo, ma magari è solo una mia sensazione – o forse, semplicemente, avevi tanto da dire e poco spazio per farlo.
    Aspetto di scoprire in che modo si chiuderà questo viaggio. 🙂
    Punto sul morto.
    Continua così!
    Alla prossima!

    • Ciao GGP
      Ho dato un ritmo accelerato a questo ottavo capitolo perché di fatto succede poco in quanto è preparatorio del successivo, ma soprattutto è on the road, e quindi per estensione rapido, teso verso un traguardo. È una una specie di tensione accelerata ogni volta che si racconta una rincorsa, non so se ci sono riuscito.
      In quanto al “volle fermare” ho dato per sottinteso che intendesse fermare la corsa, l’auto, l’inseguimento, tutto con una azione sola.
      Grazie come sempre, ti auguro una felice Pasqua?‍♂️

  • Ciao, Fenderman.
    E niente, ti riesce bene tutto, qualsiasi genere ti venga in mente, lo metti in scena alla grande.
    Ho notato un paio di refusini qua e là, un dà senza accento e forse una virgola mancante per un vocativo… cert che, tra l’altro, questi poliziotti sono proprio tontoloni: fermani questi due tizi che gli rifilano la storiella dell’auto prestata, poi qualcuno sfonda il pollaio con l’auto rubata di uno dei due e nessuno si ferma sul posto per approfondire… uhm, mi sa che sono amici con i miei carabinieri di Gennaio.
    Comunque, un bel capitolo denso e raccapricciante al punto giusto, non per le azioni perpetrate in questo, quanto per l’evocazione di quelle raccontate nel precedente.
    Voto il morto e ti saluto.

    Alla prossima!

    • Buon giorno Keziarica,
      Ho trovato i refusi, grazie!
      In quanto ai poliziotti mi sento di assolverli.
      Quando hanno fermato “l’auto di Boyl” Bob ha detto: “Henry me l’ha prestata” dimostrando di conoscerlo. E poi in quel quarto d’ora che è seguito, grazie al contesto che è quello di un piccolo centro rurale, avranno avuto modo di diventare grandi amici?.
      Da lì a non approfondire sull’incidente di Sam il passo è breve.
      Adesso vediamo come se la cavano col seguito, visto che ancora non sanno nulla di Kylie e della fine che ha fatto Henry.?
      Grazie ancora, buona giornata!??

  • Ciao, hai fatto bene a fare un riassunto veloce, le cose si erano ingarbugliate un po’!!! E a quanto pare il gioco a incastri continua a sfornare nuove vie, perfetto!!!
    Ho votato per il morto che magari “parla”, o almeno la Smorfia dice così!!! Buona domenica (spero che da te non ci sia il temporale come qua) e alla prossima.

  • Il morto!

    Oh, nonostante di fatto non sia successo niente, ho l’adrenalina a mille! Stavo col fiato sospeso tutto il tempo!
    In questo momento più che Giò sembra Bob a comandare. Viene da chiedersi chi dei due sia il più pericoloso… Però mi piace come li stai caratterizzando: partendo da uno stereotipo ed infrangelo capitolo per capitolo 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, se l’antefatto di un delitto è spesso lento, come un vaso che si riempie goccia a goccia, il seguito, l’esito è invece convulso. È fuga, inseguimento, confusione.
      Il ritmo in questo capitolo era essenziale. Ora la diga s’è rotta, l’onda è passata, e nel prossimo capitolo si tornerà a costruire nuovi conflitti….
      Grazie, a presto!?

  • Riassuntino:

    Bob colpisce con una bottiglia sua moglie Beth ed esce con il cane, prima di raggiungere Giò, un amico malavitoso, per chiedere aiuto perché pensa di averla uccisa.
    Lei però è solo ferita, ed esce così come sta in camicia da notte per mettersi in salvo. Un barbone ubriaco, Sam, che dorme nel suo giardino la scambia per un fantasma.
    Arrivata a casa di un conoscente, Henry, Beth viene coinvolta nel massacro sadico di una ragazza, Kylie.
    Quando l’uomo vuole gettarle entrambe nel fondo di una grotta nel bosco, è fortunata, lui ha la peggio e viene ucciso.
    Beth salva così Kylie, e torna indietro la macchina di lui. Vuole evitare di essere incriminata per la sua uccisione, e al contempo vendicarsi di suo marito. Ancora una volta è fortunata. Con Kylie trasborda nel pick-up di Giò che trova lì poiché nel frattempo anche lui, con Bob, è arrivato a casa di Henry proprio per cercare lei. Poi fugge via, mentre i due scoprono in casa i segni della violenza e dello stupro perpetrati.
    Sul pick-up, buttato sul pianale, c’è però, e lei non se ne avvede, Sam il barbone ubriaco. Bob e Giò l’avevano caricato in attesa di decidere cosa farne, considerandolo un possibile scomodo testimone.

  • Ciao Fenderman 🙂
    Eccomi primo stavolta 🙂
    Il capitolo e’ super veloce e succede un sacco di roba 🙂 e’ molto scorrevole ma ovviamente il limite di caratteri ti ha fatto correre un sacco 🙂 in fin dei conti lo dovrai finire con otto capitoli e ti capisco 🙂 spero ne farai una versione ampliata con un link per leggerlo perche’ il racconto vale molto e va esteso 🙂 comunque tra una corsa e l’altra siamo arrivati all’ospedale 😀 ora voglio vedere cosa ci tirerai fuori con il cattivo 😀
    Complimenti vivissimi e a presto 🙂

    • Ciao gatto, spero non ti dispiaccia se ti chiamo così.
      Questo capitolo un po’ di passaggio è solo il racconto della confusione che di solito genera un delitto. Tutti si odiano, si inseguono, oppure si coalizzano contro comuni nemici. Verrà poi la riflessione e, forse, un altro dramma. Vedremo.?
      Grazie, ciaoooo

  • Ciao, sono sfinita da tutto il caos che stanno combinando quei quattro… come posso definirli? Mannaggia, mi mancano le parole!!! Ho l’atroce dubbio che non si vedrà mai la fine della vicenda, sono tutti troppo disorganizzati!!!
    Ah, si scrive scuoiato, anche se con la “q” rende di più l’idea.
    Ho votato per l’ospedale, vorrei vedere le conseguenze che seguiranno!!! Alla prossima.

    • …scrivevo squola con la “q” ?, davvero terribile!, ma stavolta sono stato tradito dal correttore-suggeritore automatico di parole (scrivo su un tablet).
      Grazie per la tua inarrivabile abilità in caccia all’errore, sei preziosissima.
      Ciao, ciao!??

  • Ciao, Fenderman.
    Altro episodio agghiacciante, modi, termini e discussioni frutto di una crudeltà che purtroppo davvero serpeggia nel mondo. Ricordo bene il fattaccio di cui al commento precedente, ne ho letto e sentito molto, una tragedia, senza riscatto, la sopravvissuta, poverina, ha dovuto fare i conti anche con la malattia, e non ha vinto.
    Ma torniamo alla storia e al voto, il mio va all’ospedale, dove spero arrivino in tempo e spero anche che la povera Beth riesca a scamparla, perché ci vuole, da qualche parte, una rivincita anche se solo in un’opera di fantasia.
    Bravo, lo sei sempre.

    Alla prossima!

  • Cioa Fenderman 🙂
    davvero un bel capitolo 🙂 che dire rispecchia molto il tipo di libbri che leggo io 🙂 anche lo stile narrativo che stai utilizzando 🙂
    concordo con Red hai introdotto dei personaggi interessanti e credo che l’unico su cui vorremo un buon approffondimento e Kyle 🙂 anche io mi apsettavo qualcosa di piu’ violento nei confronti di Sam da parte di Gio’ ma sono sicuro che stai pensando a qualcosa che ci tirerai fuori presto sul motivo per cui non gli e’ ancora stato torrto un pelo 🙂
    Voto l’ospedale ma ho imparato a conoscerti e so che qualsiasi sia la scelta del lettore riuscirai a dare vita a tutte e tre le opzioni in quanto sei bravo a lavorare su piu’ fronti 🙂
    Ancora mille complimenti 🙂
    A presto 🙂

  • Voglio saperne di più su Kiyle, quindi Ospedale!

    E così Beth ha fatto il salto della barricata: chissà se il gesto avrà lasciato “ciccatrici” o se ormai è divenuta “insesibile” (da questo punto di vista).

    Invece mi aspettavo un comportamento diverso di Giò nei confronti di Sam, specie quando quel coglione di Bob gli ha detto di caricalo.

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, grazie.
      Il comportamento di Giò? Lui non regala niente. Una frase sua detta nel quinto episodio è quanto mai espilcativa:
      “Caro Giò aiuta, risolve, ma tu… sai che vuol dire, vero?”
      Adesso aiuta, poi si fanno i conti…, e poi è ubriaco, e non ragiona granché!
      Grazie, a presto!?

  • Bello, bello ❤️ Adoro le atmosfere delle storie noir, anche se sono attuali hanno sempre quel fascino retrò che mi risulta molto avvincente.La scena del simpatico Henry che trasporta i corpi nel bosco ti è riuscita molto bene: facciamo il tifo per le donne, a questo punto: che sia fortuna!
    Bravissimo ??‍♀️

  • Capitolo 6)

    Ciao Fenderman!

    Leggerti con questo stile è affascinante, e a tratti anche un po’ inquietante. La narrazione, come gli eventi, è spietata. Sei riuscito a trasmettere questa profonda sensazione di disagio e di marcio, oltre che un bel senso di panico. Ci tieni su atmosfere incerte, e noi lettori non sappiamo più se vogliamo leggere quello che verrà… però voltiamo una pagina dietro l’altra. Ben fatto!
    Mi stai super incuriosendo! 😉

    Alla prossima, e dico che ci sarà una sorpresa.

  • Voto la fortuna, Fenderman, ho idea che ce ne sia bisogno.
    Ciao.
    Episodio intenso che mi ha riportato alla mente un bruttissimo fatto di cronaca nera del nostro paese, ce ne sono stati molti, ma quello mi ha sempre colpito molto. Dalle tue parti, tanti anni fa.
    Hai suscitato orrore lasciando filtrare la disperazione di questa donna. Non so che ne sarà del povero barbone, spero che un po’ della fortuna votata vada a lui.
    Bravo, terribile, ma bravo.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica, hai ragione, a pensarci bene questo non infrequente quadro delittuoso pur essendo molto più comune di quello che si pensa, rimanda a quella mostruosità nota come il massacro del Circeo.
      Io ebbi modo anche di incontrare in passato l’unica superstite…
      Ad ogni modo la mia storia non gli somiglia, non vuole; la ricorda ma, ripeto, capita che tante storie i assomiglino. La mia però è pura avventura, e presto torneremo alla ironia e al grottesco. Grazie per seguirmi sempre, a presto!??

  • Questa volta voto Fortuna!

    Quindi Kyile è ancora viva nonostante tutto. Per ora non è ancora morto nessuno, a parte il cagnolino, ma credo che avverrà a breve.
    Cosa potrà aver visto Beth? Lei è ancora legata e non idea di come possa liberarsi di corde ed aggressore in un’unica mossa. A meno che non c’è qualcosa che mi è sfuggito.
    Sam temo che stia per fare una finaccia ma Bob rischia peggio di lui…

    Dubbi e curiosità ti legano alla storia 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, hai ragione: nessun morto, a parte Willy, ma nel noir mi piace che la tensione salga e il morto, se c’è, sia il compimento della vicenda, e non come nei gialli il motivo scatenante.
      In quanto a Beth sappiamo che dalla stufa è stata sciolta e potrebbe anche avere le mani libere e non le usa per togliersi il bavaglio, questo per varie ragioni: la prima è far credere di non essere in sé, magari già morta!
      Grazie, alla prossima!?

  • Ciao Fenderman 🙂
    Il capitolo fila liscio come sempre 🙂 povera Beth davvero che e’ stata lanciata dalla padella nella brace 🙂 ma mi hai fatto intuire dalla fine del capitolo che forse , come dice Ligabue, una fiche gli e’ restata 🙂
    Il capitolo e’ scritto bene ho notato solo qualche refuso qua e la , forse l’hai scritto un po’ di fretta e non hai avuto modo di ricontrollarlo 🙂 capita 🙂
    “il sonno a prevalere su tutto.il” quell’il si trova di la per sbaglio 🙂
    oppure “– Che succede? Chi è? Beth non è così racchia. Chi è quel fagotto di merda?
    Caro Giò si stava incazzando.” manca il trattino che separa la parte dialogata dalla parte narrata 🙂
    Ma niente che tolga ritmo al capitolo 🙂 lo ho adorato 🙂
    ho scleto sorpresa 🙂 ho pensato a Beth che la fa pagare a Henry , ma lo so che al contrario di me tu sei molto bravo a portare piu’ scene con piu’ personaggi alla volta e magari la sorpresa sara’ diversa 🙂
    Attendo il prossimo capitolo con ansia 🙂
    A presto 🙂

  • Capitolo 5)

    Ciao Fenderman!

    Un capitolo bello forte, sia per linguaggio che per immagini. Sei riuscito del tutto a farci avvertire questa sensazione di disagio/oscurità/rassegnazione. Lo hai fatto con la solita maestria. complimenti! 🙂
    Dico che morirà qualcuno che non c’entra niente.
    La storia del materiale che tiene letteralmente incollati alle pagine, quindi continua così!
    Alla prossima!

  • Ciao Fenderman 🙂
    Capitolo abbastanza teso 🙂 adoro 🙂 ho notato una vena abbastanza poetica tendente verso l’Horror Kingiano 🙂 questo e’ pane per i miei denti 🙂
    il capitolo scorre 🙂 gio’ mi ha ricordato molto il mafioso italo americano di “L’occhio del male” non mi ricordo il nome, ma mi e’ rimasto impresso con i suoi modi di fare 🙂
    Ho scelto che morira’ un innocente 🙂
    Ormai hai risvegliato la mia vena horro 🙂 vediamo cosa mi combini 🙂
    A presto 🙂

    • Ciao, certo noir, affine all’orrore ma se mi posso permettere anche alla commedia surreale, che vira al grottesco e po’ si appoggia allo splatter puro…
      Che mondo fantastico! Raccontare le brutture umane (o inumane, è lo stesso!), È molto gratificante, è un esercizio autoassolutorio: la mostra del peggio per potersi sentire “diverso” (anche se non ‘migliore’ perché non si deve giudicare, mai).?
      Grazie, ciao?

  • Ciao, la situazione si fa sempre più ingarbugliata, mi sembra un anaconda che si avvolge su se stesso e strangola un po’ alla volta la sua preda!!! In tutta sincerità? Da qualsiasi parte si guardi, la vedo davvero brutta per tutti!!!
    Ah, non ne sono sicura, ma credo si dica manrovescio…
    Ho votato per chi non se lo aspetta, se abbassi la guardia in una situazione del genere è il minimo che ti possa capitare!!! Alla prossima.

  • Voto uno che non se lo aspetta, sperando che sia il vicino oppure anche Giò e, perché no, anche Bob. Mi paiono tutti degni di una brutta fine.
    Ciao, Fenderman.
    Episodio crudo e spaventoso, le immagini che presenti sono terribili e vivide abbastanza da mettere i brividi e con le parole non è semplice ottenere questi risultati. Ti evito i complimenti che, sai, sono sempre lì.
    Bene, cioè: bene per noi lettori, un po’ meno per le protagoniste. Speriamo in una rivalsa.

    Alla prossima!

  • Uno che non cerca altro!

    Questo capitolo è decisamente denso, nel senso di nero come l’inchiostro. Il “Caro Giò” però è assolutamente ben dipinto, nonostante in alcuni punti stereotipato, molto più di Henry Boyl che è “solo” un pazzo maniaco.

    Ciao 🙂

  • Capitolo 4)

    Ciao Fenderman!

    Sei sempre una grande dimostrazione di capacità e fermezza: l’idea di continuare le due storie, così da accontentare tutti, è stata sensata. Continua così!
    L’evoluzione di questo capitolo mi ha un po’ spiazzato, devo essere sincero. Devo ancora capire il perché, però. Ci devo riflettere! 😀
    Le immagini che hai evocato nella mia mente sono intense, soprattutto quella in conclusione. Mi hai trasmesso un qualcosa di “sbagliato” e tetro. Mi piace.
    Aspetto il prossimo, e dico di proseguire sulla via di Beth.
    Alla prossima!

    • Ciao Giuseppe, temi insoliti per me, ma qui sta succedendo una cosa. È un domino di tessere disperate che si accasciano una sull’altra. Non aspettarti niente di diverso da una folle corsa all’autodistruzione. In fondo è una metafora sfacciata di quello che stiamo diventando.
      Detto questo: oggi penne all’arrabbiata, carciofo alla giudìa e torta di ricotta. Buona domenica.?
      Ciao?

  • Ciao, Fenderman.
    Devo ammettere che non ho compreso subito, il “dove eravamo rimasti” rimanda a Uff, Fiorella e Viola e mi ritrovo con un fantasma, Beth e Giò. Il problema è che quando le opzioni pareggiano non è semplice capire cosa riporterà il sito… poco male, la storia avvince e rende al meglio. Certo che i tuoi personaggi, ultimamente, sono proprio sfortunati: li picchiano, li umiliano, gli ammazzano persino il cane… e tu riesci a raccontare tutto con semplicità e facendo arrivare ogni emozione, che ti posso dire? Che sei bravo? Te lo dico sempre. Ti dico allora che voto l’idea di Bob, ti ho rimandato in parità, con la speranza che presto ti sblocchino la situazione.
    Buon fine settimana e alla prossima!

    p.s. influenza passata, tu come stai?

  • Ciao Fenderman 🙂
    il capitolo e’ scritto molto bene 🙂 hai preso una scelta narrativa che ccosto molto a certi romanzi di Stephen King 🙂 cioe’ il raccontare la storia in terza persona ma utilizzare i vari personaggi presi uno per uno in diverse sequenza , per poi ricollegare il tutto alla fine 🙂 Amazing ! 🙂
    Ora ho un dubbio lancinante se il fantasma che ha visto Sam sia Beth che in realta’ e’ morta ma si e’ “risvegliata” (se me lo concedi) sotto forma di fantasma o se Bob in realta’ non l’ha proprio uccisa (ed e’ il motivo per cui hai usato “stordita” nel pezzo in cui parli di lei)
    Ero molto puntato a scegliere Beth per proseguire, per vedere se ho ragione ma ho deciso di votare Bob . Sento che c’e’ ancora molto da raccontare riguardo Gio’ Ventura e non posso perdermelo 🙂
    Ancora rinnovati complimenti e a presto 🙂

    • Ciao BCO
      Grazie prima di tutto.
      Giusta l’analisi sul metodo, nel senso che la scena “globale” che compone la storia è fatta di filoni vari, diversi che inevitabilmente dovranno trovare una sintesi nel finale. Insomma, mi viene naturale pensare a cose che accadono a persone diverse in contesti diversi che concorrono a costruire un unico “dramma”. Mi viene naturale, ripeto, in una storia noir non vedo altro modo di procedere. In quanto a Beth è un fantasma per Sam, poveraccio, ma non per noi. Per noi è solo malmessa e sfortunata… E chissà in che guai va a capitare…
      Grazie, ciao.?

  • Bravo Pongoman XD Mi è piaciuto come hai portato avanti l’incipit del noir, promette molto bene. Ti è bastato un capitolo e hai chiarito diverse cosine, stupendo il lettore e invogliandolo nella lettura. Già adoro il personaggio di Beth, e quindi il mio voto va a lei e alla sua paura ❤️
    Ben fatto ??‍♀️

  • Capitolo 3)

    Ciao Fenderman!

    Per me devi assolutamente proseguire con il Noir. Credo di averti mandato in pari le opzioni, quindi spero si sbrogli un po’ la situazione, altrimenti sarà tuo compito scegliere! 😀
    Il capitolo è curato come sempre, quindi i miei complimenti. C’è giusto un passaggio dove vai a capo con la minuscola, ma nulla di grave! 😀
    Continua così, e spero vinca il Noir!
    Alla prossima! 😀

  • Ciao, Fenderman.
    Voto per Uff, Fiorella e Viola, non è che incontrano Margherita??
    Chissà che hanno da fare su in soffitta e chissà se Uff ci arriva, vista la mole. Sai che un po’ mi dispiace per questo personaggio? In fondo, affitta case e nessuno lo paga, ma come vive?
    Questa storia mi fa venire in mente un certo vecchietto a Natale, chissà che non ci esca un lieto fine, fantasy però, mi raccomando.

    Alla prossima!

  • Il mio voto l’ho lasciato a Pietrino, perché credo che con quell’ incipit lì ci sia tanta nostalgia, tanta malinconia, tante emozioni da raccontare. E da leggere ❤️ La mia personale classifica degli incipit che c’hai proposto:
    1-Pietrino; 2-noir; 3-fantasy!
    Alla prossima ??‍♀️
    (P.s. sabato ho pubblicato il mio cap.5: t’aspetto nel bianco)

  • Ciao, tutta la poesia di una bella favola!!! E anche se non credo che la gente veda fisicamente la vita in bianco e nero (se non per malattia), molti di noi la vedono metaforicamente in nero!!! Ah, scusami se prossimamente non sarò molto reattiva nel leggere, ma sono molto impegnata con gli scout, almeno fino a maggio.
    Ho votato per continuare con Uff & co, voglio vedere perché non può toccare Fiorella!!! Buona domenica e alla prossima.

  • Ciao Fenderman:)
    Una storia curiosa 🙂 ma non sono un gran fan del genere fantasy è carino però il contrasto che dai tra uff ( fantastico nome ) depresso e in bianco e nero e fiorellini invece ricca di colori, una metafora un po’ della vita direi , giovinezza e spensieratezza contro vita adulta e problemi 🙂
    Il capitolo come sempre fila benissimo, ho notato che c è un piccolo refuso in questa frase :” ma dove Uff e altri peggiori di Uff non avevano cuore di salire.” Avresti potuto evitare il secondo uff, ma visto il modo scherzoso e un po’ particolare in cui hai deciso di portarci questo capitolo potrebbe essere anche una cosa voluta 🙂 fammi sapere:)
    Io tra le tre storie sono rimasto più colpito dal noir e dalla porta nel retro del bar, voglio sapere cosa nasconde 🙂
    A presto 🙂

    • Ciao BCO
      Grazie del commento e della lettura.
      Quella frase a torto o a rab gione, non lo so, la riscriverei allo stesso modo. È una frase che potrebbe essere scritta in vario modo ma così mi “suona” meglio.
      Grazie comunque per averlo sottolineato. Credo che il noir prevarrau, vediamo…? ciao.

  • Dopo aver letto tutti gli incipit – e dopo un attento esame, uno scrutinio e un paio di telefonate – ho deciso di dare il mio voto per il noir ? Inizialmente sono stato tentato dalla carica nostalgica di Pietrino, ma riflettendoci meglio sono curioso di leggere l’evoluzione della storia noir: voglio sapere cosa c’è dietro quella porta!
    Buona scrittura!
    (Avevo votato stamattina, ma il commento non me lo faceva fare, boh)

  • Ciao, Fenderman.
    Devi scusarmi, da tempo dormo poco e male e da ieri ho anche un po’ di influenza, ma non sono mica riuscita a capire chi è caduto a faccia in giù tra i funghi… il vagabondo?
    Sai che non avevo realizzato, finché non l’ahi specificato, che la moglie era morta, credevo che lei lo avesse colpito e lui, sanguinante, fosse uscito di casa deciso a lasciarla.
    Nulla di grave, sono io un po’ lenta. Il racconto è ben scritto, come sempre. Ti segnalo solo un refusino: “Una volta fuori, ispirato a pieno polmoni l’umido” ?
    Voto lo street fantasy, se ti lasci ispirare dal tuo amico Ottaviano, direi che hai il racconto in mano.

    Alla prossima!

  • Andiamo con lo street fantasy, dai: sono curiosa di leggere come ti modellerai. Ti visualizzo come un omino di pongo, duttile e malleabile: capace di adattarsi a tutto XD
    Questo incipit mi piace, anche se accadono davvero un sacco di cose XD forse anche troppe, ma ci sta: soprattutto se, come in questo caso, la lettura non risulta affatto pesante. Bravo Pongoman ??‍♀️

    • Cara Martha, prima di tutto grazie,
      è vero che ho messo parecchia carne al fuoco qui, ma sai io vedo certe storie come questa come un gioco del domino dove la caduta di una sola tessera provoca una reazione a catena e l’apparente tranquillità, la fissità che c’era si trasforma in un vero tracollo. La storia, se passerà, questo sarà, né più né meno!
      Grazie ancora, ciao??

  • Ciao,
    eccomi con il secondo capitolo. Rinnovo i complimenti per il lavoro sullo stile, che hai adattato al genere noir. MI è piaciuto in particolare il “lavoro di virgole”, che ha dato un ritmo ondivago, come se noi lettori stesso seguendo il passo traballante di Sam o di Bob… Forse mi sono fatto prendere la mano, ma l’effetto mi è piaciuto 🙂 Ci sono state solo una o due frasi dove mi sono leggermente inceppato nella lettura (es. “Nel momento in cui arriva Sam,…), però direi che è questione di gusti. Ancora complimenti.
    Ho votato per lo street fantasy per vedere cosa combini!
    Buona scrittura

  • Capitolo 2)

    Ciao Fenderman!

    TI ho trovato la colonna sonora per questa parte di storia: leggerti con questo sottofondo ha amplificato le sensazioni che sei riuscito a trasmettere con la scrittura.
    https://www.youtube.com/watch?v=yRGDKlCCqq8
    Il bello del tuo modo di scrivere è sempre questa sottile ironia/sarcasmo, anche nelle scene più toccanti. Offre sempre un ottimo contrasto. Leggerti è sempre un ottimo stimolo a cercare di migliorare. Scegliere una delle tre storia, lo ammetto, sarà difficile.
    Ho notato a scelta di rendere un po’ più fitto lo stile di questo capitolo, creando una certa differenza con il capitolo precedente. Anche questo prova la tua abilità nel cambiare forma a seconda del racconto in questione! 😉
    Continua così!

    Alla prossima.

    • Wow, addirittura. E non hai letto ancora il seguito! (quello che forse un giorno scriverò).
      Secondo me il noir è il genere ideale per esercitare sarcasmo e ironia. Perché sarcasmo e ironia sono uno steccato che assicura il giusto distacco che si deve tenere da tanto orrore, dalla morte quando è oscena, morte da quattro soldi.
      Vedremo se questa storia continuerà. Ti confesso che mi piacerebbe e tanto.
      ? ciao.

  • Ciao, davvero bello e forte!!! Sai una cosa che mi ha sempre fatto paura? La banale naturalezza del male, e tu sei riuscito a metterlo nero su bianco con maestria!!! Calzante anche il titolo… come se non esistesse. Ah, solo un refusetto: “…ispirato a pieno polmoni”.
    Ho votato per street fantasy, spero in un tocco un po’ sbarazzino!!! Alla prossima.

  • Io continuo a votare lo Street Fantasy perché mi incuriosisce quello Street!

    Avevo immaginato come andasse la questione tranne la morte del cane (poveraccio) ed il finale! Certo, rimangono mille dubbi su quanto potrebbe succedere, ma l’hai detto tu stesso: è un incipit!

    Ciao 🙂

  • Ciao Fenderman 🙂
    Eccomi qua 🙂
    capitolo scritto molto bene e non ho notato nulla da farti notare 🙂
    bello e scorrevole senza nulla di complesso da capire 🙂
    Ho notato che questo paesino sia tutt’altro che tranquillo infatti ci sono stati 3 morti (se si include il povero Willy) e sono certo che dall’altra parte ci sara’ qualcuno ad indagare su cio’. Inoltre sono molto curioso di sapere cosa cela la misteriosa porta sul retro del bar 🙂
    l’ultima volta non ha vinto ma io non demordo e voto giallo anche questa volta 🙂
    a presto 🙂

  • Capitolo 1)

    Ciao Fenderman!

    Ottimo capitolo per iniziare!
    Il nostro protagonista è super curioso. Ho avuto l’impressione, forse anche a causa della mia impostazione di voce, errata, potesse essere più piccolo, anche per i pensieri. Non è una critica. 😀 Ho adorato la sua innocenza!
    Il capitolo mi pare che fili liscia, incuriosendo e catturando fin da subito il lettore. Ben fatto!
    Aspetto il prossimo, e punto sul Noir.
    Ho potuto leggere la tua storia all’interno del secondo episodio di The Incipit.
    La trovi sempre su Youtube:
    https://youtu.be/VzCJSJs67Os
    Alla prossima!

  • Ciao, Fenderman.
    Bentornato, anche se non sei mai andato via ?
    Bel racconto, pensavo che la donna dell’ufficio fosse la vera madre del bambino inizio, poi ho capito, forse, che si trattava del suo primo amore. Con le piccole cose (la calza smagliata per via del difetto nel mobile da poco) riesci a creare atmosfere che portano immagini nitide alla mente. Bravo.
    Voto il noir, che parrebbe (al momento) il genere favorito.

    Alla prossima!

  • Pietrino, alle prese con nuove emozioni, ha un che di nostalgico; e quella calza smagliata mi ha fatto venire in mente la celebre scena della Loren. Lei non aveva le calze smagliate, se ricordo bene, ma come te sapeva miscelare molto bene innocenza e erotismo. L’ho letto in bianco e nero, e la cosa mi è piaciuta un sacco: molto bravo.
    E dopo il bianco e nero andrei volentieri sul giallo, quindi voto “un giallo” ??‍♀️

  • Ciao Fenderman 🙂
    finalemente anche a te rieasco a seguirti dal principio 🙂
    scritto molto bene e simpatico 🙂 voglio vedere dove puo’ arrivare questo racconto 🙂
    ah… i primi amori degli adolescenti 🙂 mettici poi qualche calza smagliata e sono dolori 🙂
    comunque ho scelto giallo in quanto sono un amante del genere 🙂 ma sono sicuro che qualsiasi cosa venga scelto la storia sara’ interessante 🙂
    ti seguo ovviamente 🙂
    a presto 🙂

  • Uno Street Fantasy perché non riesco ad immaginarmi cosa sia…

    Fantastico il passaggio dall'”età dell’innocenza” alla pubertà vista dagli occhi del protagonista e di una “ragazza ideale” che poi chissà quanto ideale sia. Ma tu sei un poeta in queste cose 🙂

    Ciao 🙂

  • Complimenti! Scrittura avvolgente e voce narrante d’impatto. Mi piacciono i dettagli che inserisci, come l’anello che lei fa girare al dito mentre telefona, e che rendono lo sguardo del protagonista vero e originale.
    Mi piacerebbe leggerti in un noir!
    Buona scrittura.

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