LA MASCHERA MALEDETTA DI BAFOMETTO

Dove eravamo rimasti?

Cosa succederà alla fine? Si risveglierà e riuscirà a trovare l'assassino (100%)

DUE PECCATORI

Brayan si svegliò di colpo, sudato fradicio, preso da un forte senso di soffocamento, nausea e vertigine.

Si trovava nel centro di Piazza San Marco.

Davanti a tre figure nere. Guardò i loro volti persi e spenti: erano Alejandro, Priscilla e Diletta.
A terra, davanti a loro, c’era il cadavere esangue del povero Fiorenzo.

Diletta cadde in ginocchio. «No! Ho ucciso la persona sbagliata. Ho ucciso Fiorenzo!»

«Come hai potuto!» Le gridò Priscilla con la voce spezzata. «Come hai potuto uccidere mio fratello! Hai portato via la mia famiglia! La mia anima è a pezzi. Non potrò mai vivere serena senza di lui!»

«Te lo giuro Priscilla, non l’ho fatto apposta è stato solo un incidente. Non volevo, non avrei mai voluto che finisse così, io amavo e rispettavo tuo fratello.»

«Come hai fatto a scambiarlo per…»

«Per me», disse Alejandro a fil di voce.

«Voi due!» Si girò verso le donne, accusandole «Volevate uccidere me!» Digrignò i denti in modo perfido.

«L’ho colto alle spalle e gli ho tagliato la gola da dietro, pensando fossi tu Alejandro, eravate vestiti uguali.»

«Tu volevi uccidere me? Perché?»

«Perché ero stanca di vedere Priscilla soffrire e piangere a causa tua. Sono stanca anch’io di vedere che la usi e che la maltratti come più ti piace. Sono stanca di vederla con il volto segnato dai lividi causati dalle tue sporche mani. Io ci tengo molto a lei. Io la amo con tutta me stessa. È la persona più importante dell’universo. Lei è il mio amore. Non permetterò più a nessuno di farle del male. Tu sei solo un mostro! Come ti permetti di mettergli le mani addosso a tua moglie. Vergognati! Sei un uomo spregevole!»

«Tu la ami? Tu sei innamorata di lei? Sei tu la donna…» Alejandro era traumatizzato. Era sempre stata sotto i suoi occhi, come aveva fatto a non accorgersene? «Che bastarde!» Imprecò per essere stato preso in giro da due donne.

«Io amo Priscilla. Sono sempre stata innamorata di lei.»

«Priscilla.» La chiamò a sé l’uomo.

«Mi dispiace Alejandro. Ho provato a nascondertelo in tutti i modi perché so che rischi comporta amare e frequentare un’altra donna, quando sei già sposata. È proibito, è quasi un crimine. Ma io sono stanca di tutto questo. Sono stanca di stare sotto i tuoi ordini e di subirmi le tue violenze, quanto più ti aggrada. Io ti avevo sposato veramente per amore. Io ti amavo veramente Alejandro, ma tu mi hai fatto solo del male…tu mi odi lo so…mi hai sposato solo perché te l’ho supplicato, perché ti ho fatto solo tanta pena. Tutto qui.»

«Certo che ti odio, pensavi che ti amassi?» Rise beffardo. «Non m’importava nulla né di te e né di tuo fratello. La mia dignità e la mia reputazione possono essere spezzati da qualsiasi cialtrone che non riesce a prendersi le responsabilità verso la famiglia. I soldi sono solo frivolezze, non mi interessa diventare povero per i troppi debiti di qualcuno che adesso giace qui, a terra, morto. Ma venire a sapere che mia moglie mi sta tradendo con una DONNA questo è ben più grave e oltraggioso, per la mia dignità da imprenditore aristocratico e gentiluomo che sono. Il vostro adulterio è quello che mi farà andare in rovina. Chi pensiate voglia ancora stringere affari con un uomo tradito dalla moglie con un’altra DONNA! Che vita dovrei fare io adesso, eh?!» Si rivolse infine a Diletta. «Peccato che non ci sono io al posto di Fiorenzo, mi sarei risparmiato tutta questa umiliazione!»

Le tre figure guardarono Brayan.

«Ancora tu, bamboccio!» Sbottò maleducato Alejandro.

«Mi dispiace che la vostra storia sia finita in una tragedia…quindi…»

Il fanciullo vide le maschere delle donne cambiare aspetto e forma: divennero rosse, con la barba folta nera e due enormi corna sopra le orecchie a punta, come la sua. Anche loro adesso indossavano quella di Bafometto. Erano entrambe colpevoli di omicidio.

Le due maschere si guardarono.

«Caro fanciullo, abbiamo peccato, proprio come te», sentenziò Diletta.

«Non capisco, hai ucciso tu Fiorenzo, non Priscilla.»

«Io ero d’accordo fin dall’inizio. Ero d’accoro con Diletta di uccidere mio marito e poi di scappare lontano, insieme anche a Fiorenzo, lottano da Venezia per sempre. In modo che nessuno ci avrebbe visti come i colpevoli e perché sicuramente saremmo scampati da tutti i nostri debiti.» Spiegò con più calma la maschera in rosa.

«Eri d’accordo con lei?» Domandò allibito, l’uomo.

«Sì Alejandro, e mi dispiace…» A Priscilla gli si ruppe la voce.

L’uomo esausto, non ne volle più sapere. Accarezzò sua moglie sulla guancia. «Addio Priscilla.»
Triste e deluso si allontanò dalle donne, voltando loro le spalle, scomparendo poi nella buia notte di Venezia.

Bryan rimase con le due donne e il cadavere di Fiorenzo ai loro piedi.

«Cosa farete adesso?» Chiese rivolgendosi a loro.

«Scapperemo insieme.» Diletta prese le mani a Priscilla. «Come ci eravamo promesse.» Le due maschere si guardarono in viso. «Perché noi ci amiamo vero?»

«Sì, io ti amo Diletta.»

«Anch’io ti amo Priscilla.»

Si avvicinarono e si stamparono un dolce e amoroso bacio sulle loro labbra color porpora.

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21 Commenti

  • Il prossimo è l’ultimo capitolo, quindi si risveglierà e riuscirà a trovare l’assassino; perché io sono per i lieto fine; oltre al fatto che non avrebbe nessun senso che morisse così, visto quanto è successo tra il capitolo 4 ed il capitolo 5 😉

    Commenti finale dopo l’ultimo capitolo 🙂

    Ciao 🙂

  • Verrà attratto dalla bellezza di quattro maschere di carnevale!

    Ho trovato questo capitolo quasi fosse un sogno: lui è un bambino eppure nessuno ci fa caso, le guardie si inchinano a lui mentre altri lo evitano come la peste. Ed ancora non sappiamo che cosa questo poveretto debba fare…

    Ciao 🙂

  • Ciao lauraruetta,
    il capitolo è scorrevole, la descrizione che ci hai dato della scena con le maschere è davvero ben scritta; mi è piaciuto molto.
    Ho votato per un risveglio in un nuovo posto sfarzoso, con la speranza che Bryana possa incontrare un possibile alleato. Non lo vedrei da solo, in quest’avventura iniziata col piede decisamente sbagliato.
    Alla prossima!

  • Si risveglierà di nuovo in un posto sfarzoso! Perché adoro i salti temporali 😀

    Ciao! Capitolo ben scritto e molto intrigante, anche se ancora non si comprende (ma non lo comprende nemmeno il protagonista, quindi va bene) perché gli sia capitato questo 🙂

    Ciao 🙂

  • Ciao!
    Fortunatamente sono riuscita ad arrivare in tempo per poter “giocare” con la tua storia, della quale ho già recuperato i capitoli precedenti.
    Non so perché, ma la caduta in acqua mi fa pensare a quelle scene dei film in cui il protagonista fa un “salto temporale, dunque ho votato affinché Brayan torni nella sua epoca.
    A presto!

  • Ciao lauraruetta,
    ho votato anch’io per l’altra epoca; le altre opzioni, francamente, mi sembrano una forzatura per condurci su una strada già stabilita. Potrei sbagliarmi, per carità, ma l’impressione è questa.
    Comunque mi è piaciuta la descrizione di piazza San Marco, si sente che è “vissuta”.
    Mi chiedo come farà il giovane Brayan a risolvere un caso di omidicio. Vediamo un po’.
    Alla prossima. 🙂

  • Concordo con Ottaviano che tra le tre, l’unica sensata sia quella dell’altra epoca.

    Mi è piaciuta la descrizione di piazza San Marco; vero, toglie molti caratteri in un racconto che ha i caratteri contati, ma forse avevi bisogno di un capitolo di intermezzo 🙂

    Ciao 🙂

  • Voto altra epoca, non vedo opzionabili le altre proposte.
    Il racconto promette, è anche ben scritto anche se francamente trovo un poco inutile la fin troppo estesa descrizione della splendida piazza S. Marco, perché non racconta nulla di nuovo, e non aggiunge nulla alla storia.
    Partiamo per un’altra epoca? Io ci sto!?? ciaooo

  • Un racconto piacevole, dai, per una volta.

    Sono molto curioso di vedere un racconto ambientato durante il carnevale; la maschera che galleggia nell’acqua torbida e che attrae il protagonista, mi ha ricordato molto l’inizio di The Mask: chissà se sarà qualcosa di simile 🙂

    Ciao 🙂

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