Dove eravamo rimasti?
Fiorella Garibaldi, generale di brigata
Ore 15:00, sulle scale del palazzo che sappiamo, fra il quinto e il sesto piano, assemblea degli scalonauti. Erano ragazzini e ragazzine dai cinque ai dodici anni, tutti abilmente sfuggiti al controllo delle rispettive mamme, nonne, sorelle, cugine, tate e zie nubili che non escono mai; tutti evasi dalla obbligatoria pennichella pomeridiana, tutti bisognosi, affamati dell’unica cosa che conta a quella età: la bella compagnia dei sognatori, dei costruttori di fiabe e conquistatori di improbabili pianeti; tutti portatori sani di faccette e treccine, frange, e orecchini, colletti storti e scarpette col buco, cinte e calzoncini, calzini scesi e ginocchia sbucciate. Erano il colorito esercito della gaiezza, un giardino di fiori nuovi sbocciati sui gradini di travertino in cima a quella scala, prima della mitica, misteriosa soffitta, residenza esclusiva del generale Fiorella Garibaldi,
– Allora: eccoci qua – disse appunto lei all’adunata scomposta. – Un po’ d’ordine prego. So che è difficile, ma niente è facile e dunque…
L’audience subito si compose e zittì; raccolta con lo sguardo in su, verso di lei, attendeva l’ultima novella.
– Stiamo lavorando per un viaggio – proclamò la piccola ostentando un insolito verbo adulto – l’obiettivo è portare tutto noi da questo edificio alle Indie Orientali. So, non vi agitate, che molti non sanno neanche di cosa stia parlando. Quelli si chiedano, per favore perché vanno a scuola, e solo dopo aver trovato risposta, potranno interrompere questa introduzione. Dunque dicevo: traslocheremo tutti insieme in un paese lontano dove tutto è grande: là dove i gamberi sono gamberoni, i monsi sono monsoni, i gibbi sono gibboni. Tutto è gigantesco, colorato e bagnato; il blu è blu, il nero non lo so, il giallo è giallo e il bianco è tutto e niente, e il niente è finalmente niente e non ha bisogno… proprio di niente! Ah, ah, ah!
– Ci stai prendendo in giro! – gridò un coretto.
– No, è vero – rispose un altro.
– Zitti, zitti. Avevo detto che non è facile, e infatti non lo è. Anche voi non siete tipi facili sapete? Il piano è questo…
La sera prima…
– Fiorellina vieni qui, – aveva detto Viola mostrando una lettera – l’ho appena ricevuta: è di papà. Scrive dalle Indie Orientali, un luogo magnifico e lontano. Sta bene, ti manda un bacino, e dice che tornerà, ma non sa dire quando.
– Le Indie Orientali mamma? Cosa sono?
– Sono dei grandi paesi, sconfinati, dove il nostro orologio si confonde.
– …l’orologio?
– Sì, quando usciamo per andare a scuola laggiù si va a nanna, e quando andiamo a dormire là già si lavora.
– Poverini, che confusione. È lontano hai detto; quanto?
– Molto. Questa lettera ha impiegato un mese per arrivare.
–…le Indie hai detto, uhm…
– Le Indie, certo, perché lo chiedi?
– No, pensavo. Mi piacerebbe farci un salto.
*
… – E dunque – disse uno lentigginoso coi capelli rossi – che dobbiamo fare?
– Te l’ho detto, ma non sei stato attento – disse Fiorella – ci serve il propulsore ma io l’ho già trovato.
– Meno male! – disse Cirillo, il piccolino – ma cos’è?
– Bene, e quando si parte? – chiese Lorella, miss palazzo, lisciando i capelli.
– Buoni, buoni! Partiremo quando avremo qui il propulsore. Mi serve per questo tutta la vostra collaborazione e la vostra… come si dice… non mi ricordo: uff, va be’, quella cosa lì. Qualcuno dei più grandi saprebbe scrivere una letterina al cavalier Uff Lieto per farlo venire qua?
– Uff il padrone di casa? Noi! – dissero in due alzando la mano.
Erano i gemelli Fortzaimer, due studiosi matricolati che conoscevano il mistero della penna “abiro”, cosa che gli altri nemmeno si chiedevano, anche perché gliene importava poco e niente.
– Bene, vi dirò cosa scrivere. Tutti gli altri mi raccomando: pronti. Domande?
– Sì – disse Lucilla, una piccola matrioska che teneva un micetto in braccio – posso portare il mio Attila con me?
A quel punto altre manine si alzarono, tutte per lo stesso motivo.
– Va bene – concesse Fiorella Garibaldi – lieta perché la piccola ailurofila le aveva fornito una magnifica opportunità per convincere tutti gli altri – ognuno di noi porterà una cosa; ma una cosa sola.
Grida di giubilo e risate: il gruppo adesso era davvero compattato e motivato.
– Mi raccomando: forza e acqua in bocca, e senza bere, sennò si perde. Le Indie ci aspettano, viva le Indie Orientali!
Finita la riunione Fiorella pensò a cosa portare e scelse subito mamma Viola, perché era la “cosa ” più preziosa che aveva. Poi il generale di brigata scalonauta, soddisfatto, tornò bambina; e succhiando un chupa chups alla fragola, aprì un libro illustrato di fiabe, e iniziò a mormorare:
– Indie, pingue, aringhe, bilingue…
*
Disteso su un materasso di scorze di semi di zucca, il piccolo di casa, il cavalier Uff, Gaio Lieto, consumava l’ultima porzione da un chilo di bruscolini della giornata.
Li adorava, e quando il medico gli diceva smetti di mangiarli e ti porto alle olimpiadi, lui rispondeva mangio anche te.
Tra poco si sarebbe addormentato sognando enormi zucche ripiene di semi…
E ora?
- Manca una cosa (40%)
- Uff è un propulsore difficile (60%)
- Si parte (0%)

29/03/2023 at 23:27
Acqua! Non so il perché
Esulto anch’io e saluto il grande viaggio di Fiorella Garibaldi ed i suoi “piccoli Mille”, guidati dal Capitano Uff e dal Nostromo Viola!
Buon Viaggio ragazzi: ci vediamo alle indie orientali! 😀
Ciao 🙂
28/03/2023 at 14:10
Capitolo 4)
Ciao Ottaviano!
Adoro la genuinità che riesci a far trasparire dai tuoi personaggi. Sono anche io incuriosito da Garibaldi. Non voglio ripetermi, quindi aspetto di scoprire come andrà avanti 🙂
Continua così!
Alla prossima!
25/03/2023 at 19:33
Ciao, il piano sta andando a gonfie vele, al contrario della nave pirata/carro di carnevale!!! Ma poi mi domando: perché uno dovrebbe tenere un coso simile in una cantina? Be’, credo che in una storia come questa è inutile farsi delle domande e godersela come viene!!!
Ho votato per un aiuto inaspettato, voglio proprio vedere quale!!! Buon fine settimana di primavera (dicono che presto tornerà il freddo, almeno qui al Nord) e spero di non impazzire prima, con voi uomini alle volte è veramente difficile lavorare!!! Alla prossima.
26/03/2023 at 17:15
Ciao Isabella, grazie.
A proposito del carro, vorrei far passare l’idea che Uff non sia esattamente come appare e il carro sia un po’ come il testimone di una personalità diversa, repressa, lasciata sotto uno strato grigio di cenere.
Grazie ancora, ciao🙋🌻
25/03/2023 at 08:38
Ciao, Ottaviano.
Voto Garibaldi, non so chi sia in questa storia, se si tratti di quello vero o di un usurpatore del nome, ma sono sicura che riuscirai a tirare fuori un personaggio fantastico.
Non ho figli, ma se ne avessi mi piacerebbe tanto far leggere loro questa tua storia, colorata e intelligente. Mi piacciono tutti i personaggi, anche Uff, che so nascondere un animo di bambino.
Aspetto di vedere dove ci porterai e ti auguro un buon sabato e una ancor più buona domenica.
Alla prossima!
25/03/2023 at 11:13
Ciao Keziarica. Grazie.
Questo racconto è una vera piacevolissima sfida per me che non ho mai scritto nulla per bambini ( e neanche stavolta in verità volevo farlo) ma Fiorella e Uff, e Viola pure, mi hanno forzato la mano e ora ne sono contento.
In quanto a Garibaldi è un mistero già svelato…
“– Ragazzi – proclamava Fiorella Garibaldi all’assemblea degli scalonauti –” In realta, guarda un po’, Garibaldi è semplicemente, ma non a caso, il cognome di Fiorella.😊
Ciaoo🌻🙋
24/03/2023 at 16:51
Ciao Ottaviano 🙂
Leggendo e rileggendo le righe di questa storia mi cerco di immedesimare nel mondo di Fiorella e niente, voglio partire con loro , sperando che Uff non la faccia troppo difficile 🙂
niente da dire sul capitolo a parte che e’ una fonte di ricarica dopo una dura giornata lavorative 🙂
voto anche io per l’aiuto inaspettato 🙂
a presto 🙂
25/03/2023 at 22:13
Grazie Cat, le tue parole mi fanno bene. In fondo raccontare una storia, quale che sia, è una mano tesa a qualcuno, e quando viene accolta con favore è una gioia! Grazie ancora, ciao🙋
23/03/2023 at 22:08
Un aiuto inaspettato perché mi piacciono gli aiuti inaspettati!
Sorrido ogni volta che leggo questa storia: è un “propulsore di colore” a tutto spiano 😀
Vai così!
Ciao 🙂
25/03/2023 at 22:10
Grazie Red, siamo “operatori del sorriso” e dunque sorridiamo che è meglio!😊
Ciaoo🙋
20/03/2023 at 10:34
Manca una cosa, siamo ancora all’inizio, anche se non vedo l’ora di partire.
Ciao, Ottaviano.
Guarda, quando leggo paragrafi come quelli che si trovano qui, all’inizio dell’episodio, mi brillano gli occhi, la frase: “tutti portatori sani di faccette e treccine, frange, e orecchini, colletti storti e scarpette col buco, cinte e calzoncini, calzini scesi e ginocchia sbucciate.” una descrizione impeccabile, viva, che riporta alla mente i miei giorni così. Bellissimo!
La nostra piccoletta ha le idee chiare, un po’ mi ricorda un’altra bimbetta furba che vedeva i fantasmi e con loro viveva avventure, per caso si conoscono?
Bravo, come sempre, e questa volta ancora di più.
Alla prossima!
21/03/2023 at 13:15
😊 La piccola Carlotta… Non me libererò mai, e un giorno tornerà, ne sono certo. Come vedi ce ne sono di “Carlotta” in giro, tutte pronte a stupirci!😊
Grazie per l’apprezzamento, i tuoi ricordi sono anche i miei, e la nostalgia che ci prende è “patrimonio immateriale UNESCO”.
Grazie ancora, a presto!🙋🌻
18/03/2023 at 10:58
Ciao, ah, quanti bei ricordi di bimba che hai fatto affollare nella mia mente!!! Anch’io ero una di quelle che odiavano la pennichella pomeridiana, soprattutto all’asilo. Così con un amico e un’amica fuggivamo per andare ad esplorare l’asilo vuoto, e quando ci stancavamo di giocare andavamo ad aiutare le cuoche ad asciugare i piatti. Eh sì, l’avventura mi è sempre piaciuta, fin da piccola!!!
Ho votato per il propulsore difficile, anche perché vorrei capire il meccanismo per cui lo sarebbe!!! Buon weekend e alla prossima.
21/03/2023 at 13:18
Ciao Isabella, è vero, quante storie di bambini si somigliano e restano tuttavia uniche e speciali. Adesso voleremo laggiù in India e chissà se un giorno ci sveglieremo già grandi…
Grazie!🌻🙋
16/03/2023 at 23:41
Ciao Ottaviano 🙂
Che dire sono sicuro che ti stai a divertire 🙂 devo darti ragione il fantasy e’ veramente un po’ uno sfogo per lo scrittore perche’ puoi scrivere quello che vuoi senza paura di sbagliare devi solo stare attento a curare bene il capitolo 🙂 e di quello sai bene di saperlo fare molto bene 🙂
ti devo dire che mi hai riportato indietro nel tempo con la prima parte del capitolo 🙂 mi hai fatto ricordare “Il giornalino di Gianburrasca” quello fatto con Rita Pavone non so se hai mai avuto il piacere di vederlo 🙂 se no te lo consiglio 🙂 soprattutto il pezzo dove Gianburrasca finisce in colleggio 🙂
Bravissimo 🙂
Io ho deciso di andare un po’ contro corrente e ho scelto che manca una cosa 🙂 Vediamo cosa ne tiri fuori 🙂
A presto 🙂
17/03/2023 at 00:18
Ciao, grazie. Ricordo Rita Pavone, ero bambino anch’io allora. Oggi sono grande, amo i bambini e le loro piccole grandi storie mi affascinano, inutile negarlo.
In quanto all’invenzione, è vero con queste storie puoi persino inventare di “fare un salto” alle Indie Orientali. Non è meraviglioso?
Grazie, ciaooo🙋
16/03/2023 at 22:19
Uff è un propulsore difficile! Lo abbiamo già visto, no? 😉
Questo capitolo è stato molto divertente! 😀
Ciao 🙂
17/03/2023 at 00:20
Uff è un tipo tosto. I mangiatori di semi, di solito, lo sono.😊
Confidiamo nelle arti militari del generale e vediamo cosa ne sorte.
Ciao, Red, grazie!🙋
16/03/2023 at 21:18
Capitolo 3)
Ciao Ottaviano!
Hai inserito parecchie frasi d’effetto in questi cinquemila caratteri: belle espressioni che rendono facile al lettore il compito di sentire nell’intimità i tuoi personaggi. Ben fatto!
C’è giusto un passaggio:
“Dunque dicevo: traslocheremo tutti insieme in un paese lontano dove tutto è grande: là dove i ” dove c’è la ripetizione dei due punti, ma ho pensato subito a una svista. In entrambi i casi, ci stavano.
Per il resto, voto per le problematiche di Uff.
Sei sempre forte.
Alla prossima!
16/03/2023 at 22:10
Ciao, grazie. Correttissima la tua osservazione, se i due punti dopo “grande” li avesse scritti un altro li avrei notati. Queste cose, come i refusi in genere, accadono, almeno a me, quando, dopo svariate (e tribolate) revisioni si corregge una frase all’ultimo minuto, direttamente sul sito, e non si ha l’accortezza di rivedere il contesto intero.
Grazie per averlo segnalato ciao, ciaooo!🙋
12/03/2023 at 14:50
Capitolo 2)
Ciao Ottaviano!
Umorismo e leggerezza non tolgono spazio alla riflessione umana, a sottotesti più intimi per il lettore. La vedo come una di quelle opere di Miyazaki, sai? Ai tratteggiato i personaggi con quella tipica gentilezza/spensieratezza. Ben fatto!
Trovo l’indirizzo più affine alla fiaba, ad ora, per concetto: e cos’altro è la fiaba, se non fantasia libera? E poi, lo sappiamo, a noi non piace inquadrare le storie in una sola categoria. 🙂
Continua così!
12/03/2023 at 15:52
Hai ragione Giuseppe, quella è la via. Fantasy sì nel senso della fantasia, senza dimenticare i temi dell’uomo. (Ci proviamo). Grazie, buona domenica!
🙋
10/03/2023 at 22:04
Ciao Ottaviano 🙂
Alla fine hai deciso di continuare entrambe le storie 🙂
Beato te che ci riesci a seguirne due 😀
che dire non posso fare altro che seguirti 😀 e vedere dove ci porti 🙂
un fantasy abbastanza fiabbesco e a tratti mi sembra anche abbastanza umoristico. Il tiranno padrone di casa che e’ venuto a riscuotere l’affitto che viene messo un po’ in ridicolo da mamma, figlia e Aprile 😀
Ho votato per esplorare un po’ di piu’ la soffitta e i suoi abitanti 🙂 vediamo se li vale i soldi che devono a Uff 😀
Vediamo cosa ci tiri fuori 🙂
A presto 🙂
13/03/2023 at 22:24
Ciao BCO,
In questa storia vorrei raccontare tutto quello che nel noir di Fenderman non puoi trovare, e viceversa.
Fantasia, colore e perché no, fiaba. Siamo adulti, ovvio, ma le fiabe per chi scrive sono una cosa serissima, e un’ottima palestra.
Grazie, ciaooo🙋
10/03/2023 at 13:14
Ciao, quindi magia ci cova… se ne può avere un po’ in prestito? In questo momento ne avrei bisogno per districarmi tra tutti i miei impegni!!! Non vedo l’ora di capire chi sono veramente le due maghette!!!
Ho votato per le indie orientali, un po’ di esotico in primavera fa bene!!! Alla prossima.
12/03/2023 at 22:46
Ciao, 🙋 ne hai di magia, ah, se ne hai!
Saprai cavartela come sempre e magari poteai lasciare un pezzettino dei tuo spazi per noi poveri scrittori dilettanti.
Grazie,
🌻🙋
10/03/2023 at 08:53
Ti confesso che aprendo il sito, questa mattina, sono rimasta disorientata XD Uno di noi, Uno di Tre, Pepperepé XD XD Poi mi sono fatta un tè e ho capito tutto. O quasi tutto XD Hai deciso di darci dentro col Fantasy e io ti odio, ché volevo Pietrinoooo!!! XD Comunque mi piace la decisione di caratterizzare con decisione uno dei personaggi, credo che sia un tuo marchio di fabbrica! È così? Eccoqqui? É venerdì? XD
Seguiamo dunque questa nuova storia, lasciamoci trasportare dalla tua fantasia, e votiamo le Indie Orientali ❤️🙋🏼♀️
10/03/2023 at 11:03
Ciao Martha, buon giorno.
Avrei votato anche io Pietrino, ma noir e Fantasy hanno prevalso e pareggiato.
In quanto al Fantasy ho pensato di non impormi limiti, sarebbe illogico, e i personaggi saranno plasmati a misura della situazione ogni volta.
Sarà come tratteggiare la sceneggiatura di un cartoon, dove se un tratto di matita va per storto magari la storia ci guadagna. Grazie, buona giornata!🙋🌻
10/03/2023 at 00:34
Gli Scalonauti perché mi piace il nome!
Eccomi qua a seguire anche il Fantasy e devo dire che hai deciso di premere sull’acceleratore della fantasia… e questo mi affascina e mi fa venir voglia di sapere di più 😀
Ciao 🙂
PS: carino il potere del volo per risparmiare le scale ^_^
10/03/2023 at 00:42
Ciao Red, sei sempre il primo, non ti batte nessuno!
Grazie dunque, sempre!
Tifiamo per gli scalonauti!🙋🌻