Uno di noi

Dove eravamo rimasti?

E ora? Uff è un propulsore difficile (60%)

Una nave, una rosa e il pesce gatto

Fiorella, nel suo cantuccio rosa, con Darwin, lo scimmiotto di pezza, a cavalcioni sulle spalle, studiava il mappamondo, quello dove erano segnati con lo scotch blu tutti i porti toccati da papà. Era assorta; senza il gru-gru delle tortore avresti potuto sentire nella sua testolina lo sferragliare di mille treni carichi di parole; treni velocissimi che si incrociavano, prima di scontrarsi e diventare idee esplosive.
– Ehi, piccolina – disse mamma Viola – ti serve un propulsore hai detto. Ma davvero pensi di trovarlo?
– Ma io ce l’ho già – disse senza scomporsi la pensatrice – il poblema, pro-blema, è convincerlo.
– Hum… Vuoi pescarlo come un grosso-grosso pesce gatto? – Il profilo esile di Viola era adesso proteso in avanti, (il suo nasino a spillo avrebbe bucato un palloncino), mentre con le dita si lisciava i lunghi, lunghi baffi che non aveva.
Fiorella annuì.
– Ah, ma allora ci vuole un’esca, non ti basterà una letterina dei gemelli Fortzaimer.
– No? Loro sono bravi sai!? Scriveranno a Uff che vogliamo tutti pagare l’affitto.
– Ah, ecco… tutti!? Ottimo piano. Ma una volta che sarà qui, che farete?
– Niente. Sarà lui a chiederci di partire.
– Davvero? Beh, allora…
– Certo… Io ho una sorpresa-sorpresona per “Naso A Patata”, vero Darwin? – concluse la piccola smorfiosetta, tenera cospiratrice.
*
La letterina un po’ sgrammaticata dei gemelli Fortzaimer in breve fu pronta.
Poche parole per dire a Uff che era atteso a riscuotere l’affitto. Firmato: “Il palazzo”. Recapitata in giornata, fece uno strano effetto all’omone, che, pur convinto che fosse l’ennesima presa in giro, decise di andare a vedere, ché non andare sarebbe stato quantomeno inutile.
– Ragazzi – proclamava Fiorella Garibaldi all’assemblea degli scalonauti – siamo in ballo. Domandona: chi di voi conosce l’origine della zucca? E chi produce più zucche al mondo? Ve lo dico io.
– Io voglio indovinare – gridò Cirillo alzando la mano – mio nonno. Fa delle zucche grandi così.
Tutti risero tranne lui, e Fiorella:
– Sbagliato!, è la Cina. Ma l’hanno inventata in India. Capito? Ho detto India!
– Capirai che “invenzione” – disse un altro, svogliato – che ce ne importa?
– Ci importa perché è così che conquisteremo il nostro propulsore. Viva la zucca, mucca, puzza, zuppa…
*
Venne la sera prima dell’appuntamento con Uff. La generalessa era a nanna, ma Viola non riusciva a dormire. Ora che stava per succedere davvero, le dispiaceva lasciare lo scomodo, caldo, freddo, angusto nido sotto il tetto.
E i piccioni? Qualcuno si sarebbe chiesto: Viola, che succede, gru-gru, te ne vai?

I ragazzini avevano fatto una colletta e avevano comperato tutti i bruscolini che erano riusciti a trovare. Poi avevano riempito dei sacchi di iuta con la carta e sopra avevano steso uno spesso strato di quei semi.
I sacchi li avevano caricati su un vecchio carro di carnevale abbandonato nella rimessa, una nave pirata con ali di cicogna al posto delle vele, che sfoggiava a prua, come polena, una testa di tacchino su un lungo collo da dinosauro.
Il carro era giallo, arancio, verde di bandierine senza vento stanche di riposare; boccaporti e oblò per affacciarsi e fare le boccacce; cannoni di cartapesta da cavalcare, e corde, tante corde per fare Tarzan. Era appartenuto proprio a Uff che lo aveva lasciato lì e mai più considerato, specie da quando vedeva il mondo in bianco-nero.
Ora coi suoi falsi sacchi di semi era un capolavoro di trappola per il “topone goloso” che i bambini volevano coinvolgere nel loro spericolato progetto.
– Ma un propulsore cos’è? – chiedeva uno di quelli – E perché proprio quel ciccione antipatico ci dobbiamo portare appresso?
– Perché sì – rispose Fiorella – perché un propulsore è un propulsore, e lui lo è. Non lo sa, ma è speciale, e da domani sarà il nostro eroe. Mi raccomando: che non vi salti in testa di contraddirlo altrimenti ve la vedrete con me; e io, lo sapete sono super-spietata.
Tutti risero di cuore alla battuta; tutti tranne Cirillo, che essendo più piccolo di lei, era abituato a prenderla fin troppo sul serio.
*
Uff quando vide la porta della rimessa aperta si avvicinò curioso; e quando fu lì quello che vide fu una dozzina di ragazzini arrampicati sul suo carro. Ognuno aveva una cosa in mano: una bambola, una pistola ad acqua, un barattolo di nutella o un pallone.
In fondo c’era pure qualcun altro: una a lui ben nota coppia di scope di saggina, madre e figlia.
Come l’altra volta la piccola irradiava una luce tutta sua. Era come immersa in una bolla colorata: in mezzo al grigio era una rosa rossa che si avvicinava galleggiando sull’acqua. Aveva le mani dietro la schiena, ma poi le portò davanti mostrando un paio di occhialini tondi dorati.
Li porse a lui, e lui, pur reticente li indossò, per essere subito proiettato in un mondo nuovo.
I ragazzini e il suo vecchio carro di carnevale erano gli stessi, ma tutto era diverso, straordinariamente vestito d’arcobaleno.
Vide i semi di zucca, salì a bordo, pensò bene, guardò alla platea sospesa… e disse:
– Cos’è questa pagliacciata?

E ora, come superare l'impasse?

  • Uff sta scherzando (0%)
    0
  • Ci pensa Garibaldi (40%)
    40
  • Con un aiuto inaspettato (60%)
    60
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85 Commenti

  • Ciao, Ottaviano.
    Anche con te, come con BlackCat, ho letto e dimenticato di commentare. Sono imperdonabile.
    Il finale è riuscito, ma non v’erano dubbi, e mi ha fatto tornare alla mente Jules Verne, per l’ingegnosità nella costruzione del testo fantastico e film (sempre tratti dalla penna di questo fantastico autore) come “Viaggio al Centro della terra” o anche “Il Giro del Mondo in Ottanta Giorni”.
    Molto coinvolgente, lo sei sempre. Colorato e spensierato, in questo momento che mi dici (e mi spiace molto leggerlo) non felice, riesci a donare un sorriso, un momento di svago in un mondo fantastico che si può vedere solo con gli occhi (e soprattutto attraverso la penna) di un autore bravo come te.
    Siamo tutti un po’ bambini, serve ricordarsi come fare e con questo racconto ce lo hai mostrato per dieci capitoli.
    Bravo, sempre e spero di sapere presto che le cose vanno meglio.

    Alla prossima!

  • Capitolo 10)

    E così si chiude un’altra bella storia.
    Come detto al capitolo 9, puoi cambiare improvvisamente scenario e non lasciare per niente perplessi! 🙂
    Si vede che ti sei divertito nella stesura di questa storia, si percepisce in ogni parola e risvolto di trama. Vivissimi complimenti!
    Hai lasciato anche una via a possibili seguiti, e sono certo che in futuro ti verrà qualche altra bella storia da raccontare con questi simpatici personaggi.
    Continua così, sei fortissimo!

    Per quanto riguarda le mie fiabe, grossomodo la storia la conosci, ma c’è di certo del materiale inedito e una trama principale più curata, anche grazie all’intervento di tutti i lettori e diversi cicli di revisione (si spera siano serviti!)
    Avevo letto in video il primo episodio della nuova storia, ma ho cancellato per sbaglio il file durante una fase di pulizia del pc…. Presto recupero anche il nuovo!

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Che dire una bellissima fiaba adatta a qualsiasi età 🙂
    Alla fine anche il papà ha fatto una grande avventura quasi alla pari di quella di Fiorella 🙂
    Complimenti ci hai fatto sognare in un mondo fantastico che spero un giorno riprenderai 🙂
    Per il momento seguirò la storia del tuo alter ego Fenderman e attendo il tuo ritorno con nuovo materiale 🙂
    Alla Rinfusa!!! .:)

  • Quando si dice che il battito d’ali di una farfalla causa un uragano nell’altro capo del mondo! E qui ne abbiamo la prova lampante!
    CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Ottima storia, ottimo finale, ottimo tutto! E questa va dritto di filato tra quelle da leggere e rileggere!

    che altro dire?

    ALLA RIFUNSA! 😀

  • Ciao!
    Come promesso ho recuperato i capitoli della tua storia che, ripeto, mi sarebbe davvero piaciuto “giocare”, se così possiamo dire.
    Come ho potuto constatare nei commenti non sono l’unico che avrebbe sudato freddo se fossi stata al posto della nostra Fiorella?
    Ho votato anche io per l’arrivo del Papà; siamo giunti alla fine, e mi piacerebbe conoscere anche lui.
    A presto!!

  • Capitolo 9)

    Siamo prevedibili? Punto anche io sul papà!

    Credo di avertelo detto quasi ogni volta ormai, ma invidio tantissimo la tua capacità di rendere tutto così leggero, divertente e coinvolgente. Potresti far cambiare improvvisamente scenario, e nessuno avrebbe assolutamente niente da dire. La scelta del nome mi ha divertito, al punto da essermi immaginato la scena proprio come in un cartone animato.
    Non mi pare di aver trovato niente fuori posto. Buona così!
    Aspetto l’ultimo capitolo, anche se questi personaggi potrebbero avere ancora tante altre avventure da vivere!
    Ho notato che Palmira è tornata! Vado a recuperare anche quello! 😀

    Alla prossima!

    • Ciao Giuseppe, io questa storia l’ho immaginata come un fumetto o un libro illustrato, di quelli che leggono gli scolaretti di prima elementare.
      Tu hai fatto ben altro e dovrò leggere il tuo libro, promesso!
      Scrivere questa fiaba mi ha addirittura gasato, ero, sono lei, con la mia piccola scopetta di saggina e volo con lei!?
      Grazie, come sempre…. Al finale, alla rinfusa!(ovviamente!)?

  • Arriva papà, e sono in buona compagnia!
    Ciao, Ottaviano.
    Un altro bel capitolo, colorato e pieno di magia. Non so che aggiungere, mi pare di dire sempre le stesse cose. Con te si torna un po’ bambini con gli occhi, e si cresce con la testa. Mi piace molto questa cosa, mi piacciono le personcine che nascono dalla tua fantasia e le creature, tutte proprio, che prendono vita ogni volta.
    Non so che dire, non so che aggiungere, buon fine settimana? Forse non basta, ma non lo so.
    Alla prossima!
    p.s. buon finale, anche quello.

    • Ciao Keziarica, grazie.
      Inventare questi piccoli personaggi è molto gratificante. Quando la fantasia non si pone limiti e tutto è lecito, scrivere è bellissimo. Sto cercando di sperimentare un uso un poco “improprio” di certo termini lessicali per trasmettere emozioni senza consumare troppo parole. Magari avremo modo di psrlarne in seguito. Su “Legàmi” potrai trovarne qualche piccola anticipazione. Niente di che, si gioca, però è divertente.
      Grazie ancora. Ciao??

  • Ciao, dove si può trovare l’ananasso per leggere nel pensiero? A volte ne avrei proprio bisogno!!! Boh, con la matematica me la sono sempre cavata, il problema delle tabelline non erano le tabelline in sé, ma le interrogazioni a bruciapelo. Che stress, il cervello mi andava in confusione totale!!!
    Ho votato per il papà, sono curiosa di vedere chi sia!!! Alla puntata finale.

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Bello sto capitolo 🙂
    Hai ricreato l’enigma della sfinge in edizione scolastica 😀 io avrei fallito visto che di matematica non ne ho mai capito un tubero 😀 😀
    Beata Fiorella anche io vorrei un ananasso capace di interpretare i pensieri degli altri 🙂 o parlare qualsiasi lingua 🙂 peccato che esistano solo nelle favole 🙂
    E per il gran finale ho votato che arriva papa’ 🙂 il motivo per cui il viaggio e’ cominciato 🙂

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Siamo in direttura d’arrivo ma la storia ancora si apre verso l’infinito 🙂
    questo capitolo, come tutti gli altri d’altronde, gioca su quelle luci e sui quei colori che solo gli occhi di un bambino puo’ vedere, gli occhi di una persona che vede solo le cose belle della vita senza problemi 🙂 Insomma hai scritto un capitolo alla Hakuna Matata 🙂
    La farfalla poligrotta con la sua magia e’ stata un idea geniale 🙂
    Restiamo su questa linea qui e percio’ ho optato per una scoperta importante ! 🙂 Vediamo cosa ci tiri fuori nel semi finale 🙂
    A presto 🙂

  • Certe espressioni, visioni e poi descrizioni appartengono a chi è vero amante della vita è delle cose belle. A chi ha visto di tutto, ma tiene a memoria solo la meraviglia del mondo.
    Ciao, Ottaviano.
    Bello, non so cosa aggiungere d’altro, rischierei di sommergerti di complimenti.
    Voto la scoperta e incrocio le dita, ormai manca poco.?

    Alla prossima!

  • Voto per la scoperta importante!
    Se dovessi sottolineare ogni espressione che mi ha colpito di questo racconto consumerei tutte le mie matite colorate ? le libellule che riempiono l’aria di saettanti voli… tu titubi e se titubi tu… una scrocchiazeppi dagli occhi tondi di giada… un fuoco scoppiettante che lanciava lucciole morenti nell’aria ferma…
    Potrei continuare all’infinito, leggerle a voce alta è come riempirsi la bocca di zucchero filato!
    Te l’ho già detto che mi piace un sacco, si? ?

    • Ciao, un doveroso grazie per l’apprezzamento. Mi sto divertendo molto. La fantasia è uno scrigno senza fondo da cui attingere spunti, tutti da godere come farebbe un bambino. Non ho mai scritto storie di questo genere e devo dire che è bellissimo.
      Grazie ancora! Ciao?‍♂️?

  • Ciao, scusa per il ritardo, ma se non accelero un po’ con la mostra degli scout, mi troverò in un mare di guai!!! Eh, dai pirati non si scappa mai, chissà perché sono così bravi ad abbindolare la gente, ma per fortuna c’è il Circo!!!
    Ho votato per un’insolita farfalla, non voglio metterti un’altra volta in parità!!! Alla prossima e buona domenica.

  • Capitolo 7)

    Ciao Ottaviano!

    La farfalla Poligrotta sul finale mi ha ucciso! 😀 Ma ho votato per cose puzzolenti!
    Ti dirò che un po’ mi è pesato il taglio di tutto l’abbordaggio: credo ti sarebbe venuta fuori una bella parte, specialmente con la presenza dell’etiope. Ti consiglierei di darti più spazio nel file privato, perché sarebbe uno di quei passaggi toccanti e profondi all’interno della trama della favola. Inoltre, ci fai intendere la possibile presenza di parecchi conflitti da risolvere per le varie azioni, quindi sono rimasto super incuriosito da tutto quel detto/non detto. Ovviamente, il tempo è tiranno e qui su the incipit non c’è abbastanza spazio!
    Anche questo capitolo sei riuscito a portarlo a casa con gran classe! 🙂
    Aspetto il prossimo!

  • Vado in controtendenza e scelgo le cose puzzolenti!
    Hai la magia nella penna, e io sono sempre più innamorata di questa storia! Chissà se il serpente piccante racconterà la sua storia tutta in rima ?
    Non vedo l’ora di scoprirlo! Alla prossima puntata!

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Capitolo un po’ diverso dagli altri 🙂 un po’ un insegnamento su cosa succede a fidarsi troppo degli sconosciuti invero 🙂
    Ma comunque non hai tolto il velo di favola che percorre tutto il racconto e che ci fa stare con il fiato sospeso come se fossimo anche noi parte della ciurma di Garibalsi 🙂
    Le figure del circo e le figure dei pirati sono spesso presenti nei racconti per fanciulli e quindi ci stanno al pieno 🙂 ho scelto la farfallo poligrotta 🙂 non so quella parola sbagliata mi attira un sacco essendo arrivati qua con un bel “Alla rinfusa” 🙂
    Complimenti vivissimi e sono contento che finalmente ti sia stata data la copertina e ti abbiano messo tra le storie in primo piano in quanto meriti 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao, Ottaviano.
    Scelgo la farfalla “poligrotta” che sarà mai? Mi incuriosisce parecchio.
    Mi sarebbe piaciuto restare un po’ di più coi pirati cretesi, leggere del salvataggio da parte dei circensi, ma mi rendo conto che avrebbe richiesto un dispendio di caratteri preziosi.
    I bruscolini nessuno te li regala, un po’ come nella vita. Non so se sia il caso di insegnarlo ai bambini, perderebbero fiducia nel mondo… sarebbe un male? Forse sì, chi lo sa.
    Comunque, siamo quasi alla fine del viaggio e io voglio conoscere il papà di Viola. Aspetto di ripartire e spero che serpentello non sia troppo piccante con la piccola. ?
    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica, grazie.
      Non ho insistito sul sequestro da parte dei “cretesi” perché mi sono riproposto di costruire una fiaba ottimista, in movimento verso il futuro, dove le paure sono se non assenti, almeno contenute.
      Questa tua idea comunque mi conforta nel voler in qualche modo fare ‘esperienza’ dell’accaduto, e ricordarlo in seguito molto brevemente in una chiave diversa, per esempio rivedendolo con gli occhi del Cavaliere Lieto, quello di chi ha già a lungo vissuto e qualcosa può insegnare, qualcuno che ha qualcosa da dire in proposito.
      Grazie ancora, buona giornata!??

  • Ciao, l’ho sempre detto che quando i gabbiani ci si mettono sono una vera calamità!!! Adesso a Venezia si credono dei piccoli passerotti e “rapinano” i turisti ai tavolini dei bar, peccato che con quei rostri che si ritrovano al posto del becco ti possano staccare un occhio!!!
    Ho votato per piri-piri (scusa se ti faccio andare in pari), mi fa più simpatia di un serpente!!! Alla prossima e buone feste.

  • Ciao Keziarica,
    Quante Pasqua ho lavorato…
    In quanto a quei fiori, magnifici davvero, nascono spontanei nella poca terra arida e salata vicina agli scogli di Puglia. Sono una meraviglia. A Roma, come i capperi, li puoi trovare a volte sulle antiche mura con le radici affondate tra i mattoni.
    Ti auguro un felice week-end lungo.
    Ciaooo??

  • Ciao, Ottaviano.
    Sulle ali della fantasia si va ovunque, che bello sarebbe se potessimo farlo davvero. Un po’ ci riusciamo, quando a raccontare le storie c’è uno bravo, che pennella paesaggi incantati.
    Sono andata a cercarmi i fiori d’aglio, perché, confesso, non sapevo proprio come fossero fatti, belli, qualche spicchio nel mio futuro giardino, lo pianto, vediamo che cosa vien fuori.
    Voto il serpente, che magari svia mentendo ai nostri eroi.
    Ti auguro una buonissima Pasqua ??️, io lavorerò, ma il giorno dopo sono in festa?

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica,
      Quante Pasqua ho lavorato…
      In quanto a quei fiori, magnifici davvero, nascono spontanei nella poca terra arida e salata vicina agli scogli di Puglia. Sono una meraviglia. A Roma, come i capperi, li puoi trovare a volte sulle antiche mura con le radici affondate tra i mattoni.
      Ti auguro un felice week-end lungo.
      Ciaooo??

    • Grazie Driade.
      “Alla rinfusa!”
      Se ami l’avventura, beh puoi gridarlo. In fondo alla rinfusa è molto più umano e vero di “alla riscossa” che se ne sta sepolto in vecchie storie di cappa e spada!
      Buon week-end di Pasqua, e, a presto!
      ??

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Complimenti come al solito , questo capitolo mi ha dato una sensazione di calore , non saprei descriverti perche’, ma se una storia potesse essere descritta a sensazioni , direi che questo capitolo mi ha dato questa sensazione 🙂
    Un capitolo meraviglioso dove tutto cio’ che e’ sbagliato e’ giusto e dove la fanno da padrone delle descrizioni e dei modi di dire che mi hanno colpito veramente 🙂 la mia preferita “Era in momenti come quello che sentiva di poter pizzicare la coda di una sempre fuggevole felicità.” poesia caro miol, poesia!
    Ho votato per il serpente e ti rimbalzo la palla 🙂
    Ci si vede presto 🙂 sempre alla Rinfusa!”

  • Capitolo 6)

    Ciao Ottaviano!

    Alla rinfusa! Alla rinfusa!

    In questo capitolo sei riuscito a far emergere il tono fiabesco in tutta la sua forza! Complimenti.
    Può sembrare, ad alcuni, una cosa banale. Ma l’avventura che hai descritto, per i più piccoli, per quanto semplice è un misto di vere e proprie emozioni. E lo è stato anche per me! 🙂
    Sempre un piacere leggerti!
    Questa volta non mi sento di aver nessun appunto da farti! 😉
    Alla prossima!

  • Ciao, un bellissimo intervallo poetico!!! Sai una cosa? Ogni tanto piacerebbe anche a me salire su una barca magica e andarmene a zonzo per il mondo (immaginario o meno), soprattutto in questo mio momento di puro delirio!!!
    Ho votato per Acqua, anche se ero indecisa con fuoco, ma quest’ultimo sarebbe stato pericoloso!!! Alla prossima.

  • Capitolo 5)

    Ciao Ottaviano!

    Leggere questo capitolo mi ha messo di buon umore! 🙂
    Però sono rimasto un po’ a riflettere sulla bandiera. Perché sulle prime, ho pensato a quella della Bulgaria, però i colori sono invertiti (così come per quella dell’Italia). Poi, magari hai solo voluto giocare con il lettore, non avendo specificato forme o altro, ma solo una lista di colori 😀
    Lo so, sono un lettore con grandi problemi! 🙂

    Aspetto il prossimo, e punto sul fuoco!

    • Ciao GGP, grazie.
      Non c’è nessun mistero nella espressione “bianco rosso e verde”, da sempre (a meno che non si stia in un ambito tecnico, specifico) sta a indicare il tricolore. In giro si può leggere anche rosso, bianco e verde o se ci si riferisce al pennone ovviamente verde, bianco e rosso.
      Io perché sono in una fiaba mi sono permesso l’espressione più comune (e affettuosa).
      Ti ricordo a titolo di esempio il gioco nel titolo del film di Carlo Verdone (Bianco, Rosso E Verdone).
      Grazie ancora, a presto!?

  • Ciao, Ottaviano.
    Questa tua storia mi fa tornare alla mente le bellissime storie di Erri Porta, che non scrive da molto, ma ha davvero il tocco magico quando c’è da raccontare il fantastico mondo dei bambini. I tuoi scritti hanno un loro tocco, la propria originalità, ma me lo hai fatto tornare in mente.
    Non posso far altro che sorridere, con il vento in faccia e sentore di grilli canterini che giungono dalla terra ferma in una notte magica verso sud-est. Gli occhi di menta e ora sorridono anche a me e vorrei tanto, anche solo per un istante, vedere il mondo con quegli occhi. ???
    Bravo, sempre.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica, Erri è un grande, la sua fantasia è esplosiva. Io mi accontento di meno, mi interessa soprattutto convincere me stesso che un po’ di fiaba, e immaginare la faccina stupita di un bambino, anche da grandi possa far passare certe malinconie…
      Grazie, buona giornata ?
      ??

  • Ciao Ottaviano 🙂
    E cosi’ che si parti’ per l’isola che non c’e’ 🙂 volevo dire le indie orientali 🙂 chissa’ che faccia ha il padre della nostra piccola Viola 🙂 fare il giramondo non e’ un mestiere semplice 😀
    Sono contento che Uff non l’abbia fatto tanto difficile ma sia partito anche lui all’avventura con i nostri scallonauti 🙂 in fin dei conti l’avventura piace a tutti soprattutto se ha le ali della fantasia 🙂 e tu su questo ci sai fare 🙂
    complimenti ancora 🙂
    Ho scelto fuoco perche’ e’ il mio elemento e vediamo cosa ci tiri fuori 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao, il piano sta andando a gonfie vele, al contrario della nave pirata/carro di carnevale!!! Ma poi mi domando: perché uno dovrebbe tenere un coso simile in una cantina? Be’, credo che in una storia come questa è inutile farsi delle domande e godersela come viene!!!
    Ho votato per un aiuto inaspettato, voglio proprio vedere quale!!! Buon fine settimana di primavera (dicono che presto tornerà il freddo, almeno qui al Nord) e spero di non impazzire prima, con voi uomini alle volte è veramente difficile lavorare!!! Alla prossima.

    • Ciao Isabella, grazie.
      A proposito del carro, vorrei far passare l’idea che Uff non sia esattamente come appare e il carro sia un po’ come il testimone di una personalità diversa, repressa, lasciata sotto uno strato grigio di cenere.
      Grazie ancora, ciao??

  • Ciao, Ottaviano.
    Voto Garibaldi, non so chi sia in questa storia, se si tratti di quello vero o di un usurpatore del nome, ma sono sicura che riuscirai a tirare fuori un personaggio fantastico.
    Non ho figli, ma se ne avessi mi piacerebbe tanto far leggere loro questa tua storia, colorata e intelligente. Mi piacciono tutti i personaggi, anche Uff, che so nascondere un animo di bambino.
    Aspetto di vedere dove ci porterai e ti auguro un buon sabato e una ancor più buona domenica.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica. Grazie.
      Questo racconto è una vera piacevolissima sfida per me che non ho mai scritto nulla per bambini ( e neanche stavolta in verità volevo farlo) ma Fiorella e Uff, e Viola pure, mi hanno forzato la mano e ora ne sono contento.
      In quanto a Garibaldi è un mistero già svelato…
      “– Ragazzi – proclamava Fiorella Garibaldi all’assemblea degli scalonauti –” In realta, guarda un po’, Garibaldi è semplicemente, ma non a caso, il cognome di Fiorella.?
      Ciaoo??

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Leggendo e rileggendo le righe di questa storia mi cerco di immedesimare nel mondo di Fiorella e niente, voglio partire con loro , sperando che Uff non la faccia troppo difficile 🙂
    niente da dire sul capitolo a parte che e’ una fonte di ricarica dopo una dura giornata lavorative 🙂
    voto anche io per l’aiuto inaspettato 🙂
    a presto 🙂

  • Manca una cosa, siamo ancora all’inizio, anche se non vedo l’ora di partire.
    Ciao, Ottaviano.
    Guarda, quando leggo paragrafi come quelli che si trovano qui, all’inizio dell’episodio, mi brillano gli occhi, la frase: “tutti portatori sani di faccette e treccine, frange, e orecchini, colletti storti e scarpette col buco, cinte e calzoncini, calzini scesi e ginocchia sbucciate.” una descrizione impeccabile, viva, che riporta alla mente i miei giorni così. Bellissimo!
    La nostra piccoletta ha le idee chiare, un po’ mi ricorda un’altra bimbetta furba che vedeva i fantasmi e con loro viveva avventure, per caso si conoscono?
    Bravo, come sempre, e questa volta ancora di più.

    Alla prossima!

    • ? La piccola Carlotta… Non me libererò mai, e un giorno tornerà, ne sono certo. Come vedi ce ne sono di “Carlotta” in giro, tutte pronte a stupirci!?
      Grazie per l’apprezzamento, i tuoi ricordi sono anche i miei, e la nostalgia che ci prende è “patrimonio immateriale UNESCO”.
      Grazie ancora, a presto!??

  • Ciao, ah, quanti bei ricordi di bimba che hai fatto affollare nella mia mente!!! Anch’io ero una di quelle che odiavano la pennichella pomeridiana, soprattutto all’asilo. Così con un amico e un’amica fuggivamo per andare ad esplorare l’asilo vuoto, e quando ci stancavamo di giocare andavamo ad aiutare le cuoche ad asciugare i piatti. Eh sì, l’avventura mi è sempre piaciuta, fin da piccola!!!
    Ho votato per il propulsore difficile, anche perché vorrei capire il meccanismo per cui lo sarebbe!!! Buon weekend e alla prossima.

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Che dire sono sicuro che ti stai a divertire 🙂 devo darti ragione il fantasy e’ veramente un po’ uno sfogo per lo scrittore perche’ puoi scrivere quello che vuoi senza paura di sbagliare devi solo stare attento a curare bene il capitolo 🙂 e di quello sai bene di saperlo fare molto bene 🙂
    ti devo dire che mi hai riportato indietro nel tempo con la prima parte del capitolo 🙂 mi hai fatto ricordare “Il giornalino di Gianburrasca” quello fatto con Rita Pavone non so se hai mai avuto il piacere di vederlo 🙂 se no te lo consiglio 🙂 soprattutto il pezzo dove Gianburrasca finisce in colleggio 🙂
    Bravissimo 🙂
    Io ho deciso di andare un po’ contro corrente e ho scelto che manca una cosa 🙂 Vediamo cosa ne tiri fuori 🙂
    A presto 🙂

    • Ciao, grazie. Ricordo Rita Pavone, ero bambino anch’io allora. Oggi sono grande, amo i bambini e le loro piccole grandi storie mi affascinano, inutile negarlo.
      In quanto all’invenzione, è vero con queste storie puoi persino inventare di “fare un salto” alle Indie Orientali. Non è meraviglioso?
      Grazie, ciaooo?

  • Capitolo 3)

    Ciao Ottaviano!

    Hai inserito parecchie frasi d’effetto in questi cinquemila caratteri: belle espressioni che rendono facile al lettore il compito di sentire nell’intimità i tuoi personaggi. Ben fatto!
    C’è giusto un passaggio:
    “Dunque dicevo: traslocheremo tutti insieme in un paese lontano dove tutto è grande: là dove i ” dove c’è la ripetizione dei due punti, ma ho pensato subito a una svista. In entrambi i casi, ci stavano.
    Per il resto, voto per le problematiche di Uff.
    Sei sempre forte.
    Alla prossima!

    • Ciao, grazie. Correttissima la tua osservazione, se i due punti dopo “grande” li avesse scritti un altro li avrei notati. Queste cose, come i refusi in genere, accadono, almeno a me, quando, dopo svariate (e tribolate) revisioni si corregge una frase all’ultimo minuto, direttamente sul sito, e non si ha l’accortezza di rivedere il contesto intero.
      Grazie per averlo segnalato ciao, ciaooo!?

  • Capitolo 2)

    Ciao Ottaviano!

    Umorismo e leggerezza non tolgono spazio alla riflessione umana, a sottotesti più intimi per il lettore. La vedo come una di quelle opere di Miyazaki, sai? Ai tratteggiato i personaggi con quella tipica gentilezza/spensieratezza. Ben fatto!
    Trovo l’indirizzo più affine alla fiaba, ad ora, per concetto: e cos’altro è la fiaba, se non fantasia libera? E poi, lo sappiamo, a noi non piace inquadrare le storie in una sola categoria. 🙂
    Continua così!

  • Ciao Ottaviano 🙂
    Alla fine hai deciso di continuare entrambe le storie 🙂
    Beato te che ci riesci a seguirne due 😀
    che dire non posso fare altro che seguirti 😀 e vedere dove ci porti 🙂
    un fantasy abbastanza fiabbesco e a tratti mi sembra anche abbastanza umoristico. Il tiranno padrone di casa che e’ venuto a riscuotere l’affitto che viene messo un po’ in ridicolo da mamma, figlia e Aprile 😀
    Ho votato per esplorare un po’ di piu’ la soffitta e i suoi abitanti 🙂 vediamo se li vale i soldi che devono a Uff 😀
    Vediamo cosa ci tiri fuori 🙂
    A presto 🙂

    • Ciao BCO,
      In questa storia vorrei raccontare tutto quello che nel noir di Fenderman non puoi trovare, e viceversa.
      Fantasia, colore e perché no, fiaba. Siamo adulti, ovvio, ma le fiabe per chi scrive sono una cosa serissima, e un’ottima palestra.
      Grazie, ciaooo?

  • Ciao, quindi magia ci cova… se ne può avere un po’ in prestito? In questo momento ne avrei bisogno per districarmi tra tutti i miei impegni!!! Non vedo l’ora di capire chi sono veramente le due maghette!!!
    Ho votato per le indie orientali, un po’ di esotico in primavera fa bene!!! Alla prossima.

  • Ti confesso che aprendo il sito, questa mattina, sono rimasta disorientata XD Uno di noi, Uno di Tre, Pepperepé XD XD Poi mi sono fatta un tè e ho capito tutto. O quasi tutto XD Hai deciso di darci dentro col Fantasy e io ti odio, ché volevo Pietrinoooo!!! XD Comunque mi piace la decisione di caratterizzare con decisione uno dei personaggi, credo che sia un tuo marchio di fabbrica! È così? Eccoqqui? É venerdì? XD
    Seguiamo dunque questa nuova storia, lasciamoci trasportare dalla tua fantasia, e votiamo le Indie Orientali ❤️??‍♀️

    • Ciao Martha, buon giorno.
      Avrei votato anche io Pietrino, ma noir e Fantasy hanno prevalso e pareggiato.
      In quanto al Fantasy ho pensato di non impormi limiti, sarebbe illogico, e i personaggi saranno plasmati a misura della situazione ogni volta.
      Sarà come tratteggiare la sceneggiatura di un cartoon, dove se un tratto di matita va per storto magari la storia ci guadagna. Grazie, buona giornata!??

  • Gli Scalonauti perché mi piace il nome!

    Eccomi qua a seguire anche il Fantasy e devo dire che hai deciso di premere sull’acceleratore della fantasia… e questo mi affascina e mi fa venir voglia di sapere di più 😀

    Ciao 🙂
    PS: carino il potere del volo per risparmiare le scale ^_^

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